Libri > Il diario del vampiro
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Autore: wale83    11/01/2015    1 recensioni
Bonnie scopre che l'unica persona di cui si è sempre fidata non ha fatto altro che mentirle, si sente tradita, delusa e sola. L'unica cosa che può fare è ricominciare una nuova vita contando solo su di se, non vuole altro che restare sola, non si fida più e come darle torto? Ma sarà così facile restare ai margini senza essere coinvolta da nuovi amici e soprattutto da un certo ragazzo moro? Poco ma sicuro lei non ne vuole sapere niente.. per una volta Damon non avrà il suo uccellino servito su un piatto d'argento!! Tutti umani
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO II

POV D

< Acciderboli Damon! Sembra che tu la faccia apposta a fare arrabbiare tuo padre! Hai più di quarantacinque minuti di ritardo, hanno iniziato a cenare senza di te! > neanche volevo venire perciò direi che il mio caro genitore deve solo ringraziare che mi sia deciso alla fine
< Chissenefrega! Sai che vengo a queste cene solo per la tua cucina Tea > l' abbraccio a mò di saluto sfoderando uno dei miei migliori sorrisi, anche se so che non servirà a risparmiarmi la sua ramanzina, infatti..
< Non provare neanche a fare il furbo con me signorino! Ti conosco come le mie tasche, non attacca! Ora muoviti a raggiungere gli altri, su! > batte ripetutamente il piede a terra spazientita.. signore e signori avete appena conosciuto la signora Flowers, l'unica donna al mondo che riesce a farmi sentire in colpa e a rimettermi in riga.. almeno per un po'.. È la nostra governante da quando avevo due anni ma da quando mia madre è morta è stata molto di più, è l'unica che mi ha visto piangere per mia madre.. su di lei ho sempre potuto contare, è sempre stata al mio fianco ogni volta che ne avevo bisogno, tutte le volte che litigavo con mio padre, cosa che succede ancora quasi ogni volta che ci vediamo. Non so per quale miracolo ma è l'unica persona che si rifiuta di credere che sia un totale e ormai irrecuperabile bastardo, ai suoi occhi sono sempre il solito bambino di sei anni a cui preparava la merenda e accompagnava al parco.
È proprio per questo che con lei cerco di tenere sempre il migliore dei comportamenti, non mi importa di essere una delusione per mio padre ma non potrei sopportare di vederla realizzare che non sono il ragazzo d'oro che crede di aver cresciuto. Dico solo il vero quando sostengo che mi sottopongo alla tortura di queste cene solo per far contenta lei, ritiene che ci servano per essere una famiglia unita nonostante siamo ormai tutti adulti, proprio come ha sempre sognato mia madre.. beh secondo me è una colossale idiozia! È da quando lei è morta che non mi sento più parte di niente..
Prendo un respiro profondo prima di entrare nella sala da pranzo: che la pantomima settimanale abbia inizio!
< Sei in ritardo! >
Neanche faccio caso a mio padre, lo liquido con una alzata di spalle. Mi siedo al mio posto e inizio a mangiare il buonissimo brasato di Tea, è la cuoca migliore del mondo poco ma sicuro.
< Oddio! Che hai fatto alla faccia? > se c'è una cosa che Elena non sa fare è tenere la bocca chiusa
< Niente di che, solo una piccola botta > per fortuna il livido è quasi sparito, se lo avesse visto un paio di giorni fa mi avrebbe spedito al pronto soccorso a calci!
< Tanto per cambiare l'ennesima rissa, vero Damon? - continuo a mangiare come se mio padre non avesse parlato, sa essere fastidioso quasi quanto me quando ci si mette – Vedrò mai il giorno in cui ti comporterai da adulto?! Devi smetterla con questo atteggiamento da adolescente ribelle! >
< Quindi siccome sono cresciuto posso fare tranquillamente l'adulto incazzato, no? > gli rivolgo il sorriso più strafottente che mi riesce, lo irrita da matti ogni volta!
< Accidenti! - sbatte la mano sul tavolo con forza – Ti costa così tanto essere serio per una volta?! Hai mai visto una volta tuo fratello fare anche solo la metà delle stupidaggini che combini da sempre tu?! > wow, è un record! Ben sei minuti prima di tirare in ballo l'esempio di assoluta perfezione che è santo Stefan! Il mio caro fratellino è da sempre il preferito, non è mai stato un segreto, anzi! Sempre così gentile, serio, educato.. se volete il mio parere è una noia mortale, mi sono sempre chiesto cosa ci abbia mai trovato Elena per sposarselo!
