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Autore: istinto della luna    18/01/2015    2 recensioni
- Fremione -
Questa storia non seguirà gli avvenimenti cronologici, bensì saranno i protagonisti che ricorderanno eventi nei quali hanno compiuto alcuni gesti senza rendersene conto.
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[Cap.3]
Quando fu abbastanza lontano, si girò verso di me. Compiaciuto per il fatto che non avevo ancora distolto lo sguardo alla sua schiena, si mise ad urlare: " Vedrai Hermione, la prossima volta sarai tu a ronzarmi intorno! "
[Cap.4]
Purtroppo avevamo più di una gatta da pelare. Una di queste era una sorta di gatto impagliato con la faccia da rospo. Si chiamava Dolores Umbridge ed era il nostro nuovo insegnante di Difesa. [...]
E la seconda? Beh, la seconda era...
" FRED WEASLEY! "
[...] Assomigliava un po' ad una ragazzina saccente con i capelli arruffati e uno sguardo fiero.
[Cap.5]
Prima di spingermi verso Ron che stava avanzando verso di me, mi sussurrò la miglior promessa che avessi potuto sentirmi dire. " Prima o poi andremo ancora insieme sulla scopa, vedrai. "
[Cap.7]
" Hermione? " Mi girai e spalancai la bocca. Era stato lui a chiamarmi.
" Si? "
" Non fare la guastafeste. "
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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La paura fa fare cose che neanche immagini

(Pov's Hermione - settimo libro)

Inspirai sonoramente. Dovevo tranquillizzarmi. Avevo appena abbandonato i miei genitori rendendoli degli estranei. Nessuna lacrima scalfiva il mio viso. Sentivo solo gli occhi bruciare e le mani tremare contro il legno della mia bacchetta. Dovevo raccattare tutte le cose e portarle con me. Guardai ancora una volta la casa in cui un tempo abitavo e mi sforzai di non piangere. Ero fiera del fatto che finalmente sarebbero stati al sicuro, anche se questo comportava il mio distacco da loro. 
Avevo un nuovo obbiettivo: raggiungere la Tana.
Là ci sarebbero stati tutti i membri dell'Ordine pronti a raggiungere Harry; non dovevo perdere altro tempo.  Mi nascosi dietro ad un albero e mi smaterializzai. Uno strano vortice mi investì facendomi cadere a terra. Toccai il terreno.  Era diverso da quello da cui ero partita. Sorrisi e mi rialzai.
<< Hermione! >>
Alzai la testa di scatto per incontrare lo sguardo preoccupato di Ron che, seppur lontano si sbracciava nella mia direzione. Non persi altro tempo e cominciai a correre verso di lui, felice del fatto che, finalmente, qualcuno pronunciasse il mio nome.
<< Ron, eccomi. >>
Lui mi guardò indignato: << Sei in ritardo, miseriaccia! Ti rendi conto di quello che abbiamo passato? >>
Abbassai lo sguardo disarmata. << Non è stato facile per me >> sussurrai.
Insieme entrammo nella Tana senza aggiungere altro.
<< Hermione, cara, eccoti! >> La signora Weasley mi raggiunse imprigionandomi in una dura morsa sotto lo sguardo divertito di Lupin e Tonks che tentavano di raggiungermi per parlare con me. Mi staccai felice adocchiando anche lo sguardo severo, ma sollevato di Malocchio e il sorriso a trentadue denti di Ginny.
<< Che cos'è tutto questo trambusto? >>
Alzai lo sguardo e notai un'altra testa rossa scendere le scale per raggiungere il salotto presso il quale ci trovavamo tutti.
<< Hermione, è appena arrivata >> spiegò il signor Weasley sbrigativo.
<< Hermione? >> La fotocopia della testa rossa precedente si tuffò nel salotto rischiando di travolgere la sua stessa madre.  Mi ritrovai a fissare i suoi occhi. Sempre ridenti e giovanili riflettevano pura gioia. Deglutii non capendo fino in fondo che intenzioni avesse. Mi osservava senza dire nulla, come il resto delle persone presenti che ci scrutavano come se fossimo degli ossessi. Poi non capii più niente. Mi ritrovai tra le braccia di quello stesso ragazzo senza avere il tempo di reagire. Mi sollevò leggermente aggrappandosi ai miei fianchi. Sorrisi imbarazzata ricambiando la stretta, seppur più moderatamente.
