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Autore: Justice Gundam    17/01/2015    4 recensioni
Quali pericolose avventure attendono i Digimon Tamers nella loro corsa contro il tempo per svelare i misteri di DigiWorld? Cosa sono i Deva, e chi è il 'Digimon Sovrano' di cui parlano? E perchè i loro piani coinvolgono il piccolo Calumon? Questa volta, molte cose potrebbero andare diversamente da come sappiamo... la mia prima storia di Tamers, che si ricollega (vedrete come...) a quelle di Adventure che sto scrivendo e a quella di Frontier-Savers che scriverò!
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Digimon Tamers Reload
Una fanfiction di Digimon scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 23 - Il Mondo Digitale a due passi
 
Non c'era neanche bisogno di dire che la reazione dei Tamers davanti a Yamaki non fu certo uniforme: alcuni di loro erano meravigliati e un po' oltraggiati del fatto che l'uomo che fino a poco tempo prima aveva fatto di tutto per ostacolarli, ora si presentasse davanti a loro come niente fosse... mentre altri, più ragionevoli, si rendevano conto che la situazione richiedeva mettere da parte ogni risentimento e collaborare. Certo, anche per loro, non era esattamente la cosa più semplice del mondo mettere da parte il passato...
 
"E' stata una richiesta un po' audace da parte mia, di questo mi rendo conto." disse Yamaki, aprendo e poi richiudendo il suo immancabile accendino. "Tuttavia, non credo ci sia bisogno di spiegarvi qual è la situazione. I Digimon potrebbero tornare da un momento all'altro, e questa volta, non c'è assolutamente nulla che ci garantsca che non sarà un soverchianteattacco in forze. Fino ad adesso, non ne sono apparsi più di un certo numero alla volta. Ma le cose potrebbero cambiare molto presto."
 
"Zhuqiaomon, il Sovrano del Mondo Digitale..." cominciò a dire Ryo, fermandosi un attimo prima di dire che si trattava del Mondo Digitale del Sud. Non era il caso di mettere Takato e i suoi compagni a parte di questo segreto potenzialmente sconvolgente, almeno non ancora. "Ehm... sì, volevo dire... Zhuqiaomon, il Sovrano del Mondo Digitale, vuole a tutti i costi la Shining Evolution, ovvero il Digimon conosciuto come Calumon, per motivi che a noi ancora sfuggono, ma fondamentalmente è per usare il suo potere e difendere il Mondo Digitale da una grave minaccia che risponde al nome di D-Reaper. Tuttavia, il suo odio verso gli esseri umani rende facile immaginare che una volta realizzato questo obiettivo, potrebbe benissimo rivoltarsi contro il Mondo Reale. Quindi... immagino la necessità di recarci nel Mondo Digitale e cercare di dirimere la questione. Ci siamo già messi d'accordo in precedenza, e quindi siamo giunti alla conclusione condivisa che... siamo disposti a collaborare a qualsiasi piano avete in mente."
 
Il nome del D-Reaper aveva fatto sì che tra i Monster Makers, riuniti lì nella sala, cominciassero a circolare delle voci sussurrate, chiaramente allarmate... e Yamaki strinse un po' gli occhi dietro le lenti dei suoi onnipresenti occhiali da sole. "Il D-Reaper, eh? Questo nome non mi giunge del tutto nuovo... hmm... se non ricordo male, si trattava di un programma di controllo utilizzat dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti d'America, utilizzato per rimuovere dai loro mainframe i dati eccessivi, in modo da ridurre al minimo i ritardi ed ottimizzare l'utilizzo della memoria. Ma... adesso mi venite a dire che il D-Reapersarebbe in qualche modo arrivato nel Mondo Digitale e starebbe in qualche modo costituendo una minaccia? E che è per tale motivo che questo Digimon Sovrano... Zhuqiaomon, se ho capito bene... sta cercandoo il Digimon conosciuto come Calumon? Perchè Calumon servirebbe per far evolvere i Digimon, sbloccare il loro potenziale evolutivo, e di conseguenza poter combattere meglio contro questa minaccia..."
 
"Questo è quanto ho potuto desumere dal tempo che ho passato in compagnia di uno dei Deva, i dodici diretti servitori di Zhuqiaomon." affermò Renamon. "Sono riuscita a farmi dare queste informazioni con l'inganno, e non ho motivo di credere che la Deva con cui ho parlato mi abbia mentito."
 
Il signor Wong annuì con decisione. "Quello che ci stiamo trovando ad affrontare, signor Yamaki, potrebbe essere qualcosa di molto più pericoloso di un semplice, si fa per dire, attacco di Digimon al Mondo Reale." affermò. "E' nostro timore che il D-Reaper, a contatto con il Mondo Digitale e i suoi dati, sia in qualche modo mutato in qualcosa che minaccia i Digimon, e che proprio per disperazione Zhuqiaomon abbia deciso di ricorrere a questi attacchi al Mondo Reale. Detto questo, è necessario fare tutto il possibile per fermare sia gli attacchi dei Digimon che la minaccia alla quale stanno reagendo."
 
