Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Perla Bane    25/12/2014    1 recensioni
One Shot di tutti i personaggi ambientate nell'ottocento. Amore casto e peccaminoso..
.
“non ho preso la tua virtù solo per gioco, una dichiarazione era sottintesa perchè pensavo fossi consapevole dei sentimenti che provo per te, ma evidentemente no!”
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sebastian / Jonathan Christopher Morgenstern, Theresa Gray, Un po' tutti, William Herondale
Note: Lemon, Lime, Raccolta | Avvertimenti: Bondage, Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Banner di Miss Black

JONATHAN

 

Piccola, piccola la mia fidanzata.

È stata coraggiosa, molto coraggiosa.

Le accarezzo la testa scostandole i capelli dietro alla schiena e le abbasso la camicia da notte scoprendo una spalla. Le lascio un'infinità di delicati baci sulla scapola e sul braccio, spero si sia addormentata.

“Stai tranquillo Jhon, poteva andare peggio. Il braccio si riattaccherà, lentamente, ma tornerò come prima.”

Allora è sveglia. Scuoto la testa appoggiando il gomito sul cuscino “peggio di così? Ne dubito...” sussurro affranto.

Annuisce con gli occhi chiusi sorridendo appena “la testa si non si sarebbe riattaccata con facilità” sussurra a fatica. “Guarda, riesco già a muovere le dita.” conclude con un sospiro.

Il cuore mi si stringe, strizzo gli occhi e rivedo la scena a rallentatore nella mente.

Quei maledetti automi ci hanno assaliti fuori dall'istituto. Valentine si è lanciato nella battaglia senza nessuno che gli guardasse le spalle.

Perla era accanto a me, ovviamente, ma appena ha visto mio padre a terra disarmato, l'automa che si gettava addosso a lui, non ci ha pensato due volte.

Ha fatto esplodere il fantoccio di latta contro cui combattevamo e si è materializzata davanti a mio padre creando uno scudo, ma era troppo tardi. Parte della spada dell'automa è stata tranciata e la punta ha continuato la sua corsa colpendola in pieno.

L'avambraccio le si è staccato di netto ricoprendo mio padre del suo sangue.

Il Console ne è rimasto scioccato. Non ha proferito parola. Ha rifiutato la visita dei Fratelli Silenti e si è chiuso nella sua stanza.

Le accarezzo la schiena e le bacio dolcemente il collo “grazie” le soffio all'orecchio.

“Non ringraziarmi. Per quanto lui disprezzi quello che sono, rimane sempre un cacciatore. Ho fatto solo il mio dovere.”

Le sfilo lentamente una manica della camicia da notte liberando parte del torace.

Bacio la pelle ambrata senza tralasciarne neanche un pezzetto. La sento sospirare mentre mi avvicino alla spalla. Vorrei baciarla di più. Noiosa moda Londinese.

Questa cosa non è sua, sembra una tunica. Gliel'hanno infilata prima di coricarla, non riesco a toglierla senza muoverla.

Mi concentro per trovare una soluzione, senza questa inutile stoffa potrei accarezzarla meglio “posso strapparla.” sussurro non trovando alternativa.

Sorride divertita “non puoi. Se arriva qualcuno dovrei rivestirmi e i Fratelli Silenti hanno detto di non usare la magia per il momento, così da preservarla per la guarigione” mi ammonisce con un sorriso “non dirmi che non ce la fai a starmi vicino senza potermi spogliare.” dice maliziosa.

Annuisco con un sorriso “non se siamo in un letto, comunque mi inventerò qualcosa” ricomincio ad armeggiare lentamente con l'infinità di lacci che chiudono questa camicia facendo molta attenzione a non muoverla.

Emetto un sospiro spazientito. Non ce la farò mai.

Ridacchia divertita “neanche in una carrozza”.

Mi piace la sua risata, mi rende felice.

Increspo le labbra “in carrozza non ti svesto completamente, potresti prendere freddo” dico serio, il tempo a Londra è terribile.

Ride ancora, mi circonda il collo con il braccio sano e mi trascina sulle sue labbra “molto onorevole da parte vostra, Signor Morgenstern, pensare alla mia salute.”

