Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Yume Kourine    25/12/2014    3 recensioni
Gaito ha rapito tutte le Principesse Sirene ma le perle si sono salvate. L'unica speranza sono le Custodi delle Perle.
Ma chi sono queste prescelte? Riusciranno a fermare il terribile piano di Gaito?
Amore, magia, mistero e il tocco inconfondibile delle Mermaid Melody.
*Storia riadattata e migliorata*
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Altro Personaggio, Gaito, Nikora Nanami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Saga delle Custodi'
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Faccia a faccia
Canto arcobaleno

 

Himeka spinse la porta con vigore e si ritrovò in una stanza particolare: al centro di essa stava una grande fontana e vicino al trono stavano situate delle strane capsule con delle sirene sl loro interno.

“Aspetta un momento” disse la sirena bionda volgendo nuovamente lo sguardo su quei contenitori pieni d'acqua verdognola.

Mimy guardò Sara e si accorse che calde lacrime stavano scivolando dolcemente sul viso pallido della sirena rossa.

Le Principesse si precipitarono sulle sette capsule e iniziarono ad urlare alcuni nomi e a battere contro il vetro.

Anna si avvicinò e il suo sesto senso la spinse verso la quarta capsula dove dormiva beata una giovane sirena dalla pinna verde lucente.

“Come facciamo a liberarle?” chiese la Custode ad Aika che tentava invano di rompere il vetro.

“Lasciate fare a me!” Hippo si posizionò di fronte alle sette sirene dormienti ed estrasse dalla tasca una piccola chiave. Serena intuì che si trattasse del Sigillo ma la cosa più incredibile fu vedere la trasformazione del piccolo oggetto in uno scettro luminoso, nel frattempo Hippo assunse la sua forma umana.
“Forte!” dissero Himeka e Anita all'unisono.

“Il potere del sigillo spezzerà il sortilegio che circonda queste gabbie di vetro.” E poi agitando l'arma con maestria e eleganza si precipitò nelle prigioni di vetro: le capsule si ruppero una ad una e le Principesse delle capitali impedirono che le loro sovrane toccassero il pavimento.

“Noelle! Apri gli occhi!”

“Coco svegliati, ti prego” le gemelle Dream tenevano strette tra le braccia due sirene bellissime, la prima dalla perla e dai capelli indaco la seconda dalla coda gialla e dai capelli dorati.

Aika invece scuoteva il corpo immobile della sua Principessa mentre Kokoa e Haruka abbracciavano le loro sovrane.

Sara invece non riusciva a smettere di piangere e bagnava il volto della sua omonima.

“Ti prego... Sara. Ho bisogno di te... e anche Taro!” Chiuse gli occhi senza perdere la speranza.

“Taro... Taro sta bene?” La sirena rossa aprì gli occhi e senza aspettare stritolò la Principessa che si era alzata leggermente.

“Mi stai soffocando Sara due!” disse la arancione seccata.
“Scusa” Poi le due scoppiarono a ridere.

Nel frattempo la sirena verde, Rina, aprì gli occhi e Aika la aiutò ad alzarsi. Poco dopo anche Noelle, Coco e Karen ripresero conoscenza.

Haruka osservava sollevata la scena e poi sentì una mano aggrapparsi alla sua spalla. Appena si voltò vide Hanon alzarsi in nuoto e le due si abbracciarono.

Poi la sirena blu si accorse di Aria e si avvicinò per stringerle la mano, Aria ovviamente accettò l'invito e le porse la sua.

“Ti ringrazio”

“Kaito! Kaito!”

L'attenzione di tutte le sirene si rivolse verso Luchia che nonostante si fosse svegliata da poco tempo, era già schizzata in alto in cerca del ragazzo.

“Kaito è prigioniero di Gaito” le disse lentamente Kokoa.

“Non è possibile! Stavamo ballando e poi mi hanno catturata. lui mi voleva salvare...”

“Indovinate un po' chi sono tornate?” Le Custodi si voltarono e in seguito anche le Principesse.

Le Dark Lovers stavano bloccando l'uscita e intorno ai loro corpi brillava una forte luce viola.

“Adesso siamo più forti grazie al potere che ci ha conferito Gaito!” disse Maria muovendo le mani pronta per attaccare. “Super dardi di ghiaccio!” Due grandi blocchi si scagliarono contro le ragazze che riuscirono a schivarlo appena in tempo.