Yamaki non potè che essere d'accordo. "Sì, è comprensibile. E va bene. Allora, ragazzi, credo che dovrò affidarvi un altro compito, se vi sarà possibile." affermò. "Dovete cercare quante più informazioni possibili sul D-Reaper e su cosa è eventualmente diventato... o comunque, sulla minaccia che sta incombendo sul Mondo Digitale. E' l'unico modo per poter approntare una soluzione definitiva alla crisi che attualmente stiamo sperimentando. Inutile dire... che da questa vostra missione potrebbe dipendere molto."
 
"Ne siamo consapevoli, signor Yamaki." rispose Takato con tutta serietà. "E siamo pronti a partire... altrimenti non saremmo tutti qui."
 
"Allora, com'è che andremo a DigiWorld? Non... mi sembrava che gli uomini avessero i mezzi per andarci..." chiese Guilmon con curiosità. 
 
"Fino a pochi giorni fa, effettivamente, non ne avevamo." rispose Yamaki senza scomporsi. "Tuttavia i nostri studi recenti ci hanno permesso di comprendere come funziona la Bio-Emersione dei Digimon nel Mondo Reale, e siamo riusciti a sviluppare un processo che, in pratica, inverte la procedura, permettendo agli esseri umani di trasformarsi in dati ed essere trasferiti nel Mondo Digitale. Obiettivamente, non è stata un'impresa molto facile, ma possiamo dire che siamo soddisfatti dei risultati, e possiamo confermare che il trasferimento è avvenuto senza problemi."
 
Takato deglutì un po' nervosamente. "Beh, che posso dire... è quello che mi auguro!" 
 
"A questo punto, non possiamo più tornare indietro, no?" chiese Terriermon, muovendo le sue grandi orecchie come per imitare un gesto di rassegnazione. "E va bene... in tal caso, vediamo di raggiungere il Mondo Digitale... e poi si vedrà! Tanto, abbiamo una guida di prima classe, no?". Con un gesto enfatico delle orecchie, Terriermon indicò Ryou, che cercò nonostante tutto di schermirsi.
 
"Beh, diciamo che ho una certa esperienza. Non posso dire di essere un'autorità in campo, ma posso sicuramente darvi una mano!" affermò. "A questo proposito... mi sembra che qualcuno qui sia senza un Digimon... non vi è venuto in mente che andare a DigiWorld senza un partner potrebbe essere molto pericoloso?"
 
Ryou completò la frase guardando in direzione di Kenta, che si sfregò la nuca con espressione imbarazzata. "Ecco... in effetti, mi è venuto in mente che potrebbe essere una cattiva idea, però... ecco... pensavo che poi, viaggiando a DigiWorld, avrei potuto incontrare anch'io un Digimon che sarebbe stato disposto a venire con me. Voglio dire... perchè a Takato-kun e agli altri è successo, e a me no?"
 
"Ehm... non è esattamente così che funziona, dovresti saperlo!" lo rimbeccò Elecmon. "Non è che adesso un essere umano può andare a DigiWorld così, senza alcuna preparazione, e incontrare un Digimon che diventerà il suo partner!"
 
"Nell'anime andava così, più o meno... okay, okay, dimenticavo che questa è la vita reale..." mormorò Kenta, un po' sconsolato. "Ma in ogni caso... beh... non mi piacerebbe restare qui senza fare nulla e limitarmi ad aspettare che Takato-kun e gli altri tornino da DigiWorld! Vorrei poter fare qualcosa anch'io, se è possibile!"
 
"Beh... sapete, Kenta-kun ha anche ragione! Insomma, penso che anch'io mi sentirei allo stesso modo se mi trovassi a dover restare qui nel Mondo Reale e aspettare che voi torniate!" continuò Hirokazu. "Insomma... basta che non si allontani troppo da noi e non vada a ficcanasare nella tana di qualche Digimon, e penso che non ci saranno problemi!"
 
Seguì un breve silenzio, prima che Takato sospirasse rassegnato, immaginando che a quel punto, Kenta si era messo in testa questa idea, e non sarebbe stato facile farlo tornare indietro. "Immagino... che non abbiano tutti i torti. E va bene... vorrà dire che potrà venire anche Kenta, sempre se il signor Yamaki è d'accordo..."
 
"Da una parte, non mi piace per niente l'idea di permettere ad un ragazzo che non è coinvolto di rischiare la vita..." disse il capo di Hypnos. "Dall'altra, immagino che a questo punto abbiate anche il diritto di lavorare alle vostre condizioni, dal momento che il vostro metodo si è dimostrato valido, e il nostro ha incontrato solo un fallimento. D'accordo... se è questo che volete, e se i vostri genitori sono d'accordo, allora anche il vostro amico piò seguirvi a DigiWorld. Ma a patto che si attenga alle vostre indicazioni."
 
"Urrà!" esclamò Kenta, facendo un piccolo salto e alzando un pugno in aria in segno di gioia e trionfo! Ricordandosi immediatamente di essere in presenza di estranei, si ricompose di colpo e si schiarì la voce per nascondere l'imbarazzo. "Ah-ehm... volevo dire... sono molto contento di avere il vostro permesso! Prometto che non farò stupidaggini, okay?"
 
"Ooookay..." mormorò Takato, con un grosso gocciolone di sudore che gli scendeva dalla nuca. "Speriamo solo che non succeda niente di strano...". Guilmon si grattò la testa, un po' indeciso, e Juri ridacchiò tra sè, trovando la scenetta divertente, e non vedendo di mal occhio l'idea di avere un compagno di viaggio in più.
 
