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Autore: Lumos and Nox    18/02/2015    10 recensioni
"Ci sono giorni, durante le riprese, in cui Chris è talmente bastardo con i concorrenti che i suoi pensieri si soffermano decisamente più del dovuto sull'eventualità che lui sia- forse, davvero- cattivo."
Nessuno si è mai chiesto che cosa nasconda la facciata da divo di Chris McLean?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chris McLean
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Contesto generale
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Cattivo



Ci sono giorni, durante le riprese, in cui Chris è talmente bastardo con i concorrenti che i suoi pensieri si soffermano decisamente più del dovuto sull'eventualità che lui sia- forse, davvero- cattivo.
Allora scuote la testa insieme ai suoi curatissimi capelli e ricrea alla perfezione la sua solita maschera, ghigno compreso.
Alla parola cattivo sono molte le immagini che gli affollano la mente, e lui le scaccia via con successo tutte- è un professionista, non può distrarsi dal tortur assistere i concorrenti: ma incomprensibilmente, alla sera, una volta finito tutto, diventa quasi un'abitudine confrontare tutte quelle immagini, una per una, come se stesse giudicando l'offerta migliore per una nuova Jacuzzi.
Ci sono immagini che una mente, per quanto uno si impegni, per quanto uno sia Chris McLean, non può cancellare.
Sua madre urlava e gridava- iniziano sempre così, le immagini- gridava e urlava a suo padre insulti che nemmeno Chef avrebbe avuto la fantasia e il sadismo necessari per crearne di migliori. Rumori di vasi o vetri o finestre infranti o anche di carne battuta, di pugni, seguivano ogni grido e lui, lui, Chris McLean, quasi undici anni, se ne stava in un angolo di camera sua, con simulata noia, a chattare con i suoi amici dei nuovi studios che avrebbero visitato a breve.
Non gli importava dei litigi, non... non lo toccavano. Era Chris McLean, dopotutto.
Cattivo, cattivo.
La polizia era intervenuta più volte a casa loro. Chris non si stupiva più delle loro frequenti visite- ma lui non si stupiva più per niente, era Chris McLean. Ma una mattina la polizia aveva ritrovato il corpo tumefatto di suo padre, poco lontano dalla villa di famiglia, senza un braccio e con il viso talmente sfigurato da far sfuggire a Chris una smorfia disgustata. I vestiti- tutti rigorosamente di marca- erano poco più che brandelli, con il suo Casio in oro imbrattato di un rosso scarlatto- aveva rovinato l'orologio, non sarebbe mai andato via l'odore del sangue, adesso...
Lo avevano fatto riconoscere a lui, il corpo, al posto di sua madre- che forse quella sera... forse quella sera era rientrata più presto del solito...- e Chris aveva ancora bene in mente il sangue sull'orologio e sull'erba mentre sparava senza pietà ai nemici del suo nuovissimo videogame. Tutta quella questione non lo toccava: era Chris McLean, dopotutto.
Cattivo, cattivo.
Non avevano condannato sua madre, una buona proposta di affari al giudice e dei coccodrilli malnutriti nello zoo privato di famiglia avevano contribuito a sistemare il tutto. Avevano seppellito il padre nel cimitero di famiglia, con il Casio ancora al polso, e con una dedica che recitava qualcosa come "ottimo padre" e "fortuito incidente". Chris non ricordava molto: il funerale era stato un evento privato, in una giornata piovosa, e sua madre aveva consumato decine di fazzoletti di seta non per nascondere le lacrime, ma la loro assenza. Ma a Chris non importava, si era limitato a tenere in mano l'ombrello per ripararare dalla pioggia sua madre- anche se più sé stesso, a dire il vero- e a mantenere uno sguardo assente. Era Chris McLean, dopotutto.
Cattivo, cattivo.
Poco dopo, Chris aveva ottenuto una parte in uno show sulle famiglie disastrate ed era stato così sentito e spettacolare- d'altronde, lui era Chris McLean- che era stato invitato ad altri programmi. La morte di suo padre non faceva che aumentare il suo splendore.
E lo stesso fece la morte di suo nonno- si vociferava un avvelenamento. Non si era nemmeno stupito troppo quando un giorno, tornato a casa, aveva trovato quella notizia tra le parole sbonconcellate di sua madre. Le lotte che erano seguite per l'eredità del vecchio avevano spezzato in tanti pezzi quello che era rimasto, quel qualcosa di corretto che era rimasto in lui, e li avevano gettati ai coccodrilli.
Erano bastati qualche testimonianza contro quello zio sempre sulle sue, e un po' di pressione sull'altra zietta e... e alla fine lui e sua madre erano riusciti ad ottenere tutto, anche se ciò significava gettare praticamente in mezzo alla strada metà di quella che sarebbe dovuta essere la loro famiglia. Ma la vita era così, lui era così. Lui era Chris McLean, dopotutto.
Cattivo, cattivo.
Era iniziata a quel modo la sua scalata al successo, nel sangue di suo padre e di suo nonno, nella miseria dei suoi zii, ed era... era stato tutto un succedersi di colpi bassi, di sorrisetti di circostanza, di droghe, di vendette sussurrate, subite e attuate...
E la prima scelta è stata casualmente scartata, e qualche soldino da parte mia potrebbe servirle per la sua macchina nuova?, ti hanno soffiato via il posto, ma non te la prendere, avrai la tua opportunità...
Ma lui non se ne stupiva mai troppo, dopotutto, lui era Chirs McLean.
Cattivo, cattivo.
Alla fine, ogni tanto, scopriva che non era il solo a sfiorare il pensiero di poterlo davvero essere... di poter davvero affiancare il suo nome, il bellissimo nome che era Chris McLean, al cattivo.
Lo aveva sentito mormorare, affermare, gridare, ingoiare, dire in decine di modi, da concorrenti- e da Beth, e da Duncan, e da Sadie-e-Katie e da quasi tutti, ora che ci pensava- e da operatori, finanziatori e sponsor e anche da Chef, in modo più o meno esplicito. Ma, a lui, non importava. Non gli importava nemmeno se quella fosse o meno la verità. Era ed è Chris McLean, dopotutto.
Fosse cattivo o meno, lo show doveva andare avanti.



N.d.A.
Salve, salvino! *evita gli oggetti di scena tirati da qualunque persona nel raggio di un chilometro*
È la mia prima visita in questo fandom, e approdo con una piccola fanfiction ritrovata stamani in un vecchio quaderno di quest'estate... ah, i bei vecchi tempi in cui riuscivo a respirare senza ritrovarmi davanti un libro scolastico!
Terminato questo discorso insensato, spero che vi piaccia. Mi sono sempre chiesta il perché del sadismo di Chris e ho tentato di dargli una spiegazione scavando nel suo passato. In conclusione, ormai Chris sa di essere quello che si può definire un "cattivo", ma ha deciso di perdere ogni speranza di cambiamento. The show must go on.
Ringrazio chiunque leggerà/lascerà una piccola recensione :) (siete autorizzati ad uccidermi con i piatti di Chef)
Baci
Nox

  
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