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Autore: AlyxF1    08/01/2015    5 recensioni
In attesa della vera seconda stagione della Grojband, in cui ci speriamo tutti, mi è venuta l'idea di scrivere degli episodi con delle mie idee. Spero apprezziate l'idea, e che mi suggeriate delle idee inedite :D vi ringrazio in anticipo.
Genere: Avventura, Comico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Corey Riffin, Kin Kujira, Kon Kujira, Laney Penn
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Secondo capitolo – The Grojgame

Cosa c’è di meglio in un pomeriggio così assolato, così tranquillo, così sereno…
-Stare al computer da quasi due giorni per un progetto senza senso?- disse Laney seccata. Era nel garage della Grojband, in compagnia ovviamente dei suoi compagni. Corey se ne stava sul divano ad accordare la sua chitarra rossa, mentre Kin e Kon erano appunto alla scrivania ad armeggiare col PC. Ma erano ormai due giorni che non dormivano, ed erano ancora fortunati ad avere ancora gli occhi dentro le orbite.
-Allora, si può sapere perché state lì? Venite fuori, c’è una giornata splendida!- disse Laney rivolta ai due fratelli, ma a quanto pare le loro orecchie erano riempite di prosciutto… (forse letteralmente…)
La ragazza a quel punto decise di sbirciare sul monitor per vedere cosa stava macchinando Kin con l’aiuto di Kon.
Ma appena la rossa cominciò a guardare, Kon si mise di fronte a lei: -No mia cara, devi aspettare.- disse il batterista, con voce irremovibile; ma tanto lei mica si arrendeva così facilmente…
­-E fammi vedere dai!- disse lei provando a driblarlo, ma senza successo.
-CE L’HO FATTA!!!!- disse Kin girandosi ed esultando per tutto il garage. Tirò fuori una trombetta ed un cappellino da festa e cominciò a festeggiare, manco fosse Capodanno.
Poi ne porse trombetta e cappellino ai suoi tre amici nonché compagni di band, per far festeggiare pure loro (sempre dal taschino, perché si sa, nei cartoni le tasche sono infinite).
Corey, sorridente ma con fare distratto, chiese: -Bello Kin ma… cosa si festeggia?- disse lui con ancora la sua chitarra tra le mani.
Kin rispose al frontman con sicurezza: -Signori (comprende pure Laney), ho appena concluso la realizzazione del primo videogioco su di noi, la Grojband.- disse l’occhialuto, ma a quella frase Corey non sembrò molto felice…
-Amico, perché quella faccia?- disse Kin vedendo il ragazzo col berretto un po’ contrariato. Subito il blu rispose: -Kin, sai che io odio i videogiochi musicali, e che non li voglio minimamente vedere o toccare.- disse serio Corey.
Ma l’amico rimase comunque sicuro di sé, e lo tranquillizzò: -Tranquillo Corey, so bene che non li sopporti, ma questo non è un videogioco musicale, ma semplicemente il VIDEOGIOCO PERFETTO!- disse con poca spavalderia il pianista della Grojband. Kon era d’accordissimo con lui: -Si fratello, e se i nostri non diventeranno ciechi per le 50 ore passate al computer a programmarlo, potremmo giocarci tutti insieme.-
Però Laney, come suo solito, cercò di smorzare l’entusiasmo dei due: -Invece che fare queste cavolate, potremmo dedicarci nello scrivere un testo per la nostra band NEL MONDO REALE.- disse la bassista seria su quell’argomento. Subito Core cercò di raffreddare i suoi bollenti spiriti, dandole un pugnetto sulla spalla: -Calmati Pulce, oggi non avremo concerti, quindi possiamo benissimo avere un giorno di riposo. Per di più Trina oggi non c’è, quindi possiamo benissimo dedicarci alla creazione di Kin.- disse lui fiducioso.
Poi continuò col suo discorso: -Però prima sarà il caso di fare un po’ di pratica, ok Grojband?- disse il chitarrista prendendo il suo strumento, ed invitando i suoi compari a salire sul palco del loro garage.
Tutti risposero affermativamente e presero i loro strumenti, collegandoli anche alle casse sul palco, e cominciarono a suonare i loro pezzi per allenarsi.

