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Autore: Justice Gundam    08/01/2015    1 recensioni
Storia parallela a Best Wishes Reload. Mentre Ash e i suoi compagni proseguono la loro avventura ad Unima, una crisi inaspettata colpisce l'arcipelago di Oblivia. Per risolvere la crisi, viene mandato da Sinnoh un gruppo di giovani ma esperti allenatori per indagare sugli attacchi della nuova organizzazione criminale, i Bricconieri, e scoprire quali siano i loro piani. Riusciranno a risolvere questo caso? [Personaggi: Marisio, Demetra, Chicco, Matilde, Risetta]
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: Islands of Light
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 7 - Il villaggio di Cocona
 
Isola di Regiobaleno, villaggio di Cocona...
 
"Aaaaah! Eccoci arrivati! Finalmente, il nostro lungo viaggio fino all'isola di Regiobaleno si è concluso!" esclamò allegramente il signor Frenesio, prendendo un bel respiro nel momento in cui l'imbarcazione dei Pokemon Ranger raggiunse il piccolo porto del villaggio sulla costa e si ormeggiò ad un piccolo pontile di legno grezzo. "Heheheee... in realtà, lo so che ci sono voluti soltanto una decina di minuti per arrivare fin qui da Dolcegoccia, ma ho sempre voluto dire una frase drammatica come questa!" 
 
"Ehm... beh, tutto questo è molto interessante, signor Frenesio..." disse Marina, con una breve risata nervosa. "Comunque, sì, siamo arrivati. E devo ammettere che ogni volta che passo da queste parti, rimango sempre affascinata dal villaggio di Cocona: voglio dire, una ricca fauna di Pokemon, gente onesta e cordiale, e c'è anche la famosa Base Radio nella parte più elevata dell'isola! E' anche grazie a quella che gli abitanti di Oblivia riescono a tenersi in contatto tra loro!"
 
In effetti, lo spettacolo che Marisio e i suoi compagni avevano davanti era alquanto suggestivo: il villaggio di Cocona, dove viveva Otello, era un grazioso posticino che si affacciava direttamente sull'oceano, composto di basse e semplici case di legno decorate in maniera fantasiosa, stradine sterrate ricoperte di sabbia, e una grande piazza con una sorta di palco di legno a segnarne la parte centrale, dove si vedevano bambini e Pokemon fiocare tra loro. Numerosi Wingull dalle piume bianche solcavano il cielo pulito, riempiendo l'aria con i loro versi che davano una sensazione di aria aperta e libertà... e mentre Marisio e i suoi compagni scendevano dall'imbarcazione dei Pokemon Ranger, incamminandosi lungo il pontile, non mancarono di notare quella che dava l'impressione di essere una stazione radio con tanto di piattelli di trasmissione, posta in cima ad una collina verdeggiante. 
 
"E' quella la Base Radio di cui parli, Marina?" chiese Matilde, guardando incuriosita la costruzione altamente tecnologica che svettava in maniera quasi stridente nel panorama di quell'isola pressochè incontaminata.
 
Martino, sempre accompagnato dal suo fedele Staraptor e dall'immancabile Pichu, si avvicinò alla bambina dai capelli rosa e annuì garbatamente. "Esatto, piccola Matilde. Quella torre è l'orgoglio e la gioia di Regiobaleno!" affermò il giovane Ranger, indicando la Base Radio. "Grazie ad essa, si riescono a mantenere la comunicazioni tra le varie isole, e anche i Bricconieri ne hanno bisogno per tenersi in contatto e gestire le loro operazioni. Per questo motivo, non è mai stata presa in considerazione come un possibile bersaglio neanche da loro. Saranno anche dei criminali, ma se non altro sono pragmatici."
 
"Beh, ne discuteremo meglio tra non molto." affermò Otello. "Ora, se volete seguirmi... la mia casa è proprio qui vicino, a due passi! Vi spiegherò un po' meglio la situazione."
 
"Grazie, signor Frenesio, la cosa è molto apprezzata." affermò il comandante Raimondo, tenendo d'occhio la sua piccola squadra mentre scendevano dal pontile e sulla spiaggia dorata. Il gruppetto aveva fatto soltanto qualche passo verso una delle case più grandi, quando sentirono un coretto di voci acute ed allegre che si avvicinavano rapidamente... e un gruppo di bambini, che fino a poco prima stavano giocando nella piazza centrale del villaggio, corsero ad accogliere il vecchietto.
 
"Signor Otello! Signor Otello, è tornato! Cominciavamo ad essere in pensiero per lei!" esclamò un bambino dagli arruffati capelli verdini, con addosso una maglietta grigia con una striscia gialla orizzontale sul petto, un paio di pantaloncini rossi, e un paio di sandali infradito, raggiungendo Otello senza badare eccessivamente al resto del gruppo. Senza attendere altro, il bambino si gettò addosso ad Otello, abbracciandolo come se stesse accogliendo un nonno che non vedeva da tempo!
 
