Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Segui la storia  |       
Autore: Molly182    05/02/2015    1 recensioni
«Perché non mi hai mai detto che il tuo vero nome è Thomas?»
«Perché non me l'hai mai chiesto…»
«Spiegami perché avrei mai dovuto chiederti se quello fosse il tuo vero nome?»
«Perché pensavo che mi avessi riconosciuto»
«È piuttosto difficile vedere chi ho davanti, sai?», mi disse mentre stava riempendo due tazze di caffè caldo. «Soprattutto se il locale ha luci basse e quello che mi sta davanti ha un maledetto cappello che gli copre metà volto»
«Hai ragione», le dissi ridendo e appoggiando il cappello sul ripiano.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter fourteen.
I always freeze when I'm thinking of words to say.
 
Martedì.
Mercoledì.
Giovedì.
I giorni passano così velocemente quando hai dei progetti in mente e tutto quello che vuoi è che il tempo si fermi per sempre.
O almeno che si fermi per un periodo abbastanza lungo.
Eppure, anche quella volta, il tempismo non era stato da meno e venerdì era arrivato in fretta, come se non aspettasse altro che far festeggiare la gente perché finalmente era giunto il weekend, ma per una volta il weekend non era mai stato odiato così tanto da due persone.
«Ti andrebbe di andare fuori a mangiare?»
«Non ho molta volta»
«Allora ordiniamo qualcosa, al contrario tuo io ho una fame da leoni», disse prendendo un volantino di un ristorante cinese e osservando le pietanze che offrivano. «Non so cosa tu abbia intenzione di fare, ma di passare la serata in silenzio non mi va proprio».
«Thomas, lo sai meglio di me… non costringermi a tirar fuori l’argomento ».
«Ma ormai lo hai fatto», disse poggiando il menù sul bancone e sedendosi sul divano per poi accendere la tv.
Restai dieci minuti in piedi a osservarlo, sperando che dicesse qualcosa riguardo alla sua partenza ma nulla. Si limitava a guardare un programma scientifico che davano in tv ignorando tutto il resto.
Stufa del suo comportamento decisi di andarmene da quella stanza. Avrei voluto prenderlo a schiaffi per come si comportava.
Sbattei la porta e mi sedetti sul bovindo portandomi le gambe al petto. Mi ritrovai a guardare fuori dalla finestra e mi tornò in mente come tutto era iniziato e di come mi ero ritrovata lì a pensare a cosa fare con Thomas dopo che eravamo finiti a letto quando lui stava ancora con Jennifer.
Erano passati diversi mesi da quando tutto era iniziato.
Forse cedere alla sua corte non era stata la mossa migliore, ma non mi sarei mai ritrovata qui con lui che in fondo non era così male, col tempo avevo iniziato a legarmi, a volergli bene e probabilmente anche ad amarlo, ma nessuno aveva detto che stare insieme a una rockstar sarebbe stato facile. Il punto è che non esistono guide su come comportarsi e soprattutto mi ero dimenticata che lui fosse in una band piuttosto famosa, questo perché quando stavamo insieme non mostrava mai quel lato che metteva in scena sul palco.
Respirare l’aria in quella stanza era una tortura. Tutto profumava di lui.
Per quanto odiassi ammetterlo, ormai mi ero completamente fatta travolgere dal ciclone Thomas e ora tutto mi ricordava lui come questo stupido bovindo o il letto che avevo rifatto accuratamente ma che Tom aveva disfatto buttandosi sopra per dormire un po’ durante il pomeriggio.
Non ero mai stata una persona così ossessiva, appiccicosa, sdolcinata eppure quel ragazzo stava riuscendo a cambiarmi inconsapevolmente.
Forse non lo avrei mai ammesso a nessuno, ma una parte di me riteneva Tom davvero importante e ammetterlo a me stessa era stata la cosa più difficile.
«Ehi», sussurrò.
Non mi accorsi di come il cielo si era incredibilmente oscurato e di Thomas che fece capolino dalla porta finché non sentii le sue braccia stringermi a lui.
«È venerdì sera. Le persone escono a divertirsi, io vorrei almeno stare in compagnia della mia ragazza», disse senza ricevere risposta. «Cass, ti prego, non essere arrabbiata»
«Non sono arrabbiata»
«Allora parlami»
«Ho cercato di parlarti ma tu mi hai tranquillamente ignorato preferendo uno stupido programma sugli alieni», dissi scostandomi da lui.
Anche Tom si spostò. Col tempo aveva imparato che a volte avevo bisogno dei miei spazi e così si spostò davanti a me, sul bordo del letto. Si limitava a restare zitto e a guardarmi mentre cercavo di ignorare il suo sguardo concentrandomi sull’esterno della stanza.
«Smettila di fissarmi, Tom», gli dissi esasperata. Odiavo quando se ne stava zitto a osservarmi.
«È che a volte ho come la sensazione che tu possa sfuggirmi via», sospirò. «Come adesso. Ti sei rintana nel tuo mondo e io non so cosa tu stia pensando. È snervante non poter fare nulla»
«Non è un problema tuo», cercai di dirgli sembrando più calma possibile.
«Sai cosa si prova a svegliarsi ogni mattina e sperare che tu sia ancora qui?».
«Che cosa stai insinuando di dire?», gli domandai cercando nella penombra della stanza i suoi occhi. Nessuno aveva acceso la luce, e forse era meglio così.
«Sai…», iniziò a dire facendo una breve pausa, il tempo di sorridere a un ricordo che solo lui poteva vedere. «Eri seduta proprio lì, in quella stessa posizione, quando mi sono accorto di starmi innamorando di te», confessò. «Neppure ci conoscevamo, però avevo capito che mi piacevi. Mi piacevi da impazzire e il fatto che siamo qui è la dimostrazione che dopotutto non sono così insopportabile come mi ripetevi spesso», fece un’altra pausa. «Il punto è che ti amo Cass e lo so che ora sarò costretto ad andarmene, ma non voglio che tu sparisca, che metta le distanze da me. Sono tre mesi. Tre mesi e poi tutto tornerà come sempre. Io sono pronto, cioè ormai hai capito che non ti libererai di me tanto facilmente, tu sei disposta ad aspettarmi?».

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: Molly182