Con l'ultima frase mio padre sa bene di aver colpito il bersaglio, lo sa che è l'unico argomento che mi fa abbandonare il mio menefreghismo per sostituirlo con una rabbia totale! Odio essere paragonato a lui, siamo talmente diversi che è quasi inutile, il giorno e la notte, spesso mi sono chiesto se sia possibile che siamo davvero fratelli.
Io e mio padre continuiamo a guardarci in cagnesco, sembriamo pronti a sbranarci da un momento all'altro
< Direi che è sufficiente per stasera, no? Adesso mangiamo, ok? > santo Stefan in veste di mediatore come sempre! È sprecato come avvocato sarebbe dovuto andare a lavorare all'ONU con tutta l'esperienza che ha grazie a noi nel sedare liti! Al confronto stabilire la pace in medio oriente dovrebbe essere una passeggiata! Il suo ruolo, da sempre, è quello di farci da cuscinetto, evita che le nostre discussioni degenerino irrimediabilmente. Ma nonostante i suoi tentativi la tensione che aleggia continua a tagliarsi con il coltello.
< Quando sei arrivato stavamo parlando del ricevimento di beneficenza di sabato, non te lo sei scordato vero? Ho fatto avere il tuo invito alla tua segretaria – ci pensa Elena a intavolare una conversazione civile, sfida tutti con lo sguardo a non seguirla nel suo intento, sa benissimo che nessuno di noi tre riesce a negarle qualcosa – quest'anno con il comitato abbiamo scelto di tenerlo al country club, sarà bellissimo > non riesco a nascondere una smorfia, ogni anno è la stessa noia mortale, per fortuna sono sempre riuscito a inventarmi qualcosa per movimentarlo un po'..
< Ti sarei grato se per una volta evitassi di metterci tutti quanti in imbarazzo > per l'appunto..
< Che esagerato papà, io rendo memorabili questi eventi > sorrido soddisfatto
< Memorabili?!! Come quando hai portato una spogliarellista?! O come quando ti sei presentato ubriaco fradicio?! - è sull'orlo di una crisi isterica, una vena sta pulsando pericolosamente sulla tempia – Vogliamo ricordare quando il senatore ti ha trovato imboscato nel guardaroba con sua moglie?!! >
< Ehi quella volta non è stata colpa mia, era così giovane che pensavo fosse sua figlia > persino Stefan deve trattenersi dal ridere al ricordo
< La mia preferita – interviene mio fratello - è quando hai liberato i maiali nel giardino botanico e hanno scorrazzato in mezzo agli ospiti mangiando qualunque cosa, pensavo venisse un infarto a qualche signora > stavolta mio fratello mi ha stupito, essere il preferito non gli evita un'occhiataccia dal nostro caro paparino
< O come quando hai fatto a botte con il figlio del giudice? - prosegue imperterrito come se non fosse stato interrotto – Hai una vaga idea di quanti soldi hai fatto perdere allo studio con i tuoi comportamenti sconsiderati?! >
< Beh immagino molti meno di quelli che te ne faccio guadagnare vincendo le cause > finché si scherza è un conto ma sul lavoro sono dannatamente bravo!
< Ogni volta ti fai accompagnare da sgualdrine dalla dubbia intelligenza! È ora di finirla! > sto per ridergli in faccia
< Papà non esagerare, la ragazza che ha portato l'anno scorso non era così male, no? >
< Per forza, non ha detto una parola troppo occupata a contare tutte le calorie di ogni tartina e a correre in bagno per dare di stomaco – come dicevo prima a Elena non sfugge mai nulla e soprattutto non dimentica mai nulla – a proposito sai già con chi verrai quest'anno? Se devi portare una delle solite oche, stavolta do ragione a tuo padre, perciò risparmiaci e vieni anzi da solo.. ho faticato troppo per organizzare tutto > ok, l'obbiettivo della serata è chiaramente quello di farmi arrabbiare per davvero! Ci si mette persino Elena che di solito è dalla mia parte.. beh certo in passato ho davvero scelto la donna peggiore che potesse venirmi in mente dato che quella che credevo la mia dolce metà non era altro che una vipera velenosa che ha rischiato davvero di rovinarle la vita, quindi posso un po' capirla..