Anna però notò che il ghiaccio era più grande e poteva creare delle forti scosse.

“Sono molto più potenti... state attente ragazze!”

“Adesso però tocca a noi mostrarvi i nuovi poteri. Dragone gigante!” Izul materializzò un dragone lungo e molto più temibile dei suoi soliti e questo se la prese con le Principesse delle Capitali. Noemi e Aika vennero colpite e per poco non persero i sensi.

“Beccatevi queste frecce speciali!” disse Eriru mentre una lunga spirale di frecce oscure circondò le sirene.

“Forza Yuri! Usa il tuo nuovo brano” ordinò Izul e la verde si sistemò ma una mano bloccò la ragazza.

“Non ti permetterò di far del male alle ragazze”

Yuri si staccò e si posizionò davanti a Hippo che puntava contro la ragazzina lo scettro.

Anche se erano pronti a combattersi, i loro cuori piangevano e desideravano che tutto finisse. Hippo iniziò ad agitare l'arma ma Yuri schivava i colpi con rapidità e agilità.

Nel frattempo Maria attaccava le Principesse aiutata da Izul mentre Eriru pensava alle Custodi.

“Ragazze dobbiamo intervenire” disse Himeka avvicinandosi alle altre.

“Mi dispiace ma stavolta non canterete!” Eriru si mosse ma due Principesse sirene, Rina e Coco, la bloccarono per le braccia, giusto il tempo per permettere alle Custodi di trasformarsi.

“E adesso...” disse Alex “Magia della Voce Pichi Pichi!

 

Nessuno l'ha vista sparire
La stella un giorno ritroverò
Ma se il mio cuore è triste
La speranza non perderò!
Lo so!

La pioggia non posso fermare
Ma sempre più forte io canterò
Cercando sette luci tutto il mondo io girerò
E le troverò

Pioggia di Smeraldo
Grido al vento un desiderio
Stella a cui appartengo
Fatti vedere!
Destino che mi guida
Col tuo aiuto so
Che non mi arrenderò!
Più fortuna avrò!

Ornata da pietre preziose
La stella che cerco dove sarà
Ma son sicura la fiducia sempre mi aiuterà
Perché
Sorride serena la luna
Promette che ancora mi salverà
E il sole acceso questa mia passione non spegnerà che forza mi da

Raggi di brillante
Il mio sogno è importante
Mare che mi avvolge
Non mi tradire
Destino che mi guida col tuo aiuto so
Che non mi arrenderò
Più fortuna avrò

Pioggia di Smeraldo
Grido al vento un desiderio
Stella a cui appartengo
fatti vedere
Destino che mi guida
Col tuo aiuto so
Che non mi arrenderò!
Più fortuna avrò!

Raggi di brillante
Il mio sogno è importante
Mare che mi avvolge
Non mi tradire
Destino che mi guida col tuo aiuto so
Che non mi arrenderò
Più fortuna avrò

Pioggia di Smeraldo
Grido al vento un desiderio
Stella a cui appartengo
fatti vedere
Destino che mi guida
Col tuo aiuto so
Che non mi arrenderò!
Più fortuna avrò!

 

Le Principesse avevano osservato incantate la scena: da sirene quelle sette ragazze erano diventate umane con addosso vestiti deliziosi e un microfono in grado di amplificare la loro voce e renderla più intensa e melodiosa. Era questo dunque il vero potere delle perle?

Potere che tra l'altro si era rafforzato ed era più efficace, grazie al quale le Custodi sconfissero le Dark Lovers nonostante i loro nuovi poteri.

“Ma perché... eppure eravamo più forti” disse Izul gettandosi a terra, furiosa.

“Anche noi siamo diventate più forti, strega” le rispose Alex allontanandosi insieme alle altre.

Yuri guardò Hippo che non appena si accorse dello sguardo verde della ragazza, girò il capo in cerca di una distrazione.

Poco dopo le quattro creature svanirono.

“State tutte bene?” chiese Serena alle Principesse.

“Sì, per fortuna niente di rotto”

Noelle si avvicinò ala sua Custode e le sorrise:

“Sei stata fantastica, grazie di tutto”

La ragazza arrossì e poi sorrise nel frattempo le “Signore in Giallo” stavano socializzando: la prima cosa che notarono avere in comune fu la vivacità.

