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Autore: Damon Salvatore_Cit    25/01/2015    1 recensioni
[Justin Timberlake]
Questa storia tratta di una giovane ragazza che sogna di diventare la ballerina numero uno al mondo, e nel tentativo di esaudire questo suo sogno maturerà e crescerà anche grazie alle avventure e alle dure prove a cui la metterà davanti la vita. Come la perdita di persone care, l'amore vero, l'inganno, il tradimento, le difficoltà familiari e tanto altro.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 50 Cent, Altri, Justin Timberlake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[Continua…]
Dovettero trascorrere una manciata di secondi, per lasciarla realizzare che suo fratello Luigi fosse stato serio nel chiedere di diventare la madrina di suo figlio.
Non riusciva a crederci, non poteva crederci, faticava nel vedere suo fratello in qualità di padre da lì a nove mesi, ma lei… lei madrina di un bambino, e non di un bambino qualunque bensì del figlio di Luigi… beh quello proprio non riusciva ad immaginarselo.
- Ehi… e allora? Guarda che di questo passo, passiamo i nove mesi così…
Le parole di Luigi, il suo sorriso e il suo avvolgerla tra le sue forti braccia, la destarono da quel pensare a raffica e automaticamente cominciò a sorridergli, ma era ancora confusa e scossa dalla cosa.
Si lasciò prendere per un attimo da quell’abbraccio tenero e fugace, dopodiché si distanziò da lui per riuscire a guardarlo in faccia, poi disse:
- Che co…? io non…
Luigi si passò una mano sulla faccia rapidamente mentre sorrideva nervoso per la situazione imbarazzante che si era creata tra lui e la sorella dopo quella proposta che le aveva fatto:
- Non renderlo ancora più difficile!
Disse in una risatina Luigi, mentre Fran si lasciava contagiare, e distogliendo lo sguardo da lui, ancora sorridendo, gli disse:
- Scusami, ma… sono troppo presa dall’immaginarmi te come padre, per poter pensare a me versione madrina di… tuo figlio…
Le parole “Tu figlio” le uscirono dalla bocca in una sorta di sospiro ancora stupito, misto ad un dolce sorriso, che intenerì immediatamente Luigi che le pose le mani sulle guance, e l’accarezzò teneramente.
- E’ incredibile anche per me…
Francis restò a guardarlo, perdendosi nel colore scuro ed intenso dei suoi occhi, e cominciò a pensare a quanto tempo era trascorso dall’ultima volta che li aveva visti… dall’ultima volta che i suoi occhi verdi si erano incontrati con quelli castano scuro del fratello, e la cosa la ferì trasformando quel bel momento in uno di tristezza, pentimento, di rammarico.
L’espressione del volto le mutò chiaramente, e  Luigi cominciò ad accigliare lo sguardo mentre lei faceva un passo indietro, distogliendo lo sguardo da lui, guardando verso il basso in più punti rapidamente.
- Cosa c’è?
Le domandò confuso suo fratello, preoccupandosi tacitamente del suo brusco cambio d’umore.
Fran non riuscì a risponderle subito, si prese qualche secondo per cercare di controllare un nodo in gola che le si era appena formato, e non finire col parlare con voce spezzata e ancor più roca di quella che già solitamente aveva quando parlava.
- E’…
Francis alzò lo sguardo verso Luigi e con sguardo arrabbiato disse con tono aggressivo:
- …Insomma sono due anni che ti dimentichi della mia esistenza e adesso addirittura mi chiedi di fare da madrina a tuo figlio? Lo trovo assurdo!
- Che dici???!
Le rispose a tono Luigi, cogliendola di sorpresa, poi continuò dicendo:
- Non potrei mai dimenticarmi della tua esistenza, e non l’ho fatto! Ti sbagli! E non dire bugie, perché so che leggevi le email che ti inviavo ogni mese…
- Già… una email…
Pronunciò con amarezza la ragazza, ma Luigi non ci stava nel passare per il solo ad aver sbagliato, così con un tono di voce altrettanto alterato, le disse mentre gesticolava visibilmente:
- Non lamentarti! Sei tu ad avermi spinto via in questi anni! Sei stata tu a voler ridurre il nostro rapporto ad una stupida email, ma per come mi hai trattato nei due anni precedenti ancora, beh… non meritavi neppure una email!
Dopo quelle parole, Francis non poté far altro che starsene zitta ed incassare il duro colpo della verità.
Negli ultimi quattro anni aveva distrutto ogni tipo di rapporto che aveva con le persone che amava, finendo col restare sola, rinchiusa nel guscio di sé stessa.
Soltanto adesso, nell’ultimo periodo, stava ritornando pian pianino la persona di sempre, cercando di recuperare i rapporti che lei stessa aveva gettato via; come quelli con i De Noir, con gli amici della EmsAndFran e adesso con gli stessi De Laurentiis.
- E’ vero…
Esclamò abbassando lo sguardo, e tenendo gli occhi rivolti verso il pavimento, continuò parlando al fratello, che intanto stupito di sentirle ammettere i suoi errori, la guardava ancora un po’ arrabbiato:
- …Ma è pur vero che sei l’unica persona ancora viva a questo mondo, che mi conosce meglio di chiunque altro…
Non fu necessario menzionare Emma, per lasciargli capire che si riferisse proprio a lei quando parlava di persone che la conoscevano bene, poi disse:
- …e avresti potuto intuire… capire, che in realtà avevo solo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a rialzarmi, anche se rifiutavo ogni mano che mi veniva tesa. Saresti dovuto correre verso di me e prendermi con la forza, riportarmi in piedi e costringermi a camminare di nuovo, standomi accanto, sorreggendomi e proteggendomi da ogni pericolo… ma…
Luigi dovette deglutire per non restare senza respiro in gola a quelle dure parole della sorella, che per la prima volta gli fecero davvero capire quanto in realtà fosse debole e bisognosa d’affetto.
L’uomo cominciò a commuoversi ancora una volta, e stavolta le lacrime proprio non riuscì a trattenerle, e lasciò che le scivolassero giù lungo le guance.
- Non ti eri mai ridotta in quello stato… forse solo dopo la morte di Emma, ma … in quell’occasione ti eri chiusa in una caserma…
L’uomo asciugò le proprie lacrime, mettendosi a sedere su uno sgabello accanto al tavolo da cucina alto, e tenendo lo sguardo vacuo, disse:
- In questi quattro anni, invece, ti sei costruita la tua propria caserma dentro di te… dove tenevi lontano tutti gli altri…e io non riuscivo ad entrarci, Fran… proprio non ci riuscivo…
Alzò finalmente lo sguardo verso la sorella, la quale restò a fissarlo con sguardo accigliato e un’espressione seria in volto, e continuò parlando:
- Sono stato fuori di testa anch’io. Questo forse non lo sai, ma…
A quelle curiose parole, Francis cominciò a stranirsi ed ascoltò attentamente ciò che avesse da rivelarle il fratello:
- Cos’è che non so?
Luigi era titubante, non sapeva se dirle o meno ciò che stava per dirle, ma poi decise di farlo dopo un sospiro profondo e liberatorio.
- Ero deciso ad incontrare quel pezzo di merda che ti aveva ridotto in quello stato e fargliela pagare!
Francis sbarrò gli occhi, capendo immediatamente che si trattasse di Justin, e lui aggiunse:
- Ma la tua amica Chenille assieme ai tuoi amici Eddy e Jay sono riusciti a fermarmi. Se non fosse stato per loro… non so cosa avrei fatto…
Francis non trattenne gli occhi lucidi per quella rivelazione che inevitabilmente la portò a ripensare a Justin, e con voce spezzata dall’emozione, gli disse:
- …Che cosa??
- Tu eri via… ci avevi lasciato un biglietto in cui dicevi che non volevi essere cercata, che volevi restare sola, chissà dove e con chissà chi… non riuscivo ad accettarlo, non riuscivo a sopportarlo! Era tutta colpa sua!
- Sta zitto, Luigi.
Lo ammonì la ragazza, con un insolito tono di voce calmo e basso.
Luigi la guardò accigliato e restò ad ascoltare cosa avesse da aggiungere:
- Non sai come sono andate le cose tra me e lui… non avresti dovuto pensare di prendertela con Justin…
- Perché? E’ stato lui la causa di tutti i tuoi mali, del nostro allontanamento, lui, soltanto lui!
- Sono stata io, Luigi, non lui… adesso basta parlarne, per favore.
- Ma…
Luigi non si capacitava del fatto che la sorella nonostante tutto, nonostante avesse sofferto come un cane per quel cantante, continuasse a difenderlo dopo tutte le sofferenze che le aveva recato negli ultimi quattro anni.
- Ti prego.
Insistette lei, riuscendo finalmente a farlo smettere d’insistere, dopodiché ci furono svariati secondi di silenzio, forse troppi… in cui la ragazza cercò di calmare il suo animo e cominciare a pensare razionalmente, o forse più col cuore che con la mente…
Quel silenzio le fu utile per riuscire a prendere una decisione che era sicura non se ne sarebbe mai pentita; così si avvicinò al fratello e disse:
- Diventare la madrina di tuo figlio sarebbe l’unica cosa buona che potrei fare in questa vita… quindi sì, sì, voglio essere la madrina del tuo bambino.
Luigi le sorrise, contento che avesse accettato quella proposta che gli riempiva il cuore di gioia, e senza pensarci su due volte, la travolse in un abbraccio.
Francis abbozzò un sorriso e si lasciò abbracciare, senza muovere un muscolo od esporti più del dovuto, ancora scossa dai ricordi.
[…]
Non tornarono più sull’argomento, in quei giorni di permanenza a Napoli della ragazza, preferirono evitare brutti discorsi.
Fran passava il suo tempo in clinica dal padre, anche se erano rari i momenti in cui restava sola in sua compagnia, preferiva starsene in corridoio ed evitare di doverselo ritrovare davanti mentre la guardava con quegli occhi che sempre l’avevano intimorita ed emozionata nella sua vita assieme a lui.
Si rifiutò di fargli visita entrando in quella camera, si rifiutò di vederlo disteso in quel letto d’ospedale, ma voleva essere lì, voleva che sapesse che era lì per lui, perché nonostante tutto continuava ad amarlo come una vera figlia.
[…]
Aurelio fu dimesso il 7 gennaio, rimandato a casa con cure da seguire e raccomandazioni varie da parte dei medici di non affaticarsi troppo.
I De Laurentiis avrebbero riaccolto l’uomo a casa, con una grande cena a cui avrebbero partecipato: mamma Jaqueline, Edoardo, Luigi, Valentina, Brooke, John, il piccolo John, e qualche zio e cugino … tutti ma non Francis.
La ragazza rifiutò l’invito, semplicemente non presentandosi alla serata: la ballerina preferì partire di ritorno in America, piuttosto che fingere che tutto si fosse risolto con suo padre e la sua famiglia.
L’unica cosa che le importava, era quella di sapere che suo padre godesse di buona salute e che stesse bene, per il resto… beh il tempo avrebbe parlato, ma non adesso.
[…]
Di ritorno dall’Italia, Francis rientrò subito a casa propria, avvisando Chenille e gli altri del suo ritorno, rassicurandoli sulle condizioni del padre, ma adesso la sua testa era tutta presa dal provino per la parte nel film de “I pirati dei caraibi”, che si sarebbe tenuto il 9 Gennaio.
Aveva due giorni, forse soltanto uno per prepararsi al meglio, e Francis avrebbe sfruttato ogni singolo minuto di quei giorni per prepararsi eccellentemente per quel provino. Non poteva sbagliare, e non l’avrebbe fatto.
In quegli anni era cresciuta e maturata moltissimo, diventando una professionista invidiabile per chiunque, anche per le star più acclamate ed affermate di lei, semplicemente perché sapeva lavorare su sé stessa in modo così maniacale e preciso, da rendere i suoi sacrifici e sforzi, ben ripagati e riconosciuti.
Per il provino per la parte di Zahira, si era documentata a dovere con dei libri sulla psiche dei sordomuti (dato che il suo personaggio sembrava essere privo dell’uso della parola, ma abile nei gesti), su internet: leggendo articoli e saggi molto interessanti di medici e dottori che riportavano alcune loro riflessioni ed esperienze personali dopo aver lavorato con alcuni soggetti sofferenti questa patologia.
