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Autore: Mew_vale    01/02/2015    5 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 27.
 
 
 
Silvia
“Lo hai lasciato?!” Mi domanda stupito Francesco, al termine del mio racconto.
“Sì. Non me la sono sentita di dirgli che lo lasciavo perché mi stavo facendo prendere da lui,sarei stata una sciocca e avrebbe riso di me! Perciò gli ho messo la pulce nell’orecchio su Giulio…”
“Ah, che mossa. Capisco che l’orgoglio ti abbia impedito di dirgli il reale motivo per cui lo lasciavi! Sarebbe stata una sofferenza ulteriore per te sentirti dire ‘allora credo sia davvero meglio che ci lasciamo’”
“Così sarebbe sembrato che mi avesse lasciato lui e non volevo.” Spiego, mentre mi soffio il naso.
“E se lui andasse a parlare con Giulio? Quello lì si farebbe tremila film mentali!”
“Ma figurati! A Lorenzo non gliene frega niente che l’abbia lasciato,men che meno per Giulio Valencia o per chi che sia!”
“Aspetta qui, vado a vedere chi è.” Mi dice, alzandosi dal mio letto per raggiungere la porta, quando entrambi sentiamo suonare. Quando l’apre sento una voce conosciuta perciò mi apposto dietro la porta di camera mia socchiudendola.
“Dottor Mendoza.”
“Buonasera… Adesso sono Lorenzo. Silvia c’è?”
“Silvia…. No, veramente è uscita.”
“Francesco,la prego se c’è di dirmelo, è importante.”
Cosa fa qui? Che ci sia rimasto male?! E’ qui per riconquistarmi? Do’ un’occhiata alla mia mise e non lo posso accogliere così! Apro l’armadio ed infilo dei jeans attillattissimi, una canotta piena di brillantini, quindi passo un vero di crema idratante sul mio viso e del correttore sotto gli occhi. Spero non noti che ho pianto! Dopo aver tirato un respiro profondo, faccio la mia entrata in soggiorno.
 
 
 
 
 
Lorenzo
Mio Dio, è una porcheria! Non lo posso fare, ma che sto facendo?
Sono fermo nella mia auto sotto casa di Silvia da tanto di quel tempo che ho il sedere addormentato. Nel sedile del passeggero ho un mazzo di gerbere arancioni: la tipa del negozio dei fiori mi ha suggerito che sono i fiori giusti se vuoi comunicare alla persona cui li regali che con lei ti senti bene come con nessun altro. Corteggiarla perché stia lontana da Giulio e tenga il becco chiuso è una bastardata, una canagliata, una stronzata… Ma ho commesso il grave errore di dirle tutto e devo farlo! Afferro il mazzo di fiori e mi dirigo verso il portone, sperando che Diego sia già passato a prendere Isabella e di non incrociarli!
Busso alla porta e mi apre Francesco. Dopo avermi rifilato la balla che Silvia è uscita, la vedo comparire dalla zona notte.
“Ciao, come vedi sto per uscire!” Esordisce.
“Bene, io vi lascio e vado all’appuntamento con Nataniel. Buona sera Lorenzo.”
“Arrivederci Francesco.”
Il coinquilino di Silvia se ne và e restiamo soli. Ok, si va in scena.
“Questi gli ho presi per te.” Le dico,tenendole il mazzo che lei afferra. Cerco di mantenere un’espressione abbattuta.
“La fiorista mi ha spiegato che questi fiori si regalano se vuoi comunicare all’altra persona che con lei stai benissimo.”
“Molto gentile. Adesso se non c’è altro, dovrei uscire!”
“Con quel cretino di Giulio?” Le domando,recitando la parte dell’ex ragazzo geloso.
“E a te cosa ne importa? Ti ho lasciato e comunque non venire a fare la parte di quello geloso, così ad un tratto!”
“Bhe, forse mi sono accorto di esserlo quando mi hai avuto la brillante idea di lasciarmi per quell’imbecille!”
Speriamo di essere convincente! Lei mi guarda come se fossi un alienato, mantenendo un’aria sostenuta.
“Sto dicendo davvero,o non sarei qui ad… ad implorarti di non lasciarmi.” O Signore, cosa sto dicendo! Cosa sto facendo! Sto implorando una donna! “So di non essere il migliore su piazza, magari Giulio è meglio di me, ma io sono qui. E vorrei che restassi con me.”
La sua espressione cambia già,anche se continua a fare la sostenuta!
“Diciamo che ci credo. E te ne sei reso conto quando ti ho lasciato?” Mi domanda, mentre pone i fiori in acqua.
“Sì, mi sono reso conto di tenerci a te. Anche se la nostra storia è cominciata come…”
“Dì pure una storia di sesso.” Mi suggerisce.
“Sì… Come una storia di sesso… Con te sto bene Silvia, e vorrei che non finisse. Bhe io sono passato solo per dirti questo. Passa una buona serata con il tuo Giulio!”
Concludo, voltandomi per raggiungere la porta. Un suo ‘aspetta’ mi costringe a voltarmi. Lei mi posa le mani sulla nuca e mi bacia con delicatezza.
“Non dovevo uscire con Giulio, ma con i miei amici Francesco e Nataniel.”
“Ah. Bhe è un peccato che tu abbia degli impegni perché pensavo di… di chiederti se,per caso, ti andava di unirti alla cena dai miei.”
Le dico per giocarmi il tutto e per tutto. O la recupero ora, o mai più. Ma che cavolo sto facendo!!!! Fa che risponda di no!!!
“Ma come prima cosa voglio il dessert.” Mi sussurra nell’orecchio per poi baciarmi con foga e trascinarmi verso la stanza da letto. Lorenzo Mendoza, ti sei appena messo in un mare di guai!
 
 
 
 
David
“Ok, andiamo nella tana del lupo!” Commento verso la mia fidanzata, mentre saliamo alla volta di casa Mendoza-Pinzon. Lei ridacchia.
“Dai amore mio! Vedrai che papà farà uno sforzo e avrà già scordato il vostro breve confronto! E poi sono certa che mia madre l’avrà minacciato in qualche modo affinché cerchi di sorridere!”
Mi rassicura Camilla, mentre la porta di casa si apre e ci accolgono i suoi genitori. Io sfoggio il mio sorriso migliore cercando di non dare a vedere che temo il giudizio di suo padre! Come mi dovrei comportare con il padre più geloso del mondo verso sua figlia? Se la prendo per mano si arrabbia? E se la bacio? Ecco, ha già iniziato a puntarmi!
“Armando, Beatrice, come state?”
“Ciao ragazzi, accomodatevi!” Ci saluta Betty, sposandosi per farci entrare. Camilla saluta i suoi baciandoli.
“Buona sera Armando,io mi sarei permesso di portare un omaggio per la serata.” Affermo, estraendo dalla busta in velluto una bottiglia di Chardonnay Cabernet.
“David ti sei disturbato. Devo darti una brutta notizia, purtroppo ho una moglie che da quando ho avuto un infarto non mi permette neanche di respirare, figurati se posso bere quest’ottimo vino!”
“Armando!” Lo rimprovera la moglie.
“Papà?!” Lo rimprovera anche la figlia.
“E’ una congiura contro di me come vedi!” Mi dice Armando. Sembra naturalmente rilassato nei miei confronti!
“Bhe, per stasera ti è concesso bere UN bicchiere!”
“Ma che moglie gentile!” Le risponde lui, per poi baciarla. Betty ci fa strada verso il salone dove vediamo Roberta intenta a scegliere dei CD.
“Mi sembrava foste voi!” Afferma reggendo un calice di vino.
“Perché,quanta gente aspettiamo? Sorella, mi stai impazzendo?” La canzono sorridendole.
“David, desideri un whisky?” Mi domanda il padre di Camilla.
“Volentieri.” Afferro il bicchiere e lo vedo che annusa il collo della bottiglia mentre dalla moglie riceve un’occhiata trucida.
“Ah, i bei vecchi tempi!” Esclama.
“E’ amante del whisky?”
“Cosa?Mio marito?Fosse per lui sostituirebbe l’acqua potabile con il whisky!” Lo prende in giro la moglie. Si vede che sono sposati da tanto e che si amano esattamente come il primo giorno! Onestamente non comprendo l’astio di mio padre verso Betty… L’ho sempre trovata una donna elegante, sincera, un’ottima madre e moglie non ché una lavoratrice e un capo incontestabile, e alcune di queste qualità le ho sempre riscontrate anche in Armando.
“Se così fosse, oggi mi disseterei di bibite! Comunque, ci pensi David? Sorgenti,cascate,mari,laghi,pozzi di whisky!”
“Un paradiso!” Commento, quando sopraggiunge Camilla che abbraccia il padre.
“Sembrate due alcolizzati! Papà, ti posso parlare un attimo?”
“Certo mostrilla. Con permesso!” Si scusa Armando,prima di allontanarsi con il padre. Ok, è meno doloroso del previsto!
 
 
 
