Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Fonissa    09/02/2015    3 recensioni
Stavo faticosamente salendo la collina. Ormai lo zaino mi pesava sulle spalle e il mio corpo chiedeva pietà. Ma il mio cuore, quello batteva a mille al sol pensiero di quello che ci poteva essere dietro quella collina. Arrivata in cima, la prima cosa che vidi fu il pino al mio fianco sul cui ramo brillava il vello d’oro. Guardai davanti a me e lo vidi: il Campo Mezzosangue.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando mi svegliai la mattina dopo, trovai una maglietta del Campo Mezzosangue sul mio letto.
“Un regalo da parte di Chirone” mi disse sorridendo Rachel, che era già in piedi, per poi uscire e lasciarmi da sola per cambiarmi. Infilai la maglietta del campo e un pantaloncino viola per poi scendere a fare colazione.

“Sai, stavo pensando- iniziò l’oracolo, addentando un muffin- che ne dici di venire a fare un giro del campo con noi?”
“Certo! E insieme a chi altro?” chiesi a mia volta entusiasta.
“Io, Percy, Annabeth, Piper e Leo” Al nome di Leo il mio cuore fece un balzo.
“Ehy, è un mucchio di gente” risposi ridendo. Rachel rise a sua volta.
“Già, forse… allora che dici, accetti?”
“Certo che si!”
Ormai era ovvio, io e Rachel eravamo migliori amiche. Eppure ci conoscevamo da un paio di giorni. Beh, almeno lei mi conosceva da due giorni, io sapevo di lei da molto più tempo. Forse sarà stato perché eravamo le uniche non semidee al campo, chissà. Ormai mi balenava nella mente l’idea di dirle della mia cotta. Insomma, le migliori amiche si dicono tutto, no?

“Mmm, Rachel- iniziai- puoi venire un attimo nella nostra camera? Dovrei dirti una cosa”
Rachel mi guardò leggermente sorpresa “Va bene” disse.
Salimmo in camera e chiudemmo la porta.

“Cosa dovevi dirmi?”
“Ehm…vedi…penso di essermi presa una bella cotta” dissi abbassando lo sguardo. La rosse mi fissò con occhi brillanti.
“Davvero?! Per chi?!”
“Per Leo”
Rachel fece un piccolo salto mentre batteva le mani. Sembrava io mentre fangirlavo.
“Oddei oddei oddei! Che bello!” iniziò a dire emozionata.
“Rachel! Rachel, calmati. E promettimi che non lo dirai a nessuno”
L’oracolo si mise la mano destra sul cuore e alzò la sinistra.
“Giuro che non lo dirò a nessuno” scoppiammo a ridere insieme. In quel momento sentimmo bussare alla porta. Aprii e mi ritrovai Piper e Annabeth davanti.
“Ehy ciao! Pronta per il giro del campo?” disse sorridendo Piper.
“Oh si! Lei è prontissima!” disse Rachel mettendomi un braccio intorno alla spalle. Io ricambiai con un’occhiata torva. Vidi Annabeth che ci guardava curiosa, mentre Piper mi osservava come se mi studiasse. Sperai solo che non avesse capito nulla.
Scendemmo e trovammo Leo e Percy ad aspettarci. Ci salutammo e Annabeth e Percy si misero mano nella mano.
“Sai –disse Leo guardandomi- stai bene con la maglia del campo!”
“Grazie…” dissi sorridendo. Rachel mi diede un colpetto amichevole sulla schiena e mi fece l’occhiolino. Io ricambiai il colpetto e poi uscimmo.
Per prima cosa mi fecero vedere l’arena degli allenamenti (anche se io li ci avevo praticamente dormito).
“Qua è dove ci alleniamo!” esclamò Leo.
“Wow! Bellissimo!” esclamai fingendo di aver appena conosciuto quel luogo.
Poi mi portarono alla spiaggia. Il figlio di Poseidone sembrava aver voglia di tuffarsi, ma si trattenne. Dopo andammo alle stalle dei pegasi, dove Percy ingaggiò un bel discorso con Blackjack. O almeno penso che era un bel discorso, non ne capii la metà.
Annabeth dovette aver notato il mio sguardo confuso, visto che si pose tra Percy e il pegaso.
“Okay, basta così. Scommetto che state facendo un bellissimo e profondo discorso, ma abbiamo altro da fare. Non è vero, Testa D’Alghe?”
“Oh, ehm, si. Ci vediamo amico!” rispose Percy dando uno zuccherino a blackjack. Quest’ultimo lo mangiò per poi nitrire in risposta. Io immaginai che avesse detto qualcosa come ‘Grazie capo!’ e risi tra me e me. A quanto parve, dovetti aver riso anche fuori, visto che Piper mi lanciò un’occhiata confusa. Dovrei imparare a tenere a bada il mio lato da fangirl, lo aggiungerò alle cose impossibili che voglio fare.
Ci avviammo verso la spiaggia. Mi venne in mente quando vidi l’alba stesa sulla spiaggia, per poi addormentarmi. Era stato solo pochi giorni fa, eppure mi sembrava un secolo.
Alla fine mi fecero visitare anche una parte del bosco, per poi riaccompagnarmi alla Casa Grande.
“Sai Nayra, sei molto simpatica!” mi sorrise la figlia di Afrodite.
“Stasera ci sarai al falò?” Mi chiese Annabeth. All’improvviso un sonno pesnate mi piombò addosso. Mi costrinsi a non sbadigliare.
“Certo che ci sarò!” risposi costrigendomi a sorridere. Alla fine, finalmente, ci salutammo e io e Rachel salimmo in camera.
“Rachel, ti dispiace se mi riposo un pò? Sono leggermente stanca”
“Non ti preoccupare, riposati pure!” mi rispose l’altra. Così, appena mi stesi sul mio letto, mi addormentai.
 