Insomma anche se era stata impegnata in caserma negli ultimi venti giorni, non aveva trascorso giorno senza documentarsi su quel personaggio e la sua psiche.
Era preparatissima, conosceva tutto ciò che c’era da sapere su quel tipo di persona, eccezion fatta dell’alfabeto muto: quello non aveva avuto né modo, né tempo di impararlo; in generale, Francis, non riuscì ad esercitarsi per la parte per quanto riguardava la pratica.
Purtroppo con l’accaduto del padre, aveva avuto ben altro a cui pensare, ma contava sulle sue capacità di improvvisare al provino stesso, non aveva altra scelta.
Dal giorno 7 fino al giorno 9 di Gennaio (giorno in cui vi erano i provini) Francis evitò di parlare, ebbene, la ragazza se ne stette zitta per ben 48, forse 50 ore di fila: non usò il cellulare per fare telefonate (solo sms), non incontrò nessuno, per evitare di dover parlare, se ne stette rintanata nel suo appartamento per cercare di immedesimarsi in quel ruolo il più possibile, nelle poche ore che aveva a disposizione.
Mangiò poco e niente, ma il giorno del provino volle rinforzarsi per bene facendo un’abbondante colazione a base di cioccolata.
Volle concedersi un regalo, mangiando tanto cioccolato prima di recarsi negli studi di Los Angeles dove l’avrebbe accolta il regista del film.
Quel mattino bevve una tazza di cioccolata calda, accompagnata da un toast di pancarré caldo spalmato di nutella, portando nella sua borsa una barretta di cioccolato a latte, che avrebbe mangiato per consolarsi semmai il provino fosse andato nel peggiore dei modi.
Quel mattino, Fran indossava un jeans azzurro chiaro, molto stretto, con sopra una lunga felpa grigia avente il cappuccio e dei lunghi lacci color bianco che le scivolavano lungo il petto, ai pedi calzava delle scarpe della Nike accollate fin su le caviglie, che le dava un look casual e anche un po’ sportivo.
Aveva maniacalmente pensato proprio a tutto.
Con sé aveva una grossa borsa grigia (dello stesso colore della felpa) e dentro ci aveva infilato di tutto: dalla cioccolata, alle chiavi, al suo libro sulla psiche dei sordomuti, ai vari fogli che le aveva donato il regista per farla preparare alla parte, il cellulare e il portafogli con le varie carte di credito e di identità, che mai si faceva mancare.
Aveva messo su un leggero trucco semplice, limitandosi ad intensificare lo sguardo solo con un filo di eyeliner e dell’abbondante mascara nero, donando un color pesca alle sue guance, che spiccavano col suo colore di carnagione mulatto.
I capelli li aveva legati in una coda disordinata, dato che aveva fatto lo shampoo la sera prima, ma non aveva avuto modo di sistemarli decentemente.
Così afferrò le chiavi della sua auto, ed uscì di casa.
In quegli anni, la ballerina aveva cambiato molte auto, aveva la passione per i motori e per le auto veloci, ma mai aveva osato pensare di cambiare moto, piuttosto spendeva fior di soldi per la sua manutenzione.
Adesso, Fran, possedeva una Audi modello SUV color grigio scuro metallizzato; la ragazza non amava sperperare molto i suoi soldi e guadagni, piuttosto li investiva in costruzioni di nuove scuole EmsAndFran nel mondo, oppure li donava ad associazioni di beneficenza che andavano quasi tutti agli orfanotrofi (luoghi che lei stessa si impegnava a salvaguardare in quanto nata e cresciuta anche lei in essi), ma come ogni essere umano, aveva un debole e un peccato materiale a cui non riusciva a resistere e per lei erano i motori, in particolar modo le auto.
Francis amava le auto veloci, amava la velocità e non sapeva dir di no ad un bel modello d’auto di marca nota e riconosciuta soprattutto per lo spazio che dedicavano alla velocità dei loro prodotti.
Quell’Audi l’aveva acquistata da nemmeno un anno, e ne andava matta: riusciva a correre senza dover fare manovre azzardate, col minimo sforzo riusciva a sentirsi sempre più veloce degli altri autisti, tranne quando restava bloccata nel traffico, e la cosa le capitava spesso vivendo a Los Angeles.
Quel mattino, si sarebbe dovuta trovare agli studi alle ore 9:15, ma a quell’ora esatta era bloccata nel traffico invivibile di LA, avrebbe telefonato per avvisare del suo ritardo, ma la sua testardaggine, la sua testardaggine di non voler parlare sino al momento del provino, fu più forte della preoccupazione del suo ritardo.
Riuscì ad arrivare agli studi soltanto alle 10:10 con ben un’ora di ritardo, ormai credeva di aver perso l’opportunità di tenere quel provino, proprio quando aveva fatto di tutto pur di esserci, nonostante le difficoltà attraversate in quell’inizio dell’anno nuovo, Fran era stata bloccata dal traffico infernale della città degli Angeli, come amavano definirla alcuni Californiani.
Una volta giunta al piano 41° dell’enorme grattacielo degli studi della Disney della città, Francis fu accolta dall’addetta all’accoglienza degli attori, ma la ballerina non disse una parola, e la cosa stranì di non poco la giovane ragazza che non avrà avuto più di trent’anni: alta bionda, leggermente in carne, ma di una bellezza tipica californiana.
- Finalmente è arrivata signorina Francis EM, il regista Marshall e Mr. Johnny Depp l’aspettavano per iniziare i provini…
A Francis le si fermò il cuore nel sentire che vi era presente anche il famigerato attore, ma riuscì a non dire una parola, smise di respirare per i primi quattro/cinque secondi, poi si concentrò nell’ascoltare il resto della frase della ragazza, restando rigorosamente in silenzio:
- …Ma visto il suo largo ritardo, hanno preferito cominciare nel provinare anche gli altri attori presenti per la parte.
In quello stesso istante Francis si maledisse, maledisse sé stessa per non essere uscita all’alba e maledisse tutto il traffico di Los Angeles e i suoi abitanti che le avevano fatto far tardi, e probabilmente le avevano tolto l’occasione di poter prendere parte a quel film.
La giovane segretaria accigliò lo sguardo, restando a fissare Francis stranita a curiosa, mentre la notava cercar qualcosa nella sua borsa, finché non vide che la ballerina tirò fuori un quadernetto piccolo e una penna e cominciò a scriverci qualcosa su, mostrandolo poi alla giovane che cominciò a leggere:
“Buongiorno. Le chiedo scusa se non parlo, ma lo faccio per concentrarmi meglio nell’immedesimazione del personaggio. Sono mortificata per il lungo ritardo, ma come ben sa, il traffico in questa città è spaventoso. Sono ancora in tempo per sostenere il mio provino, oppure sono andati tutti via?”
La ragazza non trattenne un sorriso, dopo aver letto, e simpatizzante dal modo di fare curioso, ma furbo, della ragazza, la guardò e disse:
- Non si preoccupi, signorina EM, Mr. Marshall e Mr. Depp saranno felici di sapere che non li ha dato buca. Prego, mi segua…
Francis non scrisse sul quaderno, ma si limitò a ringraziarla congiungendo in avanti le mani e ad inchinarsi alla ragazza in un tipico saluto orientale, quasi come uno di quelli che riservavano i combattenti di arti marziali, ai loro avversari, prima dei loro incontri.
La giovane apprezzò molto il gesto, trovandola sempre più simpatica, poi con un sorriso la condusse nella sala teatro, dove era in atto un provino di una giovane ragazza dai lunghi capelli rossi, che però sembrava aver appena finito.
Francis si guardò intorno e cercò di tenere a freno le proprie paure e l’ansia, lasciò avanzare la ragazza verso i due uomini, e potò felicemente notare la presenza di uno degli attori Hollywoodiani che più apprezzava: il signor Johnny Depp, il quale, era seduto su una delle numerosissime poltroncine rosse (tipiche dei teatri), a ringraziare la giovane attrice appena esibitasi, assieme al regista ed entrambi si voltarono in direzione della ragazza, la quale comunicò loro a voce bassa l’arrivo di Francis.
Francis alzò lo sguardo verso il palco, e notò che la giovane attrice dai capelli rossi, la stesse fissando prima di uscire dietro le quinte, quasi come se si stesse assicurando che quella fosse davvero la famosa ballerina.
Notò che vi era una manciata di ragazze appostate all’angolo del palco, che la guardarono incuriosite, accompagnate dallo sguardo del regista che poi si alzò in piedi, seguito da Johnny Depp, che rivolse a Francis il suo primo sguardo e sembrava esser lieto della sua presenza lì, quasi come se il modo si fosse appena capovolto.
Fran tentò di non pensarci, e lanciandosi una rapida occhiata intorno, mise via la borsa su una di quelle poltroncine, e con una strana velocità, cominciò a scavarci dentro, alla ricerca di qualcosa.
Tutti si voltarono a guardarla straniti, e videro che la ragazza tirò fuori una grossa mela rossa, Francis si stava comportando in modo strano, ma soltanto il regista si rese conto che stesse mettendo in scena Zahira, infatti Fran alzò lo sguardo furbetto rapidamente, dopodiché cominciò a correre verso il palco mentre teneva ben salda la mela tra le mani.
Le attrici, compreso Johnny Depp, incuriositi e stupiti, non le staccarono gli occhi di dosso, e seppur Francis riuscisse a sentire su di lei il peso di tutti quegli occhi (e quello del famoso attore era quello che più pesava), cercò di concentrarsi sulla follia che stesse mettendo in atto, e nient’altro.
La ballerina teneva la mela ben stretta in una mano che quasi si portò sotto braccio, mentre correva in direzione del palco, salendoci su con rapidi salti di scalini a due a due, finché non si mise a sedere all’indiana al centro del palco e cominciò a prendere a morsi quel frutto, mentre fingeva di essere da sola.
Al ché alzò lo sguardo verso i presenti, e finse di accorgersi della loro presenza, così immediatamente mutò espressione, passando da una buffa che masticava vistosamente a bocca chiusa quel morso di mela, ad una spaventata ed allarmata.
Alzò un sopracciglio e sbarrò gli occhi, lanciando una rapida occhiata a tutti i presenti, poi balzò in piedi e lanciò la mela in direzione dei due uomini, senza curarsi di dove andasse a finire la mela, fece un balzo verso le ragazze, scendendo da quel palco ed avvicinandosi a loro.
Cominciò a toccare i capelli di una ragazza, e a comunicare con lei unicamente a gesti e smorfie del volto, che erano sempre più buffe, dopodiché si avvicinò ad un’ennesima ragazza (proprio la ragazza che aveva appena sostenuto il provino, quella con i capelli rossi) e cominciò a gesticolarle davanti vistosamente.
La tirò via per un braccio, e la giovane attrice sembro opporre resistenza, infastidendosi di quella situazione, ma Francis, o per meglio dire Zahira, cominciò ad indicarle la porta con un braccio ed un dito puntato, invitandola chiaramente ad uscire.
Non si limitò ad indicarle la porta con un dito ed un braccio teso, ma anche cercando di accompagnarla, spingendola per le spalle, ma la ragazza non si smuoveva da lì, ed inconsapevolmente, stava aiutando Francis ad ottenere ciò che voleva.
La ballerina, continuava il suo provino improvvisato, andando a poggiare la propria schiena contro quella della ragazza, e con forza provava a spingerla come se fosse stata protagonista di un cartone animato degli Looney Tunes che cercava di spostare un grosso masso di pietra.
Per quanto quella scena fosse buffa, si poteva pensare che fosse organizzata in precedenza, ma non lo era.
A quel punto Francis, si accorse della presenza di una corda lasciata penzolare dall’alto della sceneggiatura, e ricordò che nella bozza del copione datole per il provino, avesse letto che vi era una particolarità del personaggio che sembrava essere abile nell’arrampicarsi un po’ ovunque, e in special modo sulle corde delle navi da pirata.
La ballerina stava improvvisando a più non posso in quel provino, così non si creò alcun problema nel continuare di quel passo, sperando che quello che stesse facendo fruttasse in qualcosa di buono.
Lascò perdere la ragazza e si avvicinò al centro del palco, fissando quella corda con sguardo accigliato, come se fosse comparsa lì per magia da un momento all’altro, e girandole attorno con passo lento iniziò a tirarla con forza verso il basso, volendosi accertare che non cedesse.