Armando
Non vado matto del fatto che mia figlia abbia scelto il figlio di Daniele, ma devo ammettere che non somiglia per niente al padre, aspetto a parte! Quando è entrata mano nella mano a quel tale che ora ride e scherza con mia moglie come se fosse della famiglia, ho capito che la mia mostrilla che non dormiva senza prima aver bevuto il suo lattuccio, ora è una donna. La mia mostrilla è una vera e bellissima donna e ha deciso di presentarci questo ragazzo, per così dire visto che siamo anche stati al suo battesimo!
Non ho neanche il tempo di chiedere a mia figlia il motivo del colloquio perché mi si fionda tra le braccia.
“Mostrilla,tutto bene?”
“Grazie papà per averlo invitato oggi e per come sei stato gentile prima. Ho visto come lo hai coinvolto nella conversazione è sei stato gentile con lui…”
“Ti ho promesso che ci avrei provato, no? E devo riconoscere che le mie teorie secondo cui David era uguale a Daniele erano campate per aria!”
“Bhe anch’io la pensavo come te fino a poco tempo fa. Del resto, David non si è mai sbottonato più di tanto con noi, abbiamo sempre avuto solo rapporti di lavoro con lui!”
“E posso chiederti quando hai capito che poteva piacerti?”
“Credo al nostro secondo appuntamento. Il primo era stato mandato a monte da Giulio e così ho capito che loro due erano come il bianco e il nero, assolutamente differenti! E ne ho avuto conferma durante il secondo appuntamento. In quel periodo sua madre era andata via di casa e lui era piuttosto abbattuto. Ho capito che era diverso da ciò che ho sempre dato per scontato!”
“Non sapevo che Patzy Pat avesse lasciato il vampiro!” Affermo,con stupore ma anche con un ghigno maligno che Camilla nota e per cui non perde tempo a riprendermi!
“Papà! Non c’è niente per cui scherzare! E comunque è tornata a casa subito dopo che, la sera del giorno della rissa con David, Giulio ha avuto un incidente d’auto. E pare che Daniele Valencia stia espiando i suoi peccati!”
“Questo spiega tante cose,pensa che stamattina mi ha chiamato per scusarsi con la famiglia per ciò che ha combinato Giulia.”
“Spero che sia così, perché Daniele ha molte cose da farsi perdonare con i suoi figli così come sua moglie! Papà un’altra cosa, dovremmo concordarci per i regali per Lorenzo e Diego.”
“Mamma ed io pensiamo di fare loro dei regali che vengano solo da noi due, tu potresti concordarti con gli under 30 che prenderanno parte alla festa!”
“Bene, che saranno Roberta, Isabella, Silvia, David, Michael, Jimmy anche tecnicamente sarebbe over 30, Anna, Francesco… E direi che ci siamo!”
“In più ci siamo io, mamma, tutta la banda e consorti, Freddy, Wilson, Lombardi purtroppo…. Ovviamente Daniele,Patrizia,Giulio e Giulia semmai dovessero finire in una lista sarebbe quella del buttafuori! E che mi dici del ragazzo della reception?” Alla mia Camilla scappa una risata.
“Papà,sarebbe meglio che lo escludessi se non vuoi che Diego abbia un crisi isterica alla sua festa!” Mi suggerisce, prendendo il mio viso tra il pollice e il resto delle dita.
“Giusto, non ci avevo pensato! E’ geloso?”
“Solo geloso? Non voleva neanche che lo assumessimo, lo spedirebbe su Giove se potesse!”
“Questa è una novità per mio figlio! Bene allora siamo in 23! Domani passerò con la mamma al Bellini per i dettagli,facciamo che dirò loro che potrebbero esserci due persone in più nel caso si aggiunga qualcuno all’ultimo!”
“Bene papà,torniamo di là e parliamo con gli altri prima che arrivi Diego!”
 
 
 
Massimiliano
Sto uscendo dal portone del complesso in cui ho preso in affitto un appartamento alla volta del supermercato, quando noto una bionda, dall’altra parte della strada,uscire da un’agenzia di viaggi. Sta frugando nella sua borsa ed io penso ‘fa che non si accorga di me, ti prego! Ma è tanto piccola questa città?’ Le mie speranze svaniscono quando lei attraversa la strada.
“Parti? Chssà che non ti fai vedere da queste parti per un po’ di tempo!” Le dico.
“Sei sempre così scontroso!”
“E tu sei sempre così una spina nel fianco!” Affermo,mentre m’incammino.
“Nemmeno buona sera?”
“Senti! Non so cosa tu sia convinta che sia successo la notte in cui ero ubriaco, magari è anche vero che mi hai baciato…”
“Correzione! Tu hai baciato me… E non fossi crollato, credo che le forze per proseguire non ti sarebbero mancate.” Mi spiega, giocando maliziosamente con il colletto del mio paltò.
“E immagino che tu non ti saresti tirata indietro.” Le rispondo, fissandola con sicurezza. Se è tanto intelligente come afferma di essere,mangerà la foglia! La mia risposta la lascia di sasso,vedo che ha letto tra le righe. Riprendo a camminare e a un certo punto lei tuona:
“TU NON SAI NIENTE DI ME!”
“E non voglio sapere niente!” Le ripeto esattamente come ho fatto questa mattina, facendo una piroetta per poterla guardare mentre le parlo. Credo di essermene liberato perché non sento i suoi passi né la sua voce, ma siccome sono un cretino mi volto per accertarmene ed è allora che la vedo con la schiena poggiata ad una parete e con la testa bassa e i capelli biondi che le coprono il viso. Ma che sta facendo?Noto che si tocca la fronte prima che le cedano le gambe… Fortunatamente ho i riflessi pronti e scatto verso di lei afferrandola prima che cada al suolo.
“Oh, che ti prende?” Le domando.
“Mi gira un po’ la testa…” Mi risponde.  Il rumore che segue non è molto difficile da interpretare!
“Da quant’è che non mangi?”
“Non so,non me lo ricordo… Forse non mangio come si deve da quando mia madre sen’è andata di casa e ho scoperto cose della mia famiglia che non mi sarei mai immaginata…”
No davvero, adesso la comprendo ancora meno questa ragazza! Così sembra anche umana e piacente! Piacente?! Ma che sto pensando? Mi guardo in giro sperando di poterla lasciare qui, o che passi un taxi su cui caricarla. Ma che dico, non la posso mollare qui! Rassegnato penso ad alta voce:
“Ci sarà uno straccio di pizzeria da queste parti?”
“Ti avviso che io non vado in quei posti dozzinali!”
“Sei impossibile! E allora ti mollo qui e ti arrangi chiamando tuo padre!”
“No va bene, vengo con te.”
Mi risponde. Non che questa risposta mi renda contento perché so che dovrò passare la serata con lei!
“Andiamo.” La esorto.
 
 
 
Isabella
Ci siamo! Mi trovo davanti alla porta di casa Mendoza-Pinzon,dove Diego ha vissuto la sua infanzia. So che dovrei sentirmi tranquilla perché i suoi mi hanno già conosciuto al di fuori dell’azienda, ma questo Diego non lo sa! Questa è a tutti gli effetti una presentazione ufficiale, e mi tremano le gambe!
Diego sta per suonare alla porta quando io lo fermo.
“Cosa succede piccola mia?”
Oltre a sciogliermi di fronte a questo nomigliolo riesco a rispondere:
“Mi sento in imbarazzo!”
“Non devi, i miei sono persone alla mano e ti accorgerai che fuori dall’azienda mio padre non è così rigido! Andiamo!”
Mi bacia castamente le labbra e suona alla porta. Afferro istintivamente la sua mano. Ho il terrore di sentirmi in imbarazzo tanto da non spiaccicare una parola e di non essere vestita adeguatamente… Ho optato per dei jeans a sigaretta, ballerine e una camicia rosa le cui maniche formano un leggero palloncino sulle spalle. Niente tacchi o vestiti da sera come mi ha chiesto Diego… Spero solo che la sorella di Diego e la dottoressa Mora non siamo vestite da sera… Loro due e la madre di Diego saranno le donne della serata a parte me: sono delle dirigenti dell’azienda per cui lavoro… Che argomenti possiamo avere in comune? Ho paura di fare la figura della scema, di quella che se ne sta nel gruppo senza dire nulla.
Diego suona alla porta e pochi secondi dopo è il padre di Diego ad aprirci, e ci accoglie con un grosso sorriso.
“Papà!”
“Ciao figliolo. Isabella buona sera, si accomodi!”
“La… la ringrazio dottor Mendoza.”
“No, niente cerimoniali stasera! E neanche durante le serate che seguiranno. Mi deve chiamare solamente Armando!”
Stiamo per metterci a ridere entrambi, il padre di Diego ed io! In pratica sta ripetendo le stesse cose che mi ha detto al pranzo di ieri, pranzo di cui Diego non deve venire a conoscenza,per ora!
“Ho portato questi pasticcini per la cena!” Gli dico, porgendoli il pacchetto.
“Io gliel’ho detto che non era necessario,ma ha insistito per fermarsi in una pasticceria sulla strada!” Specifica Diego, facendomi arrossire.
“Si è disturbata ma la ringrazio!”
“Non c’è di che.” Rispondo sorridendo, mentre giunge la signora Pinzon. Osservo l’ambiente attorno a me… E così questa è la casa in cui è cresciuto Diego! E’ molto diversa dalla sua, visto che la casa è arredata con mobili in ciliegio e ha dei colori caldi. Incrocio lo sguardo del mio Diego e mi strizza l’occhio. E’ così bello! Abbraccia la madre con calore e non posso fare a meno di pensare che appena l’ho visto all’Ecomoda,non avrei mai detto che potesse essere un ragazzo dolce e tenero… Sono stata io a sciogliere il suo cuore? Spesso mi domando come fosse con Paola quando stavano soli.
“Buona sera signora.” Saluto la madre di Diego posandole la mia guancia sulla sua prima a sinistra e poi a destra.
“Benvenuta in casa nostra!” Mi saluta con un caloroso sorriso! Nonostante abbia passato i cinquanta e messo al mondo tre figli, anche se le gravidanze sono state due, è ancora una bellissima donna. La sua mise per la serata è composta da una gonna caramello e un maglioncino nero. Accompagnata da Diego e dai suoi genitori, raggiungo il salone principale dove Camilla, la dottoressa Mora e il dottor Valencia stanno ridendo di gusto probabilmente guardando qualcosa sul tablet. Appena entriamo, mettono via l’apparecchio elettronico e si alzano per salutarmi: Camilla mi bacia le guance,così come la dottoressa Mora e il dottor Valencia mi stringe la mano. Non posso evitare di sentirmi a disagio visto che queste persone sono i miei datori di lavoro! So anche che costituiscono la famiglia di Diego e la differenza d’età tra tutti noi è davvero minima,ma mi domando se riuscirò ad integrami! Noto con piacere che sono tutti vestiti in modo informale, Diego è l’unico con la cravatta, ed è ridicolo visto che si trova a casa dei suoi, ma mi ha già spiegato che la toglie solo a casa sua. Credo sia un uomo piuttosto rigido in fatto di abbigliamento.
“Figliolo,permetti due parole?” Domanda il dottor Armando al figlio, posandogli una mano sulla spalla. Diego risponde di sì e mi sussurra in un orecchio ‘torno subito’ per poi baciarmi la guancia,azione che mi fa arrossire visto che tutti ci guardano! Spero che torni presto!
 