Sorrido accarezzandola, mi stuzzica quando mi dà del voi “mi rallegri quando fai finta di non essere te stessa. Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Eri in palestra ad allenarti con Will, Jem e Tessa, appena ti ho vista mi sei subito piaciuta. Indossavi dei pantaloncini corti e una maglietta senza maniche, mi hai scioccato. Avevi i capelli legati in una treccia e impugnavi una spada, stavi combattendo contro Will. Mi hai incantato.” sogghigna girando leggermente il busto verso di me, le accarezzo il viso e le do un leggero bacio sulle labbra “Ti ho derisa per il colore degli occhi e hai iniziato a lanciarmi pugnali. Sono comparsi dal nulla! Nonostante il mio infinito talento, uno mi si è conficcato nella coscia e un altro mi stava cavando un occhio.” ridiamo continuando a fissarci negli occhi.

Non ho mai visto una ragazza così speciale in tutta la mia vita. Afferro un lembo dell'abito da notte che indossa e lo faccio risalire scoprendole le cosce. Inizio a sfiorarla lentamente “Avevo sentito parlare della cacciatrice magica, ma immaginavo una ragazza dai capelli a serpente e la pelle blu in grado solo di fare stupidi incantesimi. Invece mi sono trovato davanti una ragazza bellissima con i capelli scuri quanto il legno di mogano, le labbra rosse come fragole mature e gli occhi dello stesso colore del sole che tramonta. Ti amo sai?”

Annuisce sporgendosi per baciarmi. Unisco le labbra alle sue e inspiro il dolce profumo di latte e mandorla che le appartiene.

Sollevo la tunica e le scopro il fianco. Ha la pelle liscia e soda. Parto dal ginocchio e creo una scia di piccoli cerchietti con l'indice fino ad arrivarle al fianco.

Sorrido guardandola negli occhi “Appena ti ho vista ho saputo che ti volevo con me, all'inizio dubitavo d'avere qualche possibilità, non mi hai rivolto la parola per due settimane... Però quando ti ho baciata... tutti i pezzi della mia vita hanno trovato la giusta ubicazione. Volevo baciarti così tanto, mi sono buttato, temevo il peggio, invece ti sei lasciata stringere e accarezzare, se mi avessi ucciso sarei morto felice.” le bacio la punta del naso, ama sentirmi parlare del nostro amore.

Sorride, ha gli occhi lucidi “Ti ho amato dal primo bacio che ci siamo dati, ma temevo d'essere solo un passatempo.. ci speravo, ma pensavo fosse impossibile una vita assieme, soprattutto senza il consenso di tuo padre.”

Sfioro l'anello dei Morgenstern che porta al collo, è un pegno d'amore “può decidere molte cose essendo il Console, ma non può governare il mio cuore, sopratutto adesso che l'ho ceduto a te.” la bacio ancora, un bacio pieno d'amore e passione.

Le prendo il viso con una mano e intanto continuo ad accarezzarle la lingua con la mia. Quando la bacio il cuore mi batte talmente forte da rischiare un infarto. La amo davvero tantissimo.

Le do un leggero bacio e le accarezzo le labbra con il pollice “Oggi penso d'aver perso dieci anni di vita, respiravi a fatica e c'era sangue ovunque, eri priva di sensi e talmente pallida che pensavo fossi morta.”

Mi accarezza il braccio e si allunga per baciarmi “sto meglio. Gli infusi di Magnus, le rune dei Fratelli Silenti.. e poi averti qui mi fa stare meglio. La tua presenza mi rende più forte.”

Il cuore mi salta un battito, è esattamente così che mi sento anch'io quando sto con lei, le scosto i capelli dal viso e la bacio dolcemente “ti amo” le soffio sulle labbra.

Dei colpi secchi dati contro la porta della nostra camera ci interrompono.

È notte fonda, chi bussa? Non mi interessa.

“Stiamo dormendo!” alzo la voce, non ho voglia di vedere nessuno. Voglio solo tenerla tra le braccia e inebriarmi i sensi con il suo profumo.

La porta si spalanca senza il minimo avviso, mio padre entra a grandi passi con le braccia strette dietro alla schiena.

Il Console Morgenstern indossa la divisa ufficiale, è venuto ad arrestarla? Dovrà passare sul mio cadavere!

