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Autore: Mew_vale    04/01/2015    4 recensioni
4 anni dopo il matrimonio tra Betty e Armando, in azienda ci sono dei ritorni, che comportano inevitabilmente nuove grane all' Ecomoda, ai suoi componenti e ai coniugi Mendoza.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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NUOVI PROBLEMI

 

 

CAP.31: Problemi personali.

 

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.

Mi sveglio con l’aroma del caffè che raggiunge le mie narici. Girata sul fianco destro e con le mani sotto il cuscino, apro gli occhi e sorrido. Sul comodino c’è la mia tazza preferita fumante e un biglietto. La cosa mi fa sorridere ma mi sembra al quanto strana visto che non posso assumere caffeina nel mio stato, mi stupisce che Michel non lo sappia! Afferro il biglietto e ne leggo il contenuto:
 

Se ti sveglierai e non mi troverai, non temere, sono solo uscito a prendere il giornale e torno da te subito. Non ti libererai mai di me mia dolce stilista! Quello che vedi non è caffè normale ma caffè d’orzo.

Ti amo, Michel.

 

Stesa a letto, stringo al petto il biglietto sorridendo. Sto vivendo il periodo migliore della mia vita, e lo devo a me stessa ma soprattutto a Michel. Se ripenso al giorno della mia partenza, non posso credere che non ricordassi nemmeno il suo nome quando mi si è avvicinato all’aeroporto! Da li è iniziata la nostra conoscenza, la nostra storia, il nostro rapporto. Due perfetti estranei accomunati dal dolore del rifiuto. Sapete quando dicono “si chiude una porta e si apre un portone”? E’ proprio vero! Solo che spesso siamo così impegnati a guardare ancora attraverso quella porta, che non ci accorgiamo del portone.

Sento Michel rientrare, perciò afferro la tazza e lo raggiungo in cucina sorprendendolo alle spalle. Con la mano sinistra gli accarezzo il petto.

“Quanto ti amo Michel!”

“Buon giorno amore mio, e buon giorno anche a voi piccolini! Come avete dormito?”
“Bene, mi sento davvero riposata! In grado di affrontare mio fratello e il consiglio di amministrazione!”

“Mi fa molto piacere, che finalmente tu ti sia riposata! Hai visto, tutto sommato è andato tutto bene al lancio. Quella Claudia non ha fatto scenate, non ha sedotto nessuno e non ha dato scandalo!”

“Tranne per come ha salutato Armando, Mario e per come cercava di presentarsi a Nicola Mora! Fortunatamente quei tre sono diventati intelligenti e l’hanno respinta!”

“Non avevo la minima idea che Patrizia e Nicola stessero insieme!”

“Io nemmeno, anche se sospettavo che poteva succedere. In realtà la storia di Patrizia e Nicola è iniziata diversi anni fa si può dire! In quel periodo Patrizia era piena di debiti, e le avevano persino sequestrato la macchina! Così decise di corteggiare Nicola Mora, con la speranza che lui le desse i soldi per riscattare la sua auto. In realtà Nicola non era padrone di nulla, era semplicemente stato assunto da Beatrice per gestire il capitare della Terramoda, e dell’Ecomoda, perciò non poteva prendere decisioni come elargire un prestito simile a Patrizia, soprattutto perché era un’acerrima nemica di Betty! Nicola approfittò della situazione perché sapeva che Patrizia sarebbe andata a letto con lui per avere quel prestito, dopo di che si volatilizzò visto che il giorno seguente venne fuori tutto e Betty partì per Cartagena. Patrizia si sentì una cretina, ma le è anche stata bene come lezione!”

“E quando Patrizia scoprì che Nicola l’aveva raggirata, cosa fece?”

“Lo scoprì il giorno del famoso consiglio direttivo, fui io a dirle che in realtà quel tipo non era padrone di niente e non aveva un peso. Reagì malissimo, puoi immaginare! Andare a letto con un tipo com’era Nicola non era il massimo per lei e non c’aveva ricavato niente, come invece sperava! Lo rincontrò qualche giorno dopo, quando Nicola si presentò all’Ecomoda per fare le veci di Beatrice. Poi, quando iniziò a lavorare lì, Patrizia non faceva che ripetergli quando lo odiava però quando il poveretto le prestava soldi, il cellulare e pure la sua auto, che poi è quella di Patrizia che aveva comprato per lui, lei accettava volentieri!”

“Da questa storia sembra che sia stata Patrizia a raggirare Nicola, e lui mi sembra innamorato da sempre!”

“Che lui sia innamorato da sempre non ci piove. Riguardo Patrizia, sono contenta che abbia abbandonato quelle abitudini e che si sia resa conto che di un uomo contano la purezza dei sentimenti e l’onestà!”
“E hai già riflettuto su cosa dirai a tuo fratello?”

