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Autore: nihaltali99    03/01/2015    2 recensioni
Taliah è una assassina della Gilda, ha solo 16 anni ed è già una guardia. Grazie alle sue incredibili doti magiche è la nuova guardia degli incantesimi, questo rende la sua vita perfetta, per una persona come lei dal cuore di ghiaccio, il potere e l'omicidio sono l'unica cosa che conta davvero. All'arrivo dei nuovi postulanti, però, le sue convinzioni vacillano; sarà proprio uno di loro infatti a farle cambiare idea sulla vita e sul mondo. Pian piano scopre di esserne innamorata perdutamente. Riuscirà l'amore a scogliere un cuore di ghiaccio?
Nel frattempo però, Taliah dovrà fare i conti con il suo destino e la sua vera identità...
Spero di avervi incuriositi, be' se volete sapere cosa succederà alla spietata Taliah non vi resta che leggere.
Ringrazio Drachen che con la sua fanfiction "la morte delle ombre" ha fatto sì che in me sia nata questa storia.
Genere: Fantasy, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, San, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Taliah riprese i sensi e non appena realizzò dove si trovasse la prese un terrore puro, anche se cercava di sforzarsi di non mostrarlo, non poteva apparire debole di fronte a quelli che ora considerava a tutti gli effetti suoi nemici. Vide entrare una giovane guardia che subito si portò un pugno al petto quando vide Yeshol "Tay Lee, grazie per essere venuta" disse la suprema guardia in tono scocciato ed impaziente "Che c'è? Non vedi l'ora di vedermi soffrire?" chiese Taliah seccente e subito ricevette un doloroso pugno sullo zigomo da Leshar che di certo non era un tipo che ci andava leggero. Yeshol continuò come se niente fosse "Ho bisogno che controlli le sue condizioni di salute in modo da capire quanto possiamo spingerci senza ucciderla" disse in tono serio, come se torturare una persona fosse la cosa più normale del mondo "Si mia guardia" rispose semplicemente la ragazza, si avvicinò a Taliah leggermente nervosa, conosceva perfettamente ogni singola parte del corpo umano, perciò non era un compito difficile per lei, ma la presenza di Yeshol la metteva in soggezione. Si scosto' qualche ciuffo che le cadeva sugli occhi, fece un respiro profondo e cominciò; tastava il corpo di Taliah con due dita e riusciva a capire perfettamente le sue condizioni, "Non penso che abbia alcun problema, sta benissimo" disse quando stava ormai per finire "Forse potrete spingervi quanto vorrete" aggiunse, ma questa volta a voce più bassa date le occhiate di fuoco che la guardia degli incantesimi le lanciava. Poi quando cominciò a tastarle il ventre la sua espressione cambiò "Cosa c'è!?" chiese impaziente Yeshol, Tay Lee degluti', non sapeva se poteva rivelare un dettaglio del genere, era troppo pericoloso e soprattutto assolutamente non decoroso per una guardia che mai si sarebbe dovuta trovare in una situazione simile, "Allora!?" la esorto' Yeshol, la ragazza prese coraggio "È incinta!" disse tutto d'un fiato, Taliah sgrano' gli occhi "Che cosa...?" mormorò sconvolta "Non può essere!" esclamò, in questo modo rischiava che prima o poi scoprissero Meriph, ma soprattutto che cosa avrebbero fatto a quel povero bambino, il suo bambino, quasi non poteva credere a quelle parole, le venne da piangere e mentre piccole lacrime le scendevano