 
 
Betty
Sì, Paola mi piaceva. Nella sua boriosità, ho sempre pensato che fosse innamoratissima di Diego e che sarebbe stata un’ottima moglie e madre, ma questa ragazza ha quel qualcosa in più! Forse perché non è boriosa come Paola? Diciamo allora che ha qualcosa in meno! Se ne sta in piedi un po’ impacciata ed è mia figlia a farle posto sul divano invitandola a sedersi. Quindi David afferra di nuovo il tablet e la rendono partecipe:
“Stavamo guardando quel famoso video al lago, quando Armando è ci è caduto dentro!” La informa David, mentre Camilla e Roberta riprendono a ridere come pazze. “Per favore, Beatrice non dica a suo marito che sto ridendo di lui!” M’implora David.
“Stai tranquillo, resterà tra noi!”
“Mandalo da capo!” Lo invita Roberta.
Prima della cena, io ho obbligato mio marito a fare il papà moderno nei confronti di Camilla, e lui mi ha chiesto di evitare atteggiamenti da mamma chioccia e suocera,nei confronti dei/delle fidanzati/e dei nostri figli. Ma non posso non scrutare Isabella e David!
Noto che guardando il video Isabella ha assunto un atteggiamento più rilassato e la scena ha fatto ridere anche lei!
“Allora, tu e Silvia avete proposto a Diego e a Lorenzo la gita?”
“Per la verità non non ho trovato il momento, ma a breve ovviamente lo faremo!”
Questa mia domanda ci porta a discutere della festa e Camilla ci riferisce le parole che ha scambiato prima con Armando, la lista ufficiale dei partecipanti e invita David, Isabella e Roberta a pensare ai regali. Isabella c’informa che vorrebbe fare a Diego un regalo che sia suo, ma pesa comunque a partecipare al regalo di gruppo e i ragazzi stabiliscono un budget iniziando a intavolare le prime idee. Io mi dirigo in cucina dove inizio a versare l’aperitivo analcolico che ho preparato e arriva Roberta la quale deposita il calice dove ha consumato il vino nel lavandino.
“Ti aiuto zia!”
“Grazie cara… E tu? Nessun giovanotto all’orizzonte?”
“Cosa? No, no…” Mi risponde lei, visibilmente imbarazzata.
“Stai tranquilla, non dirò nulla a tuo padre!”
“No zia, non ho nessuno. Ho conosciuto uno, ma non siamo ancora usciti!”
“E come si chiama? Com’è?”
“Molto carino a dire il vero! Si chiama Leon, ha trentadue anni, è l’Avvocato dell’Ecomoda e il cugino di Isabella!”
“Ah, mi sembra che Diego lo abbia nominato qualche giorno fa!”
“Ieri sera ho provato a chiamarlo, ma c’era la segreteria… Ma non mi ha ancora richiamato.”
“Magari avrà solo avuto da fare… Mi passi il coltello a sega?”
“Sì, tieni. Magari sarà così!” Mi risponde, passandomi ciò che le ho chiesto. Io inizio a tagliare a spicchi la torta salata che ho preparato come antipasto.
“Zia ci vuoi prendere per la gola stasera!”
“Io spero di aver preparato dei piatti che vadano bene anche ad Isabella e a David!”
“Dammi, ti aiuto!” Afferma, prendendo il vassoio con i bicchieri mentre io porto in salone la torta e la caraffa di aperitivo. Tutti e tre gli oggetti vendono depositati sul tavolino.
“Isabella, verrà anche tuo cugino Leon alla festa di Diego e Lorenzo?” Guardo Roberta, la quale mi lancia uno sguardo di rimprovero! Poi proseguo: “Diego l’ha conosciuto?”
“Sì, si sono conosciuti l’altro giorno a pranzo, quando è stato assunto dall’Ecomoda e abbiamo parlato di quel brutto fatto avvenuto con l’Avvocato Diaz.”
“Credo allora che sarebbe bello se partecipasse alla festa!” Commenta Camilla, dando una gomitata a Roberta che le siede accanto. Deve piacerle questo Leon se ne ha parlato con mia figlia!
“Va bene, allora domani gli telefono per girargli l’invito.”
Mia figlia ed io guardiamo Roberta reprimendo un sorriso. E’ sempre stata una ragazza timida in fatto di ragazzi (per la gioia di Nicola!), e credo che si senta insicura e frenata dal suo leggero sovrappeso, talvolta. Spero che non prenda male questa nostra intromissione, magari non essendo un appuntamento si sentirà meno imbarazzata con lui!
“A questo punto se i due uomini Mendoza si degnano di tornare,potremmo consumare questo succulento aperitivo!” Afferma Camilla,alzando la voce e guardando verso il corridoio per richiamare l’attenzione di mio marito e di mio figlio. Ma cos’avranno da confessarsi?
 
 
 
Diego
L’ultima volta che papà ed io ci siamo chiusi qui per parlare, mi ha consigliato di riflettere ancora sul matrimonio con Paola e mi ha salvato da una vita senza emozioni, senza tenerezza, senza passione… Non immagino cosa vorrà dirmi ora! Appena entra papà si avvicina al mini bar e mi serve un whisky che io rifiuto.
“Non lo vuoi? Cosa succede?” Mi domanda con stupore.
“Vorrei bere di meno. Allora papà, cosa volevi dirmi?” Gli domando. Nel frattempo ho aperto l’anta dell’armadietto su cui è appeso il bersaglio del tiro a freccette e lancio la prima freccia che arriva quasi al centro.
“Sono fuori allenamento. Diego, l’ultima volta che abbiamo parlato in questa stanza l’argomento era Paola, stavolta capirai che vorrei parlarti di qualcun altro e mi sembrano ovvi i dubbi che mi pongo.”
Vuole parlarmi di Isabella. Teme che la faccia soffrire? Che la tradisca come ho fatto con Paola? Credo che le obiezioni che alzerà saranno legittime e sono curioso di ascoltarle.
“Ti ascolto.”
“E’ molto semplice, mi domando che intenzioni tu abbia con quella ragazza. Parliamoci chiaro…” Esordisce, fermando la partita a freccette. “… si vede che Isabella è una ragazza timida, si vede molto bene che non è dotata di spavalderia e questo la rende una ragazza sensibile! Tu stesso hai ammesso di esserti comportato come un bastardo fino a poco tempo fa… per quanto sei rimasto fedele a Paola, per un anno? Poi hai iniziato a mettere a tacere i tuoi sensi di colpa con regali e promesse. Ti sei imbarcato in una promessa di matrimonio senza amarla più. Pochi giorni dopo la lasci, e ti metti con questa ragazza!”
“Papà… Capisco dove vuoi andare a parare. Capisco che una persona che mi vede dall’esterno può pensare ‘ma questo cosa fa?Lascia la sua fidanzata a pochi mesi dalle nozze e dopo neanche una settimana si mette con un’altra?’. Questa mattina Isabella mi ha chiesto se ho lasciato Paola per lei.”
“Ed è così?”
“Sì e no… Per farti capire la natura della mia decisione, dovrei raccontarti che negli ultimi tempi Paola era diventata una ragazza… come posso dire? Insopportabile. Era fermamente convinta di possedere il mondo! Ti faccio qualche esempio… Se andavamo al ristorante avendo prenotato il tavolo ma i commensali prima di noi dovevano ancora finire, lei s’infastidiva e iniziava a litigare con il capocameriere e sai qual era la sua frase tipica? ‘Sa chi è lui? Diego Mendoza, uno degli uomini più ricchi del paese!’ come se per una cosa del genere dovevano stenderle il tappeto rosso! E non è l’unica cosa che posso dirti, sai che nella mia biblioteca ci sono cinque dita di polvere? Non ho fatto altro che trasferire i libri da qui a casa mia! Non avevo neanche più tempo per respirare! Mi stava sempre intorno… A casa, al lavoro e quando non stavamo nella stanza, viveva per messaggiarmi! No papà, io non più retto… E’ stato uno sbaglio proporle le nozze, e se non avessi incontrato Isabella starei ancora con Paola. Non credo che avrei lasciato Paola per un’altra che non fosse Isabella… Ma quando l’ho vista per la prima volta al colloquio, avevamo appena analizzato decine di candidate tutte uguali: minigonne e scollatura,come se stessero partecipando ad un casting! E il loro tono di voce, il modo in cui si rivolgevano era sicuro, quasi prepotente. Ad un certo punto è entrata da quella porta questa ragazza… Non era vestita all’ultima moda come le altre e ciò che sto per dirti ti sembrerà una cavolata,ma la sua voce tremava, non faceva che muoversi sulla sedia e non mi ha mai guardato negli occhi. Bhe, all’inizio pensavo fosse perché per lei ero trasparente, e forse la differenza l’ha fatta proprio questo. Le ragazze che erano entrate prima non si facevano troppi complimenti a lanciarmi dei languidi sguardi e devo ammettere che su di loro ci ho fatto un pensierino. Ma poi ho incrociato il suo sguardo e…”
“E tutte le altre sono sparite?” Conclude la frase papà, interrompendomi. Mi sento come se mi avessero svegliato ad un lungo sonno e mi rendo conto di aver parlato senza sosta.
“Scusa per lo sproloquio papà!”
“Figurati, volevo che mi spiegassi. Continua.”
“Cos’altro posso dirti… Per rispondere alla tua domanda, oggi non posso dirti che desidero sposarmi con lei,che desidero una famiglia perché stiamo insieme da pochissimo… Quello che so e che ha messo in dubbio tutto ciò che credevo di essere e se ti stai domandando se sento il desiderio di tradirla, la risposta è no.”
Concludo, sorprendendomi per le mie stesse parole.
“E tu cosa pensavi di essere?”
“Quando la tua fidanzata ti usa come lascia passare per le feste mondane cosa ti convinci di essere? Un oggetto. E non vai a pensare che da qualche parte ci sia una donna che ti tratti come un normalissimo ragazzo, un ragazzo di famiglia benestante, ok, ma un ragazzo come tanti. Credevo di essere un oggetto per le donne e che loro fossero degli oggetti per me, che fossero un agglomerato di lussuria e opportunismo! Per quando sia disgustoso ciò che ho appena detto, questo è ciò che credevo!”
“La cosa che non comprendo, è perché hai aspettato tanto per chiudere con Paola e le hai proposto le nozze! Cioè,un matrimonio! Potevi evitare!”
“Non lo so papà, io forse credevo che sarei stato solo per la vita! Io all’inizio sono stato innamorato di Paola, era la prima volta e quando tutto è svanito e lei ha cominciato ad interessarsi a me per gli ambienti che frequentavo, io ho creduto che sarei morto scapolo! Poco m’importava se poi la tradivo con 5mila donne diverse,ma il fatto di tornare a casa la sera e trovare qualcuno ad accogliermi, qualcuno che mi facesse compagnia,mi attirava. Anche se non sarebbe stato un amore da favola! E’ il motivo più egoista del mondo lo so, stare con una persona per timore di restare da solo! Ma è andata così.”
“Sì Diego, è stato molto egoista nei tuoi stessi confronti e verso Paola! Mentre Isabella in cosa si differenzia da Paola?”
“In tutto, per quanto poco possa conoscerla,ma credimi quando dico che mi basta. Lo hai detto tu che non conosce la spavalderia, che è una ragazza sensibile… Lei è… genuina. Lo sai che quando ho provato ad avvicinarmi a lei le prime volte, lei mi ha respinto? Le piacevo, ma mi ha respinto perché mi conosceva tramite la fama che mi ero creato! E per quanto ricco potessi essere, a lei non importava se poi qui dentro non c’era niente.” Racconto a mio padre, toccandomi il petto all’altezza del cuore.
“E sai io come la penso? Che dentro qui c’è tanto. E forse non è tutta colpa di Paola la quale dici si è innamorata di te per ciò che possiedi,forse la colpa è anche tua che non permetti mai alle persone di vedere come sei veramente! Cosa c’è qui dentro!”
“Io non ho mai detto che sia tutta colpa di Paola, e riguardo al fatto che si è innamorata dei miei averi ti ripeto una frase che ho detto a Camilla ovvero che non so se Paola mi avrebbe seguito se avessi deciso di abbandonare la bambagia per seguirmi su di un peschereccio!”
“Su quest’affermazione non ho obiezioni!”
“Isabella invece non ha mai posseduto una Luis Vuitton, e credo che non le importi di possederla! Capisci qual è il punto?”
“Isabella ti piace perché ha tutte quelle qualità che non ha Paola.”
E’ inutile,io e papà ci capiamo con uno sguardo!
“Esatto. E’ solo questo!”
“Ne esistono tante di ragazze serie,uguali ad Isabella.”
“Papà,sembri un procuratore in un tribunale!” Affermo con ironia, ma capisco perché lo fa. Vuole essere sicuro che io non faccia ancora lo stronzo.”Potranno anche esisterne a centinaia, ma per me saranno sempre e solo fanstasmi!”
“Adesso sto per farti la domanda da 100 punti, la domanda più difficile e forse è un po’ presto per fartela quindi la formulo in modo più largo! Provi qualcosa per lei?”
Per rispondere a questa domanda mi prendo qualche istante e sprofondo sul divano, poggiando le braccia sul poggia schiena così come la testa. Questa mattina stavamo per fare l’amore,e il sangue non stava defluendo unicamente in quel punto! No, il sangue che pompava coinvolgeva gli altri due organi che in certi casi dovrebbero essere coinvolti: cervello e cuore. Sì, il cuore batteva e la mente era annebbiata (cosa che non succede quando baci e tocchi una donna che non ti coinvolge).
“Credo di sì papà.  Sì, io mi sento coinvolto anche se oggi non so dirti dove mi condurrà questo rapporto! Ma la cosa che so per certo è che non desidero nessuna che non sia lei. Lei ha tirato fuori il vero me stesso!”
“Diego… Voglio che tu mantenga questa condotta.” Mi ‘ordina’ mio padre. Mi alzo dal divano e ci scambiamo un abbraccio vigoroso.
“Non preoccuparti papà.” Lo rassicuro,mentre lui mi risponde con un vigoroso colpo sulla spalla.
“Adesso sarà meglio andare di là,prima che tua madre ci venga a prendere per le orecchie!”
“Sarà meglio!” Affermo sorridente, sentendo il cuore più leggero e avvertendo l’improvvisa voglia di liberarmi della cravatta, cosa che faccio. Questo è un nuovo Diego e lo devo all’angelo che ha deciso di fidarsi di me! No, non la deluderò mai!
 