<< Ehi, Weasley, ti sembra il momento? >>
Mi allontanai di scatto volgendo lo sguardo su Malocchio, il cui occhio blu stava vorticando più del dovuto.  Arrossii e fissai il ragazzo che, a sua volta, fissava il vuoto di fronte a lui senza vederlo.
<< Freddie, va bene che non la vedi da un bel po', ma nessuno di noi - a parte mamma -  l'ha stritolata in un abbraccio spaccaossa! >>
Fred. Lo sapevo sin dall'inizio che si trattasse di lui. Non era la prima volta infatti e, questa mia consapevolezza mi portò ad arrossire ancora di più. In quella situazione ero stata io l'artefice e non potei non sprofondare quando mi tornarono alla mente le modalità con cui avevo instaurato quel "contatto".
Anche Fred sembrava imbarazzato. << Ehm, ecco, io... non lo so... beh... >>
George spalancò la bocca puntando un dito contro di lui. Spostai lo sguardo verso i coniugi Weasley che sorridevano. Che accidenti stava succedendo?
<< Io devo andare, Molly - disse Malocchio - vado a prenderlo. >>
<< Come ci raggiunge Hagrid? >> chiese la diretta interessata.
Malocchio si voltò prima di lasciare la casa: << Con una motocicletta. >>
<< Non ci posso credere. >>
<< George, la vuoi smettere di puntarmi il dito contro, che cosa ho fatto? >>
George si diede una manata sulla faccia continuando a guardarlo sbalordito. Non potei non ridere sotto i baffi a quella strana reazione.
<< Hai abbracciato la Granger. >>
<< Lo so >> affermò convinto Fred.
George sbiancò: << Non ci posso credere. >>
Mi allontanai dai due e mi avvicinai a Tonks e Lupin che, prima di quello strano evento volevano parlarmi.
<< Hermione, ciao! >>
Ricambiai il saluto soffermandomi sulle loro mani intrecciate. Forse capii che cosa stava succedendo e non potetti non portare le mani alla bocca sinceramente felice.
<< Beh, ehm - cominciò Lupin - io, insomma, noi... >>
<< Siamo sposati, già! Remus, sii più chiaro quando ti esprimi >> rispose Tonks per lui.
<< Oh, congratulazioni! >> dissi, prima di stringere la mano al mio ex professore e abbracciare Ninfadora.
Uno scoppio ruppe l'atmosfera. Tutti ci girammo verso l'esterno della casa con le bacchette pronte. Mi avviai verso la porta, ma fui fermata da un braccio. Alzai la testa e spalancai gli occhi: era di nuovo lui.  Mi fermai e lasciai che qualcun altro accogliesse il nuovo arrivato.
Non dopo molto tempo Hagrid fece il suo ingresso nella Tana abbracciando tutti i presenti con lo sguardo.  Poi si soffermò su di me e sorrise alzando lo sguardo. Non avevo ancora capito che stesse osservando non solo me ma anche chiunque mi stesse trattenendo. Deglutii e tolsi il polso dalle sue dita.
<< Sono così felice di vedervi, sapete? >>
Tutti annuimmo all'istante.
Poco dopo rientrò anche Malocchio con un altro uomo. Il suo nome era Mondungus Fletcher e già non mi piaceva. Sembrava che non le importasse nulla dell'importanza di quel momento e che fosse stato trascinato a forza dallo stesso ex Auror.
<< Ripassiamo il piano, ora. >>
Il mio cuore fece un tuffo nel buio. Ripassare il piano significava che mancavano solo due ore e, finalmente, avremmo agito. Incrociai lo sguardo di Fred e mi sedetti vicino a lui, senza sapere esattamente che cosa mi avesse spinto a comportarmi così. Vidi Ginny sorridere e Ron incupirsi leggermente.
