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Autore: istinto della luna    03/01/2015    1 recensioni
Scommesse e scherzi genuini tra fratelli...
Dal testo:
" Scommettiamo, Fred. "
A quella parola la testa del ragazzo affiorò dal cuscino come se fosse stata Appellata.
Ghignò a sua volta e lasciò libera parola alla scommessa di cui voleva parlare George.
" Scommettiamo due falci che sono io il preferito della Granger. "
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Ti ho fregato fratello! - - Beh, anche io! -


Quella sera Fred Weasley se ne stava in panciolle sul letto del proprio dormitorio. Non sapeva che fine avesse fatto George, ma non aveva voglia di andarlo a cercare. Fortunatamente quest'ultimo lo raggiunse tutto trafelato e rosso di corsa.
Fred alzò lo sguardo dal pavimento di fronte a sé: << George, che ti è successo? >>
Il ragazzo fece spallucce: << Niente, sono scappato da Hermione. >>
<< Hermione? Perché? Che stavi facendo? >> chiese Fred con una punta di rabbia.
George si affrettò a rispondere: << Nulla, nulla. Era per le merendine. >>
Si lasciò sprofondare sul proprio letto. Ghignò per la reazione del gemello e decise di accendere una sfida: << Scommettiamo, Fred. >>
A quella parola la testa del ragazzo affiorò dal cuscino come se fosse stata Appellata. Ghignò a sua volta e lasciò libera parola alla scommessa di cui voleva parlare George.
<< Scommettiamo due falci che sono io il preferito della Granger. >>
Fred sussultò sul posto, ma cercò di mascherare la sua reazione sistemandosi il cuscino sotto il suo capo.
<< E dimmi, come faremo a capirlo? >>
<< A chi rivolge per primo la parola, ovvio. >>
<< Hai detto due falci, vero? - appena George ebbe annuito, proclamò - ci sto! >>

*
 
La mattina seguente Fred si svegliò ma vide che il letto del fratello era vuoto. Appena ebbe capito il doppio gioco di George si vestì più in fretta possibile, tentando di farsi passare il maglione per le gambe. Quando ebbe finito urlò a Lee di sbrigarsi e corse giù dalle scale stando attento a non inciampare nei propri lacci sfatti.
Raggiunse la Sala Comune saltellando ma la trovò deserta. Si appoggiò a uno dei divanetti e cercò di riprendere fiato. Solo in quel momento vide George, tutto tranquillo, scendere dalle scale che conducevano al loro dormitorio.
Fred sgranò gli occhi: << Come fai ad essere lì? >>
<< Beh mi sono svegliato poco fa, colpa di mio fratello che con un ruggito mi ha svegliato. >>
<< Che cosa? >>
<< Quello che hai chiamato Lee, non ero altri che io. >>
Fred non riusciva a capire. Il gemello lo tirò per una manica << Forza, non c'è tempo, dobbiamo pensare alla nostra scommessa >> urlò George mentre attraversava il ritratto della Signora Grassa.
Rise tra i denti e si complimentò con se stesso per quell'egregio incantesimo offensivo: gli era bastato agitare la bacchetta e sussurrare Confundus in direzione della testa rossa del fratello.
Voleva semplicemente spaventarlo e, dalla sua reazione, ci era riuscito alla perfezione. Avrebbe però dovuto fare un grosso favore a Lee che era rimasto nascosto in uno stanzino per buona parte della notte.

*
<< Non vale. >>
Si stavano avviando di mala voglia a lezione, dopo aver fatto colazione in Sala Grande.
<< Prego, le mie falci. >>
<< Non ti ha nemmeno rivolto la parola. >>
<< Fino a prova contraria la sommessa si basava sul provare chi di noi due fosse il suo preferito, giusto George? L'hai inventato tu. >>
<< Si, Fred, si. >>
<< Bene, allora voglio le mie falci. >>
George sbuffò sonoramente e fu costretto a cedere le proprie falci al gemello.
Deciso, però, ad andare fino in fondo, chiese: << Perché questa mattina Hermione avrebbe dovuto abbracciarti? >>
Fred ghignò senza farsi vedere. Lo conosceva meglio delle sue tasche (che ora contenevano due belle falci scintillanti) e sapeva che avrebbe posto quella domanda. Si avvicinò a George e parlò sottovoce, in modo che orecchie indiscrete non capissero le sue parole.
<< Le ho insegnato a fare uno scherzo. Evidentemente ha funzionato, se no non mi avrebbe abbracciato, ti pare? >>
George era incredulo. Il giorno precedente lo aveva lasciato solo tutto il pomeriggio ed era riuscito a convertire la Granger.
<< La Granger, uno scherzo? Voglio il dettagli. Chi è la vittima? Di che casa? dimmi che è Serpeverde... >>
Gli occhi gli brillavano, avidi di sapere tutte le informazioni.
Fred sorrise amabilmente: << Mi dispiace contraddirti ma si tratta di un Grifondoro. Se vuoi ti dico il nome, così poi mi dici che ne pensi. >>
George annuì all'istante.
<< Allora... mi sembra che si chiamasse... ehm... a già, sì, si chiama George Weasley. Lo conosci? >>
Sin dal pomeriggio progettava di vendicarsi per l'abbandono subito da parte del gemello. Gli diede una pacca sulla spalla e corse via ridendo, lasciando George in balia della confusione.
Beh, se lo meritava dopotutto.



Angolo Autrice
Ed ecco un altro estratto della mia ossessione per i gemelli Weasley!
Sono troppo forti, non possono non ricoprire il ruolo di protagonisti nelle mie storie.
Come non posso evitare di aggiungere quel tocco " fremione "  
( Qui non ho voluto soffermarmi sulla Fremione - infatti non ho aggiunto nulla alle note - ma sul rapporto scherzoso tra i due gemelli, che, oltre a creare scompiglio, si divertono anche a farsi scherzi a vicenda )
Tuttavia quel piccolo accenno ci stava :-P
Spero di essere riuscita a strapparvi un sorriso.
Come sempre, spero che vi sia piaciuta.
- Altre richieste? - vi chiederete
Beh, se volete potete anche lasciare una recensione.
Bene, a presto!
Martina

 
   
 
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