12) Two plastic hearts with nowhere to run (me and you Living under a paper moon)
Cherry p.o.v
Ho perso il mio treno per New York, alla fine non sono
pronta per lasciare la band e tornare dai miei genitori.
Entro in un bar giusto per mangiare qualcosa e quando
esco vedo Jack che piange seduto su una panchina con la testa tra le
mani.
Cammino verso di lui e lui non se ne accorge nemmeno. Che
cazzo è successo?
“Jack?”
Lui non risponde, ma mi abbraccia più forte che
può,
riesco a malapena a respirare. Sembra così disperato e
felice di vedermi e non
capisco perché, c’è solo caos nella mia
testa.
“Jack, perché sei qui?”
Chiedo.
“Ho letto la tua lettera.”
Arrossisco.
“E ho bisogno di dirti qualcosa. Per prima cosa mi
dispiace molto di aver fatto sesso nel tuo bunk con quella troia, non
ne vale
la pena ed è stata una mancanza di rispetto nei tuoi
confronti.
Mi scuso e giuro su Dio che non accadrà mai più.
La seconda cosa è…Cazzo, è
così difficile! Ti voglio
bene, Cherry.”
“Lo so, siamo amici.”
Lui scuote la testa.
“Siamo più che amici, Cherry. Per me sei
più di un’amica,
ti amo, ecco.”
Lo guardo arrabbiata.
“Perché non me l’hai detto prima?
Perché mi hai usata solo per farti coccolare?”
Lui sospira.
“Avevo paura di essere respinto. Sei intelligente e
indipendente, pensavo che non avessi bisogno di un idiota come
me.”
Rimango in silenzio per un po’, scioccata dalle sue parole.
È vero?
Beh, ho sempre agito come la Cherry acida, forte e
divertente, la band non ha mai visto il mio lato debole.
“Ti sbagliavi, Jack. Ho bisogno di te come ho bisogno
dell’aria per respirare.
Ti amo come non ho mai amato nessun altro prima e ho paura
che tu non mi ricambi sul serio, che presto ti stancherai di me e che
persino
le troie saranno meglio di me.”
“No, no, no.
Ti amo sul serio, sono un idiota perché non te
l’ho detto
prima.
Non mi stancherò di te, ti amo anche quando sei acida e
sarcastica, amo ogni parte di te. E le troie non saranno mai meglio di
te.
Per favore, credimi.
Per favore, dammi una possibilità.”
Così alla fine la scelta è mia. Dire di
sì e provare a essere la ragazza di
Jack, con tutti i problemi e la paura di essere abbandonata o dire di
no e
vivere rimpiangendo per sempre di avere sprecato un’occasione.
Sono sempre stata sicura delle mie decisioni, non mi
piace rimpiangere qualcosa, ma questa volta ho davvero paura. Nella mia
testa
c’è una guerra in corso tra cuore e cervello.
“Cherry?”
“Aspetta un minuto.”
Rispondo con voce tremante.
Lui prova ad abbracciarmi e poi tutto diventa chiaro, non
importa quanto idiota possa essere o quanto forse possa farmi soffrire,
non
posso lasciarlo andare senza combattere.
“Jack, ti amo. Proviamo a darci una
possibilità.”
Sussurro.
“Cosa?”
“Diamoci una possibilità. Proviamo a iniziare a
costruire qualcosa e questo
significa niente più troie o ti prenderò a calci
in culo così forte che non
potrai sederti per una settimana.”
Lui sorride, amo il suo bellissimo sorriso. È come un
raggio di sole che illumina la sua faccia che spesso è
distante in modo
divertente.
“Sì, ok. Niente più troie.
Posso baciarti adesso?”
Non rispondo, ma lo bacio appassionatamente.
“Beh, ecco la tua risposta, signor Barakat.”
Lui mette una mano sulla mia guancia e mi bacia piano, come se fosse la
prima
volta.
Una volta finito prende in mano la mia valigia
sorridendo.
“Torniamo al concerto. Scommetto
che sia il pullman degli All Time
Low che quello dei Pierce The Veil saranno in agitazione.”
Arrossisco di nuovo.
“Non esagerare, non sono così
importante.”
“Sì, lo sei. Non lo sai nemmeno quando sei
importante e amata.”
Usciamo dalla stazione ed entriamo nella sua macchina, in quindici
minuti siamo
di nuovo al Warped Tour è Jack non si sbagliava: Alex, Rian,
Zack, Vic, Mike,
Tony, Jaime, Liz, Leah e Sofia mi stanno aspettando.
Liz mi salta addosso.
“Tu, cazzo di idiota! Come hai osato lasciare una lettera
e scappare come una ladra?
Voglio prenderti a pugni!”
“Sono qui, stai calma.”
Leah e Sofia camminano lentamente verso di me e si guardano.
“CE L’HA FATTA!”
Urla Leah.
“Cosa?”
Chiedono i ragazzi.
“Adesso sei la ragazza di Jack Barakat, non è
vero?”
Indosso il mio sorriso più grande.
“Sì, amici miei. Sono la ragazza di Jack
Barakat.”
Le ragazze mi abbracciano e i ragazzi danno delle pacche
sulla schiena di Jack.
“Finalmente ce l’hai fatta, amico. Sono orgoglioso
di te,
il mio piccolo uomo sta crescendo!”
Jack ride.
“Sì, Alex. L’ho fatto e sembra
incredibile.”
Dopo averli salutati ed essere stati sommersi di consigli e battute
finalmente
saliamo sul bus, siamo entrambi assonnati
e abbiamo bisogno di riposare dopo la nostra piccola
avventura.
“Dove stai andando?
Tu dormirai nel mio bunk da adesso.”
Io sorrido e lo guardo spogliarsi e poi saltare nel bunk, io lo seguo e
subito
lui mi fa riposare sul suo petto.
“Non provare mai più ad andartene da me.”
Mi sussurra in un orecchio, questo mi fa sorridere di nuovo.
“Mai più.”
Rispondo prima di addormentarmi.
Angolo di Layla.
Ringrazio foREVer 01 per la recensione^^
Canzone del titolo: Under a paper moon-All Time Low