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Autore: Fonissa    01/02/2015    1 recensioni
*dal testo*
Ognuna di noi è sporca di sangue e piena di ferite. Avremmo mai una vita normale? Molto probabilmente no. Ci guardiano l'un l'altra e ci abbracciamo. In quel momento non mi importa di niente. "Staremo insieme, per sempre."
Genere: Horror, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo aver smesso di ridere ci ricomponiamo e guardiamo la porta da cui siamo appena uscite.
Io sono sicura che la dentro c’è qualcosa che ci serve
Si, ne sono convinta anche io
Ci guardiamo tra di noi annuendo, prima di aprire molto lentamente la porta di qualche centimetro.
Qualche teschio in vista?
No, nessuno” Prendiamo coraggio e entriamo.  Solo ora noto che c’è una crepa su una delle vetrine. Ci avviciniamo e ne estraiamo una farfalla di vetro.
Cosa dovremmo farcene?
Io so che i ragni non distinguono i colori…” Viola non aggiunge altro, ma tutte ci capiamo. Prendiamo la farfalla di vetro e ci dirigiamo di nuovo verso la sala del ragno. Apriamo molto lentamente la porta, e con altrettanta lentezza attraversiamo il corridoio fino alla ragnatela. Con un movimento veloce, scambio la farfalla intrappolata con una di vetro. Ci stringiamo e ci guardiamo intorno aspettandoci qualche orribile mostro, ma niente. Così cautamente usciamo, tirando un sospiro di sollievo non appena chiudiamo la porta.
Ci siamo riuscite…
D’ora in poi odierò i ragni. Non che prima mi piacessero, eh” Mi lascio scappare un sorriso, e proprio in quel momento la farfalla scappa via dalle mie mani, volando chissà dove.
Guardandoci intorno e facendo attenzione, arriviamo a una porta. Questa ci conduce in una piccola stanza di pietra, con solo un candelabro da cui sgocciola del sangue.
Da qui in poi, siamo nei sotterranei della casa
Se prima era pericoloso, ora lo è ancor di più”  Prendiamo un grande respiro e continuiamo. Ci ritroviamo in un lungo corridoio completamente rosso con delle candele alle pareti. Sembra un posto tranquillo, nonostante pensi che quel rosso non sembra proprio pittura. Evidentemente mi sbagliavo, perché dopo qualche passo sento Madotsuki gridare.
ATTENTE!
Mentre mi butto da un lato spinta da Ib, vedo con la coda dell’occhio un coltello arrivare verso di me. Fortunatamente lo evitato. Ci rialziamo velocemente e iniziamo a correre, ma a metà strada sento dei rumori dietro di noi. Ci abbassiamo in tempo per non essere trafitte da altri coltelli. Vedo la porta d’uscita e mi fiondo verso di essa seguita dalle altre tre ragazze. Non appena ci chiudiamo la porta alle spalle ci fermiamo cinque minuti per riprendere fiato. Nel frattempo, noto che siamo in uno spazio di pietra, con varie porte. Ne apriamo una e ci ritroviamo in una piccola stanza, con al centro uno spazio d’acqua con una rana.
Ti piacciono le rane?” dice Ib leggende un cartello appeso al muro.
Io ho un rapporto complicato con le rane
davvero? A me invece sono sempre piaciute!” In quel momento la rana saltella fuori fino a infilarsi in una delle tasche di Viola.
Ehy Viola! A quanto pare, stai simpatica alla rana!” Ridiamo e usciamo da quella stanza. In fondo al corridoio, notiamo una rampa con sopra una leva, collegata a noi attraverso una sottilissima fune.
Quella corda si spezzerebbe sotto il nostro peso” osserva Ib.
Ho un’idea!” e detto questo, Viola lascia uscire la rana. Questa attraversa la fune e si posa sulla leva, facendola azionare. In quel momento sentiamo uno strano rumore provenire da una delle porte. Fatto questo, la rana torna nella tasca di Viola.
Questa rana è un genio!