“Io gli parlerò senza arrabbiarmi, e gli domanderò di chiudere con quella donna. Non mi va che lo preda in giro! Va a letto con mio fratello senza dirgli di essere fidanzata, e nel frattempo se la spassa anche con il fidanzato!”

“A quella donna si può rimproverare di essere una poco di buono, ma non di certo di essere una profittatrice. Insomma, il suo ragazzo è un morto di fame mentre tuo fratello è un uomo facoltoso, se fosse interessata al suo patrimonio, lascerebbe quello per Daniele, non tratterebbe tuo fratello come una ruota di scorta!”

“E il fatto che sia una poco di buono ti sembra poco? Mio fratello non è un giocattolo, vorrei solo che trovasse una donna come si deve! Ma credo mi rassegnerò al fatto che sarò l’unica Valencia ad avere bambini!”

“A proposito di bambini, abbiamo messo in cantiere il primo nome, ma l’altro? E se fossero femminucce?”

“L’altro nome maschile, ti piacerebbe se fosse Giulio?”

“O Julian!”

“Cosa ne dici di una via di mezzo come Julio? Così facciamo contenti sia papà che mamma!”

“Mi sembra un compromesso perfetto.”

Michel mi rivolge sguardi dolcissimi, soprattutto quando parliamo dei nostri gemellini, o gemelline.

“E se invece fossero due belle bambine dai capelli neri e gli occhi verdi?”

“Come si chiama tua madre?”

“Danielle.”

“Cosa ne dici allora di Danielle e Susanna, come la mia mamma?”

“Dico che mia madre ne sarebbe entusiasta.”

“Michel, te la posso fare una domanda?”

“Dimmi tesoro mio.”

“Tu ed io abbiamo lavorato fianco a fianco per anni, stiamo per mettere su famiglia e io non so niente della tua di famiglia! So che tuo padre è scappato chissà dove e con chi quand’eri piccolo, ma tua madre non mel’hai mai presentata!”

“Amore mio, sicuramente è inevitabile che ti presenterò mia madre!”

“Ne parli come se eviteresti volentieri di farlo!”

“Non è questo, è che mamma… Lei era, anzi è, piuttosto attaccata alla mia ex fidanzata. Da quando ci siamo messi insieme come sai ho sentito mia madre si e no due volte. Lei non ha digerito la mia decisione e il fatto che mi sia fidanzato con te che aspetti un figlio.”

“E non hai ritenuto opportuno dirmelo prima?” Gli domando, contrariata, togliendo le mani dalle sue e incrociando le braccia.

“Non volevo ferirti Marcella!”

“Mi ferisce che tu abbia deciso di tenermelo nascosto!”

Gli rispondo, marciando in camera dove mi chiudo a chiave nella cabina armadio comunicante con il bagno, un attimo prima che lui arrivi e chiami il mio nome.

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.

A mio marito, Matteo sta già antipatico perciò mi preoccupa la permanenza di questi due insieme tra le stesse mura! Le porte dell’ascensore si aprono, e salutiamo tutti con un << buon giorno >>, lo stesso fanno le ragazze di rimando.

“Mario è arrivato, Sandra?”

“Certo dottor Armando, è nel suo ufficio.”

“Amore, vado a parlare con Mario. Ci vediamo dopo!”
“A dopo tesoro mio.”

Ci salutiamo con un bacio, quindi mi avvicino alla scrivania di Annamaria, dove sono tutte raggruppate.

“Annamaria, ho bisogno di te per allestire la sala del consiglio per la riunione.”

“Betty, Betty! Tu sai per caso come mai il dottor Valencia e la signora Marcella hanno litigato ieri sera al lancio?” Mi domanda Berta.

“Mmmm, no. Hanno litigato?”

“Non hai visto come lo guardava la signora Marcella? E la sua frase? << Ho già sentito io la sua voce per tutti voi! >> Ieri sera era molto strano il dottor Valencia!” Asserisce Berta.

“Bhe, oggi sarà tornata la iena di sempre! Comunque non so come mai abbiano litigato.”

Dall’ascensore che si apre, vediamo uscire Marcella che ci saluta con un freddo << buon giorno >> marciando verso l’atelier, lasciando da solo Michel il quale saluta tutte noi.

“Michel, ci sono problemi?”

“Più o meno.”

“Vieni nel mio ufficio così ne parliamo. Annamaria, ho bisogno che prepari le cartelline con i bilanci!”

“Certo Betty!” Mi risponde lei, iniziando a lavorare. Entro nel mio ufficio con Michel, e ci sediamo entrambi sul divano.

