Finisco
di
addobbare l'albero ponendo sulla punta un bel fiocco rosso ricavato
da dei nastri trovati nelle scatole delle decorazioni. Ci avevo perso
un'intera mattinata tra quegli scatoloni polverosi per trovare delle
palline di vetro di colori più o meno uguali, festoni che
non
fossero totalmente distrutti e grovigli di lucine non fulminate, alla
fine sono riuscita a combinare qualcosa.
Salto giù dalla sedia per ammirare il
mio operato e chiamo Dante dalla sua (nostra) camera.
-Dante ho finito, vieni a vedere.- e
poco dopo compare sulla porta del corridoio affacciandosi curioso
verso l'angolo dove ho posizionato l'albero, ovvero dove prima lui
teneva gli strumenti musicali, che invece sono stati spostati nella
mia (vecchia) camera da letto.
Il juke-box invece è stato risparmiato
dallo spostamento, che avrebbe potuto provocargli danni ulteriori a
quelli della vecchiaia ed in effetti da' un tocco retrò a
quest'albero che tutto sommato è un'accozzaglia di rossi
sbiaditi o
meno e rametti mezzi spezzati.
-Questa roba, appena finite le feste,
andrà tutta buttata. L'anno prossimo non ho intenzione di
respirare
di nuovo tutti quegli acari.- lo ammonisco indicando gli scatoloni
dietro di me.
-Esagerata, non è così male.-
commenta dando una seconda occhiata più da vicino.
-Ma non è neanche bello...- replico
con un mezzo broncio.
-Ci tieni così tanto? È solo un
albero...- mi guarda intenerito tendendomi un braccio.
-Sì ci tengo così tanto.- mi faccio
accogliere nel suo abbraccio -L'albero che addobbavo a casa della zia
era quasi il doppio di questo e ci mettevamo io e lei con le
cameriere ed i maggiordomi a decorarlo, tutti insieme.-
-Ah ti aggrappi ancora ai ricordi
d'infanzia?-
-Beh dopotutto Natale è la festa della
meravigli negli occhi dei bambini e mi sento tornare piccola anche io
quando si avvicina questa festa.-
Mi avvicino al divano, senza staccare
gli occhi dai rami secchi, verdognoli e plasticosi.
-Ti immagini, fra qualche anno magari
ci saranno davvero dei marmocchi incantati a vedere le luci che
brillano e che si riflettono nelle palline di vetro.- Mi siedo a
gambe incrociate chiamandolo vicino a me a braccia tese.
-Tempo al tempo Bea- mi prende tra le
braccia posandomi in braccio a lui. -Per ora come marmocchia mi basti
tu.- e mi stampa un bacio sulla guancia rossa dal freddo. Il
riscaldamento dello studio si è rotto di nuovo e tra il
venti
dicembre ed il sei gennaio non c'è tecnico che possa
passare,
ovviamente, le vacanze sono per tutti dopotutto.
Sono passati quasi cinque mesi dal mio
compleanno, dunque sono quasi cinque mesi che io e Dante stiamo
insieme e fra qualche altro mese sarà passato un anno da
quando mi
sono trasferita.
-Cosa faremo il giorno di Natale?- gli
chiedo arricciando le sue ciocche perlacee intorno alle dita.
-Tu cosa proponi?- risponde facendo la
stessa cosa con i miei capelli.
-Non so, a dire il vero stavo pensando
di andare dalla zia, ma non vorrei che si abituasse all'idea di
visite così frequenti. Potremmo organizzare un piccolo
pranzo qui
con Morrison, Lady... Trish.-
Ci pensa un po' su per poi tirar fuori
quel sorriso da faccia da schiaffi:-Potrebbe essere carino, ma...
Trish? Sei sicura?-
Gli do uno schiaffo sulla
spalla:-Smettila con questa storia!- ma non posso fare a meno di
ridere, non è che abbia tutti i torti dopotutto, ma non
posso
neanche far finta che esiste.
Mi circondi con le braccia sulla vita e
ci sdraiamo insieme sul divano.
-Se a te va bene, va bene anche a me.-
-Allora sentiti con loro e fammi
sapere.-
-Senza fretta però...- mormori
avvicinandoti pian piano alle mie labbra.
-Senza fretta.- acconsento, azzerando
la distanza.
* Dante *
Abbiamo
finito per farlo sul pavimento.
Di nuovo. Perché i brividi trasmessi dal pavimento gelato in
contrasto con i nostri corpi caldi sono molto meglio del divano.
-Dante…- mormora contro il mio collo
-…ho freddo.-
La stringo contro il mio petto con le
braccia intorno alla sua schiena:-Ma come non ti basto io a
scaldarti?-
-No per niente.- si divincola dal mio
abbraccio ed inzia a raccattare i vestiti seminati su tutto il
pavimento intorno a noi.
-Ti rendi conto che mi stai privando
del mio diritto di coccole post-sesso?- brontolo rimanendo sdraiato
sul pavimento.
