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Autore: HokiUchiha    19/01/2015    1 recensioni
[Neverwinter]
Una nuova minaccia incombe sulla città di Neverwinter. il Lord Neverember dopo una riunione con le alte cariche di altre città viene cruentemente assassinato. Riusciranno i nostri impavidi guerrieri a sconfiggere il malefico individuo che vuole comandare su tutta la Costa della Spada?
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo terzo, parte prima
 
Erano passati pochi giorni dalla riunione nella cripta, e ormai l’intera Neverwinter stava ‘tornando a vivere’. I mastri artigiani, i grandi fabbri e i più potenti forgiatori di armi, stavano ormai lavorando a pieno ritmo per riuscire a far tornare la città di Neverwinter, una città di eroi, città natale di miti e leggende. Coloro che credevano che la guerra fosse solo un antico ricordo furono i primi a prendere gruppi di giovani reclute per insegnare loro tutti i trucchi e i segreti per diventare a tutti gli effetti dei soldati pronti per la guerra. Il Lord ne era molto compiaciuto, a tal punto da indire un consiglio speciale, solo con i suoi più valorosi uomini. Knox, che nel frattempo stava temprando il coraggio dei soldati, venne immediatamente convocato, e fu il primo a giungere. Dopo di lui, giunsero anche Hoki e Keyla, che in quei giorni erano stati ad Iliambruen per portare a Neverwinter alcuni artigiani della guerra, per poter portare anche in quella città la qualità delle armi elfiche. Giunsero anche alcune guardie, e infine giunse anche Zayna Bronice, la ragazza a capo degli Shaddar-Kai.  Il lord ormai era dinnanzi a loro, e alla loro vista sembrò ancor più felice. Si avvicinò a loro, e disse “Sono contento del fatto che abbiate deciso di venire qui... Vi ho convocati perché vi devo parlare di alcuni fatti molto importanti.” Mentre diceva questa frase, prese da un tavolo al suo fianco alcune pergamene. Fece un cenno al sergente Knox, a Hoki, Keyla e Zayna, che si avvicinarono. Ad ognuno di loro diede una di quelle pergamene, dicendo “Voi quattro sarete i miei sottoposti nelle seguenti categorie. Knox, tu sarai il generale dell’esercito attaccante della Costa della Spada. Hoki, tu invece sarai il generale dell’esercito difendente della Costa della Spada. Keyla, le tue abilità invece ti si addicono per essere a capo della divisione delle spie. Zayna, tu invece, mi servi qui, ad insegnare a molte delle reclute a combattere. Il tuo popolo è composto da soldati e guerrieri da sempre, ecco perché credo che sarà un tuo ‘divertimento’ addestrarli.” Detto ciò, incrociò le braccia, attendendo le risposte. Ci fu solo una domanda, posta da Hoki, che fu “Mi perdoni Lord, ma vorrei ricordarle cosa lei mi promise qualche settimana addietro. Lei mi promise uno scontro contro colui che fece soffrire una povera donna innocente...”
“Non me ne ero dimenticato, Hoki dei Guardiani... Solo aspettavo questo momento per concederti questo ‘onore’...” Dopo che il Lord ebbe risposto, Hoki guardò Knox, mentre dal suo sguardo si poteva intuire che non avrebbe avuto buone intenzioni. “Knox, io ti sfido ad un duello, oggi stesso. E non sarà un duello come credi tu... Sarà un duello all’ultimo che resterà in piedi!” Keyla e Zayna subito sussultarono, mentre Hoki guardava Knox, in attesa di una risposta. “Ricordati solo di una cosa, guardiano...” Disse Knox, prima di guardarlo a sua volta “Ricordati di salutare il tuo Dio da parte mia!” Sul volto di Hoki comparve un ghigno soddisfatto, mentre il Lord si voltava e tornava verso il proprio trono. “La sfida si terrà all’arena poco distante da qui, e si terrà quando il sole sarà alto in cielo. Fino a quel momento, preparatevi.” Furono le parole del Lord, mentre con la mano faceva cenno a tutti i presenti di andare. Knox se ne andò di buon passo, mentre Zayna si avvicinava al Lord per parlarli. Hoki e Keyla se ne andarono dalla sala del trono, mentre lei gli chiedeva “Hoki... Sei sicuro di voler veramente combattere all’ultimo sangue contro Knox? Lo so che sei uno dei Guardiani, ma resti comunque un uomo. Sei veramente sicuro di voler perdere ciò che hai di più caro solo per una stupida sfida?” La risposta dell’uomo arrivò in fretta “Keyla... Più tu tenti di farmi ragionare sul fatto che sia una pazzia, più io sarò intenzionato a compierla. Non mi importa se morirò contro al sergente, mi basta aver tentato di aver spodestato Knox dalla sua tirannia sulle persone” Le parole di Hoki erano colme di rabbia e di odio. Non avrebbe più sopportato di sentire le ingiurie che quell’uomo faceva contro a dei poveri innocenti, e stavolta, era determinato a tutto. Gli sforzi della donna per convincerlo a lasciar perdere furono inutili, dato che un volta tornati alla Gilda dei Guardiani, lui prese una spada ed uno scudo particolare. La spada sembrava emanare fuoco, mentre lo scudo risplendeva di luce bluastra. “Vedo che nonostante tutto, vuoi combattere il sergente, Hoki...” Disse infine, rassegnatasi all’idea. Hoki si voltò verso la donna, notando questa sua rassegnazione “Hai fatto un buon lavoro fino ad ora Keyla. Ora però, vorrei che tu restassi qui. Nella Gilda, abbiamo alcune persone che potrebbero divenire delle ottime spie, sotto alla tua guida.” Keyla sembrò ignorarlo, mentre lui usciva dalla porta, per dirigersi verso l’arena cittadina, per arrivare in tempo.
Nel frattempo, Zayna, che era rimasta da Neverember, gli disse “Ho motivo di credere che io non sia qui solo perché ti servissi come insegnante della guerra, non è vero?”
“Ciò che dici è esatto” Rispose il Lord, guardandola “Ti ho fatta convocare qui, perché ho ragione di credere che Quoward abbia appreso alcune delle vostre più abili tecniche delle ombre... Alcuni dei vostri soldati riescono a sparire e divenire per qualche breve periodo di tempo, delle ombre, dico bene?”
La donna era quasi stupita della domanda che le era stata posta, ma subito rispose “Credi per caso che l’uomo chiamato Quoward sia uno di noi, non è così?”
“O uno dei tuoi soldati, o una persona tanto furba e scaltra, da farsi passare per tale.” Rispose il Lord, mentre Zayna iniziava a pensare. Non si erano mai trovati a parlare faccia a faccia, e la voglia di uccidere l’uomo che tanto odiava era molta, per la ragazza, ma non lo fece. Ora dovevano combattere un nemico comune, forse un traditore stesso degli Shaddar-kai, e a Zayna questo fatto non piaceva proprio per nulla. “In pratica... Dovrei addestrare le tue truppe, e nel frattempo controllare se tra le mie fila abbia mai potuto esserci un traditore?” Chiese, ormai pronta a tutto. “Esattamente...” Fu l’unica risposta data dal Lord. La donna si voltò, avviandosi verso l’uscita della sala del trono, lasciando il Lord con le guardie.
 
   
 
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