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Autore: Butterfly8    26/01/2015    5 recensioni
Questa storia è il seguito de "I quarant'anni di Betty". In questa storia avranno un ruolo più attivo tutti i protagonisti "secondari". Armando e Betty sono uniti più che mai e saranno i punti di riferimento per tutti gli altri. Buona lettura e aspetto i vostri commenti e recensioni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Entro nella stanza di mio cugino come ormai faccio quasi tutti i giorni per provare a convincerlo a parlare con mia zia ma non riesco a farcela. Abbiamo appena finito di cenare e suo padre è appena andato via.
“Cami se sei entrata per provare a convincermi, puoi pure tornare nella tua stanza!”mi dice Dodo.
A me, non da mai retta nessuno perché tutti pensano che io sia piccola e che non capisca le cose. Però che Dodo abbia litigato con sua madre, perché l’ha trovata con un altro uomo, lo capisco pure io. E capisco anche perché mia zia chiami tre volte al giorno da ormai due mesi, chiedendo sempre di parlare con lui.
Isabel, vorrebbe che suo fratello tornasse a vivere a casa con loro. Lui invece, vuole stare qui con noi e adesso anche mio zio Alberto vive a casa nostra.
“Ma perché non vuoi provare a parlarle? Devi dirle magari solo ciao, sto bene” gli dico.
“Cami, tu e Isabel, non capite niente. Siete troppo piccole per capire che è una traditrice” mi dice.
“Io capisco solo che è tua madre, comunque … qualsiasi cosa abbia fatto! E tua sorella non ha colpa e vuole che torni a casa.”
“Non capisci che mia madre ha fatto sesso con un altro uomo? Ha tradito la nostra famiglia! Voi non sapete cosa significa, siete troppo piccole per capire. Lasciami solo Cami!” mi ripete.
Sono arcistufa di essere considerata piccola per capire qualsiasi cosa. Io non sono piccola e non sopporto che nessuno parli con me. Come una furia mi dirigo nella camera di mia madre, almeno lei mi spiegherà quello che non capisco.
Busso. E ci trovo mio padre.
“Ciao scricciolo” mi dice.
“Dov’è la mamma? Voglio parlare con lei” gli rispondo piuttosto aggressiva.
“E’ successo qualcosa?” mi domanda papà.
“No. Voglio solo parlare con la mamma” gli dico io.
“Arrivo amore” mi grida dal bagno lei.
“E’ successo qualcosa Cami?” mi richiede mio padre.
“Armando! Cosa deve essere successo? Vuole parlare con me, non con te” gli dice lei arrivando.
“Almeno posso mettermi il pigiama prima di lasciarvi parlare?” ci chiede papà sollevando le braccia e le spalle come a dire che ha capito di essere di troppo.
“Vai a prendere Aurora nella sua stanza, così tuo padre le fa bere il latte e la fa addormentare” mi dice la mamma.