Per la prima volta da quando ero giunta al campo sognai di nuovo quella voce. Però questa volta era diverso. Ero in una stanza buia, da sola. Per qualche secondo mi guardai intorno, poi sentii la voce che mi chiamava.
“Nayra. Finalmente ti sei addormentata! Devi ringraziare Hypno per quella sonnolenza di prima, mi ha fatto un piccolo favore…”
“Quale favore? Cosa succede?” chiesi.
“Oh, non ti preoccupare, volevo solo parlare con te. Come vanno le cose al campo?” Solo ora riuscii a notare il tono della voce. Era affettuoso. Mi vennero in mente tutte le volte in cui mi aveva parlato, da quando avevo iniziato a sognarla a quando mi aveva guidato attraverso il mio viaggio. Era sempre stata dolce, cauta, come se la proprietaria della voce mi volesse bene e mi conoscesse da sempre.
“Ehm…bene. E a te come vanno le cose, ovunque tu sia?”
La voce si lasciò scappare una breve risata.
“Oh, mi va come al solito. Comando di qua, comando di la…ma mio marito è un tale idiota!”
“Oh, mi dispiace. Comunque, visto che stiamo facendo una conversazione, ehm, personale, potrei almeno sapere chi sei?”
“Lo scoprirai presto piccola mia, lo scoprirai presto”  E dopo questo, mi svegliai. Mi guardai intorno, per poi ricordarmi che ero al sicuro nella Casa Grande.
“Ehy Nayra, finalmente si sveglia! Tra poco dobbiamo cenare!”  mi disse rachel ridendo.
“COSA?! Ho dormito tutto questo tempo?!” chiesi stupita.
“Già… Chirone aveva detto che probabilmente eri crollata perché durante il tuo viaggio non avevi dormito molto e non avevi ancora recuperato sonno. In più mi sembrava che stessi sognando,, e quindi non ho voluto svegliarti”
“Oh..okay. Ma ora andiamo a cenare ho fame!” risposi mantenendomi lo stomaco.
“Hai appena saputo che hai dormito per circa sei ore e tu pensi a mangiare… sei da ricovero” Scoppiammo a ridere insieme, continuando così per molti minuti. Adoravo la mia migliore amica.
 
Avevamo finito di cenare da un po’ e stavamo tutti intorno al falò. Alcuni giocavano tra di loro ridendo, altri cantavano. Amavo quell’atmosfera così accogliente e amichevole. Purtroppo fu interrotta da una luce dorata che iniziò a brillare proprio di fronte a me che mi costrinse a chiudere gli occhi. Quando li riaprii, vidi davanti a me una donna bellissima, che sembrava brillare. Aveva lunghi capelli castani e occhi dello stesso colore. Non so perché, ma ero molto attirata da quella donna. Ormai davo per scontato che fosse una dea, e mi girai a guardare gli altri. MA non tutti la guardavano ammiorati, anzi, alcuni la fissavano con ira.
“Era” disse Percy acido.
Era. Una delle dee più odiate dal fandom. Anche se…a me non dispiaceva. E poi, mentre la guardavo, non mi sembrava che potesse farmi arrabbiare.
“Divina Era, a cosa dobbiamo la sua visita?” chiese Chirone avvicinandosi.
“Sono qui per fare una visita a una persona” Appena parlò, mi bloccai. Quella voce… si, era la stessa voce che avevo sentito nel mio sogno, la stesa che mi aveva guidato fino al campo.
“Tu…eri tu!” esclamai alzandomi in piedi.
“Nayra, finalmente ci incontriamo di persona” mi disse sorridendo Era mentre tutti ci guardavano curiosi.
“Come mai sei qui?” le chiesi. Sentii qualcuno borbottare qualcosa come ‘è davanti a una dea! Come si permette?!’ Forse ero stata troppo sfacciata, ma ripensando al mio sogno di prima, nel quale avevo avuto una conversazione quasi personale con la dea, non mi sembrò di essere stata troppi diretta. E poi, era mi stava sorridendo dolcemente.
“Beh, vedi –iniziò Era- Io non posso avere figli semidivini, e di questa cosa mi rattristo molto, ma posso avere una mortale preferita…”
“Che intendi dire?” chiesi molto confusa.
“Nayra, piccola, ti osservo da quando sei nata. Ho sempre saputo che eri destinata a grandi cose. Ormai mi sono molto affezionata a te, e quando i tuoi genitori… beh, quando ho visto in che situazione eri, mi sono rattristita molto. E quindi voglio proporti una specie di patto!”
“Un patto? Cosa?”
“Beh, te non hai più una madre, io non ho una figlia…”
“Mi stai proponendo di far finta di essere tua figlia?!”
Era non rispose, mi rivolse solo un enorme sorriso. Io rimasi li, a pensare. Avere Era come ‘madre’… ma soprattutto, avere una dea come madre…
“Ci sto!” risposi.
 
*ANGOLO AUTRICE*
Dico solo una cosa: lo so, lo so. Sono stata molto azzardata con la faccenda di Era… spero non vi dispiaccia. (Naturalmente Nayra non avrà poteri speciali o simili, la sua particolarità è proprio quella di essere una mortale ;) )
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Fonissa