Ci pensò Yamaki a far tornare il discorso sui giusti binari. "Detto questo, direi che possiamo iniziare. Prego, seguitemi. Siamo riusciti, nel breve tempo che abbiamo avuto a disposizione, a modificare alcuni dei macchinari di Hypnos in modo che fossero in grado di aprire un portale che arrivi al Mondo Digitale. Ma avrete bisogno dell'equipaggiamento adatto per avventurarvi in quel luogo ostile e mantenere il contatto con il Mondo Reale."
 
"Va bene... sperando che siano affidabili..." mormorò Ruki, piuttosto disillusa dalle prestazioni delle ultime trovate di Hypnos. Saeko le fece un piccolo cenno affinchè non si facesse venire la tentazione di dire qualcosa di un po' troppo pungente...
 
 
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Poco tempo dopo, in una stanza interna di Hypnos, i Tamers e i loro Digimon si trovavano in piedi su una piattaforma dall'aspetto inusuale, di forma circolare, composta da tasselli di uno strano materiale oscuro che sembrava una sorta di incrocio tra plastica e plexiglass, e sopra di essa si trovava una struttura che a Takato e ai suoi compagni ricordava una gigantesca lampada, con numerose luci abbaglianti sospese sopra le teste dei Tamers e dei loro compagni... e una serie di strani pannelli che la circondavano, sui quali erano installati dei terminali che dovevano avere lo scopo di controllare i parametri più importanti. Il gruppo era in piedi al centro di quella strana struttura, in attesa che i Monster Makers, le operatrici di Hypnos e Yamaki terminassero i preparativi e controllassero tutti gli strumenti per evitare imprevisti.
 
"Okay, signor Yamaki." disse Rai, la Monster Makers di origini indiane. "Il flusso di dati è stabile, e la connessione tiene. Possiamo aprire il portale tra una decina di minuti."
 
"Anche qui non si registrano anomalie." disse Reika, seduta su una delle postazioni mobili del complesso. "A questo punto, credo che l'unica cosa rimasta da fare sia consegnare ai Tamers ciò che gli servirà per il viaggio."
"Stavo giusto per farlo." affermò Yamaki, raggiungendo poi il gruppo di Tamers e consegnando uno strano congegno simile ad un cellulare a Takato, Jenrya, Ruki e Ryo. Guilmon si piegò verso l'oggetto che era stato dato al suo Tamer e lo annusò, forse chiedendosi se era qualcosa che si mangiava... e decidendo rapidamente che non era il caso di tentare. "Molto bene, ragazzi. Questi sono i comunicatori che vi serviranno per tenervi in contatto con il Mondo Reale e segnalare la vostra posizione. State molto attenti a non perderli. Ve ne abbiamo dati più di uno per sicurezza, ma se doveste perderli, non sarebbe più possibile rintracciarvi."
 
"Molto bene, vorrà semplicemente dire che dovremo stare attenti a proteggere anche questi!" disse Monodramon. "Per me non è un problema!"
 
Yamaki annuì con convinzione, e cominciò ad allontanarsi, mentre i Tamers si scambiavano gli ultimi saluti con i loro familiari... con l'unica eccezione di Juri, che restava con lo sguardo fermo per terra, come se trovasse improvvisamente più interessante il pavimento. Takato notò che la sua copagna di classe sembrava turbata, e sospirò tristemente, immaginando cosa doveva passarle per la testa in quel momento... dopotutto, i familiari di Juri erano gli unici che non si erano presentati...
 
Anche Ruki e Jenrya si accorsero del modo di fare un po' insolito della ragazzina, ma pensarono che fosse soltanto un po' emozionata... non avendo la più pallida idea di cosa si nascondesse dietro quel sorriso che mostrava a tutti.
 
"Mi raccomando, ragazzi, state attenti!" esclamò la signora Matsuda, salutando con la mano mentre cercava il più possibile di trattenere le proprie emozioni. 
 
"E tornate sani e salvi!" aggiunse la signora Makino, guardando con orgoglio la sua Ruki che le restituiva un piccolo sorriso e un cenno di assenso. Le luci sopra i Tamers si stavano accendendo, e una fioca colonna di luce si stava accendendo attorno a loro, segno che il trasferimento dimensionale stava iniziando!
 
"Wow! Questa corrente mi fa rizzare la pelliccia!" esclamò Elecmon, rabbrividendo quando una scarica lo percorse. 
 
"Non immaginavo che... andare in un'altra dimensione potesse essere così sconvolgente!" esclamò Jenrya. 
Terriermon sghignazzò leggermente. "Beh, adesso se non altro sai che cosa proviamo noi Digimon quando ci manifestiamo nel Mondo Reale!" affermò. "Momentai!"
 
"Non credo che mi abituerò mai a queste battutine..." affermò Hirokazu, per poi alzare una mano e muoverla verso i suoi genitori, mentre la luce attorno a loro si faceva sempre più intensa. "Ciao, mamma! Ciao, papà! Tranquilli, con Hagurumon e i miei compagni al mio fianco, non rischio nulla!" 
 
