Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: YukiWhite97    26/01/2015    2 recensioni
Eccomi tornata con il sequel di "Lady Helena", ambientata quattro anni dopo la fine.
La vita di Nelly, ormai quattordicenne, trascorre tranquillamente, e la giovane lady va crescendo sempre di più, sia in bellezza che in forza. La sera del suo debutto, una stella cadente precipita proprio sulla magione, creando scompiglio. Essa si rivelerà poi essere in realtà un Angelo Caduto con una storia travagliata alle spalle: è stata infatti cacciata dal Paradiso a causa di un amore "impuro", e restando troppo a lungo sulla terra rischia di morire. Nelly deciderà quindi di aiutarla, ed insieme a Sebastian, Ciel, e i suoi inseparabili amici , si ritroverà ad affrontare un viaggio nell'Altro Mondo, un viaggio oltre quel confine che separa il sovrannaturale dal razionale.
DAL PRIMO CAPITOLO
"La sua "innocente bellezza" aveva lasciato posto ad una bellezza "in grado di ammaliare qualsiasi persona incontrasse sul suo cammino". Se qualcuno avesse dovuto paragonarla a qualcosa, quasi sicuramente l'avrebbe paragonata ad una bambola di porcellana: perfetta, bellissima e candida"
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Ronald Knox, Sebastian Michaelis
Note: Lime | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Lady Helena - The chronicles'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nelly rimase a fissare a lungo l'Angelo che si era levato in alto mentre il silenzio continuava ad aleggiare. Solo qualche secondo più tardi il caos prese nuovamente a incombere sull'Armata che oramai aveva con se non solo due Re, bensì tre, il Kami era finalmente con loro e questo voleva dire che la vittoria era più che assicurata, ma non per Candida. Ella appariva così piena di rabbia, nei suoi occhi si poteva leggere il fuoco e la voglia di distruzione, e soprattutto non era difficile capire chi sarebbe stata la sua vittima.
"MUORI!" - urlò improvvisamente l'Angelo lanciandole un fulmine di luce che la lady riuscì abilmente a schivare con un salto all'indietro.
"Cavolo! - sbottò Bianca vedendo la scena - Forza andiamo! Dobbiamo aiutarla!". Dicendo ciò, l'Angelo, seguito da Harry, Destiny e Ronald, andò incontro la lady.
"Bianca? - fece ella voltandosi a guardarla - Andatevene di qui, è pericoloso!"
"Non pensarci neanche! - s'intromise Destiny - Non mi interessa se sei forte o cosa, noi ti proteggeremo!". La shinigami non diede all'amica neanche il tempo di rispondere che con un salto stava già arrivando verso Candida, ma la verità era che non ci arrivò mai. Lucifero, comparso dal nulla, si era insinuato tra le due, e con un pugno, simile a quello che aveva usato poco prima per provare a colpire Ciel, colpì in pieno viso la rossa, per poi scaraventarla in basso, verso il suolo, utilizzando quella che sembrava una "scarica" di potere immensa e forse mortale.
Destiny non ebbe il tempo di reagire, e una volta colpita frontalmente cadde verso terra, ma fortunatamente Ronald riuscì a prenderla in tempo. 
"Ro... Ronny - sussurrò sforzando un sorriso, nonostante era evidente la sua sofferenza a causa delle ferite inflittole da quel potere - Stai cercando di conquistarmi? Guarda che ci sei già riuscito". Lo shinigami inizialmente non rispose subito, poichè il suo sguardo era rivolto proprio verso Destiny: qualcuno aveva osato sfiorarla e farle del male, quando solo lui poteva permettersi di toccarla, solo lui poteva permettersi di proteggerla, e nessuno doveva permettersi di farle solo un graffio.
"Destiny - mormorò a denti stretti - Nessuno può toccarti tranne me. Proprio per questo ucciderò quel figlio di puttana". dicendo ciò la posò delicatamente al suolo, e volò in alto verso il Re degli Inferi pronto per prendere la sua sporca anima.
"Mmh? - fece Lucifero inarcando un sopracciglio - Cosa c'è, sei geloso perchè ho toccato la tua fidanzatina? Solo perchè sei un Dio della morte non mi fai alcuna paura, bell'imbusto...!". S'interruppe di colpo, accorgendosi di qualcuno che lo teneva ben stretto da dietro.
