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Autore: taisa    14/11/2008    11 recensioni
Una coppia come tante verrà messa alla prova a causa della vita e della sua imprevedibilità.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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THE KEY OF YOUR HEART

THE KEY OF YOUR HEART

*

Un passatempo

*

La neo-mamma volse lo sguardo verso la vetrata osservando distrattamente il cielo dello stesso colore dei suoi occhi.

La finestra aperta sul mondo le mostrò le sporadiche nuvole che lente si muovevano accompagnate dal vento che era appena percettibile.

La sua mente, assorta in miliardi di pensieri diversi, sembrava fluttuare leggiadra accompagnata da quei fiocchi bianchi che decoravano il manto dallo splendido colore azzurro.

Ripensava alle ultime ore, le più dolenti, ma anche le più belle di tutta la vita.

Quel batuffolo che l’era stato affidato per qualche minuto, urlante e avvolto solo da un piccolo panno, era il risultato di molte cose.

Dolore e gioia tutto in un unico, piccolo, essere umano che emetteva i suoi primi vagiti.

“Hai lo sguardo di tuo padre” aveva dichiarato appena riuscì a stringerlo tra le braccia con un’innaturale paura di spezzarlo; mentre dentro di sé era in atto una lotta interiore, indecisa se ritenerlo un pregio o un difetto.

Con quei pensieri in testa l’aveva coccolato, accarezzando gli sporadici capelli di un colore molto più simile al suo.

Ora, nella stanza d’ospedale, stava cominciando a porsi mille interrogativi.

Sarebbe stata all’altezza?

Sarebbe riuscita a crescere un bambino?

Da sola?

Si lasciò andare ad un profondo sospiro facendosi trasportare dai suoi dubbi e dalle sue perplessità.

Nell’osservare il cielo le sue riflessioni si spostarono sull’amico scomparso di recente.

Immaginava l’espressione sorridente e bonaria di Goku mentre le faceva le sue congratulazioni.

Effettivamente, ora che ci pensava, Goku non l’aveva nemmeno saputo.

Erano accadute troppe cose in quel periodo, e troppo in fretta, senza lasciarle il tempo di sedersi accanto a lui e dirgli che aspettava un bambino.

Ancora una volta i suoi pensieri si spostarono in maniera strana ed irragionevole su altri fronti.

Infine pensò a lui.

Rivide il suo volto sbalordito quando, erroneamente, gli disse che sarebbe diventato padre.

“Solo un passatempo”

Incredibile come quella dannata frase tornasse sempre a galla nelle sue meditazioni.

Come se ogni volta dovesse ricordarle che genere di persona era, lui.

Eppure, nonostante questo, non era ancora riuscita ad odiarlo; e per quanto potesse sembrare impossibile, per tutto il tempo, in quella sala parto aveva guardato la porta, sperando di poterlo vedere entrare da un secondo all’altro.

Vegeta non si era fatto vivo.

Era stato chiamato almeno un centinaio di volte, così le aveva detto Chichi, ma lui non aveva mai alzato la cornetta, né per rispondere né per richiamare.

Bulma, nonostante tutto, ancora non aveva perso la speranza.

Non era arrabbiata con lui, forse non lo era mai stata, anche perché ad essere sinceri da lui non si sarebbe aspettata altra reazione.

Tuttavia… “Solo un passatempo”

Appoggiò il capo sul cuscino, lasciandosi andare alla stanchezza di un giorno particolarmente spossante, ma indimenticabile.

Al testone avrebbe pensato il giorno successivo, lo avrebbe chiamato di persona dandogli dell’idiota per essersi perso la nascita di suo figlio.

Ora voleva solo riposare.

Un leggero sorriso si dipinse soddisfatto sul suo viso cominciando a farsi trasportare dal torpore che la stava lentamente invitando nel mondo dei sogni.

“Non hai una bella cera” brontolò sarcastica una voce che la costrinse ad aprire nuovamente gli occhi.

Volse il capo accanto al suo letto, dove la figura di un uomo si presentò a braccia conserte e sguardo impenetrabile.

Bulma restò a fissarlo per pochi istanti, sbigottita, poi aggrottò le sopracciglia ed intersecò le braccia a sua volta, “Prova tu a partorire un bambino di quattro chili, poi ne riparliamo” sbottò ironica lanciandogli uno sguardo di sfida.

Lui restò sull’uscio della porta per alcuni secondi, successivamente compì pochi passi all’interno della stanza osservandola dall’alto al basso.

“L’hai visto?” s’informò lei assumendo una tonalità decisamente più dolce e pacata, l’uomo attese pochi secondi prima di rispondere con un cavernoso “Sì” dietro il quale celò una punta d’imbarazzo.

