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Autore: Dany Art 99    13/02/2015    1 recensioni
Eccomi tornata con una nuova storia... questa qui è ispirata al videogioco IB, che ho sempre amato molto... spero che vi piaccia come è piaciuta a me.
è stata contestualizzata al gioco ma ho cambiato qualche caratteristica dei personaggi come l'età.
-Dal testo:"
-Ib..vieni- disse la stessa voce nella testa della ragazzina; Ib allungò la mano libera verso la tela e si aspettò di sentire il tessuto ma era come infilare una mano in una finestra aperta.
La mano di Ib spariva appena varcava la soglia del quadro; -entra..- le disse di nuovo la voce dolce; Ib stava per tirare via il polso quando una mano calda le avvolse il polso e la tirò dentro il quadro totalmente.
Il buio l'avvolse e Ib cadde in un vortice stringendo con tutte le sue forze la rosa rossa.
Quando la terra arrivò una voce parlò ma non era più nella sua testa, -benvenuta Ib- disse un ragazzo."
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garry, Ib, Mary, Weiss Guertena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccoci qui, saremmo giunti alla fine della storia in sè:) ma sono indecisa se scrivere un altro capitolo per concluderla ... non so XD fatemi sapere che cosa ne pensate se no la finisco qui :)
Vi lascio al forse ultimo capitolo :)
Buona lettura.
[Revisionato]




Un rumore di passi le si stava avvicinando pericolosamente,Ib però stava ferma immobile a tremare.
Non riusciva a vedere niente, solo l'udito e il tatto erano i sensi che potevano aiutarla, ma la mente annebbiata dalla paura non le giovava per niente.
Fece l'unica cosa che le venne in mente e si acquattò per terra mettendosi a quattro zampe e cominciando a muoversi così.
Raggiunse il letto e ci si infilò sotto, probabilmente al buio lì sotto non avrebbe controllato.
I passi erano sempre più vicini e Ib si mise una mano sulla bocca per non far rumore mentre li sentiva andare dalla parte opposta.
Si mise a respirare profondamente, dov'era Garry?
Quel pensiero le diede un po' di forza e senza far rumore uscì dal nascondiglio e passo dopo passo uscì dalla stanza.
Si appoggiò al muro dietro la porta per capire dove fosse il ragazzo, quando due mani l'afferrarono e le tapparono la bocca.
Ib si agitò, forse se lo avesse fatto bene gli avrebbe fatto cadere il coltello e sarebbe riuscita a scappare per trovare Garry.
Il cuore le martellava nelle orecchie ma riuscì comunque a sentire un sussurro da parte del suo aguzzino, -sono io, stai calma- sussurrò il ragazzo dietro di lei.
Lei si bloccò immediatamente e si girò riuscendo a vedere nonostante la pochissima luce che entrava dalle finestre del corridoio i lineamenti del ragazzo.
Lo strinse per qualche momento, staccandosi quando suo zio, ancora dentro la stanza disse -ragazzi miei? Dove siete..? Devo solo fare quello che mi ha detto la mia bella Mary tutto qui... non lo sentirete nemmeno- disse Guerteva alzando il coltello.
Garry senza dire una parola andò alla porta e la chiuse a chiave gettando di lato lo strumento di ferro, poi afferrò il polso di Ib e cominciò a correre.
Dove non lo sapeva.
-Dove stiamo andando?- chiese Ib, lui la guardò e rispose -non lo so... dov'è che possiamo nasconderci?- chiese lui, lei si fermò di colpo.
-Che succede? Non riesci a correre?- chiese il ragazzo preoccupato avvicinandosi a lei, -no... ho trovato... dov'è che non gli verrebbe mai in mente di cercarci? Dove siamo appena fuggiti!- disse lei.
-Io non ci torno nel quadro Ib- disse subito serio Garry, -basterà nasconderci in serra... lì forse non ci troverà- sussurrò la ragazza guardandolo.
-Sì, forse- disse lui ricominciando a correre e seguendo lei, che scese le scale, aprì la porta d'ingresso ed uscì in giardino.
Un leggera luce arancione cominciava a spuntare dalle colline lontane... Erano anni che Garry non la vedeva davvero e rimase qualche momento a guardarla.
-Garry andiamo... ti prego...- sussurrò Ib tirandolo per la manica,  lui scrollò la testa e si riprese prendendo la mano della ragazza ed intrecciando le dita con le sue.
