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Autore: Taia_Girl    11/01/2015    3 recensioni
Questa è la storia di Lucia, una ragazza di 14 anni che è disposta a fare qualsiasi cosa pur di salvare Mika.
Il suo idolo, infatti, è stato misteriosamente rapito. Ma il motivo del sequestro è una semplice richiesta di riscatto, oppure c'è dell'altro?
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                              Cap.11: "La dura verità".


Mika pov.
È una sensazione strana... Essere seduto su questa panchina mi fa venire in mente la mia infanzia...
Mi sedevo sempre qui quando volevo stare da solo, quando ero triste o arrabbiato. Questo vicolo era "il mio rifugio". Sì, l'ho sempre definito così, fin da piccolo. Qui potevo riflettere in pace, senza essere disturbato, oppure mi potevo riposare dopo essermi divertito nel parco. Nessuno, della mia famiglia, ne era a conoscenza. Spesso mia madre, la sera, mi chiedeva dove fossi stato quel pomeriggio, dopo aver giocato nel parco, ma io non le rispondevo o mi inventavo una scusa perché non volevo che qualcuno scoprisse il mio "luogo segreto".
'È mio e non può appartenere a nessun altro' pensavo all'età di sei anni.
Ero un bambino molto solitario e quindi sentivo la necessità di possedere un posto tutto mio, in cui stare da solo, che non fosse all'interno della mia rumorosa casa.
Un giorno, tuttavia, il mio fratellino Fortuné, che stava giocando insieme a me e alle mie sorelle, mi vide mentre mi allontanavo dal parco per dirigermi nel vicolo. Come sempre ero stato attento a non farmi notare, ma quella volta non lo ero stato abbastanza... Fortuné, infatti, mi seguì e mi colse alla sprovvista. Lo pregai di non raccontare a nessuno del mio luogo segreto, ma lui, essendo un piccolo chiacchierone, non mi diede retta e, quello stesso giorno, tutta la mia famiglia lo scoprì. Da quel momento ebbi più un luogo dove nascondermi... Il mio vicolo divenne di tutti e le mie sorelle insistevano sempre per andare a giocare là...
E ora, dopo anni e anni, mi ritrovo ancora qui, su questa vecchia panchina, nello stesso vicolo buio di un tempo, solo un po' più sporco.
"Allora, non so nemmeno da che parte cominciare a raccontarti, Paloma"
"Semplice, parti dall'inizio! Dalla sera in cui sei stato rapito"
"Ok, dunque... La sera del 18 ottobre, due giorni fa, ero uscito per andare a fare un passeggiata. Sai, mi piace molto andare a vedere i Navigli di Milano dopo cena. Avevo chiesto ad Andy se voleva venire insieme a me, ma lui aveva rifiutato perché non si sentiva molto bene, era un po' raffreddato. Così, verso le 20.30 sono uscito di casa da solo. Mi stavo dirigendo verso il bar vicino ai Navigli dove, di solito, mi compro una birra, quando, ad tratto, mi si sono avvicinati due uomini e, puntandomi una pistola nella schiena, mi hanno ordinato di seguirlo. Mi hanno portato in un vecchio magazzino abbandonato, nella periferia di Milano, dove mi hanno legato e mi hanno fatto passare la notte".
Le racconto dettagliatamente ogni cosa, nei minimi particolari, ma senza mai accennare all'identità dei due rapitori: le parlo di Lucia, della paura che ho avuto, del treno che ci ha portato a Parigi, insomma, di tutto.
Lei mi ascolta molto attentamente, con gli occhi puntati su di me e non mi interrompe mai, fino alla fine.
"...E poi ti ho chiamata e ci siamo messi d'accordo per incontrarci qui... Ecco, questo è tutto..." concludo, fissandola in modo serio.
Paloma rimane in silenzio per alcuni secondi, con lo sguardo abbassato, rivolto a terra.
"Ok, Mika, sei stato molto chiaro, ma non mi hai ancora detto una delle cose più importanti..." dice ad un certo punto, rompendo il silenzio "Chi ti ha rapito?".
Ecco, appunto. Ci siamo... E adesso? Cosa devo risponderle? John mi ha detto di non riferirle i nomi...
Deglutisco rumorosamente. Mi sta salendo l'agitazione... Fino a questo momento ero riuscito, dato che ero impegnato a raccontare, a non pensare al fatto che ho la febbre alta, ma adesso ho più freddo di prima, mi sento scottare tutto il corpo, mi sento mancare il respiro...
Ok, non importa, devo resistere, glielo devo dire!
"I loro nomi sono..."
"John e Bill!" esclama John, senza lasciarmi finire la frase.
Sono usciti tutti dal nascondiglio e ora si trovano di fronte a noi. Bill tiene Lucia per un braccio per non farla scappare e John fa un passo avanti, verso di noi:
"Ciao Paloma. Ti sono mancato, tesoruccio?". Sorride sarcasticamente.
"J-John, c-cosa ci fai qui?" chiede Paloma con voce tremante.
"Ma non l'hai ancora capito? Sono stato io a rapire Mika!" le risponde, sghignazzando. Poi le si avvicina e le accarezza bruscamente il viso.
"Tu hai fatto cosa?!?" urla lei, fuori di sé "E non toccarmi con le tue manacce!!!". Si scosta violentemente da lui e si alza in piedi di scatto.
"Sì, hai capito bene. Sono-stato-io-a-rapire-il-tuo-caro-fratellino" scandisce lui malignamente.
Sembra che John si stia divertendo a far arrabbiare Paloma.
"Tu, brutto, lurido pezzente bastardo... Come hai potuto farlo??!!!!".
"Ehi, Pal, calmati, non ti scaldare tanto!" le risponde con tono tranquillo.
"Non osare chiamarmi mai più 'Pal', lo sai che l'ho sempre detestato!!!!!" gli grida contro furiosamente, completamente senza controllo, tirandogli uno schiaffo in faccia.
Lucia guarda la scena con una faccia spaventata e io non ho il coraggio di intromettermi. La situazione sta degenerando...
"Ok, allora sai cosa ti dico, Paloma? Ti confesso che la mia intenzione non era affatto quella di rapire Mika, no. Bensì era quella di far soffrire te! Lui mi è solo servito, diciamo, come "cavia", ma la mia vendetta era rivolta a te!" le risponde, spazientito.
Poi, con un gesto rapido, afferra violentemente il suo bambino, strappandoglielo dalle braccia.
"Vuoi vedere che fine fa tuo figlio adesso?! Lo ammazzo qui, davanti a te!".
Ha gli occhi completamente accecati dal furore.