"Non fare pazzie, Kazu! Torna sano e salvo!" esclamò la signora Shioda.
 
Il ragazzo fece il segno dell'okay, mentre tutt'intorno i preparativi venivano ultimati e la colonna di luce nella quale i ragazzi erano immersi diventava sempre più intensa ed abbagliante. Ormai era solo questione di qualche secondo... e infatti, subito dopo, con un suono basso, cupo e vibrante, un grande varco nero si aprì sopra le loro teste, facendo fare uno scatto di paura a Kenta e a Juri!
 
"Quello è solo un Digital Gate." spiegò Renamon. "Un passaggio dimensionale che collega DigiWorld al Mondo Reale. Certo non immaginavo che Hypnos sarebbe riuscito a realizzarne uno così presto..."
 
"Digital Gate stabile." disse la voce di Robert McCoy, mentre gli operatori e i collaboratori continuavano a lavorare febbrilmente. "Ma non surerà più di qualche secondo. Dobbiamo iniziare il trasferimento adesso."
"Allora, non aspettate oltre, e cominciate." asserì Yamaki. Ciò che si trovava all'esterno della macchina di trasferimento cominciò a sbiadire, e i suoni si fecero più confusi alle orecchie dei Tamers e dei loro compagni...
Ma all'improvviso, quando ormai non mancava che una manciata di secondi al trasferimento, accadde un imprevisto... che avrebbe cambiato molte cose!
 
"Scusa, nonno... devo andare!" si sentì una vocetta femminile, che Hirokazu riconobbe subito, con sua immensa sorpresa, come quella di Alice, che era rimasta lì assieme a suo nonno per assistere all'esperimento - o almeno, questo era quello che era sembrato, fino a quell'istante!
 
"Cos... Dove stai... Alice, torna qui!" esclamò improvvisamente la voce di McCoy, e un attimo dopo, una piccola figura entrò di corsa nella colonna di luce, raggiungendo i Tamers e i loro Digimon, e cogliendoli tutti di sorpresa! Alice era entrata nel canale di trasferimento dimensionale proprio un istante prima che il passaggio da una dimensionale all'altra iniziasse... e ormai non c'era più niente che si potesse fare per interrompere il trasferimento!
 
"Ma che..." iniziò a dire Guilmon, guardando verso la biondina vestita di nero che era entrata all'improvviso... e un attimo dopo, la luce si fece abbagliante, e i Tamers si ritrovarono a fluttuare senza peso all'interno della colonna di luce, diretti verso il Mondo Digitale assieme alla loro ospite inattesa! Takato non aveva mai immaginato che un viaggio in un'altra dimensione iniziasse così: per un attimo, tutto venne avvolto da una luce abbagliante che lo costrinse a chiudere gli occhi, poi il mondo venne sostituito da un folle caleidoscopio di colori e forme che sfrecciarono attorno a lui, formando delle strane immagini e mosaici di luce... poi, una serie di cerchi concentrici dai colori febbrili che si espandevano sfrecciando verso di lui a velocità sempre maggiore... poi, tutto si fece così rapido che gli occhi di Takato non riuscirono a seguirlo, riducendo tutto ad un vortice incomprensibile. Una serie di improvvisi e bruschi sbalzi di temperatura gli fecero venire i brividi, e il ragazzino si tenne stretto a Guilmon per evitare di gridare per la paura...
 
"Takatomon, reggiti forte!" sentì gridare il suo amico Digimon...
 
...
 
E immediatamente, così come era iniziata, quella strana sensazione finì. Takato sentì di nuovo la terra solida sotto i suoi piedi, e un vento caldo che spirava sulla sua faccia e tra i suoi capelli... ed ebbe la sensazione che su di lui stessero battendo i raggi di un forte sole estivo, mentre il rombo indistinto che sentiva tutt'attorno a lui diminuiva man mano, e lasciava spazio alle voci dei suoi compagni, che avevano un percettibile timbro di sorpresa, meraviglia, e anche un po' di sconforto...
 
"Takato-kun?" riuscì a sentire la voce di Juri che lo chiamava. "Takato-kun, stai bene? Svegliati, per favore!"
 
"Hey, occhialoni, ci sei?" Questa era ovviamente Ruki. "Non è il momento di dormire in piedi!"
 
"Ah..." Takato mormorò, aprendo di scatto gli occhi e guardandosi attorno per cercare di capire cosa fosse successo... e quando li aprì del tutto, venne accolto da uno spettacolo che non si sarebbe mai aspettato, neanche nei suoi sogni più folli! Era già consapevole che il Mondo Digitale che avrebbe visitato era completamente diverso da quello  che lui e i suoi amici avevano visto nel famoso anime in due serie di TV Tokyo... ma nulla avrebbe potuto prepararlo per la visione terrificante che gli si presentò davanti in quel momento!
 
Il gruppo dei Tamers e dei loro partner digitali era atterrato su quella che sembrava essere una enorme distesa di sabbia che si estendeva a perdita d'occhio, un deserto senza fine dal quale spuntavano costoni di roccia color mattone che ricordavano le enormi e maestose formazioni rocciose della Monument Valley, dando l'impressione di un luogo ostile e privo di vita. Uno strano cielo violaceo, che sfumava in un innaturale rosso sbiadito verso la linea dell'orizzonte, sovrastava questo scenario impressionante, e delle colonne di luce bianca si levavano maestose verso il cielo. Non c'era alcuna traccia di civiltà o di altre forme di vita tutt'attorno, nè un sentiero che potesse apparire al gruppo...
 