< Damon ti ripeto il concetto, giusto per evitare fraintendimenti: nessuna sgualdrina! Santiddio è così un grande sacrificio per te trovare una ragazza normale che ti faccia dare una calmata, eh?! Possibile che non sei per niente maturo per affrontare una relazione seria alla tua età?! > è da tanto che non lo vedevo così esasperato.
Ma perché nessuno sa più farsi gli affaracci suoi? Tutti a preoccuparsi della mia vita privata, come se non fossi capace di pensarci da me! Mi piace divertirmi e posso permettermelo, le ragazze mi si gettano addosso e chi sono io per negargli un po' della mia compagnia? Non vedo dove sta questo grande problema! Sono tutti convinti che riesco ad attirare solo ragazze facili e da poco. Nessuno qui dentro capisce che se volessi una brava ragazza non avrei problemi a trovarla.
Mi passo una mano sulla faccia esasperato, il fastidio del livido mi fa venire una grande idea per rimetterli tutti al loro posto
< Mi spiace deludere le tue aspettative ancora una volta papà ma ho incontrato proprio una ragazza così e se mi aveste dato il tempo di parlare prima di dare di matto, vi avrei detto che usciamo insieme già da un paio di settimane e le ho già chiesto di accompagnarmi al ricevimento di sabato. Posso scommettere tutto ciò che volete che piacerà a tutti voi, nessuno avrà niente di cui lamentarsi > sfodero un bel sorriso compiaciuto mentre bevo un sorso di vino.
Osservo mio padre, Stefan ed Elena guardarsi increduli.. dovrei fare loro una foto per immortalare il momento
< Beh – la prima a riprendersi come sempre è mia cognata – credo a parlare a nome di tutti dicendo che ci basta che sia normale e non la solita pazza invasata > giusto per puntualizzare il concetto no? Potrei scommettere qualunque cosa che non crede per niente a ciò che ho detto.
Nel tragitto verso casa non so se maledire la mia boccaccia o congratularmi per essere riuscito a zittire tutti.. per fortuna ho già la soluzione, basterà una telefonata, non avrò problemi a invitarla.. quando mai qualcuna ha saputo resistermi?
 

POV B

< Bonbon la facciamo insieme vero la relazione di storia delle istituzioni? Non so davvero da che parte iniziare.. >
< Certo però tu mi aiuti con economia, per me è arabo – purtroppo non sono molte le lezioni che io e Caroline abbiamo in comune, ma fortunatamente in quelle che condividiamo riusciamo ad aiutarci alla perfezione, per me non è un problema imparare e confrontare gli articoli delle varie costituzioni e lei è un vero genio dell'economia, alla faccia dello stereotipo delle bionde senza cervello! - possiamo iniziare il lavoro stasera, facciamo da me ok? Ceniamo insieme, ti va? >
< Mi pare perfetto, io porto la pizza. Facciamo per le otto? >
< Meglio otto e mezza, almeno sono sicura di non farti aspettare nel pianerottolo se per caso esco tardi dalla pasticceria >
Mentre chiacchieriamo ci avviamo verso l'uscita dell'edificio, fra poco passa l'autobus che prendo per andare a lavoro.
< Ciao Bonnie! Caroline >
< Ciao Matt > continuiamo a camminare e lui si accoda a noi
< Mm.. senti Bonnie.. mi chiedevo.. - la mia amica si sta trattenendo dal ridergli in faccia davanti a tanto imbarazzo, io spero solo che non stia tentando di nuovo di chiedermi di uscire, per carità simpatico e sembra un tipo a posto ma come ho già detto preferisco stare da sola, voglio stare il più lontano possibile da qualsivoglia ragazzo.. - mi chiedevo se..ecco.. se ti va di lavorare insieme alla relazione del professor Marhard, potremmo approfittarne anche per conoscerci un po' meglio > rifiutare davanti al suo sguardo speranzoso mi dispiace ma davvero non me la sento, non posso. Intanto siamo arrivati al parcheggio
< Mi dispiace tanto Matt ma sono già d'accordo con Caroline > lancio un'occhiataccia verso la mia amica per evitare che possa tirarsi indietro solo per procurarmi un appuntamento, cosa di cui, per la cronaca, crede abbia un disperato bisogno, se osa farlo giuro questa volta la strozzo!
