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Autore: Butterfly8    04/02/2015    4 recensioni
Questa storia è il seguito de "I quarant'anni di Betty". In questa storia avranno un ruolo più attivo tutti i protagonisti "secondari". Armando e Betty sono uniti più che mai e saranno i punti di riferimento per tutti gli altri. Buona lettura e aspetto i vostri commenti e recensioni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Mario

“Ti rendi conto che Sandra aspetta tuo figlio?” mi chiede Armando. Siamo nel suo ufficio alla New Tech. Abbiamo pranzato qui velocemente e cerco di aggiornarlo delle ultime novità.
“Si. Lo so!” gli rispondo.
“E non pensi che dovresti mettere la testa a posto?”
“Io non sono fatto per avere la testa a posto! Non riesco a lasciare Camila, forse perché significherebbe dover accettare di cambiare vita!”
“Mario…. Sei davvero una porcheria! Lasciatelo dire da me che sono il tuo migliore amico! Non lasci mia sorella, ma non sopporti se Sandra esce con …” dice lui non ricordandosi il nome.
“Adam Carter! Insegnante, anni quarantacinque. Americano di Boston ma sua madre era di origini irlandesi. Divorziato. Senza figli, appassionato di storia e di golf!” gli dico.
“Calderon!! Ma sei fuori di testa! Dove hai preso tutte queste informazioni?” mi chiede.
“Secondo te dovevo stare con le mani in mano e non scoprire che tipo frequenta Sandra? Quell’uomo ha pensato per cinque minuti di essere il padre di mio figlio!”
“Sandra è libera di frequentare chi vuole!” mi ricorda “E a quanto pare non è nemmeno una cattiva persona!” aggiunge.
“Ma il padre del bambino sono io!!”
“… E tu hai una relazione con Camila!” mi dice. “Io non avrei mai e poi mai accettato che Betty avesse una relazione con un altro uomo mentre aspettava i miei figli!”
“Infatti sei andato come un pazzo a Lima! Ma la situazione è diversa. Tu e Betty siete sposati!”
“Quindi mi stai dicendo che se Sandra andasse a letto con quell’uomo per te non farebbe differenza??”
“Ci deve solo provare! Lo prendo a pugni!” dico arrabbiato.
“Però tu continui ad avere una storia di sesso con Camila! Davvero adulto come comportamento! Tu puoi avere una relazione e Sandra no!!”
“Armando… ti prego… non infierire anche tu. Sai cosa faccio? Me ne torno all’Ecomoda! Prima che tua moglie mi licenzi per assenteismo!!” gli dico e lo lascio nel suo ufficio. 

 