lungo il viso, dimenticò per un momento lo spavento e la tristezza per lasciare il posto ad un briciolo di felicità, lei e Meriph avrebbero avuto un figlio, un piccolo sorriso le si formò sulle labbra. Yeshol rimase un attimo sorpreso, ma poi assunse un'espressione di crudele entusiasmo "Può tornarci molto utile, perché se le torture non dovessero bastare..." disse afferrando il mento della ragazza per costringerla a guardarlo negli occhi, lo strinse con forza in modo da farle male "Be' sapremo come ricattarti" un ghigno crudele glisi disegno' sulle labbra, Taliah per un istante tremo'. Dopo poco cominciarono a torturarla, frustandola o bruciandola con ferri roventi, e nonostante le grida che lanciava per il dolore atroce, la ragazza si costringeva a non cedere "Farai quello che la Gilda ordina?" chiedeva Yeshol e lei continuava a rispondere con un secco "No!" Yeshol dava il segnale a Leshar che continuava a provocarle dolore. "Chi è il padre!?" ora la domanda era cambiata, vedendo che non collaborava, la suprema guardia aveva deciso di minacciarla dicendole che avrebbe ucciso la persona che amava, per questo voleva che gli dicesse chi era, ma lei non lo avrebbe mai fatto. Leshar si fermò per un momento, se avesse continuato senza darle un po' di tregua avrebbe rischiato di ucciderla, Yeshol si era avvicinato con sguardo truce "Tanto troverò il modo di farti desistere!" disse, poi infilò un coltello in una delle tante ferite che si era procurata e lo rigiro' per provocarle dolore, Taliah urlò "Basta!" mormorò, "Vi prego basta!" era esausta, non poteva resistere ancora "Oh mia cara, ma può finire tutto, basta che collabori" disse in tono viscidamente mieloso "No, no, no..." mormorò "Taliah, mi costringi a farti del male, lo capisci? Sarebbe così facile collaborare..." aggiunse, ma Taliah non desisteva "No?" chiese la suprema guardia, assunse un falso sguardo triste "Mi costringi purtroppo...Leshar, uccidi il bambino" disse semplicemente, sarebbero bastati pochi colpi ben assestati allo stomaco e Taliah lo avrebbe perso, Leshar fece per avanzare "No! Vi prego! No! Lui non c'entra! Prendetevela con me!" gridò la ragazza in preda alla disperazione, la suprema guardia fermò per un istante Leshar in modo che lei dicesse ciò che Yeshol voleva "D'accordo! Farò ciò che volete!" disse senza pensare, l'uomo sorrise truce "Non ho sentito bene" la esorto' a ripetere "Avete vinto!" gridò, "Farò ciò che volete!" mormorò tristemente.

L'avevano trascinata in cella letteralmente, lei non era in grado di camminare e i due assassini che la conducevano volevano divertirsi e quindi la bastonavano ogni volta che cadeva o che non riusciva a proseguire. La sbatterono in cella e uno dei due, con l'alito che puzzava di alcol, le si gettò addosso cercando di spogliarla, ma l'altro, con un po' più di buon senso, se così si poteva dire, lo convinse a desistere "Lasciala stare, ci siamo divertiti abbastanza" disse ridendo, così la lasciarono in pace, "Ti è andata bene per questa volta" disse l'assassino ubbriaco "Però quanto sei bella" commentò e la bacio' mentre Taliah cercava di respingerlo, l'altro lo tirò via "Dai smettila che siamo in ritardo agli allenamenti!" disse ridacchiando, "Uffa! Da quando sei responsabile!?" commentò sbuffando l'ubbriacone, poi finalmente uscirono e si chiusero' la porta alle spalle.
