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Autore: Ash Visconti    05/02/2015    1 recensioni
I Primarchi sono i figli genetici dell'Imperatore dell'Umanità, semi-dei agli occhi dei comuni mortali e capostipiti delle più note Legioni di Space Marine.
Questa fic narra i tempi e le modalità in cui si riunirono al loro sovrano e padre.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Horus Ullanor

Il primo Primarca che l’Imperatore ritrovò fu Horus chiamato anche Lupercal, benché non fosse uno dei Primarchi più anziani.
Dopo la diaspora dei figli genetici dell'Imperatore, la capsula che trasportava il piccolo Horus si fermò sul Mondo Formicaio di Cthonia, il pianeta principale di un sistema ad una breve distanza dalla Terra, e perciò raggiungibile anche con un viaggio su una nave che non con viaggi alla velocità della luce. Fu proprio questa agevole vicinanza che permise all’Imperatore di trovarlo per primo.

Horus si unì subito a suo padre e per molti anni, fu il solo figlio del comandante dell’Umanità, e durante questo periodo loro, assieme alla XVI Legione di Space Marine, conosciuta come Lupi Lunari, cominciarono la Grande Crociata e forgiarono le basi per l’espansione iniziale del futuro Imperium dell’Uomo. Entrambi combattevano insieme e salvarono la vita dell’altro in molte occasioni, e si formò una grande affinità tra loro. L’Imperatore passò molto tempo con Horus, istruendolo in tutti gli aspetti della cultura e della guerra. Fisicamente, Horus appariva alto ed eccezionalmente robusto come tutti i Primarchi, era calvo, con la faccia fiera e gli occhi neri. Scendeva in battaglia con indosso la sua armatura Terminator decorata da una pelle di lupo, ed impugnando un potente maglio potenziato noto come Spezzamondo ed indossando sulla mano sinistra l’Artiglio del Signore della guerra, un Artiglio del Fulmine accoppato ad un Requiem.
Quando l’Imperatore percepì la traccia psionica di un secondo Primarca, lasciò a Horus il pieno comando della Grande Crociata. Nonostante fosse felice del fatto che avrebbe presto incontrato uno dei suoi fratelli, Horus provò nel profondo della sua anima uno strano sentimento mai avvertito prima: la gelosia.
"Sarò sempre il figlio prediletto di mio padre" giurò a se stesso.
Chissà che avrebbe detto l'Imperatore percependo quel sentimento di Horus; ma per il sovrano dell'umanità, Horus era sempre considerato come il più prediletto dei suoi figli genetici.

L'Imperatore viaggiava per la Galassia, recuperando gli altri Primarchi dispersi, e stabilendo che il pianeta su cui erano finiti sarebbe stato la base, anche di reclutamento, della Legione a cui corrispondeva il Primarca ritrovato.
Come gli altri Primarchi furono ritrovati e riuniti alle loro Legioni di Space Marine, Horus rimase in capo a tutti loro: solo lui deteneva il comando strategico. Horus si impegnò con costanza in questo incarico, provando la sua abilità più e più volte, mentre otteneva il rispetto dell’Imperatore e l’ammirazione delle altre Legioni. I Lupi Lunari si fregiarono della gloria di essere la guardia personale del più grande Primarca, condividendo il sogno di Horus di combattere per il meglio. Essi erano sempre in prima linea nelle campagne, vantando più vittorie di ogni altra forza armata dell’Imperium. Il più delle volte la Legione interveniva sconfiggendo i centri di resistenza, e andava oltre, lasciando le altre forze a mettere in sicurezza il pianeta e fornire forze di occupazione. Come la Grande Crociata procedeva, il tempo dell’Imperatore venne sempre più frazionato, tra molti e svariati impegni. Horus fu messo spesso a comando degli aspetti tecnici e strategici della Crociata, una posizione nella quale diede prova più e più volte delle sue abilità. Guadagnò rapidamente l’approvazione delle altre Legioni di Space Marine, assieme a quella dei loro leader.

Una delle abilità che rendevano Horus un così grande comandante, oltre alle sue abilità di guerriero e stratega, fu quella di possedere l’innata capacità di comprendere la psicologia delle persone in modo da promuoverne i punti di forza o scoprirne i punti di debolezza. Questo gli diede modo di trovare molte soluzioni non militari per numerose campagne, usando le sue abilità di negoziazione e la minaccia di una armata imbattibile per portare i leader dei pianeti in un unico Imperium, senza spargimenti di sangue. Horus si assicurava sempre di seguire le usanze locali, credendo così che avrebbe diminuito se non eliminato le reazioni ostili degli avversari con cui si sarebbe dovuto confrontare di volta in volta. La sua comprensione della mente umana gli permise di trovare il meglio tra i suoi compagni Primarchi, permettendogli di scegliere di volta in volta che Legione mandare in battaglia in base alle loro abilità specifiche. Imparò in fretta che alle Furie Bianche e ai Signori della Notte appartenevano le caratteristiche e le abilità necessarie per sferrare attacchi-lampo, mentre i Magli dell’Imperatore e i Guerrieri di Ferro erano i più idonei a stare in prima linea negli assedi. Si diceva inoltre che Horus maneggiasse le legioni di Space Marine, e più tardi i soldati umani dell’Esercito Imperiale, come un importante generale avrebbe posizionato le singole squadre del suo esercito per ottenere il massimo da esse.

 

   
 
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