Anna intanto raccontava tutto l'accaduto a Rina e a Sara che stava accanto alla piccola Mimy. La “sua” sirena era alta, bella ed elegante cosa che mise parecchio a disagio la Custode, che temeva di fare una brutta figura davanti alla Principessa. Per fortuna l'altra Sara si accorse della rigidità dell'amica e la tranquillizzò.

Kokoa e Himeka intanto cercavano di calmare Luchia che non la smetteva di agitarsi.

“Per fortuna sono riuscite a liberarle” Nikora appena vide Luchia al sicuro si tolse un peso dal cuore.

“Ora non resta che affrontare Gaito, giusto?” chiese Yuka e le due donne annuirono. Le quattro tornarono a fissare la sfera quando un forte bussare le disturbò. Chloe andò ad aprire e rimase spiazzata.

“Devo vedere Alex, è dentro?”
“Ecco...”

Nikora si avviò e appena riconobbe Markus impallidì.

“Signora la prego, mi dica dov'è Alex”

“É in bagno...”

Markus però non riuscì a credere a quel tono di voce basso e tremante.

“Mi ha mandato un messaggio strano, come se volesse dirmi addio... Vi scongiuro ditemi che è uno scherzo”

Madame Taki si presentò al giovane e prese fiato.

“La tua fidanzata sta combattendo una terribile battaglia molto lontano da qui”
Nikora, Yuka e Chloe guardarono la donna stupite e piene di collera.

“Ma cosa diavolo hai fatto!” Urlò Nikora, poi si rivolse al biondo cercando di fingere e di rimanere calma “Sta scherzando...”

“Io invece le credo... ultimamente Alex si è comportata in modo strano...”

Il campanello suonò e Chloe aprì nuovamente.

“Hiroto?!”

“Dov'è Himeka?”
“A combattere” disse Markus
“Cosa? Mi prendi in giro?”
“No... Anche Alex è in piena guerra... Adesso ci spiegheranno tutto queste due, non è vero?”
“E va bene avete vinto” disse Nikora seccata e invitò i due giovani a sedere intorno al tavolo su cui brillava la sfera verde di Madame Taki che trasmetteva la battaglia. Per un attimo ai due sembrò di essere al cinema, pronti per vedere un film d'azione. Appena Hiroto vide la sirena dai capelli biondi qualcosa gli accese la mente: in poco tempo si ricordò della sua identità e di quella volta che la salvò. La sirena era Himeka.

“Dov'è la mia Alex?”

“La vedi la sirena con la coda viola? Beh, quella è Alex”

Markus era confuso e spaventato: la sua fidanzata era una sirena e lei non glielo aveva rivelato. Ma poi da quando esistono le sirene? Si chiese il ragazzo.

Nuovamente suonò il campanello e Chloe, ingenuamente, aprì la porta.

“So che Serena è qui...”

Nikora si diede un colpo in fronte...

 

 

“Forza” Himeka si avviò verso l'uscita “Troviamo Gaito e sconfiggiamolo!”
“Ormai è tardi, Custodi”

Le sirene si voltarono verso il trono dove stava Gaito comparso all'improvviso. “Niente mi fermerà...” riprese lui senza però usare un tono cattivo o arrogante, anzi sembrava quasi la voce di un condannato a morte.
“Maledetto... staremo a vedere!”

Anita si avvicinò al Pantalassa e si preparò per cantare ma un'onda scura la colpì e la scaraventò lontana.

Luchia di istinto alzò lo sguardo e non riuscì a credere ai suoi occhi.

“Kaito?”

Il ragazzo aveva ancora la mano, che emetteva una strana fiamma rossa, rivolta verso Anita e poi posò lo sguardo verso le sirene.

“Che cosa gli hai fatto?” chiese la sirena rosa mentre Serena e Himeka aiutavano Anita a rialzarsi.

“Io? Niente... la domanda giusta è cosa gli hai fatto tu, Principessa”
“Che intendi dire?”
“Che se lui non provasse forti sentimenti per te, a quest'ora non sarebbe in queste condizioni”
Luchia guardò Gaito con odio e poi si rivolse al suo amato.

“Kaito sono io, sono Luchia!”

Il rosso allungò la mano verso la bionda che cercò di avvicinarsi. Ma quando vide che il ragazzo creò un'ombra si bloccò e, grazie all'intervento di Himeka, si salvò.

