Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: Lois Lane 89    13/02/2015    1 recensioni
Suo padre è appena stato eletto presidente degli Stati Uniti. Riuscirà Audrey a mantenere la sua vita così come è stata fino al momento dell'elezione? Per una persona che tiene tanto alla sua privacy non sarà una cosa facile
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La mattina dopo era domenica, e Audrey era nel giardino della casa bianca, guardata a vista dalla sorveglianza.

Era vicino al cancello quando vide Ryan Renald, il ragazzo che le era andato addosso a scuola.

“Questo è l'ultimo posto in cui pensavo di trovarti.” disse Ryan.

“E' meglio che te ne vai, prima che la tua ragazza ci veda insieme.” rispose Audrey.

“Tanya non è più la mia ragazza. L'ho mollata. Era troppo ossessiva. Comunque che cosa ci fai alla casa bianca? E' impossibile entrare.” disse Ryan.

“Veramente la cosa impossibile è uscire senza essere visti.” rispose Audrey.

Ryan la guardò con un espressione stupita.

“Tu sei la figlia del presidente. Avresti dovuto dirlo a scuola.” disse Ryan.

Si allontanò dal cancello; Audrey lo aprì, uscì in strada e corse dietro a Ryan.

“Secondo te perchè non ho detto nulla? Non voglio essere sempre sotto i riflettori. Già è un incubo dover stare là dentro e essere controllata a vista. Ora che lo sai puoi andare a dirlo a tutta la scuola.” disse Audrey.

Fece per andarsene, ma Ryan la prese per mano.

“Non lo dirò a nessuno. Te lo avrei chiesto a scuola, ma lo farò adesso che ti ho davanti agli occhi. Vuoi venire al ballo con me?” domandò Ryan.

“Si, sarebbe carino. Ma è meglio che ci vediamo direttamente là. Succederebbe un casino se venissi a prendermi.” rispose Audrey.

“Si, forse è meglio. Allora ci vediamo là. E anche domani a scuola.” disse Ryan.

“Ok. Ora è meglio che vada prima che venga l'esercito a prendermi.” rispose Audrey.

Si salutarono e Audrey tornò in giardino.

“Sta bene signorina?” domandò uno della sicurezza.

“Si, tranquilli. Era solo un mio compagno di scuola.” rispose Audrey.

Così dicendo, Audrey raggiunse l'anticamera della stanza ovale; per fortuna suo padre era libero e potè vederla.

“Ho visto un mio compagno di scuola. Mi ha invitata al ballo. Non ti dispiace se nei prossimi giorni vado a cercare un vestito? ” domandò Audrey.

“Assolutamente no. Puoi andare e prendere quello che ti piace di più.” rispose il padre.

Audrey baciò suo padre sulla guancia, e uscì dalla stanza ovale.

Il giorno dopo, quando Audrey uscì per andare a scuola, vide che Tom era già in macchina.

“Buon giorno. Credo che ti sia dimenticata questi.” disse Tom mostrandole la telecamera e l'auricolare.

Audrey lo fulminò con un occhiataccia e li prese.

“Dobbiamo andare a cercare un vestito per il ballo dopo la scuola.” rispose Audrey, mentre lui guidava.

“Avevi detto che non ci andavi.” disse Tom.

“Ryan mi ha invitato, e io ho detto di si.” rispose Audrey.

“Il quater-back? Non stava con la ragazza pon pon?” domandò Tom.

“L'ha mollata.” rispose Audrey.

Nel frattempo erano arrivati a scuola, e Audrey entrò da sola.

Si accorse che parecchie persone la fissavano; lasciò perdere e andò in classe.

Dopo scuola, Tom la accompagnò a scegliere il vestito per il ballo: ne trovò uno azzurro e senza spalline.

Era perfetto per lei, e lo comprò.

Arrivò la sera del ballo, e Audrey si presentò a scuola indossando il suo vestito.

Tom si recò in un bar vicino alla scuola, ma la teneva d'occhio grazie alla telecamera e all'auricolare.

Quando Ryan la vide, le mise il bouquet al polso, e lei gli mise un bocciolo al bavero della giacca.

Entrarono nella palestra addobbata.

Ballarono un lento insieme; Audrey si sentiva come se fosse sulle nuvole.

Quando il brano finì, Ryan andò a prendere da bere.

Un ragazzo della squadra di football si avvicinò a Audrey.

