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Autore: The LoonyBlogger    17/02/2015    1 recensioni
Dopo A Tutto Reality: All Stars in Tour finito in tragedia, con la morte di Ezekiel e la distruzione dell'aereo militare, le ultime AStars rimaste si affronteranno sull'isola di Pahkitew per vincere 10milioni di dollari. Chi tra: Alejandro, Dawn, Duncan, Gwen, Harold, Jo, Lindsay, Mal, Scott, Trent, Zoey e Dakota vincerà l'ambito premio? Ora Pahkitew è diventata una foresta tropicale e solo uno di loro sopravviverà alle angherie firmate McLean. Questo è A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew.
Dal testo:
Quello che trovò lo lasciò senza parole.
Era una delle vecchie gabbie in cui Chris teneva le bestie, bloccata dalle macerie dell’aereo.
Carcasse di vecchi pesci in putrefazione si trovavano lì intorno, evidenti segni di morsi percorrevano i loro corpi squamosi.
Qualcosa sbatté contro le sbarre, spaventando il ragazzo.
-Oh, merd*!-
---
STORIA CONCLUSA
[Continuo di ATRASTour e Le Origini di Pahkitew]
Genere: Avventura, Comico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Assistente, Chef Hatchet, Chris McLean, Fang/Zanna, Un po' tutti | Coppie: Trent/Gwen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga All Stars'
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Episodio 02: Una corsa per la vittoria - parte uno -

<< Nella prima puntata di A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew... >> Chris si presentò davanti alla telecamera, all'interno della sua stanza.
<< Alle undici All Stars si è aggiunta una vecchia conoscenza del reality, Dakota. Grazie al suo papino, che ci ha fornito i fondi per costruire Pahkitew! Così, dopo aver diviso le squadre nei Kinepik Petak e nei Mahihkan Kashiuasht, con a caposquadra Trent e Gwen, è iniziata la prima sfida della seconda metà di stagione! Per la squadra capitanata dal saggio chitarrista pazzo le cose sembravano andare tranquille, con il suo discorso sul fidarsi di lui, ma quando i dissapori tra Alejandro e Jo si sono accesi la squadra si è vista costretta a un brusco rallentamento. >> Mostrò un videoclip, dove si vedeva i due camminare fuori dal sentiero.
<< Mentre il team capitanato dalla gotica dal sarcasmo facile è andata molto meglio, tranne per i piani di Scott, che sembra intenzionato a tornare il Barone... tsk, combina più disastri che guadagni. >> McLean alzò gli occhi al cielo.
<< Alla fine, per colpa del rallentamento di Jo e Alejandro, i Mahihkan Kashiuasht hanno perso la sfida e Lindsay è stata sparata via. Gwen e Trent risolveranno i problemi di coppia? Alejandro e Jo si daranno una calmata in buon nome della squadra? Zoey capirà che non è sola? Tante domande oggi verranno risolte, altre no! Rimanete qui, su: A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew! >>

-Sigla-

[Secondo giorno – Alba – Complesso Sotterraneo]
Chris sudava freddo nel sonno, in preda a qualche incubo. Si svegliò di scatto, annaspando in cerca d’aria. Infatti, nella capsula, l’ossigeno si stava quasi esaurendo. Cercò di aprire il vetro sopra di lui, ma questo, dopo vari tentativi, risultò sigillato. Incominciò a picchiare selvaggiamente i pugni su esso, in cerca di aiuto, ma nessuno riusciva a sentirlo.
Fortuna volle che la sera precedente mandò i sui tre assistenti a pulire tutta l’area nord del complesso sotterraneo, infatti stavano passando di lì per andare nelle loro camere a riposare per qualche ora. Quando sentirono le sue grida si precipitarono nella stanza, provando immediatamente ad aprire la capsula, ma tutti i tentativi risultarono vani. Nel frattempo, all’interno, McLean stava diventando cianotico.
<< So cosa fare! >> L’assistente cicciottello prese uno dei tanti vasi di porcellana che stavano nella stanza, gettandolo con forza contro il vetro della capsula. Questo andò in mille pezzi, lasciando a Chris la libertà di respirare! L’uomo portò la testa fuori dal macchinario, ispirando a pieni polmoni.
<< Si può sapere cosa diavolo succede?! >> Gridò furibondo all’indirizzo dei tre. Loro alzarono le spalle, come potevano saperlo? Lo aiutarono a uscire da lì, per poi dirigersi tutti insieme verso la porta.
<< La produzione mi sentirà, sicuramente quella capsula iperbarica sarà di seconda mano, o qualcosa di simile! >> Quando solcarono l’uscita Rita si guardò un attimo indietro, notando qualcosa di strano.
<< Aspettate un secondo. >> Tornò all’interno della stanza, per poi dirigersi dietro la capsula. Alzò il filo elettrico da terra, guardando Chris con una certa serietà.
<< Capo, qualcuno ha tentato di ucciderla. >>

[Secondo giorno – Alba – Scogliera della cerimonia d’eliminazione]
Una figura scura uscì dal complesso sotterraneo, muovendo i primi passi sulla fresca rugiada del mattino. Le prime luci del dì irradiarono il cielo con dei tiepidi raggi di sole, rischiarando l’isola dopo la lunga notte; l’attentatore non lasciò che il giorno potesse illuminargli il viso e corse verso la foresta, ancora immersa nel sonno.