“Cosa succede con Marcella?”

“E’ colpa mia, si è arrabbiata per giusta causa. In questi due mesi non gli ho detto che mia madre è rimasta accanto ad Eleonora, e che non sta facilmente accettando la mia relazione con Marcella!”

“Io posso capire lo stato d’animo di Marcella. Ti ama talmente tanto che per lei il massimo sarebbe essere accettata dalla suocera, anche se non è la donna che lei aveva previsto per suo figlio! Credimi, io ci sono passata. Reggere il confronto davanti  alla suocera, con l’ex del tuo fidanzato non è facile, non è facile rimpiazzarla e guadagnarsi la sua stima e la sua fiducia!”

“Ma tu cel’hai fatta.”

“Certo, ma se Armando mi avesse nascosto una cosa così, mi sarei arrabbiata anch’io esattamente come ha fatto Marcella. Certo, nel mio caso sapevo esattamente come stavano le cose, visto che per quasi due anni Margherita ha girato per l’azienda dicendo quando sperava nel matrimonio tra Marcella e Armando. Io sapevo, persino il giorno in cui abbiamo comunicato a Roberto e Margherita la nostra decisione di sposarci, che lei pensava << perché Beatrice e non Marcella? >>. E sai cosa le ha fatto cambiare idea? L’amore che provo per Armando. Margherita si è resa conto che per me Armando era ed è un regalo prezioso, e che mai, mai sarei stata una cattiva compagna!”
“Queste cose le dovresti dire a lei. Teme a morte il confronto con mia madre…”

“E’ normale, dopo la notizia che le hai dato. Se ti fa stare più tranquillo, ci vado a parlare due secondi.”

“Mi faresti un enorme favore Betty.”

“Aspetta qui, vado a parlarle. Vieni di là facciamo tra dieci minuti?” Michel annuisce, quindi io esco dall’ufficio. Spero la mia esperienza dia un po’ di carica a Marcella!

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.

Entro nell’ufficio di Mario e mi accomodo sulla sedia di fonte alla sua scrivania.

“Buon giorno tigre!”

“Ciao Mario. Dimmi una cosa, Sandra ti ha detto per caso come mai ieri sera Daniele e Marcella hanno litigato?”

“Ne parlava poco fa la banda, ma nessuno sa niente. Certo è che ieri sera Daniele era un po’ strano!”

“Un po’ strano? Stranissimo!”

“E lo stesso vale per te con quel Matteo. Non ha nemmeno messo piede in azienda e già ti sta sulle scatole?”

“Io ho le mie buone ragioni, se permetti! Hai presente il tizio che ieri ha usato il parcheggio dell’Ecomoda per fare i suoi comodi in sosta, che poi è lo stesso che ha guardando mia moglie incinta in modo lussurioso, e il tipo che mi ha pestato con la sua valigia in aeroporto?”

“Come potrei, non ero presente in tutte quelle occasioni.”

“Lo hai conosciuto ieri sera. Si chiama Matteo Doinel!”

“Ma dai? Non ci posso credere! Insomma quel tipo su di te ha già fatto la stessa buona impressione che fece suo fratello tempo addietro, ovvero si è già fatto odiare! E senza entrare in azienda, come minimo si merita il premio Nobel per l’antipatia!”

“E non ho ancora finito di dirti! Sai il suo casto complimento di ieri sera quale sarebbe? Ha detto a mia moglie che non avrebbe problemi a crescere mio figlio! MI DICI PERCHE IO’ DOVREI STARE CALMO? COME?!”

“Si calmi, signor vice presidente! Calmati Armando! Certo che quel tipo è sfrontato come non mai! Neanch’io andavo da una donna incinta a dirle certe cose, per quanto attraente potesse essere, per la miseria!”

“E io dovrei anche dargli un lavoro!”

“Non farlo, qual’è il problema? I padroni qui siamo noi!”

“Noi, e Marcella! Daniele e Mariabeatrice, che si dia il caso sono quasi parenti con il cretino in questione! Mi toccherà assumerlo e controllarlo a vista!”

“E Betty scusa, non gli ha detto niente? Una donna come lei che odia i soprusi e i dongiovanni da due soldi, perché quello lì non mi sembra un abile maestro, e noi due ne sappiamo qualcosa!”

“Pensa che subito dopo stava flirtando con Mariabeatrice!”

“Quel tipo è un dilettante!”

“Betty gli ha risposto che sarei stato io ad avere dei problemi, e come me farebbe volentieri a meno di assumerlo. Ma lo abbiamo promesso a Marcella, come facciamo? E poi proprio adesso che le cose con lei si sono sistemate!”