"Hehehee... ehilà, piccolo Ralph! Sempre pieno di energia, eh? Oggi abbiamo un po' di ospiti qui a Cocona..."
rispose Otello, arruffando i capelli al bambino per poi voltarsi verso i Pokemon Ranger e gli Stat-Trainers. "Vi presento il signor Raimondo, comandante dei Pokemon Ranger di Oblivia... i suoi allievi Martino e Marina... e il signor Marisio e i suoi compagni, un gruppo di giovani allenatori provenienti dal continente di Sinnoh che sono venuti qui per darci una mano a sconfiggere i Bricconieri, quel gruppo di furfanti che stanno andando in giro per le nostre belle isole a rubare artefatti e rapire Pokemon."
 
"Siamo qui per aiutare i Ranger di Oblivia quanto più possibile." affermò Marisio, facendo un cenno con la testa e inclinandosi il cappello sulla testa. Matilde, Chicco, Demetra e Risetta si presentarono a loro volta, attirandosi dietro le espressioni ammirate di tutti i bambini dell'isola. 
 
"Wow! Davvero siete allenatori di Pokemon di Sinnoh?" esclamò una bambina dai capelli arancioni, avvicinandosi con entusiasmo a Matilde, che cercava di schermirsi con fare imbarazzato. "Ma... ma tu hai più o meno la mia stessa età! E sei già un'allenatrice così brava?"
 
"Com'è Sinnoh? Ho sentito dire che è un posto bellissimo! Mi piacerebbe tanto poterlo vedere, un giorno!" continuò un bambino, rivolto a Chicco, che gli arruffò i capelli con fare sbarazzino.
 
"Beh, che ti posso dire, piccolo... tu continua a mangiare la tua verdura, e un giorno diventerai grande e potrai visitarlo!" disse, facendo una risata gioviale alla fine. 
 
"Che bello, finalmente sono venuti i Pokemon Ranger a darci una mano!" esclamò Ralph, che con gli occhi luccicanti dalla gioia continuava a guardare il gruppetto di amici che si era riunito sulla spiaggietta del villaggio. "Siamo tutti un po' preoccupati, qui a Cocona... è da un po' di tempo che i Bricconieri, con quelle loro strane macchine volanti, ci stanno dando molti problemi, in questi ultimi tempi... anche se sono diversi giorni che qui non si fanno vedere!"
 
Otello fece un cenno di assenso a Ralph e ai suoi amichetti. "State tranquilli. Vedrete che tra non molto, i nostri amici Ranger e i loro compagni di Sinnoh riusciranno a mettere in gabbia i Bricconieri... e a scoprire chi è che li controlla! Non daranno più fastidio ai Pokemon e agli abitanti di questa regione! A proposito... non sapete per caso dov'è andato Ascanio? E' da un po' di tempo che non lo si vede in giro..."
 
"Il signor Ascanio è andato al Bosco di Tek... non so per quale motivo, ma credo che gli servisse dall'altra legna per il lavoro." spiegò uno dei bambini, per poi voltarsi verso il resto del gruppo, che stava ascoltando con aria un po' spaesata. "Il signor Ascanio è il nostro carpentiere... è un uomo silenzioso ma molto gentile... ed è anche molto forte! In passato, è stato un atleta, e faceva lotta libera, lo sapete? Siamo tutti molto affezionati a lui!"
 
"Oh, capisco... molto interessante!" rispose gentilmente Demetra. "Ma non abbiate paura, sono sicura che il sognor Ascanio in questo momento sta bene, e sta per tornare! Se è davvero forte come dite voi, non avrà certo problemi!"
 
Raimondo si schiarì la voce, cercando di riportare il gruppo all'ordine. "Eh-hm. Scusate, non voglio essere la classica persona che rovina la festa, ma vorrei ricordarvi che siamo qui per un motivo ben preciso." affermò. "Dobbiamo scoprire quanto più possibile sui Bricconieri, sui loro spostamenti... e magari anche sui Grafemi che abbiamo trovato. E' importante, se vogliamo prenderci almeno un po' di vantaggio su quella gente."
 
"Giusto, giusto..." disse Otello, riportandosi alla realtà e ripensando al problema in quel momento più urgente. "Allora... Ralph, tu e i tuoi amici andate a dire al resto di Cocona che sono arrivati i Pokemon Ranger, va bene? Noi... pensiamo al resto!"
 