[Secondo giorno – Alba – Radura]
I Lupi di zucchero trovarono un rifugio solo a notte inoltrata, sotto un grande albero in mezzo a una radura. Sotto di esso erano rimasti solo Trent e Dawn, visto che il resto della squadra era andata a cercare rifornimenti. O almeno Jo e Alejandro, Mal si era semplicemente dileguato, senza lasciare spiegazioni.
<< A cosa pensi? >> Il chitarrista era seduto sulle radici dell’arbusto, con la schiena contro il legno. Per la lettrice di aure, poggiata su uno dei rami più bassi dell’albero, era palese che il compagno di squadra aveva qualcosa che non andava. Lui alzò lo sguardo, osservando la bionda, che scrutava le chiome della foresta.
<< A Gwen… e a questo reality. Ci sta allontanando, di nuovo. >> Lo speaker sospirò, abbassando gli occhi ai suoi piedi.
<< Il vostro amore è troppo forte per spezzarsi così facilmente. Basta che entrambi non vi fate condizionare dal passato. Prova a parlarci. >> Trent sorrise, ne avevano passate veramente tante insieme. Forse quella pallida ragazza solitaria aveva ragione. La vide saltare a terra, per poi pulirsi velocemente la gonna.
<< Io vado a cercare Mal, sicuramente sarà in giro a combinare guai e ho promesso a Zoey di tenerlo d’occhio. >> Incominciò a incamminarsi verso la foresta, non avrebbe lasciato quel mascalzone da solo per troppo tempo.
<< Vuoi che venga con te? >> Il moro si alzò in piedi, urlando in direzione della ragazza. Sicuramente era in sintonia con la natura, ma lasciarla in giro in quel posto, in completa solitudine, non era sicuramente una buona idea. Soprattutto visto il tipo di isola in cui si trovavano.
<< No, rimani qui nel caso in cui tornino gli altri! >> A quella risposta Trent rimase un attimo interdetto. Sapeva che se la sarebbe cavata, ma in cuor suo voleva seguirla, soprattutto per ringraziarla del consiglio che gli aveva dato. Decise di non ascoltarla e corse nella sua direzione.
<< Dawn! >> Nel sentirsi chiamare la bionda si girò, fermandosi un secondo. Sorrise lievemente guardando il moro avvicinarsi. Già sentiva, nell’aura del ragazzo, il bisogno di sdebitarsi per il suo aiuto.
<< Volevo ringraziarti per le belle parole di prima. >> Si spiegò lui, una volta che si trovò di fronte a lei.
<< Non ce né bisogno, quando vuoi parlare io ci sono. >> Disse la bionda, congiungendo le mani dietro la schiena. Le faceva piacere aiutare gli altri, in più Trent era veramente una brava persona. Lo vide distrarsi un attimo, portando lo sguardo verso la foresta. Lei fece lo stesso, tra gli alberi spuntò la figura scura di Mal.
<< Beh, non hai più bisogno di andare a cercarlo. >> Entrambi diventarono seri, nessuno riusciva a fidarsi di quel ragazzo; li superò non degnandoli di uno sguardo, diretto verso l’arbusto al centro della radura.
<< Dove sei stato? >> Gli domandò Dawn, seguendolo a passo svelto con Trent. Mal odiava gli impiccioni, a dire il vero, lui odiava tutti. Ma Dawn… lei era qualcosa di insopportabile. Avrebbe voluto strozzarla con i suoi stessi capelli biondi. Perché non lo faceva? Non lo sapeva neppure lui. Qualcosa, nel profondo della sua anima, glielo impediva. A volte pensava che era Mike, ma lui era rinchiuso nelle celle della sua torre, come poteva ancora avere un minimo controllo sui suoi sentimenti? Il cuore. Quello non si poteva controllare.
<< Ti ho fatto una domanda: dove sei stato? >> La voce della bionda scacciò via i pensieri del malvagio, che ormai era arrivato sotto l’albero.
<< Lontano da te. >> Si aggrappò a uno dei rami, tirandosi su. Si sdraiò su esso, provando a riposare.

<< Quella Dawn. Tsk. Vorrei proprio farla sparire dalla faccia della terra. >> Mal strinse i pugni, infastidito dalla presenza della ragazza.

