Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: MikaCellos    02/02/2015    1 recensioni
Una ragazza innamorata di Mika studente presso il Conservatorio ha due sogni: Incontrare il suo idolo e diventare una musicista. Sarà la musica ad avvicinarla a Mika e a permetterle di stravolgere la sua vita una volta per tutte
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo mi svegliai più stanca del solito. Sentivo un cerchio alla testa, i miei occhi a mala pena si aprivano e avevo le gambe doloranti; forse avrei fatto meglio a dormire la notte prima, ma anche provandoci non ci sarei riuscita. La strada verso la scuola mi sembrò più lunga del solito anche perché, questa volta, non avevo Mika con me. Dopo il nostro incontro non ero ancora riuscita ad ascoltare una sola sua canzone, sapevo che i sensi di colpa mi avrebbero sovrastata di nuovo.
-Stai seguendo?- mi domandò la professoressa con tono irritato.
Ero tanto, troppo distratta dai miei pensieri…Non sentii neanche la sua voce!
-Allora!- urlò improvvisamente.
Alzai di scatto la testa e la fissai un momento, per poi ricominciare a fissare il mio banco.
-Scusate, ho bisogno di…- non terminai la frase, mi alzai e corsi fuori dalla classe. Non volevo piangere ma dalla notte prima non avevo più il controllo di me stessa, quel uomo mi aveva improvvisamente rubato la vita! Sentii un dolore lancinante alla pancia, mi appoggiai al davanzale della finestra e lentamente mi abbassai ritrovandomi accovacciata a terra, ancora fra quelle stesse lacrime che mi tormentavano dal giorno prima.
-Basta,basta!- sussurrai fra me e me. La campanella dell’ultima ora suonò violentemente e in pochi minuti i corridoi si riempirono di studenti, come sempre eccitati all’idea di abbandonare le noiose mura scolastiche. Mi alzai e tornai in classe per prendere il mio zaino; la professoressa mi guardò scioccata e si avvicinò lentamente:
-Che sta succedendo?- domandò a braccia conserte.
-Nulla, ho i miei problemi “adolescenziali” come li definite voi professori!- risposi con voce squillante.
Subito dopo corsi via ancora una volta, impedendole di aggiungere qualsiasi cosa e mi diressi verso la stazione.
Avevo paura di tornare in conservatorio, tanta paura. In quel momento riuscii a dimenticare tutto e chiusi gli occhi nella speranza di riposarmi…Ma ero già arrivata, era la mia fermata. La situazione si fece drastica quando fu il momento di entrare, quel corridoio mi terrorizzava. Feci un respiro profondo ed entrai sicura di me nella scuola di musica. Per fortuna non ebbi problemi o, peggio, incontri durante quei pochi metri. Quando fui dietro la porta dell’aula sentii delle voci, probabilmente il maestro che parlava con i suoi colleghi… Bussai due volte ed entrai immediatamente. Ero ancora sulla soglia della porta quando vidi lui. Sentii ancora quel dolore lancinante alla pancia ma cercai di non abbassarmi e di sopportare il dolore in silenzio, dopotutto ci sarei riuscita benissimo con la presenza di Mika. Aperta la porta mi trovai gli sguardi di Mika e del maestro puntati addosso. Questa volta non sentii nulla, a parte quel dolore che sembrava non passare mai. Dei due, Mika aveva il sorriso più bello, così naturale, così splendente, così perfetto.
-Buonasera- disse il maestro. Notai che aveva un disco in mano e risposi subito:
-Buonasera a…Entrambi!- risposi balbettando e intanto lasciando la custodia.
-Hi Chiara! Sono felice di vedere te. Comme stai?- rispose a mia grande sorpresa Mika. Non riuscivo a dire nulla,non a lui…Ma dovevo fare qualcosa, così sorrisi dolcemente guardandolo negli occhi. Lui ricambiò e continuò a fissarmi così, con quel sorriso meraviglioso.
- Beh le novità non finiscono mai. Mika, che come ho notato conosci, sta cercando dei violoncellisti per il suo nuovo singolo che uscirà fra un mese e…- disse il maestro.
-So, tu sei una cellist?- lo interruppe Mika che continuava a sorridermi.
-S-si...- risposi quasi sottovoce. Mika ricambiò con una risatina sotto i baffi.
-Dicevo, per partecipare devi fare un’audizione qui fra una settimana. Ti andrebbe?- continuò il maestro.
-Certo- risposi guardando Mika che mi sorrideva ancora.
-Vai! Vollio sentire te playing cello!- aggiunse Mika con voce sicura.
- Alora vi lascio suonare, I’ll come back later!- continuò aprendo la porta.
-A dopo, grazie- rispose il maestro. Prima di chiudere la porta Mika mi guardò e sorridendo mi fece un occhiolino e io lo salutai con la mano.
Quella volta mentre suonavo mi sentivo diversa, quasi felice…Una grande novità dopo tutte quelle lacrime.
-Allora ci vediamo la settimana prossima, guarda che Mika è esigente. Preparati bene!- mi disse il maestro prima che me ne andassi.
- Lo so… Ma è Mika! Ce la farò.- gli risposi sorridendo. Appena chiusi la porta mi girai e cominciai a camminare verso l’uscita quando sentii nuovamente quella parola:
-Wait!-. Era Mika. Mi girai e lo vidi dall’altra parte del corridoio. Avevo già vissuto una scena simile… La paura che sembrava essere scomparsa per quelle due ore, tornò improvvisamente dentro di me. Mika si avvicinò a passo svelto e proprio quando credevo che sarebbe successo qualcosa…



 
   
 
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