“Amico, ti toccherà tenere gli occhi aperti!”

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.

Io ho conosciuto Eleonora e le sue foto non sono mai finte sulle riviste scandalistiche, non ha alle spalle un fidanzamento terminato a due giorni dalle nozze, non ha mai fatto dell’alcol un fido compagno, non ha mai abbandonato i suoi fratelli e non è mai rimasta incinta di un uomo con cui non era fidanzata. Non biasimo Danielle per preferire lei a me! Ugo mi accarezza la schiena consolandomi, mentre mi sfogo piangendo.

“Insomma, lei che diavolo vuole? Non si può stare un momento tranquilli! Che vuole, cosa vuole! Non vede che Marce sta male?”

“Sono qui proprio per questo, signor Ugo.” Gli risponde Betty.

“Sappia che io non intendo abbandonare l’atelier per lasciarla sola nel mio regno con Marce!”
“Può anche restare signor Ugo, quello che devo dire non è un segreto per nessuno.”
“Michel ti ha messo al corrente di tutto?” Lei annuisce.

“E mi sembra una storia vagamente famigliare. Quando tu sei sparita ed è cominciata ufficialmente la mia relazione con Armando, non mi sentivo all’altezza di niente! Della loro casa, della loro vita, delle loro abitudini… Mi sembrava impossibile reggere il confronto con te!”

“Questo mi sembra il minimo!” Interviene Ugo.

“Signor Ugo, l’ho invitata a restare ma posso sempre ordinarle di lasciarsi sole. Le ricordo che ciò che è di Armando è anche mio, compresa una parte di quest’azienda.”

“E io le ricordo, dottoressa pipistrello, che qui dentro non comandate né lei né quel despota di suo marito! Sono stato sufficientemente chiaro?”

“Ugo, per favore. Vorrei ascoltare cos’ha da dirmi Betty, me lo concedi?” Intervengo.

“Certo stella. Zzzzz!”

“Cosa stavi dicendo?”

“Che per me farmi accettare da Margherita non è stata per niente una scampagnata. Io so che in cuor mio lei pensava << perché Armando ha scelto questa donna alla mia Marcella? >>. Che si domandava perché Armando aveva preferito me alla donna che Margherita si era sempre immaginata al suo fianco, alla donna cui era tanto affezionata. Ma col tempo Margherita ha dovuto ricredersi perché si è resa conto di tutto l’amore che nutrivo per Armando, e quando sono rimasta incinta di Camilla, quando ha preso in braccio per la prima volta la sua nipotina è ha osservato il sorriso e gli occhi colmi di gioia di Armando ha abbandonato definitivamente l’idea che io fossi una presenza scomoda e che Armando avesse commesso uno sbaglio. Io sono convinta che anche la madre di Michel si ricrederà quando guarderà suo figlio negli occhi e vi vedrà insieme!”

“Se saranno delle femminucce, ad una daremo il nome di Danielle. Lo abbiamo deciso prima che ricevessi questa notizia, e non intendo cambiare idea.”

“Perché sei una donna dai buoni sentimenti e in grado di perdonare, credi davvero che Danielle resterà indifferente davanti a tutto questo?”
“Io spero di no, ma sono anche consapevole del fatto che Eleonora ha sempre avuto una vita lineare, rispetto alla mia!”

“Questo non è buon motivo per cui sua madre dovrebbe denigrarti. Se ti è successo quel che ti è successo non è stata di certo colpa tua!”

“La rottura con Armando no, ma il mio periodo sempre con qualcosa da bere sotto mano? E la gravidanza con un uomo con cui non ero neanche fidanzata? Senza contare che io ho portato via Michel alla sua cara Eleonora!”

“Esattamente com’è stato con me per Margherita, e vedi com’è finita?”

“Io spero davvero che possa finire così anche per me, perché Margherita ti adora, io lo vedo perfettamente.”

Un colpo di tosse ci distrae e vediamo Michel sulla porta dell’atelier.

“Vi lascio soli.”

“Grazie Betty.” Le dico, per poi vederla sparire dal laboratorio. Michel mi si avvicina e mi abbraccia da dietro.

“Mi dispiace amore mio per non averti detto di mia madre, perdonami. Io non volevo ferirti, è che non volevo ammetterlo, perché questa cosa ferisce mortalmente anche me! Speravo che un giorno mia madre avrebbe chiamato, dicendo che era contenta della mia scelta e che voleva conoscerti, così da evitare di doverti dare questa notizia.”

“Va bene amore. Ma adesso come dovremmo comportarci? Tua madre sta per diventare nonna!”

“Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto!”

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.

