E' il natale dei miei 6 anni. Io e Walter stiamo facendo tutti i preparativi per trascorrere una bella serata. Essendo bambini ci è concesso fare un unica cosa. Addobbare l'albero. Ed è quello che stiamo facendo. Un albero, non tanto alto per permetterci di arrivare fino alla cima, si trova in un angolo del salotto, in vista, ma non ingombrante. Io e Walter prendiamo gli addobbi.

-Che ne dici di farlo rosso?- mi chiede Walter.

-No! Il rosso è un colore che usano tutti, io voglio un colore che non usa nessuno.- gli rispondo, pensando ad un colore perfetto. Mi guardo in giro, vedendo tutti i colori che ci sono in salotto. E la vedo. La vecchia chitarra elettrica di mio padre che ha appeso al muro come ricordo dei vecchi tempi.

-Ecco il colore! Bianco! Voglio le decorazioni bianche!- urlo entusiasta vedendo quella chitarra di quello splendido colore.

L'unico problema è che gli addobbi bianchi non ci sono, ma io non ne voglio sapere, li voglio bianchi. Cosi saliamo in macchina con mio padre ed andiamo al centro commerciale. C'è molta gente che si trova li per comprare i regali dell'ultimo minuto. Ci dirigiamo al reparto addobbi natalizi e scorriamo tutte le file di palline e nastrini. Finalmente troviamo quelli bianchi. Sono perfetti o almeno questo è quello che penso io. Papà paga tutto e torniamo a casa correndo verso l'albero. Iniziamo a prendere le palline da dentro la loro scatola e una ad una le attacchiamo sui rami pungenti del nostro albero di natale.

-Ed ora? La punta è troppo in alto ma dobbiamo mettere il puntale!- dico. Poi io e Walter ci guardiamo. Dopodichè urliamo, sorridendo: -Papààààààà!!!- entrambi i nostri padri corrono per vedere cosa è successo.

-Papà dobbiamo mettere il puntale. Mi prendi in braccio?- dico al mio papà mentre Walter dice lo stesso al suo.

Cosi ci ritroviamo sulle spalle dei nostri papà ed entrambi prendiamo con una mano il puntale sporgendoci verso la punta per completare l'albero. Rimaniamo ancora un attimo a vedere il puntale in cima al nostro albero dopodichè scendiamo per vedere l'intera opera. E' bellissimo, come previsto, anche se abbiamo radunato le palline tutte in un unico angolo mentre litigavamo per chi doveva mettere più palline sull'albero. Il bianco è un colore magnifico, magico. Il colore della neve che mi piacerebbe tanto veder cadere dal cielo.

La vigilia di natale passiamo la sera tutti insieme, cenando, divertendoci e festeggiando in allegria. Alle 23 andiamo in chiesa per la santa messa. Io e Walter fatichiamo a tenere gli occhi aperti dopo essere stati tutto il giorno a giocare, più iperattivi che mai, pensando che finalmente il natale era arrivato. Dopo la messa ci trasciniamo fino a casa, con gli occhi quasi del tutto chiusi. Aperta la porta di casa i nostri occhi si spalancano per la sorpresa e non siamo più stanchi. Sotto l'albero ci sono tanti regali, di tutte le dimensioni. Corriamo verso l'albero e ci sediamo a terra, iniziando ad aprire i regali. Rimaniamo svegli fino a tardi fregandocene del sonno e pensando solo ai regali, seduti sotto quell'angolo di albero dove abbiamo messo più palline, che sembrano tante stelle che si stagliano sulle nostre teste chinate sui nostri regali nel giorno di natale, quello che scoprirò essere uno degli ultimi che passerò con Walter.