 
 
Isabella
“Sì e no… Per farti capire la natura della mia decisione, dovrei raccontarti che negli ultimi tempi Paola era diventata una ragazza… come posso dire? Insopportabile. Era fermamente convinta di possedere il mondo! Ti faccio qualche esempio… Se andavamo al ristorante avendo prenotato il tavolo ma i commensali prima di noi dovevano ancora finire, lei s’infastidiva e iniziava a litigare con il capocameriere e sai qual era la sua frase tipica? ‘Sa chi è lui? Diego Mendoza, uno degli uomini più ricchi del paese!’ come se per una cosa del genere dovevano stenderle il tappeto rosso! E non è l’unica cosa che posso dirti, sai che nella mia biblioteca ci sono cinque dita di polvere? Non ho fatto altro che trasferire i libri da qui a casa mia! Non avevo neanche più tempo per respirare! Mi stava sempre intorno… A casa, al lavoro e quando non stavamo nella stanza, viveva per messaggiarmi! No papà, io non più retto… E’ stato uno sbaglio proporle le nozze, e se non avessi incontrato Isabella starei ancora con Paola. Non credo che avrei lasciato Paola per un’altra che non fosse Isabella… Ma quando l’ho vista per la prima volta al colloquio, avevamo appena analizzato decine di candidate tutte uguali: minigonne e scollatura,come se stessero partecipando ad un casting! E il loro tono di voce, il modo in cui si rivolgevano era sicuro, quasi prepotente. Ad un certo punto è entrata da quella porta questa ragazza… Non era vestita all’ultima moda come le altre e ciò che sto per dirti ti sembrerà una cavolata,ma la sua voce tremava, non faceva che muoversi sulla sedia e non mi ha mai guardato negli occhi. Bhe, all’inizio pensavo fosse perché per lei ero trasparente, e forse la differenza l’ha fatta proprio questo. Le ragazze che erano entrate prima non si facevano troppi complimenti a lanciarmi dei languidi sguardi e devo ammettere che su di loro ci ho fatto un pensierino. Ma poi ho incrociato il suo sguardo e…”
“E tutte le altre sono sparite?”
“Scusa per lo sproloquio papà!”

 
 
 
E dopo?Cosa si sono detti?
Mentre mi dirigevo in bagno, sono passata davanti alla porta della stanza dove Diego e suo padre si sono richiusi per parlare e ho sentito queste parole prima di spostarmi. La tentazione di continuare ad origliare davanti alla porta, cel’ho avuta ma so che non sarebbe stato corretto e magari Diego si sarebbe arrabbiato. Ma adesso la curiosità mi divora!
Tiro lo sciacquone e mi avvicino al lavandino per lavarmi le mani dopo di che mi specchio sistemandomi i capelli. Sabato ho quell’appuntamento dalla parrucchiera ma non so ancora come farmi i capelli! Mi porto una mano al cuore e sento che batte all’impazzata… Diego ha detto a suo padre che da quando mi ha conosciuto tutte le altre hanno smesso di esistere. Mi porto le mani in viso trattenendo una risata per non farmi sentire,poi mi tocco le guance rosse e calde per l’emozione.
Prima che mi diano per dispersa, torno in sala da pranzo cercando di accantonare ciò che ho sentito, per il momento! Quando vorrei conoscere il proseguo della conversazione! Mi domando cos altro Diego abbia detto di me a suo padre, ma forse è meglio così. Voglio vivere con Diego momento per momento. Questo penso mentre mi siedo al posto che Diego mi ha riservato accanto a lui. Ora ho la certezza che lui tiene a me e non devo temere un suo tradimento. Mia ama come io ho amato lui dal primo momento? Se così sarà, me lo dirà quando vorrà.
“Va tutto bene?” Mi domanda, con un viso rilassato. Noto che ha tolto la cravatta.
“Sì.” Gli rispondo, intrecciando la mia mano con la sua sotto la tavola. Diego la stringe e sento una morsa al cuore!
 
 
 
 
Giulia
Chissà che cosa diavolo mi è preso! Far cadere la maschera davanti a quest’odioso individuo! Ma non potevo sentirmi male a casa mia anziché davanti a lui?
Stiamo oramai per finire la pizza e per tutta la cena nessuno dei due ha parlato. Ho fatto fatica a mangiare tre quarti di pizza quindi abbandono l’ultimo spicchio posando le posate sul piatto, parallelamente. Noto che anche Massimiliano ha finito quindi beve una lunga sorsata di birra e si porta la mano alla bocca reprimendo un rutto. Mi vengono i brividi!
“Blea.”
“Mi perdoni, principessa su pisello!” Mi risponde piegandosi in avanti a mo’ d’inchino. Che idiota!
“Non serve mica essere nobile per esigere un po’ di galateo!”
“Mai sentito parlare di reazioni biologiche? E ringrazia che ho messo la mano davanti alla bocca!”
“Certo, adesso capisco perché hai scelto quella… volevo dire Isabella! Una come me non avrebbe mai posato gli occhi su uno come te!”
Affermo d’istinto. La sua reazione mi fa mordere la lingua,il che è strano!
“Sai, pensavo di offrirti la cena ma ci ho ripensato,vipera!” Sbotta, per poi afferrare il suo paltò e dirigersi alla cassa. Lui paga per primo e schizza via. E’ la mia volta alla cassa e cerco di fare il più in fretta che posso quindi esco e gli vado dietro raggiungendolo. Lui cammina velocemente e accigliato.
“Puoi rallentare?” Gli domando,senza ottenere risposta.
“Ehi, mi ascolti?” Gli domando,toccandogli un braccio e riesco a fermarlo.
“EH, CHE CAPISTA VUOI?!” Mi urla contro, esasperato.
“Ma chi te lo fa fare?”
“A far che? Ad aiutarti? Me lo domando anch’io!”
“No, volevo dire a stare male per una che sta con un altro. Hai girato il mondo per lei e lei prima ti illude e poi si mette con un altro! Magari ti ha usato per far ingelosire Diego!”
“Non è andata così,non sai di cosa parli.”
“E chi te lo dice?”
“Lei, ed io mi fido di lei. Hai finito di farti i cazzi miei? Posso andare a casa mia?” Mi domanda retoricamente, riprendendo a camminare. Io mi pongo davanti a lui,ci sto prendendo quasi gusto a vedere le sue reazioni da esasperato! Come questa: alza gli occhi al cielo ed emette un mugugnino.
“Eh.” Mi domanda. O almeno credo che costituisca una domanda, tipo ‘cosa vuoi ancora?’. Credo sia così paziente perché sono un’azionista dell’azienda per cui lavora. Non è ridicolo che lui sia l’unico a riconoscere il mio ruolo di azionista?
“Se mi offri una birra, ti prometto che non parlo più di Isabella, giurin giurello!” Gli dico, con un grosso sorriso.
“Ho sonno, buonanotte e a domani!”
“Eddai!”
“Sei quasi svenuta poco fa e dovrei offrirti una birra? E poi voi modelle scheletriche non siete perennemente a dieta e controllate ogni cosa che ingerite?”
“Si vede che stasera non me ne frega nulla. E poi devo convincerti che non sono quella che pensi!”
“E se a me non me ne fregasse nulla?”
“Vuol dire che se quando avremmo finito la birra, mi odierai ancora, potrai alzarti, andare a casa tua e domani mattina continuare ad odiarmi.”
“Ma a te cosa importa se io ti odio o meno?”
“Perché tu sei la persona che è più gentile con me, escludendo la mia famiglia.”
Confesso, davanti al suo sguardo impassibile. Nemmeno io so perché lo sto facendo, forse perché ho bisogno di una persona amica. Lo ammetto.
 
