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Autore: Robertina Robi    16/01/2015    0 recensioni
Dal Prologo....
Sofia è una bellissima donna di trenta cinque anni, è in cerca di un lavoro, perché il suo povero marito è morto di cancro due anni prima. Ha una figlia di diciassette anni, bellissima ragazza anche lei. Si chiama Regina.....
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1 È mattina … “Tesoro …” la sveglia dolcemente, la figlia si gira. “… bisogna alzarci, ho il colloquio con il Presidente! E tu devi andare a scuola!” fa Sofia. “Ok, mi alzo!” fa Regina assonnata. “Ti ho fatto la torta al cioccolato!” fa Sofia sorridendo, sorride anche Regina, annusa, quel profumo delizioso si espande per tutta la casa. “Be, se ne fai assaggiare al Presidente mamma, fidati che ti prende subito a lavorare!” fa Regina. La mamma si mette a ridere. Dopo colazione … Si vestono e infine escono. Sofia va al colloquio e Regina a scuola. “Tesoro quando arrivi a casa se non ci sono non ti preoccupare, in frigo c’è già la pasta che ti ho fatto devi solo riscaldarla!” fa Sofia. “Ok mamma, tu fammi sapere come va il colloquio, mi raccomando!” fa Regina, le da un bacio frettoloso sulla guancia e scappa a scuola, se la fa a piedi tanto è vicina. La villa del Presidente e in campagna, Sofia sente un profumo delizioso, di natura. Entra nella villa … Trova un uomo ben vestito, alto, con i capelli brizzolati e molto severo, deve essere proprio lui, pensa Sofia. “Signorina ha bisogno?” chiede il signore. “Si, ho il colloquio! Lei deve essere il presidente?” Fa Sofia, il signore abbozza un sorriso. “No, signorina, io sono il maggior domo, il presidente può riceverla solo con appuntamenti!” fa il signore. “Si, io lo avuto un appuntamento, ma tramite la segretaria!” “Ok, aspetti qui!” il maggior domo si allontana, si avvicina ad una signora, che dovrebbe avere una quarantina di anni. “Signorina Adele …” si chiama Adele la segretaria, infatti mi ricordo che l’aveva detto per telefono ‘signorina Adele, segretaria del presidente Romeo, chi parla?’. “….ha ricevuto una chiamata per un colloquio qualche giorno fa?” “Si signor Gianni!” fa la segretaria. “Ok, la ringrazio!” ritorna da Sofia. “Ok, signorina, si può accomodare, vado a dirlo al presidente se non ha impegni!” fa il maggior domo. “La ringrazio!” A scuola … “Allora? Con Manuel come va?” chiede una ragazza, molto carina, sempre sorridente. “Male, credo che non lo amo più!” risponde Regina. “E allora mollalo no?” “Ci stavo pensando da un po’.. anche perché se prendono mia mamma a lavorare io qui non vengo più!” fa Regina. “Come no?” fa l’amica. “Lulla, la villa è in campagna e vicino c’è anche una scuola. E molto lontano da qui fino li! E non mi posso permettere tanti soldi!” fa Regina. “Hai ragione, be ti posso sempre venire a trovare!” “Questo è ovvio!” fa Regina. Le due amiche si sorridono e si abbracciano. Nella villa … Il maggior domo esce dalla stanza del Presidente. “Signorina, può entrare! Il Presidente è andato un secondo in bagno arriva subito, lei si accomoda anche.” Sofia si alza, sorride. “La ringrazio!” ed entra. Si siede, come le ha detto il signore, osserva la stanza, non è mica male, piccolina ma ha tanto valore. C’è una bandiera, la scrivania molto grande, molti libri, di Repubblica, Politica ecc. e poi ci sono le foto, di quattro ragazzini, due femmine e due maschi, saranno i figli o i fratelli pensa Sofia. Ma non c’è una foto sua, strano. Osserva quei sorrisi felici. Sorride anche lei. Sono molto belli. Sente la porta chiudersi. Lei si gira spaventata. Lui è davanti a lei, è bellissimo come uomo. Capelli tirati indietro e castani, occhi azzurri, uno sguardo intenso e un fisico ben palestrato, anche se non lo vede perché è vestito con una camicia e una giacca sopra, ma lo intuisce. “Ehm, mi… mi… mi scusi…” Sofia si sente impacciata. “ …. non volevo farmi gli affari degli altri!” lui la osserva, silenzioso. È una bella donna, pensa lui. E di qualcosa, cavoli! Pensa Sofia. “Sta tranquilla, è venuta per il colloquio?” fa il presidente. “Si!” “Ok.” Intanto a scuola … È intervallo … Suona il cellulare. “Pronto!” fa Regina. “Quando pensavi di dirmi che te ne andavi?” è il suo ragazzo, sembra molto arrabbiato. “E chi te lo ha detto a te?” chiede Regina, poi pensa , ma io lo detto solo a Lulla. La guarda, attacca. “Perché glielo hai detto tu?” fa Regina è un po’ arrabbiata. Se ne va. “No, aspetta Re, fammi spiegare!” “Lasciami in pace.” Se ne va. Alla villa … Hanno finito il colloquio. “Ok, le faccio sapere in questi due giorni!” fa il Presidente. “La ringrazio, signore!” si alza e va via. Ritorna a casa.
  
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