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Autore: ludo22    16/02/2015    1 recensioni
Klaus ha sempre voluto Caroline. Caroline non ha mai saputo cosa volere dalla sua vita, ma cosa succederebbe se, arrivata a New Orleans due losche figure la rapissero?
Continuate a leggere se ne volete sapere di più...
Personaggi: Klaus Mikaelson, Caroline Forbes, Enzo, Stefan Salvatore, Elena Gilbert
Genere: avventura, azione, commedia, fluff, romantico
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline\Klaus, Klaus
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XX - Dimentica

 

Dimentica tu fallo per me. 
Che ancora non so, 
dimenticare te
-Raf-

 

Caroline

Si svegliò in letto che non era il suo e, accorgendosi della presenza di un'altra persona accanto a se, si tirò subito su e mostrò i canini, prima di rendersi conto che era l'uomo per cui aveva lottato strenuamente, che le lanciò un'occhiata tra l'assassinio ed il sorpreso prima di dirle 
<< Non mi riconosci solo dopo quattro giorni dalla tua morte e dopo dieci anni di inseguimento? Ucciderò Bonnie Bennett, quando e se, morirò >>
<< Certo che ti riconosco e non farai niente a Bonnie >>
<< Ah si e cosa mi impedirà… ? >>
Poi lei lo baciò, interrompendo il piano malefico dell'uomo che amava e da cui, ora, sapeva essere ricambiata.

 

Stefan

Poteva sentire perfino dalla macchina parcheggiata quello che stava accadendo dentro la casa. 
E non poteva crederci.

 

Klaus 

Appena aveva aperto gli occhi Caroline e aveva mormorato il suo nome la voglia di abbracciarla era stata troppa, ma poi era svenuta e "sarebbe stata maleducazione, abbracciare una persona priva di sensi no?" Stupido Elijah e stupida la sua testa che dava retta ad Elijah.
Ma poi un nuovo sentimento aveva preso il posto della felicità. 
Aveva accettato il patto. Doveva farlo. Non aveva più scuse. E non poteva nemmeno prendersela con Ayana. Lei gliel'aveva ripetuto. 
"Sei sicuro?" e l'aveva detto con un'espressione così triste e sconfortata ma lui non ci aveva fatto caso, troppo preso dalla felicità di rivedere la vampira che aveva davanti. 
Stava rinunciando per sempre alla sua felicità, ma lui sapeva che se c'era una persona per cui egli avrebbe abbandonato la sua unica possibilità di gioia quella persona era la ragazza che aveva davanti e che lo stava baciando.
Quindi quando lui interruppe bruscamente il bacio, lei gli chiese
<< Ei ma che fai? >>
<< Caroline (-e lei non poté fare a meno di notare che il modo nel modo in cui diceva il suo nome c'era una punta di rimpianto, oltre all'amore che aveva sempre dimostrato per quel nome, per il suo nome-)… Non posso, non possiamo >> disse, alzandosi dal letto e iniziando a passeggiare per la stanza, come una tigre in gabbia.
<< Perché Klaus? Nessuno ci minaccerà più ora >> chiese lei, improvvisamente turbata dalla piega che avevano preso gli eventi.
<< Mi piacerebbe poterti dire di si, amore, ma non lo possiamo sapere >> mentì, sull'orlo delle lacrime, ma doveva resistere.
<< Io sono pronta ad accettare le conseguenze delle mie azioni >>
<< Perché non riesci a vederlo? >> urlò lui << Io non sono la persona giusta per te, non lo sono mai stata, non lo sarò mai >>
<< E chi lo è, Klaus? Chi mai lo potrebbe essere? Io non voglio la persona giusta. La persona giusta è quella che dice sempre le cose giuste, quella che fa sempre le cose giuste, quella che arriva sempre puntuale, ma non ho bisogno delle cose giuste. Tu mi fai perdere la testa, mi fai fare pazzie, mi fai scappare il tempo, mi fai morire d'amore. Tu sei la persona più sbagliata per me, lo riconosco anche io. Ma sei l'unico che dopo avermi fatto piangere, eri lì per asciugare le mie lacrime, tu sei l'unico che mi hai fatto perdere il sonno per Dio solo sa quanto tempo, ma che mi hai anche donato una notte d'amore indimenticabile, tu sei l'unico che riesce a ferirmi così in profondità da farmi mettere tutto in discussione, ma sei anche l'unico che mi riempie di gentilezze, chiedendo il mio perdono, tu non sei stato al mio fianco per così tanto tempo che temevo ti fossi persino dimenticato il mio nome, ma sono stata sempre nei tuoi pensieri. >>
Avrebbe volentieri continuato con il suo sproloquio ma lui la baciò. 
<< Sono stato per troppo tempo lontano da te, Caroline, questa è la verità. Ma soprattutto, tu mi dimostri ancora una volta tutta la tua luce, mentre io sono solo buio. Non potrò mai essere abbastanza per te. Sappi che sei stata l'unica per me da mille anni a questa parte, comunque >>
Lei in quel momento lesse nelle sue iridi la colpa e realizzò cosa significavano le sue parole e iniziò ad urlare tra le lacrime:  
<< No, Klaus, non osare… >>
<< Vorrei non fosse necessario ma devo farlo, mi dispiace. >> sussurrò, mentre una lacrima solitaria iniziava a scendere lungo la sua guancia 
Lui le prese la testa tra le mani per tenerla ferma, perché non ne voleva proprio sapere e si agitava e si muoveva e gli tirava la maglietta per cercare di allontanarlo e non voleva proprio saperne di stare ferma (e in quel momento si rese conto di avere fatto la scelta giusta, amando quella donna, che cercava con tutte le sue forze di ribellarsi al potere sconfinato dei suoi occhi e della sua voce, e oh- aveva perfino provato a chiudere gli occhi, non sapendo che non era essenziale il contatto visivo)
<< Mi dimenticherai, dimenticherai tutta la mia famiglia, dimenticherai tutti i sentimenti che provi per me, non ricorderai nulla degli ultimi undici anni, ricorderai solo che sei stata a New Orleans e che ti sei divertita con le tue amiche del college e che ora vuoi tornare a Mystic Falls >>