 
Io vado a prendere la mia sorellina e la porto dai miei. La dò in braccio a mio padre che subito la fa giocare in aria. Poi mi guarda serio e mi dice “E comunque davo il latte anche a te, e tu ti addormentavi solo dopo che ti avevo raccontato almeno tre storie e solo con me” e va via.
“Amore cosa succede?” mi chiede mia madre.
“Ho litigato con Dodo. Oggi la zia Camila ha telefonato di nuovo e mi ha chiesto di provare a convincerlo a parlarle, ma lui non vuole” le dico.
“Sai bene cosa penso al riguardo! Tua zia mi sentirà domani!” mi risponde.
“Mamma, perché tutti volete tenermi fuori da questa storia? Io non sono piccola come pensate voi. Ho capito benissimo che la zia ha sbagliato perché ha un altro uomo!”
“Si. Ma è più complicato di così. E per me non è facile spiegarti cosa è successo!” mi dice lei.
“Dodo non fa che dire che né io, né Isabel possiamo capire cosa significhi il fatto che sua madre abbia fatto sesso con un altro uomo perché siamo troppo piccole! Ma io so cosa significa. So come nascono i bambini! L’abbiamo studiato nell’ora di scienze a scuola!”
‘Da quando mia figlia sa cosa significa fare sesso?’ si sta chiedendo Betty sconvolta. ‘Devo parlare con Dodo mi sa!’
“Tesoro …” inizia lei ma io la interrompo.
“Mamma, tu hai mai tradito papà? E’ per questo che litigavate l’anno scorso e vi siete quasi lasciati?” le chiedo.
‘Cielo che domande!!’ pensa Betty.
Mia mamma si siede con le gambe incrociate sul suo letto e mi invita a fare altrettanto.
“Cami, giusto perché tu sia tranquilla al riguardo,io non ho mai tradito tuo padre. Né tuo padre ha mai tradito me. L’anno scorso ci siamo quasi lasciati perché non vedevamo più alcune cose nello stesso modo. Ma poi per fortuna ce l’abbiamo fatta a fare pace.”
“E perché lo zio e la zia non ci riescono?” le chiedo.
“Perché gli adulti sono stupidi, molto spesso. Poco fa hai detto che sai cosa significa fare sesso perché l’hai studiato a scienze, ma vedi è più complicato di così.”
“Cioè?”
‘Non posso credere di stare facendo questo discorso con mia figlia! Grazie Camila!’ sta pensando Betty nel frattempo.
“Hai presente quando si dice durante un matrimonio che gli sposi diventano una cosa sola?” mi chiede.
Annuisco con la testa.
“Bene. Diciamo che ci sono due modi di essere una cosa sola. Uno è fisico e uno … spirituale. Quando due persone decidono di ‘fare sesso’ almeno in teoria dovrebbero conoscersi, amarsi e donarsi l’uno all’altra spiritualmente soprattutto. Insomma perché i due si amano. L’espressione corretta dovrebbe essere fare l’amore. Cioè due persone CHE SI AMANO decidono di unire anche i loro corpi, perché le loro anime sono già unite. Hai capito?”
“Si.”
“Il fatto Cami è che gli adulti sono stupidi e i sentimenti molto complicati. Molto spesso, la maggior parte della gente usa il sesso come un mezzo per fare del male alla persona che ha accanto. Perché in teoria, due persone che stanno assieme non dovrebbero avere altri fidanzati o fidanzate. Ma non è sempre così. Se tu vuoi fare male alla persona che hai a fianco, perché magari sei arrabbiata con lei, stupidamente avere un rapporto sessuale con un altro partner è la prima cosa che ti viene in mente. Ma è sbagliato!”
“E tu l’hai mai fatto?” le chiedo.
“No. E nemmeno tuo padre.”
‘Non è vero ma mica posso dirglielo. Però almeno non l'ha fatto con me!’ sta pensando Betty.
“Vedi, quando l’anno scorso ci siamo separati per breve tempo, non riuscivamo nemmeno a pensare di poter stare con altre persone che non fossimo noi. Perché noi ci amiamo. Diciamo che siamo una sola cosa soprattutto spiritualmente. Noi, non sappiamo stare lontani perché ci amiamo! A volte litighiamo, ma non vogliamo separarci”mi dice mia mamma.
“E la zia invece? Non ama più lo zio e vuole fargli male in quel modo?”
“Cami, gli adulti sbagliano. Tutte le persone sbagliano. Anche la zia. Secondo me, adesso non si ricorda che lei, lo ama lo zio. È confusa e ha fatto questa cosa perché voleva fargli male.”
“Ok. Ma allora si lasceranno?” le chiedo.
“Non lo so. Non te lo so dire. Immagino che per Dodo non è facile aver visto sua madre con un altro uomo. Ma sono sicura che lei gli voglia bene più della sua vita, perché è suo figlio!”
“Mamma, cosa significa amare?” le chiedo.
“Significa che tu vuoi il bene della persona che hai a fianco più di quello che vorresti per te stessa. Io per esempio ti amo tantissimo. Vorrei darti tutto il bene, le cose buone di questo mondo e non farti succedere mai niente di brutto. E allo stesso modo amo Roberto, Aurora e papà. E i miei genitori e Nicolas, e tutti gli altri. Ma le persone che amo di più in assoluto siete voi e vostro padre.”
“Mamma ma tu non puoi fare niente per far fare pace alla zia e allo zio?”
“Io ci ho provato, ma non è facile. Non posso costringerli a tornare insieme. E pare che la zia abbia iniziato una storia con lo zio Mario. Non voglio dirti bugie tesoro. È una situazione difficile.”
“Perché ormai lo zio e la zia non stanno più assieme né fisicamente né spiritualmente vuoi dire? Cioè non si amano più?”
“Temo che sia così, scricciolo!”mi risponde.
“Ok. Ho capito” le dico e mi alzo per andare nella mia camera.
“Mamma” la chiamo mentre sono sulla porta “Stai tranquilla, a me non interessa il sesso, preferisco la ginnastica artistica per ora” e vado via.
Arrivo nella mia stanza.
Penso che non potrò fare niente per aiutare mia zia. Dodo non vuole parlarle. Io sono fortunata perché mia mamma e mio padre sono ancora insieme.
 