Quando arrivo nel piano degli uffici, trovo Sandra che sta per rimettersi al lavoro.
“Come stai?” le chiedo.
“Bene!” mi risponde. “Come devo stare?”
“Puoi venire nel mio ufficio un attimo?” le chiedo. Lei mi segue.
“Cosa devi dirmi Mario?”
“Volevo scusarmi per il comportamento che ho avuto la scorsa settimana. Non volevo seguirti, solo che avevo la sensazione che non mi avresti mai detto del bambino!”
“Come puoi pensare una cosa del genere? Certo che te l’avrei detto!!!”
“Vorrei che sapessi che potrai sempre contare su di me per tutto quello che riguarda il bambino. Io sono suo padre e non intendo lavarmene le mani.”
“Certo che sei davvero stronzo!” mi dice lei. Ma cosa ho detto di male??? “Posso contare su di te per quanto riguarda il bambino? E cosa gli dirò quando non sari al suo fianco il primo giorno di scuola?”
“Certo che ci sarò!” le rispondo.
“Mi stai dicendo che vuoi essere una figura di riferimento per lui? Che vuoi fargli da padre? Ne sei davvero sicuro? Non ti permetterò di fare al bambino quello che hai fatto a me negli ultimi dodici anni. Quindi pensaci bene perché non voglio dare false speranze a mio figlio su un uomo che, anche se è il suo padre biologico, entra ed esce dalla sua vita lasciandolo devastato. Posso trovare di meglio!” mi dice.
Mi fa proprio imbestialire! “Di meglio? E chi Adam Carter?” le dico. “Ricordati che tuo figlio è anche mio figlio! Non è solo tuo. Anche io ho partecipato al suo concepimento! Non puoi dimenticartene.”
“Infatti non lo dimentico” mi risponde. “Ma se non vuoi essere presente per davvero nella sua vita, preferisco che tu ti limiti ad essere colui che accidentalmente è stato il fornitore di sperma!!” mi dice. Non l’ho mai vista così arrabbiata!
“Quindi vuoi dire che per te, fare un figlio con me o farlo con quell’Adam lì non fa nessuna differenza? Com’è che hai detto? Ah si, purtroppo sono io il padre del bambino!”
“Adam non c’entra niente! Lo conosco da poco tempo!”
“Ma questo non ti ha impedito di andare a letto con lui!” le dico.
“E adesso mi fai pure una scenata di gelosia? Non sapevo di essere incinta quando l’ho fatto. E poi la mia vita non è più affar tuo!”
“Vorrei sperare che adesso che sai di essere incinta, tu non abbia più rapporti con lui!” le dico. Ha ragione Armando. Non posso accettare che lei abbia rapporti sessuali con un altro uomo! Per dio, aspetta mio figlio!!!
“Non riesco a credere alle mie orecchie! Ma chi ti credi di essere? È vero sei il padre del bambino, ma non possiedi me. Non sei il proprietario della mia vita. Lo sei stato per tutto questo tempo, ma trovarti su quella dannata scrivania mi ha aperto gli occhi. Il mio corpo è MIO. Hai capito? Faccio quello che voglio!”
“Ma adesso stai ospitando nostro figlio!! Non puoi essere avventata!” le dico cercando di farla ragionare.
“Non posso credere alle mie orecchie! Tu pensi che io metterei in pericolo il bambino? Probabilmente è l’unico figlio che avrò nella mia vita, visto che ho perso dodici anni dietro a te, che non meritavi più di cinque minuti! Aveva ragione Betty, quando mi ha detto che non avrei potuto incontrare qualcuno peggio di te!” mi dice accalorandosi.
“Non arrabbiarti!” le dico. “Non voglio farti arrabbiare! È che tutta questa storia mi sconvolge!”
“Ti sconvolge? Ma non al punto di interrompere la tua storia con Camila! Così io non posso avere una relazione con un altro mentre sono incinta e tu si? Dimenticatelo. Se voglio avere una relazione con Adam o con chiunque altro io la avrò!” mi dice ed esce.
Faccio per seguirla! Non può pensare che io accetti che lei abbia una storia con qualsiasi altro uomo mentre sta aspettando mio figlio!? E nemmeno dopo veramente. Se vuole avere una relazione può averla con me! Con me? Ma che sto dicendo? Oddio, sono confuso!! Io ho una relazione con Camila!

 

***

 

