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Autore: ShamelessGirl    15/01/2015    0 recensioni
~Solo l'amore può ferire così~
Niente di più vero per Remus e Tonks. Questa è la mia versione dei fatti sulla discussione dopo la morte di Silente.
Spero vi piaccia.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Bill/Fleur, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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SGUARDI, DUE PAROLE E UN TOCCO - Only love can hurt like this.


Billy era steso nell'infermeria. Si era appena ripreso dallo scontro con Greyback. Nonostante la ferita fosse molto e sapeva della sua probabile maledizione futura, non si lamentava. Fleur era lì con lui ed era il più potente antidolorifico che gli potessero dare. Lei gli accarezzava dolcemente i rossi capelli con una mano e l'altra si intrecciava forte con quella di Billy.
-Anche se non so cosa mi succederà per quanto il morso; Tu non...-
 Billy, mentre diceva ciò e una lacrima gli rigava il la guancia, fu interrotto bruscamente dalle dolci labbra di Fleur posate sulle sue. Quel bacio fu il più tenero che si fossero mai dati: il tempo era fermo per loro. 
Fleur interruppe quel dolce atto e appoggiò la sua fronte contro la sua. Dolcemente gli sussurò che mai e poi mai lo avrebbe lasciato soltanto per una cicatrice e un maledizione, che comunque sarebbe stata soltanto parziale in quanto no ci fosse stata la luna piena.
Tonks guardava la scena da lontano seduta davanti a una finestra e l'unica cosa che le veniva in mente era... No, lei doveva pensare alla morte di Silente e a quella di Malocchio che le avevano voluto veramente bene; non ad un miserabile lupo "troppo vecchio per lei, povero e pericoloso".Quel dannato Lupin le aveva frantumato più volte il cuore, quando diceva che l'amava ma non potevano stare insieme. Si doveva rassegnare. Ne era convinta sta volta: non lo avrebbe amato mai più. "Ne troverò uno più bello, più giovane e più simpatico..." pensò Dora "ma non sarà lui..." . Doveva chiuderla ora!
Remus entrò nella stanza di fretta, si diede un'occhiata intorno per cercare Billy e dargli il suo conforto. Appena Tonks incrociò il suo sguardo per poco più di un attimo mandò all'aria tutte le promesse che si era fatta su quell'uomo. Si: lo amava ancora è non poteva liquidare i suoi sentimenti così. Lei, al contrario di quel Gifondoro così pieno di controllo, non sapeva mentire così bene a se stessa e non riusciva a ignorare delle emozioni così grandi e potenti.
Lo sguardo della giovane maga si era fissato sulla emozionante scena che ritraeva Billy e Fleur che si facevano confortare da Lupin per quanto riguarda la maledizione del licantropo.
La mutaforme si fece sfuggire una lacrima pura, cristallina; ma piena di un dolore che niente le avrebbe più portato il sorriso su quel suo viso, ormai stanco di questo peso straziante che la lacerava nel preciso punto del petto. Il suo cuore. Quel organo che le schizzava in gola appena sentiva nominare il suo nome. 
Anche i suoi poteri ne risentivano: odiava che i suoi capelli e gli occhi erano diventati color cenere, che la faceva sentire indifesa e vulnerabile.
Il lupo intanto si era sentito tutto il peso degli occhi di Tonks addosso, che non lo avevano lasciato mai da quando era entrato nell'infermeria, e non poteva fare a meno di sentirsi colpevole per quello che le stava facendo. Male sue scelte erano giuste. Doveva proteggerla dalla guerra, da Voldemort, dagli altri lupi e ... Da lui. Non avrebbe mai permesso che qualcuno potesse anche solo sfiorare una bellezza così limpida come quella di Dora. Si era promesso quindi che non l'avrebbe coinvolta nei pericoli che lui stesso portava.