-Sì, andiamo- disse lui e cominciarono  correre verso la serra, entrarono e la temperatura della serra gli colpì.
L'umidità la faceva sovrana e in poco tempo i due ragazzi cominciarono a respirare affannosamente.
Si abbassarono nascondendosi fra il fogliame di un cespuglio per riprendere fiato nonostante l'aria fosse molto calda e carica di umidità.
Ib appoggiò la testa sulla sua spalla si Garry e lui le prese la mano e la strinse sospirando.
-Sai il primo giorno fuori con te lo immaginavo in modo diverso- sussurrò lui, -la nostra storia si può definire movimentata direi- disse lei con un lieve sorriso in viso.
-Mi piace che la chiami storia- sussurrò lui mettendole una mano sotto il mento per farle girare il viso; poggiò le labbra alle sue e le strinse il mento fra le dita.
-E come dovrei chiamarla scusa?- disse lei sorridendo ed appoggiandogli le mani sulle guance, poi si avvicinò e gli diede un altro bacio a stampo.
Un rumore di porta che si apriva però gli interruppe e Ib si nascose vicino al ragazzo che le fece segno di fare silenzio.
Guerteva passò davanti alla porta della serra senza degnarla di uno sguardo e passò in avanti, Garry si mise davanti a Ib come a volerla proteggere.
Il ragazzo osservò l'uomo... aveva gli occhi sbarrati, le sue movenze erano meccaniche come quelli di un manichino... e sembrava più grande,  come se un alone scuro si spargesse dalle sue spalla e dalle sue gambe
Stava cominciando a capire... era sotto l'influenza di Mary.
-Prima o poi entrerà anche qui- disse il ragazzo mettendosi a quattro zampe, -e che facciamo?- disse la ragazza avvicinandosi.
-Credo ci sia un'altra uscita da qui... però dobbiamo uscire da lì...se non ricordo male dovrebbe esserci un'altra stanza... non ci sono mai entrata ma ci deve essere una finestra abbastanza larga da farci uscire- disse il ragazzo.
-Aspettiamo che sia un po' più lontano- disse lei e lui le strinse il braccio leggermente per tranquillizzarla.
Aspettarono circa un minuto prima di muoversi e non superarono in altezza il livello delle rose arrivando davanti alla porta di fianco al quadro.
Garry lo fissò per qualche momento... i bordi erano ancora sporchi del sangue di Ib... girò il viso e cercò con lo sguardo una chiave.
Ib gliela porse ancor prima che lui la trovasse, la infilò nella serratura e girò la serratura.
-Andiamo- sussurrò il ragazzo ed aprì la porta, Ib ci si infilò era completamente al buio, Garry la richiuse alle proprie spalle e cercò con la mano l'interruttore.
Appena la luce illuminò la stanza, il ragazzo afferrò Ib e bloccò l'urlo che stava per fare.
Quando si calmò la lasciò e lei sussurrò  -grazie... ma odio quando mi chiudi la bocca-.
-Scusa- disse il ragazzo e si mise a fissare la stanza, capiva perchè Ib stava urlando.
Tutti i mostri del quadro erano lì...immobili come statue di cera ma erano lì.
Le donne senza gambe... i manichini neri senza testa con le dita arcuate ed artigliate... i coniglietti e le bambole blu con i bottoni sugli occhi gettati di lato senza vita.
Si stava avvicinando quando Ib gli tirò la manica, e lui seguì il suo sguardo.
Rimase impietrito.
Un enorme dipinto che ritraeva Mary sorridente era appesa alla parete e ne ricopriva gran parte.
Una scritta posta sopra il quadro, sul muro recitava “LA MIA CARA FIGLIA” in un rosso acceso ma sembrava essere fatta in velocità senza molta cura.
-Figlia?- sussurrò Ib, -Mary è la figlia di mio zio?- aggiunse dopo sbattendo le palpebre.
-Esattamente- disse una voce da dietro le spalle dei due ragazzi, Guerteva arrivò e richiuse la porta alle sue spalle.
Ib sgranò gli occhi... come diavolo faceva ad essere arrivato lì dentro senza far rumore?