E questo problema è sistemato, il prossimo mi attende dietro questa porta. Entro senza bussare e solo ora mi rendo conto come dev’essersi sentita Marcella, le due volta che ha beccato me e Armando in atteggiamenti libidinosi!

“B-betty… Non si bussa più?” Mi rimprovera Nicola, mentre si ricompone.

“Hai ragione Nicola, sono mortificata. Non immaginavo che, che…” Dico, coprendomi gli occhi con le mani.

“Non stavamo facendo niente di quello che immagina, voglio dire che non saremo andati fino in fondo qui in ufficio mentre stanno per arrivare Roberto, Margherita e tutti gli altri pe rla riunione!” Specifica Patrizia, mentre si riabbottona la giacca per nascondere la canottiera di pizzo e si sistema i capelli.

“Marcella ti aspetta in atelier.” Le dico, ignorando la sua affermazione. Che risposta si aspetta? Bravi siete due impiegati diligenti?
“Ciao Nicola, con permesso Betty.” Patrizia quando esce chiude la porta dietro di sé.

“Betty, mi dispiace per questo spettacolo! Fammi spiegare che non è nostra abitudine comportarci così!”

“E’ stato un caso immagino! Nicola, un conto è scambiarsi qualche bacio focoso con i vestiti ancora in ordine come facciamo io e mio marito, un’altra cosa e non chiudere la porta chiave e togliersi addirittura i vestiti! Pensa se fosse entrato Daniele Valencia, come mi sarei potuta giustificare? Perché poi lui è da me che viene a lamentarsi!”

“Mi dispiace Betty, se vuoi ti canto una canzone!”

“Non diventare ridicolo!”

“Eri venuta per qualcosa?”

“Ah sì. Per sapere se Natasha ti aveva chiamato ancora!”

“Come no, per tutta la notte Betty! Quella donna è pazza! Quando esco di qui stasera cambio numero.”

“Non pensi di sentire cosa vuole?”

“Non ti sembra che abbia già avuto sufficienti problemi con lei? Per carità, adesso è fuori dalla mia vita!”
“Mi preoccupa cosa potrebbe accadere se ti neghi al telefono. Quella matta potrebbe decidere di venire sotto casa tua, o peggio qui all’Ecomoda!”

“Sotto casa mia è probabile, qui ne dubito! Wilson non la farebbe mai passare!”

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ANNAMARIA.

“Certo, e secondo te sono tutti ai tuoi cospetti!... Scordatelo, sarò io a riattaccare! Addio!”

Concludo la telefonata con Robin, per poi sbattere il ricevitore.

“Insomma, che voleva stavolta?” Mi domanda Mariana.

“Pensate che questo weekend lui dovrebbe stare con Jimmy, visto che ha fatto fuoco e fiamme per questo accordo! E invece il signorino non può perché ha importanti incontri di lavoro! Deve comprare uno stabile per aprire una succursale in città, così mi ha chiesto di tenere Jimmy questo weekend e di prenderlo il prossimo!”

“Potete fare a cambio week end, qual è il problema?” Mi domanda Berta.

“Come quale’è il problema? Così salterebbe tutto, e poi pensi che il prossimo week end, in cui Jimmy dovrebbe stare con me e Freddy, lui ce lo lasci? No, mi dirà che Jimmy è rimasto con noi questo week end, come me se lo avessimo preteso noi!”

“Cosa succede?” Ci domanda la signora Marcella arrivando con Michel.

“Signora Marcella, mi scusi per lo sfogo ma ho dei problemi con il padre di Jimmy per l’affido congiunto.”

“Che tipo di problemi?”

“Bhe, lui mi ha chiamato per chiedermi di tenere Jimmy al suo posto questo week end perché lui ha improrogabili impegni d’affari. Io non aspetto altro ovviamente, ma so già che lui pretenderebbe di vederlo il prossimo week end quando in effetti dovrebbe rimanere con me e Freddy!”

“Quel tipo è incredibile, prima ricompare dopo una decina d’anni, viene qua e vi minaccia di togliervi Jimmy. Gli viene concesso l’affido congiunto come voleva e adesso lo pianta per i suoi incontri d’affari?” Domanda la signora Marcella, facendo perfettamente capire che non condivide il comportamento di Robin. Io annuisco.

“Scusate se m’intrometto, io non so molto in materia ma c’è un’ordinanza di un giudice immagino che stabilisce che il bambino debba stare un week end sì e uno no con lui? O dice solo due week end al mese, a vostra discrezione?”

“No, no Michel. E’ specificato a week end alternati!”

“E allora questo signore vedrà Jimmy tra due settimane per come la vedo io. Non vederlo per i suoi incontri d’affari è una sua scelta! Per sicurezza dovrebbe subito telefonare al suo avvocato Annamaria, e chiedere una consulenza.”