“Non è vero... quello non è Kaito” balbettò la Principessa con le lacrime agli occhi. Non era il bambino che aveva salvato sette anni prima.
“Luchia ascolta” La bionda si voltò verso la sua Custode senza nascondere il suo dolore e la sua preoccupazione. “Kaito deve essere stato ipnotizzato. Oppure, se Gaito avesse proprio ragione, ha ceduto al potere dell'oscurità per salvarti”
“Quindi... è colpa mia?”
“No! Anzi, tu sei l'unica che può salvarlo”
“Come?”
Himeka le porse la mano e la invitò a cantare.

“Tu credi che...”
“Se canteremo tutte insieme” continuò Anna “Sono sicura che i suoi poteri si indeboliranno e tu potrai salvarlo”

Luchia si alzò e annuì fiera e accanto a lei si posizionarono le altre Principesse.

“Ce la pagherai per averci tenute prigioniere, Gaito!” urlò Rina, furiosa come non mai.
“Cosa credete di fare?”

Gaito prese in mano uno scettro pronto per attaccare tutte quelle ragazze che stavano di fronte e anche suo fratello era pronto per lottare.

“Se uniamo le nostri voci in un unico canto...” disse Sara “Nascerà un forte potere...”

“Siamo pronte” disse Himeka insieme a Kokoa e Luchia

“MELODIA ROSA DEL DO!”

“MELODIA ARANCIONE DEL RE

“MELODIA GIALLA DEL MI

“MELODIA VIOLA DEL FA

“MELODIA VERDE DEL SOL

“MELODIA BLU DEL LA

“MELODIA INDACO DEL SI”

Poi, dopo la trasformazione, tutte insieme urlarono un sonoro “DO” e una forte luce circondò i corpi delle ragazze impedendo di essere colpite dalle onde dei Pantalassa.

Poi iniziarono a cantare una nuova canzone

 

 

Canto dell'Arcobaleno,

Risplendi nel cielo

Brilli nel mare,

Con i tuoi colori

illumina il mondo

 

“Il rosa dell'amore che riscalda i nostri cuori

lascialo brillare! E capirai cosa vuol dire amare!”

“L'arancione della gioia che illumina la tua vita

lascia che ti dipinga un sorriso”

“Condividi il giallo della luce gioiosa

con i tuoi cari, guidali alla felicità”

“Il viola che si riflette nei tuoi occhi

indicherà la via verso la passione”

“Il verde della calma che ci unisce

sotto il segno della pace”

“Coloro con il blu del mare e

porto vitalità e freschezza!”

“L'indaco che guida il bene

lascia che si disperda nel mondo”

 

L'arcobaleno è la scia della Luce

che illumina il mondo.

Con i sette colori delle nostre perle

lucenti, speciale e potenti,

dipingeremo questa bianca tela che chiamiamo vita,

non si uniranno mai nel nero colore

perché sempre trionferà il potere dell'amore.


 

 

 

Kaito si fermò mentre Gaito teneva le mani sulla testa in cui rimbombava un suono fastidioso. Quella canzone era così meravigliosa e intensa che la sua melodia giunse alle orecchie degli esseri umani e di tutte le creature dell'Oceano.

Luchia si gettò su Kaito e lo abbracciò.

“Kaito torna da me, ti prego”

In quel momento il cuore del ragazzo iniziò a battere più forte: si stava svolgendo la sua lotta tra luce e ombra.

Gaito si alzò dal trono e, ancora traballante, cercò di impedire che Luchia portasse via la sua metà di luce.

“Io... devo diventare il Supremo!” Una forte scossa colpì il palazzo e Anna percepì una visione: terremoti, forti piogge, eruzioni vulcaniche e altre catastrofi avrebbero preso sconvolto la Terra.

“É questo il suo potere” esclamò la verde.
“Il Supremo?” ripeté Mimy spaventata.

“Che intendi dire?” chiese Anita.

Le Dark Lovers apparvero all'improvviso e circondarono il loro signore.

“No Gaito! Se lei si unisse a quel giovane...” disse Maria in lacrime.

Ci fu una breve pausa mentre le Sirene cercavano di comprendere la situazione.

“Morirebbe” finì la frase Izul dopo un lieve singhiozzare.

“Cosa?” urlò Sara.