 

Elena 

Sentì tutto e quando Klaus uscì dalla sua camera, poté solo immaginare il suo dolore! Anche lei aveva perso delle persone, alcune importantissime, altre meno, ma ricordava benissimo il dolore che aveva provato quando aveva chiesta Damon di soggiogare Jeremy per potergli permettere di vivere una vita normale a Denver.
E comunque un conto era perdere qualcuno per circostanze esterne, un'altro era legarsi il cappio al collo e lanciarsi nel vuoto, come stava facendo Klaus.
Quindi, quando lui uscì si limitò a sussurrargli un 
<< Grazie >> prima di prendere in braccio l'amica e scappare, rapida come il vento, verso casa. 

 

Klaus 

<< Prego >> riuscì a dire solo questo, prima di lasciare che le sue gambe crollassero per finire sulla morbida moquette e scoppiare a piangere nascondendo il viso tra le braccia.
Sapeva di aver fatto la scelta giusta ma non si aspettava facesse così male.
L'aveva persa un'altra volta, solo che stavolta davvero per sempre.
Perché aveva fatto un patto con delle streghe che lo vincolava. Ricordò i pensieri che aveva fatto prima di accettare la promessa che lo avrebbero condannato per sempre ad un'eternità di miseria: le streghe sono furbe, troppo. 

Quando Emily Bennett gli si era avvicinata all'orecchio e gli aveva sussurrato come una leggera brezza mattutina, ma molto meno piacevole sia per il contenuto del suo messaggio, sia per quello che avrebbe significato da ora in avanti per lui: 
<< La soggiogherai a dimenticarti, e non potrai mai più vederla >>, lui era inorridito. 
Si era sentito quasi svenire mentre osservava i corpi delle due streghe sue nemiche svanire nell'aria.  


<< Lascerò Mystic Falls per sempre >> erano state le sue parole undici anni prima e, nonostante avesse imbrogliato l'ultima volta, questa non poteva permettersi più errori. 
E così alzandosi in piedi andò dalla figlia che sorridendogli chiese 
<< Papi perché hai quel sorriso triste? >>
<< Ho dovuto dire addio ad una persona molto importante >>
La piccolina parve pensarci su per qualche istante prima di chiedere nuovamente
<< Se era molto importante perché le hai detto addio? >>
<< Perché è giusto così, perché non è al sicuro qui con noi, perché sarò sempre il male per lei… >>
<< Papi, >> chiese lei dopo qualche istante << hai mai rimorsi? >>    
<< Si, ed uno di questi è non aver lottato abbastanza per lei quando ne ho avuto l'occasione… >>
E così sorridendo si mise a farle il solletico… 

 

Enzo

Aveva lasciato fare a Stefan il primo turno di guida. Mancavano ancora parecchie miglia a Mystic Falls e realizzò che, senza l'invadente presenza di Klaus nella mente di Caroline, magari ora lei avrebbe potuto concedere il suo cuore anche ad altri.
"Si prospetta un'eternità decisamente interessante" pensò, mentre il biondo si fermava a fare benzina.
<< Decisamente interessante >>

 

Nota dell'autrice 

Ciao ragazze,
Finale agrodolce, come da me preannunciato, perché alla fine Caroline resuscita ma Klaus, per colpa del patto che ha fatto con le streghe della dinastia Bennett, la soggioga affinché lei dimentichi tutto ciò che lo riguarda. 
In questo capitolo finale spero si sia anche capito il perché del titolo della FF, se così non fosse chiedete pure "I won't bite " per riprendere le parole del famoso ibrido.  
Tanti baci alle folli e disperate sognatrici 

Ludo

 

Ps. Ho usato una citazione di Luis Fernando e l'ho riadattata secondo le mie necessità e spero vi sia piaciuta perché ci sono così tante cose che avrei potuto far mettere in bocca a Klaus e a Care ma, secondo me, quella frase famosa è un promemoria alla loro storia e lo rimarrà sempre.
Pps. Non c'è nulla di pronto ma, se volete, io sono disposta a continuare questa mia FF ma mi ci vorranno almeno un paio di settimane (dovrei delineare una trama, stenderla e lasciarla decantare e per fare ciò due settimane mi sembra il tempo minimo XD). Quindi recensite e fatemi sapere se vi piacerebbe un continuo o, se, al contrario, è meglio che mi dia all'ippica e mi concentri di più sulle altre tre (sto davvero scrivendo tre e dico tre long in contemporanea?!? Pare di si XD) long. 

   
 
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