La lettrice di aure e il chitarrista si fermarono, scambiandosi degli sguardi infastiditi. Come al solito faceva finta di nulla.
<< Ehi Trent! >> Lo speaker non fece in tempo a girarsi che un paio di scoiattoli gli volarono sul petto, con una forza a dir poco notevole. Lui indietreggiò di un passo più per la sorpresa che per l’impatto, ma nessuno ci fece troppo caso. Piuttosto erano tutti concentrati sulla presenza di Jo, che inferocita e ricoperta di fuliggine si andava a sedere sotto l’albero.

<< Stupido Reality Show! >> La personal trainer incominciò a imprecare, cercando di levarsi dalle mani la polvere. << Ogni sacrosanto animale che sfioravo con il machete esplodeva! Cos’è, hanno tutti un cip di autodistruzione?! >> Gridò in preda all’ira.

Trent fece che lasciar perdere, sicuramente chiedere spiegazioni sul suo stato non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose.
<< Ehi, sta arrivando Alejandro! >> Dawn indicò alle spalle del compagno, che si girò subito dopo. In lontananza l’argentino stava sventolando al cielo sei borracce d’acqua, compresa quella dell’ormai eliminata Lindsay, segno che aveva trovato il fiume.
<< Presto, prendi il pentolino e il retino, io provo ad accendere il fuoco. >> Il moro corse verso il piccolo catasto di legna che avevano formato appena arrivati, incominciando a sfregare un ramo più spesso sugli altri una volta che si trovò lì. Dawn e Al arrivarono subito dopo, incominciando a filtrare l’acqua sul pentolino attraverso il retino.
<< Ragazzi posso parlarvi un attimo? >> Domandò l’argentino, seguito da un piccolo gioco di sguardi degli altri due, che con un cenno della testa lo invitarono a continuare. La bionda già percepiva cosa stava per dire, e le sue vere intenzioni, ma lo lasciò comunque parlare.
<< Noi siamo i tre concorrenti più buoni e corretti della squadra, che ne dite di formare un’alleanza? So che non è un’idea così allettante fidarsi di me, ma con Jo e Mal è meglio guardarsi le spalle a vicenda, non credete? >> Le sue parole, in fondo, dicevano il vero, né Trent né Dawn poteva negarlo. I due si scambiarono nuovamente un paio di sguardi, poi al cenno affermativo della bionda, il moro si girò verso il ventenne.
<< Va bene, ma quando verranno entrambi eliminati ognuno per sé. >> Disse, provocando un sorriso entusiasta a Burromuerto. In quello stesso istante riuscirono ad accendere il fuoco.

<< Ah-ah-ah! Che razza di babbei! Con il loro aiuto riuscirò sicuramente ad arrivare allo scioglimento delle squadre! E se anche Scott e Harold riescono a passare la fase avrò la strada spianata verso i milioni! >> Alejandro era veramente contento, nel suo sguardo si mischiavano sicurezza, superiorità e felicità insieme!

<< So bene che Alejandro ci vuole con lui solo per superare il turno e che probabilmente dopo farà di tutto per eliminarci, ma voglio stare al gioco. Quando arriverà il momento giusto convincerò Trent e gli altri a eliminarlo, così da far rimanere in gara chi se lo merita veramente! >> Dawn si portò una mano sul cuore, sicura di sé.