Dopodiché, del tutto inaspettatamente, fece un balzo in alto ed afferrò la corda con le mani cominciò ad arrampicarsi su di essa, con un apparente agilità.
La cosa lasciò sorpresi tutti, compreso il regista che con un grosso sorriso soddisfatto sul volto, guardava le gesta di Francis che continuava ad arrampicarsi su quella doppia corda color beige al centro del palco, proprio come aveva immaginato facesse il personaggio di Zahira da lui stesso inserito nella storia.
Francis, si arrampicò fino a metà altezza, poi con un’ammirevole agilità, portò le gambe in alto, attorcigliandole attorno alla corda, dopodiché lentamente si lasciò scivolare con la testa verso il basso e restò appesa a testa in giù lungo quella corda, mentre allargava le braccia e si lasciava mostrare da tutti i presenti.
Il signor Johnny Depp accennò ad un fioco applauso a quel gesto atletico della ragazza, al ché il regista gli si avvicinò e gli sussurrò ad un orecchio, mentre teneva fisso gli occhi su Francis che di canto suo li guardava a testa in giù:
- Questa è quella cosa in più che non ho visto nelle altre durante i provini.
- Sì…
Bisbigliò l’attore, avvicinandosi all’orecchio del regista, continuando a dire:
- …nessuno aveva usato quella corda per mostrarci l’abilità di Zahira nell’arrampicarsi…
- Credo che…
- Cosa sta facendo?
Il regista stava per dire qualcosa di decisivo all’attore, ma egli lo interruppe mentre osservava Francis scivolar via da quella corda, facendo un balzo a terra, per poi cominciare a correre nella loro direzione.
La ballerina vide che la mela l’avesse afferrata proprio Johnny Depp, così mise da parte la propria timidezza, la propria emozione nell’incontrare quel grande attore e si impose di pensare ed agire proprio come avrebbe fatto Zahira, e così gli si avvicinò e con prepotenza gli sfilò di mano la mela, tirandola a sé, guardandolo imbronciata.
Allungò la manica della felpa e cominciò a strofinarci contro la mela, come se la stesse ripulendo e continuava a tenere lo sguardo puntato sull’attore, in modo severo e rimproverante, dopodiché cominciò a gesticolare con rapidi movimenti di mani, che lasciarono felicemente sorpreso il regista che sentiva di aver appena trovato la sua Zahira.
Francis indicò Mr. Depp mentre guardava il regista, e con gli occhi cercava di parlargli, ma con l’aiuto delle mani, cercò di fargli intendere che se avesse dovuto lavorare con lui, non avrebbero dovuto farlo avvicinare alle sue mele o gli avrebbe tirato via le sue adorate treccine da Jack Sparrow, e per far intendere che stesse parlando di Jack e non di Johnny, riuscì ad imitare una classica andatura barcollante e leggermente effemminata del famoso personaggio, scuotendo le dita delle mani nella sua classica gestualità buffa.
La cosa lasciò sorpresi e divertiti i due uomini che non trattennero una risatina, dopodiché Francis sfoggiò un bel sorriso, e restò a guardare i due, finché il regista riprese la frase in sospeso che precedente stava bisbigliando all’attore, e disse:
- Credo che… abbiamo appena trovato la nostra Zahira. Congratulazioni Signorina EM!
Le attrici presenti accennarono ad un timido applauso, ma fu il signor Depp ad enfatizzare quegli applausi, invitandole ad aumentare quel battito di mani, ma non sembravano essere sinceramente felici di aver appena perso quel ruolo.
Al ché Francis si chinò dinnanzi a loro, con mani congiunte in avanti, proprio come aveva fatto con la segretaria poco prima, e li ringraziò.
Aveva il cuore che rischiava di scoppiarle dal petto per la gioia, e anche se avesse smesso di cercare di interpretare Zahira, non riusciva a dir nulla, era rimasta senza parole.
Strinse la mano al regista, con una forte stretta decisa, mentre lo guardava negli occhi e ne leggeva tutta la gioia, mentre egli le disse:
- Sapevo che non ci avrebbe deluso e che era lei quella che cercavamo… Johnny ci aveva visto giusto…
In quel momento, il regista si voltò in direzione dell’attore, ma Fran aveva quasi paura nel voltarsi anche lei a guardarlo, era così emozionata nel conoscerlo, da esserne spaventata.
Il divo le sorrise accennando uno dei suoi solito sorrisetti abbozzati, e con il suo tono di voce roco e profondo le disse:
- Sono contento di averti tra noi, eri l’unico personaggio che mancava alla lista prima di poter cominciare con le riprese… fortuna che Rob è riuscito a rintracciarti per la parte… non avrei visto nessuno in questo ruolo se non te.
La ragazza si aspettava di svegliarsi da quel sogno da un momento all’altro, ma Johnny Depp le aveva davvero detto quelle parole, e lei miracolosamente era riuscita a non svenire per la forte emozione.
Aveva intrapreso la strada di attrice quasi per gioco, non credeva per niente di riuscire ad arrivare ad un livello così alto, tanto da essere richiesta da Johnny Depp in persona per un ruolo in uno dei suoi film più famosi.
Non poteva credere di esserci riuscita, non poteva credere che la parte fosse finalmente sua e che di lì a breve avrebbe dovuto far le valige per partire assieme a tutta la troupe del film e girare assieme ad attori del calibro di Depp.
Il regista però deviò quei suoi pensieri che le si accavallavano nella testa e disse:
- Spero solo di riuscire a vederla arrivare puntuale almeno il giorno della partenza per le Hawaii…
Esclamò ridacchiando, mettendo in visibile imbarazzo al ballerina, che mortificata e dopo un lungo silenzio, finalmente gli disse:
- Sono desolata…
La sua voce le uscì dalla gola un po’ troppo roca (più del solito) così con un colpo di tosse, provò a schiarirsi la gola e continuò:
- …so che è la seconda volta che faccio tardi, ma non accadrà mai più, glielo assicuro.
Forse, Fran, pronunciò quelle parole con troppa serietà e rigidità, una rigidità e serietà che era solita mostrare solo in esercito, ma essendo rientrata da pochi giorni dalla caserma, le era giustificabile il fatto che portasse ancora con sé quei modi così formali.
Notando sul volto dei due uomini un’espressione sorpresa da quel suo modo di rispondergli, la ragazza provò a rilassarsi e ad assumere una posa meno da “soldato” tornando più rilassata mentre abbozzava ad un sorrisino dei suoi.
- Beh… lo speriamo tutti, Miss EM. Intanto ci lasci darle il benvenuto tra noi, la prego… ci segua, le illustriamo i piani per le riprese e tutto il resto.
[…]
I pieni erano questi: La troupe sarebbe partita per le Hawaii il 9 di Marzo, quindi nel giro di due mesi, e sarebbe stata impegnata con le riprese fino alla metà di Giugno, imprevisti esclusi.
L’uscita del film era prevista per Natale 2012 e lei avrebbe guadagnato ben trentamila dollari per far parte di quel cast, per lavorare con uno degli attori più importanti al mondo, per trascorrere tre mesi alle Hawaii e per fare una delle cose che più le divertiva.
Insomma, l’avrebbero pagata per fare qualcosa che avrebbe fatto gratis, da non crederci.
[…]
- Eravamo a casa mia, avevo chiamato Johnny per parlare del progetto del seguito di questa saga di film. Comincio a parlargli di questo personaggio e lui mi dice: Sai chi ci vedrei bene nei panni di Zahira? … E allora io curioso gli chiedo: No, chi? ... e lui ancora pensieroso, mi guarda dritto in faccia e con una voce decisa mi fa: La ballerina! … Sinceramente io lì per lì non avevo capito che stesse parlando di te, così ancora più confuso gli dico: La ballerina?
Il regista si trovava con Francis e Johnny Depp seduto a dei divanetti di una sala di quegli studi, mentre le raccontava quell’episodio singolare tra lui e l’attore, davanti ad una tazza di thè caldo.
Francis sorrideva col suo meraviglioso sorriso in direzione dell’uomo, finalmente felice e di tanto in tanto, con la coda dell’occhio guardava l’attore per assicurarsi che le stessero raccontando il vero, le risultava ancora tutto incredibile.
Ma presa da ciò che le stesse dicendo l’uomo, lo ascoltò continuar dicendo:
- … e lui allora cominciando a gesticolare vistosamente, cercò di farmi capire: Ma sì! La ballerina, quella splendida ragazza con gli occhi verdi… Lo vedevi imprecare perché non ricordava il tuo nome, così io gli dico: Francis De Laurentiis? …e lui mi guardava con sguardo accigliato come se avessi appena detto qualche cavolata, e mi fa: De Laurentiis?
- Ahahahahah…
Si sentì l’attore sbottare in una risatina, mentre accavallava le gambe in una posa comoda mentre si portava una mano davanti alla bocca poggiandosi al bracciolo della poltroncina, mentre li fissava e lasciava che l’amico regista continuasse col suo racconto:
- Ma sì!! … Gli dico io: Francis EM… De Laurentiis è il suo vero cognome! … lui soltanto in quel momento capì che stessi parlando di te, perché ricordò il tuo nome soltanto dopo che glielo avessi detto.
- Oh ma insomma, Rob… che figure mi fai fare….
Francis si voltò in direzione dell’attore e disse:
- Quella di uno con poca memoria..
L’attore ridacchiò e le lanciò un’occhiatina penetrante, mentre si voltò in direzione del regista:
- Ho la sensazione che mi divertirò da matti con questa qui…
La indicò con un pollice, gesticolando vistosamente, e Francis capì di essere appena entrata nelle grazie di quell’attore che tanto ammirava e stimava.
[…]
- TRENTAMILA DOLLARI?
- Shhh…
- Oh Signore… Oh Signore sei grande!!! MamaSuuuu!!!!! MamaSuuuu corri!!!!
- Ahahah Chenille, sta calma o le farai venir qualcosa…
Francis aveva commesso “l’errore” di dire a Chenille del provino e dell’ingaggio soltanto alla fine, e la cosa sconvolse la sua amica, tanto da far sentire la sua voce per tutto il quartiere in cui la famigliola abitasse.
- Signore Dio santo!
- Chenille! Che cosa è success…
- Trentamila dollari! MamaSu! Questa ragazza è un pozzo di petrolio vivente!!
La povera donna, era corsa nel salone di casa sua, dove vi erano Chenille e Francis per l’appunto, e la figlia le era andata vicino prendendole le mani ed emozionata cominciò a raccontarle, ma dalla sua bocca non uscivano altro che urla di gioia, così prese parola Francis e le raccontò del provino per la parte e dell’ingaggio.
Trascorsero alcuni minuti, e alla fine la donna si emozionò così tanto da lasciarsi andare ad un leggero pianto dovuto alla gioia.
Francis e Chenille non resistettero nell’andare ad abbracciarla.
- Oh… MamaSu…
Le sussurrò Francis stringendo sia lei che Chenille, e la donna provò a tamponarsi le lacrime con le mani e sciogliendo l’abbraccio la guardò negli occhi e le disse:
- Tu sei stata una benedizione per la nostra famiglia… grazie a te i miei due figli sono realizzati… Hanno realizzato il loro sogno di diventare ballerini e l’hanno fatto collaborando con artisti che fino a qualche anno fa seguivano in televisione. Grazie a te la mia Chenille può seguire la sua bambina, può vederla crescere e studiare in una delle migliori scuole dello stato, grazie ai soldi che riesce a guadagnare lavorando per te. Grazie a te il mio Mike non ha seguito strade sbagliate, e anche lui oggi ha un lavoro e una famiglia… noi viviamo qui, in questa casa da sogno e non basterebbe una vita intera passata a ringraziarti per quest’opportunità che ci hai dato. Sono così grata al signore per avermi dato la possibilità di averti nella mia famiglia, e vederti raggiungere grandi successi, mi riempie il cuore di gioia, proprio come fanno ogni giorno la mia Chenille e il mio Mike…
Francis le strinse una mano ed inclinò il capo da un lato, guardandola dolcemente e vistosamente commossa anche lei:
- Queste tue parole mi sono arrivate dritte al cuore… grazie a te MamaSu… a voi…
Guardò anche Chenille, e disse loro:
- Voi ringraziate me, dicendo che sono stata una benedizione, ma non potete immaginare quanto io sia stata fortunata nel incontrarvi… mi avete salvata… non avevo più niente e nessuno, eppure non vi siete create alcun problema nell’accogliermi nella vostra meravigliosa famiglia, donandomi un tetto sopra la testa e un pasto ogni giorno.
