Pairing: Steroline
Prompt: La prima volta di Stefan e Caroline
Titolo: Attese
Parole: 312
Note: Scritta dopo il mid season finale. Mi è venuta una cosa superfluff e non sono riuscita a scrivere niente di p0rn su loro due perché IT’S SO FLUFFY I’M GONNA DIE
Stefan l’ha osservata in silenzio per mesi, dopo la morte di Liz. Sguardi da lontano, leggeri sfioramenti di ginocchia quando sono seduti vicini e Stefan nota che le si è di nuovo affievolito il sorriso.
Le gravita intorno, e Damon non smette di prenderlo per il culo e Alaric cerca invano di farlo smettere ma non è possibile convincere Damon a smettere di fare qualcosa – a meno che tu non sia Elena.
Questo silenzio senza fine gli è ribollito nel petto per tutto questo tempo, e a quanto pare deve aver avuto effetto anche su Caroline, perché per qualche motivo se la trova in camera.
Sta passando un dito sugli scaffali, sui libri. “Hai licenziato la donna delle pulizie?”
“Ehm, non abbiamo mai avuto una donna delle pulizie. A parte Damon.”
Gli regala un sorriso con tanto di fossette e arricciamento del naso. Come se non fosse giusto pensare a Damon in versione casalinga con straccio e grembiule – Stefan pensa che comunque la realtà ci vada piuttosto vicino e vorrebbe ridere ma non può. “Perché sei qui, Caroline?”
“Ti stavo aspettando.”
“Sono qui, adesso. Devi dirmi qualcosa?”
“No, non hai capito. Ti stavo aspettando. Non ho fatto altro che aspettare che facessi tu la prima mossa, ed evidentemente questa cosa non succederà quindi è il mio turno.”
Stefan la osserva per un po’, in attesa. Aspetta la mossa, che sia una parola, un gesto, una lettera, qualsiasi cosa che gli porti il cuore in una posizione anatomica ancora più strana di quella in cui lo sente ora.
“Sto… aspettando.”
“È questa la mossa, Stefan. Sono in camera tua.”
“Ah.”
“Nella tua camera da letto. Con un letto, piuttosto grande aggiungerei, dentro.”
“Oh.”
“Un letto, Stefan.”
“Sì, no, ho capito.”
“Bene.”
“Bene.”
( “E vuoi che io…”
“Se intanto smettessimo di parlarci dai lati opposti della stanza non sarebbe male.”
“Giusto.” )