Film > Sweeney Todd
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Autore: LadyIce9    11/02/2015    4 recensioni
Io amo Sweeney Todd, è uno dei miei film preferiti.
Ma c'è una cosa che proprio non mi va giù: Il finale. L'altro giorno infatti l'ho rivisto per la centesima volta, e per la centesima volta sono rimasta a dir poco delusa dalla sua conclusione... Eccomi perciò qui a riscrivere daccapo l'intero film dal punto di vista di Mrs Lovett, con (quasi) tutte le scene e le battute che conosciamo, che da cantate ho reso dialogate (o almeno ci ho provato), e con l'aggiunta di molti episodi 'inediti' di mia invenzione, inseriti qua e là tra gli originali...
Cercherò di rispettare il più possibile la trama e il carattere di tutti i personaggi, ma il finale vi avverto che sarà MOLTO alternativo, e vi posso subito anticipare che Lucy NON muore e che Nellie NON finisce nel forno...
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Barker, Mrs Lovett, Sweeney Todd, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Dopo la schiacciante vittoria di Sweeney Todd al mercato, l'emporio di Nellie Lovett non fu mai così pieno di gente come quella settimana.

Certo, nessuno era venuto da lei con l'intenzione di prendere un pasticcio, però tutta quella mossa e quel via vai aveva giovato sia agli affari che al suo spirito.

Molti infatti avevano sentito Sweeney mentre gridava a Pirelli il suo indirizzo, cosìcchè, in poco meno di una settimana, tutta Fleet Street si era riversata nell'emporio di Nellie, incapace sopravvivere al dramma di non conoscerlo un giorno di più. E inoltre, malgrado Mr Todd fosse niente meno che un barbiere, l'interesse era, inspiegabilmente, focalizzato più nelle signore che nei rispettivi consorti.

 

“Ma è sposato?”

“No, Mrs. Grant” rispose Nellie con un sorriso angelico “Mr. Todd non lo è mai stato”

“E voi, Eleanor, come lo conoscete, di grazia?” domandò un'altra, bionda e secca

“Oh, ci conosciamo da così tanti anni che ormai ho perso il conto...”

“E dove si trova, ora? Perchè non ci fa il piacere di presentarsi?”

“Mr. Todd è molto impegnato con l'apertura del suo locale, al momento” rispose Nellie con fare serio “Non vorrete certo disturbarlo, cara”

“No, ci mancherebbe. E dove alloggia Mr. Todd di preciso?” chiese la suddetta, cercando di simulare la curiosità in un sorriso forzato “Non dormirà certo in un salone da barbiere...”

“Certo che no, cara, che sciocchezza...”

“Dunque?”

“Dunque” ripetè Nellie, pungente “Non sono affari che vi riguardano”

Come a farlo apposta, una voce giovane chiamò Nellie dalla porta sul retro.

“Madam? E ora questa dove gliela mettiamo?”

“Arrivo Bill” rispose Mrs Lovett al ragazzetto che si era affacciato alla porta “Se ora volete scusarmi, ho molte faccende da sbrigare”

Detto questo uscì, lasciando le tre donne sole e indispettite.

 

Come aveva chiesto loro di fare, i tre garzoni avevano trasportato la poltrona, su cui aveva sedimentato il povero Albert, dalle cantine fino a lì, e ora la fissavano stanchi e interrogativi.

Mrs Lovett invece guardò la sedia: Era vecchia, un po' segnata dal tempo e dal peso non indifferente di Albert, ma era pur sempre bella, comoda e di pelle rossa scura, perfetta per il mestiere di Benjamin.

“Portatela al secondo piano, cari” ordinò loro con nonchalances.

I tre ragazzi la guardarono stravolti.

“Al secondo piano!?” , “ Ma madam, tutte quelle scale...”

“Via, cosa può essere qualche gradino per dei giovani come voi?!” minimizzò allegramente “Dovrei forse farlo io?”

I tre scossero la testa e dopo qualche altra lamentela, si misero al lavoro e in poco tempo trascinarono la poltrona su per le scale, verso il salone di Sweeney Todd.

