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Autore: losermind_x    08/02/2015    0 recensioni
Buio. Tutto ciò che riusciva a vedere. Urla. Tutto ciò che riusciva a sentire. E poi più nulla…Uno dei suoi soliti sogni. Quelli che suo fratello chiamava Premonitori. Quelli che lei chiamava Odiosi.
Genere: Generale, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Chapter VI.



 
"Skyler muoviti da dentro quel bagno, siamo in ritardo per il check-in" Zayn bussa alla porta del bagno principale urlando a Skyler di muoversi. Devono essere all'aeroporto entro venti minuti, altrimenti perderanno l'aereo. Lucas li sta aspettando in macchina insieme ai gemelli, mentre Nathan sta infilando le ultime cose nel bagaglio a mano. Il fatto che il bagno della rossa si sia rotto proprio due giorni prima non aiuta la causa. "Sky sbrigati, Cristo santo!" continua il ragazzo battendo il pugno contro la porta chiusa. Sta per iniziare a prendere a calci la porta quando questa si spalanca rivelando la figura della rossa.
 
"Non nominare Dio se non ci credi" dice tranquilla la ragazza andando in camera a recuperare il bagaglio a mano. Le vere e proprie valigie sono già state caricate in macchina la sera prima proprio per evitare spiacevoli inconvenienti come questi.
 
Zayn ringhia frustrato prima di entrare in bagno per lavarsi i denti. Fortunatamente i capelli li ha sistemati ore addietro. Anche se Sky ha il proprio bagno, e lui e i ragazzi si dividono gli altri due presenti in casa, la mattina è sempre una lotta a casa Roden-Malik. Zayn ormai ci ha fatto l'abitudine, e non lo ammetterebbe mai nemmeno sotto tortura, ma è una cosa che gli piace. Lo fa sentire parte della famiglia.
 
"Zay! Sky! Datevi una mossa, siamo in super ritardo" grida Nate dal fondo delle scale prima di sparire dal portone d'ingresso.
 
"Zay hai finito?" gli chiede Skyler affacciandosi dal corridoio con la valigia in mano.
 
"Sicuro. Andiamo" risponde il ragazzo iniziando a scendere le scale.
 
"Non dimentichi nulla? Sai, tipo il bagaglio a mano?" dice la rossa lanciandogli nello stesso istante il borsone tra le mani. "Poi dì che non faccio mai niente di gentile" sorride e scende le scale. Zayn sorride di rimando e la raggiunge.
 
"Credevamo di aver un fratello, non un'altra sorella" dicono i gemelli una volta che Zayn e Sky sono saliti in macchina.
 
"Cole sta zitto e guida" lo rimette in riga la ragazza.
 
"Ragazzi mi raccomando, comportatevi bene. Niente bisticci, niente risse, niente caccia, niente sovrannaturale, Sky. E niente sesso, Nate" Aaron ha paura che Niall faccia soffrire il suo fratellino, ed ha il fottuto terrore che Skyler vada a caccia da sola per passare il tempo. "Solo, non fate niente che potrebbe ferirvi" dice girandosi per guardarli. Lo sguardo che gli punta contro è serio, ed ha la malcelata richiesta di fare attenzione. I gemelli si sono già espressamente raccomandati con Lucas e Zayn la sera prima a riguardo. Certamente sarebbero stati più tranquilli se ci fosse stato Joschua a controllarli, ma il maggiore ha deciso bene di prendersi la mononucleosi giusto una settimana prima della partenza, quindi amen, toccherà a Luke e Zayn tenerli d'occhio.
 
"Vedremo di tenere a debita distanza Nate dall'irlandese" dice serio Zayn. Certo, Niall è uno dei suoi migliori amici, ma Nate è suo fratello ora, ed in più conosce bene le abitudini dei suoi amici. Non vuole che Nathan soffra inutilmente.
 
"So cavarmela da solo, ma grazie comunque per il pensiero" balbetta Nathan rosso per l'imbarazzo.
 
"Già, non vogliamo mica che il piccolo Nate torni incinto, vero?!" fa del sarcasmo Skyler.
 
"Tu vedi di non sfiorare nemmeno l'idea" le dice Colton. "E di non farti sfiorare"
 
"Non ci credo, l'hai detto sul serio?! Dio, che cliché!" sbuffa la ragazza.
 