Mentre andiamo verso la porta sbloccata, Ib all’improvviso impallidisce.
H-ho visto qualcuno…” dice con la voce che trema.
C-cosa?! Ma dai, probabilmente sarà un’allucinazione” si affretta a dire Viola.
Anche tu l’hai vista?!
Andiamo ragazze, vi state facendo condizionare da questa casa” Ib e madotsuki annuiscono non troppo convinte., per poi mettersi a parlare tra di loro. L’unica cosa che sento è ‘un vestito rosso’e ‘capelli viola’. Non ci do importanza e mi dirigo nella prossima stanza. Questa è composta da due parti quasi identiche tra loro, ci sono solo lacune differenze, come la mancanza di un dolce o una sedia messa in maniera differente. Ci sembra una stanza inutile, quindi cerchiamo di proseguire, ma la prossima porta è chiusa.
C’è un enigma qua dentro” All’improvviso una scena mi balza davanti agli occhi. Sono nella mia casa, nei sotterranei, proprio nella notte della maledizione. Sto andando a salvare mio padre. All’improvviso mi ritrovo in due stanze collegate quasi uguali, come quelle in cui sono ora. Mi metto a lavoro. Inizio a spostare o togliere oggetti, e quando ho finito, le due stanze sono perfettamente a specchio.
H-ho capito… - dico ancora tramortita da quell’improvviso flash back-  dobbiamo trasformare le due parti della stanza. Come uno specchio!
Le altre ragazze mi guardano per un po’, ma poi ci mettiamo a lavoro. Iniziamo a sistemare gli oggetti per rendere le due stanze una il riflesso dell’altra. Ma mentre muovo una pianta, sento gli occhi pungermi per le lacrime. E’ per il flash back che ho avuto. Ripensare a quella notte...
Una lacrima mi bagna la guancia. L’asciugo velocemente e poi mi guardo intorno. Fortunatamente, nessuna mi ha visto piangere. Non è la prima volta che mi capita una cosa del genere, ma di solito ero nel mio letto, a dormire, oppure non c’erano altre persone intorno. Spero solo che non mi capiti più.
Quando finiamo, le due stanze sono perfettamente a specchio. Viola riprende la rana che aveva messo su una sedia per imitare una rana di pezza, e usciamo. Ci ritroviamo in un’altra piccola stanza di pietra, con un cartello appeso al muro.
Nella prossima stanza, fa che niente ti distragghi” leggo.
Mmm… attraversata quella porta – e indica la porta di fronte a noi- non dobbiamo distrarci, solo andare avanti
Ehm Viola, hai capito?” chiede Madotsuki ricolta verso Viola, che è impeganta a leggere un diario.
Ehm? Oh si, ho capito
Annuiamo e attraversiamo la porta. Ci ritroviamo in un corridoio identico a quello dei coltelli. E infatti, dopo qualche passo vedo un coltello venirmi incontro. Ma non mi muovo, nessuna di noi lo fa. E il coltello si dissolve a pochi centimetri dalla mia faccia. Continuiamo così, con coltelli che spariscono nell’aria, fino a quando non arriviamo alla fine. Qui ci sono due piccoli spazi, con un diario e una libreria. Faccio per andare verso quest’ultima, ma Ib mi trattiene.
Non dobbiamo farci distrarre da niente, ricordi?
Oh si, giusto
E così usciamo sane e salve da quel corridoio delle distrazioni. Per ora.
 
*ANGOLO AUTRICE*
E ecco il 12 capitolo! :D Che dire, ormai i pericoli diventano sempre più insidiosi!
A quanto pare, Madotsuki non ce l’era sognata quel ‘qualcuno’ eheheh. E naturalmente, quanto dice del suo ‘complicato rapporto con le rane’, si riferisce all’effetto rana dei suoi sogni ;)
Aya inizia ad avere flash back improvvisi… ma forse non solo Aya eheheh
Comunque, alla prossima!
Sciao sciao
-Animalia
  
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