Tre settimane dopo
Questa sera io e Camila avevamo la nostra serata. Abbiamo questa specie di relazione ormai da tre mesi. Stasera i suoi figli sono con il loro padre. Siamo andati a cena fuori e poi siamo venuti qui a casa mia. Solo una settimana fa saremmo già a letto a fare sesso selvaggio ma stasera c’è qualcosa che non va.
Io sono nervoso perché ho sentito Sandra che prendeva un appuntamento con Adam per uscire e Camila è nervosa perché ieri, alla presentazione della New Tech ha scoperto che Alberto si frequenta con Marcela Valencia. Cosa che l’ha fatta imbestialire.
Siamo a casa mia ma con la testa siamo proprio altrove. Le verso un bicchiere di whisky e uno lo prendo per me.
“Mario” mi dice lei “ma che stiamo facendo da tre mesi a questa parte?”
“Sesso fantastico?” le dico io.
“Si, senza alcuna ombra di dubbio! Ne avevo bisogno. Ma… non mi basta più!”mi risponde lei.
“Cosa vuol dire questo? Vuoi avere una storia …seria?” dico allarmato!
“No … non offenderti” mi dice lei quasi ridendo alla mia espressione terrorizzata. “Non voglio avere una storia seria con te! Io … sono così confusa… ma credo che voglio … mio marito!” mi dice.
La capisco! Eccome se la capisco! Mi sembra assurdo ma la capisco.
“Non preoccuparti Camila!” le dico abbracciandola. “Siamo entrambi adulti. Sapevamo di non essere innamorati l’uno dell’altra. Io non mi innamoro mai di nessuna!”
“Ne sei davvero sicuro Mario?” mi chiede. “Perché ti vedo piuttosto nervoso stasera!” mi dice.
“Lo sono in realtà. Questa sera Sandra esce con quell’Adam e io non riesco ad accettarlo!”
“Oohh! Finalmente una reazione da uomo!”
“E questo che vuol dire?” le chiedo.
“Mario, guardaci! Da quando ho visto mio marito con Marcela non faccio altro che pensare a quanto siamo stupidi e soli. Fare gli amici di letto è stato bello, ma io ho un marito con il quale sono sposata da diciotto anni e che ho bellamente tradito per un impulso di un attimo e poi mi sono ostinata nel voler avere ragione. Tu, hai una relazione con questa donna…. Da quanto tempo dodici anni? E ora lei è incinta! Aspetta tuo figlio che diamine! So per esperienza che una donna, soprattutto quando è incinta vuole avere accanto il suo compagno, non vuole affrontare tutto da sola. Ma sappi che una donna, messa alle strette è capace di affrontare qualsiasi cosa da sola, anche una gravidanza!” mi dice.
“E cosa significa?”
“Significa che… guardaci, non siamo davvero due esemplari da seguire, ma Mario… non penserai che davvero il tuo posto è qui accanto a me? Per cosa poi? Un po’ di sesso? In fondo lo sai pure tu che dovresti essere al suo fianco…”
“Non lo so Camila. Non so se sono davvero pronto a cambiare vita. Tu pensi che io sia in grado di fare il padre? Di cambiare? Di smettere di avere continuamente relazioni con donne diverse?”
“Questo Mario non posso essere io a dirtelo. Devi essere tu a decidere. Per quanto mi riguarda, io me ne torno a casa!” mi dice. Mi saluta. “E’ stato bello Mario, finchè è durato è stato bello, ma io… !”
“ … Vuoi tuo marito!” le dico. Lei non mi risponde nemmeno va solo via. Mentre a me non rimane che pensare alle sue parole.
Mi squilla il telefono. È  Sandra. Che cos’ha un sesto senso?
Le rispondo e mi dice che domani ha un appuntamento dal medico. Se voglio posso accompagnarla. Così mi dimostra che lei è una madre responsabile!

 

***

 

