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Autore: Glendora    07/01/2015    1 recensioni
Farla finita sembra davvero molto facile, soprattutto nella solitudine di una camera d'albergo a chilometri di distanza da casa. Questo, però, non sembra il destino di Ville Valo che, inaspettatamente, tra le mura di quello che sembra essere un vero e proprio girone dell'Inferno, troverà quello che ha sempre cercato, ciò che la fredda lametta di un rasoio appoggiato sulla pelle non è stata capace di dargli. Ma il fato ama giocare con le persone e Ville non è certo immune...
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sdraiati sulla coperta l’uno di fronte all’altra con i palmi delle mani intrecciati tra loro, Ville e Lily si guardano senza dire niente, beandosi solamente di quel contatto così casto e puro che li fa sentire indissolubilmente uniti.

La luce del sole ormai sta scomparendo dietro l’imponente figura massiccia dell’ospedale e l’aria si sta facendo più fredda, ma nulla potrebbe distoglierli da quel momento di pace che lascia fluttuare i loro corpi come piume leggere mosse dal vento.

“Hai freddo?” Chiede Ville accorgendosi di un lieve brivido che percorre il corpo di Lily.

“Un pochino” risponde, decisa a non nascondergli più nulla.

“Vuoi che torniamo in ospedale?”

“No…vorrei stare qui a guardarti per sempre.” Sorridendo, Ville si avvicina a Lily facendo aderire il proprio corpo a quello della donna per poterla riscaldare: di solito è lui quello freddoloso, ma non gli dispiace affatto essere per una volta il cavaliere che salva la damigella in difficoltà ed abbassando la cerniera della felpa, avvolge Lily che si accoccola tra le sue braccia. “Grazie.”

“Di che cosa?”

“Di tutto…di essere qui con me. Ti amo Ville.” Premendo le sue labbra contro quelle di Lily, Ville inizia a baciarla, lasciando che le lingue di entrambi inizino a danzare contorcendosi teneramente in quel bacio che vale più di mille parole. “Lily, ma stai tremando. Ti senti bene?” Osserva, mentre la stringe forte a sé.

“Effetti collaterali della biopsia, la mia dottoressa ha detto che poteva accadere. Ho paura mi stia salendo la febbre.”

Ville la guarda per un momento, indeciso se chiedere o meno delucidazioni a proposito dell’esame che ha fatto quella mattina. Non sa niente di quello che Lily dovrà passare, ma vuole rimanere al suo fianco d’ora in avanti, solo che ha paura di risultare invadente e questa cosa lo preoccupa un po’.

“Ville, se vuoi chiedermi qualcosa sai che non devi far altro che aprire bocca, vero?!”

“Veggente! Tu non sei una psicologa, ma una veggente: ora ho le prove.”

“Ho solo un po’ di buon senso e poi ti si legge tutto in faccia!” Esclama lei accarezzandogli il viso.

“Non ti dà fastidio? Cioè…non voglio essere opprimente.”

“Sei un broccolo, ecco cosa sei!” sorride, “ma come ti vengono in mente certe cose?”

“A volte me lo domando anche io! Allora…ti va di parlarmene?”

“Se a te va di ascoltare.”

“Ho bisogno di sapere tutto. Devo sapere come posso aiutarti! Però me lo dirai in camera, non voglio che ti congeli…rientriamo?!”

“Sì…direi che è un’ottima idea!” Baciandosi ancora una volta con un tocco fugace, Lily e Ville non si accorgono che una terza persona li sta osservando e si spaventano quando il suono incollerito della sua voce li riporta bruscamente alla realtà.

“Sapevo che tra di voi c’era qualcosa…” Con i pugni stretti ed il volto teso dalla rabbia, Jasper guarda Ville con tutto il disprezzo di cui è capace: lo odia, lo odia con tutto il cuore e non può perdonargli il fatto di aver fatto innamorare Lily il cui viso è una maschera di sgomento e sconcerto.

Alzandosi in piedi Ville e Lily cercano di far calmare Jasper che non vuole assolutamente saperne di ascoltare le loro parole, dolorosi come pugnali affilati, e senza nemmeno accorgersene si avventa su Ville tirandogli un poderoso pugno che gli spacca il labbro, facendolo sanguinare.