 
 
Roberta
Oramai della famiglia intesa come legame di sangue, avevo solo Cèsari fisicamente vicino a me. E adesso anche lui sen’è andato. Quello che mi conforta è che avrò sempre i Mendoza su ci fare affidamento in assenza della mia famiglia, ed in più David, Michael e i nuovi amici come Isabella che questa sera è entrata a far parte della famiglia visto che Betty e Armando l’hanno presa in simpatia! Ho partecipato a tante cene di famiglia cui ha partecipato Paola, ma onestamente vedo i Mendoza più calorosi con Isabella rispetto a quanto lo erano con la ex di Diego! Certo che stiamo parlando di due personalità completamente differenti. Siamo sempre stati abituati a vedere Diego con un’unica donna che era Paola e non abbiamo mai avuto molti termini di paragone, ma quasi quasi lo vedo meglio con Isabella! In pochi giorni si notano diversi cambiamenti in lui… Il sorriso sempre in volto, il viso rilassato, il modo di fare più espansivo e meno nervoso di giorni fa e il fatto che si sia tolto la cravatta costituisce un evento!
Poco fa avrei voluto morire quando zia Betty ha fatto quella domanda ad Isabella su Leon! Ma il fatto di rivederlo alla festa non mi dispiace… Che sia vero che potrei piacergli e che riesca a dimenticarmi di Lorenzo? Il fatto che non abbia preso parte alla cena mi rincuora, perché avrei vissuto nella sofferenza pensando ‘perché al suo fianco al posto di Silvia non posso esserci io?’ e il fatto che non la presenti ai suoi, mi fa sperare che non si tratti di una storia seria, che Lorenzo non s’innamori di lei.
Le cena è filata liscia! Oggi quando Camilla e David hanno litigato, per un attimo ho temuto che avrei dovuto passare la serata a rispondere alle domande di zio Armando! Che avrebbe di certo dato la colpa a David per la lite! Oddio, chissà di chi è la colpa,ma la serata non sarebbe stata la stessa! Invece è stata bellissima,sembriamo e David e Isabella si sono inseriti bene,merito anche di zio Armando, zia Betty, di Camilla e di Diego! Abbiamo discusso di moda, zio Armando ha parlato ad Isabella dell’Ecomoda e poi lui e zia Betty le hanno chiesto qualcosa della sua famiglia, cosa che avevano già fatto al pranzo di ieri! Hanno semplicemente recitato una parte,infondo per quanto ne sa Diego questa è la prima volta che la sua ragazza siede a tavola con noi! Durante la scena io,Camilla e David abbiamo trattenuto una risata e ci siamo finti sorpresi nell’apprendere che Isabella ha perso i genitori da ragazzina. E a parte gli scherzi mi dispiace molto per lei! Ma sua nonna doveva essere una gran donna per come l’ha educata!
Betty ha appena rimosso da tavola i piatti vuoti dove abbiamo consumato il piatto principale, quando suonano alla porta.
“Chi può essere?” Si domanda zia Betty, dirigendosi con zio Armando verso la porta. Tutti noi restiamo in silenzio e sentiamo delle voci… Io vorrei morire quando Lorenzo fa il suo ingresso mano nella mano a Silvia. E le mie speranze vanno definitivamente in frantumi.
 
 
 
Lorenzo
Bene,adesso non si torna più indietro Lorenzo Mendoza. Certo, i miei non sono i tipi che se porti a casa una ragazza si aspettano che la sposi, ma le ragazze hanno un modo tutto loro d’intendere un gesto del genere. Ma non era questo il mio scopo? Silvia deve credere che per me lei sia di più di una storia di solo sesso.
“Buona sera.” Salutiamo in coro, facendo il nostro ingresso in sala da pranzo. Ho gli occhi di tutti addosso! Mio fratello e mia sorella si scambiano uno sguardo perplesso, mentre Isabella si alza e avvolge Silvia in un abbraccio. Osservo le facce dei miei e ho sorpreso anche loro con mio gesto. Per forza,fino a ieri ho detto a papà che non avrei mai presentato Silvia a nessuno!
“Lorenzo, qual buon vento?” Mi domanda quell’idiota di mio fratello, con il solo scopo di mettermi in difficoltà.
“Bhe, non c’è una cena?”
“C’era, è rimasto solo il dessert! Sbaglio o avevi detto che avresti evitato questa cena come la peste nera?... Ah, non sbaglio ecco il suo messaggio su whastapp!” Afferma Camilla alzando il cellulare.
Cerco di sorridere il più naturalmente possibile e guardo Silvia che si è accigliata sentendo il contenuto del messaggio.
“E invece ho cambiato idea! Mamma, papà, famiglia… Vi presento Silvia!” Affermo, cercando di mettere una pezza alla situazione.
“Buona sera!” Saluta mio padre.
“Ciao,benvenuta in casa nostra!” La saluta mia madre. Entrambi le stringono la mano. Poi è la volta di Diego e di Camilla che la conoscono già un po’ di più,mentre Roberta è quella che la conosce meno.
“Dottoressa Mora, buona sera.”
“Buona sera Silvia.” Risponde lei, freddamente. Perché non riesce ad essere disinvolta con Silvia come lo è Camilla? Perché avverto sempre una sorta di avversione nella sua voce quando parla con o di Silvia? Il momento è disturbato dal cellulare di Roberta che squilla. Lei lo afferra e guarda Camilla con un leggero sorriso che cerca di celare quindi si scusa e si allontana. Diego domanda chi è.
“Cose di donne caro fratellino!” Lo congeda Camilla,scambiandosi uno sguardo complice con mamma.
“Ragazzi, devo ancora servire i dessert! Accomodatevi!”
“La ringrazio signora!”
“Chiamami solo Betty. Figliolo, vuoi mangiare in piedi?”
“No mamma.” Rispondo, prendendo posto tra Silvia e mio fratello mentre lui e Isabella si stringono. Sto facendo una canagliata a Silvia! So che s’inserirà nella mia famiglia e che accadrebbe un pandemonio se dovesse scoprire che le sto dando quel che vuole solo per paura che vada da Giulio a dirgli tutto!
“A cosa si deve questo cambio di idee?” Mi sussurra mio fratello.
“Te lo racconterò.” Gli rispondo, nel frattempo dovrò inventare qualcosa per giustificare questo mio gesto! Mio padre, mia sorella, mia madre, persino David trattano Silvia con calore e consideriamo anche che la sua migliore amica è la ragazza di mio fratello! Sono completamente assorto nei miei pensieri da non sentire la richiesta di mia madre.
“Eh? Cosa c’è mamma?”
“Ti ho chiesto se puoi andare a chiamare Roberta.”
“Va bene.”
Esco in terrazza, la quale aggira completamente la casa. Prima di svoltare l’angolo, mi fermo visto che sta ancora parlando al telefono. Quel che è certo, è che sta parlando con un uomo il cui nome non mi è nuovo visto che si chiama Leon. Ma poi che me ne frega? Perché sto origliando la sua conversazione? Sento che congeda quel Leon e mi sto per allontanare così che non pensi che ho origliato, quando il cellulare le squilla di nuovo e quando sento il nome che pronuncia rispondendo, mi sento raggelare il sangue e continuo ad origliare.
 
 
 
 
Roberta
“Pronto?” Affermo, fingendo di non aver letto sul display di chi tratta quando invece l’ho letto perfettamente!
“Roberta, buona sera. Sono Leon!”
“Leon, che bello sentirti!” Affermo, cercando di mantenere un tono di voce disinvolto.
“Anche per me. Perdonami se per tutto il giorno non ti ho richiamato, ma sono stato in tribunale, sono alle prese con un caso complicato!”
“Figurati, non devi scusarti.”
“Mi hai cercato per una ragione in particolare?”
“Bhe… Io sì,diciamo che…” Oh, andiamo! “Mi domandavo se ti andasse si prendere un caffè qualche volta!”
“Certo,mi farebbe molto piacere. Sai pensavo di chiamarti ma non sapevo se fosse il caso…”
“Come mai?”
“Io… No, niente lascia stare. Quando ci vediamo?”
“Non saprei veramente, tu cosa dici?”
“Adesso?” Mi domanda, emettendo di seguito una breve risata.
“Anche se è un po’ tardi per un caffè!”
“E allora berremmo una tisana! Conosco un caffè antico in centro… O non ami il genere? Magari sei tipo da pub e discoteche!”
“No, va bene il posto che hai detto. Adesso sono ad una cena da parenti, se ci vediamo tra un’oretta per te è tardi?”
“Per niente. Ti mando l’indirizzo?”
“Sì,sennò rischio di perdermi!”
“Ok allora, a tra poco.”
“A tra poco Leon ciao!”
Ci congediamo. Non posso credere che un tipo così voglia uscire con me! Avanti Roberta, questo dev’essere l’inizio di una nuova fase della tua vita! E’ inutile continuare a sperare,Lorenzo Mendoza ti considera solo come un’amica o cugina e poi stasera ha presentato la sua ragazza alla famiglia! Quando muovo qualche passo verso la porta finestra, il cellulare squilla nuovamente e la chiamata cha arriva mi lascia perplessa ma rispondo ugualmente.
“Giulio?”
“Ciao Roberta. Ti disturbo?”
“No, sono solo sorpresa di rispondere ad una tua chiamata! Non sapevo nemmeno che avessi il mio numero!”
“Io me lo sono fatto dare perché dovevo parlarti.”
“E posso sapere chi te lo ha dato?”
“Mia sorella… Anzi, nostra sorella Giulia. Ti dispiace?”
“No, va bene. E di cosa mi devi parlare?”
“Preferirei di persona veramente… Sai noi non abbiamo mai parlato dopo che ho scoperto tutta la verità…” Afferma, sembrando imbarazzato dalla situazione. Giulio non sarà un essere candido ma è un dei miei fratellastri e sono contenta che abbia fatto un passo verso di me!
“Domani a pranzo?Vorrei anch’io parlare con te di questo, credo sia importante che tu sappia quello che penso.”
“Lo credo anch’io. Va bene se passo alle tredici all’Ecomoda?”
“Perfetto,allora a domani. Buona serata.”
“Anche a te, a domani.”
Non so se temere di più l’incontro che avrò tra un’ora o quello di domani! Cosa vorrà dirmi Giulio? Vorrà conoscermi? Credo di sì, non penso che si scomoderebbe tanto per dirmi che non è interessato ad avere un rapporto fratello-sorella con me! Quando svolto l’angolo trasalgo quando vedo Lorenzo piegato sulla balaustra. Da quando se ne sta qui e soprattutto perché?
“Mi hai fatto paura. Cosa fai qui?”
“Io stavo prendendo un po’ d’aria. Ci aspettano per il dolce.” M’informa, con un’espressione seria in volto.
“Ok, andiamo.”
“Tutto bene? Mi sembravi contenta di ricevere quella telefonata!”
La sua affermazione mi lascia perplessa! Quando in sala da pranzo ha squillato il telefono e Camilla ha spiato per vedere chi fosse, non mi sembrava troppo interessato lui… Cosa succede tutto ad un tratto?
“Direi di sì,era un incontro in cui speravo! Si tratta del cugino di Isabella,sai l’Avvocato?” Gli dico, nella falsa speranza che s’ingelosisca. Sono ridicola!
“Ah,chiaro. Rientriamo che ci stanno aspettando!” Afferma, leggermente accigliato. Ma che gli prende? Che si sia davvero indispettito?
 