Stranamente però non si sta prestando la minima attenzione, è intenta a fissare davanti a se a bocca aperta e con gli occhi sgranati. Seguo incuriosita il suo sguardo e il mio cuore manca un battito: davanti a noi c'è parcheggiata una ferrari nera.
Ok niente panico Bonnie.. il mondo è pieno di ferrari nere, vero? La mia flebile speranza crolla quando lo vedo, non c'è dubbio che è il tipo di venerdì sera, se ne sta tranquillamente appoggiato alla portiera con le braccia incrociate.
Il primo pensiero è che alla luce del giorno è ancora più figo, non esagero dicendo che sembra uscito da una rivista.. pantaloni neri, camicia nera e rayban.. oddio.. fortunatamente mi riprendo prima di iniziare a boccheggiare.. ok che è un pazzo invasato ma di sicuro è un bel vedere.. Troppo occupata a seguire i miei stupidi pensieri, quasi non mi accorgo che ha iniziato a camminare verso di noi..
Cosa diamine ci fa qui? Non può essere altro che una coincidenza, vero? Non può essere venuto fin qui per cercarmi, la mia sfortuna non può arrivare a tanto, giusto?
Dio ti prego, so che hai cose molto più importanti a cui pensare, ma ti prego fa che non stia cercando me, fa che cammini oltre, ti prego ti prego.. evidentemente dio era occupato..
Damon si ferma a pochi centimetri da me, così vicino che devo alzare lo sguardo per guardarlo in faccia mentre parla
< Possibile che non rispondi mai a quel dannato telefono?! È inutile averlo se lo tieni sempre spento! > non ci sto ufficialmente più capendo niente, cosa ha da essere così arrabbiato? Istintivamente faccio un passo indietro ma mi afferra un polso.. è un vizio il suo!
< Ero a lezione e non vedo come la cosa possa interessarti > mi divincolo, non voglio farmi intimorire da lui accidenti!
Durante questo primo scambio di battute Caroline e Matt passano lo sguardo fra me e lui come se stessero guardando una partita di tennis, mi sono quasi dimenticata che non siamo soli.. assurdo, come è possibile che ogni volta che mi è vicino sembra che mi trascini in una realtà parallela.. Bonnie riprenditi, adesso!
< Devo parlarti andiamo > mi riprende per un braccio per allontanarci
< Piantala! Non ho niente da dire ne tempo da perdere con te, devo andare a lavoro, lasciami > non molla la presa, continua come se neanche avessi aperto bocca
< Ehi amico ti ha detto di lasciarla > la voce di Matt che si intromette fa ricordare a entrambi delle persone che ci sono intorno
< La mamma non ti ha insegnato che non ti devi immischiare negli affari che non ti riguardano bamboccio? > il suo sguardo di ghiaccio lo trafigge sprezzante, è lo stesso che gli ho visto prima che iniziasse l'incontro, sembra pronto a scattare da un momento all'altro
< Basta tutti e due – meglio evitare una rissa, non mi va di avere un amico sulla coscienza - grazie Matt ma non serve, me la cavo da sola – poi mi rivolgo a Damon – hai un minuto > senza aggiungere altro mi allontano di qualche metro dai miei amici, so che farà come me. Con la coda dell'occhio vedo Caroline che continua a fissarci a bocca aperta, posso vedere le sue rotelle che lavorano furiosamente per cercare una spiegazione tutto, se per puro miracolo pensavo di essere riuscita a convincerla che l'altra sera ero stata fortunata a incontrare una mia compagna di corso che mi aveva gentilmente accompagnata a casa, adesso sta rimettendo insieme i pezzi e sta scoprendo più o meno cosa è successo. Aiuto.. chissà a quante domande dovrò rispondere stasera..
< Allora? > incrocio le braccia al petto spazientita
< Che accoglienza – mi fa l'occhiolino – dì la verità ti sono mancato, vero pettirosso? > e questa da dove gli è uscita? Questo tipo è davvero irrecuperabile
< Da morire, se era tutto quello che avevi da dire, addio > non faccio in tempo a fare un passo che mi ferma
< Aspetta dannazione! Ti informo che ho trovato il modo per farti ripagare i debiti che hai con me – mi abbaglia con il sorriso, devo ammettere che senza il livido sul viso funziona abbastanza bene.. - sabato mi accompagni a un ricevimento > la cosa che mi fa arrabbiare ancora di più è che lo dice come se fosse già deciso, ho smesso di farmi dire dagli altri cosa fare!