***UN’ORA DOPO…***

Dopo un’oretta di esercitazione, la Grojband rimise i propri strumenti dentro le custodie, per cominciare a provare sul serio il videogioco di Kin. Ma neanche il tempo di scendere dal palco, che la porta laterale dell’ingresso si spalancò con un calcio da parte di…
-TRINA?!- disse Corey stupito e sconcertato. In effetti è strano che la sorella fosse lì quel giorno. E sembrava
anche piuttosto nervosetta.
-Ma guarda un po’, quello sfigato di mio fratello con la sua band di pezzenti; non pensavo foste ancora qua.- si lamentò subito lei.
-E dove dovremmo andare scusa?- disse Corey in risposta alla sorella nervosa. E più lui ribatteva, più lei diventava rossa di furore.
-Ovunque, tranne vicino a me! QUINDI ORA FUORI! Oggi Nick è partito per qualche giorno, quindi VOGLIO STARE DA SOLA!!!!- cominciò ad urlare la Riffin ”indemoniata”, e l’ultima cosa che voleva fare era parlare con suo fratello.
-NOI NON CI MUOVIAMO, METTITI IL CUORE IN PACE!- ribattè il blu, ad un passo dall’arrabbiarsi.
A quel punto Trina, dalla rabbia, diede un pugno sulla scrivania con tutta la forza che aveva, spaccando la scrivania stessa e soprattutto la tastiera del PC ancora acceso.
-No!- urlò Kin disperato. Trina gli aveva spaccato il computer e tutto il lavoro fatto in questi giorni.
Ad un certo punto però cominciarono ad uscire delle scintille e delle scariche elettriche dal mucchio di ferraglia rimasta. Il monitor stava scattando, e la schermata del videogioco andava e veniva ad intermittenza, cambiando pure i colori.
-Ma che diavolo succede eccetera?!- disse Trina spaventata e arrabbiata da quel che stava vedendo.
La sedicenne cominciò a guardare da più vicino il disastro che aveva combinato. Si avvicino con cautela…
-AAAAAAAAHHHH!!!!- ad un certo punto una scarica elettrica la prende in pieno, facendola sobbalzare sul posto!
-TRINA!- urlò Corey, vedendo la sorella in quella situazione. Lui che si preoccupa?! Cosa stava succedendo?!
Quando la scarica elettrica cessò, i quattro della Grojband furono sconcertati nel vedere che Trina era… ERA SPARITA!!!
-Che cavolo hai combinato Kin?!- chiese sconcertata dall’accaduto. Ma neanche Kin e Kon sapevano rispondere stavolta: erano rimasti con la mascella penzolante nel vedere Trina smaterializzata dal computer del loro garage.
I quattro, tutti insieme, si stavano riavvicinando MOOOOOOOOOLTO lentamente, per evitare di fare la fine di Trina; all’improvviso, il monitor si accese automaticamente, e i quattro si spaventarono: -AHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!- urlarono i quattro musicisti contemporaneamente.

