Piccola song-fic con il testo
dei Modà, qui troverete il video Come in un film.
Una DraMione per augurare Buon Natale a tutti voi.
Come in un film.
Credimi, ti penso anche se son lividi
Tanto il rancore non mi dà la stessa libertà
Che provo quando chiudo gli occhi e tu ritorni
qua
Gli anni passano, le
stagioni si alternano, i mesi scivolano via incessantemente, i giorni sono
simili l’uno dall’ altro. Ho cercato di placare il mio desiderio ma si insinua
nella notte, contrasta il rancore per tuo abbandono, riempiendomi la mente di
ricordi dolci e dolorosi; trovo sfogo solo nei sogni, dove tu sei di nuovo accanto
a me. Mia Mezzosangue, vorrei averti tra le braccia e cullarti con il mio corpo
come una volta.
Tremavi sotto le mie
carezze.
La tua pelle s’imperlava
di sudore mentre ci consumavamo dal piacere.
La mia lussuria t’imporporava
il viso, trasformandoti in una ninfa…
Ti sento, sei accanto a
me. Non voglio perderti di nuovo al risveglio.
Pensami, anche se sei di un’ altra pensami
In fondo dimmi che cos'è, che c'è di male se
Ad occhi chiusi perdo equilibrio ed incanto tu
Sono passati anni da
quando ho imposto al mio cuore di spezzarsi. Ora stai insieme a lei, con la tua
famiglia, circondato dall’affetto e l’amore dei tuoi cari in questo periodo di festa.
Ti prepari per la serata
di gala, splendido nel tuo completo di alta sartoria, perfetto con una moglie
bellissima al tuo fianco, attendi gli ospiti per la cena di Natale. Come ogni
anno appare sulla Gazzetta la notizia della maestosa festa che si tiene a casa
tua. Il Mondo magico, i pochi purosangue rimasti, attendono con fermento il tuo
invito, l’occasione di risplendere di luce riflessa almeno per una sera.
Sono qui, chiusa nel mio
ufficio, nonostante sia la sera della Vigilia. Mi sdraio brevemente sul
divanetto, chiudo gli occhi e nuovamente siamo insieme, come un tempo: il tuo
amore che mi travolgeva, portandomi sopra le vette più alte della passione.
Le tue mani mi
accarezzavano ed io tremavo di emozione.
Il tuo corpo era madido di
sudore quando facevamo l’amore.
I tuoi baci infuocati e
intimi mi facevano urlare di desiderio.
Ti sento, mi sei accanto,
in ogni mio gesto, nelle parole, nella mente, tutto mi riporta a te.
Tornerai, come in un film
Piangerai, o no
Mi odierai, forse sì
Ma lo fai sorridendomi
Mi abbracci e cambia il mondo
Ti bacio e poi mi sveglio
I
sogni, porte tra due mondi dove l’io
più profondo riesce ad incontrarsi.
Siamo l’uno di fronte all’altro. Ci tocchiamo,
palmo contro palmo, socchiudiamo la bocca e fuoriesce un gemito tanto da
rompere le barriere dello spazio e del tempo prefissato.
Le
nostre mani si posano contro il viso e tra i capelli, avvicinando le labbra
tanto da sentire il bisogno di divorarsi.
Ti
assecondo, senza opporre alcuna resistenza ti permetto di scivolare sulla
schiena e liberarla dagli indumenti, riesco a toccare il tuo meraviglioso corpo
che tanto bramo.
Desidero
ardentemente stringere il tuo copro tra le braccia, ho bisogno di respirare il
tuo odore e dalla sua bocca raccogliere i suoi sussurri.
Le
labbra sono schiuse, in attesa, con la lingua raccolgo il tuo amore, istintivamente
mi avvolgi le gambe ai fianchi e d'impulso ti imprigiono in un tenero
abbraccio.
Portami in mezzo ad un temporale, abbracciami
Voglio cadere insieme a te, ma consapevole
Che come pioggia atterreremo su due foglie
I
tuoi respiri accaldati, gemiti richiusi, parole di supplichevole voglia.
Il
mio bacino sfrega veloce e poi lento, senza alcuna paura di continuare, di
eccedere, di evadere.
Mi
sento soffocare, eppure l'unica cosa a che penso lasciare tra le tue gambe, fin
sopra lo stomaco e poi nei polmoni, nel cuore, gola e cervello, l'essenza della
mia anima.
Ti
afferro circondandoti in un muto abbraccio, ritorno a respirare tra i tuoi capelli
e tu ti accosti al mio petto, il tremolio inforca il tuo corpo, pronta a
accogliere tutto me stesso.
Un
esperienza simile non mi era mai capitata, è talmente reale da confondere il
sogno con la realtà: sei intorno a me, il tuo profumo, la tua pelle calda che
mi avvolge, la tua bramosia allo stesso livello della mia. Hermione,
la mia Mezzosangue…
Cercami, anche se sei di un’ altra cercami
In fondo dimmi che cos'è, che c'è di male se
Ad occhi chiusi perdo equilibrio ed incanto tu
Mi hai trovato, ci siamo
ritrovati di nuovo…
Ti cingo e mi sollevo
parzialmente per guardarti. Tu mi fissi con sconvolgente intensità. I miei polpastrelli
tratteggiano il contorno dei tuoi occhi, scendono sulle labbra, tastano ogni
millimetro della pelle diafana che sogno da anni. Posi una mano sul mio
avambraccio e l’altra sul fianco, ribalti le nostre parti e mi spingi sul
materasso. Entri dentro di me strappandomi un gemito roco dalle labbra, ti
incito a continuare e incrementare l’intensità. Sono tua Draco…stravolgimi
l’esistenza. Affondo il viso nel tuo collo, ti stringo a me, voglio foggiare in
un'unica, indivisibile entità. Cingo le spalle e premo le fronte contro la tua
tempia. Sussurri parole incomprensibili e incontro i tuoi affondi con il
medesimo trasporto, le lacrime lambiscono il mio volto, le sento scivolare fra
i capelli. Mi guardi, posi brevi baci roventi sulla gola, sulle spalle
arrossate, mi accarezzi con la lingua, lavando via la mia pena.
Incontriamo le nostre labbra in
un bacio violento e disperato, riflesso del tormento e della passione che sento
montare dentro di me, e ogni secondo scivola via inesorabile.
Tornerai, come in un film
Piangerai, o no
Mi odierai, forse sì
Ma lo fai sorridendomi
Mi abbracci e cambia il mondo
Ti bacio e poi mi sveglio
O no, o no
Continuiamo a cullarci fino a
quando l’ultimo focolaio di passione si estingue, e devo reprimere un gemito
soffocato quando la tempesta di sensazioni incontrollabili travolgono anche
lei, mormorando il mio nome.
Poi, solo silenzio.
Lei si solleva quel tanto che
basta per catturare le mie labbra, in un bacio delicato e insicuro, irrigidisco
le spalle al suo contatto. Con il viso colmo di lacrime, ma sorridendo, dice
che mi ama.
Una cascata di sensazioni
affluiscono dentro di me, la tua presenza inizia a dissolversi, i sogni si
stanno lentamente sgretolando con l’arrivo di una figura che mi desta dal torpore.
Mia moglie, la perfetta strega che ha scelto la mia famiglia avverte che devo
scendere a rendere omaggio agli ospiti della serata. Mi alzo e finisco di
prepararmi con rinnovato vigore, abbandono la stanza e m’ incammino verso la
grande sala, le mani strette a pugno e spalle succubi di una rigidità quasi
innaturale, mentre la sua essenza si fonde con la mia ombra.
So che ti ritroverò