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Autore: Cinziart_96    23/12/2014    2 recensioni
Immaginate.
Immaginate di poter cambiare l'Universo. Di Tempo, Spazio e Materia avrete bisogno.
Immaginate che questi tre poteri fossero nelle vostre mani. Scorressero nella vostra mente.
Immaginate cosa potreste cambiare in meglio... tutto.
Però non tutti sono di buon cuore come voi, no.
C'è chi vuole rifare tutto a sua immagine.
C'è chi vuole il potere sopra ogni altra cosa.
C'è chi, non riuscendo a controllare i tre poteri, perde se stesso.
Ma immaginate qualcosa di ancora peggiore. Creare un intero Universo solo per porgli fine.
* * *
--->Seguito della FF: "Dottore, abbiamo un problema."
NON è strettamente necessario averla letta per la comprensione dell'attuale storia.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Nuovo personaggio, TARDIS
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Green Diamonds
 
Probabilmente è una questione di geni. Un predisposizione ormai radicata nel subconscio di ogni persona, affrettarsi in giro per i negozi gli ultimi attimi prima delle feste. Motivo per cui alla Vigilia di Natale le strade e gli svicoli della città catalizzano così tante persone che c'è da chiedersi dove fossero state per tutto questo tempo. Fiumi di gente che entrano ed escono dai negozi, sfilano tra le bancarelle per trovare la taglia giusta di un maglione da regalare all'amico, al parente, all'animale da compagnia.
Alex li avrebbe volentieri squagliati tutti all'istante. Immaginate una moltitudine esagerata di persone che semplicemente spariscono, lasciando libero il passaggio per il pullman, che tentava di portarla dal Dottore. Qualche giorno prima aveva deciso insieme alle sue amiche, di festeggiare la Vigilia con il Signore del Tempo perché per Natale tutte e tre erano impegnate in inviti in giro per il mondo.
La ragazza sbuffò. Il pullman si era fermato un'altra volta per lasciar passare un gruppetto di persone tutte risa, giacche, cappelli e pacchetti. Cercando di far passare il tempo e rimanere tranquilla, altrimenti avrebbe fuso un'auto, Alex iniziò a pensare a cosa le avrebbe regalato il Dottore per Natale. Insomma, non è esattamente scontato ricevere un regalo da un alieno! Magari qualcosa da un altro pianeta o da un altro tempo. Magari anche dal futuro. Le sue labbra si arricciarono in un sorriso che venne nascosto nella sciarpa marrone.
Era stata abbastanza certa, al contrario, che il regalo di loro tre sarebbe stato apprezzato. Non era esattamente un presente nel senso fisico del termine, ma quando Iris le aveva fatto sapere l'idea, lei e Lara avevano accettato subito. Forse l'unico problema era riuscire a far funzionare tutto.
Qualche fermata dopo e Alexandra scese dal pullman con un salto, affondando gli scarponcini nella neve. Cavolo, quanto le piaceva. Sarebbe rimasta per ore a guardarla cadere e posarsi lievemente sulla sua faccia rivolta al cielo invernale. Ma ora aveva un appuntamento, ed era pure in ritardo, perciò calandosi bene il cappello in lana sulle orecchie si incamminò, barcollando, verso il parco cristallizzato proprio di fronte a lei. Il TARDIS doveva essere lì da qualche parte.
 
*        *       *
 
-Non ci credo.-
-No, nemmeno io.-
-Vi assicuro che è successo veramente. Perché mentirvi?-
-Non lo so, ma è troppo assurdo.- concluse Iris appoggiandosi allo schienale della poltrona. -Dimmi come un albero di Natale ha cercato di ucciderti.-
Il Dottore sorrise leggermente. -Era telecomandato a distanza da robot e... beh, volevano me.- spiegò incrociando le braccia. -Avrete sicuramente sentito la notizia al telegiornale. Di quella navicella che ha preso il controllo di tutte le persone A positivo.-
-Ma certo!- esclamò Lara tirandosi una mano sulla fronte. -Mia mamma e mio fratello ad un certo punto sono saliti, in pigiama, sul tetto di casa nostra.-
-Da me nessuno, ma mio papà mi ha raccontato una cosa simile successa a un suo coinquilino.- aggiunse Alex.