All’interno del monitor vi era una piccola figura rosa, che si stava agitando per tutto lo schermo. Sembrava in trappola, come un uccellino in gabbia, ed era senza via di fuga.
A quel punto Kin decise di avvicinarsi, e guardò lo schermo con più attenzione. Quella piccola icona di colore rosa sembrava picchiettare sullo schermo, per uscire dal computer…Ma chi era?
-Oh mamma, quella è…TRINA!- disse Corey vedendola. Si era teletrasportata NEL VIDEOGIOCO! SUL SERIO?!
-Possibile che io abbia costruito un gioco dove ti puoi teletrasportare all’interno?- disse Kin tra se, dubbioso della stranissima situazione. –Fratello, non so davvero se questo sia la casa davvero più fica o più spaventosa che tu abbia mai creato.- disse Kon, squadrando il fratello con gli occhi.
Laney invece sembrava solo stranita da quel che stava succedendo, più che essere preoccupata: -Ma scusate, se voi avete creato il gioco, fatela uscire no?-
Kin purtroppo rispose negativamente: -No, perché ha spaccato il PC, quindi non si può farla uscire da qui.-
Corey ad un certo punto gli prese le spalle e cominciò a scuoterlo, come se fosse preso dal panico: -Kin, dobbiamo farla uscire! Niente Trina significa niente diario, e niente diario niente testi, niente più Grojband e niente…!-
Kon cercò di calmarlo: -STAI CALMO COREY!- -Niente Grojband! Saremo spacciati!- rispose lui. Kon allora, per farlo calmare, gli cominciò a tirare degli sberloni: -RITORNA IN TE!!!- e finalmente il chitarrista cominciò a inspirare ed espirare per tranquillizzarsi.
-O-ok… Kin, come possiamo farla uscire dal tuo gioco?- chiese a quel punto Corey all’amico. Kin a quel punto parlò con voce più cupa ed oscura, con viso serio: -C’è una sola soluzione possibile…-
-Ti prego dimmi che non è quella che penso!- disse Laney, pregando che non fosse quello.
-Non c’è via di scampo…-
-Non voglio!-
-E’ l’unica possibilità per farla uscire Laney…-
-DIMMI CHE NON DOBBIAMO ENTRARE NEL GIOCO!- lo implorò lei.
-In realtà stavo pensando a spaccare il computer definitivamente e sperare che esca, però la tua idea sembra migliore. Andata!- le rispose lui complimentandosi.
-Brava Laney!- disse anche Kon alla ragazza.
-No, volevo dire che…- stava diventando rossa di rabbia, ma…
-Ottima pensata Pulce!- disse Corey abbracciandola. Lei a quel punto fu a metà tra il furore di dover rischiare la vita (ancora) per Trina e la felicità dell’abbraccio da parte di Corey.

***MARIO TRANSISION***

-Ok Grojband, siete pronti a rischiare la vita per la nostra peggior nemica?!- disse Corey per incitare i suoi compagni. –Si!- urlarono i due gemelli in contemporanea, battendosi pure un cinque. Laney invece fu più fredda…
-Come no, guarda.- gli rispose con malavoglia.
-Ok, andiamo compari!- li incitò. A quel punto tutti e quattro si presero per mano, e Corey appoggiò la sua mano sinistra sul monitor semi-distrutto. Com’era successo poco prima, il terminale cominciò ad impazzire e a guastarsi nuovamente, sparando scintille a destra e a manca.
A quel punto, il monitor lanciò un’altra saetta addosso ai quattro. Corey chiuse gli occhi per non vedere la scena…
Pochi secondi dopo, quando sentì che tutto era finito, riaprì gli occhi… e fu impressionato da quel che stava vedendo!
Il suo corpo era diventato tutto pixelloso, ed imbracciava magicamente la sua chitarra rossa.
Era circondato letteralmente da alberi e da un prato, tutto sempre pixelloso. Sembrava disorientato da quello strano mondo, quando…
-Core, siamo qui! Vieni!- era la voce di Lanes che lo chiamava, per farlo avvicinare a se.
Quando il blu arrivò sul posto, vide che anche i suoi compagni erano tutti in quelle vesti, tutti pixellosi, con in mano i loro strumenti musicali.
-Che figata fratello!- disse Kon all’indirizzo del fratello gemello –Il gioco ci ha riprodotto proprio fedelmente devo dire!-
Però Laney non era altrettanto entusiasta: -Ehm… perché ho questi baffi io?!- disse sconcertata lei, ma Corey, con tutta l’innocenza del mondo, le rispose: -Vedi Laney? E’ proprio dettagliato al massimo questo videogioco!- Dopo quella affermazione, Laney lo guardò con sguardo assassino.
Lasciandolo perdere, la rossa pose un’altra domanda: -Ma dove siamo di preciso Kin?-
L’amico occhialuto le rispose: -Siamo alla schermata di inizio, vedi che lì c’è il titolo?- disse puntando lo sguardo in alto, indicando una scritta rosso cremisi sopra le loro teste
-Va bene, dobbiamo andare di là per cominciare.- concluse Kin il suo discorso.
-Compagni, muoviamoci e andiamo a salvare Trina! Ne va del futuro della nostra band (strano, eh?)! FORZA GROJBAND!- urlò Corey per incitare i suoi amici. E cominciarono a muoversi verso il primo livello.