"Credo... che siamo arrivati a DigiWorld." fu il commento di Terriermon, dopo qualche istante in cui i Tamers e i loro compagni si furono guardati attorno con un misto di stupore e spavento - tranne Ryo, che ovviamente sapeva già cosa ci fosse dalla parte opposta del cancello digitale. "Certo... non è esattamente il posto in cui programmerei le mie vacanze di Natale... se mi consentite un gioco di parole!"
 
"Sì. Posso confermare che siamo arrivati a destinazione." affermò Renamon con un cenno deciso. "Anche se... ho l'impressione che abbiamo una persona in più."
 
La volpe ninja guardò verso la persona che stava al centro del gruppo... ovvero, quella inusuale biondina con i capelli legati in due codini, vestita di nero, dalla carnagione pallida e dai malinconici occhi azzurri, che in quel momento si trovava in piedi accanto a Juri, Elecmon, Hirokazu, Hagurumon e Kenta. Alice restò in silenzio, portandosi una mano accanto alla bocca e guardando per terra come se si sentisse in qualche modo colpevole.
 
"A-Alice-san?" esclamò Hirokazu, sgranando gli occhi. "Ma... Ma... ma che ti è saltato in mente? Hai... hai idea di quello che hai combinato? E di dove ti trovi in questo momento? Che diamine, mi trovo io stesso qui in questo momento, e non ho la più pallida idea del pasticcio in cui mi sono ficcato!"
 
"Hey, un momento!" lo rimbeccò Kenta, con una comica espressione di orrore dipinta sul volto. "Come... come sarebbe a dire che non ne hai la più pallida idea? Non vorrai mica dirmi che mi hai fatto partecipare a questa spedizione senza neanche avere un'idea di ciò a cui stai andando incontro?"
 
"E come facevo a saperlo, scusa? Se questo fosse come il Mondo Digitale dell'anime, allora saprei cosa aspettarmi, ma... qui le regole del gioco sono completamente diverse!" ribattè Hirokazu.
 
Hagurumon fece scattare i suoi ingranaggi, sollevando un inquietante tintinnio metallico che sembrava voler dire che era d'accordo con il suo Tamer... e Alice esitò un attimo prima di rispondere. "A dire la verità... non so dirvi nemmeno io perchè l'ho fatto... e sì... sono d'accordo che ho fatto una cosa molto imprudente. Ma... non so come spiegarvelo... ho avuto... come un presentimento... sentivo che dovevo venire con voi, o avrei rimpianto per tutta la vita di non averlo fatto..."
 
"Un... presentimento?" si chiese Hirokazu. "Accidenti, e dire che a volte pensavo che Juri-san fosse strana..."
 
"Accidenti... non bastava doverci trascinare dietro una persona che non è neanche un Tamer? Adesso dovremmo trascinarcene dietro due?" borbottò Elecmon, mettendosi poi una zampetta artigliata sulla fronte e scuotendo la testa. "Sigh... immagino a questo punto che non abbia molto senso lamentarsene... ma ora, che cosa diciamo al tizio con gli occhiali da sole quando ci chiamerà?"
 
Come se fosse stato chiamato dalla voce del piccolo Digimon elettrico, Yamaki si fece sentire un istante dopo, nella forma di un trillo acuto proveniente dagli strani aggeggi che i Tamers avevano ricevuto per tenersi in contatto. Immediatamente, Takato strinse i denti, con una buffa espressione di disappunto dipinta sul viso, e afferrò il suo comunicatore per rispondere alla chiamata... sperando che il capo di Hypnos non fosse troppo arrabbiato!
 
"Ehm..." Takato si schiarì la voce, mentre apriva la comunicazione premendo un pulsante verde. "Yamaki-san...? Siamo... ehm... siamo arrivati a DigiWorld... o almeno, questo è quello che mi sembra... e... se sta chiamando per... ehm..."
 
"Alice McCoy è con voi?" esclamò Yamaki dalla parte opposta della comunicazione. La sua voce era calma e sicura come sempre, ma si riusciva a sentire una certa tensione... 
 
"Ugh... ecco, come immaginavo..." mororò tra sè il giovanissimo Tamer. "Ecco... sì... Alice-san è arrivata a DigiWorld assieme a noi... ha... detto qualcosa circa il fatto che aveva il presentimento che non poteva non venire con noi, e allora... mi... mi dispiace, Yamaki-san, non credevo che avrebbe fatto una cosa simile..."
 
Si sentì una pausa lunga e sconfortante dal lato opposto della chiamata... prima che Yamaki riprendesse il discorso. "Non era nelle nostre intenzioni permettere anche alla piccola Alice di intraprendere questo viaggio incerto e pericoloso... ma sfortunatamente, in questo momento non siamo in grado di aprire un altro Digital Gate e farla tornare indietro." affermò. "Non posso fare altro che... affidarvi questa ulteriore direttiva. Dovete proteggere Alice McCoy mentre cercate di scoprire quanto più possibile sul Sovrano Digitale e sul D-Reaper... e allo stesso tempo, cercate di rintracciare e recuperare il Digimon conosciuto come Calumon. Non serve che vi ripeta l'estrema importanza che hanno tutti questi obiettivi."
 