[Secondo giorno – Alba – Accampamento nella foresta]
Anche le vipere del venerdì impiegarono una notte intera a trovare uno spiazzo di terra abbastanza ambio per potersi accampare, alla fine ci riuscirono accanto a una grossa parete rocciosa, che creava un buon riparo dai venti freddi che portava il buio.
Lì, accanto al fuoco, erano rimasti solo Harold, Gwen e Zoey, visto che gli altri ragazzi erano andati alla ricerca di cibo e acqua. Tra i tre era calato un silenzio glaciale, visto che le due ragazze erano immerse nei loro problemi. Stavano sedute l’una accanto all’altra, ma ancora non si erano rivolte la parola.
<< Secondo voi Bruiser è ancora da queste parti? Ho paura che possa saltare fuori da un momento all’altro. >> Il nerd cercò di spezzare il silenzio, guardandosi in giro con circospezione.
<< Non preoccuparti, se voleva farti del male ti avrebbe già attaccato. >> Fu la risposta di Zoey, che si strinse ancora di più alle ginocchia, come a cercare conforto in quell’auto-abbraccio. A quel punto il rosso perse la pazienza.
<< Si può sapere cosa prende a tutte e due? Neanche nel gioco del silenzio ho avvertito tanta tensione! >> Si lamentò, guardando entrambe con rimprovero.
<< Ho litigato per Trent. L’ho accusato solo per paura che gli eventi di Azione possano ripetersi! >> Gwen affondò il volto sulle ginocchia, in lacrime per ciò che era successo con il compagno. Si sentiva tremendamente in colpa per avercela avuta con il chitarrista durante tutta la cerimonia d’eliminazione, dove rischiava pure di essere buttato fuori.
<< Vedrai che si risolverà tutto, io quando ho litigato con la mia dolce LeShawna ho chiarito subito! >> Al nominare della sua ragazza gli occhi di Harold si illuminarono, sorridendo ebete in direzione della dark. Lei alzò lo sguardo, rigato dal pianto, verso il rosso.
<< Prima di tutto la vostra discussione è durata tre secondi, visto che al ‘’no’’ di LeShawna hai subito lasciato perdere, e poi era una situazione completamente diversa. Le hai chiesto di andare a vivere nel garage di tua madre! >> Gli fece notare, provocandogli una risatina imbarazzata. Okay, mettere a confronto i due casi non era affatto servito. A quel punto anche Zoey decise di prendere parte al discorso, aveva visto tutte quante le stagioni del reality, sapeva quanto erano legati lei e il chitarrista, quella litigata le sembrava insensata.
<< Tu e Trent ne avete passate di cotte e di crude, non sarà di certo questo a dividervi. Insomma, siete la coppia più forte che io abbia mai visto, neanche un uragano potrebbe distruggere il vostro amore. >> Disse alzando le spalle, come a far capire che non doveva disperarsi per quella discussione. Gwen si voltò nella sua direzione, mentre un timido sorriso le illuminava il volto pallido.
<< Grazie. >> Si asciugò velocemente le lacrime, grata per quelle parole. Sicuramente non avevano sistemato la situazione con Trent, ma a farla sentire un po' più serena sì.
<< Tu, invece? Cos’hai? >> Domandò la ragazza dalla pelle cadaverina, dando un’amichevole spallata alla rossa.
<< Beh, io… mi sento un po’ sola, tutto qui. >> Rispose, cercando di sminuire i suoi sentimenti. Si mise a scrutare le lingue di fuoco provocate del falò, trattenendo a fatica le lacrime.
<< Dawn è nell’altra squadra, Mike… Mike ormai non esiste più. In questo show non ho più nessuno. >> Si morse il labbro inferiore, bloccandolo con forza tra i denti, stava crollando, lo sapeva.
<< Ehi, non è affatto vero! Tu hai noi. >> La dark le mise una mano sulla spalla, dispiaciuta per lei. Zoey sollevò la schiena, portandosi le mani al petto. Le ventenni si scambiarono un paio di sguardi e senza dire nulla si abbracciarono, capendo di aver appena trovato un’amica.
Intanto, tra gli ultimi alberi al confine del campo, una persona le scrutava con rabbia, stringendo con forza il bottino di prede che aveva recuperato.

<< Ma perché non lasciano mai che un mio piano vada in porto? Maledette! >> Scott imprecò, trattenendo a stento il nervoso. Improvvisamente la rabbia nei suoi occhi cessò, lasciando posto allo smarrimento più assoluto. << Poi perché proprio in porto? Non potrebbe andare, che so, in aeroporto? >> Chiese, portandosi una mano al mento con fare pensieroso.

A quel punto il rosso si fece avanti, uscendo dal sottobosco e fingendo un’espressione appagata, alzando il malloppo verso il cielo.
<< Ecco qui la vostra cena! O colazione, fate un po’ voi. >> Scrollò scompostamente le spalle, per poi mettersi in un angolo del campo, dove prima di andarsene a caccia aveva lasciato una pietra dalla base levigata. Incominciò a scuoiare le bestiole morte che aveva catturato, mentre Gwen cercava di attirare la sua attenzione con ilarità.
<< Tu guarda, allora qualcosa di buono la sai pure fare. >> Disse, non nascondendo una punta di acidità nella ironica frase.
<< Taci un po’, se vuoi mangiare. >> L’altro cascò nella trappola provocatoria della dark, che ridacchiò divertita. Era fin troppo facile farlo arrabbiare; lo sproloquio verbale tra i due fu interrotto dall’arrivo di un quarto personaggio, ovvero una Dakota euforica, dai capelli comicamente azzurri, con tra le mani un vaso ricolmo d’acqua.
<< E quello dove l’hai trovato? >> Harold saltò in piedi, sorridendo buffamente verso la ragazza. Sicuramente il fiume non sarebbe stato una priorità per i giorni a seguire.
<< Era ai margini di uno degli affluenti del torrente, credo che gli assistenti di Chris si siano dimenticati di portarlo via. >> Il nerd l’aiutò a portare la pesante brocca fino al pentolino in ferro, dove, con l’ausilio dell’apposita retina, incominciarono a depurare l’acqua.
Mentre completavano il lavoro delle imprecazioni, provenienti dalla foresta, arrivarono alle orecchie dei cinque, che istintivamente si girarono verso gli alberi. Duncan spuntò tra essi, rosso in viso dalla rabbia.
<< Questo coso non serve a un cavolo! L’ho provato su ogni singolo albero della zona, ma non funziona! >> Lanciò prepotentemente la spillatrice a Zoey, che la afferrò al volo. Aveva i riflessi pronti, per fortuna. Lo guardò male, ma lui ci fece poco caso, sedendosi tra l’erba per cercare di darsi una calmata. A un certo punto alzò lo sguardo su Dakota, che con l’aiuto di Harold e Gwen stava riponendo l’acqua riscaldata nelle borracce.
<< Però… c’è un bel panorama da qui. >> Sghignazzò, ammirandole i glutei. Lei rizzò subito la schiena, per poi girarsi, con i capelli ormai rossi dalla rabbia, verso di lui.
<< Idiota che non sei altro, finiscila. >> Ringhiò, facendolo ridere sguaiatamente.

