Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Segui la storia  |       
Autore: lokiandcoffee    29/01/2015    2 recensioni
Può quell'amore che capita solo una volta nella vita trovare una seconda possibilità?
Eccomi qui, con il sequel di "Insegnami a vivere". Account diverso, stessa storia.
--------------------------------------------------------------------------
[..]C'erano giorni in cui aveva ancora voglia di sentirsi vivo, di guardare un film sul divano, di mangiare un gelato o passeggiare sulla spiaggia, di parlare con le persone fingendo che andasse tutto bene. E poi c'erano quei giorni in cui non sentiva più nulla. Sentiva solo che amare era sbagliato, inutile e che se non poteva amare lui allora non poteva farlo nessun'altro.
Aveva soltanto un sincero bisogno di aggrapparsi alla consapevolezza di poter esistere a prescindere da Zacky. Ma non ci riusciva.
Aveva bisogno di sentirsi dire che valeva qualcosa anche se lui non c'era, che poteva dare valore ad ogni giorno anche senza di lui.[...]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 





Fidati del mio rancore.







Frank si mosse a disagio, nel piccolo angolo di vergogna che si era scelto.
E Matt, in cuor suo, anche se con un apparentemente distaccato interesse non riuscì a non trovare adorabile quel suo modo di alternare movimenti insicuri e grattarsi la nuca probabilmente cercando le parole giuste.

-Spero che tu ci abbia pensato abbastanza perchè me ne devi parecchie di spiegazioni.- l'acidità che aveva usato pronunciando quelle parole non doveva essere così palese, ma non riuscì a trattenersi. Non voleva essere incazzato con lui ma, cavolo, lo aveva fatto penare parecchio.

-Lo so..- Frank non alzò lo sguardo su di lui, non ne aveva la minima intenzione. Non voleva specchiarsi in quegli occhi per poi trovarci soltanto odio.
Quindi, da bravo codardo, continuò a fissarsi la punta delle converse immaginando di scomparire.

-Bene. Felice che tu lo sappia.-

Deglutì, forse nella speranza di togliersi quel groppo in gola. Sfregò tra loro le dita strette a pugno all'interno delle tasche del giacchetto e spostò lo sguardo in un punto indefinito del pavimento -Non ho mai voluto farti del male.- biascicò. Poi i suoi occhi incontrarono le scarpe di Matt a pochi passi da lui che poggiato contro la scrivania e con le braccia incrociate sembrava prestargli tutta la sua attenzione.
Frank continuò a fissare i suoi piedi -Anche quando ho desiderato che soffrissi almeno un pò, per colpa mia.- prendeva delle interminabili pause, nel caso a Matt venisse la brillante idea di intervenire. Perchè sapeva che non sarebbe stato in grado di dire tutto, almeno non così facilmente.
Ma Matt non diede cenno di voler interromperlo.
-E quello che mi frega è che...- sospirò pesantemente chiudendo gli occhi, in segno di resa per ciò che stava per affermare -Io continuo a preferire te.-

E Matt deglutì, lasciando che un pò della tensione scivolasse via dal suo corpo. Ma neanche ora parlò.

-E ci ho provato, davvero, ma onestamente...sei qualcosa che non posso rimpiazzare.-

Quando finalmente Frank lo sentì muoversi il suo cuore fece una capriola, per un attimo immaginò anche di vederlo avvicinarsi ma non fu così.
Allora decise di far scorrere cautamente lo sguardo sul suo viso e lo vide premersi due dita sugli occhi massaggiandoli piano, con quell'aria stanca. E pensò che forse quella era la volta buona che lo mandasse a quel paese.
-Non possiamo andare avanti in questo modo. Io non...non posso..-

A Frank sembrò che quelle parole gliele avesse urlate direttamente nelle orecchie.
Onestamente? Non era più sicuro di niente adesso.

-Tu..tu vieni qui e..mi dici questo...- sospirò credendo davvero di non farcela a sostenere una conversazione del genere senza mandare a puttane il suo buon senso -Io...che cosa vuoi che ti dica? Cristo, se tu avessi tenuto a me non saresti andato via così. No?-

Frank sollevò le sopracciglia in un moto di improvvisa sorpresa -E' questo che pensi che abbia fatto?- disse velocemente -Credi che io sia scappato?-

Matt lo guardò, stralunato.
E Frank non ci trovò odio in quegli occhi. Forse fu questo a farlo sentire un pò meglio.
-Non hai avvertito. Nè una sola chiamata, nè un messaggio...per quanto ne sapevo potevi essere scomparso o chissà cosa.-