Nellie li seguiva da dietro e non potè non notare quanto le sarebbe stato utile avere un ragazzino tutto suo che la aiutasse e le facesse compagnia... Da sempre infatti aveva desiderato un figlio, ma con Albert non era mai arrivato. E, anche se lui le aveva sempre dato la colpa, accusandola di essere sterile e 'inutile', lei era più che sicura che tra i due l'inutile era stato lui, non certo lei.

“Ecco, mettetela qui, al centro” ordinò, tenendo aperta la porta per farli entrare “Un po' più a sinistra... No, non così a sinistra... un po' più verso la luce... Sì, bene, così va bene, lasciatela lì. Andate adesso, grazie cari”

“E i nostri penny, madam?” chiese il più grande e spavaldo dei tre.

“Bill, non fare il maleducato” lo rimproverò Mrs Lovett “E comunque ripassate stasera, dopo le cinque...”

“Grazie, madam!!”, “grazie!” dissero i tre ragazzini in coro, raggianti, per poi sparire di corsa giù per le scale, lasciandola sola con Mr. Todd.

“Poverini, venderebbero l'anima al diavolo pur di avere quel penny” esclamò Mrs Lovett dolcemente, all'uomo che stava affilando le sue lame davanti alla finestra “Se non c'erano loro potevo sognarmelo di trascinare questa sedia fin qui da voi, Mr. T”

Nellie si sedette sulla poltrona, e l'altro continuò ad affilare la lama dei suoi rasoi, con suoni secchi e ripetuti.

“Non è un granchè come sedia, ma può andar bene” continuò la donna, sicura di essere ascoltata “Era del mio povero Albert, ci si sedeva intere giornate. Le gambe alla fine lo avevano abbandonato e lui non faceva altro che mangiare e lamentarsi, povero caro...”

“Perchè quel Bamford non viene?” esclamò Sweeney, ruvido e impaziente “Prima della fine della settimana, è così che ha detto!”

“Ma la settimana non è finita” replicò Nellie candidamente “Oggi è solo martedì, e ieri era lunedì”

Todd di tutta risposta buttò con forza il ferro per terra e la fulminò con lo sguardo, spostandosi iracondo verso l'altro lato della stanza.

Era un fascio di nervi, Nellie lo poteva vedere solo dal modo in cui i suoi muscoli erano tesi e irrigiditi. Decise di fare qualcosa, perciò si alzò dalla poltrona e lo raggiunse cautamente, davanti allo specchio verso cui si era fermato.

“Su, rilassatevi ora” gli soffiò dolcemente, guardando i loro riflessi nelle crepe del vetro “Sentite come siete teso...dovete solo aspettare qualche giorno, qualche giorno e tutto ciò che vorrete sarà compiuto. Le cose migliori avvengono per chi sa aspettare, tesoro”

Sweeney non replicò ma roteò gli occhi al cielo, infastidito. Lui non voleva aspettare, aveva già aspettato per quindici anni in una colonia penale, ora era giunto il momento di agire.

“Sapete, stavo pensando che un po' di fiori renderebbero il vostro salone decisamente più accogliente e presentabile” esclamò Nellie assorta, desiderosa di cambiare discorso “Magari delle margherite, delle belle margherite profumate da mettere sul balcone e vicino alla porta ravviverebbero non poco questo mortorio”

“E il giudice?” continuò Sweeney, perso nei suoi pensieri di vendetta “Quando avremo il giudice?”

“Non sapete pensare ad altro?” lo rimbeccò, andandolo a recuperare dalla porta aperta “Sempre lì a rimuginare su i torti subiti il cielo sa quanti anni fa, avanti...”

Lo spinse dentro, spingendolo dolcemente dalla schiena. E che schiena... quindici anni di lavori forzati avevano sicuramente dato i loro frutti, almeno in questo. Lo scortò sulla sedia e gli impose di sedersi, mentre lei si piegò alla sua sinistra.

“Aspettate, tesoro, che fretta avete? Il tempo passa così in fretta, e la metà del divertimento sta nell'attesa. Più aspetterete e più sarà piacevole e soddisfacente il momento finale, fidatevi di me”

Sweeney si girò appena per guardarla, meno contrariato di prima.

“Magari al posto delle margherite potremo mettere i garofani...” gli disse, accarezzandogli le spalle con entrambe le mani “Voi cosa ne pensate?”

