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Autore: TheMadDollhouse    17/02/2015    2 recensioni
È passato un anno e mezzo da quel Natale che Percy Jackson e Nico di Angelo hanno passato insieme. I due non si sono più praticamente rivolti la parola se non durante la guerra contro Crono e ora è arrivato per entrambi il momento di tornare al Campo Mezzosangue. Ad aspettare i due una grande sorpresa: Jason Grace. Il figlio di Giove si intrometterà nella loro già complicata e delicata relazione, prendendosi una bella cotta per uno di loro due. Una nuova profezia verrà pronunciata, chi sarà a pagarne le conseguenze? Non sarà solo una storia d'amore, ma una vera e propria lotta per conquistare la felicità. Ecco a voi il seguito di "We Seemed Like a Good Idea" Spero sia di vostro gradimento :)
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Nico di Angelo, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Nico si svegliò con la schiena contro il petto di qualcuno. Il petto di Percy. Erano nel loro appartamento a New York. I due stavano insieme da 12 anni e da 5...erano sposati. Percy era diventato un biologo marino (Sì, era riuscito a superare il liceo!), mentre lui, dopo, il liceo aveva iniziato inspiegabilmente a desiderare di studiare giurisprudenza e così aveva fatto, ora era un avvocato. Nico controllò l'orologio sul comodino: erano le 10 di mattina. Credeva di essere in ritardo per il lavoro così si divincolò dalla dolce stretta di Percy e si alzò, poi si ricordò che era Domenica e si ributtò a letto. Ormai Percy si era svegliato, così, rantolando, lo abbracciò di nuovo e lo tirò a sé, poi lo fece girare e gli diede un bacio a fior di labbra.

“Buongiorno”

La voce roca di Percy Jackson di Domenica mattina era decisamente la cosa più sexy del mondo

“Buongiorno, Percy”

Prima che potessero baciarsi di nuovo, qualcuno aprì la porta e una piccola figura entrò nella stanza.

“Buongiorno papi, buongiorno papà”

A parlare era stata una bambina sui 5 anni, dai capelli lunghi e neri, un piccolo nasino e con gli occhi verdi ancora pieni di sonno.

“Buongiorno, principessa”

Così Percy e Nico salutarono loro figlia, Bianca.

La bambina sorrise e si avvicinò a letto e ci si arrampicò sopra, poi gattonò trovandosi in mezzo ai suoi genitori

“Sapete che vi voglio bene e che sono molto felice oggi?”

Nico, insospettito, le chiese

“Bianca, cos'hai combinato, rotto o fatto di male?”

La bimba iniziò a ridere

“Niente, papi, lo giuro, non ricordi chi viene a trovarci oggi?”

Nico si scambiò uno sguardo allarmato con Percy e realizzò

“Oddei, abbiamo invitato a Pranzo, Jason, Leo e il piccolo Mike oggi e noi siamo ancora a letto!”

Percy lo prese per le spalle e lo abbracciò, e nella stretta finì anche Bianca

“Calmati, ora ci organizziamo per bene, ci laviamo, io preparo Bianca, tu intanto puoi iniziare a cucinare”

Nico non rispose sorpreso dalla fermezza di Percy. Da quando si erano sposati aveva finalmente messo la testa a posto, non era più spericolato e avventato, almeno non tanto, era maturato parecchio e si era anche fatto crescere un po' di barba e questo lo faceva sembrare ancora più

sicuro di sé.

“Papà, mi stai schiacciando”

Iniziarono a ridere come idioti e strinsero loro figlia in un altro abbraccio.

 

*

 

Si trovarono tutti e tre davanti ai fornelli con un grembiule da cucina. Quello di Nico aveva anche dei fiori gialli, disegnati da Bianca, quelli di Percy erano blu.

“Bene”

Esordì il figlio di Ade

“Io penso alla portata principale, tu Percy pensa al dessert, mentre tu Bianca...”

Guardò la bambina che sembrava euforica

“...tu prendi un foglio e disegna qualcosa”

“Ma uffa, io volevo cucinare”

Percy intervenne

“Principessa, dai, ubbidisci a tuo padre”

“Va bene”

Borbottò la bambina prima di andarsi a sedere.

 

*

Riuscirono a preparare tutto appena in tempo. Bianca aveva appena finito di sparecchiare e Nico aveva appena tirato fuori la teglia dal forno quando bussarono. Il figlio di Ade si complimentò con se stesso per essere riuscito a cucinare tutto e a vestire Bianca, che indossava un semplice vestitino bianco e Percy (già, loro figlia non era l'unica ad avere bisogno di aiuto, il figlio di Percy aveva delle difficoltà a sistemarsi la cravatta) in tempo. Percy andò ad aprire. Leo, Jason e loro figlio Mike entrarono e ci fu un giro di saluti e di

“Dove metto la giacca?”