Chenille le prese la mano e gliela strinse sorridendole di ricambio dolcemente; rischiavano tutte e tre di scoppiare in un pianto commovente senza sosta da un momento all’altro.
- Chenille… senza te, tutto questo non si sarebbe mai realizzato… MamaSu... io…
Dagli occhi verdi della ragazza, caddero delle grosse lacrime, e dovette tamponarsi per poter continuare quello che stesse dicendo:
- …Tu sei stata più di una madre per me… mi hai fatto da mamma, da padre, da amica… sei stata e sei per me un rifugio sicuro e … Grazie, solo questo…
La ragazza si avvicinò alla donna e l’abbracciò forte.
Quelle parole gliele diceva ogni giorno a sua insaputa, il proprio cuore gliele sussurrava ogni volta che la incontrava, ma dirlo a parole faceva sempre bene… anche se fruttava pianti commoventi ed interminabili come quelli in cui sia Chenille che MamaSu sfociarono per minuti interi.
[…]
- Con i soldi del servizio militare Natalizio più quelli per il film… riusciresti a raggiungere la cifra che ti servirebbe per…
- Lo so, Chenille…Non faccio che pensarci sin da quando il regista me l’ha detto…
Francis e Chenille erano rimaste da sole nella grande cucina della casa dei De Noir, mentre la donna era uscita per fare delle compere, accompagnata da un’amica che aveva conosciuto anni prima non appena arrivate a Los Angeles.
Fran aveva occhi puntati nel vuoto, e seria in volto, si ri-perdeva in quei pensieri.
Chenille l’osservava in silenzio, provando solo ad immaginare quello che potesse star pensando l’amica o il male che le facesse dover parlare o anche solo pensare a Justin, dopo tutto quel tempo.
- Non sei felice…?
Le domandò seria Chenille, mentre l’osservava curiosa.
Fran alzò lo sguardo verso l’amica e dopo qualche secondo le disse:
- Ovvio che lo sono… ma mi sembra ancora tutto troppo bello per sembrare vero…
- Perché dici così?
- Perché nella vita ho dovuto affrontare mille ostacoli prima di ottenere ciò che volevo… adesso si sta avverando tutto in fretta e senza alcun intoppo, insomma è strano…
- Beh forse proprio perché hai dovuto affrontare molte difficoltà, adesso è arrivato il momento di un meritato periodo di positività… può succedere.
Francis volle spazzar via le sue supposizioni negative ed ascoltare la positività dell’amica, così alzando lo sguardo verso di lei, le sorrise e disse:
- Sì… sì… forse hai ragione…
Chenille le sorrise e andò ad abbracciarla calorosamente:
- Oh… la mia piccola pirata…
Entrambe scoppiarono a ridere, per poi trascorrere il pomeriggio intero a parlare di quel progetto, che l’avrebbe vista impegnata da lì fino all’estate.
[…]
L’undici Gennaio, Fran e sette ballerini della EmsAndFran tra cui Eddy e Chenille, parteciparono all’evento dei People’s Choice Awards, con la presenza nel pubblico di Nina (che sembrava aver accompagnato Eddy in qualità di fidanzata, o come lei preferiva definirsi: “amica stretta”) Jay, MamaSu, la piccola Anaya e il soldato Cooper accompagnata dalla sua fidanzata (come promesso dalla stessa Francis).
Fran, per fortuna, aveva lavorato alla coreografia del brano E.T. di Katy Perry, precedentemente con i ragazzi della sua scuola di Los Angeles (Città in cui si sarebbero tenuti i PCA quell’anno) quindi la sua assenza non fu un problema per i ragazzi che ebbero modo di perfezionarla senza di lei, sotto guida di Chenille.
Il brano tratta di un amore alieno, come se fosse stato di un altro pianeta, così Fran non badò a spese ed ingaggiò i migliori truccatori e sarti per poter rendere sé stessa e gli altri ballerini della sua piccola crew, dei perfetti alieni.
Katy non ne sapeva nulla, la ballerina voleva fare una sorpresa all’amica e aveva chiesto a Chenille di tenere la bocca chiusa e non cedere nel dirle tutto durante i suoi giorni d’assenza; ma la cosa non sarebbe stata un problema, dato che Chenille non simpatizzava molto per la cantante.
Durante la messa in onda del programma (che era rigorosamente in diretta) Katy, prima dell’esibizione, tentò di mettersi in contatto con Francis, entrando nei camerini riservati a lei e ai suoi ballerini, ma un portavoce della ballerina intervenne e la fermò dal varcare quella porta, dicendole:
- Miss Perry, voglia scusarmi…
Un ragazzone alto 1,90 con capelli castani e barba folta, le si avvicinò e l’allontanò da lì dicendole:
- Mi scusi, ma la signorina EM mi ha chiesto di tenerla lontana dai camerini, fino all’inizio dell’esibizione…
Katy era accompagnata dal suo agente, che subito mostrò disapprovazione nel vedere le grosse mani del ragazzo sulla sua assistita, così gli rispose immediatamente con tono polemico:
- Tolga subito le mani di dosso alla signorina.
Il ragazzo alzò le mani, mostrandosi subito onesto nelle sue intenzioni e tranquillo disse:
- Sono spiacente, ma riporto unicamente le volontà della signorina.
- Non capisco…
Disse Katy accigliata e confusa:
- Perché non posso vederla? Insomma non so neppure della coreografia…
- Per quello non si deve preoccupare Miss Perry, hanno dato a me tutte le indicazioni. se vogliate seguirmi ve le illustro…
Katy, seguita dal suo fidato agente che somigliava sempre più ad un cane da guardia che guardava di mal occhio il ragazzone, fecero come disse loro e lo seguirono.
[…]
- Ad inizio esibizione, lei dovrà scendere la lunga scalinata lentamente…
- La scalinata?
- Esattamente… Miss EM dice che è importante che lei esca da lì e non dai lati per poter dare maggiormente l’idea che si è prefissata della coreografia…
- Beh vorrei prefissarmela anch’io questa idea…
- Sono desolato…
Esclamò il giovane, mentre osservava la cantante assumere una posa contrariata portandosi le braccia incrociate sotto il petto, poi continuò dicendole:
- Dopo aver raggiunto il centro del palco, avrà una stecca per il microfono e da lì potrà esibirsi tranquillamente… dopodiché… arrivata alla strofa in cui dice “There is this transcendental on another level…” le luci si abbasseranno e lei dovrà fare un passo sulla sua sinistra e restare ai lati del palco.
- Dovrà restare ai lati del palco?
Domandò visibilmente contrariato l’agente dell’artista, al ché il giovane ragazzo continuò dicendo:
- Esattamente. Una fioca luce illuminerà sia lei che una coppia di ballerini che si esibiranno in un breve passo a due, per poi far tornare tutto come prima.
Katy ascoltò attentamente, poi gli chiese:
- Ok, tutto chiaro, ma… dopo questa scena io tornerei al centro del palco o resterei dove sono?
- Ha detto Miss EM che lei dovrà avanzare in avanti sino al restringimento del palco che l’avvicinerà agli spettatori. Il palco come ha visto è a forma di triangolo e quindi lei dovrà avanzare verso la punta…
- Va bene, è tutto chiaro.
Esclamò entusiasta Katy con la sua solita euforia contagiosa, che lasciò sfuggire un sorriso sul volto del ragazzone, che senza scomporsi restò ad osservarla, ma era distratto dallo sguardo pesante del suo agente, che non smetteva per un attimo di guardarlo male.
- Ehi, ma dimmi… tu sai perché non vuole che la veda?
Il ragazzone fu distratto dalla voce squillante dalla ragazza, che smontò l’atmosfera tesa che si era creata tra gli sguardi dei due uomini, e voltandosi a guardarla, ignorando completamente il suo agente, le disse:
- Mi ha detto che voleva farle una sorpresa… non so altro… ha detto che se dovevo farle da portavoce, non avrei dovuto saperne di più perché credeva che avrei ceduto al fascino di Katy Perry e le avrei detto tutto.
- Al fascino di Katy Perry?
- Così mi è stato detto, Miss Perry.
Quel ragazzo sembrava sempre meno umano, si comportava con così tanta professionalità, da sembrare un robot programmato precedentemente per svolgere quel compito, privo di sentimenti e di emozioni.
Katy lo prese in simpatica, a differenza del suo agente, e cominciò a ridersela, mentre si allontanava per andare a prepararsi per l’esibizione.
[…]
La cantante indossava un lungo abito a fondo nero con fantasie rosse e bianche astratte, i suoi lunghi capelli neri li aveva boccolati, e portava un eyeliner doppio sugli occhi con un leggero color tortora sfumato sulle palpebre, avente sulle labbra un rossetto opaco color fuxia.
Era pronta per l’esibizione di E.T. e prima di entrare in scena si guardò intorno ma non vi era la minima traccia di Francis e i suoi ballerini; soltanto in quel momento ricordò che l’esibizione sarebbe iniziata con loro già presenti sul palco.
Moriva dalla voglia di scoprire perché tanto mistero da parte dell’amica, finalmente le luci si abbassarono e la base della canzone partì.
Tutti, sia da casa che tra i pubblico, attendevano quel momento, ma nessuno si aspettava che ad accompagnare l’esibizione di Katy vi sarebbe stata Francis e i suoi ballerini, e non appena la musica partì con i suoi scatti iniziali, e con essa anche alcuni ballerini, qualcuno tra la folla la riconobbe e cominciò ad urlare delirante: urla che aumentarono di delirio non appena si vide scendere Katy da quella lunga scalinata, mentre col microfono saldo nella sua mano destra cominciò a cantare.
La cantante provò a concentrarsi sul brano da eseguire come era solita fare, ma fu distratta per un attimo nel vedere Francis e gli altri ballerini truccati perfettamente da alieni: uno spettacolo mozzafiato.
I ballerini indossavano delle tute di lycra color carne, su cui dei truccatori esperti avevano lavorato per rendere i loro corpi dei veri e propri corpi da alieni, con tinte capaci di illuminarsi anche al buio, il che rendeva tutto ancora più “extraordinario”.
I capelli delle ragazze erano rialzate in una sorta di cresta fatta con parrucche o semplicemente cotonando loro i capelli, rendendo quel look ancor più accattivante con un trucco intenso sugli occhi con delle lunghe e doppie linee di eyeliner su smookeyes allungati verso l’esterno che allungava loro gli occhi, e lenti a contatto di color bianco che rendevano i loro sguardi ancora più “strani” ed inquietanti.
Francis era quella che spiccava tra tutti, perché la sua cresta di capelli, le era stata colorata interamente di un color bianco intenso e lucente, tanto da riuscire a brillarle anche al buio.
Sulle labbra delle ragazze, vi era stato applicato un gloss bianco che, come la cresta di Fran, riusciva a spiccare al buio.
I ragazzi invece avevano una forma di cresta differente da quella delle ragazze: più spessa e con due strisce laterali sottili dello stesso colore con cui era stata colorata quella di Fran. Anche loro portavano le lenti a contatto bianche, ma non avevano alcun gloss o rossetto ad enfatizzare le loro labbra.
Sia i ragazzi che le ragazze avevano su tutto il corpo un trucco mozzafiato, che grazie alle tute di materiale lycra, lasciava credere che fosse fatto su corpo e non su stoffa.
Fu disegnato su ogni loro corpo un altrettanto corpo alieno, con diverse curve, enfatizzate con della pittura bianca lucente al buio.
Katy non poté non stupirsene, ma fortunatamente il suo stupore non influì sulla sua esibizione, e tutto filò liscio come l’olio.
I ballerini erano eccezionali, tutti perfetti e sincronizzati tra loro come se fossero stati dei robot programmati in precedenza; il lavoro di Francis veniva sempre apprezzato anche e soprattutto grazie all’esecuzione impeccabile dei suoi ragazzi.
Il momento in cui Katy dovette fare un passo di lato, e lasciare esibire i due ballerini soltanto, arrivò, e i due ballerini in questione erano Francis e Carlos, un giovane ragazzo di ventiquattro anni, di origine Ecuadoriana e Tedesca: infatti questo mix di razze, lo rendevano davvero attraente: era un ragazzo alto 1,85 con carnagione scura (che in quell’occasione, però, non era visibile) occhi color ghiaccio e capelli biondi.