***1ST LEVEL TRANSISION***

Una specie di tunnel spaziale li trasportò nel primo livello. E i quattro si ritrovarono davanti ad un livello che sembrava un’imitazione di un livello di Super Mario Bros.
-Che fantasia…- disse Laney al pianista, con sguardo di disappunto. E l’amico le sbuffò contro, per far finta di niente.
-Kin, come si gioca?- chiese Corey sempre all’occhialuto. Lui cominciò le sue spiegazioni in quel momento:
-Allora, con la croce si salta, mentre col quadrato si usa il proprio potere.- disse lui con voce da sapientone.
Ogni membro della Grojband, a quanto pare, aveva un potere diverso. Kon  provò a usare il suo potere, e lui poteva, con la sua batteria, creare dei terremoti.
-Attento amico, se no sfasci tutto!- lo rimproverò Kin, sentendo la terra che si stava crepando sotto i suoi piedi.
Il fratello di Kon aveva invece il potere di sparare raggi dalla sua tastiera, suonando le note musicali.
Ora toccava a Laney: -Tu cosa sai fare Lanes?- le disse l’amico coi capelli blu. A quel punto la rossa provò a suonare il suo basso azzurrino e…
-AAAAH!!! Scotta scotta scotta!- dal suo basso uscì una vampata di fuoco che bruciò il sedere a Corey!
-Ops!! Scusa Core!- cercò di scusarsi lei, ma pochi secondi dopo Corey divenne un mucchietto di cenere!
-NO CORE! NO!- urlò Laney disperata, cominciando a piangere. Il mascara le stava colando dal viso, sotto gli occhi scioccati di Kon, che era rimasto a bocca aperta su quella scena.
La ragazza si mise in ginocchio disperata, prendendo in mano la cenere rimasta a terra.
-Sniff… io l’ama…- la bassista stava per concludere la frase singhiozzando, quando da dietro…
-Che c’è Pulce?- disse una voce molto conosciuta da dietro. Era Corey che era tornato dall’oltretomba.
-Core!- disse Laney abbracciandolo forte come non mai, lasciandolo un po’ in imbarazzo. Era “tornato in vita” perché nei videogiochi, come tutti sanno, se si muore si torna in vita ovviamente.
-Ma Laney… stai piangendo?- chiese Corey vedendo i suoi occhi rossi e le sue guancie macchiate di mascara nero.
-No, lo sai che non piango mai io!- disse lei facendo finta di togliersi qualcosa dall’occhio, e cercandosi di asciugarsi le lacrime con la manica della maglietta. –Proseguiamo per favore?- disse lei cercando di far finta di niente, sotto gli sguardi perplessi degli amici.
Corey provò a fare un assolo di chitarra, che cominciò a emanare delle scariche elettriche fortissime.
Ora (forse) la Grojband era pronta a combattere.