Lucia pov.
"No, ti supplico, ti scongiuro John, lascialo stare, ti prego!" lo implora Paloma, piangendo disperatamente.
Oh mio Dio... È uno spettacolo straziante... Mi viene da piangere...
Il bimbo, che fino a poco prima dormiva sereno tra le braccia della sua mamma, ora sta strillando e si sta agitando. John continua a strattonarlo bruscamente da una parte e dall'altra per farlo smettere, ma lui persiste a piangere.
"Basta! Non vedi che gli stai facendo male?!" mi intrometto io, urlando.
"Tu sta' zittaaa!!!!" sbotta lui, con tutto il fiato che ha in corpo.
Non ce la faccio più...sono stanca di veder soffrire, sono stancaaa!!!
"Ascoltami John" continua Paloma, cercando di mantenere un tono abbastanza calmo "Non so nemmeno perché stai facendo tutto questo..."
"Ma davvero non te ne rendi conto?!" domanda lui "Tu mi hai lasciato! Eravamo insieme da tre anni, tre anni Paloma! E tu cosa hai fatto un anno fa, nel bel mezzo della nostra relazione? Mi hai lasciato, così, da un giorno all'altro, con uno stupido messaggio! Ti ho sempre dato tutto quello che potevo per renderti felice... Ma sai qual è la cosa che mi fa più imbestialire? Questo bambino. Sì, proprio lui. Non solo mi hai lasciato senza motivo, ma ti sei addirittura fidanzata immediatamente con un altro uomo. Ero veramente distrutto dal dolore, ma ero disposto a perdonarti perché, come dicono tutti, 'al cuore non si comanda' e quindi era possibile che tu ti fossi innamorata di un altro... Quello che, tuttavia, mi ha fatto infuriare è stato il fatto che, pochi giorni dopo, è comparsa la notizia su Internet: 'Paloma Penniman è incinta'. Non ci vedevo più dall'ira e dall'invidia... Cioè, noi siamo stati insieme per tre maledettissimi lunghi anni e tu, un giorno, ti prendi una cotta per un altro tipetto, mi lasci e fai un figlio con lui, giusto, mi sembra proprio una cosa ragionevole! Complimenti!".
John termina di spiegare in modo ironico e indignato, riprendendo fiato.
Non avrei mai creduto che sotto tutta questa storia potesse esserci un motivo così banale... Sono senza parole...
"No, John, non è come credi...Io..." inizia a dire Paloma, dopo alcuni minuti di silenzio.
"Ah no?! E come sarebbe allora? Sentiamo... Anzi no, prima lascia finire me... Dopo essere venuto a sapere della tua gravidanza, ho cominciato ad architettare un piano per fartela pagare e, dopo mesi e mesi di riflessione, ho deciso: dovevo prenderti qualcosa che ti fosse molto caro. Così, ebbi l'idea di rapire il tuo caro fratellino. Tuttavia, non ho scelto una persona a caso della tua famiglia, bensì, quella che odiavo di più, ovvero Mika. Lui, durante tutta la nostra relazione, non ha fatto altro che metterti in guardia, dicendoti di stare attenta perché non si fidava di me. Non mi ha mai accettato completamente come 'tuo fidanzato' perché pensava che fossi una cattiva persona, che ti avrei fatta soffrire. Così, ho deciso che avrei sequestrato proprio lui, per vendicarmi. L'avrei fatto soffrire, anche se non era esattamente lui il mio obiettivo, ma una bella lezione non poteva che fargli bene. In questo modo, sarei comunque arrivato a te. E direi proprio che il mio piano è andato e sta andando a gonfie vele, anche grazie al mio amico Bill, che mi ha dato una mano. Ah, un altro ringraziamento va sicuramente a Mika, senza di lui e senza la sua telefonata, non sarei mai riuscito ad attirarti fino a qua per completare la mia vendetta, ovvero ammazzarvi tutti quanti, compresa la ragazzina impicciona qui presente, che si é voluta intromettere negli affari degli altri! Quindi, grazie Mika, sei stato bravo a collaborare!".
Oh no, sta parlando di me... Ma perché mi sono voluta intromettere?!
"M-Mika... D-Davvero mi hai fatto questo? Volevi che mi uccidesse e che uccidesse mio figlio..." balbetta Paloma, scoppiando in lacrime.
"Io...io...no...io..." farfuglia Mika, triste e addolorato.
