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Autore: With H    23/01/2015    1 recensioni
È la vigilia del suo compleanno e lei si prepara ad una serata tranquilla con le sue due amiche storiche, cercando di scacciare dalla mente pensieri riguardanti lo stress dell'università, amori non corrisposti e tutto il resto.
E invece...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prima di andare via, mentre Haley abbracciava e ringraziava a turno i suoi vari amici, il ragazzo alto ed allampanato che l’aveva abbracciata all’inizio della serata, gli si avvicinò consapevole che tutti fossero distratti. 
— Haley è davvero innamorata di te e, per quanto non siano affari miei, cerca di non farla soffrire perché è straziante vederla perdere il suo tempo dietro qualcuno che non ricambia i suoi sentimenti.
— Ci ho messo un po’ per rendermi conto di ricambiarli. È chiaro che siete molto amici, per cui grazie per esserle stato vicino.
Lui annuì e poi andò via dando un’ultima pacca sulla spalla ad Haley che lo tirò per un braccio dandogli un bacio sulla guancia, Matteo cercò di capire se quel gesto lo infastidisse ma, Haley non lo aveva guardato in quel modo in cui guardava lui, come se non esistesse nient’altro nell’universo, sembrava più la sua sorellina dispettosa ed adorabile ed era chiaro che anche per lui fosse lo stesso.
Aspettò che prendesse una borsa con il ricambio dall’auto della sua amica, le salutò entrambe con dolcezza e con uno sguardo che cercava di essere rassicurante con scarsi risultati e poi intrecciò la mano in quella di Matteo e si avviarono alla sua auto poco più avanti.
Durante il tragitto erano entrambi tesi, l’atmosfera scintillante della festa era svanita sebbene brillasse ancora sull’espressione soddisfatta di Haley, disturbata però dalle paranoie che sicuramente si stava facendo. Quando Matteo imboccò l’Asse Mediana e mise finalmente la quinta, portò la sua mano destra su quelle di Haley incrociate sulle sue gambe e lei la accolse come prima — Non ti sto portando da me per portarti a letto. — ripeté preoccupato — Ho intenzione di dormire con te, o almeno provarci vista la mia insonnia, altrimenti ti guarderò dormire tra le mie braccia... se tu me lo permetterai.
Ridacchiò, ma era un suono teso e forzato che gli strinse il cuore — Mi inquieta che tu possa restare sveglio a guardarmi mentre dormo...
— Come la canzone degli Aereosmith, “I Don’t Wanna Miss A Thing”. 
— Lo so. — mormorò — Non ho... mai dormito con un ragazzo, lo sai...
Matteo sorrise — Lo speravo, ad essere sincero. — ma lei era ancora tesa — È esattamente come dormire da sola, io non russo e non mi muovo molto... Non ti darò fastidio. — provò ad ironizzare e lei accennò ad un sorriso divertito — Posso andare a dormire nell’altra stanza o accompagnarti dalla tua amica, come preferisci. — Haley scosse la testa, ma non rispose.
Salirono nell’appartamento in silenzio, la casa era fredda perché nessuno ci entrava da circa tre settimane e lui sapeva quanto Haley fosse freddolosa. Andò ad accendere l’acqua consapevole che usarne solo un po’ non avrebbe fatto capire a nessuno della sua famiglia che qualcuno era stato lì, per questo però non poteva accendere i riscaldamenti; lasciò lei in bagno ed andò a sistemare la stanza da letto, il matrimoniale era ancora sgualcito dopo quello che avevano fatto l’ultima volta, perciò recuperò un piumone dall’armadio, delle lenzuola ed un paio di cuscini e lo preparò al meglio che poteva, avrebbe poi inventato una scusa se qualcosa si fosse sporcato. Mise un po’ di musica dolce dal suo cellulare giusto per fare qualcosa mentre aspettava e poi Haley entrò nella stanza con addosso un pigiama blu che le fasciava le curve del corpo, i capelli ondulati posati su una spalla e senza trucco, ma comunque bellissima e a lui si seccò la gola. Ma notò che aveva gli occhi un po’ rossi ed ebbe il terrore che lei avesse pianto, così la raggiunse velocemente e le accarezzò il viso — Hai pianto? 
Scosse la testa nascondendosi contro il suo petto e lui la strinse a sé consapevole che aveva appena detto una bugia, sospirò detestandosi e le baciò la testa con dolcezza — Ti prego, non farmi ancora del male.
Cercò di darsi un contegno per non piangere e con una mano le alzò la testa verso di sé — Perdonami per ogni volta che te ne ho fatto.
Annuì lasciandosi baciare da lui, gli avvolse piano le braccia al collo passandogli una mano tra i capelli e fece aderire il corpo al suo, Matteo deglutì allontanandola leggermente, ma lei gli rivolse uno sguardo risoluto — Voglio fare l’amore con te. 