I primi nemici che i nostri eroi improvvisati incontrarono furono degli zombie, simili a quelli che la Grojband risvegliò durante l’ultima festa di Halloween.
-Ci sono anche degli stuzzichini di formaggio per caso?- chiese Kon affamato dopo tutta quell’azione.
-No, mi dispiace fratello…- disse Kin un po’ deluso.
A quel punto la Grojband cominciò ad attaccare tali zombie con veemenza, fino a che…
-Guarda Lanes, un blocco con un punto di domanda!- disse Corey puntando quel misterioso blocco.
A quel punto Lanes, con un salto, azionò quel blocco e…
-AHIA! Ma quanto è duro?!- disse lei massaggiandosi la testa, dalla quale fuoriuscì un bernoccolo dal dolore. –Ma come fa Mario a fare così tutto il giorno?-
Dal blocco fuoriuscì una specie di Power Up lampeggiante, a forma di teschio: era il simbolo della Grojband!
-A cosa serve quello?- chiese Core sempre ai due fratelli, e stavolta rispose Kon: -E’ una super mossa, cioè il nostro concerto! Tutti insieme!-
A quel punto con un salto il frontman la prese. Ma neanche il tempo di usarla che…
-ATTENTI, il primo boss! State indietro!- disse Kin spaventato. E il primo boss era… una navicella spaziale!
-Aspetta un secondo, quella navicella l’ho già vista…- disse il frontman Corey tra se e se. E anche Laney aveva la stessa sensazione.
-Allora ti ricordi di me, umano?!- era una voce che i quattro membri della Grojband conoscevano bene.
Infatti era Orb degli Orbs, la band extraterrestre.
-Io e gli Orbs siamo di nuovo qui per farvi vedere come si suona. Siamo pronti per vendicarci!- disse seguito dagli altri alieni colorati.
-Beh, ci sbarazzeremo di voi con facilità. Pronti ragazzi?!- disse imbracciando la sua chitarra.
-Uno, due, tre e quattro!- disse Kon, e i quattro usarono quella super mossa per sconfiggerli con un solo colpo!
-Grande Grojband, ora possiamo finalmente salvare Tri…- stava per pronunciare il nome della sorella quando invece spuntò un portale magico. Ma dove li avrebbe portati?
-E questo cos’è?- chiese stranito il blu. La risposta di Kin non si fece attendere: -E’ un portale, e porta al prossimo livello. Mica ce n’è uno solo di livello sai?-
Con sempre i loro strumenti tra le mani, i quattro si tuffarono a bomba dentro al portale.