“Dalla pure a me”

Mike era un bambino di 5 anni che ricordava molto Leo quando era più piccolo, aveva i capelli ricci e scuri, ma gli occhi azzurri erano come quelli di Jason, lo avevano adottato qualche mese dopo che Percy e Nico avevano adottato Bianca.

Si sedettero a tavola e Nico servì la sua specialità:

Lasagne alla bolognese

“Wow, Nico, sono buonissime!”

Si complimentò Leo. Nico, ridendo, gli rispose

“Grazie del complimento, ma per te ogni cosa commestibile diventa buonissima”

“Non è vero”

Jason lo squadrò e disse

“Invece sì, sei capace di mangiarti un pacchetto di crackers integrali senza alcun sapore e definirli buonissimi”

“Forse...”

Percy diede una leggera gomitata a Nico

“Tanto il mio tiramisù blu sarà ancora più buono”

“Percy, devo ancora capire come diamine fai a fare il cibo blu”

Intervenne Jason

“Segreto di famiglia”

“Già”

Disse Nico, alzando gli occhi al cielo

“Non vuole dirlo neanche a me

“Io lo so”

Tutti si girarono verso Bianca, che non si era miracolosamente sporcata il vestito

“Però non lo dico a nessuno perché papà mi ha detto che è un segreto”

Percy si alzò e abbracciò sua figlia

“Questa è la mia ragazza”

 

*
 

Dopo il pranzo (Il tiramisù conquistò tutti, i bambini e Leo ne presero due porzioni), Mike Bianca si alzarono da tavola e iniziarono a giocare, mentre gli “adulti” parlarono. Jason era diventato un aviatore, mentre Leo un ingegnere, abbastanza conosciuto a New York, sia per la sua bravura che per la sua simpatia. Passarono il pomeriggio allegramente parlando del più e del meno, alle scuole elementari alle quali avrebbero iscritto i loro figli e, con un filo di nostalgia, del campo Mezzosangue. Alla fine Jason, Leo e Mike tornarono a casa e dopo la cena Nico andò a farsi una doccia. Per quanto bella, era stata una giornata pesante.

Quando entrò in camera, Percy e Bianca erano sul letto e lo fissavano

“Cosa c'è?”

“Papi, ci racconti la storia del perché mi chiamate Principessa?

“Ma l'hai sentita un sacco di volte”

“Ho un vuoto di memoria, dai, sdraiati con noi e raccontacela”

Percy lo guardò con gli occhioni da cerbiatto

“Andiamo, amore, non farti pregare

“Va bene, ma se anche questa volta vi addormentate, mi arrabbio”

Salì sul letto e si accoccolò accanto agli altri due. Percy allungò un braccio e lo cinse.

“Bene, bene, sono passati due anni, ma me ne ricordo come se fosse ieri:

Il giorno in cui dovevamo andare a prenderti alla casa Famiglia, stavamo per arrivare in ritardo, dato che Percy non si sbrigava”

“Ehi, volevo apparire al meglio”

“Ceeerto, comunque, siamo saliti di corsa in macchina e abbiamo guidato praticamente a 100 allora senza neanche guardare i semafori per arrivare puntuali”

“Wow, ci tenevate molto”

Nico la guardò e le diede un bacio sulla guancia

“Ovvio! Allora, siamo arrivati puntuali alla fine, ma quando siamo arrivati tu eri ancora chiusa in camera e non volevi saperne di uscire e ci stavamo tutti chiedendo perché. Dato che nessuno si dava una mossa e io e tuo papà eravamo preoccupati per te, abbiamo deciso di arrivare in camera tua dalla scala antincendio e quando siamo entrati, tu stavi guardando Cenerentola e quando ci hai visto hai iniziato a ripetere 'Sono una principessa, principessa' così io e papà abbiamo deciso di...”

Si interruppe.

Percy e Bianca si erano addormentati.

Restò a guardarli per un po', erano il ritratto della dolcezza, si accorse di una cosa. Era finalmente felce. Aveva tutto ciò di cui avesse bisogno, il marito per cui aveva tanto lottato e sofferto e la bambina che aveva sempre desiderato. Abbracciò Percy e Bianca e si addormentò insieme a loro, col sorriso sulle labbra.

Nota dell'autore: Non riesco a crederci, ma siamo arrivati alla fine di questa fanfiction. Non immaginate quanto stia piangendo in questo momento, è da Maggio che mi impegno per renderla decente e mi sono affezionato troppo alla storia e a voi lettori/lettrici. Come avete visto, per l'Epilogo mi sono dato alla pazza dolcezza perché se lo meritavano. Spero vi sia piaciuto leggerlo tanto quanto mi è piaciuto scriverlo. Grazie mille per aver seguito questa fanfiction fino alla fine, siete i migliore :*

   
 
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