< No >
< No? > mi sa che non si sente spesso negare qualcosa
< Ho detto no! Cos'è non riesci a trovare nessuna che ti voglia accompagnare di sua spontanea volontà? >
< Ascoltami bene ragazzina! - dal lampo che gli è passato negli occhi sono riuscita davvero a farlo arrabbiare – non ti conviene fare tanto la difficile. Ti è già andata bene, avrei potuto pensare a un pagamento molto più interessante per entrambi.. > bastano quegli occhi neri che mi fissano intensamente per farmi arrossire fino alla punta dei capelli..
< Trovati un'altra > grazie al cielo l'autobus è appena arrivato, salgo senza perdere tempo e lo lascio lì, ma non ancora una volta non riesco a togliermi dalla mente quegli occhi.
Ho passato tutta la domenica a guardare preoccupata il mio cellulare temendo che potesse iniziare a suonare, continuavo a vederlo davanti a me, dio era come se continuassi a sentirmi i suoi occhi addosso.. e ora dopo quasi quattro giorni, ora che quasi non ci pensavo più spunta fuori.. uffa!
Che stupidaggine! Andare con lui a un ricevimento, e da chi sarebbe organizzato? Forse dalla lega lottatori clandestini o più probabilmente dal reparto psichiatrico dell'ospedale.
Perché mai dovrebbe volere andare con me? Non capisco, sono più che sicura che gli basta schioccare le dita per avere uno stuolo di ragazze più che felici di essere con lui e sono altrettanto certa che nessuna sarebbe meno che perfetta, fisico da modella, viso perfetto e sicura di sé.. mi sembra di vederle.. insomma il totale opposto di me che sono l'emblema della normalità.. Infondo è inutile rimuginarci sopra, grazie al cielo ho messo in chiaro come la penso
< Buongiorno a tutti! > entro sorridente in pasticceria salutando tutti i presenti. Mi è bastato entrare e sentire il profumo di dolci appena sfornati per calmarmi.
< Ciao Bonbon! Tutto bene all'università? >
< Tutto bene, grazie Mary > sorrido alla proprietaria, nonché mio capo e mia mentore, da quando lavoro qui mi sta insegnando tutti i trucchi del mestiere. È una robusta signora sui sessant'anni, indossa sempre il suo immancabile grembiule a fiori, ha sempre un'allegria contagiosa!
Ha aperto questa attività circa vent'anni fa e dall'ora cucina i migliori dolci di tutta la città. È riuscita a creare il locale perfetto, offre un'enorme varietà di prodotti in un'atmosfera intima e famigliare che mette tutti a proprio agio. Ci sono scaffali pieni di libri a disposizione dei clienti, oltre ai soliti tavolinetti in ferro battutto ci sono anche poltrone e divani per garantire ancora una maggiore comodità. Ogni cliente che entra alla “Flower Pastry” può contare sul sorriso di Mary, riesce a trattare tutti come se fossero amici di vecchia data.
Non serve aggiungere che ho adorato da subito lavorare qui ma soprattutto ho adorato lei. Non si può essere assolutamente tristi in sua presenza, è impensabile!
Questa pasticceria è il mio angolo di paradiso, ogni volta che sono qui tutte le mie preoccupazione restano fuori dalla porta. Non vedo l'ora di laurearmi per poterlo fare a tempo pieno, è da sempre il mio sogno e ora non c'è nessuno che possa impedirmelo!
In un attimo mi cambio indossando la mia divisa, leggins neri e una maglia bianca con il logo del locale: un grande fiore hawaiano arancione e giallo.
Siccome in sala non c'è molta confusione per prima cosa finisco di glassare i cupcakes al cioccolato con la glassa al burro, una volta finito esco dal laboratorio per poterli metterli in bella mostra nell'espositore sul bancone.