Bulma gli sorrise, “Ti somiglia, Vegeta” constatò guardandolo negli occhi, “Ma spero non erediti anche il tuo caratteraccio” non poté fare a meno di aggiungere assumendo un atteggiamento saccente.

Vegeta grugnì colpito sul vivo, “Il tuo non è molto meglio” ironizzò un secondo più tardi; sogghignando.

“Che cosa vorresti dire?!” sbottò l’altra appoggiandosi entrambe le mani ai fianchi, Vegeta scostò lo sguardo e sorrise.

Seguirono diversi secondi di silenzio.

L’uomo estrasse dalla tasca un oggetto e senza alcun riguardo lo lanciò sul letto della donna facendo ben attenzione a non incrociare il suo sguardo.

Bulma osservò ciò che l’era appena stato consegnato, scoprendosi a fissare un mazzo di chiavi a lei ben noto.

Restò a fissarle sbalordita per diversi secondi senza proferire parola.

“Le hai dimenticate in palestra” mormorò l’uomo guardando altrove, Bulma afferrò l’oggetto con una certa titubanza.

Lentamente accarezzò l’incisione sul portachiavi sentendo i solchi che componevano la lettera V sotto le sue dita.

Sorrise.

“E’ per permettere a me e Trunks di farti delle sorprese?” insinuò cercando il suo sguardo con la coda dell’occhio.

Vegeta increspò le sopracciglia e tornò a guardarla, “Perché diavolo devi sempre seccarmi?” brontolò infastidito.

Bulma alzò le spalle con noncuranza, “Non so. Sarà un passatempo” lo stuzzicò esorcizzando dai suoi pensieri qualcosa di estremamente fastidioso.

La sua mano si strinse sulla maglia dell’uomo, costringendolo ad abbassarsi.

Le loro labbra si intersecarono in un bacio che sancì una promessa fatta solo tra le righe.

Un leggero venticello scosse le tende soffiando leggiadro nella stanza, in un silenzioso addio.

*

Vegeta colpì energicamente il sacco facendolo oscillare vistosamente, producendo un cigolare sinistro che minacciava la rottura del gancio che lo teneva appeso alla parete.

Un successivo pugno fece dondolare l’oggetto per altri secondi, giusto il tempo di caricare un calcio e sferrarlo con violenza.

“Perché l’hai fatto, Vegeta?” proruppe una voce, costringendo l’atleta a fermare il sacco prima di voltarsi a guardare il nuovo venuto.

Goku squadrò l’amico con aria severa.

Le mani serrate attorno alla cintura e gli abiti sgualciti di chi ha dormito fuori casa.

“Fatto cosa?” domandò l’altro altrettanto innervosito, ritenendo quel dialogo una seccatura già in partenza.

L’altro fece un passo all’interno della stanza con i tatami, “Perché l’hai lasciata?” volle sapere con un’espressione talmente seria da sembrare quasi un’altra persona.

Vegeta tornò ad occuparsi del suo avversario inanimato sferrando un nuovo pugno, “Non sono affari che ti riguardano” minimizzò massacrando con rabbia il sacco.

Goku osservò per diversi secondi i suoi movimenti, studiandone l’umore evidentemente non idilliaco.

Compì un nuovo passo all’interno della stanza, “E invece sono proprio affari miei. Chi fa dal male ai miei amici deve vedersela con me!” esclamò minatorio lasciando scivolare le mani sui fianchi.

L’altro spostò un piede costringendosi a voltare il busto verso il suo interlocutore, fermando con una sola mano il sacco oscillante.

Non disse una sola parola, Vegeta, si limitò a fissarlo intensamente attendendo ulteriori sviluppi del discorso.

“La stai facendo soffrire, quindi mi auguro che tu abbia una spiegazione sensata o, ti avverto, non ci penserò due volte a prendermela con te. Anche se sei il mio migliore amico” stabilì Goku serrando entrambi i pugni, senza disperdere quell’espressione che non gli apparteneva.

Vegeta ghignò mostrando il pugno all’avversario, questa volta reale, “Ah! Interessante, Kakaroth. Avanti, fatti sotto, lo sai che non aspetto altro!” esclamò divertito, già sul piede di guerra.

Goku parve quasi sparire per un attimo, si avvicinò velocemente all’amico afferrandolo per il bavero del kimono e sbattendolo violentemente contro il muro, “Stammi a sentire Vegeta, questa non è una sfida tra me e te. Lo capisci, vero?” sbottò fissando l’altro.

“Perché stai facendo questo a Bulma?” gli occhi di Vegeta, fino ad ora seri ed infuriati, subirono un lieve tentennamento nel sentir pronunciare quel nome.

Con un gesto secco si liberò della presa dell’amico-rivale scostando lo sguardo, “Ti ripeto che non sono affari che ti riguardano” stabilì digrignando i denti e serrando i pugni.