<< È pronta, Moody? >> chiese Lupin appena prese posto.
<< Certo, serve solo qualche capello di Potter. >>
<< Non riusciremo a convincerlo tanto facilmente >> dissi affranta.
Molly mi guardò comprensiva, mentre Moody mi stava scrutando avidamente.
<< E tu l'hai fatto, signorina Granger? >> mi chiese duro.
<< Cosa? >> domandai a mia volta senza comprendere a cosa si riferisse.
<< Hai obliviato i tuoi genitori babbani? >>
Mi feci scappare uno strano suono dalla mia bocca e abbassai lo sguardo. Perché doveva accertarsi che avessi davvero compiuto il mio dovere?
<< Si >> risposi incolore.
<< Eri convinta di ciò che stavi facendo? >>
Alzai lo sguardo allibita: << Che cosa sta...? >>
<< Rispondi! Lo hai fatto? >>
In quel momento avrei solo voluto dissolvermi per sparire per sempre.
<< Alastor, non mi sembra il caso... >> disse Lupin.
<< A me sembra proprio di si, Lupin. Se ci tiene ai suoi genitori, dobbiamo essere certi che come quegli odiosi zii di Potter, siano al sicuro. Lo sono? >>
Sentivo da parte a me qualcuno tremare. Voltai lo sguardo e vidi il volto di Fred contratto in una smorfia e i pugni serrati sulle ginocchia. Non potei non sorridere e chiedermi perché mi facesse piacere che si preoccupasse della mia incolumità.
Gli misi una mano sulla sua e risposi: << Certo che tengo ai miei genitori, ma io credevo che dovessimo parlare del trasferimento di Harry. >>
Malocchio ghignò e proseguì a spiegare.
<< Bill e Fleur quando ci raggiungeranno? >> chiese Ron ad un certo punto.
<< Sono già lì Ron e hanno una sorpresa >> rispose Lupin soffermandosi nella mia direzione.
<< Proprio per questo motivo viaggeremo sulle scope. >>
Deglutii, prima di cominciare a contorcermi le mani. Non mi erano mai piaciute le scope e non avevo alcuna intenzione di viaggiare a bordo di una di quelle.
<< Venite, è ora >> decretò Moody sprezzante. Feci un ampio respiro e, dopo aver salutato Molly e Ginny, uscii dalla Tana. Mi guardai intorno e incrociai lo sguardo preoccupato di Ron. Sorrisi e continuai a scorgere tutti quelli che avevano aderito all'iniziativa: Lupin, Tonks, il signor Weasley, Hagrid, Fred e George e Mondungus erano schierati da parte a me.  Solo in quel momento mi accorsi che mancava qualcuno, ma la domanda di Lupin arrivò alle orecchie di Malocchio prima della mia. << Dov'è Kingsley? >>
<< Arriverà, non abbiamo tempo da perdere. >>
Annuimmo all'unisono.
<< Bene, ora montate sulle vostre scope, partiremo a gruppi. >>
Tutti inforcarono le proprie scope, tranne me. Mi vergognai all'istante della mia codardia, ma avevo lasciato la mia scopa in un baule. Non avevo intenzione di volare con quella macchina infernale.  Fred mi affiancò: << Hermione, ma la tua scopa? Non dirmi che l'hai scambiata con quella che serve per spazzare? >>
Impallidii all'istante: << Veramente no. È che io... si... non... >>
<< PARTITE, ORA! >>
Feci in tempo a vedere le scope di Remus, Tonks, Arthur e Ron spiccare il volo per poi scomparire nell'oscurità della notte.
<< Bene, ora tocca a noi. >>
<< Non è possibile Smaterializzarsi? >> domandai tutto ad un fiato. Quelli che erano rimasti si girarono a guardarmi sorpresi. Puntai gli occhi sui gemelli che sghignazzavano senza contenersi.