"In effetti, l'aggiunta di Alice McCoy al nostro gruppo... è un evento del tutto inaspettato." ammise Ryou, armeggiando con il suo D-Power. "Tuttavia, è un evento che, alla fine, non modifica in maniera significativa il piano originale. Il nostro scopo rimane pur sempre quello di raggiungere il Digimon Sovrano Zhuqiaomon, recuperare Calumon e scoprire il più possibile sul D-Reaper. Raggiungeremo il nostro scopo anche con questo imprevisto... e faremo in modo che Alice torni a casa sana e salva."
 
"Vi monitoreremo dalla sede centrale, con tutte le risorse a nostra disposizione." continuò Yamaki. "Ma a parte questo, la riuscita della missione dipende esclusivamente da voi e dai vostri Digimon. Non esitate a contattarci se vi sembra che la situazione sia al di fuori del vostro controllo. Per allora, dovremmo essere in grado di aprire un altro Digital Gate e riportarvi indietro. Ma fino ad allora... state molto attenti a quello che fate."
 
"Faremo... tutto il possibile, Yamaki-san! La... ricontatteremo più avanti per dirle come stanno andando le cose!" affermò Takato, sentendosi un attimo più sicuro. "Per il momento, beh... stiamo cercando di pensare a quali siano le prime mosse da fare..."
 
"Va bene. Buona fortuna a tutti voi." disse Yamaki, pensando tra sè che ne avrebbero avuto bisogno, prima o poi... La comunicazione si interruppe, lasciando il gruppo dei Tamers in uno sconfortante silenzio... 
 
"Beh, inutile recriminare a questo punto. Vediamo di darci da fare e raggiungere questo Sovrano Digitale." affermò Ruki, alzando le spalle. "Sentiamo un po'... signor re dei Digimon... visto che tu sei così esperto di DigiWorld, perchè non provi un po' a dirci da che parte dobbiamo andare?"
 
"Ho come l'impressione che Ruki non sia ancora molto convinta di fare questo viaggio con Ryou..." affermò Guilmon rivolto agli altri Digimon.
 
Renamon non si voltò, limitandosi a guardare Ruki, Ryou e Monodramon. "Dopotutto, Ruki non ha mai avuto molta simpatia per Ryou Akiyama. Adesso sta collaborando con lui, ma questo non significa che la cosa le piaccia." 
 
Ryou, come sempre, non sembrò dare troppo peso ai modi di fare bruschi della ragazzina, e Monodramon si diede un'occhiata attorno giusto per trovare il proprio orientamento. Dopo qualche secondo, il Digimon simile ad un draghetto annusò l'aria e annuì tra sè, sicuro di aver trovato la pista giusta.  "Bene... siamo abbastanza vicini, non più di due o tre giorni di viaggio da qui." affermò Monodramon. "Ovviamente, questo se non abbiamo la sfortuna di incontrare un flusso di dati che ci allontana da qui..."
 
"Un flusso di dati?" chiese Jenrya. "E... che cosa sarebbe, esattamente?"
 
Ryou si diede un'occhiata attorno, probabilmente per assicurarsi che non ci fosse in giro il pericolo che il suo partner digitale paventava, e una volta che fu tranquillo del fatto che fosse tutto in regola, annuì e cominciò a dare la sua spiegazione. "Un flusso di dati è una sorta di... corrente, per così dire... che viaggia in maniera praticamente casuale per tutto il Mondo Digitale, raccogliendo tutti gli oggetti che incontra sulla sua strada, e trasportandoli da un'altra parte. Sono un grosso problema per chiunque viaggi per il Mondo Digitale, anche perchè danno un preavviso davvero minimo, e non c'è un modo completamente affidabile di evitarli. Anch'io, che ho una certa esperienza con il Mondo Digitale, non so esattamente come fare ad evitarli del tutto."
 
"Scherzi? Persino il grande Ryou Akiyama non sa per certo come evitare questi... flussi di dati?" chiese Hirokazu, deglutendo. "Cavolo... allora sarà un problema arrivare da questo Zhuia... Quzui... insomma, da come si chiama questo Digimon Sovrano!"
 
"Forse sì, forse no... come ho detto, i flussi di dati sono qualcosa di quasi completamente casuale ed imprevedibile. Potrebbe essere che avremo fortuna e non ne incontreremo nessuno." rispose Ryou. "Piuttosto... al momento il problema più urgente sono i Digimon selvatici che sicuramente ci prenderanno di mira. Dobbiamo trovare un modo per nasconderci alla loro vista, e viaggiare il più furtivamente possibile. In particolare... bisogna stare attenti ai nostri due compagni, Alice e Kenta. Loro non hanno Digimon, e sono particolarmente vulnerabili, in questo mondo."
 
Guilmon annusò l'aria, sentendosi un po' più sollevato quando sentì che non c'erano potenziali pericoli nei dintorni. "Takatomon, per adesso siamo al sicuro. Abbiamo il tempo per cercare un nascondiglio." disse il piccolo dinosauro rosso. "Sfortunatamente, non sento Calumon nei dintorni."
 