— Haley... Sei sicura? 
— Matteo, non sesso... Non voglio essere provocata ed eccitata, mi è piaciuto molto l’altra volta, ma non è quello che voglio. Mi hai fatto sentire sporca ed usata ed era solo la seconda volta che avevo quel genere di intimità con un uomo, anche se non è stato proprio un rapporto completo... Voglio fare l’amore con te. 
Era spaventata esattamente come lo era lui da quella richiesta, si fece coraggio e si chinò a baciarla, la passione tra di loro scoppiò improvvisa, repentina. 
Le accarezzò il corpo e delicatamente raggiunse il lembo della maglia del suo pigiama facendola salire con lentezza mentre lei rabbrividiva, si concesse qualche secondo per guardarla e sorrise — Sei bella, Haley. — e lo era davvero, ancora di più con il respiro accelerato per il freddo, il desiderio e la paura; sorrise portandole le mani alla sua maglietta — L’ultima volta non te l’ho lasciata levare... spogliami. 
Haley ripeté la stessa operazione che lui le aveva fatto poco prima e, quando le sue mani fredde toccarono il suo petto, Matteo rabbrividì e lei si allontanò subito impacciata — Scusa, ho le mani fredde.
Le riprese paziente e l’attirò di nuovo a sé posizionandole poi sulla sua schiena nuda e calda come aveva fatto l’ultima volta — Non mi interessa, puoi riscaldarle su di me. — mormorò e allora lei gli sfilò completamente la maglia e prese a baciargli il collo, la clavicola pronunciata, il petto, finché Matteo non la fermò e la fece stendere sul letto per poi posarsi su di lei. Sapeva che quello sarebbe stato solo il suo secondo rapporto completo dopo il primo che era avvenuto quell’estate, non con lui, per cui voleva renderlo il più dolce possibile e sperava di non farle troppo male. Levò ad entrambi il pezzo di sotto e poi la baciò con dolcezza mentre il suo cellulare faceva suonare a volume basso “Thinking Out Loud” di Ed Sheeran, canzone decisamente appropriata per quel momento. Cercò la mano di Haley poggiata sul cuscino e la intrecciò alla sua interrompendo il contatto tra le loro labbra — Mi fermerò in qualsiasi momento tu voglia.
Haley sorrise timida — Non credo di volere che tu ti fermi. Ma fai piano, per favore.
Matteo ridacchiò — Ti amo, Haley. 
Fu dolce ed intenso, entrambi ne restarono sopraffatti e si concessero anche qualche lacrima di felicità e stupore. Alla fine Haley si accucciolò tra le sue braccia riscaldata da quello che avevano fatto e dal piumone, gli disse ancora che lo amava e poi cadde in un sonno tranquillo e meritato, Matteo restò a guardarla con amore finché non scivolò anche lui nel primo sonno calmo dopo tanto tempo.
Si svegliarono al suono della sveglia del suo iPhone rimasto in carica tutta la notte sul comodino, la spense mentre Haley apriva lentamente i suoi occhi da cerbiatta e lo guardava sorridendo.
— Buon compleanno ventiduenne. — sussurrò posando un veloce baciò sulle sue labbra — Come ti senti?
Gli rivolse un sorriso timido e malizioso allo stesso tempo che gli fece venire voglia di ripetere quello che era successo qualche ora prima — Intorpidita, indolenzita, felice. Innamorata. E tu? 
— Intorpidito, felice ed innamorato. — ammise — Mi preoccupa il tuo indolenzimento. Ti ho fatto molto male?
— Non sei tu che mi hai fatto male, è il mio corpo che non è ancora abituato a... Questo.
Questo è una descrizione abbastanza generica. — ribadì salendole addosso, Haley emise un urletto per la sorpresa, poi lo guardò sorridendo senza però allontanarlo — Con quello sguardo mi stai provocando? 
— Può darsi... 
— Beh, devo chiederti di spostarci nella doccia dato che ho promesso di accompagnarti dalle tue amiche per le otto e sono le sette... 
Si lasciò tirare fuori dal letto e condurre nel bagno, Matteo aprì l’acqua nel box doccia per farla riscaldare e nel frattempo le legò i capelli con cura, poi la portò all’intero e prese a baciarla.
Alle otto erano sotto casa di Francesca, le disse che poteva chiamarlo per farsi venire a prendere ed avrebbero pranzato insieme se le andava, dopodiché l’avrebbe accompagnata in centro dove lei aveva un appuntamento con sua madre nel tardo pomeriggio. 
— Ti amo. — gli disse un’ultima volta baciandolo ancora.
— Piccola, anche io.
— Non smettere di dirmelo, allora...
— Ti amo, ti amo, ti amo... — continuò mentre lei scendeva dalla macchina e gli rivolgeva uno sguardo raggiante. 

   
 
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