Sto parlando di una nuova idea per una ricetta con Mary quando sento la porta aprirsi, di riflesso mi volto per dare il benvenuto al cliente ma le parole mi muoiono in gola.. o porca pupazzola! D'istinto mi nascondo sotto il bancone.. ok lo so anche io che è una cosa stupida, infantile e soprattutto inutile ma è stato più forte di me! Persino Mary mi guarda come se fossi impazzita, non posso proprio darle torto questa volta
< Uhm – sento Damon schiarirsi la voce – hai intenzione di uscire da la sotto prima o poi? > controvoglia mi alzo, tanto non serve a nulla continuare a fare la codarda, sono rossa come un pomodoro e lo divento ancora di più dopo aver visto il suo ghigno strafottente, accidenti a lui!
< Che vuoi? >
< Sai non credo che sia il modo giusto di rivolgersi a un cliente pettirosso >
< La pianti di chiamarmi così?! Come hai fatto a sapere che ero qui? Mi hai seguito? > aggiungiamo pure stalker alla lista dei suoi difetti
< Non è servito, la tua amica bionda è stata più che collaborativa > bene non posso fare altro che strangolare Caroline
< Mm.. suppongo che sia un tuo amico Bonnie.. > Mary ci interrompe curiosa, ha stampato in faccia un sorriso a trentadue denti, è la prima volta che mi vede scambiare più di due parole con un ragazzo
< Può ben dirlo signora, è un piacere conoscerla, io sono Damon > e l'abbaglia con uno dei suoi migliori sorrisi ammaliatori
< Piacere mio e chiamami Mary. Bonbon prenditi pure una pausa se vuoi parlare con questo bel giovanotto >
< Non serve, non abbiamo niente da dirci, torno a lavoro >
< Rassegnati pettirosso, non ho intenzione di andarmene finché non mi dici si >
Rientro nel laboratorio alla velocità della luce, almeno qui non può entrare!
Dopo quasi un'ora e mezza non ho più niente da fare. Ho completato di decorare tutti i dolcetti, glassato un paio di torte, spolverizzato con zucchero e cannella un paio di teglie di biscotti e lavato ogni superficie di lavoro due volte, potrei specchiarmici.. guardo l'orologio e mi convinco che posso uscire, a quest'ora se ne sarà andato, avrà anche lui una vita o no?
Appena entro in sala capisco che questo ragazzo ha fatto del rompermi le scatole una missione! Lo vedo seduto a un tavolinetto che chiacchiera con Mary come se si conoscessero da una vita. Bene non mi resta altro che andare da lui e convincerlo a tornare il più velocemente possibile da dove è venuto!
Un paio di respiri profondi e vado da lui.
< Davvero carino e simpatico il tuo amico Bonbon, dove lo nascondevi? >
< Sinceramente più che nascosto speravo di averlo perso > lo vedo sorridere come se gli avessi fatto un complimento
< Sarà, però poverino è stato ad aspettarti finora >
< Non importa Mary, sono sicuro che l'attesa verrà premiata, e poi ho potuto assaggiare questo dolce al cioccolato e peperoncino. Davvero complimenti è delizioso > poco ma sicuro sa come arruffianarsi le persone
< Devi farli a lei i complimenti, è davvero brava questa ragazza! Beh vi lascio tranquilli > mi servono ancora un paio di respiri profondi
< Non sapevo cucinassi così bene - pensa che mi possa comprare con così poco? Illuso – l'ho capito subito che eri il tipo di ragazza dai molti talenti.. > perché ogni cosa che dice suona come un intrigante doppiosenso? Sento le guance andare a fuoco.. è ufficiale ho qualcosa che non va!
< Non ti sei ancora stancato? > cristo io sono stanca solo a guardarlo stare lì ormai
< Neanche un po' pettirosso. Lascia che ti spieghi.. dai, scommetto che sei almeno un po' curiosa > beh posso ascoltare per qualche minuto, così almeno mi lascerà in pace.