"Dev'essere finito da un'altra parte di DigiWorld." affermò Renamon. "Per adesso, l'importante è nasconderci alla vista dei Digimon predatori. Non è il caso di attirare troppa attenzione."
 
"Perchè non proviamo a viaggiare in uno di quei canyon?" chiese Hirokazu, indicando una fessura tra le rocce più vicine, abbastanza ampia da permettere ad un essere umano di passarci agevolmente.
 
Ruki scosse la testa. "Pessima idea." disse lapidariamente.
 
Inutile dirlo, Hirokazu fece presto a rivolgere uno sguardo risentito alla Regina dei Digimon. "Hey, reginetta, guarda che non stavo parlando con te!" ribattè, fissandola con antipatia.
 
"E non ti è venuto in mente che se ci trovassimo a combattere da quelle parti, avremmo problemi a far evolvere i nostri Pokemon nelle forme più elevate? La mia Renamon non avrebbe questo problema, visto che anche la sua forma Ultimate è di dimensioni più o meno umane, ma non credo si possa dire la stessa cosa di Guilmon e Terriermon." disse seccamente la ragazzina dai capelli rossi
 
"Effettivamente... non credo che riuscirei a starci nei panni di Rapidmon, là dentro. Mi ritroverei un po'... costretto!" ironizzò Terriermon. 
 
Hirokazu borbottò qualcosa tra i denti, ma si rese conto che Ruki aveva la sua parte di ragione, e cercò di pensare ad un'alternativa. Per fortuna, fu Juri a proporre un'idea più valida, guardandosi attorno e indicando un canyon poco profondo che solcava il terreno poco più avanti. "Sentite... perchè non proviamo a viaggiare in quella specie di tunnel?" chiese la ragazzina. "Mi sembra un posto abbastanza sicuro... e potremmo anche sfuggire alla vista di molti Digimon, anche se non a tutti."
 
"Hmm..." disse Ryou, pensandoci un po' su, per poi annuire e fare cenno al gruppo di seguirlo verso quel canyon. "Beh, in effetti mi sembra una buona idea. Lì potremmo viaggiare abbastanza velocemente e senza attirare troppa attenzione. Seguitemi... dobbiamo cercare di coprire quanta più strada possibile, prima che arrivi la notte."
 
"Ricevuto!" esclamò Takato. "Grazie, Ryou-san, Juri-san... se tiusciremo ad uscire vivi da qui, lo dovremo anche a voi!"
 
"Juri è molto contenta di potervi aiutare! Woof! Woof!" esclamò la ragazzina, tirando duori da chissà dove il suo pupazzetto, mettendoselo sulla mano e facendo finta di parlare attraverso di lui! Takato ridacchiò un po' nervosamente, e si rivolse ad Alice, che stava guardando la castana con fare vagamente incuriosito.
 
"Va tutto bene, Alice-san... A Juri-san piace fare così, niente di particolare!" affermò il ragazzino, mentre il gruppo si avvicinava al bordo del canyon, cominciando a scendere attraverso una gradinata naturale che si inerpicava sulla parete della galleria naturale... La biondina accettò la spiegazione con un sorriso incerto, e il gruppo, tenendosi sempre all'erta in vista di possibili minacce, scese nel canyon, proseguendo verso la continuazione del loro viaggio...
 
 
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Da un'altra parte del Mondo Digitale, nel bel mezzo di un altopiano brullo...
 
"Maledizione... maledizione... mille volte maledizione! Questa non ci voleva proprio! Non posso ripresentarmi da Zhuqiaomon-sama a mani vuote! Se lo facessi, mi disintegrerebbe in un attimo! Devo trovare un modo... devo assolutamente trovare un modo!" ripetè Makuramon, digrignando i denti per la frustrazione, mentre Majiramon, al suo fianco, continuava ad annusare l'aria e a tendere tutti i sensi in modo da cogliere qualsiasi traccia, per quanto debole, della presenza di Calumon. Per colmo della sfortuna, il Deva Scimmia e il Deva Drago erano finiti in un luogo molto distante rispetto a quello in cui era andato Calumon... e adesso, non potevano che affidarsi alle loro risorse per recuperarlo, ben sapendo che ormai poteva essere ovunque!
 
Il Deva Drago scosse la testa con un grugnito irritato, e si rivolse al suo padrone con fare apologetico, soltanto per prendersi un sasso in faccia da parte dell'impaziente Makuramon. "Digimon stupido ed incapace, non me ne importa nulla delle tue scuse! Trova la Shining Evolution, o ti giuro che prima che Zhuqiaomon-sama faccia fuori me, io faccio fuori te! Non credere che non possa farlo! Tu mi devi obbedienza, hai capito? Quindi smettila di chiedere scusa e continua a cercare!"
 
Majiramon sembrò borbottare qualcosa tra i denti, ma non osò contraddire Makuramon - era ormai così tanto tempo che il Deva Drago era asservito al Deva Scimmia, che Majiramon non ricordava quasi più il perchè. Sapeva soltanto che Makuramon aveva bisogno della Shining Evolution per accontentare Zhuqiaomon-sama, e che lui era obbligato ad aiutarlo, e questo, per la mente primitiva del Deva Drago, era più che sufficiente. Senza apporre altro indugio, Majiramon riprese a scandagliare il terreno circostante con i suoi sensi acutissimi, ma la Shining Evolution continuava a sfuggirgli... 
 