“Questo vuol dire che anche Kaito...” prese a parlare Himeka: Gaito voleva sacrificare la vita del suo amico per i propri scopi. Questo pensiero fece nascere una violenta rabbia e un desiderio di ira nel cuore e nella mente della Custode.

“Essere ignobile!” continuò la bionda correndo verso il nemico ma le Dark Lovers si pararono davanti a lei e la attaccarono.

Le Principesse delle Capitali iniziarono a cantare ma le quattro fate non demordevano.

“Difenderemo Gaito a costo della nostra stessa vita!” urlarono contemporaneamente le ragazze.

“Perché lo fate? Vi ha sempre maltrattato!” Anita prese a parlare mentre si avvicinava lentamente a Eriru.

“Voi non siete malvagie! Vi comportate così solo per i desideri di un infame” continuò Serena rivolgendosi a Maria e a Izul.

“Noi abbiamo giurato di stargli accanto, e manterremo la promessa!” urlò Maria.

“Abbiamo passato dei bei momenti insieme... confesso che mi piacerebbe viverli ancora. Ma io voglio bene a Gaito e starò con lui fino alla fine anche se dovessi morire!” disse Izul.

Yuri si avvicinò al Principe e si aggrappò al suo braccio.

“Non può morire! Noi abbiamo bisogno di lei!”

Gaito però la respinse e Yuri cadde dal rialzo ma non toccò terra.

Quando alzò lo sguardo vide Hippo stringerla tra le braccia.

La verde cercò di liberarsi ma il biondo sembrava non volerla lasciare andare anzi aumentò la presa.

“Yuri io ti amo... Non mi importa se sei una Dark Lovers, io voglio stare con te”
“Hippo, lo vorrei tanto anche io. Ma non posso lasciare Gaito da solo...”
“Sei libera di scegliere... ma l'idea di vederti soffrire o sfruttata da un tipo come quello lì mi fa stare male!”

Yuri guardò Gaito e poi Hippo: non sapeva cosa fare, cosa fosse giusto per lei. Sorrise e si appoggiò al petto del ragazzo, chiudendo gli occhi e lasciando che il profumo di Hippo sconvolgesse le sue narici e il suo cuore.

Gaito guardò le Dark Lovers e creò una potente corrente per scacciarle via.

“Ma... perché?” chiese Eriru.

“Ormai non mi servite più. Vi ho usate abbastanza.”

Maria non riuscì a credere a quelle parole ma quando vide una lancia nera correre verso di lei si fermò.

Serena impedì che l'arma sfiorasse la bionda che guardava stupita la Custode. Si sentiva sempre inferiore di fronte a quella ragazzina, tutte le altre volte si era dimostrata forte, saggia e bella.

“Perché l'hai fatto?”
“Siamo amiche, no?” disse la ragazza facendole l'occhiolino mentre Anita aiutava Eriru e Izul.

Maria abbassò lo sguardo e strinse i pugni:

“Io... vorrei essere come te, Serena” sussurrò la bionda ma Serena non riuscì a sentire quella frase perché si era avvicinata alle sue compagne.

“Principesse del Pacifico del Nord... allontanati subito da mio fratello!”
“Kaito non merita di morire! Come puoi essere così egoista!” urlò la Principessa contro il ragazzo.

“É scritto nel Fato: io e lui dobbiamo tornare a essere un'unica entità! Voi non...”

Gaito si interruppe: tutte le Principesse si erano messe davanti a Luchia e a Kaito, che stava soffrendo interiormente.

“Difenderemo questo ragazzo a tutti i costi!” disse Hanon guardando la sua amica.

“Non merita tutto questo” affermò Karen.

“Kaito... torna in te!” urlò Luchia.

Dalla fronte del ragazzo apparve una luce che baciò il corpo della sirena. Poco dopo Luchia venne coinvolta in un dolce abbraccio.
“Mi hai salvato un'altra volta. Ti ringrazio” sussurrò Kaito.

Gaito strinse i pugni e volse lo sguardo verso terra.

“Mi sembra giusto... Siamo uguali, entrambi siamo Pantalassa. Ma mio fratello può... deve vivere sereno, mentre io devo morire”

Le Dark Lovers cercarono di avvicinarsi al loro signore ma una forte scossa che circondava Gaito le costrinse a fermarsi e ad arretrare.