-Già. Ho pure perso una mano in quell'occasione.- disse lui sovrappensiero.
-…Cosa?-
-No, niente. State tranquille. Poi mi è ricresciuta.-
-Ah beh, allora adesso si spiega tutto.- disse sarcastica Iris. -Come ci sei riuscito?-
-Ooh, ma quante domande! E' successo e basta. Non chiedere come funziona, toglie il divertimento.- esclamò il Dottore in risposta, avvicinandosi al grande albero di Natale colmo di addobbi.
Lo aveva montato per l'occasione, chiedendosi per almeno dieci minuti dove lo avesse cacciato. Dopo quell'episodio con i pesci pilota cercava sempre di starci attento, sia agli abeti che alle brutte copie di Babbo Natale. Ma questo lo aveva addobbato proprio bene. Scintillava sotto quelle deboli lucine bianche e colorate che si illuminavano a intermittenza per la gioia dei suoi occhi.
Con un ampio sorriso abbassò lo sguardo.
-Allora, aprite i vostri regali, forza!- disse entusiasta, spostandosi di lato per dare la possibilità alle tre amiche di accovacciarsi sotto l'albero e aprire i regali.
-Wow, grazie!- esclamarono contemporaneamente.
Il Dottore ne aveva impacchettati tre, tutti della stessa dimensione ma di colore diverso. O meglio, se li era fatti impacchettare dal venditore che, un po' scocciato, aveva annuito, le quattro mani che si muovevano rapide sulla carta.
-Quello blu è di Iris.- disse alla ragazza. -No, no, no... Alex, fai cambio con Lara! Il tuo è rosso, quello di Alex è verde!-
Un paio di scambi dopo e ognuna aveva in mano il suo pacchetto, il fiato sospeso.
-Insieme?- chiese Lara prendendo tra le dita un capo del suo nastrino rosso brillante.
Entrambe le amiche annuirono e tirarono contemporaneamente il nastro, rivelando il contenuto del pacchetto. Una scatoletta in vetro proteggeva al suo interno un basamento di velluto nero nel quale era incastrato un bracciale in cuoio ocra. I volti di ognuna si specchiavano nella piccola pietra colorata proprio nel mezzo; rossa per Lara, verde per Alexandra e blu per Iris.
Nel complesso, l'unione di eleganza e completezza.
-Non rimanete lì imbambolate!- esclamò il Signore del Tempo. -Allora, vi piace o no?- chiese guardando le tre amiche fissare la loro rispettiva scatoletta trasparente con particolare attenzione.
Nessuna di loro disse nulla, anche se aprirono la bocca un paio di volte, tentando di mettere insieme almeno due parole per ringraziare, per riempire il silenzio emozionato che si era addensato tra loro.
Alla fine fu Lara ad alzarsi, lasciando la scatoletta a terra per andare ad abbracciare il Dottore con un sorriso sulle labbra. Lo strinse forte mormorando una serie di “grazie” appena intuibili nella sua giacca marrone.
-Ho come la sensazione che vi piacciano.- concluse lui compiaciuto, mentre altre braccia si aggiungevano alle prime per stringerlo e ringraziarlo. -Dai, forza! Ancora non lo avete indossato...!- esclamò sperando che tornassero a concentrarsi sui regali.
Le amiche si allontanarono e ognuna aprì delicatamente lo scrigno. C'era qualcosa di forte che proveniva dai bracciali. In particolar modo dalla pietra. Sembrava magnetica, come se pretendesse un sorta di attenzione da chi la guardava. Ma non un'attenzione completa, assoluta, sembrava che riuscisse ad accontentarsi di quel poco che le consentiva di rimanere un punto fisso nei pensieri. E, in effetti, sì. Sembrava viva.
Qualche secondo e tutte avevano il bracciale ocra al polso.
-Vi stanno benissimo, ragazze!-
-Davvero... sono meravigliosi.- disse Iris stendendo il braccio di fronte a sé.