-Lei era la mia dolce bambina... una malattia se la portò via quando aveva sedici anni ed io l'ho dipinta in quel quadro... per tenerla sempre per me... le ho disegnato un mondo da comandare in cui vivere per sempre... e si vede che voi due potete entrarci... poi lei è riuscita a prendere il controllo della mia mente... e mi fa fare quello che vuole.. Ib, Garry scappate prima che riprenda...!- disse Guerteva osservando i due con un misto di pazzia e terrore negli occhi.
-Oh guaaaarda di chi rivede- sussurrò con voce più stridula prendendo meglio il coltello che aveva in mano, -i due balordi che mi hanno lasciata indietro- disse chiaramente con la voce di Mary.
-Ib scappa- disse il ragazzo gettandosi sull'uomo, Ib si girò e vide la finestra che doveva attraversare già aperta.
La raggiunse e si girò verso il ragazzo che stava cercando di afferrare il coltello dalla mano dell'uomo e con molta fatica stava cercando di non farsi pugnalare di nuovo.
Rigoli di sudore gli scendevano dalla fronte... possibile che quel vecchio fosse così forte?
Probabilmente era solo per l'effetto dell'influenza di Mary.
Cercò di spingerlo verso la porta per farlo cadere ma scivolò e dovette mettersi in ginocchio a tenerlo con la punta del coltello molto vicino al suo collo.
-Stai perdendo Garry- sussurrò l'uomo sorridendo, lui ci pensò... era vero... stava perdendo, ma almeno Ib sarebbe scappata... in fondo non sarebbe stato proprio inutile.
Ma quando si girò la ragazza era ancora lì e lo stava fissando con gli occhi spalancati e lucidi.
-Ib SCAPPA!- urlò di nuovo lui ma era come se lei non lo sentisse... aveva qualcosa in mano.
Qualcosa di color argento.
Si girò verso i due e disse, -vai all'inferno Mary- ed accese la fiamma.
Si avvicinò alla tela e la bruciò.
La stanza si riempì di fumo e di calore tanto che Ib si mise la mano davanti alla bocca tossendo.
Guerteva cominciò a tremare... urlare e imprecare contro Ib e cominciò ad avvicinarsi.
Garry lo atterrò e vide che stava perdendo i sensi... l'aurea nera che lo avvolgeva che si dissolveva come stava facendo la tela del quadro.
-Noooooooooooo!- urlò una voce femminile che si spense nel momento stesso in cui l'impianto anti-incendio si accese bagnando i tre occupanti della serra.
Il fuoco si spense completamente ed il fumo cominciò a dissiparsi; Ib si inginocchiò per riprendere fiato con ancora l'accendino in mano.
Lo fissava con gli occhi sbarrati; ancora in preda a quella strana frenesia che l'aveva spinta a bruciare quel quadro.
Era tutto finito.
Mary non gli avrebbe più minacciati.
Garry la guardò e con più dolcezza possibile le tolse dalla mano l'accendino mettendoselo in tasca.
Lei fissava ancora la mano aperta ed a quel punto Garry gliela afferrò e la strinse a sé, intrecciando le dita con le sue.
-Hey... va tutto bene- gli sussurrò il ragazzo mentre lei ancora con gli occhi sbarrati lo fissava.
-Dai vieni qui- sussurrò dopo lui posandole l'altra mano sulla schiena per avvicinarla; lei appoggiò la testa sulla sua spalla e finalmente respirò a pieni polmoni.
E non riuscì a trattenerle.
Quelle lacrime che stavano bagnando tutti i vestiti di Garry che non ci badò troppo; la strinse a sé accarezzandole i capelli.
Un verso, simile ad un respiro strozzato si sentì dall'altra parte della stanza, i due di girarono e videro che Guerteva cominciava ad alzarsi sfregandosi il viso con le mani rugose, cercando come di svegliarsi.
-Che facciamo?- chiese Ib senza staccarsi dal ragazzo; -dovrebbe essere tornato alla normalità senza l'influenza di Mary, forse non ricorderà niente- sussurrò Garry avvicinandosi di qualche passo.
-Quel dovrebbe non mi piace molto- disse Ib alzandosi; Guerteva si alzò e cominciò a sbattere le palpebre ripetutamente.
-Mm... che è successo? Perchè son..son bagnato?- chiese il vecchio mettendosi una mano sulla fronte, Ib si avvicinò e si inginocchiò davanti allo zio mettendogli una mano sulla spalla.
-Zio...- lo chiamò e i suoi occhi si illuminarono non appena focalizzarono la figura della ragazza.