Goku fece un passo indietro cercando di leggere negli occhi del socio ciò che lui si ostinava a non dire.

Sorrise, infine, tornando ad assumere l’atteggiamento gentile e solare che era tipico di Son Goku.

Si appoggiò le mani ai fianchi e rise allentando l’atmosfera tesa che si respirava in quella stanza, “Ahah accidenti, Vegeta. Finalmente ti sei accorto dei tuoi sentimenti” constatò conoscendo le attitudini dell’altro.

Questa era davvero la prima volta che lo vedeva così impacciato alle prese con un’esponente del gentil sesso.

“Cosa?! Non dire idiozie Kakaroth! Stai sbagliando, non provo nessun sentimento” sbottò nel tentativo di fuggire al proprio imbarazzo.

Afferrò il colletto dell’altro ringhiando innervosito, “Quella donna è solo un passatempo!” stabilì.

Goku indietreggiò di un passo alzando le mani in segno di rinuncia, liberandosi della presa dell’altro.

Sorrise sereno mettendosi le mani in tasca, “Bugiardo” concluse ridendo.

*                            

FINE

*

*

Questa è la fine dunque, spero non vi abbia deluso.

*

Un appunto personale. Vorrei ringraziare particolarmente la canzone “In loving memory” degli Alter Bridge che per tutto il tempo ha fatto da sfondo musicale, pur non avendo ispirato la storia.

*

ka93: Dubbio risolto quindi, ora lo sai anche tu ^^. Grazie infine come sempre, spero ti sia piaciuta fino alla fine.

*

kutai: Eh sì, mi sa che ti sei persa un passaggio ^^’. Il portachiavi era sì di Bulma, ma era agganciato al mazzo che ha poi lasciato in palestra dopo la sfuriata e che quindi Vegeta ha raccolto. Un sentito grazie, inoltre, per aver notato il “vizio” delle caramelle, passato da Goku a Vegeta ^_*. Riguardo a Chichi… sa essere irritante quando vuole. XD

*

scImMIA: Ahah, ti sei ricordata delle manie di perfezionismo dell’essere perfetto. La marca delle caramelle è Nameccorson, quindi immaginati pure tanti omini verdi in fabbrica XD. E mentre tu immagini i namecciani alle prese con le caramelle, io mi immagino Vegeta in versione fantasmino di Gotenks, mentre svolazza. Parlando seriamente invece, grazie per aver notato il rapporto che si è instaurato tra Bulma e Chichi, particolare per il momento che stanno vivendo entrambe. Chissà magari Bulma le presta sette caramelle, vediamo se funziona.^_*

*

maryana: Grazie per i complimenti, come sempre. Mentre, parlando di Vegeta, come vedi ha preso la sua decisione definitiva. ^_*

*

trullitrulli: Credo che tu abbia frainteso qual’era il succo del discorso tra Bulma e Chichi. Quest’ultima infatti non voleva avvertirla che non avrebbe più avuto figli con Goku, chiunque se ne sarebbe accorto; bensì voleva riallacciarsi al primo capitolo e al loro dialogo in esso. Come hai giustamente detto tu, nulla è lasciato al caso, infatti quel discorso era studiato fin dall’inizio allo scopo di ricollegarsi a questo ^^. Per il resto, come vedi, Vegeta non ha corso per tutto l’ospedale, ma ha fatto il suo dovere. Grazie per i complimenti.

*

pinkgirl: Figuriamoci se si ferma a pensare che quando lo chiamano cinque volte un motivo ci sarà, lo zuccone XD. Grazie mille, spero che questo capitolo conclusivo non ti abbia deluso.

*

erika88: Come vedi alla fine non eri troppo lontana dalla verità. Vegeta non sarà il Principe dei Saiyan in questa storia, ma in quanto ad orgoglio e testaccia dura non scherza. Ad ogni modo, certo che m’importa di non deludere le tue aspettative, infatti spero vivamente che la conclusione sia di tuo gradimento. Infine un sentito grazie, sei veramente troppo gentile. ^^

*

Sary18: Sono felice che lo scorso capitolo non ti abbia delusa, spero vivamente di aver fatto altrettanto con quello conclusivo. Mentre per quel che riguarda Vegeta, direi che nel suo piccolo è stato bravo. ^_*

*

lilac: Per una volta ho voluto provare ad affrontare il rapporto tra Bulma e Chichi, il fatto che tu l’abbia apprezzato e che lo ritieni plausibile nelle mie descrizioni mi fa immensamente piacere. Come ben sai, Chichi non è un personaggio che appare spesso nelle mie storie, per tal motivo i tuoi apprezzamenti sono ancora più lusinghieri. I ringraziamenti per aver come sempre intuito i velati riferimenti sono ormai scontati. ^_^

  
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