-Eri..-  non poteva credere a ciò che stava per dire -Tu eri..preoccupato?-

-La cosa ti sorprende?-

Frank sbattè gli occhi un paio di volte distogliendo lo sguardo e riportandolo chissà dove sul pavimento -Hai ragione. Mi dispiace, è stato stupido.-

-Perchè lo hai fatto?- si decise a chiedere Matt. Voleva le sue spiegazioni, dopotutto -Avresti potuto dirmelo...ho seriamente pensato che non..beh, che non volessi più vedermi..-  

Solo ora forse Frank si rese conto della stronzata che aveva fatto e di quanto altro male gli avesse procurato ancora -Non volevo che pensassi questo o...io non stavo scappando.- mosse uno o due passi, pensando che tutto quello spazio tra di loro faceva davvero schifo -In realtà ho colto l'occasione per fare visita ai miei genitori nel Jersey e..magari lì mi sarei schiarito le idee. Non ho pensato di avvisarti perchè..se ti avessi rivisto ero certo che poi non sarei più partito. Loro si sono trasferiti non appena ho finito la scuola e io sono rimasto qui, avevo la band e..beh questa in realtà è un'altra storia..-

-L'hai fatto per lei. Non è così? Non li hai seguiti per stare con Jamia. La band è venuta dopo.-

-Non è propriamente così. I suoi non le avrebbero mai permesso di seguirmi laggiù. Così ho deciso che sarei andato avanti con la mia musica e, in questo modo, sono andato avanti per tutto questo tempo. Era un rapporto un pò strano il nostro, abbiamo buttato via la nostra amicizia per creare questa..questa "cosa", senza pensarci bene, forse. Un tira e molla continuo, ma non mi sono mai pentito di aver lasciato che accadesse. Soprattutto perchè era grazie a lei che ero riuscito a dimenticare te.- sorrise appena. Un sorriso triste -Ricordi i tempi della scuola?- lo guardò malinconico, ma Matt non resistette e dovette distogliere lo sguardo.
Poi annuì.

-Anch'io.- ammise allora anche Frank -E, si, la band è stata una ragione scondaria per la quale sono rimasto ma..c-cerca di capire..io..-

-Io cerco sempre di capirti, Frank. Lo faccio sempre.-

-Ma io non sono l'unico ad avere delle colpe in questa storia.-

-E quali sarebbero le mie colpe? Vuoi delle scuse? E' questo? Vuoi che mi scusi per non averti amato prima?- il tono di voce si incrinò, magari di poco, ma Frank se ne accorse e forse fu proprio l'espressione incredula del suo viso a farlo pentire di aver detto le cose in modo sbagliato -Perchè dobbiamo sempre tornare a parlare di questo? Eh? Hai vinto tu, okay?- allargò le braccia scostandosi dalla scrivania e sentendo gli occhi inumidirsi. Cosa che non avrebbe mai voluto che succedesse, soprattutto dopo quello che stava per dire -Zacky non c'è più! E io sono qui davanti a te, che cos'altro vuoi ancora? Ti senti ancora minacciato? Ti senti ancora in dovere di portarmi via qualcosa? Io non ho più niente, Frank! Quindi se volevi rovinarmi la vita sappi che non ci saresti riuscito perchè è gia andata a puttane tempo fa!-

Hai vinto.
Dio, aveva davvero usato quelle parole.
Vincere. Era di questo che si trattava? E allora dov'era l'amore? Era stata solo una stupida gara?

-Vinto?- sussurrò, riemergendo da uno stato di confusione, ricordando ogni singola volta in cui aveva desiderato di essere al posto di Zacky..
Dio, Zacky...
Corrugò la fronte cercando di capirci qualcosa. Matt intanto aveva ricacciato indietro le lacrime e si stava probabilmente odiando per essersi mostrato così fragile. E Frank si fece schifo per aver cercato di farlo sentire una merda per tutto il tempo dopo tutto quello che aveva dovuto sopportare stando al fianco di Zacky mentre il cancro lo divorava.