Tonks non ce la faceva più: un grido le stava esplodendo dentro, ma decise di trattenerlo e di andare da lui .
Si accostò alla sedia poco lontana dal letto di Billy, sulla quale l'ex-insegnante stava seduto e con un bisbiglio appena udibile disse:
-Potresti venire fuori in cortile un secondo?-
-Cosa altro mi devi dire che non sappia già?- Rispose amaramente lui con un tono più alto e controllato.
-Vieni!- ordinò lei afferrando il suo braccio in una presa molto stretta.
I due uscirono:
-Perché loro possono stare insieme?- 
Quelle parole uscirono difficilmente dalla bocca di Tonks, impastata da un preannunciato pianto.
-Perché mi fai questo? Dammi una motivazione che io non abbia già depennato più volte dalla tua lista di scuse. Dimmi piuttosto che non mi ami, che non significo niente per te. NON PUÒI DIRLO: ho la conferma che mi ami e quindi soffro ancora di più di prima, quando ti davo il beneficio del dubbio.- 
-Ninfadora ti sembra che per me sia semplice tutto ciò ? Che mi diverta a vederti così? Io soffro a starti lontano, a non sentirti più ridere e mi manca ogni cosa di te quando ero via per conto di Silente. Ti giuro che è così: è un impresa anche per me ma è l'unica possibilità...  Io ti proteggo!-
Non ebbe tempo di finire la frase, che lei lo interrompe con una voce alterata dalle lacrime.
-Tu mi stai uccidendo in modo lento e doloroso ogni volta che parli così e non te ne accorgi nemmeno. Guardami: ti sembro la giovane allegra con i capelli rosa di un tempo? Ti do un indizio... No è la risposta giusta! Grigio è il colore che vedo ogni mattina quando mi sveglio e solo perché ... TI AMO!-
-Non dire quelle parole, ti prego!- implorò lui, gridando e dando un pugno al muro per poi appoggiarsi ad esso.
Entrambi avevano gli occhi velati dalle lacrime.
I loro urli echeggiavano nel cortile di Hogwarts, sovrapponendosi l'uno sull'altro: lei che diceva ti amo;  lui che la supplicava di non dire quella cosa così tagliente per lui.
Loro erano molto vicini, li separavano pochi centimetri soltanto. 
-Ti amo anch'io e non voglio più lasciarti!- 
Disse rassegnato lui 
Qualcosa in Remus si sbloccò e strinse la metamorfus nell'abbraccio più forte che lui ebbe mai dato.
Forse capì che il suo amore per  Dora non era sbagliato. Oppure il suo amore, mischiato al dolore provato in passato e all'emozione  di quel momento, aveva finalmente vinto la guerra contro quelle sue scuse, che si erano arrese di fronte a quelle due parole piccole e innocenti.
Il silenzio calò in quel cortile deserto interrotto dai sospiri e dai singhiozzi dei due maghi avvinghiati l'uno all'altra.
Si staccarono leggermente per guardarsi negli occhi, fu per pochi attimi. Prima di chiudere quella parte dolorosa della loro vita da soli con un bacio tanto atteso e desiderato da entrambi. 
Quando il bacio terminò, bastò una carezza di Lupin per far ricolorare gradualmente capelli di Dora di un rosa acceso, che brillava in mezzo al grigio dei muri della scuola. 
Lei era con lui e sorridevano insieme.
-Mai più grigia?- domandò Remus 
-Mai più- rispose lei convinta, con il viso bagnato da lacrime, ma stavolta di felicità.

Come so tutto questo? Ero lì con loro per vederli insieme e felici: il mio migliore amico e la mia dolce cugina. Era stata una piccola sosta prima di condurre Albus per portarlo con me, Sirius Black, nella parte dopo la vita sconosciuta dai viventi.
Angolo dell'autrice: Ciao! Ok questa fanfiction è molto triste. TROPPO TRISTE. Forse non è molto bella ma... GIUDICATE VOI!! Non siate severi con le critiche vi prego.
   
 
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