-Me ne farò una ragione.-
-Alla faccia dello spirito natalizio.-
-Non ho intenzione di prendere freddo
solo perché dopo che lo facciamo ti scatta
l’indole tenera.-
-…egoista.- borbotto rivestendomi
rassegnato.
-L’egoista va a farsi un caffè, lo
vuoi anche tu?- mi bacia l’angolo della bocca reggendosi
sulle mie
ginocchia.
-Sì grazie- riesco a rubarle un ultimo
bacio intrappolandole il mento tra due dita ed il labbro inferiore
tra i denti.
Torna poco dopo con due tazze fumanti
in mano ed io la aspetto seduto sul divano, lei invece si siede a
terra tra le mie gambe.
Sorseggiamo in silenzio la bevanda che
ci riscalda le membra.
-Spero che queste vacanze passino in
fretta, fa un freddo cane qui.- mi lamento strofinandole le spalle.
Inclini la testa all’indietro per
guardarmi in faccia:-Da quanto tempo non passavi il natale in
compagnia?-
-Sicuramente più di quanti ne abbia
passati tu nella stessa situazione.-
-Ogni tanto cercavo di tornare a casa
per le feste, ma spesso non ci riuscivo. O perché ero troppo
lontana…-
-… Oppure perché avevi paura che
saresti voluta rimanere.-
Ti immobilizzi a quelle parole,
sorpresa dal fatto che abbia effettivamente abbia indovinato.
-Era anche per questo che non volevi
andare per il tuo compleanno, giusto?-
-Sì… in parte. Ma in realtà ero
seriamente terrorizzata dalla situazione che si sarebbe potua
presentare alla festa.-
-Ma non puoi negare che ha avuto i suoi
lati positivi andarci, no?- le sorrido e la bacio.
-Credi che non ci saremmo mai arrivati
a questo punto se non ci fossimo andati?-
-Credo che ci avremmo messo molto più
tempo.- le accarezzo la guancia arrossata, continuando a ringraziare
silenziosamente quel giorno di inizio primavera in cui si
presentò
alla mia porta avvolta da quel mantello. Ringrazio come faccio da
tutti quei mesi a seguire per quella persona che non so chi sia ma
che l'ha portata da me, chiunque egli sia, gli sono debitore della
mia stessa vita, che se non fosse stato per lui (o lei) avrei
continuato ad andare avanti in solitudine ed adesso non avrei il suo
piccolo corpo accanto al mio a scaldarci a vicenda. L'unica
tonalità
di rosso che avrei potuto riconoscere sarebbe stato solo quello
scarlatto del sangue e non solo quello vermiglio die suoi capelli che
scivolano tra le mie dita.
Prima ogni momento si susseguiva
all'altro con pigrizia e monotonia di una routine che mi distruggeva
dall'interno lentamente e senza che io me ne potessi rendere conto.
Adesso invece ogni istante è importante se passato con lei
al mio
fianco.
Grazie.
Non so come avrei fatto senza di te.
-Ehi Bea...- lei mi guarda, poggiando
la testa sul bordo del divano.
-Ti amo- due parole che escono dalla
mia bocca con ua facilità e naturalezza che nenche io mi
sarei
aspettato da me stesso.
I suoi occhi si illuminano leggermente
inclinandosi verso l'alto in un sorriso imbarazzato.
-Anche io.- risponde con un filo di
voce.
Sulla cima di un palazzo, una figura si
staglia, con lo sguardo di ghiaccio rivolto in lontananza verso la
Devil May Cry.
-Di niente... fratellino.-
L'angolo di Miok!
SBAM! PLOT TWIST!
Ahahaha non ve l'aspettavate eh? Beh neanche io lol.
L'ultima parte è
stato un fuori programma scritto un po' di getto e che lascia nel
finale un po' di mistero, avevo accennato che Vergil sarebbe tornato
ma neanche io all'inizio sapevo bene come, diciamo che gli ho fatto
fare giusto una comparsata di sfuggita perché sotto sotto ci
stava
dai ;)
Ebbene cari
lettori, Vermillion Hair è giunta al termine. Questa
è la
primissima storia che ho iniziato a pubblicare qui ed è
iniziata
poco più di due anni fa, rileggendola mi sono accorta anche
l'evolversi del mio stile di scrittura quindi sono molto contenta e
soddisfatta del lavoro svolto.
Ci tengo anche a
ringraziare tutti quelli che l'hanno seguita e sinceramente, vedere
più di seicento visite le Prologo mi rende davvero
orgogliosa di me
stessa.
Ringrazio tutti
quelli che hanno speso due minuti del loro tempo recensendomi,
dandomi consigli ed anche lasciandomi delle critiche che ritengo
sempre costruttive ed utili per migliorarmi. Stavolta non faccio nomi
anche perché bene o male sono gli stessi che ringraziai
già tempo
addietro, spero solo che continuiate a seguirmi e ad interessarvi
anche alle storie che pubblico negli altri fandom.
Non mi resta
altro che ringraziarvi ancora ed augurarvi (anche se un po' in
ritardo) un buon natale ed un felice anno nuovo!
Alla prossima!
Miokie.