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Autore: whatsername of suburbia    05/01/2015    1 recensioni
Storia di Joey, ragazza diciassettenne di Rodeo, che nel 1989 si trova a dover cambiare scuola. Lì troverà tre ragazzi che le cambieranno la vita, e per uno di loro nascerà un affetto particolare...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Joey's POV

E' passato un mese e non è cambiato quasi nulla. Con Mike, Tré e Kim c'è ancora uno splendido rapporto, ma passo con loro meno tempo di prima.

Mi chiedono spesso di raggiungerli pomeriggio e sera, ma voglio evitare di stare a stretto contatto con Billie Joe, quindi esco solamente quando lui non è presente, il che è molto raro.

Non so se sta vedendo qualcun'altra, se sta bene, male, se mi pensa ancora... Ora come ora mi sto concentrando sullo studio, sia perché ho un sacco di tempo libero e mi annoio, sia per non pensare a quell'idiota.

Il quadrimestre è quasi finito, manca un mesetto a Natale, e io ho portato sufficienti tutte le materie, voglio mantenere la media alta.

Suona la campanella che segna l'inizio della pausa pranzo, quindi compro uno di quei schifosi panini al prosciutto che sanno di polistirolo ammuffito e vado alla ricerca di un tavolo libero dove passare quell'ora in pace.

Mi raggiunge sorridente Kim -Hey Jo, vieni a sederti con noi laggiù!-

-Ehm, no grazie, stavo cercando...- Tento malamente di svincolarmi

-Eddai, Billie non c'è, ti devo parlare di una cosa.-

Confortata dall'ultima frase la seguo verso il tavolo in fondo alla mensa. Lì ci aspettano Mike e Frank, che saluto.

-Allora rossa- inizia Kim -Sabato festeggio il mio compleanno al Gilman, e tu sei assolutamente obbligata a venire, non voglio scuse, ci devi essere.-

So che ci sarà BJ e l'idea di passare un sabato sera vicino a lui che si ubriaca e si fa ragazze a destra e a manca non mi alletta; è anche vero però che Kim è anche amica mia e, devo ammetterlo, mi ha incastrata.

-E va bene, ci vengo, ma solo perché sei tu!- la mia amica mi scocca un bacio sulla guancia e finiamo la pausa pranzo tra le risate.

 

Sabato pomeriggio

Sono in ansia per stasera. Non so che mettermi, non voglio vederlo, sono stanca, mi ubriacherò, non voglio vederlo, non posso dare buca a Kim, non voglio vederlo, non vado al Gilman da un sacco... E non voglio assolutamente vedere quel dannatissimo Billie Joe!

Mi metto sotto la doccia, niente di meglio dell'acqua calda per rilassarsi! Per l'occasione sono andata anche a rasarmi di nuovo il lato della testa e ho rifatto la tinta rosso fuoco, mi sento bene.

Una volta finito vado in camera con ancora l'asciugamano sui capelli e provo a trovare qualcosa da mettere che possa andar bene. Dopo tante, troppe prove, opto per un paio di pantaloncini neri con sotto dei collant, una maglia nera e grigia un po' larga che lascia scoperta una spalla e i miei amati anfibi.

Metto su un cd dei Metallica e mi asciugo i capelli. Faccio tutto con molta calma, la musica mi ha rilassata del tutto. Quando finisco di vestirmi e mi trucco mi rendo conto che si è fatto tardissimo, quindi metto in fretta matita, eyeliner, mascara e rossetto e, appena sento il clacson del pick-up mi precipito fuori.

Sono tutti in macchina, Billie Joe guida. Mi guarda mentre esco da casa e mormora un “ciao” in risposta al mio saluto generale. Sono tutti molto carichi, specialmente Kim, e provo a farmi contagiare dal loro entusiasmo.

Arrivati al Gilman il solito casino ci avvolge, un po' mi mancava tutto questo! Ci sediamo e per l'occasione John, il proprietario, decide che stasera si bevono alcolici, il che ci rende molto euforici: iniziamo a darci dentro, beviamo e ridiamo, e c'è persino una torta a sorpresa.

Dopo un po' vado in bagno, le birre iniziano a farsi sentire, ma durante il mio tragitto sbatto contro qualcuno di piuttosto alto e muscoloso; mormoro qualcosa per poi riprendere il percorso ma sento qualcuno dire il mio nome, una voce che mi mette i brividi.

Mi giro lentamente, trovandomi davanti il volto che mi aspettavo.

-Ronnie- sputo fredda.

-Ti trovo bene. Cos'è, te la fai con la feccia ora?- è ancora la merda che avevo lasciato.

-E tu piuttosto, stronzo?- proprio non mi escono belle parole, voglio solo che sparisca dalla mia vista.

Non pare prenderla bene,così mi prende violentemente un braccio e mi trascina fuori. Mi giro per cercare qualcuno e chiedere aiuto, ma gli altri sembrano essersi confusi nella calca, fanculo.

Arrivati fuori mi mette le mani addosso, toccando ovunque con le sue mani rozze e indelicate, famelico, com'è sempre stato. Mi sembra di essere tornata in quel vicolo quando me ne volevo andare, è un incubo.

Chiudo gli occhi, non posso difendermi e spero solo che finisca velocemente.

Ad un tratto però qualcuno toglie quella fastidiosa presenza dal mio corpo e gli sferra un paio di cazzotti. Io mi accascio, mi viene da vomitare e mi trattengo.

Sento una frase, che fa nascere un sorriso sulle mie labbra -Questa è la mia ragazza, coglione.-

Quando mi alzo e vedo Billie Joe lì con la faccia incazzatissima penso che, sì, sono la sua ragazza.

Non appena quello schifoso si allontana non ci penso due volte e butto le braccia al collo del nanetto, mi ha salvata ancora.
Improvvisamente tutto quello che è successo mi sembra una cazzata enorme, non mi importa di niente, sono solo felice di essere qui con lui.
Mi siedo, vorrei dirgli tutte queste cose, ma le parole mi muoiono in gola, dalla mia bocca esce solo un verso strozzato, sono troppo scossa.

Lui si mette affianco a me, e inizia a parlare. -Senti Jo, mi dispiace davvero, non so più che fare. Io non volevo ferirti, sono stato un coglione e se vuoi te lo ripeterò all'infinito, ma per favore parla con me, il tuo silenzio mi sta facendo impazzire e sto malissimo. Possiamo anche essere amici, come vuoi, ma non riesco più a starti lontano. Ah... e sei più bella di sempre stasera-

Ascolto tutto, sono commossa, ma ancora non produco nessun suono, così appoggio le labbra sulle sue, per dirgli tutto quello che con le parole non si può dire.

Ci guardiamo fissi negli occhi, finché non sentiamo gli altri che fanno un piccolo applauso.

 

--Angolo della dispersa--
Ciaaao, se c'è ancora qualcuno...
So che sono passati più di 5 mesi e, davvero, mi dispiace.
A questo punto non posso promettere ogni quanto aggiornerò, non riesco ad essere costante;
so però che manca poco alla fine della storia, ormai mi ha stufata, non sono per niente soddisfatta.
Comunque, anche se è banalissimo, mi piacerbbe sapere che pensate del capitolo, se vi va :)
Alla prossima:3
R&L

-Pola
 

  
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