Ralph e i suoi compagni fecero immediatamente un saluto militare! "Sissignori! Contate pure su di noi! Ralph del villaggio di Cocona e la sua banda faranno la loro parte per assicurarsi che i Bricconieri vengano cacciati via da questa bella isola!" esclamò, prima che la banda di ragazzini corresse a dare la buona notizia a tutto il villaggio, lasciando così Otello e il gruppo dei Ranger liberi di proseguire... fino alla grande casa vicina alla spiaggia, che il vecchietto aveva indicato come la propria abitazione. Guardandola meglio, i cinque amici di Sinnoh si resero conto che, in effetti, era una casa un po' particolare: si trattava della chiglia di una nave in legno, che era stata riadattata e trasformata in una vera e propria abitazione! Di fronte all'abitazione si trovava una piccola alcova sulla quale erano stati piazzati dei vasi fioriti, assieme a degli strumenti da carpentiere, e le finestre erano state ricavate dagli oblò della nave, sostituiti con dei vetri di forma circolare, ed erano decorate con dei piccoli balconi. Alcune tende bianche erano state tese sopra il "tetto" della casa, che in effetti altro non era che il ponte dell'imbarcazione, e una piccola rampa di scale di legno portava fino al piano superiore, inerpicandosi lungo lo scafo.
 
"Benvenuti alla mia umile dimora, ragazzi!" affermò Otello, facendo accomodare il gruppo (Raimondo, Marina, Martino, Staraptor, Pichu e gli Stat-Trainers) in una semplice ma funzionale officina sul cui pavimento erano dispersi un po' di strumenti, con un grande banco di lavoro sulla loro destra e una piccola, comoda area di soggiorno sulla loro sinistra. Sembrava una simpatica combinazione tra una casa e una bottega, impressione che venne confermata quando Marisio e i suoi compagni videro che la sala da pranzo, corredata di un tavolino basso, alcune sedie e un televisore di vecchio modello, era proprio lì alla loro sinistra. "Sentitevi liberi di restare qui per un po'... mentre io vi racconto un po' come sono andate le cose su Regiobaleno in questi ultimi tempi."
 
"Grazie mille, signor Frenesio." affermò Risetta con un piccolo cenno della testa. Lei per prima si accorse dell'arrivo, dalle scale che portavano al piano di sopra, di un ragazzino di circa quattordici anni vestito di una tuta da lavoro arancione un po' consunta, con scarpe di gomma e una bandana arancione legata sulla testa, che faceva intravedere ciuffi dei suoi capelli verdi. Aveva un'espressione vivace e un po' nervosa, mentre scendeva al piano terra e veniva ad accogliere Otello.
 
"Ah, bentornato, signor Frenesio! Ho appena finito di mettere a posto le tende e... e... mi... mi scusi, signor Frenesio, ma chi sono questi ragazzi che sono con lei...?" esordì il giovanotto, la cui espressione si fece improvvisamente sconvolta quando vide che assieme al vecchietto c'erano tutti quei ragazzi!
 
Matilde si voltò verso il ragazzino con la bandana e tese una mano verso di lui in un gesto di saluto e cordialità. "Ooooh, buongiorno! Il mio nome è Matilde, e questi sono i miei amici! Il signor Frenesio ci ha inviati qui per..."
 
Immediatamente, prima che Matilde potesse finire il discorso, il ragazzino con la bandana si mise le mani sulla testa, e dei comici fiumi di lacrime cominciarono a scorrergli lungo le guance, formando delle pozzanghere istantanee ai suoi piedi! "NOOOOOO! E' proprio come temevo! Sono stato sostituito, rimpiazzato, reso obsoleto!" esclamò tragicamente, per poi andare a sedersi in un angolo e cominciare a disegnare cerchi per terra con un indice, con tanto di nuvoletta nera che gli aleggiava sulla testa! "Sigh... sigh... signor Frenesio, io mi fidavo di lei... io la consideravo come un nonno... ero convinto che lei tenesse a me..."
 
Martino e Marina si guardarono stupiti, e Pichu strimpellò una nota sul suo ukulele con aria confusa.
"Nick... non ti sembra di stare un po' esagerando?" chiese Otello, facendo un passo incerto verso il ragazzo... che sembrò non avvedersene e continuò a fare la tragedia!
 
"Oh... sigh... sigh... se è vero che lei ha scelto queste persone come vostri nuovi apprendisti, capo, allora non c'è più alcun bisogno che io resti qui... quindi devo fare le valigie e tornare sulla strada, vero? Oh, capo, come ha potuto farmi una cosa del genere?" continuò a lagnarsi.
 
"Quel ragazzo... ha una fantasia alquanto fervida, se mi è permesso dirlo..." affermò Demetra, grattandosi una tempia con fare un po' spaesato.
 
Risetta scosse la testa. "E' un idiota."
 
Otello grugnì, scosse la testa e marciò verso il suo apprendista che stava ancora rannicchiato nell'angolino, per poi prenderlo per un orecchio e sollevarlo di peso! "Insomma, Nick, la vuoi finire di mandarti in pappa il cervello con questi tuoi voli pindalici?" esclamò il vecchietto, mentre il malcapitato apprendista emetteva una serie di lamenti di dolore! "Questi signori sono soltanto un gruppo di Pokemon Ranger e di loro alleati provenienti dal continente di Sinnoh, che sono qui per darci una mano a tenere a bada i Bricconieri, ed impedire che loro facciano quello che vogliono al nostro paese! Se hai il tempo di farti venire in mente queste idee assurde... perchè non lo usi invece per fare ai nostri ospiti un po' di tè freddo, visto che sono appena arrivati qui dopo aver sostenuto una battaglia con i Bricconieri?"
 