“Grazie Michel, grazie anche a lei signora Marcella! Siete così cari!”

“Noi andiamo a mettere qualcosa sotto i denti.” C’informa la signora Marcella, per poi avviarsi in caffetteria con il suo fidanzato. Io frugo nella mia borsa alla ricerca del biglietto dell’avvocato.

“Sapete ragazze, poco fa mi ha chiamato Ottavio per invitarmi a pranzo. Dice che deve farmi una proposta!”

“Una proposta? Oh mio Dio!”
“Ah Berta, non essere sciocca! Stiamo insieme da così poco!”

“E di che proposta pensi si tratti?”

“Non ne ho proprio idea Sandra!”

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ARMANDO.

Non mi va giù che mi tocchi far buon viso a cattivo gioco e assumere quel cretino! L’ho incontrato una volta e già non lo digerisco, e mi domando cosa accadrà quando lavorerà qui e avrà la possibilità di avanzare complimenti simili verso mia moglie ogni volta che ne avrà voglia! Dalla porta che si affaccia sulla sala del consiglio, vedo arrivare mia moglie.

“Amore mio, stai ancora finendo di preparare la riunione?” Mi domanda.

“Ho finito, in quest’istante!” Affermo, rilegando gli ultimi fogli. Poi mi sposto con la sedia e batto i palmi sulle mie gambe invitando mia moglie a sederci sopra.

“Io invece mi sono già occupata di due problemi.”

“Del tipo?”

“Marcella e Michel hanno litigato perché lui, fino ad oggi, le ha tenuto nascosto che la madre non approva granché la sua decisione di lasciare Eleonora, di mettersi con Marcella e la sua gravidanza. Il poverino cercava di fare cambiare idea alla madre prima di parlarne con Marcella.”

“Posso capire Marcella, ti ricordi i nostri primi mesi di fidanzamento? Tuo padre non faceva che guadarmi male e fissarmi! Era inquietante!”

“La capisco anch’io, che ho dovuto competere con Marcella e riuscire a far accettare a tua madre l’idea che avresti sposato me e non lei. Ma se tu mi avessi nascosto una cosa simile, mi sarei arrabbiata molto.”

“E come hanno risolto?”

“Non lo so. Io ho parlato con lui, poi con lei a desso la staranno risolvendo.”

“E il problema numero due?”

“Nicola. Ha detto che Natasha non fa che chiamarlo!”

“Ancora? Ma cosa vorrà ancora? Dovrebbe mettersi l’anima in pace, e piantarla di stressare l’anima a quel poveretto che l’ha sopportata a sufficienza!”

“Quando sono entrata nel suo ufficio, ho trovato lui e Patrizia avvinghiati, mezzi nudi!”

“Questo poi è il colmo! Hanno preso l’Ecomoda come l’estensione di casa loro?”

“Ho già sgridato Nicola.”

“Dovresti rilassarti nel tuo stato, non dovresti accollarti i problemi di tutti! O Robertino nascerà isterico!”

“E ne basta già uno in famiglia!”

“Mi stai dando dell’isterico?”

“Non è quello che sei?”

“E’ così che la pensi allora, dottoressa mostro! Le faccio vedere io!” Le dico, iniziando a solleticarla. Il suo sorriso è divino!

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI SANDRA.

“Mia giraffona, ecco qui la tua corrispondenza!”

“Come dici Freddy?” Gli domando, alzandomi in piedi per porre l’accento sulla differenza tra noi.

“Ah, i-io ti ho lasciato la tua corrispondenza. Ma che giornata luminosa, porto la corrispondenza alla mia sposaaaa!”

“Che pagliaccio!” Commenta Mariana. Afferrando la mia corrispondenza, trovo una scatola che arriva dal club. Dentro vi sono le foto delle torte di nozze!

“Sono arrivate e foto delle torte di nozze! Vado da Mario!”

Busso alla porta dell’ufficio del mio fidanzato e, tutta concitata, entro solo quando sento << avanti >>.

“Amore mio, sono arrivate le foto delle torte!”

“Vediamo un po’!” Mi avvicino a lui e spargo le foto sul tavolo, per poi sedermi sulle sue gambe.

“Questa qui mi sembra perfetta, assenza totale di decori e colori pacchiani! Cos’ha all’interno?” Afferma lui.

“E’ scritto qui, pan di spagna e ganache alla nocciola. Anche questa è elegante, ed è con crema al limone.”

“Io penso sia meglio quella con la crema alla nocciola, non so se Marcella, Annamaria e Betty potranno assumere limone. Si può assumere limone in gravidana?” Si domanda Mario.