-Ma sono terrestri?- chiese Alex passando un dito sulla pietra verde. -Sembra uno smeraldo...-
-No, no. Non è uno smeraldo. E' una lega resistente quanto il diamante ma proveniente da un pianeta a tre galassie di distanza da qui.-
-Wow! Abbiamo un regalo alieno!- esclamò Lara alzando le braccia al cielo.
-E ancora non vi ho detto cosa può fare...- aggiunse il Signore del Tempo con un sorriso appena accennato.
-E' un braccialetto. Cosa potrebbe...- iniziò Iris guardando il suo con curiosità. -No, non dirlo. Ci dà dei poteri speciali.- disse guardando il Dottore.
Lui alzò un sopracciglio, cercando di capire se stava parlando seriamente o no. -Hai visto troppi film, Iris. Se pensavi di ricevere i poteri di Superman o Paperinik ti stai sbagliando. Non esiste niente del genere, mi dispiace.-
-Oh.-
Alexandra le mise un mano sulla spalla, cercando di consolare l'amica. Lara, intanto, si stava divertendo un sacco a far ondeggiare in giro la mano, guardando il suo regalo da ogni punto di vista possibile.
-Dai, Dottore! Voglio sapere cosa fa. Bisogna premere la pietra? Girarla? Capovolgerla?-
-Stai tranquilla! Mettiti seduta e ascolta.-
Per far prima, la ragazza si materializzò a gambe incrociate sulla poltrona, per essere affiancata subito dopo da Iris e Alex, come lei trepidanti.
-La pietra ha uno scopo molto semplice.- iniziò lui prendendo in mano una piccola stella dorata dall'albero di Natale. -Crea un collegamento a bassa frequenza con le sinapsi del cervello e le riflette...- il Dottore si bloccò a metà della frase soppesando la stellina. -...forse è meglio con un altro linguaggio.- disse guardando le espressioni delle amiche. -Già... Come immaginavo.-
Alex si sistemò gli occhiali sul naso. -Staremo attentissime, promesso.-
Lui sorrise, annuendo.- Allora... la pietra crea un collegamento con le altre. In questo modo ognuna di voi ha la possibilità di sapere dove o quando è l'amica.-
-...Come un GPS?- tentò Iris.
-Mmh... sì. Ma molto più potente. Ho impostato i bracciali in modo che nessun tipo di radar li possa rintracciare e il segnale che trasmette si propagherebbe in tutto l'Universo pur di trovare una delle altre due pietre.- spiegò.
In risposta, il Signore del Tempo vide i volti delle ragazze illuminarsi dalla felicità e così continuò a spiegare, illustrando loro anche i dettagli.
-Questo segnale ha la stessa ampiezza per tutte e tre, perciò il campo che riuscireste a coprire sarebbe di circa... tre Universi. Più o meno.-
-Tre Universi? E cosa ce ne facciamo di un campo così grosso?- chiese Lara con un tono indecifrabile.
-Beh... tieni conto che Tempo, Spazio e Materia sono alla base di tutto, perciò anche di ogni Universo possibile. Cosa mi assicura che un giorno voi non decidiate di saltellare da un Universo all'altro?-
-Potremmo farlo davvero?- Chiese Iris spalancando gli occhi.
-Ehi! Non mettetevi in testa strane idee. Questa è solo la teoria. Teoria presa dal manuale di Skasis, che voi ancora non avete letto, vero?-
Le ragazze abbassarono lo sguardo mormorando delle scuse. Non ne avevano avuto il tempo, anche se lo avessero voluto. Tra compiti, interrogazioni, tavole da consegnare e i regali di Natale a malapena riuscivano a terminare tutto.
-Lasciamo perdere, ho capito.- concluse il Dottore scuotendo la testa. -Comunque, oltre a questo, i bracciali vi diranno anche qual è lo stato d'animo della persona che cercate.-
-Ma come facciamo ad attivarlo?-
-E' attivo anche adesso. E rimarrà attivo finché lo indosserete.-
-E'... meraviglioso. Così almeno se mi perdo posso chiedere a voi dove sono e come faccio a tornare.- disse Lara tra sé. -Devo provarlo.-
Ma le sue idee vennero interrotte da un colpo di tosse di Alxandra. La ragazza alzò la testa dal suo bracciale, cercando di capire cosa non andava.
