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Autore: Aleena    04/02/2015    0 recensioni
Rapporto: scudi a terra, armi alla minima potenza. Nemici in sovrannumero disturbano le...
... la notte. I ribelli...
... nessuno.
Riuscite a sentirci?
Qualcuno di voi riesce a sentirci?
____
[4a Classificata al Contest "This is War" indetto da ManuFury sul forum di EFP]
Genere: Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO X
 
 
  Risolutamente vivo e solo, il generale si mosse. Non c’era sguardo nei suoi occhi, solo una glaciale, vuota determinazione. Scavalcò il cadavere di Santiago, di Ricardo e di Martin senza neppure vederli e si fece strada nella carcassa del trasporto, scavandovi all’interno finché non trovò il tablet con cui il traditore aveva lavorato. Vi appoggiò il Timbro e si sedette, diritto e vuoto, in cerca di un briciolo di realtà.
 
 
Questa è una prova di comunicazione. Codice rilevanza: grigio. Autore: Sott. Santiago.
 
Se hai trovato questo messaggio significa che te l’ho detto. Sai tutto. E mi perdonerai se ti do del tu, ma non ho mai amato i formalismi. E queste sono le ultime confessioni di un morto… cosa c’è di meno informale?
Vorrei raccontarti chi sono, dove sono nato, com’era bella casa mia, ma non lo farò. L’italiano che è in me si è già macchiato di così tante colpe, che preferisco essere lo spagnolo. Quindi ti parlerò di lui. Di Santiago. O meglio, dell’uomo che Santiago è diventato dopo morto.
Quest’uomo ti odia. Con tutta l’anima. Ti odio perché so che rimarrai in vita solo tu, alla fine. Non perché te lo meriti, ma perché nel tuo braccio, fra i filamenti del Timbro, è scritto il codice di sblocco di quella dannata porta. Solo tu puoi liberare i Dottori e portarli al sicuro.
Ti conosco, Julio. Ho fatto ricerche su di te e ti ho osservato. Decifravi messaggi con l’abilità di uno stratega comune, ma non era così semplice, vero? O meglio, così chiaro. Sapevi dove andare a cosa fare perché era a te che erano destinati quei messaggi.
Ti conosco, Julio.
Hai servito la casa reale da quando sei entrato nell’accademia. Un nobile! Mi fai talmente schifo.
Come puoi capire, i dispositivi di comunicazione hanno funzionato, anche se per poco. Mi servivano informazioni, e dovevo tenerle per me. Le informazioni sono potere.
Vorrei dirti così tanto… raccontarti di come quelle cianfrusaglie appiccicose nelle mie tasche fossero armi celate, di come ho ammazzato quella donna seduta ai miei piedi mentre ero legato o dell’abilità che ci è voluta per non affezionarmi. Ma non lo farò.
Canteranno i posteri il mio requiem, forse. Un requiem di bestemmie e maledizioni, ma che vuoi farci? Si raccoglie quello che si semina. E se è vero che le guerre vanno e vengono, ma i grandi soldati vivono per sempre, allora forse non riceverò neanche quelle. Non sono un soldato ma un disperato, lo so, ed è questa la mia forza. Qualcosa che non puoi capire, lo so.
Ti conosco, Julio. E ti odio.
Ti sei preso tutto alla fine: la mia missione, la mia vita, le mie memorie… la mia donna. Te la sei goduta, Julio? Io ho avuto un bacio solamente e tu te la sei scopata tutte le notti. Bella la vita al comando. Hai avuto ogni cosa di me alla fine, perfino i miei silenzi, la mia sincerità… la cosa più preziosa! E solo perché sei dannatamente indispensabile. Hanno bisogno di te, Julio. La mia gente, la resistenza, il mondo intero. Che cazzo di ironia!
Ti chiedi perché te lo dico, sputandoti in faccia il mio odio così direttamente invece di pregarti di ascoltarmi?
Perché ti conosco, Julio.
Non sei tipo da lusinghe, anzi: godi del tuo potere e lo usi. Lo so, e posso capirlo. Ma tu dovrai capire me: io sono morto, non ho nulla da guadagnare da una bugia. Nulla da guadagnare dal tuo disprezzo o dalla tua compassione.
Ma quella gente si! Il tuo popolo, e quello del Santiago che sono stato. Loro hanno il diritto di salvare la loro vita. Come tua madre e tuo fratello lo avevano, ma l’atomica li ha uccisi comunque.
Allora ascoltami, Julio. Raoul ti aspetta ad Atamarìa. Aspetta i Dottori per portarli a casa, in un luogo sicuro. Mentre a Cartagena il tuo re ti aspetta per ucciderti, come ha già ucciso meta dell’Italia e della Spagna, e gli dèi sanno su quanti altri cadaveri dorme la notte. Vai da lui, dal tuo re: portagli il congegno e digli che è finito. Digli che i Dottori sono stati ammazzati da un traditore. E se quello che ti ho detto è vero, se il tuo re e padrone ti dirà di dimenticare, allora serviti le memorie contenute in questa scheda. Il tuo comunicatore è attivo, lo è sempre stato, devi solo aggiornarlo. Puoi farlo, lo so. Sei stato addestrato. È nella mia tasca, fra le mie cose. Il pezzo che ti manca per trasformarti da burattino a scopo. Manda un impulso, e lasciali liberi. Lascia che i Dottori vadano a casa, da chi si prenderà cura di loro. Da Raoul. È un brav’uomo, il migliore.
L’avresti amato se ti fossi degnato di incontrarlo, Julio. Io lo so. L’avresti amato e avresti dato la vita per il suo sogno.
Atamarìa, Calle della colina. La casa gialla.
 
Addio, generale. 
 
  
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