<< Mi piacciono quelle che reagiscono, alla fine è una soddisfazione dominarle. >> Il punk mostrò un sorriso a dir poco malizioso alla telecamera, sicuro di poterla conquistare.

<< Piccola domanda: posso ucciderlo? >> Dakota strinse la mano destra a pugno, pronta a sfoderare il suo gancio migliore. << In fondo farei un favore all’umanità. >>
 
La bionda tornò alla propria mansione, cercando di sopportare le pesanti avance del ragazzo. Proprio in quel momento una fastidiosa voce, filtrata in modo metallico, si propagò per l’intera isola.
<< A tutti i concorrenti: dirigersi IMMEDIATAMENTE alla scogliera dedicata alla cerimonia d’eliminazione! >> Le Kinepik Petak si guardarono negli occhi, già all’alba McLean sembrava tutto tranne che felice. Si organizzarono il più in fretta possibile, decidendo di usare quel posto come campo base definitivo. Spensero il fuoco e sistemarono lo zaino, per poi dirigersi, alla guida di Duncan, verso il luogo prestabilito.
Circa venti minuti dopo erano ancora in mezzo alla foresta.
<< Ammettilo, stiamo girando in tondo! Dovremmo essere arrivati da un bel pezzo a quest’ora! >> Sbottò Scott, in preda alla rabbia. Far aspettare Chris non era mai un bene.
<< Chiudi quella fogna, pel di carota! >> Duncan tagliò con ardore uno dei rampicanti davanti a lui, avrebbe tanto voluto spaccare il cranio al contadino con il machete, almeno lo avrebbe zittito.
<< Come mi hai chiamato? >> Scott fece un passo avanti verso il punk, pronto a innescare una rissa, ma fortunatamente Zoey si sovrappose tra i due.
<< Cercate di smetterla! Non fate altro che prolungare la nostra permanenza qui! >> Disse, mentre Gwen si faceva avanti.
<< Dai qua, faccio strada io. >> Strappò dalla mano dell’amico il machete, mettendosi a capofila. Quella giornata era iniziata proprio male. Ancora non aveva cenato e neppure fatto colazione, tempo per cucinare gli animaletti che il rosso aveva trovato non ne ebbero, in più l’afa asfissiante della foresta si faceva sentire già dal sorgere del sole! Con lei alla guida, in meno di dieci minuti, raggiunsero la loro meta.
<< Oh-oh! Dopo quasi mezz’ora ecco chi ci fa l’onore di presentarsi! >> Il tono acido e ironico del conduttore arrivò alle orecchie della squadra. Era decisamente di cattivo umore.
<< Chris ci stava spiegando che qualcuno ha tentato di ucciderlo. >> Sospiri sorpresi si levarono in coro dai sei, mentre Gwen alzò gli occhi su Trent. A quanto pare, quella volta, fu lui ad arrivare primo. Entrambi distolsero lo sguardo, rivolgendolo in punti opposti.
<< Come sarebbe a dire?! >> Zoey si portò una mano sul petto, preoccupata per quel narciso di un conduttore. Prima passò in rassegna lui, come a voler capire se stesse bene, poi l’occhio le cadde su Mal, che se ne stava un po’ in disparte rispetto al suo gruppo.

<< Credo proprio che lui c’entri qualcosa. Chi altro avrebbe il coraggio di tentare di uccidere un uomo? >> Chiese retoricamente la rossa, portandosi le mani sui fianchi.

<< Qualcuno ha tagliato il filo conduttore della mia capsula iperbarica, cercando di farmi rimanere senza ricambio d’ossigeno lì dentro. Purtroppo le telecamere di sicurezza hanno avuto dei malfunzionamenti proprio in quelle ore, quindi non siamo riusciti a identificare il mio attentatore. L’unica cosa di cui io e i produttori siamo certi è che è stato uno di voi! >> Spiegò il presentatore, indicando con enfasi i ragazzi. Tra di loro stava un potenziale assassino.