"Penseremo anche a lei" afferma Lucas guardando fuori dal finestrino.
 
"Guardate, per me potete pure scartare l'idea da subito, non ho intenzione di andare a letto con nessuno, men che meno con quei sacchi della spazzatura che sono i nostri compagni di scuola"
 
"Secondo me qualche pensierino su Tomlinson te lo sei fatto" la prende in giro Aaron.
 
"Louis? Per carità! Se mai sarà, lui dovrà essere Ash Stymest venuto a convertirsi alla monogamia, o la copia sputata di Jensen Ackles. Non accetto altre candidature"
 
"Di alti livelli, la ragazza" se la ride Zayn.
 
 "Mi pare ovvio" ribatte Sky.
 
Arrivano in dieci minuti spaccati all'aeroporto. I gemelli scaricano le valigie aiutati da Lucas mentre Zayn, Skyler e Nathan, con i loro bagagli a mano, si dirigono correndo sotto il monitor gigante con scritto il volo e il gate di partenza. Volo diretto per New York. Gate A05.
 
"Allora, dove andiamo?" chiede Lucas con respiro affannato a causa della corsa.
 
"Siamo al gate A05" gli risponde Zayn andando verso il gate di partenza.
 
"Niall mi ha mandato un messaggio, lui, Eve e Lux stanno aspettando vicino al gate insieme alla Baker. Scrive che è parecchio incazzata" li avverte Nate.
 
"Non rompesse le palle. Vorrei vedere lei ad avere sei fratelli ed utilizzare un solo bagno" sbuffa scocciata Skyler.
 
"Guarda che sei tu che ci hai messo una vita" sottolinea l'ovvio Lucas.
 
"Datevi una mossa, non voglio avervi tra i coglioni per una settimana, e per raggiungere la pace dei sensi devo farvi salire su quel cazzo di aereo" Colton snocciola con espressione parecchio colorita che se non si daranno una mossa, e non se la daranno in fretta, perderanno l'aereo.
 
I ragazzi iniziano a correre verso il terminal dove dovranno lasciare le valigie, passare sotto il metal detector, far controllare che i bagagli a mano siano conformi alle regole, e che non siano dei terroristi o degli spacciatori internazionali.
 
Una volta passati i controlli, ed aver salutato i gemelli, i quattro iniziano a correre verso il gate dove dovranno imbarcarsi.
 
A01.
 
A02.
 
A03.
 
A04.
 
A05.
 
All'entrata del gate trovano quella gran rottura di palle che è la professoressa d'inglese.
 
"I vostri compagni sono già saliti. Spero per voi che abbiate una giustificazione ragionevole per questo increscioso ritardo" li bacchetta l'arpia. Skyler fa per parlare ma Zayn le mette la mano davanti la bocca per zittirla. Dalla faccia che ha, non sarebbero parole molto gentili quelle che ha intenzione di riservarle.
 
"Abbiamo avuto problemi con la macchina, ci dispiace" inventa una balla Zayn. Tiene ancora la mano premuta sulla bocca della sorellastra, non vuole dover passare i successivi quattro mesi di scuola in punizione.
 
"Ne riparliamo una volta saliti sull'aereo" la Baker li incenerisce con lo sguardo. Dà il biglietto e la carta d'identità all'hostess e si ferma ad aspettarli al di là del metal detector. "Ah, quando torniamo vi aspetta una settimana di punizione" dice con la sua voce da falsa gentile.
 
I quattro passano i controlli e s'imbarcano giusto un minuto prima che il portellone si chiuda.
 
Zayn ha il posto vicino a Louis. Lucas si siede accanto a Ethan, mentre Skyler e Nathan hanno i posti vicini. Le gemelle Adams sono vicine, così come Liam e Lux, e Harry e Niall.
 
La Baker li fulmina un'ultima volta con lo sguardo e poi si mette a sedere.
 
"Ehi, cos'è successo?" Eve e Mad sono sedute proprio dietro ai fratelli Roden. Evelyn bisbiglia. Non vuole che la Baker la senta.
 