***

Armando e Betty

Torno nella mia stanza non appena vedo che Cami è andata in camera sua. Entrando trovo Betty sdraiata sul letto con una mano sulla fronte.
“Cosa è successo?” le chiedo.
“Non sei stato dietro la porta ad origliare?” mi chiede rivolgendosi verso di me.
“No, lo giuro! Sono stato con Aurora. Quando si è addormentata l’ho guardata dormire” dico mentre accendo il ricevitore per sentire la mia ultimogenita, nel caso in cui dovesse svegliarsi.
“Succede che nostra figlia sta diventando grande e spiegarle le cose è diventato inevitabile!” mi dice.
“E cosa significa questo?”
“Ha voluto sapere cosa significa ‘tradire facendo sesso con un altro come fa Camila’” mi risponde Betty.
“Coooosaaaaa?” urlo quasi io.
“Calmati Armando. È stato Dodo a dirle che lei e Isa non avrebbero mai potuto capire e lei è venuta a chiedere lumi. È una bambina piuttosto intelligente. Tua sorella le ha chiesto di intercedere per lei presso Dodo, e lei innocentemente l’ha fatto. Ma Dodo continua a rifiutarsi e in un momento di rabbia le ha detto in quel modo.”
“Non posso crederci! Camila ha solo dodici anni. È troppo piccola per capire queste cose!” le dico sconvolto.
“E’ piccola, ma nemmeno tanto! Sta crescendo. Pensa che mi ha chiesto quale è stato il motivo per il quale ci siamo separati lo scorso anno e se ti avevo mai tradito con un altro o se tu avevi tradito me!”
“Oh mio dio!!” dico coricandomi.
“Abbiamo sbagliato a non prevedere che questa situazione avrebbe avuto delle ripercussioni su di noi e sui nostri figli. In particolare su di lei che ha la stessa età di Isabel e che passa molto tempo con Dodo” mi dice appoggiando la sua testa sul mio torace. “Domani parlo con tua sorella e le chiedo di non mettere più in mezzo nostra figlia” aggiunge.
“Invece io domani parlo con Dodo. Voglio sapere cosa gli passa per la testa” dico io.
“Comunque Armando, stai tranquillo. Cami mi ha detto che a lei non interessa il sesso, preferisce la ginnastica artistica!” mi dice Betty per tranquillizzarmi.
Associare la mia bambina alla parola sesso mi viene piuttosto difficile. Mi alzo e vado a controllare cosa sta facendo nella sua stanza. Ma lei dorme beatamente. È serena. Qualsiasi cosa Betty le abbia detto, l’ha tranquillizzata. Adesso sono io che devo essere tranquillizzato.