 
 
Michael
Il pensiero del momento in cui dirò a mio padre che sono gay mi ossessiona! Non faccio che fare ipotesi sulla sua reazione, la maggio parte delle quali sfiorano la tragedia, e cambiare continuamente discorso e approccio! Non ho proprio idea di come fare per dirglielo e di come indorare la pillola. Per non parlare di Giulio e di Giulia… Almeno papà so che la prederà male, ma loro due? Loro due come la prenderanno?
“E’ come cenare da solo!” Commenta Santiago, seduto al tavolo con me. Il suo commento mi fa destare dai miei pensieri.
“Perdonami, ho un po’ di problemi che mi divorano…”
“Ti va di condividerli?”
“Lascia stare non voglio annoiarti. Su i bicchieri e giù i pensieri Questo qui è il vino di tuo padre?”
Lui risponde annuendo, mentre sorseggia questo buon rosso. Mi spiega che quasi tutti i vini che serve quest’enoteca sono prodotti dal padre e adesso mi spiego come mai gli abbiano dato un tavolo all’ultimo minuto!
“Ti vorrei portare a fare un giro nelle vigne della mia famiglia un giorno di questi!”
“Mi piacerebbe. Domenica ho una festa di compleanno, per il resto basta che me lo fai sapere!”
“Vedrai, è un posto speciale.” Mi spiega accarezzando la mia mano. Cosa devo fare? Allontanarmi o no? Lo conosco appena! Oppure abbandonarmi? Chiodo scaccia chiodo? Incrocio il suo sguardo ma non ho il tempo di pensarci perché posa le sue labbra sulle mie. Mi abbandono per qualche istante al bacio, pur avendo l’immagine di Cèsar nella testa, prima di ricordarmi che mi trovo in un luogo pubblico! Stacco immediatamente le mie labbra dalle sue e lo prego di smetterla.
“Ho fatto qualcosa che non va?”
“No… Solo che… Non voglio che arrivino voci a mio padre.”
“Ah,è questo il pensiero di cui parlavi?”
Annuisco debolmente,guardandomi in giro per assicurarmi che nessuno che conosca personalmente me e la mia famiglia sia presente nel locale! Ma c’è così tanta gente che è come cercare un ago in un pagliaio!
“Io penso sia ora di andare!” Affermo. Prima di bere irrimediabilmente e di commettere qualche atro colpo di testa… Si sa che quando bevo perdo il senno e sono solito a diventare impulsivo!
“Va bene, lascia almeno che ti accompagni alla macchina. Spero che ci rivedremo!”
“Va bene,fammi uno squillo. Ciao.”
Il vino che ho bevuto mi confonde un po’ perciò guido con prudenza verso il residence dove vivo ora. Sono stanco di vivere così! Non posso più! Che papà sia in luna buona o meno,devo dirglielo subito prima che lo venga a sapere da altri!
 
 
 
 
Massimiliano
Ma perché mi sono lasciato trasportare a fare questa pagliacciata? A me neanche interessa questa tipa, è tutto fuorché la mia donna ideale! E’ boriosa, presuntuosa, appiccicosa, infantile, un po’ sgualdrina… E che altro potrei aggiungere? Mi sono trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato e mi sono lasciato intenerire da un suo momento di défaillance!
La birreria in cui siamo entrati poco fa è affollata, odora di malto, di sudore e la musica rock in sotto fondo è sovrasta dalle voci, dalle risate e dai rumori di bicchieri e bottiglie provenire dal bar. Giulia ha scelto un tavolo lontano dalla bolgia. Il cameriere ci serve una bionda per me e una rossa per lei. Lei ne beve un sorso e sopra le labbra le si formano dei baffetti bianchi che cancella con un tovagliolino.
“Allora, come mai mi hai trascinato qui?”
“Non ti ho costretto a fare niente! Comunque, vorrei farti una domanda. Tu cosa pensi di sapere di me?”
“Quello che ho visto. Sei una figlia di papà, una calcolatrice, una manipolatrice, vivi per creare intrighi e sminuire gli altri. Non credo che in quella discoteca cercassi di aiutarmi per il tuo animo da Maria Teresa di Calcutta!”
“Io credevo solo di fare un favore a mio fratello, mi dispiace di averti coinvolto.”
“Tu sai cosa significa l’espressione ‘mi dispiace’?” Domando divertito.
 “Piantala di prendermi in giro!” Mi risponde indispettita, provocando in me divertimento!
“Tuo padre poi è tornato a casa?”
“Vedo che insisti ancora col prenderti gioco delle mie disgrazie!”
“No, sono serio questa volta.” Le rispondo, sorseggiando la birra. “Più o meno.” Aggiungo poi.
“Comunque sì, ma abbiamo litigato e gli ho detto delle brutte cose!”
“Se veramente conosci il significato dell’espressione ‘mi dispiace’ e l’hai usata con me che sono un estraneo, cosa t’impedisce di usarla con lui che è tuo padre?”
“Si è arrabbiato molto…” Ammette, mordendosi un’unghia glitterata.
“Vorrei vedere! Si prodiga per difendere l’onore di sua figlia e viene a sapere che non c’è niente da difendere!”
“Ma insomma!”
“E’ inutile che te scaldi tanto, questa è la realtà!”
“Tel’hanno mai detto che le persone franche sono anche quelle che stanno più sulle scatole?”
“Tel’ho detto ieri sera, quando sei elegantemente uscita dalla mia stanza, che andrò in analisi perché mi odi!”
“I tuoi genitori da quando tempo sono sposati?”
“Questa domanda che attinenza ha con ciò di cui stavamo parlando? E soprattutto, cosa te ne frega?”
“Da quanto?”
“30 anni. Mi spieghi cosa t’importa?” Ma perché le do anche retta?!
“E tua madre ha mai lasciato tuo padre? Lo ha mai minacciato di divorzio?”
“No, vanno d’amore e d’accordo.”
“Mia madre quasi due settimane fa, ha fatto armi e bagagli e voleva lasciare mio padre.” Inizia a raccontarmi, gettando la maschera. “Poi è tornata per accudire mio fratello Giulio che aveva avuto un incidente, così ha avuto la possibilità di parlare con papà e di riflettere sulla storia del divorzio e ora sembrano andare d’accordo.”
“Allora è tutto apposto,no?” Lei scuote la testa, disegnando cerchi immaginari con l’unghia sul tavolino di legno.
“Mi hanno mentito per tutta la vita.” Esordisce. “I miei non sono mai stati due coniugi convenzionali,spesso passavano lunghi periodi a parlarsi a malapena! Hanno sempre litigato, per motivi che fino ad oggi non capivo, e mamma si chiudeva in camera sua a piangere tenendo in mano un pezzo di carta, credo sia una foto!”
“E hai mai capito qual è il loro problema?” Lei annuisce, passando dal fare disegni concentrici su tavolo a graffiare il bicchiere.
“Non dovrei dirtelo, non dovrei dirlo a nessuno. Sarebbe meglio.”
“Mi hai rotto le scatole per venire qui e farmi vedere chi sei veramente, tanto vale che la fai completa. A chi vuoi che vada a raccontarlo?”
“Me lo devi promettere.”
“Te lo prometto.”
“Quando mia madre sen’è andata di casa, ci ha confessato tutto. Dopo la nascita di mio fratello David, passò un duro periodo e mise le corna a mio padre con Nicola Mora..”
“Chi è costui?”
“Il padre della dottoressa Roberta Mora e il migliore amico dell’ex presidente dell’azienda, ovvero la madre di Diego,Lorenzo e Camilla. Da quella relazione mia madre restò incinta della dottoressa Mora… Per non farsi lasciare da mio padre, mia madre accettò il suo accordo di abbandonare la piccola alle sole cure di Nicola e di non avere mai rapporti con lei.”
Cosa dovrei pensare? Una persona normale costruirebbe una molotov e andrebbe a casa di quei degenerati per lanciarla nel loro giardino!
“Cioè fammi capire, tu,anzi voi, non sapevate di avere un’altra sorella?”
“Esatto. Solo David ne era a conoscenza da alcuni anni, e non credere che gliel’abbiano detto i miei,lo ha scoperto casualmente! Dal quel giorno parlo a stento con i miei, escludendo le volte in cui mi sono rivolta a mio padre perché rimediasse ai miei casini.”
“Capisco perché tu non prenda sul serio gli altri e te stessa, visto che i tuoi genitori sono stati i primi a non prenderti mai sul serio!”
“Io non mi prendo sul serio?”
“Una persona che si prende sul serio non si comporta in una certa maniera! Non vive per complottare, e… e non va a letto con uno che il giorno dopo neanche se lo ricorderebbe.” Affermo, dicendo l’ultimo pezzo di frase con un certo imbarazzo.
“Forse non mi sono mai stati inculcati gli insegnamenti che i tuoi amabili genitori ti hanno dato!”
“E io cos’ho detto? Se mi hai trascinato qui per raccontami questa storia e sapere da me cosa dovresti fare, penso che come prima cosa dovresti smetterla di comportarti come un’arpia, e per secondo dovresti andare ai tuoi a dir loro che non dovrebbero permettersi il lusso di farti la morale, visto ciò che hanno fatto loro! E dovresti dar loro il colpo di grazia dicendoli ciò che hai detto a me ovvero che è grazie a loro se non hai ben presenti concetti come l’onestà e la sincerità. Se loro non sono mai maturati, non possono pretendere che lo facciano i loro figli!” Le suggerisco, lasciando una banconota sul tavolo per saldare entrambi i conti. Afferro il cappotto, lo infilo ma prima di avviarmi all’uscita mi volto e le dico un’ultima cosa. “Ah, e se vuoi che gli altri ti prendano davvero su serio, comincia uno, a comportarti da dirigente e  azionista e secondo a cavartela da sola, senza correre da paparino. Ci vediamo domani.”
“A domani, grazie.” Mi risponde debolmente.
 