"Tu! - fece non riuscendo a voltarsi - Da dove spunti, piccolo...."
"Non essere notato ha i suoi lati positivi - disse Harry sorridendo - Avanti Ronald, ammazzalo adesso!". Obbedendo, lo Shinigami gli andò addosso, estraendo come dal nulla quella che sembrava una falce. Lucifero provò a liberarsi, ma ogni qualvolta che provava a farlo, Harry utilizzava la sua forza fisica ferma per infliggergli un dolore atroce, tanto da costringerlo a non potersi muovere.
Nello stesso frattempo, Nelly e Bianca si trovavano ancora in balia di Candida.
"Bianca, ho detto vattene! - la supplicò - Non vedi cos'hanno fatto a Destiny?"
"Non m'importa! - dichiarò l'Angelo - Sono un Angelo Leggendario adesso, posso aiutarti!"
"Non capisci, io sono l'unica che può fermarla!". La loro conversazione fu interrotta dalla stessa Candida, la quale lanciò loro un altro dei suoi fulmini con la sua arma, facendole trasalire entrambi.
"Mi avete stancata voi due! - urlò dall'alto - La feccia come voi dovrebbe solo sprofondare nell'abisso più profondo che esista...!"- l'Angelo s'interruppe, accorgendosi di essere stata accerchiata da tre figure che conosceva sin troppo bene, ovvero Ciel, Sebastian e Vincent, i quali si trovavano beatamente sospesi in aria come se fossero stati provvisti d'un paio dal'ali.
"Oh, mia cara - fece ironicamente quest'ultimo - E io che credevo che lasciandolo in mano a te, il Paradiso sarebbe rimasto per come l'avevo lasciato!"
"Maledetti - sussurrò trasalendo - Che siate tutti maledetti, voi è la vostra discendenza, siete tutto ciò di che più sporco può esistere!"
"Stai tremando Angioletto bello, come mai?" - chiese Ciel schernendola. L'Angelo si voltò a guardarlo con due occhi che potevano ucciderti solo guardandoti, e senza un minimo di preavviso lo afferrò per il collo, tenendolo stretto.
"Tu! - disse digrignando i denti - Avresti fatto meglio a rimanere uno squallido umano! Anche se mi rendo conto che la colpa di tutto questo è di Hades!". Dopo aver detto ciò lo lasciò con violenza, puntando la sua attenzione verso Sebastian.
"Hades... Colui che ha provato a strapparmi le ali" - mormorò avvicinandosi a lui In quel momento accadde anche qualcos'altro: Lucifero riuscì ben presto a liberarsi dalla presa di Harry, e velocemente si era diretto verso Ciel, che era in realtà la preda a cui mirava sin dall'inizio. Al maggiordomo non poté sfuggire questo movimento da parte degli Inferi, al contrario del conte, il quale non se ne era minimamente accorto, e se l'altro l'avesse colpito alle spalle lo avrebbe fatto fuori in un istante. 
"CIEL! - urlò - ALLE TUE SPALLE!". Il conte si girò giust'in tempo per vedere Lucifero avvicinarsi a lui, ma non riuscì ad arrivare alla sua meta: Ronald lo aveva trafitto dritto alla schiena con la sua falce, ma non era però riuscito ad ucciderlo, a quanto pare era più difficile far fuori un Re e riuscire a separare la sua "anima" dal corpo, ma riuscì comunque a tramortirlo. Quest'ultimo ebbe come un sussulto, e fu costretto a piegarsi in avanti e a buttar fuori un gemito di dolore.
"Ben fatto, Ronald" - gli disse il conte mentre nel frattempo Candida osservava allibita la figura del suo "compagno" riversa a mezz'aria che si concentrava.
"IDIOTA! - urlò l'Angelo riferendosi al Re degli Inferi - Sei inutile! e tu dovresti essere un Re? Ma fammi il favore, sei solo un demone come un altro!". Ciel si avvicinò a Lucifero, guardandolo e godendo alla vista della sua sofferenze.
"Vediamo - disse divertito - Cosa potrei farti?"
"Tsk - mugugnò l'altro dolorante - Non potrai farmi nulla, io non morirò così".