Perla cerca di ricomporsi abbassando la camicia da notte ormai arruffata tutta sulla vita, ma, dopo un movimento azzardato, geme dal dolore. Il braccio destro ricomincia a sanguinare e io mi precipito dall'altra parte del letto premendole delle garze sulla ferita.

Mio padre si guarda attorno sbalordito, la stanza non è solo quella di Perla, è la nostra.

Una dozzina di stregaluci illuminano deliziosamente la camera da letto.

Due armadi in legno massiccio dominano l'intera parete difronte alla finestra. La scrivania alla sua sinistra è piena di libri di magia e di avventura, i miei preferiti.

La bacheca con le mie armi è appesa all'entrata della stanza. Si capisce che dividiamo la stessa stanza.

“Dormite assieme come se foste già sposati” dice sconfitto “non immaginavo questo per te.”

Stringo i denti “se sei venuto per sputare veleno puoi anche tornartene a dormire! C'è mancato poco che morisse dissanguata, ma non lo farà! Ha promesso d'invecchiare con me e lei mantiene sempre la parola data!” gli ruggisco contro in preda alla collera.

Perla posa la mano sulla mia e sorride, con gli occhi mi sta dicendo di stare calmo, che non serve a nessuno arrabbiarsi.

Faccio un sospiro profondo e riguardo mio padre aspettando una sua parola.

Lui si sistema il gemello d'oro che gli spunta dalla manica della divisa e sospira pesantemente “Veramente sono venuto a ringraziare la mia futura nuora.”

“Cosa?” mormoriamo io e Perla all'unisono.

La guarda inarcando un sopracciglio “ormai le uniche volte che vi vedo signorina Aldercross, indossate meno abiti di quelli a cui sono abituato e mio figlio vi è sempre abbarbicato come un'edera su un muro.”

Resto di sasso. Nuora?!

Mio padre si avvicina ed afferra saldamento la sponda inferiore del letto senza toglierci gli occhi di dosso. Un sorriso gli affiora sulle labbra “Sarei onorato di organizzarvi una festa di fidanzamento presso la nostra residenza a Roma. Non solo perchè avete dimostrato il vostro coraggio anche oggi, ma perchè mi sono reso conto che sarebbe mio figlio il fortunato ad avervi in moglie. E anch'io ad avere un membro come voi nella mia famiglia.” sorride dolcemente, io non riesco ancora a spiaccicare parola “però devo chiedervi esplicitamente di tenervi tutti gli abiti addosso almeno per una sera, compreso il corsetto.”

La ferita ha smesso di sanguinare, Perla stringe la coperta e gli annuisce dubbiosa.

Forse mio padre sta impazzendo... non può essere lui.

“Bene allora” sorride gioioso per poi diventare serio e fissare negli occhi la mia fidanzata “grazie d'avermi salvato la vita. Sarebbe stato tutto più facile per voi lasciarmi morire, ma non l'avete fatto” si porta una mano sul cuore “sono davvero onorato d'avervi presto nella mia famiglia, Jonathan ha ragione, siete una ragazza dotata e di animo buono. Non potevo sperare di più per mio figlio.”

Si volta e si incammina verso la porta, poi si ravvede ritornando verso di noi “non fatemi aspettare troppo per dei nipotini, comincio ad essere vecchio e voglio godermeli prima di non riuscire neanche ad alzarmi dal letto.”

Appena la porta si chiude io e la mia fidanzata ci fissiamo negli occhi.

Non so cosa dire. Il Console Morgenstern ci ha dato la sua benedizione.

Perla si compre la boccuccia con una mano ed inizia a piangere. Dalla felicità, spero.

Resto di sasso e mi avvicino subito sedendomi accanto a lei.

Le cingo il viso con le mani e la guardo preoccupato “non stai bene amore?”

Annuisce continuando a piangere “sono felicissima Jhon!”

Mi accarezza il viso e sorride ammaliata.

Emetto un lungo sospiro di sollievo “allora ci sposiamo?”

Ridacchia ed inclina la testa di lato “ci sposiamo” asserisce sicura “promesso.”

“L'hai promesso.” le sussurro prima di baciarla.

“L'ho promesso.” mi risponde sorridendo.

 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Perla Bane