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Autore: stefystefyc    18/02/2015    7 recensioni
Ho sempre pensato che Armando avrebbe dovuto osare di più quando si è reso conto di amare Betty, invece per le sue tante paure ha rischiato di perderla per sempre... e se Armando fosse stato più forte? Più coraggioso e avesse fatto una pazzia? Da qui inizia la mia storia... da Armando che invece di lasciar andare Betty la sera prima del tragico consiglio d'amministrazione... decide di seguirla... ho usato delle parti "canoniche" che ho molto amato... ma andando avanti.... la trama cambierà!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caterina aveva trascinato Nicola nel salone di bellezza e quando il ragazzo, dopo un paio d'ore di trattamenti,  si vide finalmente allo specchio rimase sconvolto… 
era sempre stato un adone e aveva sprecato tutti quegli anni senza accorgersene! E chi l’avrebbe più fermato d’ora in poi?
Si avvicinò ad ogni ragazza che gli passava accanto con fare spavaldo e gongolò nel vedere che per la prima volta non si allontanavano sconvolte!

 

Anche Betty e Armando, quando tornarono in albergo rimasero a bocca aperta!
Assomigliava tanto a quel cantante che andava di moda in quel momento… quel tale Mario Duarte!
Armando poi non stava più nella pelle… adesso presentare Nicola come sostituto della Presidente sarebbe stata una passeggiata!

 

A Bogotà Marcella portò nel suo ufficio il sacco nero e dopo averci pensato a lungo chiese a Mario di raggiungerla.

"Siediti Mario... ho bisogno che tu legga questa lettera per me e mi spieghi alcune cose..."

Quando Mario iniziò a leggere sbiancò in viso e si alzò di scatto. La guardò con gli occhi spalancati e la bocca aperta.... "Marcella... dove hai preso questa lettera?"

"Era tra le carte lasciate da Beatrice nella sua scrivania... che significa questa lettera Mario? L'hai scritta tu?"

"Marcella forse è meglio..."

"Forse è meglio che parli Mario... perché  in questo momento sento che potrei mettermi ad urlare come una pazza
se non capisco cos'è successo!!" ribattè Marcella alzando il tono della voce

"Non urlare... calmati, non urlare ti prego!" la supplicò Mario...

"Allora dimmi cos'è successo tra Armando e Beatrice... è andato a letto con lei per l'Azienda?"

"Sì Marcella, è così... ha fatto tutto solo per l'azienda, perché Betty ormai era la proprietaria e avevamo paura che insieme al suo amico Nicola Mora si portassero via tutto!"

"Armando però mi ha detto che è innamorato di lei! Ed ho avuto la netta impressione che fosse sincero quando me l'ha detto!"

"Armando crede di essere innamorato di Beatrice... si è sempre sentito in colpa per averla presa in giro,
lo sai com'è legato a lei, ma ti prego Marcella... come può amare quella specie di mostriciattolo?
Quando lei ha cominciato a uscire con Nicola Mora abbiamo avuto paura per  l'Azienda e abbiamo pensato a questa soluzione..."

"Che bella idea... e che bei consigli che hai sempre dato ad Armando! Come avete potuto? Ma che razza di uomini siete?"

"Cosa dovevamo fare?  Lasciarle l'Azienda? Ma lei ha scoperto tutto e se ne è andata, Armando non poteva più nascondere la cosa.. ed è successo quello che sai durante il Consiglio..."

"Già... e adesso non solo ne è la proprietaria... diventerà anche la Presidente dell'Ecomoda!"

"Marcella... ma non hai sentito Roberto? Beatrice non tornerà, Armando rientra da solo!! Io credo che tra loro sia tutto finito,
avranno parlato e hanno deciso di rimettere a posto le cose! Lei manda Nicola Mora perchè non ha intenzione di stare vicino ad Armando dopo tutto quello che ha scoperto,
non credo a questo improvviso nuovo impegno! Ma è una sempliciotta, non porta rancore... in fondo da Armando ha avuto ben più di quanto potesse sperare nella vita!
E quando i debiti saranno pagati l'Ecomoda tornerà ai suoi legittimi proprietari e di Beatrice non resterà che un brutto ricordo!"

"Che squallore Mario... ma quello che mi fa più schifo... è il modo in cui vi siete comportati tu ed Armando..." disse girandogli le spalle appoggiandole mani sulla scrivania... "Adesso vattene ti prego... "

"Marcella... pensa bene a quello che fai... Armando torna da solo... è vero, ha avuto un'avventura con Beatrice... ma ti ho spiegato bene le sue motivazioni... potrebbe tornare tutto come prima se solo tu lo volessi..."

Marcella si girò guardandolo con odio...

"Pensaci..." le sussurrò uscendo dal suo ufficio... Marcella crollò sulla sedi portandosi le mani sulle tempie... era in un incubo senza fine....

 

In sala riunioni intanto Roberto aveva sciolto il consiglio e si era deciso a parlare con Marcella.
Lei era l'unica che veramente teneva quanto lui e il suo defunto padre all'Ecomoda, così la raggiunse in ufficio e le parlò con il cuore in mano,
consolandola come poteva e facendo leva sul suo senso di appartenenza a quell'azienda che era tutta la sua vita.
Marcella in lacrime accettò di rimanere, o quanto meno di provare a lavorare con Nicola Mora per il bene dell'Ecomoda,
ma Roberto non si rese che le lacrime della ragazza non erano di commozione e che in realtà il suo era un malessere dovuto a tante altre cose.

 

Era quasi ora di pranzo quando uscì dall'Ufficio e chiamò Armando. Gli comunicò che accettavano la sua proposta:
Nicola Mora sarebbe stato il sostituto Presidente ed era necessario che si presentasse in Ecomoda appena possibile.

Armando riattaccò il telefono e guardò Nicola... "Hanno accettato... dobbiamo rientrare a Bogotà domani..."
poi si girò verso Beatrice, che lo guardava improvvisamente triste e si avvicinò per abbracciarla..

"E' solo per poco Betty, l'hai detto anche tu..."

"Lo so... solo che adesso è tutto reale... e sto male all'idea di non vederti per tanto tempo..."

"E' lo stesso per me, amore mio... ma ne abbiamo superate tante... supereremo anche questa!"
 

Li lasciò per andare a prenotare i biglietti per il viaggio di ritorno.
Questa volta non c’era nessuno sciopero ad impedire la partenza e in agenzia trovò un volo già per la mattina successiva.

Mentre tornava in albergo camminava a testa bassa, pensieroso… continuava a immaginare Betty così lontana da lui, per tutto quel tempo..
non era ancora partito e già si sentiva invaso dalla malinconia… la sua Betty….
“Devo fare qualcosa per farle capire quanto la amo… per togliere ogni dubbio dalla sua testa… qualcosa che la consoli in questo periodo in cui saremo lontani… ”
alzò la testa e una vetrina scintillante attirò la sua attenzione… il cuore cominciò a battere forte… se non era quello un segno del destino…

 

..... continua

  
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