<< Fosse facile capire chi è. >> Gwen ridacchiò, accavallando le gambe. << Tutti noi, me compresa, lo vorrebbero tre metri sotto terra. >>
 
<< Visto che siamo nel bel mezzo di uno show televisivo non posso portarvi tutti in tribunale, ma ho assunto delle guardie del corpo. >> Accanto a Chris il terreno si aprì, facendo salire dal sottosuolo due persone in smoking. Entrambe ben conosciute dai ragazzi.
<< Chef ed Eva? Ma lei non doveva condurre il Dopo Show con Sierra e Izzy? >> Alejandro alzò un sopracciglio, tutta quella situazione era assurda. Anche sé, pensandoci su, nulla di quello show era normale.
<< Sì, ma vista la situazione mi sono visto costretto a farla tornare. >> Borbottò l’uomo, guardando di traverso la mora.
<< E ti conviene pagarmi bene, se non vuoi che aiuto il tuo aggressore nel suo intento. >> Lei gli lanciò un’occhiata dalla facile interpretazione, lasciandolo un attimo interdetto. Aveva cambiato look in quei mesi, o almeno il taglio di capelli. Questo era molto corto, con la frangia rivolta a destra; Chef, accanto a lei, ridacchiò con tono basso, trovandosi d’accordo con la filosofia della collega.
<< Tsk, meglio lasciar perdere. >> McLean resistette all’impulso di cacciarla via, per poi rivolgersi ai ragazzi.
<< Voi avete una sfida da affrontare, seguitemi. >> Il conduttore s'incamminò verso una scalinata posta alle sue spalle, che attraversava una piccola grotta naturale, con lo sbocco su un terrazzo roccioso, che si affacciava sui scogli dell'oceano. Posti su tutto il percorso c'erano svariate trappole.
<< La prima prova che affronterete quest'oggi è un percorso a ostacoli! Come vedete ce ne sono solo tre, ma molto difficili da superare. Una trave in legno sospesa su una fossa di serpenti a sonagli, dei geyser che fuoriescono dal terreno e infine un tratto fra i nidi di condor giganti! >> Incominciò a spiegare Chris, mentre espressioni impaurite incominciavano a comparire nei volti dei ragazzi.
<< Prima delle travi sono stati posizionati degli scrigni aperti, contenenti degli emblemi. La sfida consiste nel portare dieci emblemi per squadra oltre i tre ostacoli, dove vi aspettano due bauli, questa volta chiusi. Dovrete inserire i dieci stemmi nel forzieri per aprirli. Conterranno una chiave ciascuno che servirà per la seconda sfida, che consiste nel... >> Nel muro alle spalle dei ragazzi comparve un televisore, come mostrava un'altra linea di partenza dopo i forzieri chiusi.
<< ...Nel attraversare un altro percorso a ostacoli! I due concorrenti, uno per squadra, da me scelti dovranno strisciare tra le pareti rocciose a cento metri dalla linea di partenza, per poi continuare la loro corsa nel caldo e arido canyon, facendo attenzione ai massi che di tanto in tanto cadranno sulle loro teste, ehehe. Fino ad arrivare al Burrone della morte! Lì dovranno saltare e aggrapparsi da liana in liana fino a raggiungere l'entrata della Palude Fetida! Nel caso in cui scivoleranno dalla liana finiranno nel fiume sottostante, che li porterà dall'altra parte della palude. Al centro di essa, su un masso rialzato, sta l'ultimo baule. Il primo dei due che riesce ad aprirlo, con la chiave ricevuta nella prima sfida, non solo vince il contenuto, ma manda alla cerimonia la squadra avversaria! >> Finì di spiegare l'uomo, lasciando tutti allibiti. Quella sfida era veramente dura!

<< Sapete, credo che potrei far ''accidentalmente'' cadere qualcuno qualcuno su quelle serpi, ehehehe. >> Mal si strofinò le mani, pronto a tutto per vedere il terrore negli occhi dei compagni.

<< Chris, il veleno dei serpenti a sonagli è letale! >> Zoey si espose verso l'interno della fossa, riempita da centinaia di esseri striscianti.
<< Non ci sono veri rettili laggiù. >> Dawn ne era certa, non riusciva ad avvertire l'aura di nessun animale. Infatti McLean annuì.
<< Sono solo dei robot, da cui denti fuoriesce del veleno meno potente di quello dei serpenti. Vi stordirà soltando, senza uccidervi. >> Precisò, sorridendo ai giovani.
<< Questo non migliora le cose però. >> Gwen incrociò le braccia al petto, scettica. Il presentatore sorrise ancora e la ragazza capì che non preannunciava nulla di buono.
<< Non preoccuparti, tanto tu non dovrai affrontarla la prima sfida. Sarete te e Trent a correre per il forziere! >> L'urlo contrariato della dark si propagò in tutta l'isola, voleva parlarci con il suo ragazzo, non affrontarlo in una sfida!

<< Bene, sarà il modo per dimostrargli che non sto giocando per farla vincere! La batterò, farò di tutto per aprire quel forziere! >> Lo speaker diede un pugno al palmo dell'altra mano, come a darsi la carica.