"Il bagno di Sky si è rotto, ha usato il nostro e c'è stata dentro ottant'anni…ahia" la rossa ha zittito il fratello con un portentoso schiaffo dietro il collo. Nate sarà anche uno stregone ma non ha ancora imparato a stare zitto quando serve.
 
"Non picchiarlo, Nate ha ragione" purtroppo per Sky, Zayn e Louis occupano i posti davanti a loro. Zayn si gira per difendere il fratellastro, fa l'occhiolino a Evelyn, e poi torna a sedersi, mentre Louis si affaccia tra i sedili. Fa per sorride a Skyler, ma viene richiamato da Zayn con una gomitata. Il moro gli sta offrendo una cuffietta.
 
Zayn e Louis passano l'intero viaggio ascoltando la musica, così come Skyler e Nathan, e tutti gli altri adolescenti presenti sull'aereo.
 
Una volta arrivati all'aeroporto John F. Kennedy, e recuperati i bagagli, gli studenti della Berkley si dirigono verso l'uscita, dove ad aspettarli c'è un autobus. I ragazzi, da adolescenti idioti quali sono, fanno a gara per sedersi sui sedili in fondo, o per il posto vicino il finestrino. La Baker li richiama tutti tre volte, mentre il professore di biologia e quello di arte se la ridono. La professoressa di ginnastica sta fumando aspettando che l'autista decida di partire; quello di matematica, invece, soffre di narcolessia o di una strana forma di jet lag visto che sta già ronfando sui sedili davanti.
 
Una volta richiamati tutti all'ordine, ed averli fatti sedere in modo composto, la Baker dà l'ordine all'autista di partire alla volta dell'hotel.
 
Quando arrivano all'hotel i ragazzi pensano di essere in Paradiso, purtroppo per loro non molto di quello che faranno in gita gli sembrerà celestiale, a partire dalla scelta dei compagni di stanza.
 
"Ragazzi un po' d'attenzione" la Baker si schiarisce la gola per farsi sentire, ma ai ragazzi della Berkley poco importa di quello che la prof di inglese ha intenzione di dirgli. "Ragazzi, per favore!" alza la voce, allora, la professoressa.
 
"Ragazzi!" il professor Palmer, quello di biologia, aiuta la Baker a richiamare gli studenti.
 
"Allora, queste sono le chiavi. Le camere sono da quattro. Ragazzi divisi dalle ragazze, se vi becco a fraternizzare in una delle stanze sarete puniti. Lui è il signor Webb, il direttore dell'hotel, se avete problemi potete chiedere a lui. All'occorrenza sarà anche i miei occhi e le mie orecchie. Non avete via di fuga" la Baker snocciola le regole una a una. Non che gli alunni della Berkley le stiano dando retta, ovviamente. "Non avete possibilità di scelta, gli accoppiamenti sono stati già fatti a casa. Nessuno scambio, nessuna lamentela. Ora passo la parola al professore Palmer che vi chiamerà per consegnarvi le chiavi delle stanze"
 
"Allora, nella stanza 400 ci sono: Malik, Payne, Knight e Fisher" chiama il professor Palmer. Knight è uno dei bracci destri di Chris Morrell, mentre Fisher è uno di quei ragazzi che a scuola ha tutte A, l'aria malaticcia, e millemila allergie da curare, un cosiddetto secchione insomma. Il professore continua a chiamare i ragazzi, li divide in gruppetti da quattro e gli lascia le chiavi della stanza. "Stanza 403: Harold Styles, Lucas Roden, Ethan Adams e Michael Bailey. Stanza 404: Tomlinson, Horan, Nathan Roden e Chris Morrell…"
 