"Ah! Ehm... chiedo scusa, capo! Mi sono fatto subito una serie di idee sbagliate, e ho finito per... ehm... sì, insomma, ho finito per credere che voi mi voleste sostituire! Heheheheee... comunque adesso sono più tranquillo, provvedo subito!" ridacchiò Nick, massaggiandosi l'orecchio nel momento in cui Orfeo lo mollò. Il ragazzo si rimise rapidamente e tornò al lavoro, cominciando a marciare come un soldatino verso la cucina per preparare un rinfresco, ed Otello sospirò con fare affettuoso, e alzò le spalle.
 
"Scusate... Nick è il mio apprendista, sta ancora imparando le basi del mestiere, ma è molto volonteroso." spiegò. "Il problema è che a volte, beh... diciamo che si fa delle idee che non corrispondono necessariamente alla realtà dei fatti, con le conseguenze che potete vedere voi stessi. In ogni caso... prego, accomodatevi. Vi racconterò tutto quello che so sui Bricconieri e sulle loro operazioni."
 
"Grazie, signor Frenesio, lo apprezziamo molto." rispose Raimondo. Ad un cenno del padrone di casa, i Pokemon Ranger, gli Stat-Trainer e i loro Pokemon si sedettero attorno al tavolino del soggiorno, mentre Nick cominciava a preparare un po' di rinfresco...
 
 
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Nel frattempo, in un'altra delle isole dell'arcipelago di Oblivia...
 
"Accidenti... non scherzavano affatto quando dicevano che Fabulonia è una delle isole più inospitali di questa regione..." mormorò Occhioblu, mentre assieme ad un gruppo di Bricconieri e di Pokemon - tra cui i suoi Feraligator e Meganium - si addentrava in una galleria scavata nella roccia del vulcano che dominava l'isola. Il Vulcano Fabulonia, un vulcano ancora attivo dal quale di tanto in tanto usciva ancora qualche sbuffo di fumo, era secondo il folklore locale il luogo che Moltres ed Entei avevano scelto, in tempi remoti, come loro dimora... e la giovane comandante dei Bricconieri non aveva certo problemi a capire il perchè. C'era solo da sperare che non ci fosse ancora qualche Pokemon Leggendario in giro... "Okay, ragazzi, non prolunghiamo la nostra permanenza sull'isola più a lungo di quanto non sia necessario, cerchiamo questo Grafema, vediamo se c'è o se è solo una leggenda... e poi andiamocene, prima di trasformarci in tante polpette affumicate!"
 
"Mega..." disse il suo Meganium, tirando il fiato e facendosi aria con la foglia che gli cresceva sulla testa. Il grazioso Pokemon Erba soffriva più degli altri il clima rovente delle visceredel vulcano, ma per fortuna, l'altro dei Pokemon di Occhioblu, Feraligator, stava pensando a rendere il soggiorno un po' più sopportabile, spruzzando acqua sul suo compagno di squadra ogni volta che gli sembrava che non riuscisse più a tollerare il calore.
 
"Comandante Occhioblu, mi sembra di aver trovato qualcosa." affermò all'improvviso una delle reclute che era andata in avanscoperta. Il Bricconiere si era fermato vicino ad una sezione di muro che sembrava in qualche modo staccata rispetto al resto: c'era una piccola rientranza nella parete, che dava l'impressione di stare nascondendo qualche passaggio segreto... e che sicuramente non era naturale: i bordi erano troppo regolari, e la pietra della sezione di muro rientrante era troppo liscia e levigata per essere stata operata del naturale processo di erosione. Sicuramente, era stata messa lì da qualcun altro...
 
Occhioblu si avvicinò al suo subordinato e cominciò ad esaminare lei stessa la sezione di muro, chiamando a sè sia Meganium che Feraligator. Dopo aver dato un'occhiata attenta, la comandante dei Bricconieri annuì energicamente e cominciò a cercare a tentoni qualcosa sul muro che potesse assomigliare ad un interruttore o a una maniglia. Dopo qualche secondo di ricerca infruttuosa, lo sguardo di Occhioblu si posò su una pietruzza acuminata che sporgeva leggermente dal muro... e il suo istinto le disse di dare un'occhiata anche a quella. Dopo un istante di esitazione, Occhioblu posò una mano su di essa e la spinse leggermente, muovendola dalla sua posizione e facendola scivolare verso l'interno.
 