***NEXT LEVEL TRANSISION***

I quattro atterrarono DOLCEMENTE su un pavimento di mattoni. Infatti si trovavano, stranamente, dentro un castello, illuminato solamente dalla luce della Luna che illuminava il corridoio. Il problema era che quel castello oscuro era pieno di trappole infernali.
-Ma dove cavolo…?- disse Laney sconvolta da quel che vedeva. Non aveva mai visto niente di simile…
Era un mondo basato su Castlevania, ma lei che non ne sapeva niente di videogiochi non aveva idea di cosa fosse tutto ciò.
Da ogni parte si vedevano spuntoni e mazze chiodate, che potevano fare a pezzi qualsiasi cosa, soprattutto loro quattro.
Kon era già preoccupato: -Io lì dentro in mezzo a quelle trappole non ci vado!-  disse serio.
Kin invece era fiducioso di se: -Guarda e impara fratello. Questo che vedrai è perché sono il creatore di questo gioco.- disse ammiccando al fratello.
A quel punto l’occhialuto cominciò a balzare in mezzo agli ostacoli con estrema facilità, fino a raggiungere il lato opposto del corridoio. Arrivato sul posto, azionò una leva con su scritto “Aziona solo nel caso tu sia lo sviluppatore”.
Azionata tale leva, le varie trappole assassine cominciarono a sparire, in modo da liberare il passaggio per i tre amici musicisti.
-Bravo! Quello è mio fratello gente!- disse Kon con un applauso al fratello, imitato da Corey e Laney.
-Allora i nerd sono bravi a qualcosa…- disse Laney facendo l’occhiolino di complicità all’amico.
Poco dopo, i quattro entrarono in una nuova stanza, di proporzioni gigantesche.
Era completamente vuota, ad eccezion fatta per un trono al centro della sala ed un tappeto rosso per accogliere gli ospiti.
-Sembra non ci sia nessuno…- disse Corey vedendo quella sala deserta. Niente di più sbagliato.
Un istante dopo, vicino al trono comparve un portale magico di colore rosa.
Cominciò ad uscire un gigante da tale portale, un gigante che la Grojband aveva già affrontato in passato.
-AAAAAAAAAAAH!!!! Il demone del Monte Rockolimpo!- urlarono Kin e Kon stringendosi in un abbraccio tra fratelli, mentre erano spaventati come non mai.
-Come facciamo a sconfiggere un gigante del genere stavolta?- disse Kon, senza nessuna idea per sconfiggere il cavaliere oscuro.
-Guardate lassù! Cos’è quello?- chiese Corey vedendo un qualcosa che lampeggiava, un qualcosa che era al di là del nemico.
Sembrava un altro oggetto da prendere, magari un altro Power Up. A quel punto Laney si mise davanti al guerriero: -Lo prendo io, cercate di distrarlo voi.- disse la rossa guardando quel gigante.
-Ah, io speravo che tu volessi combatterci contro e invece…- disse Kon preoccupatissimo.
Laney si divise dal gruppo per raggiungere quell’oggetto, mentre Corey e i due fratelli si spostarono sul lato opposto per attirare il mostro.
-Ehi mostrone patetico, vieni qui forza!- disse Corey con tono coraggioso. Mentre i due compari…
-S-s-si forza v-vieni… E NON UCCIDERCI TI PREGO!- dissero i due fratelli all’unisono, in ginocchio ed in lacrime. Coraggio portali via…
Mentre i tre scappavano in preda al panico, Laney con un salto raggiunse l’icona lampeggiante. Ed era…
-Una racchetta di Ping Pong?!- disse Laney sconcertata, ma in realtà appena toccò l’oggetto tutti i membri della Grojband ricevettero una racchetta per combattere… UNA-RACCHETTA!
-La vittoria è nostra ragazzi!- disse Corey sicuro di se. –Pronta Laney per la battuta?- disse fiducioso il frontman all’amica, che era altrettanto pronta: -Mai stata così pronta!-
Corey tirò fuori una pallina da ping pong, si concentrò, la lanciò in aria e… Tirò un colpo talmente forte da perforare la corazza del cavaliere gigante.
Laney rispose con un altro colpo, ancora più forte, forandogli anche la gamba destra.
I due continuarono ad attaccare con veemenza il nemico finchè Laney non li diede il colpo di grazia magico alla testa del cavaliere: -Si, ce l’abbiamo fatta!- urlò Kin festeggiando. Avevano passato il secondo livello, e ora ne mancava solo uno per raggiungere Trina ed uscire dal videogioco di Grojband.
-Ok ragazzi, avviamoci e…- era nel procinto di concludere la frase il frontman della band, quando dal magico portale per passare al livello successivo si sentì alla voce, o meglio gli urli, di Trina.
-COREY!!!! VIENI QUI ED AIUTAMI!!!!- disse la ragazza urlando. Proprio la gentilezza fatta a persona…
-Certo che mi fa strano dover aiutare tua sorella nonostante ci abbia rovinato la vita diverse volte… Anzi, mi ripeti perché lo stiamo facendo?- chiese Kon perplesso da quella situazione.
-Non c’è tempo, dobbiamo andare, potrebbe essere in pericolo!- disse Corey, perplesso persino dalle sue parole. In effetti poteva sempre trovare una sorella di riserva no? NO?!

I quattro cominciarono a dirigersi verso il prossimo livello, l’ultimo da disputare.
Appena entrarono furono a dir poco spaesati! Era… era…
-La stanza di Trina?! Siamo tornati nella realtà!- esultò subito Laney, a dire il vero però troppo presto. Infatti subito Kin smorzò il suo entusiasmo: -Mi dispiace Laney ma… siamo ancora nel gioco. Infatti l’ultimo livello…INIZIA QUI!- disse lui facendo il misterioso, preannunciando un livello molto complicato probabilmente.
-Ma… qui sembra tutto tranquillo Kin. Dove dobbiamo andare?- chiese Corey al pianista con gli occhiali. Lui invece era sicuro di cosa fare.
Con passo svelto si diresse verso lo specchio che Trina usava per truccarsi ogni mattina. Non aveva nulla di particolare guardandolo ma…
-Guardate qui.- disse l’occhialuto, che con un dito letteralmente perforò lo specchio, finendo in un luogo nascosto. Dove avrebbe portato quel magico oggetto?
Kin a quel punto si tuffò dentro allo specchio con tutto se stesso, seguito dagli altri membri.
Quando Corey e gli altri spalancarono gli occhi all’uscita, si ritrovarono nella mente di Trina. Un’altra volta…
-Oh no, un’altra volta no!- disse Kon disperato, temendo che anche stavolta l’avrebbero colpito con neonati con le facce di Nick.
-Ehm fratello, so cosa stai pensando e… si, i neonati ci sono.- disse Kin con un sorriso falsissimo.
-Andiamo Kin!- rispose Kon serio.