"Bene, ora tocca alle ragazze" annuncia il professor Matthews, quello di arte. "Madison Adams, Belle Clager, Giorgina Sand e Mary Anne Owen, stanza 422" Madison ha una faccia dispiaciuta. Sa che non dovrebbe discutere, ma le sarebbe piaciuto condividere la stanza con le sue migliori amiche e non con persone che ha a malapena salutato nei suoi quattro anni di liceo. Belle Clager, vicecapitano delle cheerleader, Gigi Sand, base della piramide, e Mary Anne, capitano della squadra di calcio femminile, simpatica per carità, ma non abbastanza rossa, non abbastanza somigliante a lei, e neppure abbastanza incazzata con il mondo. "Stanza 423: Dawson, Cooper, Hunt e Stevens. Evelyn Adams, Victorie Siles, Karen Parker e….Skyler Roden! siete nella 424" Sky pensa che le sarebbe potuta andare decisamente peggio, in fondo sarà in camera con una delle sue migliori amiche, e per sopportare la Siles e quella leccaculo che si porta dietro le servirà tutto l'aiuto possibile. Karen Parker è da poco arrivata a scuola e già si è fatta metà della squadra di football; mira alla carica di vicecapitano, per questo sta sempre appiccicata a Victorie e fa tutto quello che le ordina di fare. A Lux è decisamente andata di lusso; dividerà la camera con Jess Cooper, vicecapitano della squadra di atletica femminile, di cui Lux è capitano indiscusso da tre anni, Kate Hunt, presidentessa del giornalino scolastico, e Abigail Stevens, tipo taciturno, ma un vero genio della chimica.
 
"Ora che tutti avete le chiavi delle stanze potete salire" dice il professor Palmer.
 
"Con calma!" aggiunge in tutta fretta la Baker ma i ragazzi non la stanno più a sentire, sono già corsi di sopra per accaparrarsi i letti migliori. Chi in ascensore, chi correndo su per le scale, tutti riescono ad arrivare indenni nelle proprie stanze. Cioè, proprio tutti no, c'è chi domani avrà un bel livido per colpa di qualche gomitata, o per colpa di qualche mobile in mezzo ai piedi, ma nulla di così grave da dover andare in ospedale.
 
"Prendo il letto vicino la finestra, non vi dispiace vero?" chiede la Siles una volta che sono tutte in camera. Non aspetta nemmeno la risposta che poggia la valigia sul letto iniziando a tirare fuori i vestiti ed un cuscino. "Non riesco a dormire senza il mio cuscino di piume…"
 
"Svizzero?" a Evelyn questa pare una scena già vista.
 
"Cosa? Oh, no sciocchina, piume d'oca. Credo siano importate dall'Italia o roba simile"
 
"Siamo nel fottuto film di Lizzie McGuire ed io non me ne sono accorta?!" chiede Skyler disgustata.
 
"Mmm…basta che poi non ti ritrovi con una sosia, fai finta di essere lei, le salvi la carriera, ti fai prendere per il culo da un coglione che finirà a fare il poliziotto sfigato in una serie tv d'intelligenza e trama introspettiva pari a quella di Gossip Girl, e poi ti accorgerai di essere stata sempre innamorata del tuo migliore amico"
 
"Se non vi dispiace vado a darmi una rinfrescata in bagno. Karen vieni con me?" chiede Victorie, dopodiché spariscono entrambe in bagno.
 
"Ehi, si può?" dice Madison bussando alla porta della stanza. Con lei c'è anche Lux.
 
"Dov'è la Queen Bee? O dovrei dire la Queen Bitch"
 
"Sta zitta, idiota! È in bagno con la Parker, potrebbe sentirti. E togliti da sopra il suo letto, le sgualcisci il cuscino di piume d'oca" Evelyn sgrida Lux costringendola ad alzarsi dal letto della capo cheerleader.
 
"Cazzo, è una Kate Sanders versione inglese" impreca Lux notando anche lei la somiglianza.
 
"Pensa che prima ha detto ‘prendo il letto vicino la finestra, non vi dispiace vero?' con la stessa aria smorfiosa, e poi ha tirato fuori dalla valigia un cuscino e se n'è uscita con ‘non riesco a dormire senza il mio cuscino di piume', pensavo dicesse svizzero, invece sono solo delle piume d'oca importate dall'Italia" racconta brevemente Evelyn. Non vuole che le cheerleader la sentano.
 
"Oh, l'Italia! Patria della pizza, della pasta e del buon caffè. Perché cazzo siamo venuti fino a New York se a due ore di aereo avevamo l'Italia?" impreca Skyler. Ha sempre amato l'Italia. È stata l'ultima vacanza fatta in famiglia, quando sua madre era ancora viva. Avevano dei parenti lì. Suo nonno, era nato e cresciuto a Roma, aveva combattuto la guerra, e quando era ancora poco più che vent'enne si era innamorato di una giovane inglese. Si era trasferito a Londra, aveva sposato la giovane, e quando lei era rimasta incinta di una splendida bambina, si erano trasferiti a Mistery Town.
 