"Mega?" esclamò Meganium, percependo per primo che si stava muovendo qualcosa. Si trattò di un movimento impercettibile all'inizio, ma poi si sentì come un rombo lontano, e la lastra di pietra che Occhioblu stava esaminando si spostò lateralmente, dando accesso ad un grande corridoio che si trovava appena dietro di essa! I Bricconieri e la loro comandante si ritirarono di un passo, un po' sorpresi, prima di dare un'occhiata al luogo: decisamente non dava l'impressione di essere qualcosa di naturale: le pareti, appena dentro la nuova galleria, erano ricoperte di mattoni rossi e rosati talmente lisci che sembravano luccicare alla tenue luce che proveniva da un luogo che si trovava alla fine della lunga galleria. Con prudenza, Occhioblu e i suoi subordinati cominciarono ad addentrarsi nel passaggio segreto che avevano scoperto, tenendosi pronto ad ogni evenienza.
 
"Il calore si fa sempre più intenso man mano che andiamo avanti..." disse la ragazza bionda, facendo cenno a
Meganium e a Feraligator di stare attenti al resto del gruppo nel caso qualcuno si sentisse male. I due Pokemon, malgrado si sentissero un po' a disagio per il tremendo calore, obbedirono all'istante e si spostarono verso i Bricconieri rimasti indietro. 
 
"Fer..." disse il coccodrillo bipede, notando che due dei subordinati stavano già mostrando segni di fatica. Agendo rapidamente, Feraligator spruzzò un po' d'acqua sul soffitto e sui muro con il suo attacco Pistolacqua, riuscendo a raffreddare almeno un po' l'ambiente e a fare sì che le reclute riuscissero ad andare avanti ancora un po'.
 
"Chi di voi non se la sente di proseguire, è meglio che torni indietro e aspetti vicino all'ingresso." affermò la ragazza, sinceramente preoccupata per la salute dei suoi collaboratori. "Il calore si intensificherà man mano che ci avviciniamo alla caldera del vulcano, e alcuni di voi potrebbero non essere in grdo di sopportarlo."
 
"Ce la facciamo, comandante Occhioblu... non si preoccupi, non sarà un po' di aria calda a fermarci." la rassicurò una ragazza che sembrava avere già una certa esperienza in fatto di spedizioni. "Certo... non mi stupirebbe se da queste parti ci fosse il tempio dedicato a Moltres o ad Entei..."
 
"Lo scopriremo molto presto. Continuiamo su questo corridoio, e sono sicura che troveremo qualcosa di molto interessante." affermò la giovane donna, tergendosi un po' di sudore dalla fronte mentre il corridoio lungo il quale stavano proseguendo si estendeva in lontananza, apparentemente all'infinito. Ci volle quasi un minuto di marcia continuata prima che cominciasse a vedersi, in lontananza, una grande porta di basalto e bronzo, decorata con dei simboli mistici dall'aspetto cupo, che richiamavano vagamente la forma della testa di Entei, una delle tre Bestie Leggendarie di Johto. Vedere che erano vicino ad un probabile obiettivo diede maggiore incentivo ad Occhioblu e ai suoi subordinati, che si affrettarono verso il portone, e lo raggiunsero, sopportando meglio che potevano il calore terrificante che emanava.
 
"Ci siamo. Credo che abbiamo scoperto quello che stavamo cercando! Wow, sono sicura che il comandante Occhiorosso ne sarà molto soddisfatto!" esclamò Occhioblu, passando dalla sua precedente serietà ad un tono allegro e svagato, come quello di una bambina che si stava vedendo regalare il suo giocattolo preferito! 
 
"Mega meganium!" esclamò Meganium. Il grazioso Pokemon Erba fece volteggiare un paio di volte la foglia che aveva sulla testa, quasi fosse stato un cavallerizzo che si apprestava a catturare il bestiame!
 
"Gator!" esclamò Feraligator, annuendo con energia e stringendo le mani artigliate a pugno in segno di vittoria. Per quanto non fosse entusiasta come la sua allenatrice e il suo compagno di squadra, anche lui era contento che la sua organizzazione avesse fatto qualche passo avanti nella realizzazione del loro piano. I subordinati, da parte loro, erano piuttosto interdetti dalla reazione della loro superiore...
 
"Mi... mi scusi, comandante Occhioblu, immagino che lei volesse dire... il comandante Occhioviola? Dopotutto... è lui il capo della nostra organizzazione, e poi... non dimentichi che in questo momento noi rispondiamo delle nostre azioni a... beh, lei sa chi, non c'è bisogno che io glielo ripeta, vero?" chiese un Bricconiere un po' più con i piedi per terra.
 
Occhioblu fece una faccia sorpresa e si ricompose rapidamente, facendo un paio di colpi di tosse per non far vedere il suo imbarazzo. "Ah! Ehm... certo... certo, volevo dire anche il comandante Occhioviola e i Sorsisti! Non mi dimenticherei mai dei miei superiori! Comunque... adesso, c'è una questione un po' più immediata, e sarebbe... riuscire ad oltrepassare questo portone, ed entrare nel tempio! Chissà... magari qui c'è un Grafema, o un artefatto che potrà esserci molto utile!"
 