"Se davvero lo credi..." - - rispose lui sorridendo. Dopo aver detto ciò, Ciel ritrovò la forza per potersi concentrare: congiunse le mani come aveva fatto poco prima, e spinto dall' irrefrenabile voglia di uccidere colui che aveva davanti, fu in grado di creare un aura intorno a se così forte da sembrare essere animata di vita propria. Chiuse gli occhi, e dopo pronunciato delle parole inudibile, dalle sue mani uscirono veloci e violente delle scie nere che ben presto avvolsero il corpo del Re, impedito nel muoversi anche a causa della falce che lo aveva trafitto da dietro e che stava cercando di portare via con se la sua anima. Le piaghe dell'Arte Oscura presero su di lui il sopravvento, mentre gli occhi di Ciel apparivano di un bel viola luminoso, e l'oscurità intorno a lui sembrò quasi brillare di luce per un attimo.
"Soffri le pene del tuo stesso inferno per tutto ciò che hai detto e fatto - sussurrò aumentando la foga della violenza dei suoi attacchi - Non tutti i demoni sono come te. Io non lo sono di certo". Con quest'ultima frase, lanciò il suo attacco decisivo, l'oscurità avvolse completamente il Re degli Inferi che aveva preso a dimenarsi, cercando in qualche modo di invocare l'aiuto di Candida la quale però si accontentava di guardarlo con una certa aria di disgusto, non poteva credere di essersi fidata di un demone che poi si era dimostrato essere anche debole. La sua espressione cambiò soltanto quando vide quest'ultimo arrendersi ai poteri di Ciel e cadere rovinosamente e con un tonfo verso il suolo, col corpo interamente sfigurato dalle piaghe. Il conte tirò un respiro di sollievo, ritirando il suo potere e aprendo gli occhi. forse, adesso l'aveva fatto fuori veramente. Un brivido percorse Candida, la quale si guardò intorno, rendendosi conto di essere con le spalle al muro: quell'essere inutile era stato fatto fuori come niente, e anche gli altri suoi alleati, Angeli e Demoni, venivano uccisi con tanta facilità davanti i suoi stessi occhi. Lo sconforto e la rabbia presero il sopravvento su di ella, talmente tanto che ben presto l'aria fu scossa da un grido atroce da parte di quest'ultima.
"NO! - urlò - Non finirà così! Io sono la Regina di questo Regno! E nessuno, nessuno potrà prendere il suo posto!". Dicendo ciò, volse il suo sguardo verso il basso, rivolgendo le sue attenzione alla "preda" da lei tanto prediletta: gli occhi bicromatici di Nelly si incrociarono per qualche minuto con quelli dell'Angelo, nei quali si poteva leggere chiaro la sua voglia di ucciderlo.
"Ci penso io!" - fece Bianca mettendosi in mezzo.
"No, Bianca - rispose lei seria, fermandola per un braccio - E' il mio dovere, è finito il tempo di fuggire". L'Angelo avrebbe tanto voluto poter controbattere, ma lo sguardo della lady pareva così fiero e serio che non ne aveva avuto la forza. 
"Io ti ucciderò" - mormorò a denti stretti. Come se l'avesse sentita, Candida concentrò in un solo punto del suo corpo tutta la luce lì presente: la luce del sole, delle stelle, di ogni cosa possibile, una luce che si poteva addirittura vedere materializzare pian piano e che scendeva dal cielo come stelle cadenti verso quest'ultima. Anche la lady però, prese a concentrarsi: se il Fato voleva che lei vincesse, lei avrebbe vinto, non importa come. Poi si ricordò dell'ultima volta che aveva sfidato l'Angelo: quella volta il suo potere era esploso come una bomba, ma cosa doveva fare per riuscirci ancora una volta? Congiunse le mani è si concentro più che mai, pregando di riuscire a fare il suo dovere. Pian piano l'aura intorno ad ella prese a crescere, e per un attimo fu come isolata da tutto ciò che la circondava.
Nello stesso momento, qualcuno un pò più distante, non aveva mai smesso di guardarla.
Antony si trovava in piedi, dolorante, ferito, col fiatone, aveva ucciso più Demoni che poteva, non si era fatto ammazzare, ma per tutto il tempo il suo pensiero era stato rivolto alla lady. Guardandola in quel momento, si lasciò per un attimo andare alla speranza che tutto sarebbe finito bene, ma ben presto un presagio prese il sopravvento nel suo cuore: in quanto Shinigami era in grado di poter vedere il futuro, la morte di ogni individuo, umano o non, e ciò che vide dentro di se in quell'attimo gli provocò un brivido agghiacciante.