<< No, non è possibile, potrebbero intercettarvi. >>
<< Ma io poco fa mi sono Smaterializzata. >>
<< Il trasferimento dal mondo magico a quello babbano è più pericoloso. Inoltre una Smaterializzazione isolata non poteva nuocere a nessuno. >>
Annuii affranta e fissai i pochi rimasti. Non disponevo di una scopa, di conseguenza, dovevo viaggiare in compagnia di uno di loro.
Malocchio scelse per me: << Fred, accompagnala tu, prima mi era sembrato che fossi molto contento di vederla. >>
George scoppiò a ridere, mentre Fred abbassava il capo, cercando di non ringhiare contro  Moody. Mi raggiunse e mi fece spazio dietro di lui. Feci un ampio respiro e montai, sicura che sarei svenuta.<
Attesi lo strappo allo stomaco nel momento esatto in cui si diede uno slancio con i piedi, ma non percepii nulla se non il mio cuore battere all'impazzata. Stava succedendo di nuovo, come poco prima e come quella strana volta. Non riuscivo a capire che cosa sentissi, tuttavia, ogni volta che incrociavo il suo sguardo cominciavo a sudare vergognosamente.
Arrivammo a destinazione dove vedemmo già la prima parte dell'Ordine della Fenice nascosta in uno sprazzo di fronte alla casa di Harry. Scorsi anche Kingsley che ci salutò stringendoci la mano.
Ron alzò un sopracciglio: << Perché siete venuti insieme voi due? >>
<< Perché volevano fare i piccioncini, Ronnie. >>
Mi girai di scatto verso George che stava trotterellando dietro a Moody.
<< Se avete finito con i vostri scherzi idioti, possiamo entrare. >>
<< Un momento, ci siamo anche noi. >>
Bill e Fleur stavano correndo verso di noi con i maglioni stropicciati.
Fred domandò malizioso: << Che avete combinato? >>
<< Abbiamo avuto qualche problemino con i mezzi di trasporto, fratello. >>
<< ORA BASTA! Su, Mondungus! Seguitemi. >>
Entrarono in quella casa molte persone: Io, Ron, Fred, George, Fleur, Mondungus, Kingsley, Tonks, Arthur, Lupin, Bill e Malocchio, ma uscirono sette Harry e una metà dei membri dell'Ordine.
<< Meglio così, Hermione? >>
Mi girai di scatto e vidi il viso di Harry che mi fissava sogghignando. Un momento: da quando Harry Potter sogghignava?
<< Tu sei un gemello! >>
<< E tu sei un Potter, Granger! >> osservò lui divertito.
Sbuffai e mi avvicinai a Kingsley che mi attendeva in groppa ad un Thestral, la stessa creatura che Bill e Fleur stavano cavalcando. 
<< Ehi - dissi, una volta che raggiunsi l'Auror - meglio così, si. >>
Fred mi fece un occhiolino per poi dare una pacca sulla spalla al padre. 



Angolo Autrice:
Questa è una nuova Fremione.
Premetto che sarà leggermente diversa, perché ho intenzione di seguire le dinamiche dei pensieri dei due ragazzi andando avanti e indietro nel tempo a mio piacimento. Ciò che si diranno o che penseranno sarà già di per sé uno spunto per il prossimo capitolo. Dunque... stando a ciò che è accaduto in questo... Hermione ha compiuto uno strano gesto nei confronti dello stesso Fred... che sarà mai?
Beh... prossimo capitolo!
In questo primo capitolo ho voluto immaginare un po' che cosa successe precedentemente all'arrivo dei membri dell'Ordine nella casa di Harry (ormai non più sua). Spero di non aver stravolto le vicende e che la mia immaginazione non sia troppo "diversa" dall'ipotetica realtà dei fatti. (anche perché ho letto il settimo libro molto tempo fa - è stato il primo che ho letto - e non riesco a ricordarmi tutti i particolari, nonostate detenga una copia in PDF)
Spero che continuerete a leggere e che questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Se avete voglia, lasciate pure un commento!
A presto, 
Martina
PS: Spero che Malocchio non sembri troppo duro nei confronti di Hermione, ma conosciamo tutti il suo carattere e la sua perizia nelle situazioni in cui centra la vita.

 
   
 
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