***NICK BABY TRANSISION***

Dopo aver passato mille peripezie, ed essere stati colpiti almeno un centinaio di volte da quei mostriciattoli di pochi mesi, finalmente raggiunsero una montagna altissima.
-Aspetta, questa montagna la riconosco…- disse Corey vedendo quella struttura in terra. Era di colore rosa ed era circondata da delle strane piante con… i cuori. Sulla sommità della torre vi era una minacciosa nuvola nera, di cattivo auspicio.
-Mi sa che stavolta non ci saranno arcobaleni che ci escono dalle chiappe ad aiutarci vero?- chiese Kon al fratello gemello, ma subito fu tranquillizzato nel vedere un Power Up vicino alla torre, a forma di arcobaleno.
-Dicevi Kon?- disse Laney sarcastica, nel sapere che doveva di nuovo volare in quella maniera.
Pochi secondi dopo la Grojband si ritrovò sulla cima di quella montagna, dove finalmente trovarono…
-TRINA!- disse Corey (quasi) felice di rivederla. Finalmente potevano uscire dal gioco.
La rosa era legata come un salame, ed aspettava che qualcuno, persino il fratello, la liberasse.
-Sembra facile,ok sorella adesso ti liberiamo.- disse Corey mentre si avvicinava a lei, ma a pochi passi dalla ragazza…SBAM!
-Auch! Ma che diavol…OH MAMMA!!!- urlò Corey, in contemporanea coi suoi compagni, vedendo cosa si palesò di fronte a loro.
Era una bestia a tre teste di colore rosa, che sbavava e con occhi di pura rabbia verso quei quattordicenni che erano arrivati fin lì per affrontare quella…cosa.
-Ma come ti è venuto in mente di creare una roba simile?- chiese Laney al geniaccio vedendo la bestia pronta ad attaccare. Cosa potevano fare questa volta?
-GRRR! SIETE FINITI, VOI DELLA GROJSCHIFO!- parlò la bestia. Infatti la bestia era…TRINA, in versione bestiale probabilmente! CE N’ERANO DUE?!!!
-Una non bastava?!- chiese Corey disperato. Ma forse aveva un idea su come battere quel mostrone.
-Forza Grojband, prepariamoci a farla fuori con la nostra mossa definitiva, la nostra musica! Forza Kon, batti il quattro!- disse Corey all’amico batterista, mentre si mettevano in posizione per cominciare il loro “concerto”.
-Uno due tre e quattro!- la Grojband suonò contro la “Trina bestiale”. Sembrava fatta ma…
-MUAHAHAHAH! Cosa vorresti fare con la tua insulsa musica, Corey?- la canzone senza testo della Grojband non ha avuto nessun effetto stavolta. Ma perché?
-Ehm…amico, abbiamo un piano di riserva?- chiese Kin al frontman, ma non ci volle molto per capire che il PIANO B era scappare!
Quando finalmente si nascosero, Laney cominciò con la sua parte da guastafeste: -Sembra impossibile, ma anche qui ci serve un testo. Come facciamo ad ottenerlo stavolta?-
Corey ci pensò per un po’ su, e poi gli venne l’illuminazione: -Dobbiamo raggiungere la Trina legata, e forse so già come farla scrivere sul diario… Voi restate nascosti qui, mi raccomando!- disse Corey ai suoi compari, e cominciò a muoversi furtivamente verso la sorella ancora imprigionata.

