Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Chiara_mlmlml    08/02/2015    2 recensioni
Il rapporto tra Aomine e Kgami è iniziato con l'odio, con la rivalità, è degenerato poi, un pomeriggio, mentre Kagami dava ripetizioni all'altro.
Genere: Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
-Dai Kagami-kun cos’era il messaggio di ieri? – Disse Kuroko sbagliando il primo tiro. Il campetto era vuoto, era piano pomeriggio e faceva caldo, molto caldo, nessuno dei due aveva davvero voglia di giocare, stavano lì e tiravano la palla.
- Niente d’importante – canestro. – Ho pensato un po’ di cose brutte su di te, mi sono accorto che erano sciocchezze, mi sono sentito in colpa e ho voluto chiederti scusa.
- Il fantasma ridacchiò – non importa, sai, adesso, però credo di dover essere io a scusarmi.
Il rosso alzò il sopracciglio con fare interrogativo. Il dubbio svanì quando lo sguardo verso la stessa direzione di quello di Kuroko, vide Aomine arrivare, abbastanza lontano da avere tutto il tempo di farsi prendere dal panico, il quel momento il ragazzo dagli occhi cremisi, lanciò un’occhiataccia al suo migliore amico.
- Scusami Kagami-kun ma per quanto ancora avrai intenzione di non dormire? Siamo già a due di notti in bianco, hai visto che occhiaie?
Il numero dieci ragionò un secondo cercando di immaginare le condizioni del suo volto, saranno state pessime e lui non aveva voglia di vedere l’altro. Non era pronto, non con quella faccia, però Kuroko aveva ragione, quanto avrebbe resistito ancora?
Nel tempo in cui Kagami ragionava tra sé e sé con un’espressione da ebete, Aomine era arrivato ed era riuscito a ritrovare la sua solita aria da duro, sbruffone (un po’ testa di cazzo) che assumeva da qualche anno a questa parte. Salutò Kuroko, poi anche il rosso intento a crearsi ottomila complessi.
- Ehi Bakagami, hai davvero la faccia d'idiota.
“ Ma cos’è un bambino?” pensò il più basso dei tre.
- Sta zitto Aomine, e non guardarmi con la tua stupida faccia, mi dai urto.
“ Ok, i bambini sono due” questa fu la conclusione cui arrivò massaggiandosi le tempie con fare di rassegnazione.
- Be’ io me ne vado – tornando il solito imperturbabile Kuroko.
La faccia di Kagami divenne un lenzuolo appena lavato. “ No cavolo non puoi lasciarmi solo”
- Dove…? – Il rosso lo guardò allontanarsi con il suo usuale passo lento.  Non riuscì a dire altro poiché stava man mano arrivando alla consapevolezza che sarebbe rimasto lì, da solo, con l’asso del Touou.
 Dio quanto imbarazzo, non riuscivano nemmeno a guardarsi negli occhi, così Aomine si ricordò del motivo per cui si trovava lì, ora, in quel campo da basket, a poco meno di quarant’otto ore dal loro ben memorabile incontro, in altre parole parlare, a modo loro.
- Ehi Kagami, ONE on ONE?
Sul volto di Kagami apparve un'espressione alquanto perplessa, sul serio voleva giocare a basket? Poi realizzò, così il suo stato d’animo divenne euforico venato di eccitazione.
Cominciarono a giocare, a strusciarsi ogni movimento dell’uno sembrava studiato per sedurre l’altro, ma ovviamente non c’era niente di preparato o pianificato. I loro corpi si muovano da soli, per istinto, come al solito. La seduzione non era nelle loro corde di norma, ma in quel particolare frangente i due stavano dando il massimo senza neanche accorgersene. Un punto per Aomine. Lo stava sfidando con lo sguardo, non c’era spazio per le parole, era una lotta ardua. Un punto per Kagami.
Canestri dopo canestri le ore passavano, la stanchezza si faceva sentire, il sudore luccicava alla luce del tramonto e si sbeffeggiavano e si assalivano silenziosamente e allo stesso tempo si amavano.
Dopo ore di quella guerra, gli unici due soldati erano stremati e pari, caddero nello stesso momento ed entrambi con una mano sulla palla. Kagami era stufo, durante quelle ore si rese conto di quanto desiderasse l’altro, bramava le sue labbra, le fissava e le sognava sempre stringendo la palla si avvicinò piano e posò la sua bocca su quella del rivale, in quell'attimo rivisse tutte le emozioni provate due giorni prima. Si staccarono per un attimo.
- Facciamo così quando giochiamo chi vince sta sopra. –
A quelle parole lo sguardo di Aomine s’illuminò, strappò la palla dalla mano dell’altro e senza neanche guardare lanciò. Canestro.
- Mio – Poi lo baciò con passione e aggiunse – ma la prossima volta, domani c’è scuola.




Ebbene sì signori, è finita, sono stata sempre puntuale mi stupisco di me stessa u.u
All’inizio vi ho trollato ma nessuno se ne era accorto probabilmente perché nessuno si ricorda la roba letta una settimana fa, io vi capisco. Mamma mia che merdata, io mi vergognavo mentre scrivevo, però ormai era fatta, quindi ve la tenete così, infine chi se lo aspettava Aomine bimbo così diligente. Io lo dico se ci sono errori, ditemelo, perché ogni tanto vado a rileggere quello che scrivo e ne trovo sempre uno nuovo così lo vado subito a correggere, risparmiatemi la fatica di rileggere ogni due settimane xD
Vorrei ringraziare tutti quelli ha hanno letto e che sono arrivati fin qui, ma soprattutto Isabel 2001 che oltre a recensire ha anche messo la storia tra le preferite, Ilenia_Ferrante che ha recensito, Fraengland39 che l’ha messa anche lei tra le preferite e che l’ha seguita insieme a gioppi JA e Kselia. Infine Misa_Chan99 che l’ha messa tra le preferite. Mamma che confusione che ho fatto con questi ringraziamenti, comunque ciao. Ho finito. 
   
 
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