Anime & Manga > Nana
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Autore: flyingangel    14/11/2008    1 recensioni
Voltai il capo ed incontrai lo sguardo dolce di Hachi. Le rivolsi un sorriso e mi avvicinai a lei, che mi stava ricambiando. “Hai visto che bella conchiglia, Nana?” mi disse.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki, Nobuo Terashima, Shinichi Okazaki, Yasushi Takagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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i have to get you out of my mind

Nana e Yasu– Laghetto della baita, in un luogo imprecisato del Giappone
 
“Puoi anche dirmelo Yasu, se non ti va bene la zuppa di miso” sbottò Nana, guardandolo negli occhi.
Yasu ricambiò lo sguardo, scuotendo la testa. “Certo, che va bene. Non ti preoccupare, Nana”.
“Mi preoccupo sempre per nulla” anche lei scosse la testa.
“Lo so”.
“Hai da fare oggi?” Nana lo scrutò a lungo.
Yasu si accese una sigaretta. “No, a parte stare qui e cercare di trovare qualche buona melodia decente, proprio come te”.
Nana sbuffò e uscì fumo dalla sua bocca, dalla sigaretta.
“Perché, dove vuoi andare?”
“A fare un giro”.
Yasu le lanciò un’occhiata e bevve un sorso dal bicchiere. “Non è prudente”.
“Non me ne frega un cazzo se non è prudente. Voglio andare”.
“Sei testarda come un mulo”.
“Come te”.
 
Shin e Misato – Appartamento in Giappone, vicino Tokyo
Misato raggiunse la camera da letto. “Ma come mai dormi in questo buco?” ansimò, voltandosi verso di lui.
Shin fece una smorfia e sorrise. “Non è un buco, è la mia casa” sbottò, avvicinandosi a lei.
Misato si chinò verso il computer. “Bello questo portatile” sbuffò .
Shin la guardò, di poco distante. Misato alzò gli occhi su di lui e li sgranò. “Comunque, non è così male come casa” disse, infine.
Shin annuì e le si fece accanto. Le sfiorò una mano, lungo il corpo e Misato fremette. “Sei sempre lo stesso Shin di sempre?” mormorò lei, socchiudendo di poco le labbra.
Lui annuì ancora, sempre rivolto ai suoi occhi, come se la stesse scrutando troppo…
Misato mancò un battito.
“Perché?” chiese Shin.
Misato sgranò lievemente gli occhi, persi nei suoi. Poi scosse la testa. “Nulla, è che non mi eri mai stato così vicino”.
Shin sbuffò in un sorriso. “Oh avanti. Le cose capitano lo stesso” mormorò a un soffio da lei.
“Che cosa vuoi dire?” Misato alzò un sopracciglio, seria.
“Che… anche se non sono mai capitate, non vuol dire che non possano capitare o non capitano” riassunse lui, chiudendo gli occhi verso i suoi capelli ricci e biondi.
“Hai un profumo…” sussurrò.
Misato fremette ancora.
 
Nana e Yasu– In giro a far compere, in un luogo imprecisato del Giappone
 
“Poi, ti ricordo, che prima non hai menzionato allo shopping” mormorò Yasu, sfilandosi la sigaretta dalle labbra e buttandola a terra. La calpestò.
Nana sbuffò, guardandolo. “Pelato, quando imparerai le buone maniere?”
Yasu alzò un sopracciglio, confuso.
“Rispettare il volere delle donne. Portarle a fare shopping”.
“Da quando in qua sei una maniaca dei saldi?”
“Da quanto so l’importanza dei soldi” Nana gli sorrise, voltandosi ad incontrare il suo sguardo.
“Intendevo… da quando in qua ti piace far compere”.
Nana sbuffò. “Da sempre, stupido pelato”.
Yasu voltò lo sguardo alla strada, e poi ai negozi. “E che cosa vorresti comprare?”
“Hai presente la mia giacca rossa col cuore? Ecco, vorrei un pezzo simile” mormorò Nana, attenta alle vetrine. Si staccò la sigaretta dalle labbra e la buttò a terra, imitando Yasu. “Uno pari. Meglio smettere di fumare”.
Yasu sbuffò un sorriso, seguendo Nana dentro al negozio.
 
Shin e Misato – Appartamento in Giappone, vicino Tokyo
“Reira, i tuoi capelli brillano alla luce del sole… è fantastico.”
 
Misato indietreggiò fino al letto e sentì il bordo sfiorarle le gambe. “Shin…” mormorò, alzando una mano e mettendola contro il suo petto.
Shin aveva un espressione seria, mentre le avanzò contro. “Ho sentito… che tu sei una brava ragazza” mormorò, con le labbra socchiuse, facendo pressione verso di lei.
Il suo movimento, però, era dolce.
Misato si sentì il cuore accelerarle i battiti nel petto. “M-ma che dici?”
“Sempre presente, sempre gentile. Che c’è sempre quando gli altri han bisogno” Shin fece una pausa. “Adoro questo di te”.
Misato non capì. “Che vuoi dire?”
“Che voglio baciarti”.
 
 
SPAZIO AUTOR:  :d
PER HACHI: grazie mille ancora per commentarmi e mi scuso per il ritardo! mi fa davvero piacere che ti piace leggere la mia ff J, eh già è vera quella frase…. e anche triste…
ehm ehm Nana e Yasu! haha XD J
 
  
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