Paloma lo guarda con amara delusione e poi dice a John: "Lascia parlare me, adesso, John... Le cose non stanno così... Cioè, nel senso che io...insomma...questo bambino è tuo, John...".
Cooosaaa??? Ma come è possibile?! Non ci sto capendo niente, come al solito, del resto.
"C-cosa intendi dire con questo Paloma?" domanda John in modo serio, continuando a tenere ben stretto il bimbo tra le sue braccia con la pistola puntata contro di lui.
"Hai capito benissimo, invece! Questo è tuo figlio, non è del mio nuovo fidanzato Karl. Vuoi sapere perché ti ho lasciato? Appunto perché avevo scoperto di essere incinta... Io ti amavo, ma hai sempre avuto un carattere difficile, scorbutico. Non hai mai voluto un figlio, mi hai sempre detto che sarebbe stata una responsabilità troppo grande. A quel punto, allora, non sapevo cosa fare, avevo paura a dirtelo, temevo che mi avresti fatta abortire e io non volevo. Così, decisi che sarebbe stato meglio chiudere la nostra relazione. Non mi ero innamorata di un altro uomo, volevo solo proteggere il mio bambino... Poi, conobbi Karl, mi convinsi che era la persona giusta e gli raccontai tutta la storia, anche il fatto che ero incinta. Lui mi disse che era disposto a rimanere al mio fianco per assistermi nella gravidanza e per aiutarmi a crescere il neonato, ma senza diventare una coppia. Col passare dei mesi, tuttavia, ci innamorammo e quindi ci siamo fidanzati... Ecco quello che è successo. Mi dispiace averti fatto soffrire, ma cerca anche tu di capire le mie ragioni. Comunque, so di aver sbagliato, però non avrei mai creduto che tu saresti arrivato a tanto per vendicarti... Solo ora mi rendo conto che Mika non aveva torto quando mi metteva in guardia da te. Ti ho sempre difeso e ti ho sempre amato lo stesso... Non avrei mai creduto che avresti fatto una cosa del genere a mio fratello...".
Paloma finisce di spiegare fissando John negli occhi.
"D-Davvero le cose stanno così...?" sussurra lui con un filo di voce.
Paloma annuisce.
"Che razza di imbecille che sono! Maledizione!" esclama John, arrabbiato con se stesso, stringendo ancora di più tra le braccia il bambino e abbassando la pistola "Ma come ho fatto a non capirlo da solo! Questo è mio figlio...". Impallidisce e i suoi occhi si riempiono di lacrime. "Oh mio Dio, c-che cosa h-ho fatto...? No...non è possibile...non può essere vero...non ci credo..."
"John, questa è la dura verità"
"Io stavo per...e tu hai rischiato di...oh, Paloma, n-non so davvero cosa dire...m-mi dispiace... Sono un mostro... Mika aveva ragione, in fondo non sono mai stato un bravo fidanzato. Ero convinto di darti tutto, di renderti felice, ma ora, invece, capisco che ho sempre pensato solo a me stesso dicendo che non volevo avere figli... Ti capisco, penso che al tuo posto io avrei fatto la stessa cosa... Sono una persona spregevole... Lo so che merito di marcire in prigione per quello che ho fatto, ma, ti prego, almeno perdonami, se puoi...".
Paloma è commossa, ha gli occhi lucidi.
"Cioè, quindi tu mi hai intromesso in tutta questa storia per niente?!?" sbotta Bill, che fino a quel momento era rimasto in silenzio. "Prima di pianificare le tue stupide vendette, rifletti di più! Sei un vero incapace!".
"Non ti ci mettere pure tu adesso!" replica John, seccato.
Paloma si avvicina a John, senza badare alle parole di Bill. "Non ho mai smesso veramente di amarti, avevo solo paura della tua reazione e ho fatto la scelta più facile...e più sbagliata..." gli confessa, appoggiandogli una mano sulla spalla.
"Anche io non ho mai smesso, Paloma; è per questo che volevo attuare la mia vendetta... Non sopportavo l'idea di perderti, ti amavo troppo..." risponde John, continuando a piangere.
Io lancio un'occhiata a Mika, che sembra sul punto di svenire da un momento all'altro a causa della febbre. Poverino! Mi fa una tale pena... Non so come faccia a resistere e a reggersi seduto in quelle condizioni!
Entrambi siamo rimasti a bocca aperta dallo stupore di queste rivelazioni.