 
***

Bussano  alla mia camera. Io dico di entrare e vedo che i miei zii si affacciano sull’uscio.
“Dodo possiamo parlarti?” mi chiede mio zio Armando.
Mannaggia! Stamattina Cami mi ha detto che ha parlato con sua madre e ora ha tutto molto più chiaro. Sicuramente mi attende una bella ramanzina per aver parlato di sesso ad una dodicenne. Ma perché non mi lasciano in pace lei e mia sorella? Sarebbe tutto più facile.
“Certo, entrate pure” dico stringendo i denti. “Non dovete lavorare questo pomeriggio?” chiedo.
“Abbiamo preso un pomeriggio libero” mi dice mia zia Betty.
“Ho parlato con Cami stamattina, se mi volete rimproverare per averle parlato di sesso….”attacco io.
“No. Non è solo questo” mi dice mio zio.
“Siamo preoccupati per te Dodo” aggiunge Betty.
“E perché? Sto bene. Qui con voi sto bene. Però se non mi volete più qui …” dico allarmato.
“Non dire queste stupidaggini” mi dice Armando. “Tu sei mio nipote, sei parte della mia famiglia, hai il mio sangue nelle vene, sarai sempre il benvenuto qui!”
“Vogliamo sapere come stai veramente” mi dice lei.
“Zia, sto bene davvero” le rispondo.
“Non mi sembra” mi dice lei. “Con tua madre non parli e con tuo padre … hai a stento dei rapporti anche se vivete nella stessa casa.”
“Non riesco a fare diversamente” dico.
“Dodo” inizia Betty “immagino che tu ti senta profondamente tradito e non ti fidi più di nessuno ma sai anche tu che prima o poi dovrai parlare con tua madre e tuo padre”
“No, non parlerò con mia madre. Mi fa schifo. Mi ha tradito e deluso” dico. “Voi non potete capire.”
“Invece ti capiamo benissimo” mi dice mio zio. “Dodo gli adulti sbagliano. Tutti sbagliamo e capisco che è difficile considerare che possano farlo anche i propri genitori ma è così.”
“Non penso che tu abbia trovato mai la nonna che scopava con un altro sulla scrivania dell’ufficio!” gli dico.
“Dodo, che modo è di parlare!” mi rimprovera Betty.
“No” mi dice mio zio “ma mia madre ha trovato altri modi di deludermi e di farmi male!”
“La nonna?” dico. “Non ci credo!”
“E invece si. E per tanto tempo sono stato convinto che mio padre non avesse stima di me. Cosa che mi ha fatto combinare delle autentiche sciocchezze. Mio padre mi ha fatto male. Anche mia madre mi ha fatto male ma ho imparato ad accettare le loro debolezze, anche se li credevo infallibili.”
“Mia madre è una stronza” gli dico io. “Non è mai stata una madre come Betty. Sempre anticonvenzionale.”
“Tua madre è anticonvenzionale” dice mia zia “ma tu sei suo figlio. Sono certa che ti vuole bene più di quanto possa volerne a chiunque e che non volesse mai e poi mai ferirti.”
“Se non voleva ferirmi non avrebbe dovuto farsi trovare con Mario, anzi non avrebbe dovuto avere una relazione con Mario! Assolutamente no!!” gli dico.
“Dodo, tu sai che gli adulti sono complicati …”inizia mio zio.
“Zio, ti ringrazio per l’ipotetica spiegazione che potresti darmi su come sono gli adulti … ma io vedo che mia madre e mio padre sono passati dall’avere una vita quasi normale al tradirsi. Sempre che mia madre non avesse un amante anche in Svizzera! E mio padre?? L’hai visto mio padre? A parte l’aver preso Mario a pugni, cosa ha fatto? È rimasto con lei, come un povero cornuto. Io non lo voglio un padre che non lotta per mia madre.” Mi agito. “Non poteva essere come te? L’avrei preferito! Sono certo che se fossi stato tu, avresti combinato un casino per non farti lasciare da lei … mentre lui no, è rimasto a casa impassibile. A fare come se niente fosse. Me l’ha detto Isa. Fino a quando mia madre l’ha cacciato di casa!”
“Dodo, le dinamiche di una coppia … sono complesse. Anche noi abbiamo avuto i nostri problemi e anche noi probabilmente abbiamo ferito Cami, Roberto e Aurora” mi dice Betty.
“Si forse si, zia” le dico. “Però adesso siete assieme! Cami ha avuto paura che vi lasciaste, me lo scriveva per mail, ma aveva fatto un patto con suo padre per non farlo andare via e mantenere unita la famiglia!”
“Cosa?” chiede mia zia a mio zio. “Perché non ne so niente?”
“Dopo ti racconto” dice lui a lei.
“Io invece, non solo ho visto mia madre con un altro, ho visto anche che mia madre non ha nessun interesse a ricostruire la mia famiglia e a mio padre non interessa. Non hanno nemmeno provato a riappacificarsi” dico io.
“Dodo, tu sei molto sensibile” mi dice Betty “però non è così facile. Alla tua età si vedono le cose in maniera netta, ma non è così. Non hai pensato che potrebbe essere un periodo di transizione? In fondo pure noi ci siamo lasciati per breve tempo … e poi abbiamo fatto pace.”
“Dodo, noi lo capiamo che tu vorresti la tua famiglia unita. Ma ci vuole tempo. Vedrai che le cose si aggiustano. Anche se tua madre e tuo padre hanno dei problemi magari li risolveranno col tempo!”
“No. Io penso che non si rimetteranno mai insieme e non riesco ad accettarlo” dico. “Mia madre che è … mia madre, mi ha tradito!” dico in un tono angosciato. Prossimo alle lacrime. “Ha tradito me, mio padre e i miei fratelli e io non la perdonerò mai” aggiungo cercando di trattenermi.
“E’ meglio se piangi, se ti sfoghi Dodo” mi dice mia zia venendo ad abbracciarmi mentre io non riesco a trattenermi più.
Anche mio zio viene vicino a noi mi e mi stringe tra le sue braccia. Penso che sono anni che i miei genitori non mi abbracciano così e singhiozzo ancora più forte. Mi sentirò mai più sicuro?