Un mese dopo
Siamo stati di nuovo dal medico per fare tutti gli accertamenti necessari. Sandra era terrorizzata perché non sentiva il bambino muoversi, anzi dice di non averlo mai sentito. Il medico l’ha rassicurata, dopo aver fatto tutti gli esami del caso. Ci ha chiesto se volevamo sapere il sesso e … ed è una femmina! Non posso crederci! Io Mario Calderon sarò padre di una bambina!
Il medico ha detto a Sandra che va tutto bene e che non la sente perché probabilmente passa tutto il tempo a dormire, ma da adesso dovrebbe iniziare a non avere pace! Sandra è di cinque mesi ma non è molto ingrassata. Sarà che data la sua altezza la gravidanza si nota appena.
Siamo di ritorno dal ginecologo. Passiamo in caffetteria all’Ecomoda perché lei ha molta fame. So che le sue amiche della banda e Betty la stanno aspettando per avere notizie!
I nostri rapporti sono davvero molto strani. Nonostante io le abbia detto che non ho più una relazione con Camila, lei ha sollevato le spalle e ha continuato a vedersi con quell’Adam!
“Vieni nel mio ufficio?” le dico.
“E di cosa dobbiamo parlare? Devo andare dalle mie amiche!” mi risponde.
“Ti prego vieni nel mio ufficio!” le dico.
Prende un’altra brioche e mi segue.
“Mario… cosa c’è? Ho da fare, del lavoro da sbrigare! Il mio capo è un negriero!”
“Ok… hai ragione, dirò a me stesso di essere più buono!”
“Cosa vuoi?”mi domanda.
“Vorrei che cercassimo di andare d’accordo anche quando usciamo dalla stanza del medico! Non sopporto più che tu mi ignori sempre e comunque! Mi com’è possibile che nonostante tu sia incinta di mia figlia non mi degni di uno sguardo o di una parola. Come è possibile che mi parli solo di lavoro??”
“E cosa dovrei dirti? Io cerco di stare calma, per la bambina. Non devo innervosirmi. L’hai sentito il dottore no?! Ho deciso che ti avrei evitato il più possibile. Per tutti questi anni tu hai giocato con i miei sentimenti, ma ora devo proteggere lei” dice toccandosi la pancia “ e se necessario la proteggerò anche da te!”
“Ma non puoi dire sul serio! Non sono mica un mostro?!” le dico. Ogni nostra discussione si conclude con lei che mi accusa di non essere la persona giusta per crescere un figlio.
“Ah no? E dimmi, CHI ha progettato quell’orribile gioco con Betty? CHI ha scritto quella dannata lettera di istruzioni? CHI possiede un archivio di donne per ogni evenienza, CHI si è preso gioco del suo migliore amico, prendendolo sempre in giro perché si era innamorato o perché voleva essere fedele alla sua famiglia? CHI ha una storia con due donne in contemporanea? Chi si prende gioco dei sentimenti altrui senza tenerne conto? CHI dichiara di essere un single fondamentalista e di voler scappare da qualsiasi forma di legame? CHI non è ancora cresciuto?E Mario dimmi, CHI?”
E’ un fiume in piena!
“E tu pensi che io possa mettere nelle tue mani la vita di mia figlia, anche se è tua figlia? No che non lo farò!”
“E’ vero non sono una brava persona. Ho un codice di condotta tutto mio, ma non sarei mai capace di fare del male a mia figlia!!”
“Mario, ma cosa vuoi da me? Pensi che io possa continuare a starti accanto fino a che tu non trovi la tua prossima fiamma? Dimenticatelo! Io ho la mia vita e tu la tua! Stop!”
“Ma nella tua pancia stai crescendo mia figlia!” le urlo quasi.
“E allora dovrei accettare di stare con te perché sei il padre di mia figlia? Lo sei purtroppo! Ti ho detto che ti lascerò fare parte della sua vita, ma dalla mia devi starne fuori!”  mi dice.
“Non puoi chiedermi una cosa del genere, sei la madre di mia figli anche tu farai sempre parte della mia vita!”
“Mario ma sei ottuso? Noi non siamo una coppia, non lo siamo mai stati a tutti gli effetti. Poteva anche andarmi bene prima! Ma ora non più! Ho quarantatre anni! Non ne ho più venti. Senza contare di tutte le volte che mi hai tradita!!! Devo essere lucida e forte. Devo pensare a lei prima che a me!” mi dice ed esce.

 


***

 
 