I due si esibirono in un breve e rapido passo a due di danza classica, il ragazzo afferrò Fran tra le braccia portandola in alto per accompagnarla in un salto, poi la mise giù e lei fece una rapida giravolta delle sue, sulle punte, successivamente lui fece lo stesso e l’afferrò tra le sue forti braccia muovendo ancora una volta passi di danza classica, finché lei non si piegò nelle gambe e restò abbassata per qualche secondo, rannicchiata su sé stessa, mentre lui le passò una gamba tesa sulla testa in una giravolta.
Dopodiché la musica sfociava in un crescendo assieme alla voce di Katy, (che continuava ed esibirsi mentre osservava quel ballo) Francis nel momento in cui Katy cantò: “Kiss me K-K-Kiss me” si rialzò di scatto verso il ragazzo, poggiandosi al suo braccio e senza alcuna ombra o traccia di pudore, si avvicinò alla sua bocca e cacciando parte della sua lingua (visibile a tutti) andò a travolgerlo in un bacio alla francese sotto gli occhi di tutti, che erano ormai in totale delirio, mentre inclinava il capo verso il suo lato destro, come se stesse baciando con desiderio ed amore quel giovane ballerino.
Il bacio non era compreso nell’esibizione, eppure il ragazzo non sembrò esserne turbato o contrariato, ma anzi, forse provò un legittimo piacere nel ricambiare quel bacio travolgente quanto fugace ed intenso.
Francis si distanziò dalle sue labbra dopo qualche attimo trascorso a baciarlo, poi con una giravolta rapidamente si allontanò da lui e tornò a ballar per giungere alla fine di quella spettacolare esibizione, che senz’altro avrebbe fatto parlare di sé per qualche tempo.
[…]
Finita la canzone, tutti i ballerini della EmsAndFran rientrarono dietro le quinte velocemente, lasciando il palco unicamente a Katy, anche se la cantante avrebbe voluto condividere quegli applausi con la sua amica Fran.
La ballerina però aveva la particolarità di non restare mai sul palco a prendersi gli applausi del pubblico, quindi la sua assenza su quel palco dopo l’esibizione, non fece rumore.
[…]
- Tu dovrai spiegarmi un paio di cose!
Le disse frettolosamente Chenille mentre correva nei camerini seguita dagli altri ballerini e Francis le rivolse un sorrisino sotto i baffi senza curarsi di risponderle.
Chenille sparì nel camerino assieme ad altre ballerine, e Francis veniva affiancata dal ballerino Carlos, il quale la cinse per i fianchi mentre continuava a camminare all’indietro frenando un po’ la sua andatura svelta.
- Ehi… mi è piaciuta questa esibizione.
Esclamò con malizia, lasciando sorridere Francis, la quale si lasciò cingere per i fianchi ed inclinando il capo da un lato, gli mise le braccia attorno al collo e gli disse mentre continuavano a camminare:
- Oh, davvero? Non avevo dubbi.
- Io dico che dovremmo riproporlo.
- E a chi dovremmo riproporlo?
Domandò con un’insolita malizia la ragazza mentre si mordeva un labbro per stuzzicarlo.
- Al pubblico… è impazzito completamente.
- Non farti strane idee, giovanotto. Mi sei servito unicamente per rendere l’esibizione memorabile.
- Quindi mi sfrutti a tuo interesse?
- Tieni a freno le mani, bello…
Gli disse ridacchiando, mentre gli fermò una mano che stava per allungare verso il suo didietro e scioglieva quella sorta di abbraccio tra i due e si affrettò a rientrare nei camerini.
Il ragazzo sbuffo, tornando con i piedi per terra, e si lasciò trascinare per una mano da Francis nei camerini, ma la voce di Katy li interruppe:
- Ehi!!!
Fran riconobbe la voce dell’amica e spostò lo sguardo verso di lei:
- Ehi…
Le due finalmente si rivedevano dopo quasi un mese, e dopo quella fantastica esibizione. Carlos salutò la cantante con un cenno di capo e un sorriso, ma poi lasciò sole le due amiche.
- Scusa se non ti ho lasciato passare, volevo farti una sorpresa…
Katy non le diede modo di terminare la frase, che andò a travolgerla in un caloroso abbraccio, che dopo attimi di stupore iniziale, Francis cominciò a ricambiare con affetto, sorridendo dolcemente mentre stringeva a sé l’amica.
- Sono così felice di rivederti tutta intera!
Esclamò Katy mentre ad occhi chiusi stringeva in quell’abbraccio Fran, la quale si addolcì nel sentirle dire quella frase che le dimostrava quanto fosse stata in pena per lei in quei giorni in cui era stata in caserma.
Poggiò una mano sul suo capo e le accarezzò i capelli dolcemente, concedendosi quel momento di tenerezza con quell’amica speciale che tanto le ricordava la sua Emma di fisico, tanto quanto di carattere.
- Sto bene… tranquilla…
Le disse tenendo anche lei gli occhi chiusi lasciandosi trasportare dall’abbraccio affettuoso della cantante.
Katy sciolse lentamente quell’abbraccio e la guardò per intero:
- Questo trucco… sei fantastica! Dobbiamo immediatamente scattare una foto!!!
Francis non trattenne una risatina per l’euforia dell’amica che prendeva il proprio cellulare e chiedeva al suo agente di scattar loro una foto per intero, dopo averne scattata una seria, cominciarono a farne altre con smorfie improponibili.
- Questa è orribile, cancellala!
- Questa la condivido subito su Twitter!
- Che cosa?? No, ti prego!
- Mi dispiace, ma lo faccio!
- Dammi quel cellulare!
Francis tentò di sfilar via dalle mani dell’amica il cellulare, ma fu tutto inutile, Katy riuscì a postare una loro buffa foto sul suo profilo del social network, e Fran non poté far altro che riderci su.
- Avrò la mia vendetta, in questa vita o in un’altra.
- Ehi non andare in giro a citare frasi de il Gladiatore! E poi… tu non hai neppure un profilo twitter… quindi…
- Non ne capisco un cavolo di questo aggeggio cinguettante, ma aspettati presto un mio riscatto.
- Pfffff… ora smettila di minacciarmi e va a prepararti per l’after party, ho delle persone da presentarti.
- Uhhh… persone interessanti?
- Altri tuoi fan accaniti…
Disse in una risatina la cantante mentre si allontanava e lasciava che l’amica rientrasse nei camerini per cambiarsi.
[…]
Nina intervenne in aiuto dell’amica, e le procurò un vestito color blu notte, stretto in vita con un velo trasparente appena sopra il seno e una gonna a tre strati di stoffa uno sull’altro che le donavano un effetto davvero bello. Tacchi alti con decolté dello stesso colore, capelli raccolti in una dolce treccia laterale e trucco pesante sugli occhi con uno smookie scuro con un filo di eyeliner ad intensificare il tutto con abbondante mascara e guance leggermente rosate e un rossetto color carne che le risaltavano il suo bel colore naturale delle labbra.
Chenille di canto suo era fantastica, anche senza l’aiuto di una personal stylist.
La ragazza indosso un vestitino corto sino alle ginocchia di pelle nero, con una cerniera che le arrivava sino all’ombelico, e qualche pallina disegnata su di esso che le dava un tocco aggressivo e ad impatto così come il suo trucco: un eyeliner nero che le contornava l’occhio, e un forte rossetto color bordeaux che metteva in risalto le sue labbra carnose. I capelli li portava lisci legati con dei fermagli giusto al centro del capo, lasciandole ben scoperto e visibile il volto.
Ai piedi calzava dei decolté alti a stivaletto che le arrivavano alle caviglie, anch’essi di pelle nero: era un vero schianto.
[…]
- Ok, ora puoi smettere di fingere di essere qui soltanto perché sei la mia personal stylist e puoi tornare ad amoreggiare con Eddy…
- Che cosa? Ma che dici? Io sono qui per…
- Ehi…
Proprio in quel momento spuntò Eddy, come le corna del Diavolo, il quale afferrò la giovane stilista per i fianchi e l’avvicinò a sé, rivolgendole uno dei suoi ampli sorrisi smaglianti.
Nina immediatamente dimenticò della presenza di Franci e del suo discorso, lasciandosi contagiare dal suo bel sorriso, mentre lui tentava di darle un bacio, ma lei lo deviò; sembrava che diventasse improvvisamente timida in presenza di Francis, quando si trattava di situazioni simili, o forse non voleva mostrarle atti di effusioni con dei ragazzi dopo la sua rottura con Justin, perché temeva ne potesse soffrire.
Francis però non sembrò esserne infastidita, al contrario li guardava sorridendo in loro direzione e contenta che le cose tra loro proseguissero bene, si allontanò andando a cercare Chenille.
[…]
- Chissà chi dovrà presentarci, Katy…
Chenille ormai non nascondeva più la sua poca simpatia nei confronti della cantante, forse, anzi sicuramente, gelosa del rapporto che aveva con la sua Fran; così deviò subito l’argomento e disse guardando l’amica con sguardo furbetto e malizioso:
- Piuttosto… tu mia cara ragazza, devi spiegarmi quel bacio con la lingua a Carlos… e detto tra noi la lingua l’hanno vista anche a Singapore!
- Ehi!
- Non dico che l’hai cacciata tutta fuori, perché era poco accennata… ma cazzo che bacio era quello!
Chenille si lasciava trasportare dal momento, e cominciò a gesticolare come suo solito vistosamente, continuando a parlare:
- Dove diamine hai imparato a baciare in quel modo?
- In Sud America…
Chenille la guardò, e per un attimo si zittì e Francis cominciò a chiedersi cosa le stesse frullando per la testa, ma poi l’amica esclamò:
- No, la domanda vera è: dov’è finita la vecchia Francis?
- La vecchia Francis?
Disse sbottando in una risatina nervosa la ballerina, mentre prendeva posto a sedere su uno dei tanti tavoli rotondi, presenti all’after party dei People’s Choice Awards.
- Quella che si creava problemi anche a parlare del proprio ciclo mestruale, in presenza di amiche, quella che preferiva evitare di parlare di certe cose, quella timida, pura, casta e col pudore che le usciva dalle orecchie!
Francis non smise di ridere, accompagnata da Chenille che ridacchiava divertita mentre la guardava in attesa di risposte; poi dopo alcuni attimi, Franci le disse:
- Che esagerata sei! Non ero per nulla casta e pura come credi… è solo che… la gente cambia negli anni…
- Sì, bella, ho visto i tuoi cambiamenti… e credo l’abbia visto il mondo intero!
Solo dopo qualche secondo dopo aver esclamato quelle parole, la ragazza si rese conto di aver forse detto qualcosa che avrebbe potuto evitar di dire.
Immediatamente pensò al fatto che Fran potesse pensare a Justin e al fatto che il ragazzo a sua volta avesse potuto vedere l’evento e quindi la sua esibizione.
Quel pensiero però, sembrò non aver sfiorato minimamente Francis, la quale continuò a sorriderle spensierata, poi ricordò di qualcosa e disse all’amica:
- MamaSu ti ha detto se ha visto Cooper? La ragazza dell’esercito?
- Sì, tranquilla… mi ha detto che hanno assistito insieme allo spettacolo e che ci saremmo riviste all’after party.
- Uhm… io non le vedo…
Fran cominciò a guardarsi intorno curiosa, ma poi dopo qualche secondo trascorso a cercare MamaSu e Cooper tra la folla, fu distratta dall’arrivo di Katy accompagnata da un giovane ragazzo mulatto.
Il ragazzo in questione non era molto alto, arrivava all’altezza della cantante, calzava delle Converse nere sotto ad un pantalone nero non troppo elegante, con su una magliettina grigio scura, coperta da una giacca nera con maniche risvoltate.
Non si potevano notare i capelli dato che li aveva coperti da un cappello grigio scuro con una fascia nera attorno, un classico cappello “alla Michael Jackson” ma meno vistoso..
Aveva grossi occhi neri, un nasino profilato e labbra abbastanza sottili nonostante la sua carnagione scura.
Sulle braccia si potevano vedere dei tatuaggi, che gli davano un’aria molto “cool”.
Francis, però, conosceva già quel ragazzo… lo conosceva da circa un anno, ma erano mesi che non lo rivedeva: si trattava di un noto cantante, ma che la sua amica Chenille non aveva ancora avuto modo di conoscere di persona.