 
***

Sono passati tre mesi da quando ho scoperto mia madre e Mario Calderon assieme. Da un mese mio padre vive qui con me, dai miei zii. Quindici giorni fa mio zio si è rotto un braccio e ha dovuto usare un tutore. Lo usa ancora. E’ stato davvero intrattabile. Mia zia è una santa.
Mio padre dice che dovremmo togliere il disturbo. Dice che dovremmo trovare una casa dove andare ad abitare, io e lui, se io voglio andare.  Io vorrei restare qui, anche se Cami è insopportabile come mia sorella Isabel. Quando sono assieme sono terribili, ma mio cugino Roberto e Aurora sono carinissimi. Poi, i genitori di Betty sono i nonni che tutti vorrebbero. Il signor Hermes e il suo modo di parlare mi fa sempre ridere, mentre donna Giulia è una seconda Betty. Mi tratta come un nipote anche se non lo sono. Io voglio restare qui. Devo dirlo a mio padre. Mi piace stare qui. Se loro vogliono, io resto.
Ci stiamo tutti preparando, perché oggi pomeriggio l’azienda di mio zio, presenta sul mercato un nuovo videogioco e siamo tutti invitati. Purtroppo è invitata anche mia madre. Io non vorrei vederla. Non le parlo da tre mesi, anche se lei chiama due volte al giorno ogni giorno chiedendo di parlarmi. Ma io mi rifiuto. Almeno ha smesso di usare Cami come tramite!
“Allora, siamo tutti pronti?” chiede Betty. “Armando è già alla New Tech. Voi bambini venite con me, mentre Alberto viene con Marcela e Isabel con Camila.”
Ecco la novità che mi fa arrabbiare ancora di più. Mio padre, invece di cercare di far pace con mia madre, esce con questa qui che è la ex fidanzata di mio zio. Si sono rivisti in ospedale quando mio zio si è rotto il braccio. Suo figlio era ricoverato per un’infezione.  Mia madre, invece di fare pace con mio padre, continua a vedersi con Mario Calderon. Lo so perché me lo riferisce Isabel. Che la spia quando è al telefono. Anche noi avremmo voluto fare un patto per cercare di sistemare le cose, ma qui non ci sono proprio le basi.

 
Arriviamo alla New Tech, c’è un sacco di gente. Certo, io ho visto in anteprima il videogioco … sarà favoloso. Soprattutto nella sua versione per tablet e smartphone. Io già ce l’ho. Anche se mi sono dovuto adeguare alla rigide regole di Betty e posso usare il mio tablet solo dopo aver finito i compiti. Mio padre è stato d’accordo! Uffa! Ho quindici anni non tre!!
Mentre sono con mia zia si avvicinano a me due persone.
“Ciao Amalia” le dice mia zia Betty  “ti presento mio nipote Dodo, in realtà il suo nome è Armando, ma per non fare confusione lo chiamiamo Dodo.”
“Piacere signora” dico educatamente io. Poi alzo gli occhi e guardo la ragazza più giovane. È davvero .. bellissima!
“Piacere Dodo, io sono Amalia, sono la moglie di Manuel Pereira. Lei invece è mia nipote Rocio. E’ la figlia di mia sorella. Si trasferiranno tra poco in città. Lei si è già iscritta a scuola, al primo anno di liceo e quindi è già qui!”
“Bene!” dice mia zia. “Si in effetti Armando mi aveva detto che Manuel gliene aveva parlato. Se non ricordo male sei iscritta nella stessa scuola di Dodo! Non vi siete mai visti?”
“No” dice lei. In effetti non l’ho mai vista ma…è bellissima. E io non so che dire.

 
Mi volto verso l’ingresso e vedo che è arrivata mia madre con Isabel. Subito dopo stanno entrando mio padre e quella Marcela lì.
Vedo mia madre sorpresa del loro arrivo. Si dirige verso di noi. Oddio non voglio parlarle! Ma lei non è interessata a me.
“Betty” dice con un tono abbastanza infastidito. “Da quando mio marito frequenta Marcela Valencia?”

   
 
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