 

Daniele
Il silenzio della casa mi avvolge, l’unico rumore che sento è quello dei piatti che tintinnano mentre Rhonda e Patrizia li danno una sciacquata prima di riporli in lavastoviglie e avviarla. Dopo aver messo in ordine la cucina, Rhonda si ritira e Patrizia si raggomitola sul divano accanto a me.
“Per fortuna che Giulia doveva tornare presto!” Commento.
“Io non ho nessuna voglia di litigare stasera!”
“Michael resta qui anche stanotte?”
“Non ne ho idea Danielino, ma sono quasi certa di no! Ma tu devi rilassarti!”
Mi consiglia mia moglie, iniziando a praticare pressione sulle spalle. E’ da diverso tempo che io e mia moglie non passiamo una notte di passione, e basta questo contatto a farmi fremere. Mi giro d’impeto e la bacio finendo steso su di lei… Lei inarca la schiena e le tiro giù la zip del tubino che indossa.
“Ti desidero…” Le sussurro a pochissima distanza dal suo orecchio.
“Daniele,dovremmo andare il camera da letto,non credo sia prudente farlo in salone con Rhonda di là!”
“Mi desideri?” Le domando guardandola negli occhi, cercando delle conferme che dovrebbe essere lei a pretendere da me. Le cerco perché temo che i miei errori abbiano spento l’attrazione che provava per me.
“Sì Daniele, non sai da quanto…” Mi risponde prima di azzerare la distanza tra di noi e praticamente di strapparmi di dosso la camicia.
“Ho un’idea migliore della camera da letto.”
“E quale? Daniele, cos’hai in mente?”
L’accompagno per mano nello studio insonorizzato,non prima di aver raccolto da terra la camicia. Fremiamo entrambi, e non ricordo l’ultima volta che abbiamo perso il controllo come due neo-fidanzatini! Il sesso negli ultimi anni è stato regolare, programmato e sempre nel nostro letto. Quello che stiamo facendo adesso invece, non ha niente di classico e non vorrei mai che ci scoprissero i nostri figli!
 
 
 
Nataniel
“E adesso tua moglie dove si trova?” Mi domanda Francesco, dopo che ho terminato di raccontargli la storia degli ultimi anni della mia vita.
“Credo sia in giro per lavoro. Mentre JuanCarlos è a casa dei miei suoceri.”
“Hai un bel rapporto con tuo figlio?”
“Sì,molto bello. Per adesso il nostro rapporto non ha risentito della separazione tra me ed AnaLaura, anche perché lei mi ha sempre permesso di vederlo liberamente. Non siamo mai entrati in conflitto sull’argomento!”
“Avete fatto bene. E non pensi di sistemare le cose con lei?”
“Non saprei. Tra di noi ci sono ancora tanti conflitti… Entrambi siamo stati costretti ad abbandonare i nostri sogni. Lei voleva andare al college, ma per mantenere JuanCarlos accettò un ingaggio come modella e da lì è decollata la sua carriera. Io ero deciso a non abbandonare il mondo della fotografia,anche se all’inizio non guadagnavo molto! E lei si arrabbiava anche per questo,chiedendosi perché non ero in grado di cercarmi un lavoro sicuro come l’operario per portare a casa la pagnotta come faceva lei. Adesso le passo qualcosa, ma all’inizio è stata dura.”
“E adesso nessuno vuole rinunciare alla carriera per fare il papà e la casalinga.”
 Io annuisco.
“So che è un discorso del cazzo, e che l’unico a rimetterci è JuanCarlos. Noi ci occupiamo di lui, a volte usciamo anche tutti e tre insieme. Ma tra me e lei non c’è più amore, anche se ci mettessimo a cercare casa, a fare la famiglia del mulino bianco, sarebbe una presa per il culo! Entrambi amiamo JuanCarlos ed entrambi abbiamo trovato la nostra strada, siamo contenti delle nostre carriere… Riusciamo comunque ad essere dei bravi genitori.”
“Capito. In un modo o nell’altro avete trovato un equilibrio!”
“E tu?Esci con qualcuno, hai qualche corteggiatore…”
“Solo soletto amico mio!”
“Ci sarà pur qualcuno degno delle tue attenzioni! Sei troppo esigente, tel’ho sempre detto!”
“All’Ecomoda forse. Sai il modello, quello famoso?”
“Ah,voli basso insomma!”
“Cosa centra! Potrebbe anche fare il portinaio per quanto mi riguarda. All’inizio credevo fosse un po’ matto! Pensa che Domenica scorsa sono riuscito ad entrare al club, e questo qui mi casca addosso completamente ubriaco! Allora dico al mio amico, Massimiliano quello che lavora alla reception, ‘vai a chiamare Camilla Mendoza e David Valencia’. Io nel frattempo faccio prendere un po’ d’aria allo sbronzo, ci sediamo sul bordo della piscina e lui mi spinge dentro! L’ho odiato in quel momento! Scambiandoci due parole invece… Sta passando con il padre quello che ho passato anch’io. Non sa come dirgli della sua omosessualità.”
“Invitalo fuori e vedi che faccia fa! A proposito di Camilla Mendoza… E’ una relazione seria quella con David Valencia?”
“Io non ne so molto li conosco a malapena! Credo di sì, come mai t’interessa?”
“No, così.” Rispondo comportandomi con indifferenza.
“Nat, devo ricordarti io che TU sei posato e che LEI è fidanzata?”
“No, stai tranquillo. Non farò niente di stupido!”
La risposa del mio amico si riduce ad un mugugnino. E nonostante i miei buoni principi, l’immagine di Camilla cel’ho sempre negli occhi! Non vedo l’ora che arrivi domani per poterla almeno guardare!
 
 
 
Olga
Il falò pre-partita della finale interscolastica è una tradizione. Ovviamente l’organizzazione è affidata a quella gallina di Madison la quale non perde occasione per vantarsi delle sue doti di organizzatrice di eventi!
“Potrebbe infilargli la lingua in bocca giacché!” Commenta Donna, riferendosi a Madison che non fa che stare appiccicata a Jim e cercare le sue attenzioni. “Davvero non ti da fastidio che quell’oca metta le sue mani su Jim?”
“No, lo sai che ho occhi solo per Alex ora!”
“Hai occhi solo per il cellulare direi!”
“Non posso farci niente se di trova a Los Angeles! Dici che appena torna mi proporrà di metterci insieme?”
“Io credo di sì, viste le cose che ti ha detto l’ultima volta che vi siete sentiti!”
“Eccolo, è lui! Ma se rispondo qui non si sente niente!”
“Vai verso la palestra, corri innamorata!”
“Vado!” Affermo sorridente, mentre corro dal campo alla palestra. Durante il tragitto rispondo.
“Pronto?”
“Ciao cheerleader! Disturbo?”
“No, ero al falò per-partita ma mi sono allontanata.”
“Odiavo quei falò! I miei compagni di squadra avevano sempre la brillante idea di sbronzarsi, e il giorno dopo in campo c’ero solo io praticamente!”
“L’eroe della squadra! Perché facevano i falò la sera prima della partita?” Lui risponde di sì. “Allora devono aver imparato la lezione, perché la partita è Sabato e tutti quei ragazzi svenuti avranno il tempo per rimettersi! Tu che fai?”
“Prendo un aperitivo al bar dell’albergo.”
“Alle dieci di sera?”
“Qui sono le sette di sera bambolina!”
“E’ vero, che sciocca! Bambolotto!” Mi sembra che abbia riso brevemente… Quanto vorrei vedere il suo sorriso.
“Ti lascio tornare dai tuoi amici se vuoi.”
“Vorrei tanto vederti,lo sai?”
“E tu lo sai che lo voglio anch’io? Spero di poter tornare presto.”
“Allora ti auguro buona serata,bambolotto.”
“Ciao bambolina.”
Aspetto qualche secondo prima di chiudere la chiamata.Sorrido tra me e me e vorrei saltellare per la gioia!
Quando mi volto, non mi aspetto di trovare Jim appostato come un avvoltoio e trasalgo.
“Che cosa vuoi?”
“Posso sapere chi è questo bambolotto? Sappi che quando torna, lo riempio di botte!”
“Sei ubriaco, che schifo!” Non come Alex che prima di una partita non beveva mai! Mi muovo per oltrepassarlo, ma Jim mi blocca.
“Tu non vai da nessuna parte finché non mi avrai detto chi è quest’idiota!”
“LASCIAMI JIM!” Riesco a liberarmi della sua presa dandogli uno spintone. “Non sono affari tuoi! Tu mi hai lasciato e per me non esisti più!” Ribadisco con veemenza prima di tornare alla festa. Voglio proprio vedere chi farà la festa a chi quando Alex tornerà! Piano, sto correndo troppo con la fantasia… Chissà se farebbe mai a botte per me!
 
 
 
Lorenzo
Credo di non essermi mai sentito tanto in imbarazzo! Mia madre e mio padre trattano Silvia già come una di casa, per non parlare di Camilla. Mi rendo conto che è stata una pessima idea la mia! I fiori, la scenetta dell’ex ragazzo geloso, l’invito a questa cena… A cosa pensavo? E tutto per Giulio Valencia. Giulio Valencia che sta cercando di intortare anche Roberta! Non si è mai avvicinato a lei e proprio quando il siparietto di Giulia è caduto, recita la parte del fratellastro mellifluo con i suoi sinceramente falsi inviti a pranzo? Roby, dimmi che non ti farai intortare da lui! Ti prego! Mi va il sangue alla testa, e non posso parlarne con Diego perché mi darebbe del pazzo a credere che Roberta potrebbe farci qualche colpo basso per amore del fratello ritrovato! Mi domando tante cose… Giulio riuscirà a conquistare Silvia? Abbindolerà Roberta con la storia della famiglia? Loro due si faranno intortare da lui? Roberta accetterà l’affare con il contrabbandiere? Domani nel tardo pomeriggio, probabilmente, arriverà il campionario… Al massimo dopo domani dovremmo convincerla. Sempre che poi non si faccia abbindolare da Giulio! Ho lo sguardo fisso su Roberta… Cerco di capire se quello che avverrà domani sar&àgrave; realmente il primo incontro per loro, se ce ne sono stati altri e cosa si son detti? Roberta avita accuratamente d’incrociare il suo sguardo con il mio. Che cosa teme?
“Lorenzo, spero che ci porterai ancora qui questa deliziosa ragazza che hai scelto per mettere la testa apposto! E lo stesso vale per te Diego! E per Camilla. David,sei il benvenuto!” Afferma mio padre, mentre tutti si stanno ormai alzando da tavola.
“Va bene papà.” Rispondo, sbrigativamente cercando di mascherare le falsità che sto dicendo con autenticità. I miei fratelli nelle loro risposte sono molto più disinvolti!
“E’ stata una bellissima serata! Armando, Beatrice vi ringrazio!”
“Grazie a te per essere venuta. Grazie Isabella e David!” Ringrazia mia madre con un sorriso. Mi sudano le mani e non vedo l’ora che termini questa farsa! La mano di papà sulla spalla mi fa trasalire.
“Lorenzo, devo parlarti.”
“Veramente stavo per andare…”
“Non era una richiesta, vieni.” Mi ordina con tono fermo. Che vorrà? Oh mamma… Che si sia reso conto dei miei sorrisi di plastica e del mio nervosismo? Lo seguo,mentre rifiuto una telefonata di Gonzalo che probabilmente vorrà sapere com’è andata. Una cosa per volta!
 