[…]
- Guarda guarda chi si rivede…
Esclamò il ragazzo sorridendo nella sua direzione, mentre le si avvicinava a braccia aperte, pronto ad abbracciarla come uno di quegli amici di vecchia data che si rincontravano dopo lungo tempo.
- Heeeey piccola scimmia!!!!!
Francis sembrava davvero felice di rivederlo, e corse ad abbracciarlo, sotto gli sguardi di Katy e Chenille, che sorridevano nell’osservare quella buffa scena tra i presunti amici.
- Smettila di chiamarmi così! … Ehi, dov’è il tuo vestito da alieno? Era fantastico! Quell’effetto che davano le luci sui…
Il cantante spostò lo sguardo verso Chenille, come se fosse inciampato nella sua traiettoria, e la voce venne lentamente a mancargli:
- …vostri… cor…pi…
Sembrava che avesse appena avuto una visione di un essere celestiale, divino, qualcosa che chiaramente lo lasciò senza fiato, e quel qualcosa sembrò essere Chenille, la quale lo guardava senza rendersi conto del suo modo di guardarla incantato.
Francis e Katy, invece, si accorsero di quello sguardo, ed incredule, osservavano la scena alternando lo sguardo dall’uno all’altro come quando si segue una partita di tennis, al ché si sentì un fioco sussurro del ragazzo che ancora guardando Chenille, disse:
- Buon Dio…
Francis sorrise dolcemente in direzione del cantante, ma anche un po’ sorpresa nel vederlo così rapito dalla bellezza della sua Chenille; al ché provò ad aiutarlo ad uscire da quell’imbarazzante situazione, che non sembrò affatto stranire Chenille.
- Ehm…
Si schiarì la voce e solo in quel momento, il cantante tornò con i piedi sulla terra e si voltò in direzione di Francis, cercando di assumere una posa e un atteggiamento disinvolto, come se nulla fosse successo.
- Chenille… ti… ti presento…
Anche Francis sembrò essere stata contagiata dall’improvvisa goffaggine dell’amico, ma Chenille la interruppe dicendo:
- Lo conosco… insomma, di fama.
Sorrise la giovane in direzione del ragazzo, che morì lentamente senza destare sospetti, mentre veniva abbagliato dal bellissimo sorriso della ballerina, la quale continuò dicendo mentre si allungava nel tendergli una mano in segno di saluto:
- …Bruno Mars. E’ davvero un piacere conoscerti.
Il ragazzo deglutì lentamente e si affrettò ad allungare una mano verso di lei, provando a salutarla.
- Oh, no, no… il… il piacere è tutto mio! Anzi, sono … sono onorato!
- Chenille.
Si presentò lei stringendogli la mano di ricambio, mentre continuava a sorridergli mandandolo ancora più in tilt, senza accorgersi minimamente dell’effetto che aveva su di lui:
- Che nome grazioso…
Esclamò il ragazzo di getto, per poi correggersi immediatamente, mentre scuoteva il capo rimproverando sé stesso per quelle parole:
- Ehm… volevo dire… insomma non grazioso ma bello, cioè… bellissimo… bellissimo!
Senza che i due se ne accorgessero, Francis si avvicinò a Katy, e le sussurrò a voce bassa:
- Che cosa sta succedendo qui?
Entrambe continuavano a fissare Bruno e Chenille presentarsi, nessuna delle due aveva mai visto Bruno comportarsi in quel modo, ma ne erano stranamente felici.
Katy sbottò in un risolito, mentre fissava i due e le rispose:
- Non ne ho idea… ma qualunque cosa sia, è forse la cosa più bella che abbia mai visto…
- Dici che se lo prendessi in giro da qui all’eternità per quel “che nome grazioso”, mi odierebbe?
- Beh… io ti odierei…
- Chi ti odierebbe?
Le interruppe improvvisamente Chenille mentre si voltava nella loro direzione, avendo sentito quell’ultima frase, e Katy e Fran si voltarono nella sua direzione:
- Ehm… no, niente, parlavamo di quanto fosse odioso accorgersi di dover andare alla toilette proprio in momenti come questi…
Esclamò Francis senza pensare, e gettando fuori la prima frase che le venne in mente.
Chenille accigliò lo sguardo e la guardò confusa, mentre Bruno, provò a tener lontano dai suoi occhi la visione di Chenille, per non distrarsi più.
- Devi andare in bagno?
Le domandò Chenille, e Francis immediatamente rispose:
- Non io, Katy!
Katy si voltò a guardarla sbarrando gli occhi, e rimproverandola con lo sguardo stava per dir qualcosa, ma Chenille disse:
- Oh, beh… allora io vado a controllare cosa combina quello svitato di Jay. Il bagno è da quella parte, vieni con me, Katy?
La cantante lanciò un’occhiataccia a Fran, la quale sorrise inspiegabilmente agli occhi di Chenille, che sembrava essere sempre più confusa dall’atteggiamento strano delle amiche, poi si allontanò in compagnia della cantante, dicendo:
- Beh… è stato un piacere…
Guardò Bruno, e lui sobbalzando, si affretto a dirle:
- Assolutamente! Sì… anche per me, è stato un… è stato un piacere… Chenille…
La ragazza gli sorrise, provando a non lasciare intendere quanto strano trovasse quel suo buffo e goffo atteggiamento, ed andò via seguita da Katy.
Bruno la seguì andar via con lo sguardo, ancora incantato, e Francis, restando al suo fianco, guardava anch’ella in direzione dell’amica, poi però spostò lo sguardo verso Bruno.
Il cantante restò a guardare Chenille allontanarsi tra la folla, poi sussurrò con una voce ancora un po’ fioca ed assorta:
- Chi era quell’angelo…?
Francis non trattenne un tenero sorriso, e gli disse:
- Ehi… non ci provare…
Bruno scosse il capo tornando alla realtà ed incupito le chiese:
- “Quello svitato di Jay” è il suo ragazzo, non è vero?
Francis non trattenne un sorriso, spostando lo sguardo in un punto qualunque nel basso e gli rispose:
- Jay è come un fratello per lei…
Immediatamente, l’espressione dal volto di Bruno mutò vertiginosamente, e sorridente disse:
- Davvero?
- Ma non farti strane idee… Chenille è…
- Che cosa?
Domandò curioso, nel notare un’esitazione da parte della ragazza, la quale decise di non dirgli di Anaya, così disse:
- …è mia amica! Sarai capace di far sparire il tuo corpo senza problemi, se dovessi farle del male.
- Ma io volevo solo…
- Conoscere il suo nome grazioso?
Esclamò in una risatina la ragazza, prendendosi beffa di lui, che scoraggiato disse:
- Sono andato davvero così male?
- Un vero schifo, ma tranquillo… a quanto pare lei neppure se n’è accorta...
- Sei davvero di supporto, Fran… grazie tante.
La ballerina non trattenne una risatina divertita, mentre continuava a ridersela a discapito dell’amico.
[…]
- E quando pubblicherai questo nuovo album?
- Ci sto ancora lavorando, ma credo che per Settembre, forse ottobre di quest’anno.
- Ohhh… io credevo si trattasse di poco tempo.
- No, ci vorrà ancora un po’ per finirlo.
- E già mi chiedi una collaborazione?
- Ovvio, bella! Con te è sempre meglio prenotarsi prima.
Francis e Bruno erano rimasti a parlare tra loro, seduti ad un tavolo dell’after party, e il cantante le stava raccontando nei dettagli il suo nuovo progetto discografico, approfittandone per proporle di lavorare insieme per un video ed un eventuale coreografia di un brano.
Fran però, a quella frase del cantante, che ormai considerava suo amico, non trattenne un sorrisino che stuzzicò la curiosità del ragazzo, il quale accigliando lo sguardo e lasciandosi contagiare da quel sorriso, le chiese:
- Che c’è?
- Cosa?
- Perché ridi? Non provare a nasconderlo perché ti ho vista!
- Ahahah… è che… hai detto “OVVIO, BELLA!”
- E allora? …Mi dispiace dirtelo, ma non sei il mio tipo…
Le disse scherzosamente Bruno, mentre lei gli rivolse una smorfia e disse:
- Gne… gne… ridevo perché è Chenille che dà sempre del “Bella o Bello” a chiunque! Mi hai ricordato lei!
Bruno mutò subito espressione, e sbarrando gli occhi le chiese tra un misto di espressione seria e sorpresa accennando un sorriso:
- Davvero???
- Mh, mh.
Acconsentì col capo lei mentre si concedeva un sorso al suo bicchiere colmo di champagne, poi notando che l’amico sorridesse come un ebete, gli disse:
- Sì, ma non montarti la testa, adesso.
- Ehi, ma che…?
- Non è più un mistero che ti piace, dal momento in cui l’hai vista si era capito, ma ti avverto: lei non è come le altre.
- Sì, questo l’ho visto…
- Non mi riferisco solo al suo aspetto estetico.
- Perché mi stai facendo il terzo grado? Sei forse suo padre?
- Quasi… Chenille è come una sorella per me, la conosco bene… non sono sicura che tu sia il suo tipo.
- Ma insomma? Non le ho mica chiesto di sposarmi? Neanche ci ho più parlato…
- E forse è meglio, visto come reagisci in sua presenza… ahahah
- Sei una stronza, lo sai?
- Scusami, ma ammetto di aver desiderato di registrare quel momento e la tua faccia mentre dicevi: “P-P-Piacere di Conoscerti Chenille… che nome grazioso che hai”…
Francis cominciò a prenderlo in giro assumendo un tono di voce fioco, leggermente effemminato e delicato, nonché imbranato, e Bruno corrugò lo sguardo in una smorfia imbronciata, con le labbra ristrette per la rabbia, ma tratteneva le risate:
- Sei una…
- Sì, me l’hai già detto!
- Non abbastanza!
- Ehi! Come sei rude!
- Ah, io sarei rude? Non fai che prendermi in giro e ripetermi che non ho speranze con la tua amica…
Francis smise gradualmente di ridere, e guardandolo gli disse:
- Prima ti dicevo che Chenille non è come le altre… ma è anche vero che nemmeno tu sei come gli altri… insomma sei quello che sei e non so se la notorietà le potrebbe piacere in un rapporto di coppia…
- Perché corri così tanto? Ci siamo a stento detti i nostri nomi…
Fran lo guardò e tacque per circa qualche secondo, poi sorridendo, disse:
- Forse hai ragione… infondo non riuscirai mai più a parlarle senza balbettare “Hai P-P-P-P-Proprio U-U-Un No-No-Nome Grazi-Grazioso!
A quelle parole Fran si alzò da tavola e cominciò a correre via tra la folla, seguita di corsa da Bruno che ridendo, voleva fargliela pagare una volta per tutta per quegli sfottò che l’amica gli stesse riservando da tutta la serata.
[…]
MamaSu aveva trovato Chenille, e assieme alla piccola Anaya, le presentò Rebeccah Cooper e la sua fidanzata di nome Melissa Kelly di ventotto anni.
La giovane era alta almeno 1,70 portava i capelli neri corti in un taglio quasi maschile, grandi occhi azzurri e nasino all’insù. Aveva una corporatura magra, come quella di Cooper, ed entrambe erano di una bellezza fine e raffinata da farle sembrare due fotomodelle.
Francis fece la sua conoscenza, e sin da subito notò che Melissa, così come Cooper, era una ragazza molto timida, ma nel complesso non era male: simpatica e dolce, ed entrambe trascorsero l’intera serata a ringraziare Fran per aver dato loro l’opportunità di essere lì assieme a tutte quelle celebrità della musica, del cinema, della televisione.
[…]
Assieme alle due ragazze, che non smettevano di tenersi per mano, Francis si avvicinò a Chenille che era in compagnia di Angela (una ballerina della EmsAndFran che quella sera si era esibita con loro).
- Ehi, Chenille, hai visto Katy?
L’amica si voltò in direzione di Fran, mentre era seduta ad un tavolo assieme alla ragazza, con gambe accavallate sorseggiando un alcoolico leggero:
- No…
Fran sospirò e si guardò intorno, mentre Chenille sorrideva in direzione delle due ragazze, poi Francis disse:
- Melissa è una sua grande fan, e avevo promesso di presentargliela… non vorrei che fosse andata via…
- E va via senza salutarti?