“Jasper, no. Smettila.” Avvicinandosi a Jasper, Lily cerca di tranquillizzarlo: non è la prima volta che ha una reazione sconsiderata davanti ad un evento che lo sconvolge profondamente, ma mia prima d’allora è arrivato ad alzare le mani.

“Lasciami Lily…gliel’avevo detto che non si sarebbe dovuto innamorare di te…” urla lui scrollandosi di dosso le mani della donna, spingendola indietro facendola cadere.

Reprimendo un grido di dolore, Lily non può però nascondere una smorfia che le contrae il viso mettendo così in allarme Ville, subito pronto ad andare verso di lei per accertarsi che non si sia fatta nulla.

“Sei un bastardo, non vedi che sta male?” Alzando lo sguardo verso Jasper, Ville lo guarda con odio e senza pensarci su due volte, si avventa su Jasper colpendolo con tutta la forza di cui è capace, sfogando sul giovane inserviente tutti sentimenti contrastanti portati da quella giornata. “Pysy kaukana hänen” dice a denti stretti dopo avergli fatto l’occhio nero, senza rendersi conto di aver parlato in finlandese.

Stai lontano da lei

“Ville…ti prego…basta” ancora a terra per il dolore, Lily richiama l’attenzione di Ville che, immediatamente, lascia andare Jasper per stare con lei.

“Lily…io…io…mi dispiace.” Nell’udire la vocina dimessa di Lily, così dolce e terribilmente triste, Jasper si risveglia da quella sorta di trance nella quale è piombato e muovendo in passo in direzione dei due, tenta di sistemare la faccenda provando a giustificare quel comportamento che non è da lui.

Inchiodato sul posto dallo sguardo fiammeggiante di Ville, che lo guarda con disprezzo, Jasper si rende subito conto di quanta complicità c’è tra i due. Lo capisce dal modo in cui Lily si aggrappa a Ville mentre la sorregge aiutandola ad alzarsi, da come le mani di lui le sfiorano il corpo, con una delicatezza senza eguali quasi come se avesse paura di romperla. Lui non potrebbe mai toccare Lily in quel modo, solo ora se ne rende finalmente conto: ci ha sperato per anni, ma solo adesso che la vede così innamorata comprende che non ha mai avuto speranze, che lei era destinata a Ville. Eppure il suo cuore piange e si sgretola, sanguinando lacrime scarlatte.

“Lily perdonami…” e così dicendo inizia a correre il più lontano possibile dalla sola persona che ha mai davvero amato.

“Jasper…Jasper” grida lei nell’inutile tentativo di fermarlo.

“Lascialo andare. Se si azzarda ancora ad avvicinarsi a te, giuro che lo ammazzo.”

“È solo spaventato, Ville. Non doveva scoprire di noi così, dovevo parlargli, dovevo dirgli tutto quanto. Dio, ti ha fatto male?” Passando le dita sul labbro di Ville che ancora non accenna a smettere di sanguinare, Lily si colpevolizza per ciò che è successo: ha sempre saputo dei sentimenti che Jasper prova per lei, ma in quell’ultimo periodo ha trascurato il ragazzo perché troppo presa da Ville, facendo esplodere la sua gelosia nel modo peggiore di tutti.

“Io sto bene, non ti preoccupare…e tu?”

“Mi sento uno schifo.”

Ville sa bene che il dolore alla schiena c’entra ben poco con quell’affermazione e che il malessere di Lily è più che altro quello del suo cuore, triste per aver permesso che le cose con Jasper degenerassero in quel modo imprevedibile.

“Non ti preoccupare…si sistemerà tutto” la conforta lui accarezzandole le spalle.

Deve sistemarsi. Jasper ha solo me e gli ho spezzato il cuore. Sono una stupida” sussurra con la testa tra le mani, scuotendola come per scacciare via quel tragico quarto d’ora. “Mi accompagneresti da Connor, per favore? Devo avvisarlo…”

Sollevandola per prenderla in braccio, Ville rimane sorpreso da quanto il suo corpo sia leggero, e senza sforzo la porta in clinica sperando che le ferite del cuore di Lily si rimarginino in fretta: non può vederla così triste, ma sapere che il motivo del suo stato d’animo è Jasper lo rende furibondo.

 

   
 
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