-Lara!-
-Cosa? Che ho fatto stavolta?-
Iris sbuffò. -Ma dove hai la testa...? Anzi no. Non dirlo. Non lo voglio sapere.-
-Cosa succede, ragazze?- chiese il Signore del Tempo guardando alternativamente Iris e Alex.
-Succede, Dottore, che Lara non si ricorda nemmeno cosa è venuta a fare qui.- disse Iris incrociando le braccia.
-Cosa...? Oh sì! Sì, me lo ricordo!!- urlò lei alzandosi in piedi. -Scusate. Il regalo... io... mi dispiace...-
-Sei senza speranze.- disse Alex scuotendo la testa e afferrandole la mano.
-Ora posso sapere anch'io cosa succede?- chiese a suo volta il Dottore, abbastanza infastidito dal comportamento fin troppo strano delle tre ragazze.
-In realtà no.- rispose Iris. -E' una sorpresa.-
-Cosa?!-
Lara ignorò tranquillamente le sue proteste prendendo la mano di Iris per chiudere il cerchio, con al centro il Dottore.
-Chiudi gli occhi.- gli suggerì Alex.
-No, se prima non mi dite cosa state facendo.-
-Ma è una sorpresa! Non possiamo dirtelo!- esclamò Lara, facendo voltare il Signore del Tempo verso di sé.
Lui aprì la bocca per protestare, ma Iris lo anticipò.
-Devi fidarti di noi, Dottore.- disse piano, guardandolo negli occhi. -Per favore.-
Il Signore del Tempo rimase immobile. Da quanto tempo qualcuno non gli chiedeva di fidarsi? Troppo, probabilmente, perché la sensazione che ne derivò non fu esattamente piacevole. Voleva fidarsi di loro. Cosa lo bloccava? La paura? No. Erano giovani... solo delle ragazze e già dovevano affrontare una natura nascosta che solo ora aveva deciso di rivelarsi. Perché? Cos'avevano di speciale?
-Ti prego Dottore... chiudi gli occhi.- ripeté Lara leggermente.
Voleva farlo. Ma un presentimento gli diceva di stare attento. Era pericoloso. Loro non erano ancora pronte. Non tutte. Tuttavia la curiosità era riuscita a prevalere, un'altra volta.
Appena prima di chiudere gli occhi vide una mano di Alex afferrare la sua.
 
*     *     *
 
Forse sarebbe stato meglio, molto meglio dire di no. Inventarsi una scusa, una bugia. Una in più non gli avrebbe cambiato la vita. E anzi, avrebbe sciolto quella brutta sensazione che si contorceva e si annidava sempre più all'altezza dello stomaco. Di fatto, non fu così.
Il Dottore rimase in compagnia di quel presentimento per un tempo che pareva essersi dilatato. Una sorta di sospensione, attesa, con qualcosa di molto simile a una roccia a schiacciargli la pancia, appena sotto l'ombelico. Il fiato sospeso, ad aspettare che tutto finisse.
Accadde poco dopo. Una sensazione di acqua che lava via il peso e il Signore del Tempo ritornò come prima. Anzi, più leggero di prima. Percepì nuovamente la piccola mano di Alex nella sua.
Tremava ma la presa era salda. Gli sembrava di volteggiare nel nulla.
-Apri... Apri gli occhi, Dottore...-
Era Iris. E la voce proveniva dalla sua testa. Lui aprì piano un occhio, ma subito lo richiuse.
Non era vero. Non poteva essere assolutamente vero.
Davanti a lui non c'era una distesa di sfere azzurre. Non c'era. Non c'erano nemmeno le tre ragazze. Non dovevano esserci.
Il Signore del Tempo si costrinse a guardare di nuovo e dovette rivalutare le sue idee.