“Ryan dovrebbe essere cieco per uscire con te. Era solo una scommessa. Sta ancora con Tanya. Sei solo una stupida.” disse lui.

Il ragazzo si allontanò, e Audrey si sentiva come le avessero tirato una palla di cannone addosso.

Ryan tornò da lei e le porse un bicchiere.

“Era solo una scommessa vero? E stai ancora con Tanya.” disse Audrey.

“Assolutamente no. Chiunque ti abbia detto una cosa del genere non devi credergli. È tutto falso.” rispose Ryan.

Tanya salì sul palco e prese il microfono.

“Scusate l'interruzione. Ma volevo farvi notare che c'è un ospite illustre tra noi stasera. È una nostra compagna di scuola. Non voleva dirlo a nessuno, ma credo che questo sia il momento più opportuno. La nostra Audrey in realtà vive alla casa bianca. È la figlia del presidente degli Stati Uniti d'America.” disse Tanya.

Tutti si voltarono a guardare Audrey, che fu assalita dal panico.

“Avevi detto che non lo avresti rivelato.” disse Audrey iniziando a indietreggiare verso l'uscita.

“Infatti non ho detto nulla. Devi credermi.” rispose Ryan prendendole la mano.

Audrey gli dette uno schiaffo in faccia e uscì di corsa dalla palestra.

Arrivata nel parcheggio, non vide Tom da nessuna parte.

Iniziò a camminare verso Pennsylvania Avenue, ma sentì qualcuno dietro di lei prenderle la mano.

Si voltò di scatto pronta a colpirlo, ma lui le fermò la mano: era Tom.

“Hai sentito tutto vero?” domandò Audrey.

“Si. E mi dispiace. Andiamo. Ti riporto a casa.” rispose Tom.

“No. Non voglio tornare a casa. Almeno non subito. Che cosa ho fatto di male?” domandò Audrey.

“Tu niente. Sono loro che sono degli idioti.” rispose Tom, togliendosi la giacca di pelle e mettendola sulle spalle della ragazza.

In quel momento Ryan la raggiunse, ma Tom si mise davanti a lei.

“Allontanati da lei.” disse Tom.

“Devo parlarle.” rispose Ryan.

“Ma io non ti voglio ascoltare. Possiamo tornare a casa.” disse Audrey.

Tom la scortò fino alla macchina e la fece salire.

Una volta salito, mise in moto e la riportò alla casa bianca.

Quando arrivarono, Audrey si precipitò tra le braccia del padre.

“Che è successo?” domandò lui.

“Posso spiegarglielo io signor presidente. Anzi, posso farglielo vedere.” rispose Tom porgendogli un tablet.

Fece partire la registrazione di quello che era successo in palestra, ripreso dalla telecamera che Audrey aveva sul vestito.

“Mi dispiace tanto tesoro. Risolverò io tutto.” disse il padre.

“No. Voglio solo andarmene da quella scuola. Posso studiare da privatista o andare in una scuola privata.” rispose Audrey.

“Scappare non serve a niente. Devi affrontare questa cosa.” disse il padre.

“E come? Hai visto che cosa è successo. Se torno non avrò più un attimo di pace.” rispose Audrey.

Lunedì mattina parlerò con la preside, e tu andrai a scuola; Tom ti seguirà dentro e non ti lascerà un istante.” disse il padre.

Audrey lo salutò, e in silenzio tornò nella sua stanza seguita da Tom.

“Come ti senti?” domandò Tom.

“Come se mi avessero chiuso in una gabbia. Vorrei poter tornare indietro e cancellare tutto.” rispose Audrey.

“Possiamo solo andare avanti. Io e tuo padre siamo dalla tua parte.” disse Tom.

“Sareste gli unici. Comunque grazie. E prima credevo che avresti preso Ryan a pugni.” rispose Audrey.

“L'intenzione c'era. C'è una cosa che vorrei chiederti dal giorno in cui ti ho conosciuta. Come mai ti hanno chiamato Audrey?” domandò Tom.

“Il film preferito di mia madre era Colazione da Tiffany. E così mi ha chiamato Audrey. Ora scusami, ma voglio togliermi questo vestito di dosso. Buona notte.” rispose Audrey.

“Buona notte.” disse Tom.

Così dicendo, quando Tom fu uscito, Audrey si tolse il vestito e andò a dormire.

TO BE CONTINUED...

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: Lois Lane 89