"Accidenti... se aspetto che quell'incapace di Majiramon trovi quel microbo, è la stessa cosa che tornare alla base a mani vuote! Devo assolutamente cercare un modo di riscattare il mio errore, o per me sarà la fine!" grugnì Makuramon, picchiettando sul terreno roccioso. Il Deva Scimmia si vantava di avere molte risorse, ma in questo caso, più ci pensava, e più gli appariva chiaro che non gli era rimasto granchè... chiedere aiuto a qualcuno dei suoi colleghi era fuori discussione, visto la solidarietà reciproca era un concetto quasi del tutto sconosciuto tra i Deva, con le eccezioni di Antylamon, che sembrava più ben disposto, e di Pajiramon e Vajiramon l'una verso l'altro. Oltretutto, non avrebbero esitato a comunicare il suo fallimento a Zhuqiaomon...
 
No, doveva rivolgersi a qualcun altro che non c'entrasse nulla con i Deva... ma le sue opzioni erano piuttosto limitate, a meno che...
 
A meno che...
 
...
 
Sì... poteva essere un'idea... anzi, no, era un'idea luminosa! Come aveva fatto a non pensarci prima?
 
"Hahaaa! Ma certo! Ora ci sono!" esclamò improvvisamente, alzando la testa e sfoderando un ghigno malvagio mentre scattava in piedi. "Ora l'ho in pugno! So come recuperare quel microbo e riportarlo al mio signore! Orochimon, senza dubbio... se non sbaglio, il suo regno dovrebbe essere da queste parti, e sono convinto che potrà darmi una mano, per il giusto prezzo si intende! E va bene... Majiramon, basta così! Non abbiamo più niente da fare da queste parti!"
 
Il dragone grugnì con fare interrogativo, e il Deva Scimmia, senza tanti giri di parole, salì sulla sua schiena e lo spronò a muoversi. "Tu non ti impicciare del perchè! Ricorda che sono il tuo padrone, e come tale devi obbedirmi!" esclamò. "Ora vai verso il dominio di Orochimon! Ho sentito dire che lui ha avuto a che fare con quei dannati mocciosi..."
 
Il Digimon drago grugnì e prese il volo, volando verso la regione che il suo padrone gli aveva indicato, sperando che questa situazione non si ritorcesse contro di loro. Stavano già camminando sul filo del rasoio, e non era il caso di rischiare troppo senza che ci fossero dei grossi vantaggi in ballo...
 
 
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Beelzemon sospirò irritato quando gli ultimi dati dei Digimon che aveva appena cancellato scomparvero nel palmo della sua mano artigliata. Come immaginava, erano Digimon di scarso livello, che non gli servivano a niente. Ambiva ad avversari più forti e più impegnativi... gli servivano per diventare più potente, in modo da dimostrare a tutti che era lui il Digimon più forte di tutti!
 
"Tsk... ancora una volta, ho perso il mio tempo." affermò irritato. "Possibile che nel Mondo Digitale siano rimasti solo questi buoni a nulla?"
 
La presenza di qualcuno dietro di lui lo fece voltare, e il terrificante Demone della Gola rivolse uno sguardo feroce a Chatsuramon, apparso dal nulla dietro di lui. "Hmph... cosa c'è, Chatsuramon? Mi sembrava di averti detto che io non sono al servizio di voi Deva, e che non mi sarei fatto dare ordini da voi?" chiese aggressivamente, senza però riuscire ad impressionare eccessivamente il Deva Cane, che rimase fermo dov'era, con un ghigno feroce sul volto.
 
"Oh, ma non era certo mia intenzione ordinarti nulla, Beelzemon. So che un Signore dei Demoni come te non risponde a nessuno delle sue azioni, se non a sè stesso." rispose Chatsuramon. "No, non sono qui per darti nessun ordine, piuttosto... per dirti qualcosa che potrebbe interessarti."
 
Beelzemon strinse gli occhi, ghignando sinistramente. "Hmm... e va bene, dimmi pure. Cos'è che potrebbe interessarmi tanto?"
 
"Beh... per esempio, tu cosa diresti se ti informassi del fatto... che i Tamers che ti hanno messo tante volte i bastoni tra le ruote quando eri Impmon... ora si trovano qui, nel Mondo Digitale? E sono assieme ai loro animaletti domestici?" rispose Chatsuramon, sicuro che avrebbe funzionato.
 
Infatti, il ghigno di Beelzemon si allargò. "Sì. Direi che questa è una notizia molto interessante." affermò. "Bene... allora so già chi saranno i miei prossimi bersagli..."
 
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: E così, siamo arrivati finalmente a DigiWorld, assieme a degli ospiti inaspettati! Anzi, un ospite inaspettato, visto che Alice si è unita al gruppo. Quali cambiamenti verranno dalla sua presenza? Chi arriverà per primo a Calumon? E chi incontreranno i Tamers nel loro girovagare per Digiworld? Le risposte arriveranno presto... e già nel prossimo capitolo, i nostri eroi dovranno vedersela con qualche problema! Ci vediamo presto!        
  
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