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Autore: scoiattolo17    04/02/2015    1 recensioni
Un sorso troppo amaro da inghiottire. Così amaro da non poter far altro che farle sputare fuori le peggio parole ed il peggior disgusto per quell’uomo che lei aveva amato. Le calde lacrime versate le erano servite da monito: mai e poi mai gli avrebbe rivolto la parola, mai e poi mai lo avrebbe più chiamato col suo nome e mai e poi mai si sarebbe di nuovo innamorata e fidata di un uomo in tutta la sua vita. Basta. Con l’amore, lei, aveva chiuso.
:D eccomi di nuovo a stressarvi la vita! un saluto a tuttii!!! :D S.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Le gocce di sangue cadevano silenziose imbrattando il pavimento di marmo bianco.
Ryo sembrava non provare dolore, in compenso guardava Daisuke con tutto l’odio che aveva in corpo. Sapeva che avrebbe dovuto ucciderlo tempo prima, e sapeva anche che adesso, in quelle condizioni, con il braccio destro fuori uso e troppa distanza a separarli, non avrebbe più potuto proteggere Kaori.
Anche la ragazza sapeva bene che la situazione era critica.
Ryo, ferito al braccio, non aveva alcuna possibilità di vittoria contro Daisuke. Doveva essere lei a tentare il tutto per tutto. Fece un lungo respiro e cercò di liberare la mente per quanto possibile.
Guardò per un attimo la 357Magnum di Ryo a terra. Era a breve distanza da lei… ma il tempo che le sarebbe occorso per abbassarsi a recuperarla, probabilmente, le sarebbe risultato fatale. E non poteva permettersi di mettere la vita di Ryo in pericolo, non più di quanto in realtà avesse già fatto.
Doveva aspettare il momento giusto, quell’attimo che fa la differenza.
Si concentrò. I suoi grandi occhi nocciola, accesi di una strana scintilla, guardavano Daisuke con aria di sfida
La guardia non si lasciò scappare questo cambiamento negli occhi della bella sweeper:
-Ehi bella gattina, avrei detto poco fa che tremavi di paura, mentre adesso sembra proprio che tu sia pronta a combattere…-
-Di certo combatterò fino alla fine…-
-Ahahah..- sadica rise la guardia –Non temere, prima della tua morte ci sarà quella del tuo amichetto- disse, puntando Ryo con la pistola -…e poi vedremo quanta voglia ancora avrai di lottare! Prima di tutto dai un calcio alla pistola a terra e buttala lontano, altrimenti il tuo amichetto non arriva al prossimo minuto-
 
Kaori guardò la pistola a terra. Era la loro unica possibilità. L’allontanò di diversi metri con il piede.
Ecco che la speranza andava svanendo.
Doveva prendere tempo. Doveva pensare…
-Vedi Daisuke, c’è un enorme differenza tra te e me…- Kaori iniziò il discorso ma fu ben presto interrotta dalla guardia
-Già piccolina io comando e tu subisci, che ne dici?? Potremmo divertirsi ancora un po’ prima dell’alba tu ed io che ne pens…-
Ma non finì il discorso che qualcuno scese le scale di corsa attirando la sua attenzione
-Daisuke che diavolo succede qua??!!- Sato arrivò al pian terreno poco distante da Kaori
La ragazza guardò Daisuke. Ancora teneva la pistola puntata su Ryo.
-Signor Sato si tolga immediatamente! Quei due sono City Hunter ed hanno organizzato il blitz al molo!- urlò Daisuke
Sato allora fece una cosa che ne Ryo, ne Kaori, si sarebbero mai aspettati.
Alzando le mani in segno di un innocuo disarmo, Sato si interpose davanti a Kaori, praticamente coprendola da un eventuale sparatoria.
Daisuke non accettò la cosa:
-Spostati o ammazzerò anche te con loro!!!- un ghigno sadico sulla faccia.
Tutti e tre gli ostaggi sapevano che l’avrebbe fatto veramente se Sato non si fosse spostato di lì, che quell’animale feroce non ubbidiva neanche ai suoi padroni.
 
Kaori solo allora notò che Sato aveva una pistola nascosta dietro di sè; poteva vedere il calcio dell’arma fuoriuscire dalla cintura dei pantaloni. Era lì, a portata di mano, e probabilmente, era stata proprio un’idea dell’uomo.
Guardò Daisuke.
Sembrava essere molto concentrato su Sato.
Fu un attimo, e vide che, inveendo ancora su Sato, Daisuke spostò la traiettoria della pistola, volendola puntare sull’uomo di fronte a lei.
Kaori colse il momento:
Dopo che Ryo non fu più sottotiro…
Prima che lo divenisse Sato…
Mentre Daisuke imprecava contro l’uomo che non voleva spostarsi…
Kaori impugnò la Beretta semiautomatica e, spostandosi di lato, fece fuoco.
 
Un altro boato e la villa sprofondò di nuovo nel silenzio.
Daisuke cadde a terra colpito al petto. Esanime.
Sato si voltò verso Kaori che, ancora con la pistola fumante in mano, restava immobile.
Forse Sato non sapeva che quella vita, per quanto meschina potesse essere, era la prima che veniva spezzata da Kaori.
Forse Sato non lo sapeva, ma Ryo si.
Con calma si avvicinò alla socia.
Le tolse teneramente la pistola dalle mani e la restituì a Sato.
-Socia, dobbiamo andare…- le sussurrò, quasi risvegliandola.
 
Kaori sembrò cadere dalle nuvole.
Notò Ryo di fronte a lei e Sato poco più lontano.
Daisuke giaceva a terra. Lei l’aveva ucciso. Che diavolo aveva fatto?? Aveva ucciso un uomo…
Non lo dette a vedere ma il suo cuore sembrò fermarsi per un lungo istante.
 
Ryo non perse tempo e, prendendola per mano, la trascinò fuori dalla casa, seguito da Sato.
Uscirono nel giardino sul retro proprio nel momento in cui la polizia faceva l’ingresso nella grande sala della villa Kirasawa.
 
Molti gli arresti, qualche ferito, solo un morto ed il figlio di Kirasawa mancante all’appello.
Saeko tirò un sospiro di sollievo:
meglio di così non poteva andare.
 
 
  
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