Sì, c'erano delle sfere azzurre davanti a lui. Ed erano tante, piccole, grandi, e si muovevano tutte insieme con armonia. Un grande armonioso movimento circolare, eterno e perfetto. Lui ci volteggiava proprio al centro, guardando gli Universi brillare debolmente, cantare la loro canzone. Una dolcissima melodia che ora risuonava leggera anche nelle sue orecchie. L'aveva già sentita, l'Armonia delle Sfere. Il Suono degli Universi che giocano tra loro.
Si ritrovò a sorridere debolmente di fronte a quello splendore azzurro. Solo dopo, quando i suoi occhi furono pieni di quella perfezione, gli vennero in mente Iris, Lara e Alex. Erano intorno a lui e brillavano. Alex in particolare splendeva di un verde molto più forte del blu di Iris e del rosso di Lara. Tutte avevano un'impressione concentrata. Gli occhi chiusi, come se dormissero. Chiaramente erano state loro a portarlo in quel luogo e sempre loro cercavano di mantenere quella posizione il più a lungo possibile. Era difficile. E poco dopo il respiro di Alex iniziò a farsi più affaticato.
-Fermatevi...- disse piano il Dottore. -Torniamo indietro.-
La ragazza aprì gli occhi e una luce color smeraldo lo abbagliò per qualche secondo prima di affievolirsi. Anche le forze iniziarono a diminuire, lo percepiva chiaramente, senza bisogno di guardare il capo di Alex reclinarsi in avanti.
Il Dottore si spostò rapidamente al suo fianco per passarle le braccia intorno al petto e sorreggerla.
Ma davvero c'era la possibilità di cadere? Teoricamente non era possibile cadere in un Universo-sfera. Ma cosa glielo assicurava? Lui nemmeno avrebbe dovuto trovarsi lì!
-Dottore...-
Questa volta erano le parole di Alex a risuonare nella sua mente, in perfetta armonia con la musica.
-Sono qui... Non ti lascio..-
-Dottore... ti è piaciuto?-
La voce era stanca ma ferma. Sicura della domanda. Aveva bisogno di sapere.
-E' stato il più bel regalo che io abbia mai ricevuto, Alex. Grazie.- rispose lui con un soffio. -Ora però torniamo indietro, ti va?-
Il Signore del tempo la vide annuire e sorridere, mentre altre due paia di braccia si unirono al loro abbraccio.
-Chiudi gli occhi, Dottore...- sussurrò Lara nella sua testa.
Appena lui ubbidì gli tornò quel peso sullo stomaco che minacciava di schiacciarlo. E lì rimase per altro tempo, le braccia intorno alla sua vita che tremavano leggermente. Sembrava che sia Iris che Lara stessero passando parte della loro energia all'amica. Senza accorgersi, il Dottore si ritrovò a pregarle di fare in fretta. Dovevano tornare subito nel TARDIS.
E così fu. Il peso si dissolse e lui tornò a respirare liberamente. Aprì di scatto gli occhi, constatando di essere di nuovo a bordo della sua nave spaziale. Guardandosi intorno vide che Lara e Iris erano sdraiate a pancia in su a pochi passi da lui mentre Alex gli era di fianco.
-Alex?-
Lei non si mosse ma dalle sue labbra si levò un gemito di protesta. Il Dottore abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi, cercando di far forza sulle braccia per raggiungere l'amica. Non fu facile, ma qualche secondo dopo le teneva la testa tra le mani, con più o meno le idee chiare su cosa fare. 
-Alex... Alex, forza. Svegliati!- disse appoggiando le dita sulle tempie.
Un percorso tortuoso e si ritrovò nella sua mente. Regnava una stasi inquietante, come se tutto si fosse spento e fosse stato abbandonato lì, in un prato verde. Ogni pensiero era bloccato. Il Signore del Tempo si guardò intorno, non sapendo esattamente cosa fare per svegliare la ragazza. Quella stasi non prometteva nulla di buono. Per quanto tempo sarebbe stata in quella condizione? Il Dottore cercò con lo sguardo la ragazza riccioluta. Doveva pur essere da qualche parte... Tentando di non incappare in ricordi troppo privati o dolorosi da ricordare, l'uomo la trovò in piedi a guardare qualcosa di fronte a sé.