"Oh, mio Dio - sussurrò facendo un passo in avanti - Devo fare qualcosa...!" - s'interruppe di colpo, accorgendosi di una mano sulla sua spalla che gli impediva di muoversi.
"Non pensarci neanche! - disse la severa voce di Will - Il tuo compito non è cambiare il futuro"
"Che cosa? - rispose Antony voltandosi a guardarlo - Io sono uno Shinigami, posso se voglio!"
"Non sei ancora un vero Shinigami! - disse l'altro - E inoltre, perchè preoccuparsi tanto per quel demone? Loro sono inferiori, lo vuoi capire!". Fu in quello stesso istante che Antony decise di abbandonare la sua veste " da bravo ragazzino sempre obbediente" e tirare fuori il coraggio.
"E' inferiore a me?! - fece alzando la voce - No che non lo è! E' come me, se non meglio! E vuoi sapere un'altra cosa? Io la amo e la proteggerò sempre, non m'importa se a rimetterci sarò io! Non saranno le nostre differenze di razza o qualsiasi altro stupido pensiero a separarci! Io cambierò il suo futuro, io le permetterò di vivere...!" - si bloccò, cercando di riprendere aria e lanciando uno sguardo a Will, aspettando da quest'ultimo una reazione poco piacevole. Invece, inaspettatamente, la reazione fu completamente l'opposto.
"Hai ragione - disse lo Shinigami adulto poggiandosi una mano sulla testa - Non saresti un vero Shinigami se non fossi in grado di cambiare il futuro altrui... E tu sei un vero Shinigami, adesso ne ho la certezza". Antony cercò di ricacciare le lacrime a quell'affermazione che gli aveva fermamente toccato il cuore.
"Io..." - provò a dire.
"Non dire. Va da lei è salvala, se la ami davvero come dici" - disse infine Will sistemandosi gli occhiali. Lo shinigami più piccolo fece un cenno con il capo, e dopodichè si voltò, correndo verso la lady, la quale nel frattempo stava ancora concentrando il suo potere.
"Piccola stupida, non potrai fermarmi! - urlò Candida dall'alto mentre il suo copro si imbeveva di luce - La mia luce sconfiggerà la tua oscurità".
"Dovremmo intervenire?" - sussurrò Ciel.
"Mh? No, credo proprio che se la caverà" - rispose. Un piccolo "fuori programma", però, mandò a monte l'intera situazione. Lucifero, il quale si trovava apparentemente morto e disteso al suolo, era riuscito in qualche modo a sopravvivere e furtivamente era riuscito a scappare. Avrebbe potuto benissimo andare contro Candida, dopo che questa l'aveva lasciato nei guai, e invece no, ciò che voleva era compiacerla, uccidendo Nelly. Aveva estratto con forza la falce dalla sua carne, la stessa che avrebbe usato per far fuori la lady. Nessuno si accorse di quel gesto, di quei movimenti. Ciel avvertì improvvisamente qualcosa, ma si rese conto troppo tardi di non aver fatto in tempo.
"CAZZO! - urlò vedendo Lucifero comparire davanti  lady con la falce già pronta a colpirla - Nelly!"
"Fai buon viaggio, principessina!" - sorrise quest'ultimo lanciando un colpo ben fermo. In realtà, quel colpo non arrivò mai alla sua metà: Antony, si era infatti messo in mezzo i due, usando il suo stesso corpo come scudo, si era rovinosamente fatto colpire al cuore, ma agilmente era anche riuscito a colpire al cuore l'altro, il quale, pochi secondi dopo, esalò l'ultimo respiro, e cadde al suolo, con gli occhi sgranati.
"ANTONY! - urlò Nelly ritornando improvvisamente alla realtà - COSA HAI FATTO?". Lo shinigami non rispose: debolmente si accasciò al suolo con la lama della falce ancora conficcata a circa quattro centimetri nel cuore, era forse un miracolo che non fosse morto all'istante. La lady gli andò incontro, accasciandosi al suolo, e trascinandolo su di se, sporcandosi la veste di sangue.
"Antony - mormorò mentre le lacrime iniziavano a scendere in modo copioso - Perchè hai fatto una cosa simile....?"