Prima che lui potesse rispondere, o magari tacere, un rumore di passi veloci riempì le loro orecchie, e Sweeney subito si alzò e schizzò contro l'oscurità del muro, con un rasoio ben stretto alla mano.

La porta si aprì e fece la sua comparsa un ragazzo che Mrs Lovett non avevo mai visto, biondo e sui vent'anni, bello. Aveva un'espressione sconvolta e il respiro pesante, segno che doveva aver corso per chissà quanti metri.

E questo chi diavolo è !?”

“Ehm, mi dispiace” le disse confuso il ragazzo, trovandosi di fronte la smorfia scocciata di Nellie “Vi chiedo scusa, signora...ehm..”

“Mrs Lovett, ragazzo”

“È un vero piacere” le rispose ancora affannato, e nello stesso momento Sweeney uscì dal suo nascondiglio, chiudendo la porta con fare inquietante.

“Mr. Todd!” gridò il ragazzo, agitato “Mr.Todd c'è una ragazza che ha bisogno del mio aiuto, è triste e solitaria, ma è bellissima! Dovete aiutarmi, amico mio, è importante!”

“Calmati, figliolo” gli disse pacato, scortandolo dentro.

“Sì, scusate, è solo che c'è questa una ragazza che vive segregata in casa, si chiama Johanna e Turpin è il suo tutore, credo che sia un giudice o comunque un pezzo grosso di qualcosa”

A quelle parole, Nellie guardò subito Sweeney che, per una volta, la ricambiò.

“Ieri sera mi ha gettato questa chiave dalla finestra” continuò Anthony, mostrando ai due una grossa chiave di ferro “È un chiaro segno, Mr. Todd, Johanna vuole che l'aiuti! Quindi ho pensato di fare così: Appena Turpin tornerà in tribunale, io mi introdurrò in casa sua e proporrò a Johanna di scappare via con me”

“Oh, questo è molto romantico” lo interruppe Mrs Lovett, in un vano tentativo di riportarlo con i piedi per terra

“Sì, lo è ” le sorrise Anthony, fraintendendola “Ma non conosco nessuno qui a Londra, e mi serve un posto sicuro in cui nasconderla finchè non trovo una carrozza che ci porti via... Se potessi lasciarla qui soltanto per un'ora o due vi sarei eterno debitore”

Anthony guardò il barbiere in modo implorante, con i suoi occhi giovani e carichi di fiducia, ma Sweeney non rispose, il suo volto si era ridotto a una maschera di sofferenza, le labbra appena dischiuse dal turbamento. Guardò di nuovo Nellie, senza sapere cosa dire.

“Portala qui, ragazzo” stabilì perciò lei con nonchalance “Ce ne occuperemo noi”

“Grazie infinite!” le rispose Anthony gioioso “Mr Todd?”

Il giovane rivolse i suoi occhi verso l'altro, che, dopo un primo momento d'esitazione, annuì.

“Oh, grazie di cuore, amico mio” lo ringraziò, stringendogli la mano con entusiasmo “Grazie, e grazie anche a voi, Mrs Lovett! Grazie!”

E dopo aver ringraziato un' altra decina di volte, uscì dalla sala a passo svelto, felice come forse non lo era mai stato in vita sua.

“Ora mi spiegate subito chi è quel ragazzetto e come fa a sapere di vostra figlia!” ordinò Nellie incredula, dopo che Anthony se ne fu andato “Come fa a conoscervi? E perchè è venuto proprio da voi? Gli avete rivelato la vostra vera identità?”

“No” rispose Sweeney accigliato, riprendendo subito a lavorare “L'ho conosciuto a Madras, è un marinaio che mi ha salvato quando ero alla deriva, facendomi salire sulla nave che mi ha portato qui”

Un marinaio incontrato in India... Plausibile. Possibile però che quel marinaio medesimo si fosse innamorato proprio di Johanna Barker e che, tra tutti gli uomini che c'erano, avesse chiesto aiuto a niente meno che al padre della stessa?!

“Sembra che alla fine il fato sia dalla vostra parte” gli disse con tono insinuante, aggirandolo da dietro “Presto la vostra bambina sarà qui con voi”

O meglio, con noi...

Sweeney annuì appena, senza mostrare il benchè minimo entusiasmo.