Facendo attenzione a non farsi scoprire, raggiunse l’altra Riffin e cominciò subito a farla innervosire: -COREY, PORTAMI SUBITO FUORI DA QUI!- gli urlò subito contro la rosa.
Il blu rispose in modo spavaldo, e cominciò a fingere di sciogliere alcuni nodi: -Ok, ok… certo che è strano…-
disse misterioso lui.
-Cosa è strano?-
-Beh vedi, se ti sciolgo, significa che la tua versione digitale perderà… e tu hai sempre detto di non voler perdere contro di noi quindi…- disse con una voce da furbetto. Oramai la sorella aveva abboccato all’amo.
-EHI! Io sono sempre stata la più forte, e vincerò anche in questo caso!-
-Ma quindi non vuoi essere liberata? Ah ok…- concluse lui. –TORNA SUBITO QUI E BASTA CONFONDERMI SFIGATO!!!! BASTA!!!!!!!- urlò lei disperata e arrabbiata, così tanto da andare in modalità Diario e per scrivere un testo.
Il diario digitale finì nelle mani di Core, ma mentre lo aprì per osservare l’ultima creazione di Trina…
-Core, ATTENTO!- urlò Laney da dietro, perché il mostro-Trina lo stava attaccando. Laney a quel punto si lanciò per spostare il ragazzo. Si sacrificò per lui, per “salvargli” la vita.
-Laney… perché…- Corey si stava chiedendo del perché del gesto dell’amica, ma non finì la frase.
-Ascolta Core, io… io ho fatto questo perché… io…-
-Si ma Laney… scordi sempre che in questo mondo virtuale ci sono più vite.- disse imbarazzato Corey. E infatti poco dopo la rossa ricomparve lì vicino, in piena salute. Vabbeh, almeno non era cambiato niente…
Poco dopo i quattro si prepararono ad un nuovo concerto, per sconfiggere la bestia, e terminare lì quella giornata un po’ troppo faticosa per i loro gusti.
-Stavolta ce la faremo Grojband, forza Kon batti il quattro!- A quel punto i quattro cominciarono nuovamente a suonare in sincronia. Corey cominciò a cantare il nuovo testo.

Non ti importa più niente e di nulla,
ma là fuori c’è una folla che ti aspetta.
Hanno tutti molta fretta.

Scintille con noi farai
quindi esci da quel videogame, dai!
Con noi una stella leggendaria sarai!

Siam più bravi noi a questo gioco,
ma non pensarlo come un torto,
vieni con noi a DOMINARE IL MONDO!


Finita la canzone, la bestia finì in cenere sotto gli occhi della Grojband e di Trina, che si era ripresa. A quel punto Laney e Corey slegarono l’indemoniata e presero in cinque la porta “EXIT” per terminare lì con quel videogioco.

Poco dopo, si ritrovarono tutti a terra svenuti dalla fatica…NEL GARAGE DEI RIFFIN!!!
-Evvai, ce l’abbiamo fatta!- urlarono Kin e Kon esaltandosi, con anche un cinque atomico!
-Bah, mi sarei salvata anche da sola per questo… Non ci voleva molto.- disse Trina facendo finta di niente, ed entrando dentro la sua stanza per starsene un po’ da sola.
Nonostante l’impertinenza di Trina, i quattro erano felici di essere tornati nel mondo reale, ma bisogna dire che erano anche stanchi morti.
-Uff…Ok Corey, anche dopo questa giornata hai comunque una qualche riflessione filosofica?- gli chiese Laney stanchissima e pronta solo ad andare a dormire.
-Beh Lanes…uff… il senso dei videogiochi è molto relativo, e non importa se tu debba salvare una principessa sia nel mondo reale che in quello virtuale, bisogna comunque sempre avere uno scopo preciso nella vita. E noi quattro ce l’abbiamo… O sbaglio?- chiese Corey a… nessuno, i suoi tre amici stavano già dormendo pacifici e tranquilli. Quindi per non svegliarli disse sottovoce:
-Grazie ragazzi, è stato bello!-

-Alyx

Buon Giovedì Frateli e Sorele xD Eccovi il secondo episodio, che però è lungo una quaresima xP
Spero solo di non annoiarvi, e buon divertimento ^_^
Un saluto a tutti quanti :)

Un…ehm…ho di tutto a causa della Befana, per cui… scegliete voi il dolcetto stavolta :’D, Alyx
   
 
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