Mi siedo davanti a lui e gli faccio cenno di iniziare a parlare
< Siamo entrambi d'accordo sul riconoscere che sei in debito con me – sbuffo infastidita ma continua a parlare prima che possa fermarlo – infondo non è un grande sacrificio quello che ti chiedo, devi solo accompagnarmi a un ricevimento, sarà noioso oltre ogni più tetra aspettativa ma a voi ragazze di solito piacciono queste cose no? Musica, fiori, buon cibo aggiungici un gran bel cavaliere.. - si indica tutto compiaciuto, di certo non ha problemi di insicurezza - Dammi due ore della tua vita e poi saremo pari >
< Ma perché devo accompagnarti proprio io? - sono ancora più sospettosa - Cosa c'è sotto? >
< Proprio non hai la minima fiducia, eh? Non sto architettando niente.. quantomeno niente di illegale o pericoloso tranquilla – nonostante quell'espressione angelica non mi ha convinto per niente ed è abbastanza perspicace da capirlo – Ok, ti dirò come stanno le cose. Non è complicato: devo assolutamente fare bella figura in modo che mio padre smetta di farmi prediche sul mio deprecabile stile di vita, e così che lo chiama, e per far si che questo avvenga non posso farmi accompagnare da una delle solite ochette. Io e mio padre non sappiamo far altro che litigare ed ultimamente è sempre peggio.. continua a rompere che alla mia età dovrei sistemarmi non continuare a “correre la cavallina”, come dice lui, con le solite sgualdrine. È da una vita che mi porta ad esempio mio fratello e l'altra sera a cena ne ho avuto abbastanza. Per zittirlo gli ho detto che sto uscendo con una ragazza che assomiglia al tipo che vorrebbe lui per me, insomma, per capirci, una di quelle con cui non ci si vergogna a farsi vedere in pubblico. Quando ho visto che non mi credeva ho aggiunto che mi avrebbe accompagnato all'evento di sabato.. >
< Continuo a non capire cosa c'entro io >
< Semplice, tu sei quella ragazza: carina, timida, educata, la ragazza che ogni genitore vorrebbe per i propri figli. Mi è bastato uno sguardo per capire che non c'entravi niente con le altre tipe che erano all'incontro venerdì, sei quella che mio padre definirebbe una ragazza seria – da come l'ha detto sembra un insulto - Quando ti vedrà mi darà di sicuro un po' di tregua sul fronte “comportati da adulto e sistemati”, potrò continuare a vivere la mia vita in pace e il tuo debito sarà saldato. Vinciamo tutti >
< In poche parole ti sei inventato una fantomatica ragazza della porta accanto solo per fare contento tuo padre? Quanti anni hai cinque? > scuoto la testa incredula, e pensare che è lo stesso tipo che ho visto massacrare di botte uno sconosciuto per hobby..
< In realtà 29, e non è così.. voglio solo per una volta dimostrargli che sono migliore di quello che pensa. Solo perché sono diverso da mio fratello non vuol dire che sia un immaturo che sa solo combinare casini e cacciarsi nei guai Insomma voglio prendermi una piccola soddisfazione a sue spese e soprattutto essere lasciato in pace > finisce con un accenno di sorriso strafottente, non mi trattengo dal ridergli in faccia
< E secondo te, quale persona sana di mente, vedendoci insieme crederebbe alla balla che siamo una coppia? > andiamo è la barzelletta dell'anno, si vede a colpo d'occhio che non centriamo niente l'una con l'altro
< Oh pettirosso non avere così poca stima di te.. sono sicuro che faremo scintille! Ho pensato a tutto, fortunatamente per te, dovrai vedere la mia famiglia solo per poche ore poi ci penserò io, fra un po, a dirgli che ci siamo lasciati. Per favore, non è molto quello che ti chiedo.. > tutto questo perché vuole essere lasciato in pace da suo padre? Sono senza parole, come posso anche solo prendere in considerazione questa storia? Deve essere uno specialista nel fare il lavaggio del cervello alle persone! È folle ma se è tutto ciò che vuole potrei anche farlo, no? Una piccola recita e non lo vedrò mai più, è un affare
< Mi dispiace davvero tanto per la tua famiglia > sospiro scuotendo la testa
< È un si? >
< Solo se mi dai la certezza che dopo sabato non ti vedrò mai più >
< Affare fatto – viene interrotto dal suo cellulare – Pronto? Si.. no, non sono in tribunale, la sessione è stata rimandata a domani.. si ho già sistemato tutto, fra una mezz'ora sarò lì fallo aspettare > lo sapevo che era un poco di buono! In cosa mi sono cacciata?
< T-tribunale? >
< Calmati pettirosso, dovresti vedere la faccia che hai! Ahhhahhh! - ride così forte che ha attirato l'attenzione di metà dei clienti - Non sono un delinquente tranquilla, mi pagano per andarci, sono un avvocato.. ahhahh! > questa poi..