-Non...non intendevo quello..- mormorò Matt -Scusa.-

-Ti manca?-

Matt sentì la sua maschera cadere e rompersi in mille pezzi ai suoi piedi mentre incontrava lo sguardo di Frank che non potè non notare quegli occhi titubanti e malinconici, quelle labbra che si schiusero appena sorprese da quella domanda forse anche un pò inaspettata in un contesto del genere. E in fine vide il suo viso rilassarsi, mentre la mente veniva inondata probabilmente da vecchi e polverosi ricordi e il resto del corpo perdeva rigidità.
-Perchè me lo chiedi?-

-E' una semplice domanda, Matt.-

-Io..non lo so, credo...che..- sospirò smettendo di provare a spiegare ciò che sentiva. Perchè forse la risposta non la sapeva nemmeno lui.
-C'è stato un periodo..appena dopo la sua morte..- riprese con più calma. Non avrebbero dovuto ridursi a parlare di quello, comunque -Volevo solo scomparire. Andavano tutti avanti con le loro vite..come se non fosse successo niente. Come fosse stato solo un brutto sogno. Ma non lo era, non era solo un sogno..ma io non riuscivo a svegliarmi. Ho fatto tanti casini, Frank..ho desiderato che accadessero tante cose brutte, solo per sentirmi un pò meglio...-

Frank continuava ad ascoltarlo, in silenzio. Sapeva quanto gli costasse raccontare certe cose...eppure Matt andava avanti.

-Ho cominciato a bere, mi sono drogato, ho fatto preoccupare mia madre e incazzare mio padre, e forse avrebbero preferito la versione gay del loro unico figlio a quella drogata. Come se non bastasse ho quasi rovinato la relazione tra Jimmy e Brian e, cavolo, questa è proprio la ciliegina sulla torta, non trovi?- rise di se stesso, una risata amara che provocò un brivido lungo la schiena di Frank -Dio, ho mandato a puttane tutto in così poco tempo..-

-Non devi raccontarmelo per forza..-

-No. E' vero. Ma mi hai chiesto se mi manca, anche se è chiaro ormai che io sia innamorato di te.- Matt non fece una piega e Frank arrossì come una cazzo di tredicenne. -Beh, vuoi sapere la verità?-

Frank esitò per un momento, le parole si fermarono in gola e una in particolare premeva per uscire ma una volta raggiunte le labbra il suo suono mutò.
-No.-
E forse si poteva dire anche più sorpreso di Matt.

-No?-

-Io non ho vinto proprio un bel niente. E di certo ciò che provavi o..che provi, p-per Zacky non sono affari miei. Non era una competizione, io..non voglio più pensare al passato. E vorrei che tu facessi lo stesso insieme a me.- cominciò a vomitare tutte quelle parole in pochi secondi sotto lo sguardo confuso di Matt e ora che aveva incominciato a parlare sul serio non sarebbe fermato tanto facilmente. Aveva un gran bisogno di tirar fuori un bel pò di cose e quello era di certo il momento migliore -Non ti sto chiedendo di cancellare tutto, non lo farei mai, vorrei solo poter ricominciare tutto da capo e magari chiederti un appuntamento e discutere ancora sul fatto se lo sia o no..- rise facendo sorridere Matt che inevitabilmente ritornò alla loro prima uscita -..e non so quanto dureremo..forse un mese, un anno, forse una vita, ma so che ne vale la pena. Voglio farti stare bene, perchè tu fai stare bene me...nonostante le litigate e..beh, quelle ci saranno sempre, ma possiamo fare un passo alla volta e magari provarci e, cazzo, se non vuoi dire ai tuoi che stai con un ragazzo posso travestirmi da donna!-

-Mi piacerebbe vederti provare.-

-Quello che sto cercando di dirti è che..- continuò Frank con un leggero sorriso sulle labbra -Se c'è una cosa di cui sono sicuro a questo mondo..è che voglio stare con te.-

-E ti ci è voluto tutto questo per capirlo?-

-Scusa.-

Matt gli sorrise, consapevole però che non sarebbe stato così facile.
-E Jamia?-

Ah, gia. Jamia.

Frank si mordicchiò il labbro inferiore -Beh, ecco..io ho..- esitò, mentre lo sguardo di Matt si spegneva poco a poco. La risposta a quella domanda era forse la cosa che temeva di più.
-Ho parlato con lei prima di partire.-

-Vuol dire che...non è venuta con te?-

Frank negò con la testa.
-Abbiamo litigato.- ammise poi.

-Oh..mi- ...dispiace? Davvero, Matt? Davvero?

-Stavi per dire che ti dispiace?-

Matt alzò le spalle, la razionalità lo aveva momentaneamente abbandonato a quanto pare.
-Beh..a te dispiace?-

-Che razza di domanda è?-
 
-Non lo so! Io..sto solo cercando di essere gentile!- si lamentò.

Frank lo guardò scettico, e anche piuttosto divertito -Lo sai che non saresti credibile, vero?-

-Dio, Frank, mi fai sembrare senza cuore. Credi che non mi senta in colpa quando la guardo?-

-Perchè dovresti?-

Matt lo fissò per un attimo, incredulo -Mi prendi per il culo? Cristo, sono il tuo...siamo andati a letto insieme! Più di una volta!-

-Stavi per dire amante?- Frank sorrise, piuttosto divertito. E la cosa non fece che irritare Matt ancora di più.