Disse con tono acido Chenille, lasciando intendere a chiunque stesse ascoltando quella conversazione,  quanto poco simpatizzasse per la cantante e il suo rapporto con Fran.
Al ché Fran abbassò lo sguardo verso Chenille e la guardò accigliata, ma non volle approfondire la questione, già sapeva che sarebbero potute sfociare in un litigio, così fece finta di niente e tornando a guardarsi intorno distrattamente disse:
- No… infatti…
Fran tornò a guardare Chenille e dopo qualche secondo disse:
- Vabbè… noi andiamo a cercarla…
- Divertitevi.
Esclamò con tono secco la ragazza, tornando con la sua attenzione verso Angela la ballerina, dimenticandosi di Fran e le due ragazze, le quale si allontanarono lentamente da lì dopo aver guardato interrogativamente Chenille.
- L’abbiamo forse infastidita in qualche modo?
Domandò preoccupata Cooper, mentre guardava la ballerina assieme alla sua ragazza con leggero timore misto a preoccupazione.
- Non dite sciocchezze, ragazze. Era forse solo un po’ stanca…
Diceva loro, Francis, mentre continuava a cercare tra la folla Katy, e proprio dopo alcuni attimi riuscì ad individuarla seduta accanto alla cantante Rihanna.
- Che palle!
Esclamò senza rendersi conto di averlo fatto a voce alta.
- Oh mio dio, Reb… è proprio lei!
- Lo vedo Mel… oh mio…
Entrambe le ragazze sembrarono essere sul punto di svenire da un momento all’altro, come due adolescenti in prossimità del loro idoo, e Fran non riuscì a trattenere una risatina mentre si voltava a guardarle:
- Vi spiace se aspettiamo che si allontani da Rihanna?
- Certo… non c’è problema, ma… posso chiederti perché?
- Anche Rihanna mi piace da morire…
- Shhh, Mel!
- Scusa Reb, lo sai che sei tu quella che mi piace di più.
- Insomma vuoi stare zitta!??
Esclamò Cooper, riportando la sua ragazza con i piedi per terra, e costringendola a voltarsi nella sua direzione, e solo allora si accorse che anche Fran la stesse guardando.
- Oh… scusatemi…
Francis le sorrise e disse:
- Nell’attesa, vi va di…
[Canzone consigliata per la scena Gabrielle Aplin – The Power of Love]
In quel momento, nei maxi schermi installati ai lati della sala, stavano trasmettendo le varie nomination con i rispettivi vincitori delle categorie dei People’s Choice Awards, e Fran fu rapita dalle scene del nuovo film di Justin chiamato “Friends with Benefits” (Amici di Letto).
Fu trasmessa una piccola clip di pochi secondi, e la ragazza dimenticò tutto il resto per restare a guardare quello schermo da lontano.
Si vedevano scene di quel film che probabilmente, anzi sicuramente, non avrebbe mai avuto la forza di guardare.
Lei rivide Justin, lo vide recitare, ma le sembrava essere così naturale, così vero da farle dimenticare che si trattasse di un film.
In quel momento tutto quello che vedeva era Justin, assieme alla bellissima attrice Mila Kunis, impegnato in scene molto intime e poco caste, e tutto ciò che avrebbe voluto fare Francis era spaccare qualcosa.
Fortunatamente riuscì a mantenere la calma, ma Cooper sembrò notare qualcosa in lei, che non riuscì a farle staccare lo sguardo da lei, c’era qualcosa in Fran che la rapì.
Francis non si rese conto del modo in cui stesse reagendo, ma le due ragazze videro il modo in cui stringeva la sua mano sinistra in un pugno e gli occhi che le si spensero come se improvvisamente il Diavolo le avesse portato via l’anima.
- …andare…
La voce dalla gola le uscì fuori spezzata, fioca, e dovette schiarirla con un colpo di tosse:
- …a bere qualcosa?
Finalmente quella clip terminò e lo scenario cambiò, così Francis dopo alcuni secondi, chiuse gli occhi, poi si voltò nella loro direzione e attese che le rispondessero.
Cooper non aveva bisogno di spiegazioni, conosceva la sua vecchia storia con Justin, come tutti… e così come tutti anche lei sapeva che si fossero lasciati ormai da anni.
Evidentemente, però, la storia sembrava avere ancora peso sulla ballerina, che chiaramente non l’aveva ancora dimenticato.
- Sì… sì, andiamo.
Esclamò con decisione Melissa, mentre Cooper si limitò ad acconsentire con il capo, mentre abbozzava un sorriso forzato nel guardare timidamente Francis.
Si recarono ad un bancone dove servivano alcoolici a tutti, e Francis fu la prima a fare la sua ordinazione, come se non avrebbe resistito un attimo di più, nel bere un sorso:
- Per me un Martini liscio… doppio.
Cooper le lanciò una rapida occhiata dopo aver sentito quel “doppio”, ma poi fu distratta dall’ordine della sua ragazza.
[…]
Dopo dieci minuti, Francis era sul punto di ordinare il suo terzo Martini doppio, quando si avvicinò a loro Chenille, accompagnata da Nina (la quale aveva già avuto modo di conoscere le due ragazze durante la cerimonia).
- Ehi… come… va?
Chenille, lentamente perse la sua euforia nel parlare, dopo essersi resa conto dello stato d’animo in cui era Francis.
Nina guardò Cooper e Melissa preoccupata, mentre Francis se ne stava seduta rivolta verso il bancone, tenendo le braccia poggiatevi sopra, e le mani congiunte in una posa rilassata, con lo sguardo rivolto su quel tavolo di bancone, senza neppure accorgersi della presenza delle amiche, attendeva solo il suo drink.
- Cos’è successo?
Domandò Nina allarmata, e le due ragazze guardarono prima Fran, ma vedendo che non le stesse rivolgendo attenzione, Cooper disse loro con tono di voce basso:
- …credo sia ancora turbata da quella clip che hanno trasmesso del nuovo film di…
Non fu necessario esclamare il suo nome per far intendere alle due amiche, a chi si stessero riferendo.
- Dannato! Che possa essere dannato!
Chenille cominciò ad andare in escandescenza, incazzandosi con Justin e per il modo in cui inconsciamente stesse riducendo la sua Francis.
Nina le fece segno di star calma ed abbassare la voce, ma ciò non impedì a Francis di sentire le sue parole, e senza neppure voltarsi verso di loro, disse:
- Falla finita, Chenille…
Tutte le quattro ragazze si voltarono verso Francis, sorprese dal fatto che le avesse sentite, ma poi lei aggiunse:
- Lascialo stare.
Fran si voltò e scese dallo sgabello, lasciando perdere il suo terzo doppio martino in arrivo, e si allontanò dalle ragazze:
- Se mi cercate sono in pista da ballo…
Non vi era una vera e proprio pista da ballo al gala, ma c’erano molti invitati che si concedevano dei balli sulle note di alcune canzoni messe in sottofondo per la serata, e Francis è lì che trascorse il resto della serata.
Nina, Chenille, Melissa e Rebeccah la seguirono con lo sguardo finché non si perse nel gruppetto di persone che accennavano a qualche passo improvvisato sulle note di una famosa canzone del momento.
[Canzone consigliata per la scena Jennifer Lopez – On the Floor]
- Aveva uno sguardo, mentre guardava quella clip, che le ho visto fare soltanto in caserma…
A sentire quelle parole, Nina non contenne sé stessa e disse:
- Beh… non aiuta il fatto che tu l’abbia vista unicamente in caserma…
Melissa la guardò male, ma Chenille senza staccare gli occhi di dosso a Francis, che intanto ballava seguendo il ritmo della canzone, senza badare ad eseguire passi specifici, disse loro:
- Ho ben presente quello sguardo… è… agghiacciante.
Sia Nina che le altre guardarono preoccupate Chenille, la quale amaramente aggiunse.
- Sembra stia recitando la parte di uno di quei cecchini in guerra pronti a far saltare in aria qualcuno. Non ha espressione, né emozione… sembra vuota, ma quel vuoto non è del tutto vuoto… puoi leggerci la rabbia, la sofferenza…
Chenille sospirò e si mise a sedere su uno di quegli sgabelli, poi guardando Nina, disse:
- In questi anni l’unica cosa che le dava voglia di andare avanti era il ballo… quando balla dimentica ogni cosa.
Tutte e quattro le ragazze si voltarono in direzione di Francis per vederla ballare sulle note di quella canzone, accerchiata da alcune celebrity che sembravano essere dei fedeli membri di un suo fan club.
[…]
Francis ballò e dimenticò forse in parte quella spiacevole parentesi ancora una volta legata a Justin.
Finalmente Cooper e la sua ragazza ebbero modo di incontrare e scambiare due chiacchiere con Katy Perry, e il momento fu davvero emozionante per le due, che riuscirono ad incontrare il loro idolo proprio come se fossero state due teenagers.
- Sono adorabili.
Esclamò Katy verso Francis, mentre entrambe guardavano Cooper e Melissa allontanarsi per farsi un giro tra le numerose celebrità presenti alla serata.
Francis abbozzò un sorriso e disse:
- Come te e Rihanna…
Katy accigliò lo sguardo e le chiese:
- E questo cosa dovrebbe significare?
- Proprio niente.
Disse alzando le mani in segno di resa, Francis.
- Non starai mica interpretando la parte dell’amica gelosa?
- Pff… figurati.
Katy si lasciò scappare una leggera risatina, mentre divertita guardava l’amica e il suo  goffo tentativo di mascherare la sua gelosia verso Rihanna.
- Perché non provi a conoscerla meglio? Sono sicura che la troveresti simpatica.
- Guarda che la conosco… e forse anche prima di te, ma… abbiamo un’idea diversa della simpatia a quanto pare.
- Antipatica.
- Piuttosto, non dovevi presentarmi qualcuno, tu?
Proprio in quel momento, di sfuggita, Francis vide tra la folla l’attrice co-protagonista del film con Justin e cominciò a sbiancare e ad andare in panico.
Katy se ne accorse immediatamente e si voltò a seguire il suo sguardo; non appena vide l’attrice cercò di calmare l’amica, ed afferrandola per le braccia, cercò di farsi guardare negli occhi mentre lei sussurrò spaventata:
- Oh merda… lui è qui!
- No, Francis, calmati. Lui non c’è! Non c’è!
Francis provò a calmare il suo moto nervoso e ansioso, e con un ripetuto battito di ciglia, si voltò a guardarla e riuscendo finalmente a guardarla negli occhi, le disse con un tono di voce allarmato:
- Che cosa?
- Sì, Fran. Justin non è tra gli invitati, non c’è.
Gli occhi di Francis sembravano pronti per piangere, ma fortunatamente si fermò giusto in tempo per non farlo, e distolse lo sguardo dall’amica.
- Vieni qui!
La cantante non ci pensò su due volte e la travolse in un caldo abbraccio, e Francis non poté far altro che cedere ed abbracciarla di ricambio.
- Sto bene, sto bene, Katy… mi sono solo lasciata prendere dal panico…
- Stasera… vieni via con me.
- Che?
Esclamò Fran col suo solito accento spagnolo, mentre scioglieva quell’abbraccio e tornava a guardarla:
- Ma sì, dormi a casa mia, stiamo un po’ insieme… mi sei mancata troppo in questi giorni... dobbiamo recuperare il tempo passato… ho molto da raccontarti, e credo che anche tu avrai molto da raccontarmi.
La cantante le sorrise dolcemente, e Fran per quanto si sforzasse, non riusciva a smettere di ripensare alla sua Emma ogni volta che quella ragazza le sorridesse in quel modo.
Seppur avesse imparato a conoscere Katy in quegli anni, e a volerle bene per quello che era, una parte di lei, continuava a volerle star accanto per sentirsi in qualche modo ancora una volta vicina a quell’amica che non smetteva mai di pensare e di amare ogni giorno della sua vita.
[…]

NEL FRATTEMPO …

Chenille era tornata al tavolo in cui sedeva la sua amica e collega della EmsAndFran, Angela.
Le due ragazze si erano concesse qualche chiacchiera tra un drink e un assaggino del menu che era stato offerto agli invitati a quell’after party.
[…]
Dall’altra parte della sala, vi erano Bruno assieme a suo fratello Eric, nonché membro della sua band, il quale veniva braccato dal fratello che mettendogli un braccio attorno alle spalle, gli parlava gesticolando con la mano libera:
- Ti giuro, Eric… è una dea! Qualcosa che non ho mai visto prima d’ora! E’… è…
Bruno tentava di descrivere Chenille al fratello, che pazientemente se ne stava chino ad ascoltarlo mente cercava le parole giuste:
- Bellissima?