“Sai che non lo so? Comunque convince anche a me la prima! Ma è un po’ troppo… bianca!”

“Bhe, possiamo sempre chiedere che la decorino con qualche rosa per esempio! Hai scelto il colore per gli abiti delle damigelle?”

“Io pensavo ad una tonalità di rosso, mi piacerebbe ma nello stesso tempo mi sembra troppo aggressivo!”

“Cosa ne dici del magenta?” Mi suggerisce Mario.

“Sei un genio amore mio!” Gli rispondo, baciandolo. Sto per staccarmi ma Mario mi trascina a se, baciandomi con foga e posandomi una mano sotto la gonna, nell’interno coscia.

“Mario!”

“Perdonami, ma non posso trattenermi quando sei così riconoscente con me! Facciamo così allora, chiama il club e prenota un appuntamento per assaggiare questa torta, va bene?”

“Lo faccio subito, poi passo da Ugo per comunicargli il colore che ho scelto per i vestiti delle ragazze!”

“Io vado da Armando, così unisco questi resoconti ai suoi e possiamo darli un’ultima controllata.”

M’informa afferrando delle cartelline. Entrambi usciamo in corridoio, dove incontriamo Betty e Armando.

“Allora Sandra? Facci vedere quale torta avete scelto!”
“Questa qui Mariana! Con aggiunta di alcune rose color magenta, come i vostri vestiti.”

“Dio, mi viene l’acquolina in bocca! E sarà così grande?”

“Berta! Si controlli!” La rimprovera Armando.

“Venite con me ragazze, così Ugo vi prende le misure per gli abiti!”

“C’è solo un problema, fra tre mesi io avrò un bel pancione, Annamaria meno ma si vedrà qualcosa. Come farà Ugo a prendere le giuste misure?”

“Io sono convinto che abbia pensato anche a questo amore!” Suggerisce Armando.

“Andiamo dai!” Affermo.

“Bionda finta, ti posso parlare un istante?” Le domanda Armando, noi tutte ci fermiamo per ascoltare.

“Cosa c’è Armando?” gli domanda lei, con il solito tono insofferente che ha quando ci parla.

“Ti dispiace farle a casa tua certe cose con il tuo fidanzato? La mia azienda non è un albergo a ore!”
“Mmmm, in che posizione li hai trovati, Armando?” lancia la battuta il mio fidanzato.

“Non io per fortuna, ha avuto Betty il dispiacere!”

Patrizia ascolta completamente rossa in volto.

“Ahahah, che figura bionda finta!” le dico.

“Fatevi gli affari vostri, banda di streghe!”

“Vai a lavorare Patrizia.” Le ordina Armando, per poi sparire nel suo ufficio seguito da Mario.

Io e le ragazze nel frattempo arriviamo in atelier.

“Signor Ugo?” Domando.

“Cosa ci fate qui setta di megere?  Non basta che tra poco dovrò sorbirmi quella noiosissima riunione in cui quella bestia pelosa di Armando e quell’altro scellerato di Daniele non faranno che urlare e battibeccare, e finirà tutto come se fossimo a una svendita al mercato, ma ora venite anche voi a scocciarmi in questi pochi istanti di relax?”

“E’ stato lei ad offrirsi di occuparsi degli abiti delle mie nozze! Se ha cambiato idea, mi rivolgo a un altro stilista, ce ne sono un sacco e di migliori su piazza!”

“Non mi provochi, giraffona! Allora, cosa diavolo volete?”

“Ho scelto il colore per gli abiti delle damigelle, sarà magenta.”

“Perfetto. Marce iniziano, nostro malgrado, a prendere le misure a questo quadro di Picasso!”

“Ugo, come farai per Annamaria e Betty? Mettiamo in conto che tra qualche mese avranno il pancione.”

“Facile, mi sono procurato delle pance finte! Indossatele mammine!”

 

 

 SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI DANIELE.

Da ieri sera Marcella ed io non ci siamo più sentiti, lo stesso vale per me e Loredana. Mentre l’ascensore sale, penso a cosa dire ad entrambe.

“Salve dottor Valencia!” Mi salutano tutte le segretarie.

“Salve a tutte. Mia sorella?” Domando, ignorando completamente Loredana.

“E’ in sala riunioni!” m’informa Annamaria.

“Mancavo solo io?”

“No dottore, devono ancora arrivare la signorina Mariabeatrice e il dottor Matteo Doinel.”

“Bhe, Michel e Matteo non parteciperanno al consiglio. In attesa che venga approvata la loro assunzione dovrete occuparvene voi!”

“Lo so dottor Valencia, sono stata informata.” Precisa Annamaria.