-Perchè ho l'impressione che la cosa non ti interessi particolarmente?-

-Perchè non la amo. E se mi avessi lasciato finire avresti anche avuto modo di capire che...le ho detto che c'è un'altra persona..-
Cercò di dare tempo a Matt di metabolizzare la cosa e attese una sua reazione, che tardò ad arrivare ma la sua faccia sconvolta diceva gia tutto.

-Tu..hai fatto..che cosa?-

-L'ho lasciata prima di partire.-

-Mi stai prendendo in giro? Tu..t-tu l'hai...lasciata?-

-Si.-

-Qu-quindi io..io ero qui che per poco non...e tu, invece...ma che cazzo..?- si guardò intorno, forse ancora più sconvolto. Tecnicamente non sapeva se essere incazzato nero o felice come una pasqua. Questo proprio non lo sapeva.
Frank aspettò pazientemente sperando di non beccarsi un ceffone in piena faccia o magari un bel pugno o un calcio nelle palle. Ma poi Matt gli punto il dito contro, all'altezza del viso e Frank dovette incrociare gli occhi per fissarlo per bene e poi riportare lo sguardo su di lui che respirava dal naso in modo  piuttosto infuriato e che, perchè no, gli ricordava vagamente un toro -Tu! Hai una vaga idea di quello che ho passato? Porca puttana, Frank! Lo sai che devo ucciderti adesso, vero?-

Frank alzò le mani -Non sapevo come dirtelo..-

-Ti odio.- fece alla fine Matt, rassegnato, abbassando l'arma...in questo caso il dito.

-No, non è vero.- lo guardò dolcemente.

Adesso che era calato il silenzio e che a tutto era stata data una spiegazione Matt non riusciva ancora a dire la cosa forse più ovvia in tutto quel casino.
Ma a quel punto sembrò pensarci Frank.

-Mi sei mancato.- sussurrò tutto d'un fiato e arrossendo visibilmente per l'ovvietà della cosa.
-E...prima che tu dica qualsiasi altra cosa, vorrei che fossimo sinceri d'ora in poi, l'uno con l'altro. Perchè non so se sopporterei di allontanarmi ancora da te. Quindi se...se non puoi perdonarmi, devi dirmelo adesso.-

Matt sorrise pensando che non aveva proprio niente da perdonargli. Insomma, era la conversazione più vera e civile che avevano avuto e finalmente lo sentiva di nuovo vicino dopo tutto quel tempo sprecato e quel vuoto riempito di insicurezze e paure messe lì a casaccio perchè nessuno dei due aveva avuto il coraggio di dire la verità.
E Matt decise che quello era il momento giusto per dare al suo cuore carta bianca.
-Posso fare di meglio.-

Frank restò a guardarlo, incapace di decifrare il suo sguardo. Deglutì quando Matt gli prese le mani nelle sue, così calde.
Era così vicino. Ancora un pò e non avrebbe avuto più bisogno di sognarle le sue labbra.
E avrebbe voluto chiedergli che cosa avesse in mente, ma al momento non sembrava in grado di dire nulla, continuò solo a guardarlo rapito.
-Sarei invitato ad un matrimonio, sai, vestiti eleganti, musica di merda...- intrecciò le loro dita spostando lo sguardo su di esse -Ma la compagnia non è così male, allora ho pensato che, magari...volevi venirci con me..?-

Frank schiuse le labbra sorpreso. Sapeva dell'imminente grande giorno di Jimmy e Brian ma, cavolo, questa proprio non se l'aspettava.

-Ti va?-

-Un..un matrimonio?-

-Ovviamente possiamo andarci come amici o..che ne sò, puoi..puoi dire di no, infondo era...solo un'idea..-

-Vuoi davvero andarci con me?-

-Perchè no?- alzò le spalle -Chi altro dovrei volerci portare?-

-Va..va bene.- annuì alla fine, piuttosto energicamente.

Le labbra di Matt si aprirono in un sorriso -Dici sul serio?-

Frank annuì sorridendo a sua volta a vederlo così felice solamente per un suo "si".
Si disse che era tutto ciò che voleva e che, al diavolo, probabilmente avrebbe anche ballato qualche ballo da coppia smielata se Matt glielo avesse chiesto.
E bastò questo a ricordargli quanto quel ragazzo ci mettese così poco a fottergli completamente il cervello.




 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: lokiandcoffee