-Alex? Sono il Dottore. Vieni con me...- le sussurrò all'orecchio appena le fu accanto. -Seguimi.-
Lei non si mosse, bloccata come tutte le cose intorno a loro. Il Dottore si mise proprio davanti a lei. Sapeva che riusciva a vederlo. Solo, aveva bisogno di un aiuto, un impulso, per muoversi. E doveva riuscirci da sola. 
-Alex... ascoltami. Fidati di me. Ho bisogno che tu torni alla realtà. Lara e Iris si staranno preoccupando.-
Ancora niente, anche se una piccola scintilla luminosa pareva essersi accesa negli occhi della ragazza, anche ora schermati dagli occhiali.
-Per favore...- la implorò lui allontanandosi di un passo. -Vieni da me... ti posso riportare indietro.- mormorò senza lasciare i suoi occhi, che ora avevano assunto una tonalità verde come due piccoli smeraldi. -Sai... il vostro regalo...- iniziò distogliendo lo sguardo dal suo. -E' stato davvero qualcosa di meraviglioso e tu... sei stata fantastica. Hai dovuto tenere unite tutte le mie molecole per portarmi lì?-
Finalmente Alex riuscì ad annuire piano e una lacrima le rotolò lentamente sulla guancia. Il Dottore cercava di lottare contro l'impulso di andare da lei e abbracciarla, ripetendosi che ce la faceva da sola. Doveva farcela da sola.
-Va tutto bene Alex... sei stata bravissima. Ti chiedo solo un'altra cosa ancora... solo una, te lo prometto...-
Una seconda lacrima si aggiunse alla prima infrangendosi nel prato sotto i loro piedi.
-Vieni da me...- sussurrò lui porgendole una mano.
Lei continuò a tenere gli occhi fissi sui suoi, color cioccolato, che le infondevano sicurezza. Nemmeno si rese conto di essere riuscita ad alzare un braccio, le dita della mano protese verso il Dottore, ancora troppo lontano da lei.
-Un passo, Alex... un passo e sei arrivata da me... Puoi farcela...- mormorò con un sorriso rassicurante.
E alla fine, lo raggiunse. Le piccole dita sottili della ragazza incontrarono quelle grandi e affusolate del Signore del Tempo che l'afferrarono per avvicinarla a sé.
-Ci sei, Alex. Ci sei.- le disse all'orecchio, le spalle scosse da tremiti. -Sei qui con me, va tutto bene...-
Mentre la abbracciava, il Dottore vide il corpo della ragazza brillare di verde, giusto per un secondo, il tempo necessario per ritornare mentalmente a bordo del TARDIS.
-Alex!- esclamò Iris appena dei colpi di tosse riempirono il silenzio della stanza.
-Ssh...ssh... non così forte...- sussurrò il Dottore, ricevendo un 'scusa' da parte della ragazza, da qualche parte vicino a loro. -Alex...?-
La tosse si era quietata ma dall'espressione sul suo viso si capiva che ancora non stava bene. La fronte era aggrottata, gli occhi chiusi e la bocca serrata in una strana smorfia di dolore.
-Cosa... cos'ha? Perché non si sveglia?- chiese piano Lara gattonando fino a raggiungere l'amica.
Il Dottore non le rispose, sollevando Alex con sorprendente agilità. Lei si lasciò sollevare con tranquillità, gemendo appena per un movimento della testa. La appoggiò poi al petto del Signore del Tempo cercando di non fare movimenti bruschi che altrimenti le avrebbero provocato altro dolore.
-La porto in camera sua.- mormorò lui a Iris e Lara. -Voi non andatevene in giro. Torno subito.- disse incamminandosi.
Le amiche osservarono la figura alta e slanciata del Dottore varcare la soglia della stanza, mentre mormorava qualche parola all'orecchio di Alex, abbandonata tra le sue braccia. Se c'era una cosa di cui non dovevano preoccuparsi era la sorte della loro amica, dato che c'era un Signore del Tempo a vegliare su di lei; tuttavia non è sempre sicuro e senza risvolti negativi fare il passo più lungo della gamba.