“Dottor Valencia!” sento alle mie spalle. Mi volto verso di lei e le rivolgo un semplice << buon giorno >>.

“Avrei bisogno di parlarle!”

“Non ora, mia sorella ha la precedenza.” Le dico, raggiungendo la sala riunioni.

“Salve a tutti.” Saluto.

“Danielino, ti è tornata la voce!” Interviene Armando.

“Ci stavamo preoccupando sinceramente!” Gli da man forte Mario.

“Sì, mi è tornata. Mi è necessaria per commentare le vostre ultime trovate! Ciao sorellina.” Le dico baciandole una guancia.

“Ciao Daniele.” Mi risponde lei, ancora in collera. Dovrò rimandarla mia conversazione con lei, non mi va di prenderla da parte e di suscitare la curiosità di tutti!

“Roberto, Margherita. Ciao Michel.”

“Ciao Daniele. Betty e Armando stavano per dirci come intendono chiamare il nuovo arrivato!” M’informa Roberto.

“Ah sì? Non fatemi morire di curiosità!”

“Se basta questo, allora meglio non dare la notizia!” Mi risponde Armando.

“Allora Betty, come lo chiamerete?” Domanda Margherita, tralasciando le nostre diatribe.

“Lo chiameremo come il nonno!”

“Hermes, come tuo padre?” Le domanda Roberto.

“No papà, come l’altro nonno!”
“Dici davvero figliolo?” Armando annuisce.

“E’ una notizia che mi commuove ragazzi, mi fa molto piacere quest’iniziativa!”

“Io mi offenderei!”

“Daniele, santo cielo!”Mi rimprovera Margherita.

“Lascia stare Margherita, non può evitare di muovere la lingua e la bocca!” Dice Marcella, rievocando l’episodio di ieri.

“E voi? Avete scelto i nomi?” Domanda Margherita a mia sorella.

“Certo, Marc e Julio se saranno due maschi, in caso contrario Susanna e Danielle, come la mamma di Michel!”

 

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MATTEO.

Di corsa, smonto dalla mia auto e mi annodo la cravatta.

“Buon giorno!” Saluto l’usciere.

“Salve signore, benvenuto!” Dice lui, aprendomi la porta.

La ragazza al bancone mi saluta velocemente, ed io di rimando dico << salve >>. Di fronte all’ascensore c’è Mariabeatrice.

“Ciao Bea.”

“Buon giorno! Anche tu in ritardo? Sembra che tu ti sia appena alzato!”

In effetti! Diciamo che ho trascorso una notte piacevole, e quando mi sono svegliato, è sorto un problema visto che Claudia non voleva più andarsene! E ho dovuto spiegarglielo in portoghese che è stata solo una cosa di una notte!

“Salve dottor Doinel, salve signora Mariabeatrice! Vi faccio strada in sala riunioni!” Dice una stupenda tipa con due air-bag frontali, un luminoso sorriso, gambe mozzafiato e lunghi riccioli biondi. Quando apre la porta, Mariabeatrice saluta tutti squittendo.

“Ora siamo proprio al completo!” Esclama Armando, dopo avermi lanciato un’occhiataccia ed essersi scambiato uno sguardo con Mario Calderon.

“Salve dottoressa Pinzon.” Saluto. Lei si alza in piedi e mi stringe la mano.

“Buongiorno dottor Doinel.”

“Dottoressa Mendoza, può chiamarla così.” Sottolinea Armando.

“Buongiorno anche a lei dottor Mendoza.”

“Allora io e mio fratello vi salutiamo, e semmai ci vediamo dopo.” Dice Michel, alzandosi.

“Ci dispiace farvi aspettare fuori, ma sapete che non potete prendere parte al consiglio.” Dice Betty, con un sorriso imbarazzato.

“Lo sappiamo perfettamente Betty.”

“Troveremo qualcosa da fare!” Dico, ripensando alla bella bionda che ci ha accolto.

“E’ una pura formalità, da oggi stesso potrete iniziare il vostro lavoro in quest’azienda.”

“Va bene Armando, allora ci vediamo dopo!” Saluta mio fratello, dando una pacca sulla spalla a quel tale. E pensare che un tempo erano rivali!

 

 

 


FINE CAP.31: Problemi personali.

 

 

Spero sia stato di vostro gradimento!

Come andrà il consiglio di amministrazione?

Avrete intuito che la convivenza con Matteo non sarà semplice!

Daniele e Marcella si chiariranno? Daniele e Loredana cosa si diranno?
Qual è la proposta che Ottavio vuole fare a Mariana?

Marcella incontrerà la mamma di Michel? E come si comporterà la suocera con la nuora?

Al prossimo capitolo! Vi anticipo che non mancheranno le grida!

   
 
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