"Ferrrr..." disse Feraligator con la sua voce roca e ringhiante, facendo cenno ad Occhioblu e a Meganium di restare indietro e lasciar fare a lui. Il gigantesco coccodrillo bipede guardò la porta di bronzo con determinazione e si concentrò per un attimo... poi, prese un profondo respiro, divaricò le fauci simili ad una tagliola, e scagliò un attacco Idropompa contro la porta incandescente, sotto forma di un vero e proprio torrente che investì i battenti surriscaldati! Con un sibilo sinistro, una densa nube di vapore bianco si levò dalla superficie in metallo, che stridette come le unghie sulla lavagna... e un attimo dopo, a causa del brusco abbassamento di temperatura e dell'esplosione di vapore, la porta cedette, abbattendosi al suolo verso l'interno del tempio sotterraneo con un tremendo fragore metallico! I Bricconieri e la loro comandante strinsero i denti e si tapparono le orecchie per il dolore del frastuono... e quando si arrischiarono a guardare, videro Feraligator che riprendeva fiato nel bel mezzo di una coltre di denso vapore acqueo, che gli dava un'aspetto fiero e quasi maestoso!
 
Feraligator ghignò soddisfatto davanti al frutto del suo attacco e si voltò verso il resto del gruppo che lo guardava ammirato - a parte Occhioblu e Meganium, che sembravano semplicemente fieri delle sue prestazioni -, poi, con un gesto del braccio e un segno dell'okay, indicò ai Bricconieri l'interno del tempio, come se volesse dire che erano i benvenuti.
 
"Bel colpo, Feraligator!" esclamò la giovane comandante. "Bene, signori... che aspettiamo? Questo antico tempio, non aspetta che noi!"
 
 
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Occhioblu dovette ricredersi poco dopo che lei e il suo gruppo di esploratori ebbero messo piede all'interno del complesso. Di qualunque cosa si trattasse, non era certamente un tempio, anche se sicuramente era un luogo antico e ormai in disuso. Sembrava più una grande sala del trono, con ciò che restava di ornamenti, armi ed armature addossato alle pareti. La maggior parte degli artefatti era arrugginito, logorato dalle ingiurie del tempo, o comunque inutilizzabile... ma in quel momento, i reperti non erano ciò che interessava ad Occhioblu e ai suoi uomini.
 
"Hmm... a quanto pare, non era proprio come pensavo, ma non importa. Questo non significa che non possiamo trovare qualcosa di interessante da queste parti." disse la bionda, cercando di guardarsi attorno malgrado la semioscurità che pervadeva la sala. I muri erano di colore rosso e bianco, creando un contrasto che, per qualche motivo, rendeva ancora più difficile distinguere ciò che pteva essere scritto sulle pareti.
 
"Certo, la vista distorta dal calore non aiuta per niente..." pensò tra sè Occhioblu. "Beh, inutile recriminare, adesso siamo qui, e sarà meglio darsi da fare. Non ho voglia di sentir brontolare Occhioviola e quel branco di vecchi rottami..."
 
Mentre lei e i suoi Pokemon controllavano una sezione della grande sala, Occhioblu passò vicino al trono che si trovava in cima ad una breve rampa di gradini, a una notevole distanza dalla porta da cui erano entrati. Si trattava di un trono scolpito con incredibile manualità e destrezza, notò la ragazza. Certo, lei non era molto interessata alla storia passata, ma non poteva comunque fare a meno di notare che chiunque fosse stato, aveva sicuramente un tocco da maestro. Le finiture e i bassorilievi finemente scolpiti sui fianchi del seggio reale erano qualcosa che non si vedeva tanto spesso, ed erano sopravvissuti quasi indenni al passare dei secoli...
 
"Chissà quali erano i popoli antichi che hanno costruito questo posto... e cosa i facevano, poi..." affermò tra sè Occhioblu, continuando a guardare intorno al trono. Esperta com'era, aveva ragione di credere che anche da quelle parti si nascondesse qualcosa di interessante... e infatti, quando il suo Meganium iniziò ad annusare il terreno intorno al trono, e a fare dei cenni per attirare la sua attenzione, la ragazza bionda si rese conto di aver trovato qualcosa. "Ah! Che succede, Meganium? C'è qualcosa che potrebbe esserci utile?"
 
"Megmeg!" esclamò il Pokemon Erba, grattando il terreno vicino al trono con una zampa. Sembrava che stesse indicando qualcosa... e infatti, non appena Meganium avvicinò il muso alla fiancata del trono, Occhioblu riuscì a vedere, per quanto non troppo distintamente, che su di esso si trovava una sorta di levetta. Non era molto grande, e ad un primo esame sarebbe potuta facilmente sfuggire alla vista... ma sicuramente era un elemento importante, e la ragazza capì che forse custodiva un segreto molto interessante.
 