-Ib? Che ci facciamo qui?- chiese lo zio senza capire niente, -eh... è scoppiato un incendio dentro alla serra e tu stavi qui a lavorare... ho visto il fumo e ti ho visto a terra tutto bagnato per via dell'impianto anti-incendio- mentì spudoratamente la ragazzina.
-Ah.. sì, è vero, ora ricordo- disse lo zio, -ma tu stai bene?- chiese dopo poggiando una mano sulla spalla della nipotina, -sì, zio, solo un po' di fumo- disse la ragazza cercando di sorridere nonostante l'enorme bugia.
-E tu ragazzo? Mi ricordo di te... dove eri finito?- disse il vecchio; -in giro... ma ora son tornato- sorrise Garry aiutandolo ad alzarsi in piedi.
-Oh... mi dispiace per quel quadro... la mia piccola Mary- sussurrò il vecchio prima di girarsi, -sai zio, qualche volta bisogna lasciar andare il passato- disse la ragazza guardando il quadro.
Guerteva la osservò, gli occhi semi aperti -forse.. forse hai ragione mia cara, adesso andiamo a casa, ci cambiamo e magari ci beviamo un po' di thè caldo- disse Guerteva chiudendo la porta della stanza annerita dal fuoco e girandosi verso casa.
Mezz'ora dopo erano tutti asciutti e con una tazza di thè bollente, normale, in mano.
-Sarò molto felice di ospitarti qui, Garry, come avevo fatto prima che te ne andassi- sussurrò l'uomo guardando i due giovani, -sai, di menti acute come le vostre non se ne vedono molte.. e bisogna conservarle- sussurrò lo zio dopo un lungo sorso di thè bollente.
-La ringrazio molto- sussurrò Garry con lieve sorriso, -beh, ho ricevuto un messaggio... il viaggio durerà fino a metà della prossima settimana.. torneranno prima- sussurrò Ib appoggiando il telefono sul tavolo.
Garry abbassò lo sguardo, una sola settimana per starle accanto?
-Beh, potrei parlare con tua madre... potresti venire qui quando desideri, sei più che lieta- disse lo zio.
-Grazie- sussurrò guardando Garry che gli stava stringendo la mano da sotto il tavolo.
-Ed ora... se mi scusate, vado a dormire... non so perchè ma mi sento come se avessi corso per tutta la casa- disse ridendo lo zio alzandosi e salendo lentamente le scale.
Ib prese le tazze e si mise a lavarle nel lavandino della cucina mentre Garry si appoggiava con la schiena al frigorifero ricoperto di legno scuro.
Appoggiò la testa sul legno chiudendo gli occhi e sussurrò  -mi sa che ci siamo messi nel sacco da soli- e cominciò a ridere.
-Perchè? – domandò Ib asciugando le tazzine, -adesso per tuo zio ci conosciamo da tipo un giorno ed io sono solo un ragazzo che ha visto un incendio e ti è venuto ad aiutare... e di solito, due persone non si baciano dopo un giorno- disse sorridendo Garry ed aprendo gli occhi.
-Ah- disse solamente Ib, non ci aveva pensato, rimise le tazzine sopra la sua testa.
-Magari dopo questa settimana potremo fare certe cose in pubblico senza scadalizzarli tutti- disse lui avvicinandosele.
-Certe cose?- chiese lei asciugandosi le mani, -sì, certe cose come questa- sussurrò dandole un bacio sulla spalla abbracciandola da dietro.
Ib rise e si girò trovando le sue labbra ad attendere le proprie, non le importava se dovevano “trattenersi”con suo zio, con i suoi genitori, con tutti... non le importava.
L'unica cosa che contava era che lui era lì con lei.
E ci sarebbe rimasto per molto tempo... fermo accanto a lei come il mondo nel quadro da cui erano scappati.
Ib lo baciò di nuovo e sorrise.
Sì, aveva sempre amato l'arte ma adesso ne sentiva un legame più profondo.
Le era grata.
Perchè senza di lei, non avrebbe mai trovato quel ragazzo dagli occhi azzurri.
Non avrebbe mai trovato quel mondo del quadro.




eccoci qui giunti :) alla fineeeeeee ahahaha fatemi sapere che ne pensate sullo scivere l'ultimo capitolo perchè il vostro commento mi serve sempre e sarei felicissima se recensiste.. pleaseeeeee
Un bacio, Dany
   
 
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