 

 

ANGOLO DELLA SCRITTRICE:

Eeeeeeeeh?!?!? Cosa mi dite???

BOOM...oops, credo proprio che sia appena scoppiato un super colpo di scena!!!

Alloraaa?! Come vi è sembrato? Ve l'aspettavate?!

Ma la storia non è ancora finita...rimane l'ultimo capitolo! Lo so, la fanfiction “potrebbe” anche finire qua, dato che si è chiarito tutto, ma ho deciso di scrivere un capitolo conclusivo per terminare ancora meglio! (In realtà non è perfettamente vero...voi credete che ci sia un “finale classico” con baci e ringraziamenti? Beh, se sì, vi sbagliate! Ahahah!!! O meglio, ci saranno anche quelli, ma non solo... Inoltre, diciamo che non si “concluderà” fino in fondo, ci sarà una specie di “finale aperto”, per lasciare spazio alla vostra fantasia e alla vostra immaginazione!).

Oh, accidenti, ho già parlato troppo, non vi devo svelare tutto! Non so ancora quando uscirà perchè non l'ho ancora scritto, ma ho già pensato a come impostarlo. Beh, voi tenetevi pronti, potrebbe arrivare in qualsiasi momento! Ahah!

Come sempre, fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo e se vi è piaciuto il modo in cui ho impostato questo rapimento!

Grazie mille a tutti!

La vostra Taia_Girl :)

   
 
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