"Che razza di uomo sarei se non fossi in grado di proteggerti - rispose flebilmente l'altro sforzando un sorriso - Sono finalmente riuscito a rendermi utile, ho potuto cambiare il tuo futuro, e adesso tu vivrai, al contrario mio!"
"Cosa stai dicendo? - fece l'altra prendendo a piangere in modo più disperato - Tu non puoi morire, sei uno shinigami!"
"Ma la falce ha ferito il mio cuore - disse boccheggiando - Non devi essere triste, io non ho rimpianti: sto morendo per te, e soprattutto - fece allungando un braccio per togliersi gli occhiali - Posso morire guardandoti negli occhi"
"No! - urlò abbracciandolo stretto - Tu non morirai, non lo permetterò!"
"Non piangere - disse infine ricambiando l'abbraccio - Solo il fatto che tu sia viva mi permette di morire in pace. Ti amo Nelly, mi dispiace aver dovuto aspettare questo momento per dirtelo..". A quelle parole, la lady lo guardò, rispecchiandosi nei suoi occhi verde smeraldo. Lo vide esalare l'ultimo respiro, e la presa di quella mano che fin ora l'aveva stretta con così tanta gentilezza e protezione diventò improvvisamente lenta. Lui era... Morto? Non una parola uscì dalla sua bocca, per un attimo sembrò quasi che il silenzio di poco prima fosse tornato. 
"Dannato moccioso - riuscì solo a sussurrare Ronald non riuscendo a trattenere le lacrime - Hai sempre scelto il momento sbagliato  per essere impulsivo... Ma questa volta hai colto il momento giusto...".
"Oh, no - mormorò poi Ciel portandosi una mano al viso - Nelly....". La lady, dal canto suo, era l'unica ad avere negli occhi un' espressione così assente da fare paura. Si alzò in piedi, lanciando un ultima occhiata al corpo dello shinigami. Dopodichè, un urlo agghiacciante, sentito, carico di rabbia, uscì dalla sua bocca, facendo tremare anche la terra stessa.
"MALEDETTA! - urlò portandosi le mani sul viso - LA COLPA DI QUESTO E' SOLO TUA! TI AMMAZZERO' ATROCEMENTE PER AVERMI PORTATO VIA QUALCUNO DI COSì IMPORTANTE!". Come se fosse impazzita, la lady sgranò gli occhi, e con un salto che le permise forse di volare, andò incontro a Candida.
"Non c'è più tempo - disse Vincent rivolgendosi ai due demoni e tendendo una mano davanti a se - E' arrivato il momento: andate e portate al termine la vostra missione". I due si guardarono, e dopo essersi lanciati un occhiata andarono anche loro contro l'Angelo. Il Kami rimase lì a guardarli, e con un gesto soave, soffiò, come se volesse dare vita a qualcosa.
"Volate sul mio respiro e fatene di questo la vostra forza" - dichiarò mestamente.
La lady era già arrivata invece dinnanzi a Candida, e senza che ci fosse bisogno di concentrarsi, il suo corpo si ricoprì di un aura nera dalle incredibile sfumature color oro.
"Cosa? - fece l'Angelo indietreggiando - Non è possibile, non di nuovo!"
"Giuro che ti ammazzerò, puttana!" - urlò la lady andandogli inizialmente addosso, mentre i suoi occhi diventavano sta volta di una miriade di colori indefinibili.
"Tsk, non pensare di farmi paura, principessina del cavolo" - rispose l'altra cercando di non mostrarsi impaurita. Di meno ci riuscì quando davanti a se comparvero anche Ciel e Sebastian, i quali apparivano molto più forti del solito.
"Voi! - disse indicandoli - Vi ammazzerò!"
"Ti sbagli bell'angioletto - disse il conte - Saremo noi ad ammazzarti, perchè noi siamo i Re". In effetti, i due demoni avevano assunto un' aria così maestosa, sicura e importante, molto simile a quella di Vincent. Possibile che fossero proprio loro i guerrieri che l'avrebbero mandata nel baratro?
"NO, MAI!" - urlò lanciando dalle mani una scia di luce potentissima, conseguenza di tutto l'accumulo di poco prima. Questo però non sembrò disturbare ne i due ne la lady, che al contrario sembrò acquisire più forza. Ella tese le mani per far si che la sua Vera Arte Oscura si liberasse, e nello stesso istante, Sebastian andò contro l'Angelo, lanciandole un pugno sullo stomaco pieno di forza, come mai ne aveva avuto sin ora.