"Accontentati di New York. E poi neanche volevi venirci" le ricorda Madison.
 
"Ormai sono qui, quindi almeno che non ci sia un tipo così scemo da scambiarmi per la sua partner che l'ha sfanculizzato, e offrirmi una carriera nella musica, verrò con voi a sorbirmi tutte quelle pallose storie su come è stata costruita la Statua della Libertà, o quanti piani ha l'Empire State Building, facendo attenzione a non incappare in Chuck Bass, Serena Van Der Woodsen o altri decerebrati simili" dice la rossa uscendo dalla stanza. Le altre tre la seguono di sotto, fino alla sala relax dell'hotel. Si siedono sui divanetti vicino a Zayn, Harry, e il resto del gruppo, ed iniziano a chiacchierare aspettando l'ora di pranzo.
 
"Sky posso parlarti?" chiede Lucas alla sorella non appena finiscono di mangiare. "In privato" chiarisce quando vede che Evelyn rimane ferma con loro.
 
"Andiamo su" dice la ragazza prima di incamminarsi per prendere l'ascensore.
 
Una volta che sono nella stanza della rossa Lucas pare incendiarsi.
 
"Potresti spiegarmi?!" grida così forte che se non ci fossero quattro piani a dividerli dalla hall li avrebbero già cacciati a pedate.
 
"Spiegare cosa? Che ho visto l'ex, anzi no, l'ancora ragazzo ufficiale della sorella della mia migliore amica fare un pompino al mio cosiddetto fratello etero nel bagno di casa nostra?!" grida ancora più forte Skyler.
 
"Eh?"
 
"Oh, non fare il finto tonto, hai capito benissimo"
 
"Si, vabbè, comunque te l'ho già detto di essere bisex, non fare finta di averlo scordato"
 
"Non faccio finta, ma Dio santo, Luke, proprio Ethan doveva essere?!" dice Skyler esasperata.
 
"Ehi, non è che io gli abbia puntato una pistola sulla tempia e gli abbia detto di farmi quello che mi ha fatto" tenta di giustificarsi il ragazzo.
 
"E con Brit?" domanda Skyler. Non vuole che Brittany soffra, questo è chiaro.
 
"Brit? Brittany l'ha mollato quando è partita per l'America. Non credono siano più affari suoi" vuota il sacco, Lucas. Ethan è sempre stato uno dei suoi più cari amici. Non appena Brit ha deciso di lasciarlo, An è andato a sfogarsi con Lucas. Non hanno voluto dirlo a nessuno perché è stata Brit a chiederglielo. Non voleva far preoccupare Lux e le ragazze, e non voleva che Sky rimanesse delusa, visto che era grazie a lei se Brittany e Ethan si erano messi insieme.
 
"Mollato? Brit e Ethan non stanno più insieme?" a Skyler trema la voce.
 
"Da fine Agosto, ormai. Le cose non andavano più bene da qualche mese. Sono rimasti amici, ma la cosa finisce lì. Inoltre Ethan le ha detto di noi, e lei ha promesso di non dirlo a nessuno finché non saremmo stati pronti a fare coming out. Si è perfino congratulata con noi, e ci ha detto che l'aveva sempre saputo che tra di noi c'era qualcosa in più della semplice amicizia"
 
"Ehi, si può?" chiede Ethan facendo capolino da dietro la porta. "Gliel'hai detto?"
 
"Non si capiva?!" Lucas fa del sarcasmo.
 
"Skyler, ti prego, non mi odiare"
 
"Non ti odio, An. Però da ora in poi imparate a chiudere a chiave la porta" i ragazzi ridono, felici che Skyler abbia capito. "E tranquilli sarò muta come una tomba fino a che non vorrete dirlo agli altri. E no, niente smancerie davanti a me" dice sarcastica la rossa, separando i due che stavano per baciarsi.
 
"Grazie, Sky"
 
"Grazie un cazzo. Ne riparleremo presto. Ora andiamo che abbiamo la visita a Central Park, e la Baker starà già dando di matto come il suo solito"
   
 
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