 
 
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Note autore:
 
Luogo: Dopo tanto pensare… il teatro! …di nuovo-
Tempo: Vigilia di Natale! *W*
 
*Il pubblico si è da poco sistemato sulle poltroncine, ma tutto il teatro è ancora immerso nel buio. Da dietro il palcoscenico si sentono alcuni passi e qualcuno che bisbiglia, quando improvvisamente si sente “Click”, seguito da uno stereo che si accende facendo partire “Jingle bell rock” e una serie di luci natalizie iniziano ad illuminare a intermittenza tutto il teatro e il palcoscenico. Il sipario finalmente si apre mostrando, sulla destra, un mastodontico albero di Natale la cui punta, decorata con un’abominevole stella lampeggiante, sfiora il soffitto*
Tutto il pubblico a una sola voce: …oooooh… *O*
*Si sente infine un fruscio e da dietro il maestoso abete spunta un Signore del Tempo selvatico, addobbato anch’egli per la festa con un bel cappello rosso, guarnito da un morbido pon-pon bianco come la neve… che sicuramente ha “preso in prestito” da Babbo Natale in persona-*
Dottore: Oh, oh, oh! Buon Natale! :D
*Il sipario velocemente si richiude, travolgendo il Signore del Tempo*
Dottore: …EHI! >:( Riaprite subito queste tende!! Ho appena iniziato le note autore!!
*Il sipario si ri-riapre pian piano, quasi imbarazzato per l’accaduto*
Dottore: Grazie, eh. *Si riaggiusta il cappello in testa* …ho come la sensazione che saranno delle note mooolto complesse.
Comunque! Come ogni Babbo Natale che si rispetti, anche io devo avere almeno una renna. Purtroppo, non sono riuscito a prenderne in prestito una da Babbo Natale così mi sono dovuto accontentare. *pausa a effetto* …un grande applauso di incoraggiamento per Tipo! Vieni Tipo! Forza! :D
*Il pubblico applaude e dal retroscena compere il Tipo, tutto arrabbiato, a braccia conserte, sulla testa un cerchietto di plastica marrone da cui spuntano un paio di corna di renna in tessuto*
Il Tipo: …buon Natale. >:(
Dottore: *lo guarda in faccia* Eddai! Fai un sorriso! :) E’ Natale!
Il Tipo: …le renne non sorridono. >:(
Dottore: Scodinzolano?
Il Tipo: NO! >:(
Dottore: Ok, scusa! Scusa! Il Natale non è la tua festa preferita, ho capito! *incrocia le braccia* Ma c’è almeno qualcosa che ti piace?
Il Tipo: …sì, certo. Mangiare fieno e carote e trascinare per tutto il mondo una slitta, peraltro pesantissima. :)
Dottore: Davvero?
Il Tipo: NO!! >:( Parla del capitolo piuttosto che dire idiozie!! >:( *si tira via le corna da renna dalla testa e sparisce da dove è venuto, incavolato nero*
Dottore: ;^; Però non eri male come renna…
Il Tipo: *gli tira dietro le corna* Non osare, Signore del Tempo! >:( Non osare!
*Il cerchietto finisce a qualche passo dal Dottore, il quale sospira e finalmente inizia a parlare di quello per cui è pagato*
Dottore: Va beh, passiamo al capitolo allora.
Al solito grazie per essere passati a leggere, ovviamente alle autrici e a me in particolare fa molto piacere. ^_^ Benvenuti, nuovi lettori! E grazie mille in anticipo se volete lasciare qualche commento nel riquadro bianco qui in basso. *W*
E ancora buon Natale a tutti!! :D
(Il Tipo dal retroscena): …e questo sarebbe parlare del capitolo… *scuote la tasta* Ho seriamente bisogno di una vacanza.
*Il Sipario si richiude, felice, sotto gli applausi del pubblico. Finalmente ha capito quando arriva il momento di chiudersi*
 
Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Gallifrey, Yuki e Fluffy



La storia è basata su fatti e personaggi creati e appartenenti alla BBC e a chiunque ne detenga i diritti. La storia non è scritta a scopo di lucro, ma solo per nostro puro diletto.
  
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