Dopo un po' arrivò Will, entrò nella cella spingendo Meriph che era venuto lì per curarla. Will si abbassò su di lei e le prese il viso tra le mani e la bacio' mentre lei non era in grado di opporsi, seduta sul pavimento e appoggiata al muro senza forze "Mi dispiace per quello che ti hanno fatto..." mormorò "Fatti forza" disse accarezzandola, lei lo guardo' con disgusto "E se ti dispiace allora perché non hai fatto niente per fermarli?" disse con voce flebile ma pungente "Be' non posso certo mettermi contro Yeshol!" disse con non curanza, Taliah "Tu eri lì, avresti potuto dire qualcosa,... ma certo hai ragione, non potevi metterti contro di lui" disse sarcastica riferendosi allo scontro avuto con Rekla, avrebbe potuto sicuramente difenderla, inventare qualche scusa per evitarle tutto questo, e poi soprattutto dato che sapeva cosa aveva intenzione di fare Yeshol, ma non aveva fatto nulla non era intervenuto, Meriph lo avrebbe fatto, ma aveva il turno in lavanderia e aveva saputo di quello che era successo molto dopo. Meriph strinse i pugni e si trattenne dallo strangolarlo per le stupidaggini che aveva detto e soprattutto per quel bacio che doveva essere suo "Vigliacco!" mormorò a mezza voce, fortunatamente Will non lo senti', "Sono contento che tu abbia capito" disse Will, mentre invece Taliah non aveva capito per niente perché non l'avesse difesa "Ci vediamo domani, ho dei compiti da svolgere" disse facendo per andarsene, poi fisso Meriph negli occhi, gli risultava piuttosto antipatico quello stupido postulante che lo sfidava ogni volta con quelle occhiatacce e quel modo così sbruffone di rispondere "E tu non dire una parola di quello che hai visto, chiaro!?" gli disse serio "Non preoccuparti, non dirò a nessuno che limonavi invece di fare il tuo dovere" disse Meriph con un sorriso sprezzante, il pugno arrivò più veloce e più forte di quanto pensasse, ma non emise neanche un fiato, non gli avrebbe mai dato una soddisfazione simile "Ricordalo la prossima volta che ti rivolgerai a me in quel modo! E domani farai il turno doppio!" disse arrabbiato prima di andarsene.
Meriph si avvicinò a Taliah e si inginocchio' accanto a lei cominciando a curarla e cercando di non imprecare immaginando quanto dolore doveva aver provato "Meriph, mi dispiace, Will è solo un cretino, non volevo baciarlo" mormorò la ragazza tristemente "Non dire niente" disse lui, non voleva giustificazioni in quel momento, poi all'ennesima ferita che curavae sentendo i ppiccoli gemiti che lei emetteva, sbotto' "Ma cosa ti hanno fatto!? Perché!? Cosa vogliono da te!?" chiese, Taliah rispose con sguardo basso "Vogliono che ritorni ad essere quella che ero e che obbedisca agli ordini" Meriph continuò "E tu cos'hai risposto? Di no vero?" chiese "No, ho ceduto, ho dovuto farlo" mormorò lei con le lacrime agli occhi, Meriph rimase sorpreso, lei era così forte, come era possibile "Per proteggere me?" domandò ancora, lei scosse la testa "Allora perché?" continuò il ragazzo, ma Taliah non disse nulla, mentre le lacrime cominciarono a scendere, eppure lui meritava di sapere, doveva sapere, ripensava ancora a quello che aveva detto Tay Lee, non riusciva a crederci, lei che non sapeva nemmeno badare a se stessa, come si sarebbe presa cura di un bambino? Degluti' prendendo coraggio, aveva paura che Meriph si sarebbe arrabbiato e che l'avrebbe lasciata, dando la colpa di tutto a quella povera creatura, "Meriph, ho dovuto proteggerlo!" mormorò, il ragazzo la guardò confuso "Chi?" domandò, lei sospirò "Sono incinta,... di te!" disse tutto d'un fiato e non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi. Meriph rimase sconvolto, non si sarebbe mai potuto immaginare una cosa del genere, però poi si scolse, la sua ragazza, la persona che amava di più al mondo, stava per dargli un figlio, sorrise commosso, stava per diventare padre e in quel momento non riusciva a pensare ai problemi che lo circondavano, soprattutto il fatto che presto lo avrebbero ucciso come sacrificio a Thenaar, "Di' qualcosa ti prego" disse Taliah, lui le prese il volto tra le mani perché lo guardasse negli occhi "Amore mio, è meraviglioso!" mormorò sorridendo, poi la bacio', come mai aveva fatto prima.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! :) Finalmente sono riuscita ad aggiornare (dopo secoli! XD), be' spero vi sia piaciuto il capitolo e questa sorpresona! ;) Tranquilli che al prossimo dirò che fine hanno fatto San e Yue! ;) Bacioni a tutti! :3
  
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