<< Sapevo che questo gioco non portava ad altro che guai. >> Gwen sospirò, afflitta dalla situazione.

La coppia venne portata da alcuni assistenti oltre il primo percoso, dietro la linea di partenza. Nel frattempo le loro squadre si organizzarono.
<< Dawn tu andrai per prima, così da poter calmare i condor giganti al nostro passaggio e izzarli contro il team di quella darkettona. Per i serpenti dubito che ci saranno problemi, ma cercate di non farvi colpire dai geyser! >> Furono le direttive di Jo, che gli altri tre accettarono di buon grado.
<< L'importante è essere veloci, quindi, Sfigarold, tu per ultimo. >> Disse invece Duncan ai suoi, ma subito iniziò un dibattito.
<< Chi ti ha nominato caposquadra? >> Scott gli lanciò un'occhiataccia e ne ricevette un'altra di rimando.
<< Tu hai un'idea migliore, pel di carota? >> Gli ringhiò contro il punk, infastidito dalle sue continue interruzioni.
<< Non mi sembra questo il caso di mettersi a discutere, il piano di Duncan mi sembra ottimo. Con tutto il rispetto, Harold. >> Zoey tagliò subito la questione, per poi mettere una mano sulla spalla dell'amico.
<< No problem, tanto ci tengo comunque poco a farlo! >> Esclamò, sapendo fin troppo bene che le sfide atletiche non erano il suo forte. Dietro una roccia Bruiser ghignava, ancora desideroso di far del male al nerd. Il suo era odio puro.
Qualche minuto dopo si misero tutti in fila, pronti per iniziare la sfida!
<< Pronti... via! >> Chris pigiò un bottone e il rumore del cannone che sputava fuori una palla diede a tutti la spinta per incominciare la gara. La palla cadde proprio sulla linea di partenza, dopo che tutti si erano già allontanati.
<< Peccato. >> McLean non sembrava proprio soddisfatto, avrebbe tanto voluto colpire qualcuno!
Dawn e Scott furono i primi a prendere gli emblemi e salire sulle travi. La bionda non ebbe problemi a superarle, mentre il rosso scivolò, finendo nella fossa! Fortunatamente si tenne al tronco con le mani, riuscendo a non cadere sui serpenti! Quando si tirò su Duncan e Jo l'avevano già superato.
<< Smettila di fare l'idiota e sbrigati! >> Gli ordinò il punk, facendolo innervosire.
<< Ora basta!! >> Scott superò in pochi attimi la trave, arrivando alla zona dei geyser. Però non era concentrato su quello, voleva superare Duncan e dimostrargli che era migliore di lui! Solo che non calcolò uno dei soffioni boraciferi, che lo beccò in pieno, arrostendolo per bene!
<< C-courtney hai visto che b-bravo? >> Alzò un dito, completamente stordito, per poi cadere a terra privo di sensi.
<< E uno è andato, ah-ah! Chi sarà il prossimo? >> Chris era in fibrillazione, quella sfida avrebbe mandato gli ascolti alle stelle!
Anche tutti gli altri riuscirono a passare la trave, finché non toccò a Harold. Sembrava che tutto gli stesse andando bene, finquando dall'alto qualcosa non gli si fiondò sulla faccia! Bruiser affondò le unghie sulla faccia del nerd, aggrappandosi furiosamente!
<< Aaaah-aah! >> Ci volle poco e il rosso cadde nella fossa, ma senza il gatto, che si era già balzato a terra. Altre grida di dolore arrivarono dal ragazzo, ricorperto da quei viscidi rettili.
<< Sono proprio contento di aver lasciato sull'isola quel gatto. >> Il presentatore se la rise insieme a Chef, sapeva che era stata una buona idea farlo rimanere a Pahkitew!
Nel frattempo Duncan e Dawn raggiunsero i nidi dei condor giganti, ma dovettero riparsi dietro a un masso per non rischiare di essere beccati a morte dai volatili. Non volevano lasciarli passare per paura che attaccassero i loro nidi.
<< Tu non sei quella che parla con gli animali?! Fa qualcosa! >> Il ragazzo era terrorizzato, se continuavano così non gli aspettava una bella fine! La bionda rimase ferma un attimo a pensare, per poi fare un lungo respiro e guardare il punk con risolutezza.
<< Sì, hai ragione. Non possiamo continuare così! >> Lei oltrepassò il masso, lasciandosi attaccare da tutti i condor. Fortunatamente riuscì a calmarli. Duncan ne approfittò per andarsene verso il forziere per depositare il primo emblema, ma non fece conto del piano che Jo aveva ideato. Dopo essersi addolciti con Dawn gli uccelli si lanciarono all'attacco del punk, che incominciò a correre all'impazzata alla ricerca di un riparo!