Oggi è il giorno del matrimonio di Nicolas e siamo qui tutti in chiesa ad aspettare la sposa. Vedo Sandra arrivare con quell’Adam lì. Non è servito a niente parlarne tra giorni fa. È irremovibile sul fatto che non vuole che io abbia a che fare con lei. Potrò avere a che fare con mia figlia quando sarà nata ma non con lei.
Vedo Armando e gli vado incontro. Lui  il testimone di Nicolas assieme a Betty.
“Mario … che faccia stravolta!” mi dice.
“Si … ormai non riesco a dormire bene!”
“Vedo che Sandra è arrivata con il suo nuovo accompagnatore!” mi dice facendo un impercettibile gesto della testa verso di loro.
“Non me ne parlare ti prego. Non sono riuscito in alcun modo a darmi una possibilità!”
“Non ti potevi aspettare nulla di diverso dopo quello che le hai combinato con mia sorella. Betty dice lei è molto determinata a non avere a che fare con te!”
“Ma ti sembra possibile? È la madre di mia figlia! Come potrà non avere mai a che fare con me?” gli chiedo.
“E’ una voce scoraggiata quella che sento o mi sto sbagliando!? E chi l’avrebbe mai detto che batte un cuore in quel petto?” mi dice Armando.
“Non sai cosa mi ha detto, che io mi sono sempre preso gioco di tutto e di tutti, compreso di te e che perciò non sono attendibile, non vuole avere a che fare con me!” gli dico.
“Finalmente qualcuno che ti rimette al tuo posto!! Devo andare a complimentarmi con lei allora!”
“Armando, ti prego, non scherzare! Lo sai cosa significa per me vederla oggi qui con quell’uomo?”
“Mario, ti faccio una domanda seriamente adesso e tu devi rispondere altrettanto seriamente. Dimentica per un attimo che lei sta aspettando tua figlia, tu vorresti avere una relazione con lei? Se la riposta è si allora devi fare di tutto per riconquistarla. Ma se la risposta è no, come penso che sia, devi accettare le sue condizioni!” mi dice e mi lascia solo perché Betty lo sta chiamando.

 

La cerimonia è stata… una normale cerimonia di matrimonio. Dalla quale fuggire a gambe levate. Adesso siamo in questo locale per una piccola festa e poi gli sposi partiranno.
Vedo che Sandra è seduta ad un tavolo con Adam. Nn saprei dire in che rapporti siano. Non so se hanno una storia nonostante lei sia incinta di mia figlia. Non gliel’ho mai chiesto, ma dannazione la risposta deve essere NO!
Li guardo di sottecchi.
“E’ inutile che li guardi Mario, non riuscirai a separarli” mi dice una voce facendomi sobbalzare.
“Betty” dico io, voltandomi verso di lei.
“E così, per una volta nella sua vita ha fatto la cosa giusta… finire la sua relazione con Camila, dico!”
“Si, io e Camila ci siamo resi conto che la nostra non era una vera e propria storia, quanto piuttosto una… passione”.
“Le voglio dire una cosa Mario. Non so a che gioco sta giocando con Sandra, ma se torna a farle del male, le giuro che non so come, ma questa volta gliela faccio pagare!” mi dice e va via.
E’ davvero assurdo che con chiunque parli, non ricevo che minacce. Come se non avessi combinato mai nulla di buono nella mia vita! Forse è davvero così.
Riconcentro la mia attenzione su Sandra. È molto affascinante. Indossa un tubino blu scuro e la sua pancia è lievemente accennata. Vedo che Adam le prende la mano e se la porta alla bocca per posarle un bacio. Non riesco a credere che amoreggino qui davanti a me e davanti a tutti gli altri!”
“Respira Mario, respira!” mi dice Camila. “Lo sta facendo apposta. Vuole farti innervosire!”
“E ci riesce benissimo perché sono davvero gelosissimo!”
Incapace di fermarmi, vado verso il loro tavolo.
“Adam” mi rivolgo a lui con un cenno della testa .”Sandra, posso parlarti?” le dico
“Mario” mi dice “cosa c’è? Cosa vuoi dirmi di nuovo?”
“Ti prego” le dico. “Devo parlarti!”
“Vai pure” le dice Adam.
Lei si alza e mi segue, mentre vedo che le ragazze della banda si adoperano per non lasciare solo il professore.
“Cosa dannazione stai facendo con quell’uomo qui?” la aggredisco immediatamente.
“Era questo che volevi dirmi? Perché ti ho già detto che la mia vita non ti riguarda!” mi risponde freddamente.
Mi riguarda eccome invece. Ma questa volta, invece di risponderle e iniziare una interminabile discussione la bacio. Lei si stacca e mi da uno schiaffo. Ma io prontamente la bacio di nuovo. Nella mia testa si formula solo un pensiero. Si, la vorrei comunque. Anche se non fosse incinta. Non so quando ho maturato questa decisione, ma forse era da questo che stavo scappando quando ho iniziato la mia storia con Camila.

 

   
 
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