Senza attendere oltre, Meganium spinse la levetta, che passò di lato con un suono secco... e un attimo dopo, il trono cominciò a muoversi, facendo vibrare il pavimento di marmo sotto i piedi di Occhioblu e dei suoi Pokemon. Il resto dei Bricconieri interruppe immediatamente quello che stavano facendo, e si mossero verso il trono, incuriositi, trepidanti e intimoriti al tempo stesso... e qualche secondo dopo, il trono cominciò a spostarsi all'indietro, rivelando che sotto di esso si trovava un bassorilievo...
 
O meglio, come scoprì Occhioblu puntando una torcia elettrica verso di esso, uno strano simbolo inciso su una tavola di granito rosso, che luccicava debolmente. Con una certa eccitazione, Occhionlu e i suoi Pokemon guardarono verso di essa... e videro che si trattava di una sorta di runa disegnata nella forma di un paio di lunghe zanne che puntavano verso il basso! Con un pizzico di immaginazione, Occhioblu immaginò che si trattasse di una stilizzazione del viso di Entei, e un sorriso di vittoria le si dipinse sul volto. Probabilmente quello era un Grafema... esattamente quello che stavano cercando!
 
"Comandante Occhioblu, credo che la nostra ricerca sia finita! Guardi... sembra proprio un Grafema!" esclamò uno dei Bricconieri, correndo verso il simbolo luminoso inciso sulla lastra e facendogli una foto. "Sì... ora non ne ho più dubbi, ce l'abbiamo fatta! Abbiamo trovato uno dei Grafemi che servono alla realizzazione del progetto dei Sorsisti!"
 
"Un ottimo lavoro... ed è stato uno sforzo di gruppo, quindi complimenti a tutti voi!" esclamò Occhioblu raggiante. Sicuramente Occhiorosso sarebbe rimasto impressionato... "Farò parola della vostra abilità e del vostro lavoro di squadra al comandante Occhioviola e farò in modo che vi venga aggiunto un bonus alla paga di questo mese! Siete stati fantastici! Adesso però non disperdiamoci, okay? Fate una foto di questo Grafema, copiatevelo su un foglio di carta... insomma, qualsiasi cosa pur di non perderlo, mi sono spiegata?"
 
"Certamente, comandante Occhioblu!" rispose un'altra recluta, che si era appena messa lì con un bloc-notes in mano, e stava copiando il segno. Occhioblu annuì soddisfatta e diede una carezza sulla testa prima al suo Meganium, e poi al suo Feraligator, congratulandosi con loro per il lavoro ben svolto. "Grazie anche a voi, amici miei! Stasera preparerò una doppia porzione dei vostri piatti preferiti, okay?"
 
"Ferrrrr!" esclamò soddisfatto Feraligator, per poi leccarsi le labbra con evidente gioia al pensiero di un pranzetto con i fiocchi!
 
 
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Nel frattempo, al villaggio di Cocona...
 
Il vecchio Otello aveva appena spiegato ai Pokemon Ranger e agli Stat-Trainer quale fosse la situazione, e ora che sapevano un po' meglio come stavano le cose, i ragazzi erano convinti di essere un attimo più preparati ad affrontare la sfida che si profilava all'orizzonte... in particolare, erano riusciti a sapere qualcosa di più sui capi dell'organizzazione, e sui loro modi di operare.
 
"Capisco... quindi, oltre a quell'Occhiorosso che abbiamo affrontato, ci sono altri due comandanti. Occhioblu... e Occhioviola, che dovrebbe essere il comandante supremo." riassunse Marisio, seduto al tavolino basso, con il suo Lucario a fianco, mentre beveva un sorso di succo di frutta. "Tuttavia, sappiamo per certo che in questo momento, l'organizzazione sta prendendo ordini da terze persone, che al momento sono ignote, ai fini di recuperare i Grafemi, ovvero le rune che dovrebbero... sempre stando al folklore locale... essere in grado di evocare e controllare brevemente dei Pokemon Leggendari. Tuttavia, per quanto certo non credo abbiano intenzione di usarli per uno scopo edificante, non sappiamo ancora a cosa gli servirà controllare i Pokemon Leggendari."
 
"Certo... non si può dire che sia una prospettiva molto incoraggiante..." affermò Raimondo, seduto a fianco dei suoi due giovani allievi, che stavano ascoltando con attenzione senza perdersi una parola. Al loro fianco, c'erano anche Staraptor, e il piccolo Pichu con l'ukulele, mentre il resto degli Stat Trainers era seduto intorno al tavolo, tutti comunque rivolti attentamente a Nick e ad Otello. "Una società segreta che vuole impadronirsi della forza dei Pokemon Leggendari. Se è vero, allora l'intero continente di Oblivi, e forse anche il resto del mondo, è in grave pericolo. Se solo sapessimo sove andare a cercare i Bricconieri, magari avremmo una possibilità in più di ostacolare i loro piani."
 