<< Mi dispiace molto aver lanciato all'attacco i condor sulla squadra avversaria, ma se non l'avessi fatto Jo mi avrebbe uccisa! Però mi sono fatta assicurare dai volatili che non gli avrebbero fatto troppo male! >> La lettrice di aure pareva soddisfatta dell'accordo raggiunto con i pennuti.

Fu così che i Mahihkan Kashiuasht riuscirono a depositare il primo emblema! Anche Duncan, in un modo o nell'altro, riuscì a scampare all'attacco dei condor e a portare al baule il bottino. Piano piano entrambe le squadre riuscirono a trasportare nove emblemi fino al traguardo. Ne rimaneva solo uno a testa.
<< Andiamo, potete farcela! >> Trent e Gwen incitavano i loro team, ormai mancava poco alla fine della prima sfida. I Lupi di Zucchero sembravano stare piuttosto bene, a parte la stanchezza, mentre Le Vipere del Venerdì non stavano nelle migliori condizioni. Scott era tutto rosso per la scottatura, Harold era ricoperto di graffi sulla faccia e morsi sul resto del corpo, delirava addirittura.
Jo guardò i suoi compagni, stremati, e si fece avanti verso la trave dei serpenti.
<< Ci penso io a sistemare l'ultimo emblema. >> Esclamò, quasi senza voce. Duncan, vedendola, decise di fare la stessa cosa e si diresse verso il suo tronco. Presero gli stemmi e salirono sopra le loro assi. La bionda sembrò quella andare meglio, superò l'ostacolo in poco tempo, ma il punk non sembrava voler arrendersi e subito la raggiunse. Arrivava la parte dei geyser, la più temuta, essendo che fuoriuscivano in modo casuale. Duncan fece che camminare con cautela, mentre Jo decise di farsela di corsa, schivando l'ostacolo quando le compariva davanti. Fu proprio questo a fregarla. Un geyser le esplose a un pelo dal naso, costringendola a saltare indietro. Cadde con il sedere a terra e a quel punto Duncan ne approfittò per superarla!
<< Ciao ciao, sfigata! >> La desire, arrivando allo ostacolo numero tre. I condor. Incominciò a correre tra i nidi, mettendosi a pancia a terra ogni talvolta che uno di quegli uccellacci si lanciava in picchiata verso di lui. Fu proprio mentre strisciava che notò qualcosa saltare tra i nidi.
<< Ciao ciao, duncane! >> Era Jo!
<< C-come diavolo? >> Duncan si voltò, notando tre condor giganti stecchiti a terra, mentre il resto del branco se ne stava comicamente raggomitolato in un angolo.

<< Tsk, mai provocare la bestia che dorme dentro di me. >> La personal trainer rise di gusto, passandosi da una mano all'altra l'emblema, tutto crepato. L'aveva usato per colpire gli animali.

<< Non vorrei mai trovarmi in finale con lei, MAI! >> Il punk mosse freneticamente le braccia, terrorizzato dalla bionda.

Il ragazzo si alzò da terra, incominciando a correre verso i bauli. Jo era a qualche metro più avanti, così fece un ultimo sforzo, scattando ancora più velocemente. Arrivarono al forziere in conteporanea e sempre in contemporanea incastrarono l'ultimo simbolo. Finalmente i bauli si aprirono, mostrando l'agognato oggetto che sarebbe servito ai loro capitani. Presero in mano le chiavi e le lanciarono alla coppia davanti a loro. In quel preciso instante Chris pigiò nuovamente il bottone del telecomando, facendo partire un'altra cannonata. Questa andò a cadere accanto ai condor, che terrorizzati presero il volo. Trent e Gwen incominciarono a correre, concentrati ad arrivare alle pareti roccioso.

<< Devo vincere, a qualsiasi costo! >> Il chitarrista era desideroso di dimostrare alla sua ragazza che non avrebbe mai più fatto gli stessi errori della seconda stagione.

<< Durante tutta la sfida non sono nemmeno riuscita a guardarlo, mi sento tremendamente in colpa per averlo incolpato! >> La dark sospirò, presa dallo sconforto.

<< Chi riuscirà a vincere la sfida? Trent ce la farà a dimostrare a Gwen che non è più schizzato come nel set cinematografico? E lei riuscirà a non farsi assalire dai sensi di colpa durante il percorso? Non vi resta che scoprirlo rimanendo su A Tutto Reality: All Stars in Pahkitew! >>

Note Autore:
Salve ragazzi!! Okay, okay, ammazzatemi, ne avete tutto il diritto! Ci ho messo una vita a pubblicare questo capitolo... e non è nemmeno l'ep completo D: Avevo già scritto il capitolo, ma il mio vecchio computer aveva deciso di non salvarmi i dati e così mi sono ritrovato senza più l'ep :c Spero che la prima parte vi sia piaciuta e che vi lasci un po' di suspance per la seconda xD Ci sentiamo al più presto, ciaau!
  
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