“Beh, che c'è?” gli domandò lei “Non è quello che avete sempre voluto? Rivedere la vostra adorata Jhoanna?”

Evidentemente, no. La cosa non era poi così scontata, e Nellie lo capì subito dal modo brusco in cui le rispose. La verità era che Sweeney Todd rivoleva la sua famiglia, ma la rivoleva intera. Rivedere la sua Johanna, ormai donna e magari uguale a lei, con gli stessi capelli d'oro e lo stesso sorriso delicato, gli avrebbe procurato solo un dolore enorme, ricordandogli ciò che di bello gli era stato sottratto per sempre. Non per questo però poteva permettere che sua figlia soffrisse un secondo di più, perciò aveva acconsentito, senza sapere bene cosa avrebbe fatto dopo.

“E del marinaio cosa ne faremo?” rispose a Nellie con tono burbero, tralasciando la seconda e più delicata domanda.

“Aspettate che la porti qui e poi...” fece una pausa stretegica, allargando il sorriso “Dato che avete così tanta voglia di usare quegli arnesi d'argento...Scommetto che qualcosa vi verrà in mente”

Sweeney colse la sua allusione e riprese lo stesso a guardare fuori dalla finestra, ma questa volta con un sorrisino compiaciuto.

“Povera Johanna” continuò Nellie, persa nei suoi pensieri “Cresciuta senza un briciolo d'amore materno...Oh, ma a questo rimedierò io” puntualizzò felice “Ho sempre desiderato avere una figlia come la vostra, sapete? E non vi nascondo che neanche adesso disdegnerei un...”

“Shh! Guardate” la interruppe malamente Todd, con lo sguardo fisso al vetro.

La donna gli si avvicinò, e appena scorse la figura di Pirelli e più in basso quella del suo servetto platinato, dovette trattenere il fiato dalla sorpresa, e dalla stizza. Evidentemente, non era giornata per passare un po' di tempo sola con lui.

“Salve...” sussurrò con voce cadenzata “Che cosa ci fa lui qui?”

“Trattenete di sotto il ragazzo” le ordinò Sweeney “A Pirelli penserò io”

Lei scattò, contenta di rendersi utile. Scese le scale e se li ritrovò davanti, notando che Pirelli aveva la stessa divisa e la stessa espressione sprezzante dell'altro giorno.

Chissà da quanto tempo non la lava...”

“Il signor Todd è in casa?” chiese il barbiere, con quel suo strano accento slavo

“È di sopra che sta sbrigando le sue faccende” gli rispose cortese, spostando lo sguardo verso il bambino chiamato Toby, tutto mogio e infreddolito

“Ohh, ma guardatelo...” esclamò dolcemente “Non vi dispiace se offro un pasticcio a questo piccolino, signor Pirelli?”

Se, se, se quello che volete...”

Toby la guardò incredulo, lasciandosi scappare un sorriso.

“Vieni con me tesoro” gli disse prendendogli la mano “Ora mi occuperò io di te”

 

 


N.D.A.

Ecco qui Anthony, il nostro rompiballe preferito … ^^'

Come avrete capito, ho tralasciato tutte le sue scene con Johanna... Infatti, subito dopo la scena “My friends” di Sweeney e Nellie, ci sarebbe dovuta essere la parte in cui lui canta “I feel you, Johanna” e in cui le prende di santa ragione da Turpin, e ancora, dopo la gara tra Sweeney e Pirelli, ci sarebbe stato lo spezzone di Johanna che gli tira la chiave dalla finestra mentre il giudice la spia... Vi dico questo perchè, se anche io le ho bellamente ignorate, queste scene ci sono state e sono ugualmente importanti ai fini della trama!

Altra cosa, Madras era un porto indiano, uno tra gli scali più importanti della Compagnia delle Indie. Io mi sono immaginata che Sweeney, nelle sue peripezie per tornare a casa dall'Australia (!!!), a un certo punto si fosse trovato lì e lì avesse incontrato per caso Anthony :)

Ultima cosa poi vado, voglio ringraziare la mitica Black Beauty per il bellissimo banner che mi ha creato, grazie di cuore <3

Grazie anche a voi che leggete e recensite, spero che anche oggi mi direte cosa ne pensate!

A presto, LadyIce

  
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