< Strafottente, egocentrico, affabulatore e ti rigiri le persone come calzini.. si dovevo immaginarlo da sola >
< Sembra che tu conosca esattamente il tipo > altroché ci sono cresciuta con uno così
< Mio padre. Quindi come restiamo d'accordo > cerco di tagliare corto
< Ora non ho tempo per i dettagli. Domani dovrei liberarmi dopo pranzo, ti chiamo così definiamo i dettagli. A presto uccellino > si alza soddisfatto e se ne va lasciandomi lì imbambolata.. oddio gli ho davvero detto si?!

< Questa è la migliore pizza della città! > do un morso dietro l'altro alla mia pizza sperando di riuscire distrarre Caroline chiacchierando del più e del meno. Naturalmente non si lascia fregare con così poco.. mentre mastica continua a guardarmi attenta, probabilmente sta cercando di scegliere la domanda giusta con cui iniziare l'interrogatorio.
Sono rientrata a casa alle otto meno un quarto e lei era già li che mi aspettava sul pianerottolo. Pensavo che la mitragliata di domande partisse subito invece è stata molto più subdola, secondo me sta cercando di prendermi per stanchezza!
Mi ha dato tempo di farmi una doccia e mettermi qualcosa di comodo addosso, poi abbiamo iniziato a parlare del progetto per l'università, deciso le due costituzioni da mettere a confronto e finché non ci siamo sedute a mangiare è stata quasi normale. Ma appena abbiamo iniziato a cenare ha iniziato a guardarmi fissa come a sfidarmi a non dirle la verità.. naturalmente essendo una codarda di prima categoria sto procrastinando all'infinito, anche perché non so davvero da dove cominciare!
< Credi che continuerai a cianciare a vuoto ancora per molto? > scuoto la testa sconsolata, non mi resta che iniziare
< Cosa vuoi sapere? >
< TUTTO! Quando, dove, come vi siete conosciuti, perché si è fatto vivo e cosa voleva oggi! >
< Mm.. non so da dove iniziare.. >
< Non preoccuparti, abbiamo tutta la notte > qualcuno venga a salvarmi, si appoggia comoda allo schienale della sedia
< Ci siamo conosciuti venerdì sera subito dopo l'incontro, quando mi ero persa: è iniziata la retata della polizia, un poliziotto stava per portarmi in centrale
ma non so come è comparso Damon, i due si conoscevano e ci ha lasciato andare. Poi mi ha accompagnato a casa >
< Oddio che cosa dolce! Ce lo vedo proprio bene come cavaliere in armatura scintillante! >
< Non dire idiozie Caro, è completamente fuori di testa, un pazzo invasato.. speravo di non vederlo più >
< Sei tu che dici idiozie! Ma lo hai visto bene? È assolutamente perfetto – come no.. proprio come il peccato – Arriviamo al sodo: cosa voleva oggi? >
< Mm.. nella sua mente contorta è convinto che gli sia debitrice per avermi aiutata l'altra sera perciò mi ha detto che saremo pari se lo accompagno a un
ricevimento sabato.. > mi ha guardato per un attimo a bocca aperta senza dire nulla, quando ho iniziato a preoccuparmi ha detto anche troppo
< Ommioddiooo!! Hai un appuntamento con lui! > saltella sulla sedia come una bimba di cinque anni
< Non è così, diciamo che non aveva nessun'altra che potesse accompagnarlo.. >
< Seh come no, quello? Sono sicura che ha la fila fuori dalla porta.. bello, affascinante e con un'auto da urlo. Grande Bonnie! > devo ricordarmi che a cose
normali non è idiota
< Te lo ripeto: non è un appuntamento, più che altro mi ha chiesto di aiutarlo. Non fare tutte queste storie e piantala, altrimenti mi pento di averti parlato >
< Ok non dico più niente, però domenica voglio i particolari > so già che si sta facendo chissà quali film mentali, ora come ora mi basta che me ne tenga fuori! Più la guardo più inizio a capire in che guaio mi sono cacciata!
 

Visto che puntualità nel pubblicare il secondo capitolo? Cosa ne dite, vi è piaciuto? A me piace da matti questa Bonnie che cerca disperatamente di tenere le distanze dal bel tenebroso!
Mi raccomando recensite e fatemi sapere cosa ne pensate! Come sempre ogni suggerimento è gradito!
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina - JE SUIS CHARLIE

  
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