Serie TV > Skins
Segui la storia  |       
Autore: Marti90210    04/01/2015    0 recensioni
Naomi si trasferisce a New York, sperando di realizzare i suoi sogni. Ma chi avrebbe mai pensato che fra i suoi desideri sarebbe entrata a far parte Emily? Una ragazza incontrata per caso, ma si sa, il caso non esiste.
" E’ tutto così puro e intenso, vorresti che quest’ istante non finisse mai"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Emily Fitch, Naomi Campbell
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le serate tu e Jackson le passate tranquillamente, un filM e una cioccolata calda per poi coccolarvi il resto della serata. Raramente provava a toccarti in quel modo, indugiando a quel qualcosa in più, ma ogni volta ti allontanavi e rifiutavi, pur non sapendo perché. Lui era dolcissimo, ti capiva e cercava il più possibile di evitarlo, perfino di parlarne. L’amavi per questo, lo amavi per il fatto che ogni vostro incontro era rilassante, romantico e tranquillo. Ogni tanto però, uscivate per vagare da locale a locale, come nomadi insaziabili, senza meta, senza aspettative. Ma per una volta decidete di cambiare, Jackson deve incontrare un caro amico al “Mad World” la discoteca nella periferia della “Grande Mela”. Non amavi molto quel posto, soprattutto la zona, ma decidi che per quella sera va bene, per Jackson lo fai pure. Sono le undici passate, ormai erano già quasi più di cinque ore che la città era avvolta dal manto oscuro e gelido della notte, tutte le luci ormai erano accese, anche se, dove vi trovavate, andavano ad intermittenza, accecandoti di tanto in tanto. Uno strano ed odioso odore di chiuso ti invade le narici, ma decidi di entrare lo stesso,stretta a braccetto col tuo lui, affettuoso e amorevole come sempre. E’ un locale piuttosto piccolo, ci sono circa un centinaio di persone, ovviamente ci state alla ristretta. Jackson abbandona la presa dalla tua mano solamente per salutare il suo amico. “Piacere Shawn” annuncia ammiccandoti, Jackson deve averlo fulminato con lo sguardo poiché hai visto lo sguardo dell’amico tingersi di vergogna e scuse. Ti manca il respiro, fa troppo caldo, affanni. Apri lievemente le palpebre, appesantite dalle pesanti luci colorate che ti rimbombano sul viso, non stai per niente bene. Ti incammini lentamente verso Jackson che ti scruta preoccupato, “Io me ne torno a casa, non sto affatto bene, mi dispiace tesoro” gli stampi un lieve bacio sulle labbra e ti volti, in direzione dell’uscita. Jackson ti rincorre, ti osserva con uno sguardo piuttosto preoccupato, uno sguardo di quelli che si sentono in colpa per aver fatto qualcosa, senza sapere cosa. “Tranquillo, prendo la metro, divertiti”lo tranquillizzi sorridendo e le vostre mani si lasciano andare. Pensi di star congelando, se in qualsiasi istante cadessi, probabilmente ti scomporresti in tanti piccoli frantumi. Ogni tuo respiro si fa sempre più faticoso e le nuvole di vapore che ne escono ogni volta son sempre più grandi e intense. Sbuffi, sbuffi ancora. La metropolitana non ti era mai sembrata così distante, la più faticosa “passeggiata” di tutti i tuoi diciannove anni. Guardi attorno per distrarti e passare il tempo, lo scenario è simile a quello di un film ambientato nel bronx: nuvole di calore escono dai lati della strada, probabilmente provenienti da locali illegali,nascosti al di sotto del livello stradale. Da tombini, o meglio da quel che rimane dei tombini, esce un fastidioso odor di spazzatura e fognature. Le luci rossastre dei lampioni, paiono sul punto di morte. Ti blocchi per un’istante, qualcos’altro pare aver interrotto qualsiasi cosa tu stessi facendo per far scorrere il tempo più velocemente. Delle grida di donna, le sue. Ti volti, e ti rincammini per la strada da cui eri appena passata, erano le grida di Em, ne sei sicura. Svolti in un vicolo piuttosto oscurato, totalmente avvolto nel buio notturno se non fosse per quel fastidioso lume proveniente da una delicata lampada ad olio, appesa ad un muro in pietra, piuttosto decadente. Ancora grida, grida d dolore e soffocate, talmente soffocate da farti rabbrividire, da farti congelare il sangue, come se non facesse già abbastanza freddo. Dalla porta sottostante alla lampada ad olio cade a terra un corpo esile di donna, era lei, Em. La riconosci dalla sottigliezza dei polsi e delle caviglie, era scalza e ti chiedi il perché. Un uomo piuttosto robusto la guardava con disprezzo, ora le sputa addosso. Bastardo. Borbotta qualcosa a poca distanza dal viso di Em. “Un aumento?!”risate di disprezzo e irriverenza riecheggiano nell’aria fredda e pesante della notte. “Apri ancor di più le tue gambe la prossima volta e vedrai che l’aumento l’avrai dai nostri amati clienti. Ti avevo avvisato Fitch! Domani sera vedi d’essere obbediente!”altre urla soffocate, altri affanni, altri rimproveri, ancora sputi. Ti precipiti da lei, l’uomo se ne rientra da dove era uscito, guardandoti con aria di superiorità, quasi fosse schifato. Ti chini sul suo lieve corpo, ricoperto di lividi e graffi. La prendi fra le braccia, le afferri la mano, per la prima volta avverti un brivido, un brivido un po’ diverso dai tuoi soliti. Un brivido di stupore o qualcos’ altro di simile, non lo sai, non ne hai idea. Non fai domande, ti limiti a toglierti il giubbotto e la sciarpa nonostante non stai affatto bene e le poggi sulle spalle violacee di Em. Vorresti farle tante domande, troppe da sopportare perfino per te, figurati per lei. Decidi di chiamare il taxi e tornartene a piedi. Arrivate a casa l’adagi lentamente sul letto, le togli i vestiti stracciati e mal ridotti. Erano fradici e puzzavano d’alcool e fumo, l’aiuti a vestirsi con uno dei tuoi pigiami che non usavi mai. Ti siedi al suo fianco, sei stanca e stai male, ma non vuoi dormire, non se Em è in pericolo.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Skins / Vai alla pagina dell'autore: Marti90210