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Autore: iris_1998    14/01/2015    13 recensioni
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Dopo Gran Celesta Galaxy Tenma, Shindō e Tsurugi con la Earth Eleven tornano sulla terra. Quando i ragazzi disputavano la finale il mondo conobbe la verità e quando tornarono gli abitanti della Terra gli accolsero come dei eroi.
Passato un anno dagli avvenimenti Tenma, Shindō e Tsurugi si iscrivono alla Raimon High School, un liceo per i ragazzi che vogliono diventare calciatori e non solo. La Raimon High School ha anche un indirizzò diverso, per gli aspiranti Idol. I tre ragazzi non saranno gli unici protagonisti della storia...chi sarà o saranno?
Non scordiamoci che i ragazzi dovranno avere a che fare con una guerra che li trasformerà per sempre.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ibuki Munemasa, Matsukaze Tenma, Nuovo personaggio, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'IE Nuovo Inizio'
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Si racconta, che a Roma, durante l'impero di Cesare, un giorno si presentò una donna al tempio delle divinità per incontrare l'imperatore. 
"Donna" aveva detto l'imperatore " dammi il messaggio che gli dei, che ci proteggono e che sono nel ciel, ti hanno mandato"
"Dei ragazzi combatterano
Usando i loro poteri
Nel bene o nel male
Distruggendo o salvando il mondo
Ma la guerra incomincierà
Quando qualcuno crederà negli dei
Che in quel momento
Che in quei tempi
Non saranno che rivordi"
"Quindi la guerra non ci sarà?" domandò l'imperatore.
"Ci sarà ma nei tempi in cui noi non vivremo e saremo solo storia" disse la donna.
L'imperatore sentendo quelle parole uscì dal tempio e...

"La guerra?" chiese una bambina molto curiosa.
"Va bene, va bene ma per raccontarti la guerra ti devo raccontare come quei ragazzi si sono incontrati" disse la donna alla bambina che era impaziente di ascoltare la storia. 
Ma la storia non era inventata. Quello che la donna le avrebbe raccontato era successo davvero poiché la donna era una delle poche persone che aveva combattuto in quella guerra piena di colpi di scena, amori, traditori e molto altro.

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Davanti al cancello della Raimon High School c'era una ragazza. 
Non era molto alta, snella. Aveva delle gambe lunghe e toniche. Una vita sottile ed elegante e aveva le curve al punto giusto. Portava lunghi capelli biondo chiaro fino ai fianchi leggermente mossi e con sfumature dorate.
Aveva un paio di occhi di color rosso sangue. 
Il naso era piccolo e leggermemte all'insù dando quell'aria di delicatezza. 
Le labbra, invece, erano piccole ma carnose di un colore rosa facendo in modo che il suo viso sembrasse simile a quello di una bambola di porcellana.
Era vestita con una camicia bianca, con i primi due bottoni sbottonati, una gonna nera lunga fino a metà coscia con delle catenine appese metteva in risalto la pelle chiara della ragazza. Portava delle converse nere borchiate alte.
Era l'uniforme della scuola, con un tocco personale, per coloro che andavano nelle classi della sezione Idol. 
La ragazza era nervosa ma si diede il coraggio di entrare.
Attraversando il viale principale, per poter arrivare alla bacheca per vedere in che classe fosse, molte teste si girarono a guardarla.
Quando raggiunse la bacheca cercò il proprio nome.
Cristal Rubini I-α 
Cristal guardò vicino alla lista delle classi un avviso. 

Avviso per gli alunni.

Gli alunni sono pregati di presentarsi allo stadio della scuola per la cerimonia d'apertura. 

La ragazza decise di andare allo stadio per la cerimonia d'apertura del nuovo anno scolastico. Camminando verso lo stadio si era messa a leggere un libro senza guardare dove stava andando infatti andò a abattere contro qualcuno.

Quel qualcuno aveva occhi viola e i capelli bianchi con una fascia nera in testa. Era vestito con una camicia bianca sbottonata che faceva vedere la canottiera nera che metteva in risalto i muscoli scolpiti grazie agli allenamenti. I pantaloni erano dell'uniforme di colore blu e portava una giacca del medesimo colore, anch'essa aperta.
I due ragazzi si guardarono sorpresi fino a quando il ragazzo non abbraccio la ragazza.
"Mi sei mancata, Cristal" disse il ragazzo. 
"Anche tu mi sei mancato, Ibuki" disse Cristal staccandosi dall'abbraccio/morsa del ragazzo.
"Da quando sei qui?" chiese Ibuki a Cristal mettendole un braccio sulla spalla e avvicinandosi verso lo stadio attirando molti sguardi.
"Da poco se devo esere sincera, cugino" risposta Cristal al cugino.
Per tutta la camminata parlarono di quello che hanno fatto in tutti gli anni in cui non si sentivano.

Ibuki le parlò che non giocava più a basket e che si è innamorato del calcio. Le parlò di come ha giocato con la Earth Eleven e di come ha capito che una sola persona, nel calcio, non significa niente ma un gioco di squadra si.

Cristal, invece, raccontò di come lo seguiva quando giocava, di come ha scoperto che la sua cantante preferita andava nella sua stessa scuola media e che sapeva cantare e che suonava la chitarra e di come si sentiva dopo aver lasciato l'Italia per tornare in Giappone.

Quando raggiungemmo lo stadio alcuni ragazzi chiamarono Ibuki.
-Ti stanno chiamando- disse Cristal a Ibuki.

-Già. Ci vediamo dopo. Ciao Cristal- disse Ibuki.

-Ciao Ibuki- disse Cristal per poi avviarsi verso l'ingresso dello stadio.

   
 
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