"Bastardo - fece l'Angelo gettando fuori un pò di sangue - Non osare toccarmi!". Il maggiordomo fece un saltò indietro, ritrovandosi accanto al conte.
"Sei pronto?" - chiese quest'ultimo.
"Yes, my lord" - rispose il maggiordomo. Egli, nonostante non avesse il potere dell'Arte Oscura, aiutò Ciel nel completamente del suo attacco: Il conte si concentrò, unendo tutta la forza, l'anima e il cuore di cui era provvisto,e ben presto dalle sue mani apparvero le scie nere, che aumentarono sostanzialmente nello stesso istante in cui Sebastian lo prese per mano infondendogli anche il suo di potere, quello era un colpo che erano destinati a dare insieme. La lady, nello stesso momento, concentrò finalmente nel suo intero corpo la forza, la vera Forza di un demone, concentrò tutto il male, le sofferenze, la paura, la morte, le piaghe, tutte in un unico colpo, utilizzare l'oscurità per sconfiggere un'oscurità ancora più grande, era questa l'unica soluzione. Il suo corpo prese a brillare di luce propria, una luce che si contrapponeva alla sua aura, e ben presto sulle sue mani apparve come una sfera luminosa, ma anche oscura, qualcosa di brillante, qualcosa di splendente.
Ciel continuò a concentrare il suo potere, insieme all'aiuto di Sebastian. Da quel momento in poi, mai più padrone e maggiordomo, da quel momento sarebbero stati due Re che insieme avrebbero protetto il Paradiso da ogni sorta di minaccia unendo i loro poteri demoniaci. Inutili erano i tentativi da parte di Candida di contrattaccare, i tre sembravano assolutamente inermi e tranquilli, come avvolti nella loro buia luce.
Il conte ebbe, prima di lanciare l'attacco finale, il tempo di voltarsi e lanciare uno sguardo a Vincent.
"Volerò sul tuo respiro, e farò di questo la mia forza, padre" - mormorò, capendo che il potere, la forza d'animo e tutto, gli erano stati dati dal Kami. Adesso sì, che poteva definirsi un vero Re. 
Con un urlo disumano, lui e il maggiordomo tirarono indietro le braccia come se volessero lanciare qualcosa, e con uno scatto in avanti si prepararono all'attacco decisivo.
"NELLY! - urlò il conte nello stesso frattempo - Adesso!". La lady obbedì, e fu in quello stesso momento che sia lei, che i due demoni, rilasciarono un unico, grande attacco in cui si mescolavano la luce, le tenebre, la sofferenza ma anche la futura libertà. La sfera di luce e buio colpì violentemente l'Angelo, la quale, con un urlo disumano, vide le sue ali staccarsi così come niente, mentre il resto del suo copro veniva divorato dall'oscurità e dalle piaghe.
"NOOOO! - urlò disperatamente provando a liberarsi - NON PUO' FINIRE COSI'!"
"Brucia nel vero Inferno, stronza!" - disse infine Ciel guardandola sorridendo, in segno che oramai la vittoria era la loro. Con un ultimo, potente e assordante urlo, Candida cessò di esistere, una volta che l'intero suo corpo fu letteralmente fatto a pezzi, divorato dal potere demoniaco che per tanto tempo aveva osato prendere in giro. Quando ciò accadde, l'intero cielo prese a brillare e tutto divenne ancora più luminoso se possibile. 
Ciel esalò un lungo respiro, incredibilmente non si sentiva ne stanco ne indebolito, stava così bene, si sentiva... In pace. La prima cosa che però fece, fu quella di alzare gli occhi al cielo che adesso appariva costellato nonostante fossero in pieno giorno.
"E' finita - dichiarò sorridendo - C'è l'ho fatta".

Angolo dell'Autrice
Oh, mio Dio, siamo quasi alla fine  T.T *si asciuga le lacrime*
Accidenti, ovvio che non finisce così, che razza di persona sadica sarei? T.T Vi dirò, non sapevo come impostare questo capitolo, però ne sono abbastanza soddisfatta, anche se sta a voi giudicare :3



   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: YukiWhite97