Suggerì Eric, e Bruno alzando lo sguardo verso di lui, disse:
- No. Non è così riduttiva.
- Addirittura? Ma chi diavolo è questa rag…?
- Devi aiutarmi!
- Io?
- Sì, tu.
- E come?
- Col mio vecchio numero da super hero!
- Oh, no! Non di nuovo!
Bruno strinse a sé il fratello in quella presa, come se lo stesse braccando e strozzando allo stesso tempo e con insistenza gli diceva:
- Sì, sì, questa volta è diversa… insomma… guardala.
Senza che Eric potesse accorgersene, il fratello lo aveva condotto poco distante dal tavolo in cui era seduta Chenille, che ancora continuava a chiacchierare con Angela, seduta composta e gambe accavallate.
Bruno assieme al fratello la guardò, e se ne incantò totalmente… poi con tono sognante, disse:
- Non è stupenda? Dio si sarà preso una settimana di pausa, dopo aver creato un capolavoro come lei…
Eric, con faccia impassibile, restò a guardare la ragazza da lontano, poi sciogliendo la presa del fratello, molto più gracilino di lui, lo guardò e disse:
- Ok, stai cominciando a spaventarmi… come me ne esco?
- Dovrai aiutarmi col nostro trucchetto…
- Non potresti semplicemente avvicinarti e parlarle?
- Sei impazzito? Quella lì ha bisogno di essere stupita o non si accorgerà mai di te.
- Oh Signore…
Disse in tono disperato il fratello mentre alzava gli occhi al cielo e si pentì di aver accompagnato il fratello a quella serata, poi si allontanò per mettere in atto “il piano”.
Bruno tentò di nascondersi tra la folla per non farsi notare, ed osservò la scena sperando che tutto andasse secondo i piani.
Eric era un ragazzo col fisico robusto e massiccio, molto più del fratello che era un peso piuma, con un volto molto marcato da segni somatici tipici delle sue origini filippine da parte di madre, pelle mulatta e taglio di capelli corto tenuto a bada da qualche passata di gel che lasciava luccicare il loro color nero corvino.
Era vestito simile a suo fratello: con pantalone nero, e una t-shirt bianca a maniche corte coperta da una giacca color rosso sangue.
Il ragazzo si avvicinò al tavolo di Chenille, che nel frattempo era rimasta sola dopo che Angela si fosse alzata per andare alla ricerca di un suo amico.
- E’ libero quel posto?
Esclamò con uno strano tono prepotente e forse anche un po’ provocante, mentre le sorrideva maliziosamente.
Chenille alzò lo sguardo verso di lui, e presa alla sprovvista gli disse:
- Non siamo a teatro…
- Ah no? Credevo lo fossimo, dato che sto ammirando un vero spettacolo della natura come te…
Chenille fece roteare gli occhi al cielo, poi corrugando lo sguardo gli disse:
- Davvero? È il meglio che hai saputo trovare?
- Se mi concedi un giro verso i guardaroba ti mostro anche il resto che riesco a trovare… bambola…
Eric sembrò essere diventato un’altra persona, totalmente diversa da quella di pochi minuti prima, un vero e proprio pervertito aveva preso il suo posto:
- Il giro lo farai fare a tua sorella, bello!!
Esclamò Chenille alzandosi di scatto, assumendo un atteggiamento simile a quello che aveva quando frequentava gente del Bronx.
- Perché fai così la preziosa? Sono sicuro che ti piacerà… nessun uomo ti farà sentire come farò io…
In quel momento, entrò in scena Bruno che con le mani nelle tasche dei pantaloni e con un atteggiamento tranquillo e sicuro di sé, si avvicinò al tavolo interpretando la sua parte:
- Che succede qui? Ci sono problemi?
Eric e Chenille si voltarono nella sua direzione, e nello sguardo della ragazza si poté notare la grande sorpresa nel vederlo intervenire in quella situazione.
Bruno si lasciò guardare in cuor suo compiaciuto di star riuscendo nel suo intento, e rivolse la sua attenzione al fratello, con un tono di voce serio e minaccioso:
- Lascia in pace la signorina, amico.
- Tu perché non ti fai gli affari tuoi, eh? Piccolo cantante da quattro soldi?
Eric si alzò in piedi e Bruno dovette alzare lo sguardo per poter restare con gli occhi nei suoi.
Chenille imbarazzata per quelle parole scortesi che quel ragazzo rivolse al cantante, si avvicinò ai due e disse:
- Grazie, Bruno, ma so cavarmela da sola… il ragazzo stava andando via.
A quel punto Chenille poggiò una mano sul braccio di Bruno e lo guardò per convincerlo a lasciar perdere, e lui era sul punto di mandare a monte tutto solo per sorriderle, ma fortunatamente non lo fece e continuò quella messa in scena.
- Forse è meglio se l’accompagni io fuori di qui, il ragazzo!
Eric si avvicinò a muso duro verso Bruno e guardandolo dall’alto gli disse:
- Oh, ma davvero? E vorresti prendere la mia o la tua di auto per accompagnarti in ospedale, una volta usciti di qui?
Chenille cominciò ad andare in panico, e Bruno dovette mordersi un labbro pur di non ridere, e fingendosi incazzato, guardò il fratello e disse:
- Ne ho abbastanza!
Eric sapeva bene che quando il fratello esclamava quella frase, avrebbe reagito come stava per fare.
Bruno allontanò delicatamente Chenille, poi si precipitò a saltare addosso al ragazzo, il quale lo afferrò con agilità e facilità, tirandolo su per il colletto della sua maglia.
Bruno restò sollevato con i piedi da terra, mentre Eric si fingeva una sorta di King Kong che aveva tra le mani una donzella e non suo fratello.
Chenille si portò una mano davanti la bocca, mentre alcuni nelle loro vicinanze si voltarono a guardare la scena anch’essi stupiti.
Al ché Chenille, non accettando che quello scimmione trattasse in quel modo il cantante, avvolta dall’ira, gli si avvicinò e gli piantò il tacco delle sue scarpe nel piede sinistro con violenza, facendolo così urlare di dolore e mollare la presa su Bruno che per poco non cadde a terra, mentre il fratello malcapitato si chinò sulle gambe dal dolore.
- Stai bene?
Chiese preoccupata Chenille, aiutando Bruno a rialzarsi.
Il cantante sorrise guardandola, stupito dal suo temperamento peperino e poggiandosi alle sue braccia si alzò agilmente sulle sue gambe e disse:
- Oh… sì, sì, certo, sto benissimo!
Chenille tornò con la schiena dritta e ricambiò lentamente quel sorriso, lieta di sentirgli dire quelle parole.
Bruno dimenticò totalmente l’esistenza del fratello che si torceva dal dolore a pochi passi da loro, dimenticò l’esistenza dell’intero mondo mentre si perdeva in quel meraviglioso sorriso della ragazza che sembrò ignorare anche lei quel malcapitato di Eric.
[…]
- Mi dispiace esser intervenuto così, ma quando vedo questo genere di cose, non riesco a contenere me stesso e parto all’azione…
- Ma figurati, sei stato così gentile. Dispiace a me che sia finita così, insomma avrei saputo disfarmene senza arrivare a tutto quello…
- Oh, ne sono sicuro.
Le disse sorridendo con lieve malizia, ripensando al modo in cui la ragazza fosse intervenuta in suo soccorso.
Chenille colse il riferimento del ragazzo, ed imbarazzata per i modi che aveva usato dinnanzi a quel noto cantante, abbassò il capo e si lasciò sfuggire un sorriso che incantò ancora una volta Bruno.
Trascorsero interi secondi a lanciarsi sguardi sfuggenti, e sorrisi timidi, finché lei non disse:
- E così… conosci Fran da un anno?
- Già… forse anche un po’ di più… non lo ricordo più, ormai mi sembra di conoscerla da tutta una vita.
Chenille non trattenne un sorriso e disse:
- Già… è l’effetto che fa un po’ a tutti. Anche a me sembra di conoscerla da sempre…
- Da quand’è che la conosci?
- Beh… saranno sei anni, ormai. È parte della mia famiglia, è una sorella per me.
- Sai, anche lei mi ha detto lo stesso di te, poco fa…
Le confessò il ragazzo sorridendole dolcemente, al ché Chenille corrugò per un attimo lo sguardo e disse:
- Davvero? E perché stavate parlando di me?
Bruno sbarrò gli occhi, rendendosi conto di aver commesso un grosso errore nel dire quella frase, e tentò come meglio poté di salvarsi la pelle.
- Ehm… è che… è che stavamo parlando di… di… sorelle e… e insomma noi…
In un baleno, Bruno tornò ad essere il ragazzo goffo ed agitato di inizio serata, e Chenille non si trattenne dal ridacchiare:
- Capisco, capisco… beh tu hai sorelle?
Bruno tirò un sospiro di sollievo, e mascherandosi dietro un sorriso impacciato, le rispose:
- S-sì… ne ho quattro.
- QUATTRO SORELLE?
Il ragazzo sbottò in una risatina e stringendosi nelle spalle disse:
- Un vero strazio crescere con cinque donne in casa… ma almeno ti insegnano qualcosa sulla psiche femminile…
- Ahahaha posso immaginarlo… mio fratello Mike è cresciuto con me e mia madre, e diceva lo stesso… non oso immaginare te… ahahah
La risata di Chenille fece sentire Bruno in paradiso, ma volle restar concentrato sull’argomento e continuare a farle una buona impressione:
- Già…
Sbottò in una risatina, abbassando per un attimo lo sguardo, poi disse:
- Quindi hai un fratello?
- Sì,,, si chiama Mike.
- Più piccolo…
Chenille lo guardò interrogativamente, domandandosi come avesse fatto a saperlo, e lui appagò quella sua curiosità dicendo:
- L’ho capito dal modo in cui lo hai detto… hai improvvisamente cambiato tono di voce, impostandola più seria.
La ragazza lo guardò piacevolmente sorpresa da quel suo sesto senso e dopo alcuni attimi trascorsi a guardarlo intensamente, gli disse:
- E’ sempre stato una piccola peste da tener d’occhio.
- Credo che con una sorella come te, non abbia avuto alcun problema… già ti ci vedo a pestare i piedi di tutti i suoi amici col tuo tacco dodici…
Entrambi non trattennero una risata a quelle buffe parole, e senza rendersene conto trascorsero un’ora a chiacchierare tra loro, dimenticandosi di tutto il resto.
Prima di andar via, però, Chenille gli disse:
- Ehi… Sabato sera ho organizzato una festa a sorpresa per Fran per festeggiare il suo ingaggio per il film “Pirati dei Caraibi”, perché non ti unisci? Sono sicura che le farebbe piacere averti tra noi…
Bruno sorrise appena, mettendosi le mani nelle tasche e disse:
- Sabato sera dici?
Ricordò di essere libero dagli impegni quel giorno, ma volle fingere di pensarci su almeno qualche secondo prima di accettare il suo invito:
- Esatto!
- Quindi tra una settimana?
- Sì…
Rispose Chenille, cominciando a trovarlo strano.
- Dove sarà questa festa?
- Oh, a casa mia! Ti scrivo subito l’indirizzo da qualche parte!
La ragazza si precipitò a cercare un pezzo di carta e una penna nella sua piccola pochette, ma lui la interruppe e disse:
- Perché… Perché non mi dai il tuo numero? Ti telefono e mi dirai tutto, adesso devo proprio scappare…
Il ragazzo cercò di cogliere subito quella palla in balzo, e così con una scusa di ottenere il suo numero, fingendo di dover andar via, per non darle altra scelta.
Chenille lo guardò e un po’ sorpresa del fatto di dover dare il proprio numero di telefono a Bruno Mars, disse:
- Oh.. certo… ok.
La ragazza diede il proprio numero al cantante, il quale si sentì immediatamente soddisfatto e felice che il suo  piano avesse funzionato, ma poi immediatamente gli venne alla mente il suo povero fratello Eric, che probabilmente avrà perso il piede e forse non gli avrebbe mai più rivolto parola… ma avere il numero di telefono della ragazza gli fece dimenticare ogni cosa.

 
   
 
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