“Vorrà dire che farò da solo... Risveglierò nel mio corpo un potere tanto immenso da distruggere la terra! Consumerò tutta la mia carne se necessario!
“Non devi farlo!” urlò Aria scatenando lo stupore delle Principesse.

“Stai zitta!”
“Non meriti di morire Gaito!”
Dall'oscurità apparve una figura che si avvicinò al ragazzo.

“Sta cercando di confonderti. Vuole fare di tutto per salvare la Terra. Non devi fermarti”

Gaito guardò la vecchia Saggia e per la prima volta provò paura, non riusciva a smettere di tremare.

“Devi diventare il Supremo” ripeté la donna; i suoi occhi da viola divennero rosso fuoco e contagiarono anche quelli di Gaito. La figura della vecchia si inglobò nel corpo del giovane che perse il controllo: iniziò ad urlare, si gettò sulle ginocchia battendo i pugni sul pavimento.

Le Principesse si strinsero le mani mentre le Custodi assistevano la scena terrorizzate aspettandosi una reazione terribile da parte del giovane Pantalassa.

All'improvviso una luce si espanse per tutta la stanza e scacciò le tenebre che si erano create...

Le Principesse si voltarono e riconobbero la Regina dei Mari.

“Maestà!” disse Luchia abbracciata ancora a Kaito.

Il canto delle Principesse aveva risvegliato la Regina e il suo immenso potere dei Sette Mari.

“Presto andatevene! Il palazzo sta subendo molte scosse. Non reggerà ancora a lungo!”
“E lei cosa farà?” chiese Serena.

“Eliminerò il male... cosa che avrei dovuto fare molto tempo fa. Ora che siete tutto unite il mio potere si è rafforzato ma potrà causarvi danni. É meglio che il colpo di grazia lo dia da sola. Grazie di tutto Custodi.”
Poi si rivolse a Kaito e gli sorrise:

“Ormai hai sconfitto l'oscurità nel tuo cuore. Puoi andare con la tua amata. Ti chiedo perdono per quanto è accaduto”

Kaito annuì confuso e presa Luchia per mano, lasciò la sala seguito dalle Principesse e anche dalle Dark Lovers, che avevano preso la decisione di andarsene, anche se con fatica: quel loro rifugio si era trasformato in un inferno e lo avrebbero lasciato marcire nei loro ricordi più brutti insieme a Gaito, colui che le aveva sfruttate e giocato con i loro sentimenti.

Le Custodi acquistata la forma sirena si avviarono verso l'uscita dopo aver dato un ultimo sguardo alla sala e al nemico che stava in bilico tra la follia e la ragione, tra la rabbia e la disperazione.

Il gruppo raggiunse il cancello e poi si voltò un'ultima volta:

“Io non vado senza prima aver visto il castello affondare!” disse Ashley.

“Io invece voglio aspettare la Regina” replicò Mimy.

“Ma è pericoloso!” disse Karen. Restare ancora davanti a quel castello avrebbe di certo innervosito la Principessa dell'Oceano Antartico.

“É per questo che siamo venute qui, no?” disse Alex avvicinandosi alle sue compagne.

Aria osservava il castello come se fosse assopita: una strana sensazione le stava martellando la mente e il cuore.

“E così siamo giunti alla fine” disse Himeka.

“Già” Anna guardò la perla verde.

Le due poi si fissarono e fecero un sospiro: che fosse di sollievo o di malinconia non so dirvelo con certezza.

E mentre nel palazzo stava per iniziare lo scontro decisivo tra la Regina dei Mari, ovvero la Luce, e Gaito, posseduto da una forza Oscura, all'esterno si respirava tensione e ansia.

Presto Gaito e i suoi attacchi sarebbero diventati solo un ricordo lontano.


 

 

 

 

 

“Non capii cosa stesse accadendo.

Ero felice perché stavamo per vincere? O ero agitata perché sarebbe potuto accadere l'imprevedibile?

Non me lo so spiegare ma in quel momento mi vennero in mente molte cose e tra queste spiccavano alcune parole.

Strinsi forte la mia perla e alzai lo sguardo verso il Palazzo di colui che era stato il nostro nemico giurato; poi guardai le mie amiche. Il loro sorriso mi rassicurò.

Sapevo quello che dovevo fare."


 

 

Prossimo capitolo
La Regina e il Pantalassa. Nelle tue mani”

   
 
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