 
 
Camilla
No,Lorenzo deve essersi bevuto il cervello! C’è ovviamente qualcosa che non so!  Prima non la considera una cosa seria e stasera la porta qui? Io non sono l’unica perplessa perché mamma non fa che guardare verso il corridoio, ansiosa che torni papà che le riferisca della loro conversazione. Non è difficile immaginare il perché papà gli abbia voluto parlarle. Se ha portato qui Silvia, la quale sembra entusiasta, senza prima pensarci bene, è un deficiente! Non sa che l’illusione può essere fatale? E’ un’arma pericolosa. Certo, durante il dolce Lorenzo ha fatto chiaramente capire che Silvia per lui è importante. Che sia successo qualcosa in questi giorni che ha fatto passare il loro rapporto al livello successivo? Solo lui potrà colmare queste nostre lacune, perché vederlo entrare con lei è stato per tutti uno shock! Questa casa e questa famiglia non avevano mai visto una ragazza di Lorenzo prima d’ora! Ovviamente la più sconvolta e pensierosa mi sembra Roberta… Le vado vicino e parliamo sotto voce:
“Non avevo idea che sarebbero venuti.”
“Nemmeno io Camilla… E’ una cosa seria allora!”
“Sono sorpresa quanto te! Era Leon prima al telefono?” Le chiedo, per distogliere la sua attenzione dall’argomento.
“Sì! Ci vediamo tra poco. Sai che Lorenzo stava origliando la mia conversazione con Leon? E poi m ha fatto delle domande… era accigliato!”
“Un attimo. Lui non stava origliano,mamma l’ha mandato a chiamarti e si sarà trovato ad ascoltare… Riguardo le domande non saprei cosa dirti ma non pensarci troppo! Goditi il tuo appuntamento con Leon!”
“Poi mi ha chiamato Giulio, domani pranziamo insieme. Dice che vuole conoscermi meglio adesso che sa tutto!”
Se Giulio si è fatto avanti con lei in questo modo, vuol dire che vuole davvero cambiare? Pare di sì, e questo non può che farmi piacere per lui e per la sua famiglia! Guardo David, coinvolto in una conversazione con Diego ed Isabella, e mi domando ancora se non sto sbagliando e nascondergli il mio passato con Giulio!
“Mi fa piacere. Mi sembra ora che vi conosciate meglio, del resto siete fratellastri!”
“Speriamo che vada bene!”
“Tesoro, scusate ragazze. Permetti due parole?” Mi domanda mamma, posandomi una mano sulla spalla, che accarezzo.
“Figurati zia, io scappo perché ho un appuntamento!”
“Ciao cara.”
“Ciao, a domani!” La saluto. Roberta saluta i presenti e se ne va, mentre io e mamma restiamo sole.
“Ti vorrei chiedere una cosa. Hai più parlato con David di quella certa cosa? No perché mi sembra l’abbia presa bene!”
Eccome! Penso tra me e me. Trascino mamma sul terrazzo, dove le racconto tutto e non sembra molto contenta della mia decisione!
“Figlia mia, non puoi fidarti davvero! Pensa se David dovesse scoprirlo da sè, penserebbe che sei una bugiarda!”
“Mamma, quella è una storia sepolta e se il prezzo per la sincerità è creare una crepa irreparabile tra Giulio e David, cosa che si ripercuoterà sulla loro famiglia, preferisco essere una bugiarda!”
“Camilla… Davvero rischieresti questo?”
“Lui ci crede davvero in questo rapporto con Giulio! Come faccio a dirglielo ora? Potevo farlo quando si odiavano, ma adesso non posso più!”
La mamma, dopo avermi accarezzato una guancia, tira un respiro profondo.
“Spero che non te ne pentirai, e che non venga mai a galla perché a quel punto David non perderà solo un fratello!”
 
 
 
Lorenzo
Non potevo scamparla! Due giorni fa ho detto in tutte le lingue del mondo a papà che non  l’avrei mai presentata, che per me è solo un gioco, che non mi sarei mai fidanzato e stasera la presento a loro. Che mio padre voglia parlarmi è normale… Ciò che mi preoccupa è che scopra le mie bugie.
“Lorenzo, vorrei sapere come stanno le cose! L'altro ieri mi hai detto che non cel’avresti presentata perché non era una cosa seria, che non facevate progetti… Che l’hai tradita! Insomma si capiva benissimo che non te ne importa una mazza di lei! Che diavolo stai combinando con quella ragazza? Guardami e dimmi la verità!”
“Niente di cattivo papà. Mi ricordo perfettamente cosa ti ho detto l’altro giorno, ma tu non sai cos’è successo tra di noi dopo.” Il suo sguardo mi esorta a continuare. “Lei oggi mi ha lasciato per un altro,  e ho capito di tenerci! Che non mi stava bene!”
“Lei ti ha lasciato per un altro?” Mi domanda papà, ponendo l’accento su ‘lei’.
“Lei papà, e se non ci credi puoi sempre andare a chiederglielo!”
“E tu mi vuoi far credere che accetteresti che lei abbia una relazione con te e con lui?”
“No papà! Da quello che so, tra i due non c’è mai stato niente ma non abbiamo ancora affrontato l’argomento in modo serio! Appena sono uscito dall’azienda ho cercato una fioreria aperta e sono andato da lei per supplicarla di non lasciarmi.”
Mi Dio, sto raccontando balle a tutti! Sto già perdendo il controllo della cosa! Papà mi guarda ancora con espressione severa, studiandomi.
“Se è andata così sono contento di sapere che non stai giocando con lei! E mi raccomando Lorenzo, neanche lei deve giocare con te! Lasciarti per un altro, tornare con te!”
“No papà, lei non è così.”
Lei non è una stronza come me! No, non posso andare avanti con questa storia per chissà quanto! Maledetto Giulio Valencia!
Papà mi da un buffetto sulla spalla e torniamo in salone. Noto che Roberta sen’è andata.
“Roberta?” Domanda mio padre. Silvia mi viene accanto e le cingo una spalla per poi posarle un casto bacio sulle labbra.
“E’ andata via, aveva un appuntamento. Ragazzi, spero che potremmo ripetere la serata!”
“Certo mamma, passate una buonanotte!” Saluta Diego, seguito da me, da Camilla e dagli altri.
E questa è andata… Ma quante ce ne saranno ancora? Per quanto dovrò fare il fidanzatino perfetto,attento e geloso? Perché ho cominciato?! Ci stiamo dirigendo verso l’ascensore seguendo le altre due coppiette, quando Silvia mi ferma. Lambisce le mie guance e mi dice:
“Grazie, è stata una serata che non dimenticherò mai. Sono così contenta.” Sorride.
“Anch’io, tesoro.” Le rispondo, fingendo di sorridere. Poi raggiungiamo gli altri.
Merda.
 
 
 
Giulia
Stasera ho sentito come se un’entità avesse posseduto il mio corpo. Ho trattato Massimiliano come un amico, battibecchi e offese a parte, ma gli ho confessato cose intime della mia famiglia. E lui, pur odiandomi, ha fatto un discorso che non fa una piega! Come possono venire a farmi la predica quando loro hanno fatto di peggio?
Smonto dalla mia auto e respiro profondamente.
“Forza Giulia!”
Entro in casa e mio avvio in salone ma quando incrocio lo sguardo di mamma e papà non distoglie lo sguardo dalla tv per salutarmi, mi mancano le parole.
“Dove sei stata?” Mi domanda mamma.
“All’agenzia di viaggi, ecco i biglietti per Buenos Aires. Poi sono stata mangiare una pizza…”
“Eravamo stati chiari, dovevi tornare subito. Non ci si può fidare di te!” Afferma mamma. Già,nessuno si fida di me. Mi sento improvvisamente sprofondare.
“Papà?” Cerco di richiamare la sua attenzione con voce tremante.
“Ho sonno, vado a letto Patty.” Mia mamma risponde con un borbottino. Ok, papà non mi vuol parlare e non ha tutti i torti! Per abbandonare il salone mi passa davanti e se non vuole parlare, passerò direttamente ai fati! Mi fiondo tra le sue braccia e sembro una pulce in confronto a lui!
“Ok, farò quello che volete. Smetterò di fare cazzate, di farti arrabbiare e m’impegnerò anch’io per perdonarvi e per rimettere in sesto la nostra famiglia! Ma parlami papà, ti prego!”
Mi aspetto qualche altra ramanzina ed invece mi stringe a sé senza dire una parola. Mamma, pochi metri più in là, ha gli occhi lucidi.
 
 
 
 
 
FINE CAPITOLO 27.
 
 
 
Cosa ne dite di Lorenzo? Come procederà la cosa? Roberta accetterà di buon grado l’idea del contrabbandiere? Come andrà l’appuntamento con Leon? E il pranzo con Giulio? Di Giulia e Massimiliano cosa ne pensate? E della scena finale? Le cose per la famiglia Valencia si sistemeranno davvero? Alex chiederà davvero ad Olga di avere una relazione? E come reagirà quando saprà dell’esistenza di Jim, l’ex ragazzo geloso? Della cena cosa ne pensate? Il confronto padre /figlio tra Diego e Armando vi è piaciuto? E quella tra Armando e Lorenzo? Credete che Armando si accontenterà di quelle due spiegazioni rinsecchite fornitegli dal figlio? Le parole di Diego vi sono piaciute? E la chiacchierata tra Armando e Camilla? Come andrà il compleanno? Nataniel riuscirà a tenere a freno le reali intenzioni che ha verso Camilla? Tutto nei prossimi capitoli!
   
 
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