"Star, starrrrr!" esclamò Staraptor, storcendo il naso.
 
"Detto questo, Marisio... c'è qualcosa che non mi torna." disse telepaticamente il Lucario del giovane Guardiano dell'Aura, rivolto al suo allenatore. "Già un solo Pokemon Leggendario darebbe ai superiori dei Bricconieri il potere che gli serve per sottomettere l'intero continente di Oblivia. Dopotutto, Oblivia non ha una Lega Pokemon ufficialmente riconosciuta, e non sono molti gli allenatori che potrebbero opporsi a loro, già in condizioni normali."
 
"Sono perfettamente d'accordo, Lucario. Ci deve per forza essere qualcosa dietro questo piano. Qualcosa che va oltre la semplice conquista." fu la risposta telepatica di Marisio. "Magari sperano di sfruttare i Pokemon Leggendari per farsi aprire l'accesso verso qualcosa di ancora superiore, esattamente come avevano fatto il Predone dalla Maschera di Ferro e Grings Kodai pochi mesi fa."
 
"E' altamente probabile. Dovremmo parlarne con i nostri compagni, in modo che si tengano pronti ad ogni possibile evenienza." rispose Lucario, e Marisio, dopo aver annuito seriamente, si schiarì la voce e proseguì il discorso.
 
"Amici... non voglio mentirvi, nè nascondervi nulla, questi sviluppi sono alquanto inquietanti anche per me." affermò, senza tuttavia mai dare a vedere che la cosa lo spaventasse più di tanto... anzi, quasi per niente! "Tutto questo è spaventosamente simile a quello che è accaduto tempo fa, quando il Team Vicious, sotto la guida del Predone dalla Maschera di Ferro e di Grings Kodai, aveva cercato di radunare tutti i Pokemon Leggendari e ottenere tutte le loro Lastre, in modo da evocare un Pokemon Leggendario ancora più potente e sottometterlo alla loro volontà. Se non fosse stato per l'aiuto di un gruppo di coraggiosi allenatori dei quattro continenti, e dei Pokemon Leggendari che erano riusciti a sfuggire al loro controllo... sicuramente sarebbe potuta andare molto peggio, e adesso tutti e quattro i continenti sarebbero sotto il controllo del Team Vicious."
 
"Questa sì che è una brutta notizia... se solo potessimo sapere che cosa ci attende, e come fare ad impedire al Team Vicious di impadronirsi dei Pokemon Leggendari, allora sicuramente avremmo una possibilità in più di ostacolarli." affermò Demetra. Stava per dire altro, ma in quel momento, un rapido suono di passi che si avvicinavano li distrasse... e un attimo dopo, con un tonfo, la porta d'ingresso si spalancò e Ralph, lo stesso ragazzino che aveva accolto i Pokemon Ranger e gli Stat-Trainers, entrò di colpo nel salotto, apparendo trafelato e di fretta!
 
"Signor Otello! Ragazzi! Venite, presto, sta succedendo qualcosa di strano!" esclamò Ralph, mentre i presenti si voltavano allarmati verso di lui. "Abbiamo... abbiamo visto... io e i miei amici abbiamo visto i Bricconieri con le loro macchine volanti! Stavano andando verso il Bosco di Tek e la Grotta Lima!"
 
"Cosa? Ne sei sicuro?" chiese Nick sgranando gli occhi. Quando Ralph rispose con un cenno affermativo della testa, tutti si alzarono di fretta dai loro posti, abbandonando le bevande nei bicchieri ancora mezzi pieni.
 
"Questa potrebbe essere un'occasione unica." affermò Raimondo. "Se riuscissimo a catturare uno di loro, e interrogarlo, forse potremmo sapere qualcosa in più sui loro piani. Dobe si trova la Foresta di Tek, signor Otello?"
 
"E' a nord di qui... non ci vorrà più di mezz'ora per raggiungerla." rispose il vecchio carpentiere. "Ma è meglio che vi sbrighiate... non credo che i Bricconieri ci metteranno molto a fare quello che sono venuti a fare!"
 
"Certamente. Faremo in un lampo." affermò Risetta, annuendo con calma mentre il gruppo si affrettava a seguire le indicazioni di Otello...
 
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: Non so, ragazzi. Non avevo molta ispirazione per questo capitolo. Quindi, non credo che mi sia venuto fuori bene... ma il prossimo capitolo conterrà molta più azione, e credo che sarà un attimo meglio di questo! Cercherò di essere anche un po' più concentrato la prossima volta, quindi... abbiate pazienza, e aspettate che mi ritorni l'ispirazione per questa parte della mia saga! A presto!
             
 
     
  
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